Andria, il nuovo ospedale firmato Binini Partners e Cino Zucchi

Il progetto del nuovo nosocomio pugliese prevede 400 posti letto oltre a negozi, asilo nido e palestra. Sarà anche l’occasione per realizzare una struttura ospedaliera capace di dialogare con il territorio agricolo circostante. Cento milioni il valore delle opere

a cura di Pietro Mezzi

Render del nuovo ospedale di Andria

Indice degli argomenti:

Sarà il team guidato da Binini Partners e CZA Cino Zucchi a progettare il nuovo ospedale di Andria in Puglia. La gara vinta lo scorso ottobre vede impegnati numerosi altri studi di progettazione specialistica: Bms Progetti, Bmz Impianti, Paisa’ Architettura del PaesaggioStignani Associati, Systematica, Tesi Engineering, AR/S Archeosistemi, Damiano Tinelli e Sil engineering.

Quello che verrà costruito ad Andria sarà un ospedale orizzontale, che si svilupperà su quattro piani (seminterrato, terra, primo e secondo) e su sei corpi separati, tra loro collegati. Saranno realizzati anche un’area commerciale, un nido e una palestra.

Il progetto è stato premiato con la Menzione d’Onore al THE PLAN AWARD 2021, prestigioso premio internazionale di architettura, nella categoria Health/Future. La giuria ha apprezzato il modello innovativo di Ospedale orizzontale inserito in simbiosi con il paesaggio e la visione proposta di healthcare design del futuro.

Un’architettura per le Murge

Il nuovo nosocomio si colloca all’interno di un territorio dai forti caratteri ambientali, tra cui spiccano il geo-sito della dolina carsica del Gurgo e il Parco nazionale dell’Alta Murgia, che racchiude Castel del Monte e il Bosco Finizio: presenze che fanno parte della rete dei Cammini federiciani.

Render del nuovo ospedale di Andria
Render del nuovo ospedale di Andria (render Wolf-VA; credits, Binini Partners)

Il progetto degli spazi esterni del nuovo complesso ospedaliero ha inteso quindi dialogare con l’impianto agricolo circostante.

Da un’analisi del sistema urbano della città, emerge infatti come la maglia del costruito sia fortemente intrecciata alle trame rurali, dando luogo a un tessuto in stretta continuità tra edificato e agricoltura con coltivazioni a vigneti, uliveti e seminativi semplici.

L’integrazione degli elementi di progetto con l’ecosistema circostante avviene quindi attraverso il rispetto delle preesistenze e delle suggestioni tipiche del territorio: visuali aperte, orografia pianeggiante, presenza dell’ulivo come componente del paesaggio e della cultura locale.

Le paraste verticali

Le diverse funzioni ospitate dai corpi di fabbrica del complesso e le loro differenti esigenze di vista e illuminazione naturale, è tenuta insieme sul perimetro esterno da un elemento che dona unità al complesso.

Su di un modulo base di 50 centimetri, una serie di paraste verticali realizzate in pietra artificiale di colore chiaro, con inerti in pietra di Trani, assumono una dimensione trasversale e un ritmo conforme alle necessità degli affacci retrostanti.

Il percorso di accesso al nuovo ospedale di Andria
Il percorso di accesso alla nuova struttura ospedaliera (render Wolf-VA; credits, Binini Partners)

In corrispondenza delle corti dei corpi di fabbrica, lo schermo lapideo si fa diafano e crea un rapporto osmotico tra corte e giardino circostante attraverso un grande arco che è al contempo soglia e diaframma tra due spazi di natura diversa, come gli archi che talvolta coprono le strade di Andria antica.

Il ritmo semplice delle paraste che articolano il profilo esterno del complesso e che hanno la semplicità e l’astrazione del romanico pugliese e tuttavia le loro proporzioni e le soluzioni tecniche appartengono del tutto a un’architettura contemporanea, capace di esprimere in forma compiuta la dimensione sociale del nuovo ospedale.

Se il perimetro esterno è marcato dalle grandi campate degli archi e dalla scansione verticale delle paraste, le facciate che delimitano le corti sono segnate dalla forte orizzontalità degli elementi frangisole, creando viste aperte sul verde e al contempo proteggendo gli interni da un eccesso di irraggiamento solare.

Nonostante questi riferimenti, l’architettura del nuovo ospedale vuole donare una risposta convincente al tema dell’edificio pubblico contemporaneo.

L’architettura come organismo coerente

L’idea di architettura e di città come organismo coerente piuttosto che addizione di parti, è il concetto alla base del progetto.

Nuovo ospedale di Andria, schizzi progettuali (render Wolf-VA; credits, Binini Partners)
Schizzi progettuali (render Wolf-VA; credits, Binini Partners)

Con la nuova struttura ospedaliera, ciò avviene in due forme: dall’interno, come la creazione di una serie di spazi di percorsi, sosta e socializzazione che innervino il complesso e diano ad esso un senso di struttura urbana ospitale e facilmente percorribile dal pubblico; dall’esterno, come una grande cura nella concezione e nel disegno degli spazi aperti di transizione verso la città e la natura circostante.

Invece di risultare mera addizione di edifici isolati e connotati da singole funzioni, il complesso del nuovo ospedale è percepito da lontano come un volume chiaro, che dialoga con il paesaggio in forma sintetica e alla scala adeguata.

Nuovo ospedale di Andria, schizzi progettuali
Schizzi progettuali render Wolf-VA; credits, Binini Partners

Il perimetro dalla geometria semplice, che tiene insieme le sue varie parti, è continuamente scavato da corti verdi al contempo intime e aperte sul paesaggio circostante.

Corti che costituiscono la vera anima del progetto: elementi ambientali capaci di donare luce e affaccio agli ambienti interni e di diventare spazi pubblici connotati da diversi gradi di intimità o apertura.

Il ruolo degli spazi

Tutti gli spazi del lotto non occupati dal complesso edilizio sono stati disegnati non solo in rapporto al loro ruolo di natura logistica, ma anche come un articolato spazio collettivo capace di generare una serie di transizioni dolci tra la scala paesaggistica e quella degli interni.

Una lingua pavimentata si protende dall’ingresso principale sull’angolo nord-ovest verso la rotatoria che separa all’origine l’ingresso dei pazienti e visitatori da quello delle ambulanze.

Nuovo ospedale di Andria, schizzi progettuali
Schizzi progettuali render Wolf-VA; credits, Binini Partners

Una lunga vasca d’acqua bordata da una seduta continua in pietra definisce lo spazio pedonale e guida i visitatori verso la corte di ingresso, accompagnata da una fila di lampioni in asse con le snelle colonne metalliche del portico che conduce all’ingresso principale.

Le facciate che delimitano le corti sono segnate dalla forte orizzontalità degli elementi frangisole, creando viste aperte sul verde e al contempo proteggendo gli interni da un eccesso di irraggiamento solare nei mesi caldi.

Il disegno del verde

Il disegno del verde si sviluppa lungo l’asse nord-sud dell’area di progetto, seguendo una densa matrice rettilinea che ricalca i tracciati degli ulivi esistenti nella zona dei parcheggi, così da creare una barriera visiva e acustica all’infrastruttura viaria di accesso, per poi diminuire di densità e mutare gradualmente in forme organiche e morbide nel parco per le degenze.

Nuovo ospedale di Andria, schizzi progettuali (render Wolf-VA; credits, Binini Partners)

In continuità con le geometrie architettoniche, attenzione è dedicata alla progettazione dei giardini tematici presenti nelle corti, nel parco e nella copertura verde, sfruttando l’orientamento solare per creare zone d’ombra e raffrescamento naturale ed aumentare la biodiversità complessiva locale.

A questi elementi, che donano identità all’architettura dell’intero complesso, se ne aggiunge un terzo: l’alternanza di vegetazione e volumi isolati della copertura verde. Questi ultimi contengono le uscite sul tetto dei blocchi di circolazione verticale, le schermature degli impianti e i volumi conici dei lucernari, riferimento astratto ma evidente ai tholos (antiche costruzioni funerarie, circolari, a forma di cupola risalenti all’età del bronzo; nda) che segnano indelebilmente il territorio della Puglia.

I lunghi filari di ulivi che già connotano l’area diventano il tema principale dei parcheggi e del giardino a est e a sud dell’edificio, unificandone le due parti in un unico disegno continuo. Il doppio filare e le larghe strisce verdi tra le file di parcheggi, gli alberi che a tratti sostituiscono il posto auto e ne interrompono la sequenza, gli stalli di sosta realizzati con prato armato riducono grandemente l’impatto dell’asfalto e associano il parcheggio a un elemento del paesaggio di matrice agricola.

In maniera simile, tutto il vasto tetto dell’edifico diventa un elemento del paesaggio. Le sue porzioni trattate a verde, oltre a contribuire all’isolamento termico delle coperture e alla gestione delle acque meteoriche, abbracciano una vasta area praticabile bordata da una panca.

 



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