Azienda vinicola Longen

Cantina dell’azienda vinicola Longen, tra i frutteti della Valle della Mosella.

Schizzo-Thun
Schizzo di Matteo Thun del progetto Longen

In un clima di armonia e rispetto per la natura, l’azienda vinicola Longen coltiva da generazioni, forte di una lunga tradizione, le pendici della valle della Mosella.
Circondato da frutteti, il vigneto ospita ora la struttura ricettiva di proprietà della famiglia Longen. Su un’area di 6.500 m2, il nuovo complesso predispone a uno stile di vita in armonia con la natura: una sorta di villaggio costruito per godere pienamente dell’esperienza della lavorazione e produzione del vino e della frutta.
L’architetto italiano Matteo Thun ha condiviso e sostenuto l’idea della famiglia Longen sviluppando un progetto di ampliamento e integrazione della struttura produttiva esistente, in linea con il suo approccio olistico e sostenibile all’architettura.

Il complesso è stato realizzato in collaborazione con l’architetto Stein-Hemmes-Wirtz per la gestione del cantiere e con l’architetto paesaggista Johannes Cox per il progetto delle aree Verdi.
Immerso tra gli alberi da frutta il nuovo intervento riflette la filosofia della famiglia Longen. Gli ospiti vivono circondati da alberi da frutta – limoni, noci, tigli e castagni – all’interno di piccole costruzioni in pietra locale, reminiscenza delle tradizionali cantine vinicole.
Ognuna delle venti piccole abitazioni conduce a una terrazza in legno e a un giardino privato. Siepi di lamponi delimitano i giardini dove, sulla terrazza, è possibile godere dei frutti del proprio raccolto.
Gli ospiti possono inoltre scegliere caratteristiche e tipologia dei giardini che, a partire dal jardin potager, con le classiche erbe da cucina, possono assumere diverse caratteristiche: giardini ombreggiati, all’inglese, con alberi da frutta, o profumati da un roseto.
Il design dei 20 m2 delle abitazioni in ardesia, guarda alla luminosità dello spazio, e alla purezza e semplicità delle forme. Nella composizione degli interni abbondano il legno e le tonalità del bianco, accoppiate ai tessuti tradizionali e ai materiali naturali. Il pavimento ligneo collega l’interno
con la terrazza esterna, creando uno spazio fluido e continuo, separato solo da un’ampia porta vetrata.
Il progetto è stato insignito del premio “Architekturpreis Wein 2013”, assegnato dal Ministero per l’ambiente, l’agricoltura, l’alimentazione, la viticoltura e forestale del Land Renania-Palatinato, insieme all’Associazione Viticoltori Tedeschi e alla Camera degli Architetti dello stesso Land.

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Facciata della cantina Longen

Filosofia progettuale

Paesaggio naturale e culturale – Architettura e paesaggio – Genius Loci – Architettura botanica
Da sempre, l’uomo è vissuto nella natura, interagendo con essa, esplorandola e sfruttandola e dando così vita al “paesaggio culturale”. Il paesaggio culturale testimonia quindi l’interazione progressiva dell’uomo con la natura.
Il paesaggio naturale porta in sé la bellezza, mentre il paesaggio culturale mantiene una sua bellezza solo laddove l’intervento abbia saputo rispettare il Genius Loci, il carattere del luogo.
Per poter interagire in maniera rispettosa con un luogo è necessario conoscerlo a fondo, saperlo apprezzare e immedesimarsi in esso. Per un architetto, questo significa doverne esplorare le particolarità geografiche, naturalistiche, meteorologiche e culturali. E progettare rispettando tutte queste particolarità. Si può quindi dire che l’architettura può prendere spunto dall’agricoltura estensiva, intervenendo sul terreno, ma non sfruttandolo oltremodo.
Il “progettare sostenibile” è una conseguenza automatica del “rispetto del Genius Loci”: solo proteggendo conservando un luogo, lo si rispetta fino in fondo. Al di là dell’espressione creativa nell’architettura, questo comporta per Matteo Thun & Partners il rispetto di “3 Zero”:

  • Zero Chilometri che richiama l’attenzione della scelta di materiali di costruzione provenienza da siti locali, puntando ad un trasporto “chilometro zero”;
  • Zero CO2: l’obiettivo è quello di applicare tecniche costruttive ad emissioni CO2 tendenti a zero, atte alla realizzazione di edifici che emettano meno CO2 possibile;
  • Zero rifiuti: in considerazione dell’intero ciclo di vita di un edificio o di un prodotto, si punta all’ottimizzazione del bilancio dei rifiuti.

Laddove l’architettura rispetta il luogo e la natura e si integra armoniosamente nel paesaggio nascono nuovi luoghi di riferimento per l’uomo, nasce una “casa”: un luogo che mantiene il suo valore nel tempo e che in questo senso è sostenibile.
Per “architettura botanica” Matteo Thun & Partners intende un vero e proprio dialogo dell’edificio con il paesaggio culturale che crea punti di incontro sinergici. La natura diventa quindi parte integrante del progetto, diventa orto, partizione, o molto altro ancora.

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Altra vista dell’Azienda vinicola Longen

Documentazione sul progetto di architettura paesaggistica

Progetto dell’architetto Johannes Cox
L’area sulla quale sorgono le case turistiche è caratterizzata dalla coltivazione di alberi da frutto, piantumate in file con lo stesso rigore applicato nei vigneti. Lo stesso approccio viene applicato anche nell’organizzazione dei giardini che scandiscono la disposizione degli spazi esterni che circondano le case. Il visitatore trova intorno al suo alloggio un frutteto ampio e accogliente. Tra i numerosi alberi da frutto e le altre specie tipiche della zona – come noci, tigli e castagni – si trovano camminamenti, piccoli pergolati per uso individuale e aree di ristorazione.
Direttamente associati alle case per gli ospiti si trovano giardini privati, identici per dimensioni e forma, ma progettati individualmente secondo quattro differenti concept per offrire una maggiore varietà di impressioni.
Ogni giardino è collegato alla sua casa attraverso una terrazza in legno e circondato da siepi che proteggono da occhi indiscreti e regalano una maggiore privacy. Pur differenti nei contenuti, i giardini sono accumunati dalla forma di base: quella del classico giardino di cucina, erbe o aromi.

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Interno della cantina

L’ospite può servirsene e attivamente partecipare alla manutenzione.
Giardino ombreggiato:
Il giardino all’ombra è orientato a nord e delimitato da una siepe di carpini. La presenza di felci, hosta e piante da ombra perenni, tinge il giardino di differenti toni di verde e accenti di bianco e rosa.
Un sentiero realizzato in lastre di pietra naturale, stese in maniera sfasata e intervallate di strisce di ghiaietta, si snoda verso la casa.
Giardino del contadino:
Questo giardino deriva dai classici giardini contadini ubicati nei villaggi della Germania e molto presenti anche nella zona della Mosella. Il giardino è delimitato da una siepe a spalliera di lamponi. Come da tradizione, il sentiero e la circonferenza del giardino sono realizzati in mattoni di klinker. In mezzo crescono erbe, bacche e cavoli ornamentali, oltre ad ulteriori piante tipiche dei giardini contadini come phlox e nasturzio.
Giardino della frutta:
Un altro giardino per gli ospiti è allestito a frutteto, ad imitazione del paesaggio culturale circostante. Il giardino è delimitato da una siepe di carpine e attraversato da un percorso realizzato in pietra naturale e costeggiato da siepi di bosso. Erbe e fiori caratterizzano la vegetazione più bassa. Anche in questo caso, l’ombra è garantita dagli alberi da frutto.
Giardino delle rose:
Il giardino delle rose è fatto di profumi e fiori. Circondato da una siepe di rose messe a spalliera e attraversato da un sentiero in klinker costeggiato da piante di bosso, esso accoglie una varietà di rose, salvia, gerani e lavanda.
È prevista la realizzazione di un nuovo giardino enogastronomico dove sarà possibile degustare un buon “quartino” accompagnato da piccoli snack, salatini, panini o insalata fresca.
Sorgerà inoltre nella parte ovest della tenuta un laghetto balneabile con sauna, bagno turco e terrazze di legno. Grazie ad esso, l’ospite potrà godere di ulteriori possibilità per godere delle offerte culinarie e naturalistiche.



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