Introduzione alla meccanica del continuo

Introduzione alla meccanica del continuo

Fino all’introduzione del principio delle tensioni efficaci (1923), il comportamento dei terreni è stato inquadrato nell’ambito della Meccanica del Continuo, da cui poi la Meccanica delle Terre si è distaccata (1936), traendone la totalità delle proprietà strutturali intese in senso fisico-matematico. Da queste basi, il testo – secondo volume della collana “Geotecnica del terzo millennio” – offre diverse chiavi di lettura, costituendo:
–  l’anello di congiunzione tra la Scienza delle Costruzioni, condensata nel primo volume dedicato al metodo degli elementi finiti, e la Meccanica delle Terre che costituirà il corpo del terzo e del quarto volume;
–  uno studio sistematico della Meccanica dei Mezzi Continui, con l’approfondimento degli aspetti fenomenologici evidenziati in numerose prove sperimentali appositamente condotte con lo scopo di migliorare la comprensione di tutti i passaggi matematici necessari per la costruzione dell’apparato teorico.

Oltre all’analisi di diversi materiali sia naturali sia artificiali – tra i quali la baritina, il cloruro di sodio, il molibdeno, i vetri, gli acciai, i calcestruzzi, i terreni, le leghe di alluminio e il kevlar® -, particolare enfasi è stata posta alla trattazione del campo elastico e di quello plastico dei materiali da costruzione, dimostrando matematicamente e sperimentalmente che entrambi sono influenzati dalla composizione chimica e dalla microstruttura interna, mentre il campo duttile anche dalle dimensioni dell’elemento strutturale.

Ogni capitolo è corredato da vari esempi di studio e da esercizi – relativi a problemi di Scienza dei Materiali, di calcolo strutturale, geotecnico e meccanico in genere – con lo scopo di approfondire ulteriormente la comprensione degli elementi trattati. Inoltre, una sezione è stata dedicata all’analisi in campo non lineare relativamente alle richieste normative più evolute.

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