Tecnologia e innovazione in edilizia: occorre aprirsi alla digitalizzazione e all’inclusione 21/07/2025
Indice degli argomenti Toggle Un layout completamente riprogettato per un’esperienza più efficienteI tre focus di MCE 2026: industria, acqua e digitalizzazioneIndustriaAcquaDigitalizzazione Attenzione alla sostenibilitàL’intervento del Prof. Chiesa: efficienza energetica in Italia tra progressi e criticitàPubblica amministrazione: scuole e ospedali al centroIndustria: investimenti diffusi, utilizzo degli incentivi non uniformeTerziario: il settore con più potenzialePolitiche e investimentiSettore termoidrosanitario: continua il calo di export e mercato internoMCE Excellence Awards 2026 MCE – Mostra Convegno Expocomfort inaugura la sua 44ª edizione con un approccio completamente rinnovato. In programma dal 24 al 27 marzo 2026 a Fiera Milano, la manifestazione internazionale leader nel settore HVAC+R si presenta con un nuovo format, un layout ripensato e un’identità sempre più orientata su tecnologia, digitalizzazione e il ruolo dell’acqua, senza naturalmente dimenticare efficienza energetica e sostenibilità. Massimiliano Pierini, Managing Director di RX Italy, società organizzatrice di MCE Come afferma Massimiliano Pierini, Managing Director di RX Italy, «abbiamo rinnovato il formato espositivo valorizzando la visibilità degli stand e coinvolgendo maggiormente i visitatori per aumentare l’efficacia dell’esperienza». Ad oggi l’85% dello spazio espositivo è occupato, sono 1300 le aziende iscritte, per il 50% provenienti dall’estero. Un layout completamente riprogettato per un’esperienza più efficiente Il nuovo assetto degli spazi, sviluppato da Lombardini22, mette il visitatore al centro. L’obiettivo è ridurre i chilometri necessari per esplorare i padiglioni, migliorare la fruibilità dei contenuti e rendere la visita più produttiva. Ecco dunque che il progetto ha introdotto percorsi più intuitivi e veloci, una riorganizzazione delle aree tematiche, maggiore continuità tra gli spazi dedicati alle diverse tecnologie e una distribuzione più equilibrata degli espositori. Una serie di interventi pensati da Lombardini22, come ha spiegato Cristian Catania, che permettono di ottimizzare il tempo in fiera, facilitando incontri B2B, networking e approfondimenti tecnici. I tre focus di MCE 2026: industria, acqua e digitalizzazione Industria MCE 2026 conferma il proprio ruolo centrale per l’industria HVAC+R, in un contesto economico caratterizzato da contrazioni ma anche da nuove opportunità. La manifestazione diventa un hub strategico per osservare l’evoluzione dei mercati emergenti, valutare nuove soluzioni per l’efficientamento energetico degli edifici non residenziali e sviluppare tecnologie per automazione, controllo e integrazione impiantistica. Il dialogo tra imprese, progettisti e istituzioni resta fondamentale per sostenere la competitività del comparto e accelerare la transizione verso sistemi più efficienti. Acqua L’acqua assume un ruolo ancora più centrale grazie al progetto Intelligent (use of) Water, realizzato in collaborazione con ANGAISA, AQUA ITALIA, Assopompe e AVR, distribuito su quattro padiglioni e 27.000 m² e dedicato a gestione, risparmio idrico e tecnologie per il trattamento. Le aziende espositrici che operano nei settori trattamento acqua, tecnica sanitaria, pompe e valvole ricopriranno il ruolo di Water Ambassador, presentando al mercato soluzioni innovative per la gestione delle acque primarie e per il contenimento degli sprechi. Il programma prevede workshop, momenti formativi e iniziative divulgative per rafforzare la cultura dell’efficienza idrica a livello civile, industriale e urbano. Digitalizzazione La trasformazione digitale è certamente uno dei filoni più rappresentativi dell’edizione 2026. Lungo i padiglioni di MCE saranno proposte infatti tecnologie e piattaforme che mostrano come l’automazione degli edifici, attraverso sistemi BACS sempre più evoluti, stia ridefinendo la gestione intelligente degli impianti. Accanto a questi strumenti trovano spazio soluzioni per il monitoraggio energetico in tempo reale, basate su EMS capaci di raccogliere, interpretare e ottimizzare i dati di funzionamento. Un ruolo centrale è ricoperto anche dalla progettazione digitale, con l’impiego di modelli BIM in formato IFC e livelli di dettaglio avanzati, oggi indispensabili per coordinare in modo accurato la complessità impiantistica. Le applicazioni di intelligenza artificiale ampliano ulteriormente le possibilità di controllo, introducendo funzioni predittive che consentono di anticipare anomalie e ottimizzare consumi e performance. A completare il quadro, l’integrazione con l’Internet of Things crea ecosistemi impiantistici connessi, dove dispositivi, sensori e piattaforme dialogano in modo continuo per migliorare comfort, efficienza e qualità della gestione. Attenzione alla sostenibilità MCE 2026 conferma l’attenzione verso una gestione più responsabile degli eventi, adottando una serie di iniziative mirate a ridurre in modo tangibile l’impatto ambientale della manifestazione. Sono per esempio stati eliminati 75.000 metri quadrati di moquette nelle corsie, una misura che consente di diminuire sensibilmente i materiali impiegati negli allestimenti e l’impronta di carbonio associata alla loro produzione, trasporto e smaltimento. A questa decisione si affianca un utilizzo più esteso di materiali riciclabili e soluzioni espositive riutilizzabili, che contribuiscono a costruire un ciclo più virtuoso nella gestione delle risorse. Anche la comunicazione interna ed esterna viene ripensata in chiave sostenibile, grazie alla digitalizzazione dei documenti e alla riduzione della stampa. Completano il quadro l’introduzione di gadget e badge realizzati con materiali sostenibili e l’attivazione di servizi dedicati alla mobilità green, come opzioni di viaggio su treni, navette e mezzi collettivi, pensati per agevolare spostamenti più efficienti e meno impattanti sia per espositori sia per visitatori. “E’ una nuova energia quella che percorre MCE, come sottolinea il claim individuato per raccontare questa edizione, Energy is Evolving – spiega Pierini – che abbiamo declinato anche nell’impegno per la sostenibilità ambientale propria della manifestazione“. L’intervento del Prof. Chiesa: efficienza energetica in Italia tra progressi e criticità Il rapporto dell’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano sull’efficienza energetica, presentato dal Prof. Vittorio Chiesa, delinea un quadro articolato in cui l’Italia mostra progressi tangibili ma anche criticità che rischiano di allontanare dagli obiettivi climatici al 2030. Negli ultimi dieci anni, i consumi finali di energia sono diminuiti in media dell’1-2% annuo, ma il 2024 ha registrato un’inversione, con un +1,5% rispetto all’anno precedente. Un dato che crea distanza dagli obiettivi del PNIEC, che prevede un calo dei consumi fino a 101,7 Mtep entro il 2030. Il Prof. Chiesa, Direttore dell’E&S Group, ha commentato: «il percorso verso un sistema energetico più efficiente e sostenibile è una sfida e un’opportunità insieme. L’Italia mostra segnali positivi ma deve affrontare criticità significative». L’Energy Intensity Index evidenzia come l’Italia presenti un’efficienza energetica complessiva superiore alla media dei Paesi dell’Unione Europea: il valore nazionale risulta infatti più basso di circa il 17% rispetto al dato UE. Analizzando l’andamento più recente, il triennio 2021-2023 mostra una riduzione del rapporto tra consumi energetici e PIL più marcata rispetto agli anni precedenti la pandemia, con un calo del 9% nel 2023 rispetto al 2022 Pubblica amministrazione: scuole e ospedali al centro La PA rappresenta un bacino strategico. Il patrimonio scolastico, composto da circa 60.000 edifici, richiede interventi di riqualificazione che – considerando interventi strutturali, sui sistemi di illuminazione, sulle caldaie e sui sistemi di condizionamento – potrebbero generare risparmi fino a 1100 milioni di EUR annui e un aumento dei volumi di mercato tra 18 e 25 miliardi di EUR. Efficientando le scuole non ancora riqualificate con cappotto termico, si stimano risparmi annui di 270-340 milioni di m³ di gas, stimabili dal punto di vista economico in risparmi tra 200 e 250 milioni di €. La sostituzione della caldaia esistenti con un modello a condensazione garantirebbe invece risparmi di gas tra 120 e 150 milioni di smc annui. Anche gli ospedali pubblici offrono ampi margini, con risparmi stimati tra 105 e 130 milioni l’anno e un potenziale risparmio energetico compreso tra 800 e 1000 GWh/anno. Basti pensare che circa il 60% degli edifici ospedalieri in Italia è stato costruito oltre 50 anni fa. Industria: investimenti diffusi, utilizzo degli incentivi non uniforme Le imprese investono in tecnologie ad alta efficienza come fotovoltaico, cogenerazione, pompe di calore e illuminazione evoluta. Tuttavia, gli incentivi vengono utilizzati meno dalle microimprese, nonostante il PNIEC preveda investimenti pari a 13,1 miliardi di euro con benefici economici annui fino a 2,6 miliardi. Terziario: il settore con più potenziale Portare gli edifici commerciali dalle classi energetiche F-G alle classi A-A4 permetterebbe: risparmi fino a 13 TWh/anno riduzione di 3,2 milioni di tonnellate di CO₂ Politiche e investimenti Il Piano Transizione 5.0 ha generato un risparmio inferiore all’1,2% rispetto all’obiettivo dei 400 ktep. La rimodulazione del PNRR, con la riduzione degli stanziamenti da 6,2 a 2,5 miliardi, crea incertezza, in attesa della valutazione della Commissione Europea. Il Prof. Chiesa ha ricordato che la legge di Bilancio 2026 ha confermato Bonus ristrutturazione ed Ecobonus con aliquota del 50% sulle prime abitazioni. C’è poi il Conto Termico, l’incentivo statale gestito dal GSE che sostiene, con contributi a fondo perduto, gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica negli edifici esistenti e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Con l’entrata in vigore del Conto Termico 3.0 il 25 dicembre 2025, il meccanismo si aggiorna introducendo un accesso ampliato per imprese e Comunità energetiche rinnovabili e una maggiore integrazione con gli altri strumenti di incentivazione, segnando un’evoluzione significativa rispetto alla versione 2.0. Il Prof. Chiesa conclude: «innovazione, semplificazione amministrativa e attenzione ai comparti strategici saranno centrali per un’Italia più efficiente e sostenibile». Settore termoidrosanitario: continua il calo di export e mercato interno L’analisi realizzata dall’Ufficio Studi di Anima Confindustria delinea un quadro complesso per il settore: dopo anni di crescita sostenuta, il comparto registra una fase di contrazione destinata a riflettersi sull’intero 2025, anno che dovrebbe chiudere con un calo del 2,2% rispetto al 2024 e un fatturato stimato di 16,43 miliardi di euro. Entrando nel dettaglio, la produzione di apparecchi e componenti per impianti termici si attesta intorno ai 3,7 miliardi, segnando una flessione dell’1,9%, mentre il segmento delle apparecchiature aerauliche scende a 3,9 miliardi con una riduzione più marcata, pari al 3,8%. Anche il mondo delle tecnologie per le acque civili e industriali mostra un rallentamento, con variazioni comprese tra l’1 e il 2,8%. Sul fronte del valvolame e della rubinetteria, pur rappresentando il comparto più rilevante in termini di volumi, si registra un arretramento del 2,3%, con un valore complessivo di 9,33 miliardi di euro. Pietro Almici, Presidente di Anima, ha sottolineato che si tratta di un mercato che continua a investire in innovazione, integrazione impiantistica e digitalizzazione «la meccanica del comfort continua a dimostrare resilienza e capacità di adattamento. In questo momento è necessario sostenere la crescita del settore con politiche industriali stabili, procedure snelle e un accesso competitivo all’energia». MCE Excellence Awards 2026 Tornano i riconoscimenti dedicati alle tecnologie più innovative nei settori riscaldamento, raffrescamento, ventilazione e climatizzazione. In uno spazio di 400mq. le aziende potranno presentare le novità tecnologiche e di prodotto. La partecipazione da parte degli espositori agli Excellence Awards è volontaria attraverso la segnalazione dei prodotti considerati più innovativi. La giuria selezionerà soluzioni basate su: prestazioni energetiche (SEER, SCOP) utilizzo di refrigeranti a basso impatto sostenibilità in produzione e uso integrazione con BACS, IoT e BIM applicazioni AI per automazione e analisi predittiva Il prof. Giuliano Dall’O’ presidente della Giuria ha sottolineato: «candidarsi agli Awards significa posizionarsi in modo chiaro nella transizione energetica». I criteri di valutazione tecnici prevedono l’analisi di diversi parametri tra cui il rendimento stagionale (SEER, SCOP), l’uso di refrigeranti a basso impatto ambientale, l’efficacia dei sistemi integrati di automazione e gestione digitale, la conformità a normative di sicurezza e certificazioni ambientali (ad esempio LEED, WELL). MCE 2026 24 – 27 marzo 2026 – Fiera Milano Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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