Array
(
[related_aziende_prodotti] =>
[related_prodotti_approfondimenti] => Array
(
[0] => WP_Post Object
(
[ID] => 697879
[post_author] => 4
[post_date] => 2022-07-04 03:27:23
[post_date_gmt] => 2022-07-04 01:27:23
[post_content] => Quali sono state le motivazioni e, soprattutto, quali sono le soluzioni per le quali dopo un avvio che è parso a tutti inarrestabile, il Superbonus ha subito un rallentamento soprattutto per quanto riguarda il meccanismo di cessione del credito? Vediamole insieme.
Indice degli argomenti:
Negli ultimi due anni lo strumento che più di ogni altro ha cambiato l’edilizia è stato sicuramente il Superbonus 110%.
Questa misura adottata principalmente per far “rifiorire” questo ambiente dopo la recessione causata da anni di pandemia, ha permesso di ottenere un vero e proprio boom come non lo si vedeva da decenni, grazie alla nascita di nuovi cantieri e nuove imprese.
Il meccanismo che permette di generare il bonus fiscale pari al 110% del costo è il seguente: si devono svolgere lavori che siano volti a migliorare energeticamente o sismicamente un immobile; chiaramente questi lavori devono rispettare i requisiti previsti dalla normativa di riferimento. Questo sistema quindi permette di effettuare i lavori gratuitamente e di guadagnare il 10% in più del costo finale però solo a posteriori, cioè prima bisogna spendere per effettuare i lavori e, successivamente, nel corso di alcuni anni, si può recuperare quanto speso, con in più il 10%, in forma di detrazione fiscale.
Il Legislatore, inoltre, ha aggiunto due strumenti che hanno lo scopo di immettere rapidamente la liquidità necessaria al sistema per poter dare il via ai lavori, che sono lo sconto in fattura e la cessione del credito
Grazie allo sconto in fattura, chi beneficia della detrazione può scegliere di cedere il proprio credito fiscale all’impresa che esegue i lavori. Questo significa che il committente non deve pagare i lavori eseguiti sul proprio immobile. L’impresa, che per prima cosa deve avere liquidità sufficiente per poter eseguire i lavori, un’adeguata capienza fiscale per usufruire delle detrazioni e, infine, il tempo sufficiente per recuperare il tutto a sua volta, acquistando il credito ha la possibilità di recuperare quanto anticipato e in più guadagnare il 10%.
A sua volta l’impresa può cedere il credito acquisito a un istituto finanziario, che ovviamente ha la liquidità sufficiente, che potrà a sua volta recuperare quanto speso avendo la possibilità di guadagnare il 10% in più. Questo passaggio è la cessione del credito.
In questo modo l’utente finale ha la possibilità di riqualificare il proprio immobile gratuitamente l’impresa può eseguire i lavori avendo la certezza del pagamento e l’istituto finanziario può fornire la liquidità guadagnando il 10% e venendo rimborsata dallo Stato.
Uno degli aspetti positivi di questo sistema di cessione, inoltre, è che gli interventi di efficientamento sono divenuti aperti a tutti, anche ai soggetti privi di liquidità e soprattutto di capienza fiscale sufficiente a recuperare le spese.
Cosa è andato “storto” nel meccanismo?
All’inizio il meccanismo ha funzionato molto bene, probabilmente anche troppo. L’eccessiva semplicità con cui il credito poteva essere ceduto, anche più volte, ha infatti generato un vero e proprio mercato parallelo di crediti fiscali di dimensioni sempre più grandi. A questo si è aggiunta una serie di truffe, anche di notevole entità, individuate dalle autorità.
Questi eventi hanno spinto il Legislatore a imporre dei limiti con il Decreto Antifrodi (DL 157/2021). Quest’ultimo ha introdotto l’obbligo del visto di conformità alla documentazione e l’obbligo dell’asseverazione della congruità delle spese, ha esteso i controlli preventivi dell’Agenzia delle Entrate e soprattutto ha limitato fortemente le possibilità di cessione multipla del credito.
L’Agenzia delle Entrate, in una FAQ del 17/03/2022, ha pubblicato un utile schema esplicativo dei nuovi limiti alle cessioni:
Queste nuove disposizioni volte a tentare di ridurre possibili frodi hanno generato una contrazione nel meccanismo di cessione dei crediti, rallentando il sistema e in alcuni casi bloccando i cantieri Molte imprese, infatti, si sono ritrovate con cassetti fiscali pieni senza la possibilità di cedere il credito, questo ha ridotto la liquidità, interrotto i lavori e generato enorme difficoltà all’operatività delle imprese stesse, soprattutto quelle medio-piccole nate magari in concomitanza con il Superbonus.
Le soluzioni di Namirial
Sembra quasi che queste nuove disposizioni abbiano “affossato” definitivamente il Superbonus. In realtà, invece, la maggiore complessità nel meccanismo di cessione non rappresenta di fatto un ostacolo insormontabile per eseguire pratiche di Superbonus.
Grazie al nuovo servizio Namirial, infatti, è possibile usufruire di una piattaforma appositamente sviluppata che consente di sfruttare tre importanti servizi contemporaneamente:
Servizio di asseverazione tecnica
Servizio di asseverazione fiscale;
Canale preferenziale e garanzia per la cessione del credito.
Di seguito analizziamo i singoli servizi:
Asseverazione tecnica
Caricando i propri lavori all’interno della piattaforma, tecnici qualificati provvederanno a verificare tutta la documentazione obbligatoria richiesta dalla normativa, nonché il rispetto dei requisiti di legge. In tal modo si avrà la certezza in ogni momento che la pratica sarà sempre completa e corretta. Infine, la piattaforma stessa provvederà ad effettuare l’asseverazione finale sul portale ENEA senza la necessità che vi sia un tecnico terzo, con relativa assicurazione, a effettuare l’operazione.
Asseverazione fiscale
Tramite la piattaforma si avrà la possibilità di ottenere anche l’asseverazione fiscale, ovvero la verifica e l’asseverazione della congruità delle spese.
Cessione del credito
Completati i due passaggi precedenti, sarà possibile cedere il proprio credito fiscale agli istituti finanziari accreditati nel servizio che, grazie alle garanzie fornite dalla piattaforma stessa, potranno acquisire tranquillamente il credito dando certezza dell’operazione e soprattutto tempi sicuri nel fornire la liquidità.
Le prospettive future
Il Superbonus, quindi, non è affatto terminato e grazie a questo servizio sarà possibile per le imprese organizzare e gestire facilmente i propri lavori. La possibilità di ottenere sia l’asseverazione tecnica che quella fiscale, inoltre, permetterà di ridurre le operazioni da effettuare e le responsabilità in capo alle imprese e ai tecnici, snellendo il lavoro. Infine, la garanzia di una rapida cessione del credito permetterà di programmare in tutta serenità i lavori futuri fino alla naturale scadenza dell’incentivo.
Certezza del credito Superbonus senza ulteriori rischi?Scopri come Namirial può darti nuove opportunità.Visita la pagina dedicata
[post_title] => Gli ostacoli della cessione del credito nell’ambito del Superbonus
[post_excerpt] => Per quale motivo il Superbonus ha subito un rallentamento soprattutto per quanto riguarda il meccanismo di cessione del credito?
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => ostacoli-cessione-credito-superbonus
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2022-07-01 08:15:28
[post_modified_gmt] => 2022-07-01 06:15:28
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => https://www.infobuild.it/?post_type=approfondimenti&p=697879
[menu_order] => 0
[post_type] => approfondimenti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[1] => WP_Post Object
(
[ID] => 684530
[post_author] => 4
[post_date] => 2022-01-28 03:52:03
[post_date_gmt] => 2022-01-28 02:52:03
[post_content] => Tutte le novità della Legge di Bilancio 2022 per quel che riguarda i bonus edilizi: dalle proroghe di Superbonus 110%, Bonus Ristrutturazioni, Bonus Facciate con declassamento aliquota al 60%, fino alle regole su prezzari e cessione del credito.
Indice degli argomenti:
Proroghe e modifiche per Superbonus e bonus edilizi
La legge 234 del 31 dicembre 2021 pubblicata nell'ultima Gazzetta Ufficiale del 2021, cd. Legge di Bilancio 2022 o Manovra Finanziaria 2022, ha apportato svariate modifiche agli articoli 119, 121 e 122-bis del Decreto Rilancio (DL 34/2020 ) in relazione al Superbonus 110%, alla scelta delle opzioni alternative e ai nuovi adempimenti per contrastare le frodi fiscali, riprendendo i contenuti presenti del Decreto Anti-frodi (DL 157/2021), che di fatto viene abrogato mantenendo validi gli atti e i provvedimenti adottati e fatti salvi gli effetti prodottisi ed i rapporti giuridici sorti sulla base del medesimo fino al 31 dicembre 2021.
Nella Legge di Bilancio 2022, tra l'altro:
si confermano le proroghe per Ecobonus, Sismabonus, Bonus mobili e Bonus verde.
viene prorogato anche il Bonus Facciate ma cambia la riduzione dell'aliquota che dal 90% passa al 60%;
viene introdotto il nuovo Bonus Barriere Architettoniche.
Aliquote e scadenze per il Superbonus 110%
Il Superbonus viene confermato ma con alcune modifiche che riguarderanno la tipologia di interventi, i beneficiari e l’aliquota fiscale che in taluni casi si abbasserà.
Per i lavori effettuati su condomini ed edifici plurifamiliari da due a quattro unità immobiliari possedute da una persona o più persone fisiche, compresi quelli effettuati su edifici oggetto di demolizione e ricostruzione di cui all’articolo 3, comma 1, lettera d), del DPR 380/2001 e per le onlus, la detrazione fiscale sarà al:
110% fino al 31 dicembre 2023 (fino al 31 dicembre 2025 per le aree terremotate);
70% per il 2024;
65% per il 2025.
Per i lavori effettuati da persone fisiche sulle villette e in generale edifici unifamiliari, la detrazione resta al 110% fino al 31 dicembre 2022, purché entro il 30 giugno sia stato raggiunto il SAL del 30% degli interventi previsti.
Per gli IACP (istituti autonomi case popolari) e le cooperative di abitazione a proprietà indivisa, la proroga è fissata al 2023, a condizione che il SAL di fine giugno raggiunga l’obiettivo del 60% dei lavori (in caso contrario la detrazione sarà valida solo fino al 30 giugno 2023).
Per gli interventi effettuati da onlus, associazione di promozione sociale, organizzazioni di volontariato è confermata la detrazione al 110% fino al 31 dicembre 2023.
Per gli interventi effettuati da associazioni e società sportive dilettantistiche su spogliatoi e affini è confermata la detrazione al 110% fino al 30 giugno 2022.
Per gli interventi nei territori colpiti da eventi sismici dal 1° aprile 2009 con stato di emergenza, la detrazione resta al 110% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025.
Le proroghe valgono anche per interventi trainati e per l’installazione di impianti solari fotovoltaici e colonnine di ricarica dei veicoli elettrici. La detrazione - per le spese sostenute dal 1° gennaio 2022 è ripartita in quattro quote annuali di pari importo.
Altri bonus edilizi
Per quanto concerne gli altri bonus edilizi, viene prorogato fino al 2024 il Bonus Ristrutturazioni (al 50% fino a un tetto di spesa di 96mila euro) e l’Ecobonus ordinario (al 65% con tetti di spesa variabili a seconda dei lavori).
Il Bonus Mobili è esteso al 50% fino a 10mila euro ed è concesso per il solo 2022, mentre scende a 5mila euro nel 2023 e 2024.
Infine, restano fino al 2024 anche il Bonus Verdeal 36% fino a un tetto di spesa di 5mila euro ed il Bonus Facciate (ridotto però al 60%, senza tetto di spesa).
Per il 2022 è prevista una nuova detrazione per eliminazione barriere architettonichepari al 75%:
per edifici unifamiliari o unità immobiliari su un tetto di spesa da 50mila euro;
per edifici plurifamiliari fino a 40mila euro (moltiplicati per il numero delle unità immobiliari - composti da 2 a 8 unità) e fino a 30mila euro per edifici con più di 8 unità.
Proroga dello sconto in fattura e cessione del credito
La legge di Bilancio 2022 ha esteso la possibilità di usufruire dello sconto in fattura e della cessione del credito d’imposta e ha previsto alcune semplificazioni in ordine agli adempimenti collegati. In particolare, oltre a confermare i due meccanismi anche per le spese sostenute nel 2022, 2023, 2024 e, per il solo Superbonus 110%, nel 2025, il legislatore ha provveduto a estendere le due opzioni ai nuovi bonus riguardanti i box auto e le barriere architettoniche, nonché ad eliminare il visto di conformità per i piccoli lavori.
Sarà quindi possibile utilizzare le opzioni alternative fino al 31 dicembre 2024 per interventi di:
recupero del patrimonio edilizio;
efficienza energetica;
adozione di misure antisismiche;
installazione di impianti fotovoltaici;
interventi per il superamento o l’eliminazione di barriere architettoniche.
Con l’introduzione delle disposizioni anti-frodi, anche per gli interventi diversi dal Superbonus, quando si opta per cessione o sconto, rimane l'obbligo di richiedere asseverazione e visto di conformitàa un soggetto abilitato. Questo vale sempre in caso di Superbonus e Bonus Facciate, mentre per gli altri bonus solo se i lavori non rientrano nel regime dell’edilizia libera e l’importo supera i 10 mila euro.
Novità dell’ultima ora è che Superbonus e tutti gli altri tipi di interventi saranno soggetti a nuovi vincoli: la cessione del credito sarà limitata ad un solo passaggio.
Questo significa che:
il beneficiario della detrazione potrà cedere il credito ad altri soggetti, banche e intermediari finanziari, ma questi non potranno cederlo a loro volta;
i fornitori che praticano lo sconto in fattura potranno recuperare lo sconto sotto forma di credito di imposta e cederlo una sola volta ad altri soggetti, banche o intermediari finanziari, ma questi ultimi non potranno cederlo a loro volta.
Tutti i contratti stipulati violando queste regole saranno considerati nulli.
La bozza inoltre stabilisce che i crediti che al 7 febbraio 2022 sono stati già ceduti, potranno essere oggetto esclusivamente di una ulteriore cessione.
La Manovra ha anche definito con precisione quali listini considerare per l’attestazione della congruità delle spese per gli interventi di ristrutturazione, Sismabonus, anche in versione super, e bonus facciate.
La legge di Bilancio, in particolare, ha specificato che per tali bonus (come precedentemente previsto per il Superbonus 110%) per determinare la congruità dei prezzi, è possibile fare riferimento ai prezzari individuati dal decreto del 6 agosto 2020 (decreto Requisiti), ossia i prezzari DEI, Regionali e delle province autonome o, nel caso in cui i prezzari non riportino le voci relative agli interventi o parte degli interventi da eseguire, i prezzi indicati nell’Allegato I del suddetto D.M. 6 agosto 2020.
Per tutti i bonus, quindi anche per il Superbonus, per talune categorie di beni, sarà possibile fare riferimento anche ai valori massimi che verranno stabiliti in appositi decreti del ministero della Transizione ecologica.
Nelle more dell'adozione dei predetti decreti la congruità delle spese dovrà essere determinata facendo riferimento ai:
prezzi riportati nei prezzari predisposti dalle regioni e dalle province autonome;
listini ufficiali o ai listini delle locali camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura ovvero, in difetto;
prezzi correnti di mercato in base al luogo di effettuazione degli interventi.
I software di Namirial sempre a servizio dei professionisti
La dimostrazione delle congruità delle spese è una delle tematiche più delicate nel pur complesso panorama normativo che incornicia il Superbonus 110%: si deve prestare attenzione ed evitare errori ricordando che l’asseveratore, per ogni stato di avanzamento lavori, si troverà a dover raccogliere le fatture di tutti i soggetti, verificarne la congruità e accertarsi, auspicabilmente, che la somma di tutti gli importi non ecceda i massimali di spesa previsti.
È chiara quindi la necessità, a tutela dei beneficiari delle detrazioni, di utilizzare strumenti sicuri e che permettano di seguire la pratica nella sua complessità fin dall’inizio per garantirne il miglior risultato possibile, anche in vista di controlli futuri.
Con Termo e Regolo di Namirial il professionista potrà predisporre la sua pratica Superbonus 110% grazie alle funzionalità dei due software che lo guideranno passo passo tra le varie procedure di calcolo e le verifiche contenute nell’articolo 119 del DL Rilancio, fino ad arrivare a redigere un computo metrico.
Termo è la soluzione Namirial per gestire interamente le pratiche di Superbonus 110%, dalle verifiche di legge per l’ottenimento dei permessi a quelle più specifiche per l’accesso alle detrazioni e il raggiungimento del miglioramento di due classi energetiche. Termo include le funzionalità specifiche per edifici unifamiliari e condomini in modo da poter trattare qualsiasi intervento, dalla demolizione e ricostruzione alle ristrutturazioni più semplici.
Il modulo di certificazione consente di generare facilmente APE per alloggi singoli e soprattutto APE convenzionali per i condomini e per i singoli alloggi.
Inoltre, è possibile estrapolare con facilità tutti i dati necessari per la compilazione delle asseverazioni nel portale Enea.
Il software Namirial Termo è integrato con Namirial Regolo. Attraverso lo scambio dati è possibile generare automaticamente il computo metrico degli interventi relativi al Superbonus 110%, analizzati con Termo.
Cliccando su “Collega voci elenco prezzi” si apre una nuova finestra nella quale troviamo gli interventi analizzati ai quali, cliccando su “Carica voce”, possiamo associare la voce di elenco prezzi, presa dal prezzario regionale o DEI.
Completata l’associazione di tutti gli interventi con le voci corrispondenti dell’elenco prezzi siamo pronti per esportare il computo metrico su Namirial Regolo, sul quale lavorare.
Completato il computo sarà possibile produrre il documento e ottenere la stampa delle spese e detrazioni per il Superbonus. In questa fase, inoltre, si ha la possibilità di effettuare in automatico il confronto delle spese totali effettive con quelle massime ammissibili.
Grazie ai software Namirial, quindi, si hanno a disposizione strumenti semplici, completi e integrati per gestire rapidamente qualsiasi pratica di SuperBonus 110%.
4/1/2022
Legge di Bilancio: le principali misure per l'edilizia
Pubblicata in Gazzetta Ufficiale, la nuova Legge di Bilancio è entrata in vigore il primo gennaio. Confermati i bonus casa con una prospettiva triennale. Ok a Superbonus anche per le villette senza tetto ISEE. Posticipati anche cessione del credito e sconto in fattura
La Legge di Bilancio, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 31 dicembre 2021 conferma le proroghe per tutti i bonus per l’edilizia e la possibilità di fruire di cessione del credito e sconto in fattura posticipati al 31 dicembre 2025per gli interventi legati al Superbonus e al 31/12/2024 per gli altri bonus edilizi. Ricordiamo che il Decreto Anti Frode ha introdotto, per tutti i bonus (con esclusione dei lavori che rientrano in edilizia libera e quelli che non superano i 10.000 euro), l'obbligo di presentare visto di conformità e asseverazione della congruità di prezzi.
Superbonus e Bonus Casa
La detrazione fiscale del superbonus al 110% è prorogata per le persone fisiche e i condomini fino al 31 dicembre 2023, poi si riduce al 70% nel 2024, fino ad arrivare al 65% nel 2025. Stesse detrazioni per onlus, organizzazioni di volontariato e per i lavori di demolizione e ricostruzione di edifici. Anche gli IACP potranno usufruire del bonus 110% fino al 31/12/23, purché al 30 giugno 2023 sia stato realizzato il 60% dei lavori. Il bonus al 110% per l'edilizia destinato a villette unifamiliari viene prorogato per tutto il 2022 ed è stato eliminato il tetto ISEE fino a 25.000 euro, a patto che al 30 giugno sia stato completato il 30% dei lavori.
Le proroghe sono confermate sia per interventi trainanti che per quelli trainati tra cui l'installazione di pannelli fotovoltaici e colonnine per la ricarica di auto elettriche.
Il Sismabonus 110%è prorogato al 31 dicembre 2025 per la ricostruzione nei crateri post sisma, per eventi accaduti a partire dal 1 aprile 2009.
Gli altri bonus per la casa - ecobonus al 65%, bonus ristrutturazione al 50%, bonus verde al 36%, sisma bonus, bonus mobili ed elettrodomestici - sono stati confermati per 3 anni, fino al 2024. Anche il bonus facciate è stato prorogato ma l'aliquota passa dal 90 al 60%.
Barriere architettoniche
Per gli interventi per l'abbattimento delle barriere architettoniche oltre al superbonus 110% come intervento trainato, è stata introdotta una nuova detrazione del 75% in cinque quote annuali di pari importo per l’installazione di ascensori e montacarichi, sia nei condomini che nelle villette, con un tetto di spesa variabile da 30.000 a 50.000 euro a seconda della tipologia di abitazione/condominio.
2/11/21
La legge di Bilancio a 30 miliardi. Da bonus a taglio tasse, la Manovra espansiva di Draghi
Approvata dal consiglio dei ministri, oltre 23 miliardi sono in deficit. All’interno anche un pezzo di riforma del fisco, interventi per la mitigazione del rincaro delle bollette, il taglio dell'Iva su determinati prodotti e il rinvio di plastic e sugar tax. Via libera anche a un decreto per l’attuazione del Pnrr: obiettivo è raggiungere altri 8 target del Piano nazionale di ripresa e resilienza. In tutto sono 51 i target – 13 sono già raggiunti - che devono essere conseguiti entro il 31 dicembre
di Tommaso Tetro
La Legge di Bilancio 2022 è stata approvata dal consiglio dei ministri. La Manovra di Mario Draghi continua sulla linea espansiva, per un valore complessivo di 30 miliardi; di questi, oltre 23 sono infatti in deficit. Le risorse finanzieranno bonus, sgravi fiscali e taglio delle tasse su cui si trovano 12 miliardi il primo anno. All’interno anche un pezzo di riforma del fisco, interventi per la mitigazione del rincaro delle bollette, il taglio dell'Iva su determinati prodotti e il rinvio di plastic e sugar tax. Agli ammortizzatori sociali vanno oltre 4,5 miliardi, alle pensioni 1,5. La casella sanità se ne ritrova 4 di miliardi. E poi ancora misure su Pubblica amministrazione e banche.
Poche ore prima, un altro consiglio dei ministri ha approvato un decreto per l’attuazione del Pnrr: obiettivo è raggiungere altri 8 target del Piano nazionale di ripresa e resilienza. In tutto sono 51 i target – 13 sono già raggiunti - che devono essere conseguiti entro il 31 dicembre di quest’anno
Gli obiettivi sono distinti tra riforme e investimenti. I 51 traguardi sono divisi in 24 investimenti e 27 riforme da adottare. Entrando nel dettaglio, relativamente agli investimenti ne risultano già definiti 5. Per tutti i restanti sono state già avviate le procedure di realizzazione. Per quel che riguarda le riforme, ne sono state definite 8, pari al 30% del totale; per le altre 19 è già in corso il procedimento di approvazione.
La mappa delle principali misure di nostro interesse della prossima legge di Bilancio
Superbonus
Complessivamente sono 37 i miliardi destinati all'edilizia, di cui 15 solo per il superbonus. La detrazione fiscale del superbonus al 110% è prorogata fino al 31 dicembre 2023, poi si riduce fino ad arrivare al 65% nel 2025. La detrazione, si legge nella bozza all'esame del Cdm, "spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025, nella misura del 110 per cento per quelle sostenute entro il 31 dicembre 2023, del 70 per cento per quelle sostenute nell'anno 2024 e del 65 per cento per quelle sostenute nell'anno 2025".. Il bonus al 110% per l'edilizia destinato a villette unifamiliari viene prorogato per altri sei mesi, dal 30 giugno al 31 dicembre, ma con un tetto Isee di 25mila euro. Chi inizia i lavori con un'aliquota non passerà a quelle inferiori nel corso dell'intervento. Via libera alla proroga chiesta dal ministero dei Beni culturali ma la percentuale nel 2022 scende dal 90% al 60%. Confermato anche il bonus verde e quello per i mobili.
Bollette
Al fine di contenere gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale nel primo trimestre 2022, l'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) provvede a ridurre le aliquote relative agli oneri generali di sistema fino a concorrenza dell'importo di 2.000 milioni di euro che a tal fine sono trasferiti alla Cassa per i servizi energetici e ambientali entro il 15 febbraio 2022'.
Rinvio sugar e plastic tax
Confermato il rinvio al 2023, con uno stanziamento di 650 milioni, per plastic tax e sugar tax. L'aggio sulla riscossione per le operazioni successive al primo gennaio sarà posto interamente a carico dello Stato.
Taglio tasse
La dotazione prevede un pacchetto da 8 miliardi per l'avvio della riforma fiscale e sarà affidata al parlamento che, nell'esame della legge di bilancio, dovrà decidere come intervenire. Gli interventi dovranno concentrarsi su aliquote Irpef, riduzione del cuneo fiscale e taglio Irap. Le decisioni verranno inserire come emendamento alla manovra al termine dell'esame in Parlamento.
Fondo clima
E’ istituito, nello stato di previsione del ministero della Transizione ecologica, un Fondo da 840 milioni per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026 destinato al finanziamento di interventi a favore di soggetti privati e pubblici, volti a contribuire al raggiungimento degli obiettivi stabiliti nell'ambito degli accordi internazionali sul clima e tutela ambientale ai quali l'Italia ha aderito.
Investimenti pubblici
Vengono stanziati circa 70 miliardi per gli investimenti delle amministrazioni centrali e locali dal 2022 al 2036: le risorse sono destinate al completamento delle infrastrutture ferroviarie, per le metropolitane delle grandi aree urbane, per le infrastrutture autostradali già avviate e per la loro manutenzione straordinaria e messa in sicurezza, nonché interventi per la tutela del patrimonio culturale e per l’edilizia scolastica. Vengono stanziate risorse per il Giubileo di Roma e per le Olimpiadi di Milano-Cortina. Viene aumentata la dotazione del Fondo di Sviluppo e Coesione per il periodo 2022-2030 con complessivi 23,5 miliardi. Sono rifinanziati con circa 6 miliardi gli interventi per la ricostruzione privata delle aree colpite dal sisma in Centro Italia.
Investimenti privati e imprese
Per quanto riguarda gli investimenti immobiliari privati, gli incentivi al 50% e al 65% e le relative maggiorazioni sono prorogati fino al 2024 alle medesime aliquote. Gli incentivi al 110% sono estesi al 2023 per i condomini e gli IACP, con riduzione al 70% nel 2024 ed al 65% nel 2025. Per le altre abitazioni, l’incentivo al 110% è esteso per il secondo semestre del 2022 per le abitazioni principali di persone fisiche con la previsione di un tetto Isee. Gli incentivi per le facciate sono confermati anche nel 2023 con una percentuale agevolata pari al 60%. Sono prorogate e rimodulate le misure di Transizione 4.0 fino al 2025. Vengono rifinanziati il Fondo di Garanzia Pmi (per 3 miliardi di euro), la cosiddetta ‘Nuova Sabatini’ e le misure per l’internazionalizzazione delle imprese. La possibilità di trasformare le Deferred Tax Assets (DTA) in crediti di imposta viene estesa fino al 30 giugno 2022, con la medesima percentuale e un tetto massimo per singola operazione.
Articolo aggiornato
[post_title] => Superbonus: nella Legge di Bilancio 2022 tutte le nuove scadenze e regole per la detrazione al 110%
[post_excerpt] => Le novità della Legge di Bilancio 2022 per quel che riguarda le proroghe dei bonus edilizi e regole su prezzari e cessione del credito.
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => legge-bilancio-bonus-edilizia-manovra-superbonus
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2023-09-04 12:20:10
[post_modified_gmt] => 2023-09-04 10:20:10
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => https://www.infobuild.it/?post_type=approfondimenti&p=684530
[menu_order] => 0
[post_type] => approfondimenti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[2] => WP_Post Object
(
[ID] => 477182
[post_author] => 4
[post_date] => 2013-05-09 06:37:26
[post_date_gmt] => 2013-05-09 04:37:26
[post_content] => Lo scorso 4 aprile 2013 è entrato in vigore il nuovo DM 20 dicembre 2012, conosciuto anche come “Decreto impianti”, che finalmente va a fare chiarezza per quanto riguarda alcuni aspetti inerenti la “progettazione, costruzione, l’esercizio e la manutenzione degli impianti di protezione attiva installati nelle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi”. Le disposizioni previste dal Decreto non devono essere applicate alle attività a rischio rilevante nonché a:
edifici di interesse socio-artistico destinati a biblioteche e musei, gallerie, esposizioni e mostre;
impianti di distribuzione stradale di G.P.L. e di gas naturale per autotrazione ;
depositi di G.P.L. in serbatoi fissi con capacità superiore a 5 mc o mobili con capacità superiore a 5000 kg;
depositi di soluzioni idroalcooliche;
depositi di gas di petrolio liquefatto con capacità non superiore a 13 mc
E’ innanzitutto bene precisare che tale normativa si applica sia agli impianti di nuova costruzione che a quelli esistenti che subiscono una modifica importante su oltre il 50% dell’impianto installato.
Il decreto di fatto sancisce l’utilizzo delle norme tecniche di progettazione rilasciate ed emanate da “Enti di normazione nazionali, europei ed internazionali”, abrogando di fatto, tranne che per le attività sopra citate, tutte le disposizioni di legge in palese contrasto con le stesse (vedi per esempio disposizioni sulle autorimesse sulle prestazioni minime di un impianto ad idranti).
In particolare, il comma 3 dell’art 2 del DM prevede la possibilità di utilizzare per gli impianti installati in attività esistenti, previsti da regole tecniche di prevenzione incendi, la possibilità di essere adeguati, nell'osservanza di quanto prescritto dalle rispettive regole tecniche. Ovvero, in conformità a quanto previsto dalla regola tecnica allegata al DM stesso.
Il DM inoltre fissa un importante paletto sui compiti consentiti ai tecnici abilitati (cioè iscritti in albo professionale) e quelli invece di sola competenza per i “professionisti antincendio”, iscritti cioè alle liste del ministero dell’Interno. Di fatto la progettazione degli impianti (e ovviamente trasformazione e ampliamento) fatta secondo le norme UNI può essere eseguita da ambedue le figure così distinte, lasciando però la possibilità di utilizzare “norme internazionalmente riconosciute” (es. NFPA, FM, ecc.) solo ai professionisti antincendio.
Con questo, se da un lato il decreto apre chiaramente e senza alcuna possibilità di respingimento alle norme internazionali (ma solo se “seguita in ogni sua parte”), dall’altra richiede che ciò venga fatto esclusivamente da professionisti competenti, in grado di comprendere e interpretare in ogni aspetto i dettami normativi imposti da tali norme.
Fra le indicazioni del nuovo decreto sottolineiamo:
- l’impresa installatrice deve consegnare al responsabile dell’attività la documentazione finale secondo norma tecnica inerente la progettazione e l’installazione nonché il manuale d’uso e di manutenzione;
- Per la valutazione dei progetti, occorre presentare la documentazione richiesta dalla norma tecnica per il tipo di impianto oggetto della valutazione, a firma del tecnico abilitato se realizzato in conformità a norma Europea, del professionista antincendio se le norme seguite sono state “pubblicate da organismi di standardizzazione internazionalmente riconosciuti”
- Ai fini dei controlli di prevenzione incendi, nel caso di impianti soggetti al DM 37 del 22 gennaio 2008 è necessaria la dichiarazione di conformità e la consegna al responsabile dell’attività dei progetti e allegati obbligatori, a disposizione delle autorità competenti al controllo. Per gli altri tipi di impianti, invece, fermo restando la consegna al responsabile dell’attività del progetto e degli allegati, se di nuova installazione occorre la dichiarazione di corretta installazione e funzionamento dell’impianto (ditta installatrice); se esistenti e privi di certificato di conformità, invece, sarà necessaria una certificazione di rispondenza e corretto funzionamento a firma di professionista antincendio. Analoga certificazione è obbligatoria nel caso di impianti realizzati secondo norme internazionali.
Il decreto focalizza poi le proprie attenzioni sugli impianti idranti e sprinkler, indicando delle disposizioni minime da seguire in merito a livelli di rischio, impianto esterno e caratteristiche dell’alimentazione idrica. Tali indicazioni vengono riassunte con le seguenti tabelle:
Tabella 1 (attività soggette a normativa specifica)
NOTE.
(1) La protezione esterna può essere realizzata, ove necessario. secondo le indicazioni del successivo paragrafo 4.2., punto 2.
(2) Necessaria in presenza di difficoltà di accesso ai mezzi dei Vigili dei Fuoco.
(3) Per le disposizioni tecniche da applicare vedi anche quanto previsto dall'articolo 2, comma 3, del presente decreto.
(4) Laddove sia richiesta la protezione esterna e sussistano, In relazione all'ubicazione dell'attività. eccezionali impedimenti alla sua
realizzazione in conformità alla norma UNI 10779. si potrà omettere la realizzazione della stessa protezione prevedendo la predisposizione di cui al successivo paragrafo 4.2. comma 2, lettera a.
Per le attività non soggette a normativa specifica, invece, il tutto viene lasciato alla valutazione fatta dal progettista ma viene indicato chiaramente, importante dettaglio, che il Comando può intervenire nelle valutazioni operate dal tecnico professionista.Per quanto riguarda invece la protezione esterna, viene ribadita la possibilità anche di non prevederla, a seguito di adeguata valutazione, per le attività di livello 3. In questo caso, però, diventa obbligatorio inserire nell’impianto un idrante per rifornire le motopompe dei Vigili del Fuoco con una portata di almeno 300 l/min per una durata di almeno 90 min.
Relativamente agli impianti sprinkler il DM 20 dicembre 2012 prevede:
Tabella 2 (attività soggette a normativa specifica)
Note:
il DM 1.2.1986 consente, in alternativa all'impianto sprinkler, un impianto acqua/schiuma a erogatori aperti.
Sono consentite altre tipologie di impianti automatici con agente estinguente compatibile con il luogo di installazione
E’ ammessa l'alimentazione di tipo combinato come da UNI EN 12845.
Per le disposizioni tecniche da applicare vedi anche quanto previsto dall'articolo 2. comma 3. del presente decreto
Il Decreto infine indica le norme da seguire per gli altri tipi di impianti, lasciando alle normative verticali l’obbligatorietà o meno di installazione nelle attività soggette a normativa specifica. La necessità di installare un impianto idrico antincendio può inoltre essere stabilità dal progettista a seguito della valutazione del rischio da parte del progettista nel caso di quelle non soggette a normativa specifica. Infine, tale necessità potrà anche essere valutata dal Comando provinciale dei VVF nell'ambito dei procedimenti di prevenzione incendi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 1 agosto 2011, n. 151.
A cura di
Giovanni La Cagnina
Namirial Spa
[post_title] => Nuovo DM 20 dicembre 2012
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => nuovo-dm-20-dicembre-2012
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2022-12-21 11:38:15
[post_modified_gmt] => 2022-12-21 10:38:15
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/?post_type=approfondimenti&p=477182
[menu_order] => 0
[post_type] => approfondimenti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[3] => WP_Post Object
(
[ID] => 477277
[post_author] => 4
[post_date] => 2013-04-08 08:00:13
[post_date_gmt] => 2013-04-08 06:00:13
[post_content] => Con il Decreto Interministeriale del 30 novembre 2012, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale in data 06/12/2012, sono state recepite le procedure standardizzate per l’effettuazione della valutazione dei rischi di cui all’art.29, comma 5 e articolo 6 comma 8 lettera f) del decreto legislativo 9 aprile 2008, n.81 e s.m.i.
Il documento, approvato dalla Commissione consultiva il 16 maggio 2012, individua il modello di riferimento per effettuare la valutazione dei rischi da parte dei datori di lavoro, di cui all’art. 29, comma 5, del D.lgs. n.81/2008, al fine di definire le adeguate misure di prevenzione e di protezione ed elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza.
A fine anno è stata sancita una proroga dell’obbligo di dotarsi di DVR da parte delle aziende in regime di autocertificazione, essa non ha differito in nessun modo l’entrata in vigore delle procedure che quindi possono comunque essere adottate in luogo dell’autocertificazione.
Sembrava quindi che il sistema di autocertificazione fosse stato prorogato al 30 giugno 2013, in realtà il 31 gennaio 2013 una nota del Ministero del Lavoro chiarisce tutti i dubbi sorti e viene sancito e chiarito che la possibilità per i datori di lavoro di effettuare la valutazione dei rischi con autocertificazione termina in data 31 maggio 2013.
Sembrava che il sistema di autocertificazione fosse stato prorogato al 30 giugno 2013, in realtà il 31 gennaio 2013 una nota del Ministero del Lavoro chiarisce tutti i dubbi sorti e viene sancito e chiarito che la possibilità per i datori di lavoro di effettuare la valutazione dei rischi con autocertificazione termina in data 31 maggio 2013.
Le suddette procedure si applicano alle aziende che occupano fino a 10 lavoratori e facoltativamente per quelli che occupano sino a 50 dipendenti.
Cosa sono le procedure standardizzate?
Le procedure standardizzate non sono altro che un modello di riferimento per effettuare la valutazione dei rischi da parte dei datori di lavoro, al fine di definire le adeguate misure di prevenzione e di protezione ed elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza.
In sintesi, le fasi del processo sono le seguenti:
Passo 1: descrizione generale dell’azienda, del ciclo lavorativo/attività e delle mansioni;
Passo 2: individuazione dei pericoli presenti in azienda;
Passo 3: valutazione dei rischi associati ai pericoli identificati ed identificazione delle misure di prevenzione e protezione attuate;
Passo 4: definizione del programma di miglioramento.
Campo di applicazione
Le procedure standardizzate si applicano alle imprese fino a 10 lavoratori (ad esclusione di quelle aziende che per particolari condizioni di rischio o di dimensione sono chiamate ad effettuare la valutazione ai sensi dell’art.28) e facoltativamente dalle imprese fino a 50 lavoratori.
Sono escluse:
- Le aziende fino a 10 lavoratori di cui all’articolo 31, comma 6, lettera:
a) aziende industriali a rischio rilevante;
b) centrali termoelettriche;
c) impianti ed installazioni nucleari;
d) aziende per la fabbricazione ed il deposito di esplosivi, polveri e munizioni
- Le aziende fino a 50 lavoratori di cui all’articolo 31, comma 6, lettera a), b), c), d) (indicate sopra) e le aziende in cui si svolgono attività che espongono i lavoratori a rischi chimici, biologici, da atmosfere esplosive, cancerogeni, mutageni, connesse alla esposizione amianto (art.29 comma 7).
Vantaggi delle procedure standardizzate
L’elaborazione del DVR secondo le procedure standardizzate permette di avere la sicurezza di aver operato secondo indicazioni normative guidate e di aver considerato tutti i rischi possibili (grazie al metodo delle check list che consente di valutare la presenza o meno di tutti i rischi posti in elenco). Infatti, come del resto dai più desiderato, le nuove procedure introducono finalmente un metodo di valutazione meno lasciato alla soggettività di chi opera la valutazione dei rischi, mettendo al sicuro (se correttamente applicate le procedure) il consulente valutatore da eventuali contestazioni in sede di ispezione. Inoltre le procedure, proprio perché semplificate e guidate, consentono di operare più velocemente, permettendo sicuramente una ottimizzazione dei tempi e dei costi conseguenti, sia per il consulente che ovviamente per il titolare dell’azienda.
Obblighi del datore di lavoro, valutazione dei rischi e applicabilità delle Procedure Standardizzate
Tutte le aziende, dal 1 giugno 2013, dovranno redigere il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), con o senza procedure standardizzate ma in ogni caso senza l’utilizzo del sistema dell’autocertificazione. E’ però assolutamente possibile utilizzare fin da ora le procedure standardizzate, che entrano in vigore ufficialmente dal 06/02/2013.
Nello specifico, esse permettono di redigere, in quattro semplici passi, il proprio DVR (Documento di Valutazione dei Rischi) in modo coerente con quanto previsto dal testo unico della sicurezza sul lavoro (D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81), al fine di:
- individuare e valutare i rischi
- adottare le adeguate misure di prevenzione e protezione
- elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza
Ricordiamo inoltre che, se da un parte la norma impone la sostituzione dell’autocertificazione con la valutazione dei rischi, dall’altra le aziende fino a 10 dipendenti che hanno già un Documento di Valutazione redatto senza avvalersi della procedure di autocertificazione, non hanno l’obbligo di sostituirlo e redigerlo con le nuove procedure, nonostante la norma dia indirettamente una corsia preferenziale all’uso delle stesse.
Ammende previste in caso di omessa redazione del DVR o altre violazioni
- per omessa redazione del DVR: arresto da 3 a 6 mesi o ammenda da Euro 2.500 a Euro 6.400. La pena è aumentata a 4/8 mesi nelle aziende a rischio di incidente rilevante e con l`esposizione a rischi biologici, cancerogeni/mutageni, atmosfere esplosive-
- per incompleta redazione del DVR con omessa indicazione delle misure ritenute opportune al fine di garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza, misure di prevenzione e protezione, DPS, procedure sulle misure da adottare e distribuzione dei compiti e delle responsabilità: ammenda da Euro 2.000 a Euro 4.000
- per incompleta redazione del DVR con omessa indicazione sulla relazione della valutazione di tutti i rischi, l`individuazione delle mansioni che espongono i lavoratori a rischi specifici o richiedono riconosciuta capacità professionale, specifica esperienza ed adeguata formazione: ammenda da Euro 1.000 a Euro 2.000.
[post_title] => Procedure standardizzate, obbligatorie per le imprese fino a 10 lavoratori entro il 1 Giugno 2013
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => procedure-standardizzate-obbligatorie-per-le-imprese-fino-a-10-lavoratori-entro-il-01-giugno-2013
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2022-12-21 11:39:02
[post_modified_gmt] => 2022-12-21 10:39:02
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/?post_type=approfondimenti&p=477277
[menu_order] => 0
[post_type] => approfondimenti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[4] => WP_Post Object
(
[ID] => 380891
[post_author] => 1
[post_date] => 2011-09-13 00:00:00
[post_date_gmt] => 2011-09-12 22:00:00
[post_content] => 1 - NOVITA' INTRODOTTE DAL REGOLAMENTO DI SEMPLIFICAZIONE IN MATERIA DI PREVENZIONE INCENDI
Il Presidente della Repubblica, in data 1 agosto 2011, ha firmato il nuovo regolamento per la semplificazione di procedimenti in materia di prevenzione incendi, già approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri nella seduta del 22 luglio scorso.
Il regolamento individua le attività soggette ai controlli di prevenzione incendi e disciplina, per il deposito dei progetti, per l'esame dei progetti, per le visite tecniche, per l'approvazione di deroghe a specifiche normative, la verifica delle condizioni di sicurezza antincendio che, in base alla vigente normativa, sono attribuite alla competenza del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Il regolamento intende conseguire gli obiettivi della semplificazione del procedimento amministrativo e della salvaguardia della specificità dei procedimenti in materia di prevenzione incendi, con riguardo ad ogni tipo di attività e l'adozione di misure correlate alla gravità di rischio.
Le attività sottoposte ai controlli di prevenzione incendi sono distinti in relazione alla dimensione dell'impresa, al settore di attività, all' esistenza di specifiche regole tecniche e all' esigenze di tutela della pubblica incolumità.
L'elenco delle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi, sentito il Comitato centrale tecnico-scientifico per la prevenzione incendi, è stato revisionato con l'aggiunta di nuove attività e l'eliminazione di attività non ritenute pericolose ai fini antincendio.
Particolarmente rilevante è il raccordo con la disciplina dello sportello unico per le attività produttive, al fine di assicurare certezza e uniformità all'attuazione delle disposizioni.
Il regolamento reca la disciplina dei procedimenti relativi alle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi e alla verifica delle condizioni di sicurezza antincendio anche in attuazione dell'art. 49, comma 4-quater del decreto-legge 31/05/2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30/07/2010, n. 122. Esso, infatti, semplifica la disciplina procedurale riducendo gli adempimenti amministrativi, che gravano sui destinatari della regolazione in oggetto e sostituisce la vigente disciplina in materia.
In materia di semplificazione amministrativa la nuova disciplina prevede al posto del rinnovo del certificato di prevenzione incendi, una attestazione di conformità, con contestuale eliminazione del giuramento della perizia; inoltre è prevista l'eliminazione delle duplicazioni dei registri con quelli previsti dal Decreto Legislativo 09/04/2008, n. 81 e successive modificazioni.
Il regolamento, in attuazione del principio di proporzionalità, distingue le attività sottoposte ai controlli di prevenzione incendi in tre categorie (A B e C) assoggettate a una disciplina differenziata in relazione al rischio connesso all'attività, alla presenza di specifiche regole tecniche e alle esigenze di tutela della pubblica incolumità.
Attività di tipo A (basso rischio): attività non soggette a rischi significativi
Attività di tipo B ( rischio medio): attività soggette a rischio medio
Attività di tipo C (rischio elevato): attività che presentano un elevato rischio.
link:
Bozza del Regolamento per la semplificazione di procedimenti in materia di prevenzione incendi Relazione illustrativa Parere Commissione Parlamentare
2 - LE NOVITÀ PRINCIPALI
L'elenco delle attività soggette sarà sostituito da un altro elenco che presenta quasi tutte le 97 attività del decreto 16 febbraio 1982 alle quali si aggiungono nuove attività come le gallerie, gli aeroporti, porti, metropolitane, ecc. Un'altra grande novità riguarda il fatto che, a seconda della classificazione dell'attività, ci sarà un procedimento amministrativo diverso.
La nuova classificazione prevede:
Attività di tipo A: per queste attività, quelle più semplici e con una norma di riferimento, si applicano le procedure stabilite per l'autocertificazione (quindi quelle della SCIA) il Comando, entro sessanta giorni dal ricevimento dell'istanza, effettua controlli, attraverso visite tecniche, volti ad accertare il rispetto delle prescrizioni previste dalla normativa di prevenzione degli incendi, nonché la sussistenza dei requisiti di sicurezza antincendio. I controlli sono disposti anche con metodo a campione;
Attività di tipo B: per queste attività si applica una procedura di parere di conformità, il Comando, entro sessanta giorni dal ricevimento dell'istanza, effettua controlli, attraverso visite tecniche, volti ad accertare il rispetto delle prescrizioni previste dalla normativa di prevenzione degli incendi, nonché la sussistenza dei requisiti di sicurezza antincendio. I controlli sono disposti anche con metodo a campione;
Attività di tipo C: per queste attività si applica la procedura attuale utilizzata per tutte le attività soggette, quindi il parere di conformità con successivo controllo per il rilascio del CPI. Torna al menu 3.
3 - DM 5 AGOSTO 2011: NUOVE NORME PER L' ISCRIZIONE AGLI ELENCHI DEL MINISTERO DELL'INTERNO
Nella GU n. 198 del 26 agosto 2011 è stato pubblicato il DECRETO del Ministero dell'Interno del 5 agosto 2011 che disciplina le Procedure e requisiti per l'autorizzazione e l'iscrizione dei professionisti negli elenchi del Ministero dell'interno di cui all'articolo 16 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139.
Il D.M. sostituisce le norme emanate a seguito della Legge 818/84 e del D.M. 25 marzo 1985, finalizzate alla iscrizione dei professionisti negli elenchi del Ministero dell'Interno, al fine del rilascio di certificazioni nel settore della prevenzione incendi.
La nuova norma prevede che i professionisti iscritti negli elenchi del Ministero dell'interno, nell'ambito delle rispettive competenze professionali stabilite dalle leggi e dai regolamenti vigenti, sono autorizzati al rilascio delle certificazioni e delle dichiarazioni di cui al comma 4, dell'art. 16, del decreto legislativo 8 marzo 2006 n. 139[1], alla redazione dei progetti elaborati con l'approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio di cui al decreto del Ministro dell'interno 9 maggio 2007, nonché del relativo documento sul sistema di gestione della sicurezza antincendio.
Possono iscriversi, a domanda, negli elenchi del Ministero dell'interno i professionisti iscritti negli albi professionali, degli ingegneri, degli architetti-pianificatori-paesaggisti e conservatori, dei chimici, dei dottori agronomi e dottori forestali, dei geometri e dei geometri laureati, dei periti industriali e periti industriali laureati, degli agrotecnici ed agrotecnici laureati, dei periti agrari e periti agrari laureati, in possesso alla data della presentazione della domanda, dei seguenti requisiti:
- iscrizione all'albo professionale
- attestazione di frequenza con esito positivo del corso base di specializzazione di prevenzione incendi, di cui al successivo art. 4 del D.M.
I programmi dei corsi base abilitanti devono contenere almeno le materie di seguito indicate e prevedere un numero complessivo di ore di insegnamento non inferiore a centoventi:
- obiettivi e fondamenti di prevenzione incendi
- fisica e chimica dell'incendio
- norme tecniche e criteri di prevenzione incendi
- tecnologie dei sistemi e degli impianti di protezione attiva
- legislazione generale e direttive comunitarie di settore
- procedure di prevenzione incendi
- sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro
- valutazione del rischio e misure di sicurezza equivalente
- approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio
- sistema di gestione della sicurezza antincendio (SGSA)
- attività a rischio di incidenti rilevanti
- esercitazioni pratiche e visite formative presso attività soggette ai controllo di prevenzione incendi.
La direzione e l'organizzazione dei singoli corsi é affidata ai seguenti soggetti organizzatori: Ordini e Collegi professionali provinciali o, d'intesa con gli stessi, Autorità scolastiche o universitarie.
A conclusione di ogni corso base di specializzazione di prevenzione incendi, é previsto un esame inteso ad accertare l'idoneità dei partecipanti.
La commissione preposta all'adempimento di cui al comma 1, é formata da un presidente e da almeno quattro componenti esperti, designati dalla direzione del corso, di cui almeno due appartenenti al Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
Il presidente della commissione preposta ad effettuare l'esame é il Capo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco o suo delegato, per i corsi svolti presso le strutture centrali del Dipartimento, ovvero il direttore regionale dei vigili del fuoco competente per territorio o suo delegato, per i corsi svolti in altre sedi.
Le università abilitate al rilascio del titolo di dottore agronomo e dottore forestale, agrotecnico laureato, architetto-pianificatore-paesaggista e conservatore, chimico, geometra laureato, ingegnere, perito agrario laureato e perito industriale laureato, possono attivare, all'interno della propria offerta didattica, corsi di insegnamento aventi per oggetto le materie previste dai corsi base di specializzazione in prevenzione incendi ed elencate al comma 2 dell'art. 4 del presente decreto. I corsi dovranno prevedere un numero complessivo di ore non inferiore a centoventi di insegnamento, organizzate in lezioni, esercitazioni pratiche e visite formative. Per consentire a tali corsi di poter essere riconosciuti idonei al fine di quanto previsto all'art. 3, comma 3, lettera b), i relativi programmi di insegnamento devono essere preventivamente approvati dal Dipartimento.
Per il mantenimento dell'iscrizione negli elenchi del Ministero dell'interno, i professionisti devono effettuare corsi o seminari di aggiornamento in materia di prevenzione incendi della durata complessiva di almeno quaranta ore nell'arco di cinque anni dalla data di iscrizione nell'elenco o dalla data di entrata in vigore del presente decreto, per coloro già iscritti a tale data.
In caso di inadempienza di quanto previsto al comma 1, il professionista é sospeso dagli elenchi sino ad avvenuto adempimento.
Decreto Ministeriale del 5 agosto 2011
Fonte BM Sistemi MENÙ COMPLETO SOFTWARE PREVENZIONE INCENDI- BM SISTEMIAttività prevenzione incendi
Guida Norme + Modelli - Le norme per la Prevenzione Incendi.
Carico d'incendio PRO - Per il calcolo del carico d'incendio.
CPI CAD - Per la creazione di elaborati grafici in Dwg/Dxf.
Valutazione Rischio - Per la valutazione del rischio incendio.
Piano di Emergenza - Per compilare il piano d'emergenza dei vvf
Gestione Registro - Per la gestione dei registri antincendio.
Standard & Industrie - per la progettazione completa delle attività soggette e non a normativa specifica.
[post_title] => Nuovo "Regolamento di semplificazione in materia di prevenzione incendi"
[post_excerpt] => Il Presidente della Repubblica, in data 1 agosto 2011, ha firmato il nuovo regolamento per la semplificazione di procedimenti in materia di prevenzione incendi, già approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri nella seduta del 22 luglio scorso
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => nuovo-regolamento-di-semplificazione-in-materia-di-prevenzione-incendi
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2012-11-12 10:19:23
[post_modified_gmt] => 2012-11-12 09:19:23
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/approfondimenti/nuovo-regolamento-di-semplificazione-in-materia-di-prevenzione-incendi/
[menu_order] => 0
[post_type] => approfondimenti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[5] => WP_Post Object
(
[ID] => 383210
[post_author] => 1
[post_date] => 2011-05-17 00:00:00
[post_date_gmt] => 2011-05-16 22:00:00
[post_content] => Il nuovo documento è stato elaborato dal gruppo di lavoro “Impianti di riscaldamento ad acqua calda ed aggiornamento della Raccolta R” costituito dall’ Ex ISPESL con la partecipazione dei rappresentanti dei costruttori interessati, del CTI e delle associazioni di categoria competenti.
Detta specifica tecnica è stata ulteriormente modificata dal gruppo di studio costituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico al fine di poter dare corso alla procedura d’informazione nel settore delle norme e delle regolamentazioni tecniche ai sensi della direttiva 98/34/CE.
La “Raccolta R” si applica agli impianti centrali di riscaldamento utilizzanti acqua calda sotto pressione con temperatura non superiore a 110 °C e potenza nominale massima complessiva dei focolari (o portata termica massima complessiva dei focolari) superiore a 35 kW, alimentati a combustibile solido, liquido o gassoso, ovvero da qualsiasi altra fonte soggetta a surriscaldamento.
L'obbligo del rispetto delle norme sussiste quindi indipendentemente dal tipo di utilizzazione del calore generato. A titolo di esempio, sono soggetti alla denuncia gli impianti di riscaldamento di luoghi sia civili che industriali, serre agricole, nonché gli impianti destinati alla produzione di acqua calda per applicazioni industriali.
È invece espressamente dichiarato che la Raccolta R non si applica ai generatori di calore facenti parte di insiemi certificati CE/PED e ai generatori di calore alimentati a gas, qualora rientranti nella direttiva 2009/142/CE.
Le nuove specifiche tecniche, elaborate ai sensi dell’art.26 del DM 1.12.75 -Titolo II- , fanno seguito alla edizione del 1982 e scaturiscono dalla necessità di adeguare la regolamentazione degli impianti centralizzati di riscaldamento utilizzanti acqua calda sotto pressione a seguito dell’evoluzione normativa e del progresso tecnologico in materia.
In sintesi le principali novità sono:
• Raccordo con la normativa PED per i recipienti in pressione;
• Raccordo con la normativa EN per le prove dei componenti degli impianti;
• Regolamentazione degli impianti a pannelli solari;
• Nuove specifiche per gli impianti modulari con generatori disposti in batteria;
Tra le specifiche tecniche introdotte sono poi da annoverare: l’obbligatorietà del tubo di carico distinto e distante dal tubo di sicurezza (preferibilmente il primo sulla parte più alta del generatore, il secondo sulla tubazione di ritorno o comunque sulla parte più bassa), l’obbligatorietà o della valvola di intercettazione del combustibile o della valvola di scarico termico, l’obbligatorietà del dispositivo di protezione pressione minima per gli impianti a vaso chiuso, l’introduzione di un nuovo calcolo analitico per il dimensionamento del tubo di sicurezza, l’introduzione del dispositivo di protezione livello minimo per gli impianti con vaso di espansione aperto, l’eliminazione del limite sulla massima capacità del vaso di espansione chiuso, l’obbligo negli impianti di rscaldamento con vaso di espansione chiuso, in ui la circolazione è assicurata mediante elettropompa, di nterrompere l’apporto di calore automaticamente nel caso i arresto delle pompe di circolazione.
BM Sistemi propone per per la compilazione della denuncia di impianto termico e per la realizzazione dello schema delle centrali termiche il software BM ISPESL
[post_title] => Nuova norma che regolamenta gli impianti di riscaldamento ad acqua calda
[post_excerpt] => Con la Circolare n. 1 IN/2010 l’INAIL - Dipartimento Certificazione e Conformità Dei Prodotti e Impianti – Ex ISPESL comunica l’entrata in vigore della nuova Raccolta R – Edizione 2009 a partire dal 1° marzo 2011
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => nuova-norma-che-regolamenta-gli-impianti-di-riscaldamento-ad-acqua-calda
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2013-02-27 14:14:19
[post_modified_gmt] => 2013-02-27 13:14:19
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/approfondimenti/nuova-norma-che-regolamenta-gli-impianti-di-riscaldamento-ad-acqua-calda/
[menu_order] => 0
[post_type] => approfondimenti
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
)
[related_prodotti_focus] =>
[related_prodotti_posts] => Array
(
[0] => WP_Post Object
(
[ID] => 738013
[post_author] => 4
[post_date] => 2024-03-08 03:07:59
[post_date_gmt] => 2024-03-08 02:07:59
[post_content] => Il Senato ha approvato il disegno di legge di conversione del Dl 212/2023 “salva-spese” che interessa le agevolazioni fiscali in edilizia, in particolare il Superbonus.
L'obiettivo della norma è quello di salvaguardare i beneficiari e favorire l’avanzamento dei cantieri, evitando che il mancato completamento degli interventi edilizi entro i tempi previsti provochi la revoca dei benefici già erogati, garantendo una stabilità per i beneficiari e assicurando un sostegno per le fasce più deboli. Potranno beneficiare dell'agevolazione i lavori terminati entro il 31 dicembre 2023; per quelli che si concluderanno nel 2024 vengono confermate le percentuali previste dalla legislazione vigente.
Il Decreto Salva-Superbonus è composto da 4 articoli:
Articolo 1 – disposizioni in materia di bonus nel settore dell’edilizia;
Articolo 2 – opzione per la cessione o per lo sconto in luogo delle detrazioni fiscali e misure relative agli interventi effettuati nei comuni dei territori colpiti da eventi sismici;
Articolo 3 – revisione della disciplina sulla detrazione fiscale per l’eliminazione delle barriere architettoniche;
Articolo 4 – entrata in vigore.
Le novità introdotte
Redditi bassi
Come previsto dall'art. 1 del dl 21/2023, per i beneficiari delle detrazioni, nel caso in cui i lavori non siano stati completati, l’agevolazione passa dal 110% al 70% per i lavori non certificati entro dicembre 2023, a meno che non si sia optato per lo sconto in fattura o la cessione del credito.
Per garantire la possibilità di accedere ai benefici del Superbonus per tutti, i cittadini con reddito inferiore a 15.000 euro hanno diritto a un contributo a fondo perduto erogato dall'Agenzia delle Entrate per le spese sostenute dal primo gennaio 2024 al 31 ottobre 2024, purché i lavori al 31/12/23 siano completati almeno al 60%.
Barriere architettoniche
Per quanto riguarda le barriere architettoniche, il decreto ne limita l'ambito di applicazione agli interventi che riguardano scale, rampe, ascensori, servo-scala e piattaforme elevatrici. Inoltre sono stati introdotti l’obbligo di asseverazione tecnica, che ne certifichi il rispetto dei requisiti di accessibilità e l'obbligo di utilizzare il bonifico parlante per il pagamento.
Dal 1° gennaio 2024 sono stati eliminati sconto in fattura e cessione del credito, con l'eccezione per coloro che prima della pubblicazione ufficiale del dl 212/2023 abbiano presentato la documentazione necessaria:
richiesta del titolo abilitativo;
interventi per cui non è prevista la presentazione del titolo abilitativo;
siano già iniziati i lavori;
stipulato un accordo vincolante tra le parti per la fornitura di beni e servizi oggetto dei lavori e sia stato versato un acconto sul prezzo, nel caso in cui non siano iniziati i lavori.
Possono usufruire di sconto in fattura e cessione del credito: i condomini per interventi realizzati su parti comuni e le persone fisiche per interventi su edifici unifamiliari o unità abitative che si trovano in edifici plurifamiliari, purché il contribuente sia titolare di diritto di proprietà o di diritto reale di godimento sull’unità immobiliare; si tratti dell'abitazione principale e il reddito di riferimento non superi i 15.000 euro.
Sconto in fattura
Le comunicazioni che riguardano sconto in fattura e cessione del credito per le spese sostenute nel 2023 vanno inviate entro il 4 aprile.
Nel caso di interventi di demolizione e ricostruzione degli edifici relativi alle zone sismiche 1-2-3 a partire dal 30/12/23 non è più possibile la cessione del credito.
Entro un anno dalla conclusione dei lavori i contribuenti dovranno inoltre stipulare contratti assicurativi a copertura dei danni causati agli immobili da calamità naturali ed eventi catastrofali.
Il software Namirial Termo sempre a servizio dei professionisti
Un valido aiuto per i professionisti è il software Termo di Namirial, in grado di gestire le pratiche di Superbonus 110% in tutti i passaggi, dalle verifiche di legge per ottenere i permessi, a quelle per l’accesso alle detrazioni e il raggiungimento del miglioramento di due classi energetiche.
Ci sono funzionalità specifiche per edifici unifamiliari e condomini, per interventi di demolizione e per quelli di riqualificazione.
Il modulo di certificazione permette di generare facilmente APE per alloggi singoli e soprattutto APE convenzionali per i condomini e per i singoli alloggi. Inoltre è possibile estrapolare facilmente tutti i dati necessari per la compilazione delle asseverazioni nel portale Enea.
[post_title] => Il Decreto “salva-spese” in ambito Superbonus
[post_excerpt] => Ok del Senato al disegno di legge di conversione del Dl 212/2023 “salva-spese” che interessa le agevolazioni fiscali in edilizia.
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => decreto-salva-spese-superbonus-software-namirial
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2024-03-08 11:42:34
[post_modified_gmt] => 2024-03-08 10:42:34
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => https://www.infobuild.it/?p=738013
[menu_order] => 0
[post_type] => post
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[1] => WP_Post Object
(
[ID] => 719857
[post_author] => 4
[post_date] => 2022-12-15 03:34:58
[post_date_gmt] => 2022-12-15 02:34:58
[post_content] => Indice degli argomenti:
Parlare d’innovazione aziendale significa affrontare il tema dell’industria 4.0 e della rivoluzione che la tecnologia ha portato in questo ecosistema professionale. La quarta rivoluzione industriale cambia il modello di produzione e gestione aziendale inserendo in questa dinamica l’utilizzo di tecnologie connesse per aumentare la produttività degli impianti. L’industria 4.0 porta quindi ad un ripensamento in chiave tecnologica di diversi settori, compreso quello dell’edilizia.
Anche le imprese del mondo edile iniziano a guardare ad un futuro innovativo, tecnologico e sostenibile investendo in attrezzature e macchinari sempre più performanti. Il comparto si apre alla digitalizzazione virando verso un significativo cambio di paradigma: per questo motivo possiamo parlare di edilizia 4.0, ovvero di un settore che investe in innovazione per rilanciare il mercato delle costruzioni.
La rivoluzione digitale nel comparto edilizio
Circa il 90% del patrimonio edilizio europeo non è più aderente agli attuali standard in termini di Indoor Environmentale Quality ed efficienza energetica. Come riporta il documento “Industria 4.0 e industria delle costruzioni: il progetto di ricerca europeo P2Endure” l’Unione Europea ha risposto a questa sfida attraverso alcuni strumenti come l’Energy Efficiency Directive (EED) 2018/844 modificando la direttiva 2010/13 sulla prestazione energetica nell’edilizia e la direttiva 2012/17 sul tema dell’efficienza energetica.
Come spiegano Emanuele Piaia, Beatrice Turillazzi, Andrea Boero, Danila Longo nel loro paper, la EED 2012/27 introduce il termine Deep Renovation riferendosi agli interventi di ristrutturazione edilizia economicamente vantaggiosi, che consentono un rinnovamento tale da ridurre il consumo energetico di un edificio di una percentuale significativa rispetto ai livelli precedenti alla ristrutturazione. Rientrano nella Deep Renovation diverse soluzioni innovative come l’uso di sistemi smart per la produzione di energia da foni rinnovabili o sistemi informatici di gestione dell’edificio.
Anche il settore edile si apre al cambiamento tecnologico, abbracciando elementi di automazione industriale e nuovi modelli propri dell’industria 4.0. Come sottolineano gli studiosi “Laser Scanner 3D, BIM, stampanti 3D e robotizzazione possono diventare così strumenti indispensabili offerti dalla quarta rivoluzione industriale al settore dell’edilizia aprendo a nuove opportunità e scenari con potenzialità interessanti come, ad esempio, l’applicazione della Realtà Virtuale (VR), della Realtà Aumentata (AR) e della Realtà Mista nelle diverse fasi del processo edilizio”.
Come cambia il mondo della progettazione tramite il BIM
La metodologia BIM (Builiding Information Modeling) diventa centrale nel processo di transizione digitale che il settore edile sta attraversando. Questo approccio di progettazione integrata coinvolge diverse figure professionali nell’intero ciclo di vita di una costruzione. Il BIM pone al centro tecnologie, processi e metodi che consentono ai professionisti di lavorare in modo collaborativo ad un progetto in un ambiente virtuale.
Il Building Information Modeling rappresenta di fatto una delle più importanti innovazioni per il settore delle costruzioni capace di migliorare la gestione del progetto a 360°. Il grande punto di forza di questo approccio è dato dalla rappresentazione virtuale dell’edificio che permette di controllare e analizzare l’intero processo edilizio in ogni sua fase. Ma definire il BIM come una “semplice” rappresentazione tridimensionale di un edificio appare riduttivo: grazie al modello 3D il team di lavoro può attingere ad un’ampia mole di dati e informazioni interoperabili tra loro analizzabile.
Il team di progetto trae un grande beneficio da questa metodologia: il modello virtuale può essere analizzato da tutte le figure coinvolte nel flusso di lavoro apportando in tempo utile le giuste scelte migliorative. Pensiamo alle analisi energetiche, all’impatto ambientale oppure ad altri fattori strutturali: il BIM consente di poter analizzare in modo approfondito questi e molti altri aspetti.
È per questo che “nel settore della Deep Renovation, la digitalizzazione può diventare un supporto operativo indispensabile per gestire il progetto di recupero, in ogni sua fase, sperimentando virtualmente diversi scenari di intervento e individuando il migliore in termini prestazionali, di costi e tempi di cantierizzazione” (Industria 4.0 e industria delle costruzioni: il progetto di ricerca europeo P2Endure, paper di Emanuele Piaia, Beatrice Turillazzi, Andrea Boero, Danila Longo).
L’IoT entra nel cantiere
“L’internet delle cose” ha impresso un forte impulso nella digital transformation del cantiere edile. Da cantiere “tradizionale” si è passati ad un ambiente innovativo e connesso: l’IoT migliora i processi di lavoro, consente di avere a disposizione un gran numero di dati, e non per ultimo è un alleato per la sicurezza. Grazie alle piattaforme cloud è possibile di avere una visione globale dell’iter di lavoro in cantiere e coinvolgere contemporaneamente tutti i soggetti professionali.
L’IoT ha un enorme potenziale: permette al construction manager di poter valutare dati costantemente aggiornati, ottimizzando l’uso delle risorse e del budget a disposizione.
Abbiamo parlato anche del tema della sicurezza in cantiere. Come ci ricorda Namirial – realtà leader nello sviluppo software e servizi per il settore delle costruzioni – l’uso di strumentazioni e nuove attrezzature digitali impone una maggiore attenzione sul piano della sicurezza. Parliamo quindi di “smart safety, vale a dire il ricorso alla digitalizzazione per rendere il cantiere più efficiente e sicuro attraverso, ad esempio, l’uso di rilevatori dotati di sensori termici e telecamere per il controllo degli accessi in cantiere, gli smart DPI, cioè dispositivi di protezione individuale intelligenti che si basano sulla tecnologia IoT”.L’IoT, i dispositivi wereable e i software dedicati possono dunque ridurre il rischio per il lavoratore che deve quotidianamente confrontarsi con un ambiente complesso come quello del cantiere.
[post_title] => Edilizia 4.0: un settore in continua evoluzione
[post_excerpt] => Edilizia 4.0: le imprese del mondo edile iniziano a guardare ad un futuro innovativo, tecnologico e sostenibile, investendo nella digitalizzazione.
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => edilizia-4-0-settore-evoluzione-digitalizzazione
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2023-02-07 11:50:56
[post_modified_gmt] => 2023-02-07 10:50:56
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => https://www.infobuild.it/?p=719857
[menu_order] => 0
[post_type] => post
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[2] => WP_Post Object
(
[ID] => 683089
[post_author] => 4
[post_date] => 2021-10-06 03:33:54
[post_date_gmt] => 2021-10-06 01:33:54
[post_content] => Una delle problematiche connesse al metodo del telaio equivalente: l’insorgere di sollecitazioni indesiderate nei maschi murariIndice degli argomenti:
Lo studio delle strutture in muratura rappresenta una problematica complessa, in parte per le peculiari caratteristiche del materiale e in parte per l’influenza delle modalità realizzative, che possono fortemente condizionare il comportamento delle strutture stesse. Se questo si può ritenere valido nel caso di fabbricati di nuova realizzazione, lo è ancora di più nel caso di edifici esistenti, ulteriormente penalizzati dal fatto di essere realizzati con materiali le cui proprietà meccaniche sono difficilmente definibili con esattezza. Per queste motivazioni, l’applicazione del metodo degli elementi finiti alle strutture in muratura rappresenta una questione di non semplice soluzione.
Attualmente, le metodologie di modellazione possibili in CMP sono due:
Modellazione a telaio equivalente;
Modellazione al continuo.
Il primo metodo consiste nel modellare le varie parti delle strutture in muratura (maschi murari, architarvi, sottofinestre) mediante elementi finiti monodimensionali (tipo beam), opportunamente connessi tra loro. Si tratta di un metodo che si presta bene allo studio di strutture relativamente semplici e regolari, con aperture pressoché allineate.
[caption id="attachment_683090" align="aligncenter" width="680"] Figura 1 - modello a telaio equivalente[/caption]
Il secondo metodo prevede invece una modellazione della struttura al continuo, mediante elementi finiti di tipo bidimensionale (shell) oppure tridimensionale (brick). Questo secondo metodo è da preferire nel caso in cui sia necessario studiare strutture fortemente irregolari, come ad esempio gli edifici storici, dei quali si possono cogliere in maniera dettagliata alcuni comportamenti specifici.
[caption id="attachment_683091" align="aligncenter" width="680"] Figura 2 modello al continuo[/caption]
L’aspetto negativo della modellazione al continuo sta in una serie di difficoltà in più, inerenti la calibrazione del legame costitutivo del materiale e la lettura dei risultati ricavati dall’analisi, cui si aggiunge un onere computazionale molto maggiore. Per queste motivazioni, oltre alla semplificazione derivante dal fatto di idealizzare la struttura muraria con elementi monodimensionali, il metodo del telaio equivalente è il più diffuso nella pratica professionale.
Ad esso è dedicato il presente articolo, che ha lo scopo di evidenziarne le caratteristiche ed uno tra gli effetti collaterali che insorgono più frequentemente nel suo utilizzo: lo scambio di sollecitazioni tra pareti accoppiate. Tutto questo sarà affrontato utilizzando CMP Murature, il nuovo software di Namirial dedicato alla progettazione delle strutture in muratura.
L’utilizzo degli elementi monodimensionali nella modellazione delle strutture in muratura
Come precedentemente descritto, il modello a telaio equivalente prevede di schematizzare i maschi murari e le fasce di piano con elementi monodimensionali. A differenza di quello che accade nei telai in calcestruzzo armato, nelle strutture in muratura le sezioni assegnate agli elementi asta sono caratterizzate da uno sviluppo longitudinale considerevolmente superiore rispetto allo spessore. In corrispondenza delle intersezioni (tra maschio murario e fasce di piano, oppure tra maschi murari ortogonali) l’ingombro delle sezioni origina una serie di problemi, con cui è necessario fare i conti in fase di modellazione.
Nel caso delle zone di intersezione tra setti murari e fasce di piano, solitamente la soluzione adottata consiste nell’attribuire agli elementi maschio e architrave dei tratti rigidi di estremità, i quali sono considerati infinitamente resistenti. Per schematizzare l’ammorsamento tra pareti ortogonali, invece, in genere vengono utilizzati elementi asta “speciali”, di rigidezza elevata; tale modellazione garantisce una collaborazione nell’assorbimento dei carichi, oltre che un’uniformità di spostamenti verticali tipici delle strutture in muratura, anche se viene realizzata in modo puntiforme, alla base e in sommità dell’elemento.
Nelle analisi non lineari, gli elementi asta sono caratterizzati da modelli costitutivi a plasticità concentrata, basati sul comportamento fenomenologico tipico di maschi e fasce, ovvero sui meccanismi di rottura dai quali essi sono generalmente interessati, principalmente a flessione e taglio, condizionati dalla pressoché nulla capacità del materiale di resistere a trazione.
Le sollecitazioni “indesiderate”: cause e possibili rimedi
Le soluzioni individuate dal metodo del telaio equivalente per risolvere le problematiche connesse alla schematizzazione delle strutture in muratura possono generare sollecitazioni “indesiderate” nei singoli elementi, così definite perché non sempre rappresentative del reale comportamento della muratura. In questo articolo prenderemo in esame una di queste situazioni: le sollecitazioni che insorgono nei setti a seguito della modellazione delle connessioni tra pareti murarie ortogonali.
Si è già accennato all’utilizzo nel modello a telaio equivalente di appositi elementi per connettere fra loro i maschi murari: gli elementi architrave, nel caso di pareti allineate separate da aperture, e gli elementi “speciali” utilizzati nell’accoppiamento di setti ortogonali. Questi ultimi, in particolare, sono aste fittizie, dotate di elevata rigidezza e peso proprio nullo. Nella realtà, la connessione fra pareti è strettamente legata al grado di ammorsamento della muratura e dell’efficacia di quest’ultimo. L’impiego di elementi “speciali” è pertanto una semplificazione che nasce dall’esigenza di imporre la continuità fra gli spostamenti verticali dei pannelli collegati; occorre pertanto un controllo accurato sugli effetti da essi generati.
Per approfondire meglio questo aspetto, prenderemo in esame due situazioni in cui si incorre frequentemente nella pratica progettuale:
setti ortogonali tra loro ma soggetti a carichi verticali statici o azioni orizzontali molto diverse tra loro;
setti sullo stesso allineamento nei piani alti di edifici multipiano.
La prima situazione si può presentare frequentemente in presenza di solai ad orditura monodirezionale. In questo caso infatti nei bracci rigidi possono nascere momenti flettenti in grado di originare nei maschi murari e negli architravi sollecitazioni non realistiche. Oltre che per carichi statici, le stesse sollecitazioni anomale si possono osservare in setti ortogonali per effetto dell’azione sismica, soprattutto nei casi in cui una parete di grandi dimensioni in direzione del sisma è collegata ad altre ortogonali più piccole. Sempre a causa della presenza dei bracci rigidi, in queste ultime è probabile l’insorgere di azione trazione che determinano la situazione di collasso dell’elemento e possono creare difficoltà alla procedura di soluzione numerica.
Una problematica del tutto analoga si presenta nel secondo caso elencato, ovvero nei setti in sommità di edifici con un numero elevato di piani, collegati tra loro da architravi o elementi rigidi. Per effetto dell’abbassamento differenziato delle pareti (funzione della loro dimensione, non sempre determinata da esigenze statiche e della quota di carico applicato a ciascuna di esse) si possono originare sollecitazioni notevoli negli elementi di collegamento e di riflesso anche nei maschi murari stessi.
[caption id="attachment_683092" align="aligncenter" width="672"] Figura 3 - momenti flettenti ai piani superiori di pareti caricate diversamente e con dimensioni non omogenee[/caption]
Anche in questo caso si tratta di un fenomeno esclusivamente numerico, dato che le deformazioni per i carichi permanenti e pesi propri vengono assorbiti dalla struttura durante le fasi della realizzazione; il loro effetto, pertanto, è molto minore rispetto a quello che emerge dalla modellazione.
La presenza delle suddette sollecitazioni “indesiderate” può avere influenza non trascurabile nell’analisi: infatti può causare la formazione di cerniere nei setti, già nei primi passi dell’analisi di pushover, se non addirittura al momento dell’applicazione dei soli carichi verticali.
[caption id="attachment_683093" align="aligncenter" width="680"] Figura 4 - pareti unite da collegamenti rigidi (in colore azzurro) soggette a trazione in analisi di pushover[/caption]
Nei casi descritti, pertanto, la “ricalibrazione” dei collegamenti è un’operazione altamente raccomandabile al fine di determinare una risposta strutturale complessiva attendibile. Ilsoftware di calcolo muraturee di analisi strutturale Namirial CMP, che si è sempre contraddistinto per essere uno strumento particolarmente versatile, si conferma tale anche nell’ambito delle murature: l’intervento sulle caratteristiche dei collegamenti si può compiere tramite l’assegnazione di opportuni codici di svincolo nei confronti delle sollecitazioni flettenti, taglianti e torcenti in corrispondenza degli incroci oppure modificando la rigidezza dei bracci, così da impedire o regolare il trasferimento di determinate forze tra un maschio e l’altro. La facilità di gestione consente all’utente di tentare diverse soluzioni, al fine di individuare la modellazione più adatta alla tipologia di struttura.
Il risultato ottenuto può essere facilmente controllato visualizzando, ad esempio, le sollecitazioni trasferite dal braccio rigido stesso o i movimenti degli elementi strutturali adiacenti e consentendo al progettista la necessaria consapevolezza delle forze in gioco, delle approssimazioni adottate nello schema numerico e della validità della soluzione adottata.
Scopri tutti i dettagli sul software CMP per analisi strutturale e calcolo murature
[post_title] => Modellazione FEM delle strutture in muratura
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => modellazione-fem-strutture-muratura
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2021-10-08 11:52:57
[post_modified_gmt] => 2021-10-08 09:52:57
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => https://www.infobuild.it/?p=683089
[menu_order] => 0
[post_type] => post
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[3] => WP_Post Object
(
[ID] => 676733
[post_author] => 4
[post_date] => 2021-05-31 02:54:10
[post_date_gmt] => 2021-05-31 00:54:10
[post_content] => Le funzionalità dei software Namirial Termo e Namirial Regolo sono in grado di rispondere alle esigenze del professionista che si trova a progettare e gestire gli interventi di riqualificazione energetica ricadenti all'interno della superdetrazione al 110%, dallo studio di fattibilità fino all’impostazione del computo metrico.
Indice degli argomenti:
Superbonus 110%: un’opportunità per ridare valore al nostro patrimonio immobiliare
Il Superbonus 110% è una misura di incentivazione introdotta dal D.L. “Rilancio” del 19 maggio 2020, n. 34, convertito dalla L.77/2020, che punta a rendere più efficienti e più sicure le nostre abitazioni.
Grazie a questa misura molti interventi di efficienza energetica e antisismici sono incentivati con un bonus di detrazioni fiscali del 110% per tutti i lavori effettuati dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 e sarà suddivisa il 5 rate e recuperata in altrettanti anni.
La grande novità di questa misura è la possibilità di cedere il credito ottenuto a seguito degli interventi sotto forma di cessione del credito o sconto in fattura, direttamente alle imprese che si occuperanno dei lavori o a qualunque altro soggetto interessato, compresi gli istituti di credito, fino a questo momento esclusi dalle precedenti iniziative analoghe a questa.
Il Super Ecobonus: tipologie di interventi
Il MISE ha definito criteri e requisiti minimi funzionali all’accesso al Superbonus, introducendo il concetto di interventi “TRAINANTI” e di interventi “TRAINATI” che, congiuntamente al trainante, concorrono al raggiungimento dei requisiti previsti.
Tra gli interventi trainanti troviamo:
Isolamento termico di superfici opache verticali, orizzontali e inclinate che interessano l’involucro degli edifici, compresi quelli unifamiliari, con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo o dell’unità immobiliare;
Interventi su parti comuni degli edifici per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati ad alta efficienza (anche a condensazione);
Interventi su edifici unifamiliari per la sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale con impianti ad alta efficienza.
Questi interventi trainanti consentono di trainare tutti gli interventi previsti dal tradizionale Ecobonus (e non solo) nella misura agevolata del 110%, purché questi ultimi siano eseguiti congiuntamente ai primi. In particolare gli interventi “trainati” sono:
Sostituzione dei serramenti;
Installazione di chiusure oscuranti e schermature solari;
Solare termico;
Solare fotovoltaico e batterie di accumulo;
Sistemi di Building Automation
L’insieme degli interventi trainanti e trainati deve comportare un miglioramento minimo di almeno due classi energetiche dell’edificio o dell’unità immobiliare, che deve essere dimostrato con un’attestazione di prestazione energetica (APE) da realizzare sia prima che dopo gli interventi, da allegare all’asseverazione redatta dal tecnico e inviata a ENEA.
Gli interventi da computare
Tra i vari adempimenti previsti dal Decreto Rilancio e dal Decreto del MiSE 6 agosto 2020 vi è la verifica di congruità dei costi per gli interventi che accedono al Superbonus. In pratica, i tecnici che asseverano il rispetto dei requisiti previsti dalla norma, devono anche verificare che i costi siano congrui rispetto ai valori indicati.
Per gli interventi di cui all'articolo 119, commi 1 e 2 del Decreto Rilancio (ovvero gli interventi trainanti e trainati) nonché per gli altri interventi che prevedano la redazione dell'asseverazione da parte di un tecnico abilitato, il tecnico abilitato stesso che la sottoscrive deve allegare un computo metrico e asseverare che siano rispettati i costi massimi per tipologia di intervento, nel rispetto dei seguenti criteri:
i costi per tipologia di intervento sono inferiori o uguali ai prezzi medi delle opere compiute riportati nei prezzari predisposti dalle regioni e dalle province autonome territorialmente competenti in cui si trova l’edificio;
in alternativa ai suddetti prezziari, il tecnico abilitato può riferirsi ai prezzi riportati nelle guide sui "Prezzi informativi dell'edilizia" edite dalla casa editrice DEI- Tipografia del Genio Civile.
Si può indifferentemente utilizzare uno dei due prezzari (regionali o DEI).
Se non sono presenti le voci degli interventi o parte degli interventi da seguire, il tecnico procede per via analitica, avvalendosi anche dei massimali di costo unitario presenti nell’allegato 1 del D.M. 06/08/2020.
Bisogna ricordare che i prezzi contenuti nei prezzari non sono quelli da applicare, ma sono quelli massimi applicabili e che non è la regola applicare sempre questi prezzi. Pertanto occorre produrre le documentazioni del caso, quali elenco prezzi e computo e, una volta compilati, verificare che i costi della ditta siano inferiori a quelli presenti nei prezzari regionali o DEI presi a riferimento.
Computo metrico da allegare sul portale Super Ecobonus
Il computo metrico da allegare è il computo globale, corrispondente al 100% dei lavori oggetto dell’asseverazione. Quindi, anche nel caso di SAL intermedi (ad esempio 30% e 60%), si carica comunque il computo metrico complessivo.
Enea consiglia di organizzare il computo metrico per lavori e voci omogenee. Nei SAL successivi (60% e fine lavori), è possibile ad ogni modo aggiornare il documento precedentemente caricato al SAL 30%, qualora siano subentrate delle varianti in corso d’opera. In caso di varianti in corso d’opera si consiglia di evidenziare le variazioni subentrate all’interno del computo metrico.
Il Computo Metrico da allegare deve essere unico e contenere:
le voci relative ai costi reali degli interventi sulle parti comuni condominiali;
le voci relative ai costi reali degli interventi sulle parti private (costi relativi a ciascuna unità immobiliare presente nell’edificio condominiale);
le spese professionali per la realizzazione dell’intervento (a titolo di esempio: attestati di prestazione energetica, progettazione, direzione lavori, spese per il rilascio del visto di conformità, relazione tecnica ai sensi dell’art. 8, comma 1, d.lgs. 192/05 “ex legge 10/91”, elaborati grafici e tutto ciò che è tecnicamente necessario per la realizzazione dell’intervento);
le spese sostenute per la documentazione da presentare presso gli enti competenti.
Per ciascuna voce occorre specificare quale sia il prezzario preso a riferimento.
Per quanto concerne le spese professionali, queste devono risultare inferiori ai valori massimi previsti dal DM 17 giugno 2016.
Poiché il Decreto richiede la giustificazione dei costi nel computo metrico per gli interventi di efficienza energetica “trainanti” e “trainati”, è facoltativo inserire nel computo metrico:
installazione degli impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo;
colonnine di ricarica per i veicoli elettrici.
Per tali costi, il Portale effettua la verifica per i relativi limiti dispesa massimi ammissibili e il limite di spesa per kW di potenza nominale nel caso degli impianti fotovoltaici e per kWh di capacità di accumulo per i sistemi di accumulo.
Quali sono i costi da indicare nel Portale
I costi da indicare sono:
la spesa massima ammissibile dei lavori;
il costo complessivo previsto in progetto dei lavori, per il quale si intende il costo totale per la realizzazione dell’intervento, giustificato attraverso il computo metrico e che deve corrispondere all’importo delle fatture a fine lavori;
il costo dei lavori realizzati, cioè il costo per la realizzazione degli interventi fino a quel momento sostenuto e corrispondente alle fatture emesse. A fine lavori tale voce deve essere uguale alla voce “costo complessivo previsto in progetto dei lavori”.
Come detto in precedenza, i costi sono omnicomprensivi anche delle spese professionali e sono comprensivi di IVA, quando questa rappresenta un costo per il soggetto beneficiario.
I software di Namirial per affrontare una pratica Superbonus 110%
I criteri e i requisiti da rispettare in base all’intervento scelto obbligano il professionista a fare delle analisi preliminari molto attente e dettagliate prima di stabilire la fattibilità, concreta e sicura, dell’intervento.
Grazie alle funzionalità del software Namirial Termo, in continuo aggiornamento per quanto riguarda le procedure di calcolo e di verifiche alle nuove disposizioni, si è semplificato l’iter progettuale, dalla fase ante a quella post-intervento, automatizzando alcuni passaggi fondamentali per definire i contorni dell’intervento di efficientamento energetico.
Il software consente di effettuare tutte le verifiche contenute nell’articolo 119 del DL Rilancio, dalla percentuale di superficie interessata, ai requisiti minimi fino alle due classi di miglioramento richieste. Inoltre dà una mano al progettista che vuole verificare preliminarmente la sussistenza dei requisiti necessari per accedere all’ecobonus e definire contestualmente la progettazione energetica vera e propria, tramite stesura di L10 e tramite la definizione delle specifiche edificio- impianto al fine di determinare la classe energetica sullo stato di fatto e nella fase di post-intervento.
Grazie all’apposito pulsante “Superbonus 110%” è possibile:
Sincronizzare i dati con l’edificio ANTE;
Stampare il confronto tra le classi energetiche;
Stampare l’APE convenzionale;
Stampare i dati necessari per le asseverazioni da compilare sul portale ENEA;
Calcolare la spesa massima ammissibile, grazie a Namirial Centodieci, tool indispensabile e completamente gratuito per effettuare analisi economiche chiare e precise e gestire facilmente e in modo guidato tutte le casistiche previste dai nuovi benefici fiscali, calcolando in modo immediato la detrazione massima a cui si ha diritto e la relativa spesa ammissibile;
Collegare voci dell’elenco prezzi ed esportare il computo metrico.
Il software Namirial Termo, infatti, è integrato con Namirial Regolo. Attraverso lo scambio dati è possibile generare automaticamente il computo metrico degli interventi relativi al Superbonus 110%, analizzati con Termo.
Cliccando su “Collega voci elenco prezzi” si apre una nuova finestra nella quale troviamo gli interventi analizzati ai quali, cliccando su “Carica voce”, possiamo associare la voce di elenco prezzi, presa dal prezzario regionale o DEI.
Completata l’associazione di tutti gli interventi con le voci corrispondenti dell’elenco prezzi siamo pronti per esportare il computo metrico su Namirial Regolo.
Il computo metrico in Regolo può essere modificato, aggiungendo altre voci di lavorazione collegate ai rispettivi prezzi, in quanto la struttura del documento è personalizzabile dall’utente grazie alla possibilità di suddividere i lavori per tipologia (a misura, a corpo e in economia), di gestire categorie di lavorazioni e di ordinare liberamente le voci di elenco.
Completato il computo possiamo stampare il documento e possiamo anche ottenere la stampa delle spese e detrazioni per il Superbonus. In questa fase si ha la possibilità di effettuare in automatico il confronto delle spese totali effettive con quelle massime ammissibili.
La redazione del computo metrico, nell’ambito Superbonus, rappresenta quindi un punto fondamentale non solo per la valutazione ex-ante delle opere da eseguire, ma anche in relazione alle asseverazioni tecniche da produrre obbligatoriamente per ogni stato di avanzamento lavori.
La dimostrazione delle congruità delle spese è infatti una delle tematiche più delicate nel pur complesso panorama normativo che incornicia il Superbonus 110%: si deve prestare attenzione ed evitare errori ricordando che l’asseveratore, per ogni stato di avanzamento lavori, si troverà a dover raccogliere le fatture di tutti i soggetti, verificarne la congruità e accertarsi, auspicabilmente, che la somma di tutti gli importi non ecceda i massimali di spesa previsti.
E’ chiara quindi la necessità, a tutela dei beneficiari delle detrazioni, di utilizzare strumenti sicuri e che permettano di seguire la pratica nella sua complessità fin dall’inizio per garantirne il miglior risultato possibile, anche in vista di controlli futuri. Tutto questo con i software Namirial puoi farlo.
[post_title] => Il corretto computo metrico degli interventi nella pratica del Superbonus 110%
[post_excerpt] => I software Namirial Termo e Namirial Regolo rispondono alle esigenze dei professionisti che gestiscono gli interventi di riqualificazione energetica con Superbonus.
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => corretto-computo-metrico-interventi-superbonus
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2021-05-27 16:28:49
[post_modified_gmt] => 2021-05-27 14:28:49
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => https://www.infobuild.it/?p=676733
[menu_order] => 0
[post_type] => post
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[4] => WP_Post Object
(
[ID] => 383063
[post_author] => 1
[post_date] => 2011-04-27 00:00:00
[post_date_gmt] => 2011-04-26 22:00:00
[post_content] => Un'importante iniziativa a due anni di distanza dal terremoto che il 6 aprile ha sconvolto la città de L'Aquila e i comuni limitrofi. È infatti in programma a Monticchio, in provincia de L'Aquila, da giovedì 7 a sabato 9 luglio 2011, il "Salone della Ricostruzione. Restauro, innovazione, green economy", evento promosso dalla sezione ANCE Abruzzo e dall'agenzia di comunicazione CARSA S.r.l., partner organizzativo, e realizzato in collaborazione con BolognaFiere - SAIE , Verona Fiere - Marmomacc e Samoter, GBC Italia.
Il Salone raccoglierà gli stand delle aziende appartenenti ai settori del recupero e del restauro, della nuova edificazione, delle reti e delle infrastrutture, che potranno esporre i prodotti, sistemi e tecnologie inerenti i temi della ricostruzione, dell'innovazione, del social housing e della green economy.
SAIE sarà in particolare coinvolto sul tema della protezione sismica, sostenibilità e materiali della tradizione mediterranea e sulle nuove norme tecniche e soluzioni software, iniziative che verranno riprese durante SAIE 2011.
Salone della ricostruzione
7-9 luglio
www.salonedellaricostruzione.it
[post_title] => Salone della Ricostruzione
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => salone-della-ricostruzione
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2012-10-10 16:32:15
[post_modified_gmt] => 2012-10-10 14:32:15
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/2011/04/salone-della-ricostruzione/
[menu_order] => 0
[post_type] => post
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[5] => WP_Post Object
(
[ID] => 382688
[post_author] => 1
[post_date] => 2011-04-14 00:00:00
[post_date_gmt] => 2011-04-13 22:00:00
[post_content] => Si terrà dal 22 al 25 marzo 2012 nei padiglioni del polo fieristico della capitale la prossima edizione di Expoedilizia, la Fiera professionale per l'edilizia e l'architettura organizzata da ROS, società partecipata da Fiera Roma e Senaf.
La scelta di spostare la manifestazione a primavera nasce per dare l’opportunità al mondo produttivo e ai professionisti del settore di aprire con i migliori auspici la nuova stagione economica, evitando l’alta concentrazione di eventi fieristici in programma per il prossimo autunno.
“Expoedilizia è la prima importante manifestazione del 2012 – afferma Antonio Bruzzone, Amministratore Delegato di ROS – e oltre 150 aziende del settore hanno voluto garantirsi un posto confermando, un anno prima, la loro presenza. Ci aspettiamo realisticamente un’edizione dai grandi numeri”.
La 5° edizione di Expoedilizia sarà infatti un’imperdibile occasione di aggiornamento professionale e scambio commerciale per le quasi 400 mila aziende attive nel Centro Sud Italia, concentrate soprattutto nel Lazio (72.490), in Toscana (65.044), Campania (60.069), Sicilia (46.946) e Puglia (42.754).
Ad accompagnare i 9 saloni tematici, l’area dimostrativa per macchine movimento terra e veicoli cava-cantiere: oltre 30.000 mq allestiti come campo prove per ospitare le dimostrazioni dinamiche delle aziende e per consentire la prova dei mezzi agli operatori.
Al centro della proposta convegnistica 2012 la riqualificazione energetica degli edifici, l’isolamento termico e acustico, il verde tecnologico e le energie alternative, ma anche il recupero edilizio e la sostenibilità ambientale nelle nuove costruzioni e nelle ristrutturazioni, tematiche quanto mai attuali, soprattutto in un’ottica di superamento della difficile congiuntura economica: secondo l’osservatorio ANCE saranno proprio gli interventi di riqualificazione e recupero degli edifici a dare nuova spinta al comparto.
Per i progettisti e per tutti coloro che intendono conoscere e approfondire le tendenze del settore, 5 iniziative speciali che prevedono al proprio interno incontri, tavole rotonde e workshop:
- Working With Nature: il progetto, rivolto ad architetti, progettisti e paesaggisti, intende porre l’attenzione sulle migliori soluzioni eco-sostenibili per i centri urbani, partendo dalle case history nazionali ed internazionali più importanti. L’obiettivo della 3 edizione dell’iniziativa sarà quello di delineare le prospettive future dei centri urbani, in un’ottica di miglioramento della qualità della vita.
- Officina Serramento: uno spazio dedicato ai produttori di macchine per la lavorazione di alluminio e pvc, sistemi, componenti e software per i serramenti, per presentare le innovazioni del comparto con dimostrazioni pratiche e momenti formativi.
- Progetto Living: Porte, finestre, pavimenti, rivestimenti e vernici sono elementi chiave nell’ambito della progettazione per interni. Aspiranti designer interpreteranno i prodotti esposti in manifestazione per creare nuove soluzioni abitative.
- Area fotovoltaico: un’area dedicata alle opportunità offerte dalle fonti energetiche rinnovabili viste come nuova chiave per il rilancio del settore delle costruzioni. Prodotti, tecnologie e momenti formativi per conoscere uno dei maggiori driver di crescita del comparto.
- Isolamento termoacustico: Expoedilizia promuove un focus dedicato alla diffusione e allo sviluppo dell’isolamento termico ed acustico nel settore delle costruzioni per la salvaguardia ambientale e il contenimento della spesa energetica.
www.expo-edilizia.it
[post_title] => Expoedilizia si sposta in primavera
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => expoedilizia-si-sposta-in-primavera
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2012-10-10 16:32:21
[post_modified_gmt] => 2012-10-10 14:32:21
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/2011/04/expoedilizia-si-sposta-in-primavera/
[menu_order] => 0
[post_type] => post
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[6] => WP_Post Object
(
[ID] => 381314
[post_author] => 1
[post_date] => 2011-04-12 00:00:00
[post_date_gmt] => 2011-04-11 22:00:00
[post_content] => Il master in Progettazione e Gestione del Paesaggio della Universitat Autònoma de Barcelona, insieme a ProEixample, organizza un workshop internazionale con lo scopo di disegnare progetti di intervento urbano e paesaggistico che contemplano la riqualificazione ambientale della città a partire da attuazioni nei nuovi spazi pubblici, risultato della rigenerazione urbana dei cortili interni degli isolati residenziali della griglia urbana di Barcellona.
Dall’11 al 15 aprile 35 studenti, tra cui 11 del Master Internazionale in Architectural Engineering del Polo di Lecco, coordinati dal prof. Massimo Tadi e dall’Ing. Marcello Pari saranno quindi ospiti a Barcellona per partecipare ai lavori del workshop che si svolgeranno in due momenti:
a) Esame di tutti gli spazi interni dell’Exaimple
b) Selezione di due casi campione, rispettivamente:
• un caso in cui il progetto dello spazio pubblico è già compiuto e il nuovo assetto è già in essere (in questo caso si tratta di pensare a misure di “ambientalizzazione” post progettuali).
• un caso in cui lo spazio dovrà essere progettato totalmente e dovrà contenere aspetti legati alla produzione locale di energia. Questo secondo caso dovrà essere definito rispetto alla sua possibilità di essere ripetuto più volte, in formalizzazioni differenti, che contengano ogni volta le medesime prestazioni e caratteristiche tecniche, secondo una concettualizzazione che vede il progetto come una sorta di “piattaforma” tecnologica.
Università partecipanti
- Facoltà Autonoma de Barcelona, Facoltà di Geografia, Master in Tutela del Paesaggio (responsabile prof. F. Munoz).
- Scuola di Ingegneria Edile_Architettura, Master in Architectural Engineering. Polo Regionale di Lecco, Politecnico di Milano (responsabile Proff. Massimo Tadi e Gabriele Masera)
Per scaricare la locandina in PDF
clicca qui
[post_title] => Master in Progettazione e Gestione del Paesaggio
[post_excerpt] => Workshop Recycling Urban Landscapes/Regenerating Urban Environment, Ambientalización de los Interiores de Manzana del Ensanche de Barcelona
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => master-in-progettazione-e-gestione-del-paesaggio
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2022-08-27 22:48:04
[post_modified_gmt] => 2022-08-27 20:48:04
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/2011/04/master-in-progettazione-e-gestione-del-paesaggio/
[menu_order] => 0
[post_type] => post
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
)
[related_prodotti_eventi] =>
[related_prodotti_progetti] =>
[related_prodotti_info_aziende] => Array
(
[0] => WP_Post Object
(
[ID] => 755521
[post_author] => 32
[post_date] => 2025-11-05 02:07:00
[post_date_gmt] => 2025-11-05 01:07:00
[post_content] =>
É l’Italia il primo paese europeo a intervenire su un protocollo che disciplini l’uso dell’Intelligenza Artificiale. La legge 132/2025 che si innesta sul più ampio contesto del Regolamento Europeo sull’AI ACT, introduce dei punti fondamentali volti a regolare l’impiego delle risorse tecnologiche in particolare per le Pubbliche Amministrazioni e i professionisti come architetti, ingegneri, geometri.
L’obbiettivo principale è ridurre il rischio legale per i tecnici e, al tempo stesso, incentivare un uso consapevole e documentato delle tecnologie.
I punti nel dettaglio:
Trasparenza e responsabilità. Questo principio porta equilibrio tra gli attori coinvolti nella progettualità, per cui fornitore del servizio, distributore e professionista rispondono secondo criteri di responsabilità proporzionate e sono chiamati a garantire che l’AI sia affidabile. Il progetto, quindi, deve essere corredato da log delle operazioni, criteri di valutazione e fonti dei dati utilizzati. La legge introduce anche il diritto all’Audit indipendente a garanzia di una conformità certificata e dimostrabile.
Formazione e competenze digitali. La legge 132/2025 oltre a regolamentare l’uso dell’AI si pone l’obbiettivo di formare chi la utilizza, per questo è stato pensato un Programma Nazionale di Certificazione delle Competenze in Intelligenza Artificiale, coordinato dal Ministero dell’Innovazione e dal Dipartimento per la Transizione Digitale, in collaborazione con gli ordini professionali e le università. In questo modo, si riconosce formalmente il valore delle competenze digitali di AI che diventano un ulteriore elemento di qualificazione per i professionisti.
Alla luce della digitalizzazione delle professioni tecniche, che non è più un’ipotesi futura, ma una prospettiva attuale, può accadere che il professionista si interroghi circa il proprio ruolo: l’AI cambierà il mio modo di lavorare? Finirà per sostituirmi? La risposta è no, l’AI non sostituirà la professione o il professionista, ma ne potenzierà strumenti e performance. Ecco degli esempi concreti:
analisi automatica di documenti e computi metrici;
validazione di modelli BIM e verifica di conformità normativa;
simulazioni predittive sull’efficienza energetica e la sicurezza strutturale;
supporto alla redazione di pratiche edilizie digitali in piattaforme certificate.
Sono procedure per lo più ripetitive che, se svolte dall’AI, liberano tempo prezioso da dedicare ad aspetti lavorativi per i quali il contributo personalizzato e strategico possono fare la differenza.
Verso una nuova cultura digitale: dai dubbi alla fiducia
Come ogni cambiamento epocale, l’IA genera timori: perdita di controllo, riduzione del valore umano, complessità tecnologica. Ma il nuovo quadro normativo, unito all’impegno di realtà come Namirial, offre una direzione di fiducia.
L’approccio “AI First” di Namirial
Namirial ha scelto da tempo la filosofia AI First: non un’adozione marginale, ma una integrazione nativa dell’IA in ogni processo, prodotto e servizio.
Questo approccio si fonda su tre pilastri:
Etica e fiducia - Ogni algoritmo deve essere trasparente, spiegabile e controllabile. L’AI deve servire l’essere umano, non sostituirlo.
Augmented Professional - L’obiettivo non è automatizzare la professione, ma potenziare il professionista: fornire strumenti predittivi, intelligenti e personalizzati che migliorino precisione e rapidità decisionale.
Compliance by Design - Tutte le soluzioni Namirial sono progettate per essere nativamente conformi alla normativa europea e nazionale, inclusa la L.132/2025, con meccanismi integrati di audit, gestione dei dati e tutela della privacy.
Un professionista che sa come funziona l’IA è anche più capace di valutare i limiti, i bias e i rischi etici delle tecnologie che utilizza: Namirial, coerentemente con la sua filosofia AI First, investe in studio e percorsi formativi come il corso dedicato all’uso dell’AI nelle Professioni Tecniche, che guida l’utente all’uso consapevole ed efficace di questa risorsa.
Scopri i corsi Namirial sull’AI al servizio delle professioni tecniche
[post_title] => L'IA per professionisti e Pubbliche Amministrazioni
[post_excerpt] => La Nuova Legge Italiana sull’Intelligenza Artificiale (L. 132/2025) regola l’uso dell’IA per Professionisti e Pubbliche Amministrazioni.
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => lia-per-professionisti-e-pubbliche-amministrazioni
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2025-10-29 17:45:59
[post_modified_gmt] => 2025-10-29 16:45:59
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => https://www.infobuild.it/?post_type=info_dalle_aziende&p=755521
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[1] => WP_Post Object
(
[ID] => 749287
[post_author] => 32
[post_date] => 2025-03-26 02:33:36
[post_date_gmt] => 2025-03-26 01:33:36
[post_content] =>
[ez-toc]
Perché è importante integrare modellazione e computo metrico
Una delle sfide principali nella gestione dei progetti edilizi riguarda la coerenza tra la fase di progettazione e la stima dei costi. Tradizionalmente, il computo metrico veniva redatto separatamente rispetto alla modellazione, portando a frequenti discrepanze tra le quantità teoriche e quelle effettivamente realizzate in cantiere.
Questo approccio spesso si traduceva in errori, ritardi e costi aggiuntivi. L’integrazione tra modellazione BIM e computo metrico elimina queste criticità, permettendo ai progettisti di:
aggiornare automaticamente le quantità in base alle modifiche progettuali;
evitare discrepanze tra disegno e preventivo, grazie all’estrazione diretta dei dati dal modello;
ridurre i tempi di elaborazione del computo, migliorando la produttività e la precisione;
migliorare la collaborazione tra le diverse figure professionali, garantendo che architetti, ingegneri e imprese lavorino su dati aggiornati e coerenti;
Un passo verso la digitalizzazione completa.
La digitalizzazione dei processi edilizi è una tendenza ormai inarrestabile, spinta anche dalla necessità di ottimizzare tempi e risorse. L’integrazione tra modellazione e computo non è solo un vantaggio tecnico, ma rappresenta un vero e proprio cambio di paradigma nella gestione delle costruzioni.
Un aspetto spesso sottovalutato è il miglioramento della sostenibilità: la possibilità di analizzare in dettaglio le quantità e i materiali in fase progettuale consente di ridurre gli sprechi, migliorare la logistica di cantiere e ottimizzare l’uso delle risorse. In un’epoca in cui la sostenibilità è sempre più al centro delle strategie aziendali, strumenti come Namirial BIM offrono un valore aggiunto concreto.
Un ulteriore beneficio riguarda l’adozione di metodi predittivi e simulazioni: attraverso l’analisi integrata dei dati, è possibile simulare scenari alternativi, valutare diverse soluzioni progettuali e ottimizzare le scelte sulla base di costi, prestazioni energetiche e tempi di realizzazione.
Il futuro della progettazione passa da qui
Per i professionisti dell’edilizia, investire in strumenti di modellazione e computo integrati significa adottare una visione moderna e orientata al futuro. Con l’evoluzione delle normative che rendono sempre più centrale la metodologia BIM per gli appalti pubblici e privati, chi prima si dota di queste tecnologie avrà un netto vantaggio competitivo.
L’innovazione non deve essere vista come una barriera, ma come un’opportunità per migliorare la qualità del lavoro, ridurre i margini di errore e aumentare la redditività dei progetti. Il passaggio a un flusso di lavoro completamente digitale è ormai un’esigenza imprescindibile per chi desidera operare in modo efficace nel settore delle costruzioni.
Un Software evoluto e intuitivo
Namirial BIM eredita molte delle funzionalità di Archicad, uno dei software BIM più diffusi a livello internazionale, garantendo un’interfaccia familiare per gli utenti esperti del settore. Il programma consente di lavorare con strumenti parametrici avanzati che permettono di generare modelli 3D ricchi di informazioni geometriche e materiali, che poi vengono automaticamente elaborati per il computo metrico.
L’integrazione con il formato IFC assicura un’elevata interoperabilità con altri software BIM, rendendo la condivisione dei dati più fluida e precisa. Grazie a un traduttore avanzato, Namirial BIM garantisce che tutte le informazioni di un modello vengano preservate, evitando perdite di dati critici durante il trasferimento tra piattaforme diverse.
Computo metrico in tempo reale
Una delle caratteristiche più innovative di Namirial BIM è la possibilità di ottenere computi metrici dinamici direttamente dal modello digitale. Grazie all’add-on Regolo, il software è in grado di estrarre automaticamente quantità e materiali dagli elementi del modello, facilitando la redazione del computo metrico senza necessità di inserimenti manuali.
Questa integrazione permette di:
eliminare errori manuali nella trascrizione e nel calcolo delle quantità;
aggiornare il computo in tempo reale in caso di modifiche progettuali;
analizzare varianti progettuali in modo rapido e senza dispendio di tempo.
Personalizzazione e automazione
Un altro punto di forza di Namirial BIM è la possibilità di personalizzare il computo metrico attraverso filtri avanzati e regole automatiche. I professionisti possono selezionare specifiche tipologie di materiali o elementi (come cartongesso, calcestruzzo o piastrelle) e ottenere estrazioni di dati precise per la stima dei costi.
Grazie alla modalità affiancata, il software permette di visualizzare contemporaneamente il modello e il computo metrico, evidenziando le componenti direttamente nel progetto. Questa funzionalità non solo semplifica l’analisi, ma riduce anche le possibilità di errore e garantisce un controllo più efficace.
L’adozione di una soluzione come Namirial BIM offre numerosi vantaggi per i professionisti del settore:
Maggiore efficienza: la modellazione e il computo integrati riducono il tempo necessario per aggiornamenti e verifiche;
Minori rischi di errore: grazie all’automazione, si evitano discrepanze tra progetto e computo;
Controllo dei costi: la possibilità di verificare il computo in tempo reale consente di gestire il budget in modo più accurato;
Facilità di apprendimento: l’interfaccia intuitiva e la disponibilità di tutorial online rendono il software accessibile anche ai nuovi utenti.
L’integrazione tra modellazione BIM e computo metrico rappresenta il futuro della progettazione edilizia.
Namirial BIM si pone come una soluzione all’avanguardia, capace di ottimizzare il lavoro dei professionisti riducendo tempi e costi. Per chi opera nel settore edilizio, investire in strumenti di questo tipo significa migliorare l’efficienza e la qualità del proprio lavoro, garantendo risultati più precisi e affidabili.
[post_title] => Modellazione BIM e Computo Integrato: una rivoluzione necessaria
[post_excerpt] => Il BIM ha trasformato la progettazione edilizia, portando con sé strumenti sempre più sofisticati e rappresentando un vero e proprio ecosistema informativo.
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => modellazione-bim-computo-integrato-rivoluzione-necessaria
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2025-03-26 14:29:24
[post_modified_gmt] => 2025-03-26 13:29:24
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => https://www.infobuild.it/?post_type=info_dalle_aziende&p=749287
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[2] => WP_Post Object
(
[ID] => 730009
[post_author] => 26
[post_date] => 2023-07-07 03:00:34
[post_date_gmt] => 2023-07-07 01:00:34
[post_content] => [ez-toc]
Per poter raggiungere questo obiettivo è stato introdotto il concetto di edifico nZEB (Nearly Energy Zero Building).
Di cosa si tratta? Sono edifici ad altissima prestazione energetica, il cui fabbisogno energetico, quasi nullo o molto basso, dovrebbe essere coperto in misura molto significativa da energia pulita.
L’ENEA aveva rilevato, già nel 2019, la presenza di circa 1.500 edifici nZEB in Italia, la maggior parte dei quali in classe energetica A4 e ubicati in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.
Tutti questi edifici sono caratterizzati generalmente dall'impiego delle stesse tecnologie, utilizzano impianti a bassa temperatura e sono provvisti di fotovoltaico per la produzione di energia green e solare termico.
A livello di struttura sono dotati di isolamento ottimale, in genere di cappotto termico, e sono caratterizzati da bassi consumi, prevalentemente coperti dai sistemi di autoproduzione dell’energia da fonti rinnovabili. Inoltre, presentano pareti, solai e serramenti che evitano le dispersioni di calore e il surriscaldamento.
Normativa e parametri degli edifici nZEB
La normativa di riferimento sugli edifici di questo tipo è la direttiva europea 2010/31/UE, anche conosciuta come direttiva EPBD (Energy Performance of Building Directive), che contiene i requisiti minimi sia per quanto riguarda gli edifici di nuova costruzione che gli interventi di ristrutturazione.
Le caratteristiche degli nZEB sono, invece, stabilite dal DM Requisiti Minimi del 26 giugno 2015 del Ministero dello Sviluppo Economico e dal D.Lgs. n.28 del 3 marzo 2011.
I parametri principali sono:
consumo energetico estremamente basso;
fabbisogno energetico coperto in larga parte da energia prodotta da fonti rinnovabili;
involucro ottimizzato per una massimizzazione dell’isolamento termico;
basso consumo di risorse da parte dell’edificio (progettazione sostenibile e bioedilizia;
presenza di impianti tecnologicamente avanzati;
alto livello di ventilazione naturale.
La legge italiana prevede anche una serie di parametri specifici per gli edifici nZEB che fanno riferimento a:
indice di prestazione per il riscaldamento e per il raffrescamento (EPH,nd e EPC,nd) e indice di prestazione energetica globale dell’edificio (EPgl,tot);
soglie limite sulle trasmittanze degli elementi disperdenti;
coefficiente medio globale di scambio termico per trasmissione;
area solare equivalente estiva per unità di superficie utile;
rendimento degli impianti di riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria;
copertura del 60% da fonti energetiche rinnovabili dei consumi previsti per il riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria.
L’obbligo di realizzazione di edifici nZEB è in vigore dal 31 dicembre 2018 per gli edifici pubblici e dal 1° gennaio 2021 per tutti gli altri edifici e riguarda le nuove costruzioni.
Edificio nZEB e casa passiva sono la stessa cosa?
Gli edifici nZEB non devono essere confusi con le case passive, realizzate pensando soprattutto al comfort ambientale degli inquilini.
A differenza delle case passive, che si focalizzano sull’involucro edilizio e sui principi della bioedilizia, gli nZEB si concentrano sull’apporto energetico, cercando di ottenere un bilancio finale basso o prossimo allo zero. Tuttavia, con alcuni accorgimenti una casa passiva può diventare un edificio nZEB.
Il caso del condominio La Fiorita di Cesena
Case passive ed edifici nZEB possono coesistere nello stesso progetto edilizio, come avvenuto per il condominio La Fiorita di Cesena, primo edificio in Italia ad essere certificato Passivhaus nel 2015.
Il condominio è stato realizzato dopo la demolizione dell'esistente e presenta un involucro ottenuto mediante sistema a secco in tavole di legno incollate XLAM. Riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria sono ottenuti con pompe di calore abbinate a un impianto fotovoltaico. Sono stati installati, infine, sistemi di ventilazione meccanica controllata per ogni unità abitativa.
L'edificio è in classe energetica A4, la migliore in assoluto in termini di efficienza energetica e consumo di energia, e il 92% del suo fabbisogno energetico è coperto da fonti rinnovabili per garantire emissioni di gas serra particolarmente ridotte e un elevato comfort abitativo tutto l'anno.
Edifici nZEB: controllare i requisiti con Namirial Termo
Namirial ha sviluppato un software che permette di verificare velocemente se i requisiti richiesti per la realizzazione dell'edificio nZEB siano soddisfatti o meno: stiamo parlando di Namirial Termo.Impostando nel file una verifica di Legge 10, una volta eseguito il calcolo, il software permette di visualizzare all’interno dei risultati delle Verifiche di Legge 10 anche le verifiche da rispettare affinché l’edificio sia nZEB. Qualora ci siano dei punti non soddisfatti, Namirial Termo li indicherà in rosso.Questo software agevola la realizzazione delle abitazioni del futuro, permettendo di rispettare i principi della progettazione sostenibile, e il raggiungimento degli obiettivi climatici, con evidenti vantaggi per l’uomo e l’ambiente.
[post_title] => Edifici nZEB e rispetto dei requisiti con il software Namirial Termo
[post_excerpt] => Per poter raggiungere gli obiettivi climatici, gli edifici nZEB devono rispettare una serie di requisiti. Come verificarli? Con il software Namirial Termo.
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => nzeb-controllo-requisiti-software-namirial-termo
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2023-07-06 12:08:17
[post_modified_gmt] => 2023-07-06 10:08:17
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => https://www.infobuild.it/?post_type=info_dalle_aziende&p=730009
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[3] => WP_Post Object
(
[ID] => 729706
[post_author] => 26
[post_date] => 2023-06-23 03:00:26
[post_date_gmt] => 2023-06-23 01:00:26
[post_content] => [ez-toc]
Building in Cloud aiuta ad implementare e gestire i processi digitali all’interno di uno studio di progettazione o di un’impresa di costruzioni e permette la gestione del patrimonio immobiliare.
Gestione delle mail, verifica della rispondenza dei modelli BIM ai requisiti previsti nel Capitolato Informativo, soprattutto quando si tratta di comunicare velocemente, con note da ricordare, documenti da consultare e approvare in tempo reale: tutto questo viene semplificato grazie a Building in Cloud attraverso la BIM collaboration e il BIM Management, elementi chiave per migliorare l’efficienza del settore delle costruzioni.
Che cos'è Building in Cloud e come si usa
Building in Cloud è lo strumento dedicato ai gruppi di lavoro da gestire caratterizzato da molteplici funzioni utili per avere tutto a portata di mano, dalla gestione di un progetto o di un cantiere fino alla manutenzione di un edificio; inoltre, è un ottimo alleato per lo Smart Working.
Attraverso questo strumento Edilizia Namirial è riuscita ad inserirsi ulteriormente e ad aumentare la propria presenza nel settore dell'edilizia, il che fa presupporre che Building in Cloud diventerà il fulcro di tutte le applicazioni dell'azienda per il settore, nel quale è già leader di mercato da diversi anni.
L'utilizzo di Building in Cloud è molto semplice ed introdotto da una serie di strumenti di benvenuto, o dal Tour guidato, che consentono una rapida familiarizzazione.
In sintesi è sufficiente collegarsi al sito web e compilare il form di registrazione che immediatamente da accesso gratuito alla piattaforma senza limitazioni di tempo. Successivamente basterà eseguire l’accesso con le credenziali scelte in fase di registrazione.
La piattaforma è già provvista di un Building/Progetto di esempio dal quale iniziare a muovere i primi passi e permette di creare nuovi Edifici e invitare nuovi collaboratori a partecipare alle attività dell’edificio/progetto.
Per personalizzare l’ambiente di lavoro sono presenti alcune funzionalità delle Impostazioni che permettono di accogliere i collaboratori e raggiungere gli obiettivi fissati, con la comodità di un ambiente intuitivo e facile da utilizzare.
La BIM Collaboration
Il BIM permette la condivisione delle informazioni e la collaborazione tra tutti gli operatori coinvolti nel processo, fin dalle fasi preliminari, siano essi progettisti, costruttori, gestori e proprietari. Tutti questi attori possono lavorare sinergicamente mitigando i rischi di incoerenze progettuali e di rilavorazioni in cantiere.
Ne risulta un incremento della produttività e un miglioramento della qualità del prodotto.
In questo senso è fondamentale il contributo di Building in Cloud, la prima soluzione interamente sviluppata in Italia per il settore delle costruzioni che consente di ottimizzare il ritorno degli investimenti della tecnologia BIM.
Building in Cloud include strumenti di BIM Management come:
gestione dei file BCF (BIM Collaboration Format) per l’interscambio di informazioni relative ai modelli BIM,
gestione dei modelli BIM federati per costruire automaticamente la base dati per la gestione delle attività in ogni fase del processo edilizio, partendo e rimanendo collegati al dato BIM sempre disponile tramite BIM Viewr.
Una volta impostato e configurato l’ambiente di lavoro si possono definire altri dettagli come l’invio di messaggi interni ai gruppi di lavoro, la gestione delle notifiche e dei permessi di accesso ai documenti, l'impostazione delle attività da assegnare ai membri del team o la risoluzione di problemi che vengono riscontrati all'avanzare del progetto.
A questo punto si ha un ambiente di lavoro personalizzato, nel quale sono state eseguite le impostazioni di base e invitati i membri del team.
Perché Building in Cloud è così utile per lavorare in team?
In primis per la centralità della comunicazione e la disponibilità dei dati grazie alle Dashboard che permettono di tenere sotto controllo le attività del progetto e le attività di comunicazione. Il secondo motivo è l’unicità degli strumenti di visualizzazione, tra cui visualizzatori di file tipici del settore delle costruzioni.
Il gestore documentale consente l’accesso strutturato ai documenti da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento e da qualsiasi device, permettendo di avere sempre il proprio archivio in tasca.
Per le soluzioni che richiedono la gestione dei workflow di approvazione dei documenti vi è una versione più avanzata del gestore documentale, fruibile con l’adozione del modulo BiC CDE, che consente l’allineamento delle funzionalità richieste ad un Common Data Environment coerente ai requisiti delle norme ISO 19650.
Il modulo aggiuntivo BiC eSign
La sicurezza e la condivisione dei documenti sono favorite da un modulo aggiuntivo BiC eSign, un sistema di firma elettronica che consente di eliminare l’ormai obsoleto e macchinoso flusso gestionale del documentale cartaceo con notevole risparmio di tempi e sprechi.
Il sistema integrato eSaw
Il sistema integrato eSaw (esignanywhere) permette di firmare qualsiasi documento salvato in Building In Cloud con lo stesso valore legale della firma autografa in modo semplice e guidato. I documenti firmati e quelli in attesa di firma saranno evidenziati all’interno di BiC.
Il prezzo di Building in Cloud
Il prezzo di Building in Cloud è variabile in funzione della complessità e della dimensione dei gruppi di lavoro e si differenzia in:
livello “Free”, il piano gratuito con funzionalità base e senza limite di tempo per piccoli gruppi di lavoro a low budget che permette l'accesso fino a 5 utenti, la gestione fino a due edifici e dispone di 2 GB di spazio di archiviazione,
livello “Professional”che prevede, oltre a tutte le funzionalità del livello Free, altre funzionalità come la disponibilità di gestione dei dati dei modelli BIM e la possibilità di aggiungere i moduli aggiuntivi necessari al raggiungimento dei propri obiettivi,
livello “Premium” con tutte le funzionalità del livello Professional a cui si aggiungono i moduli disponibili al momento dell’attivazione della sottoscrizione con la garanzia senza costi aggiuntivi,
livello “Ultimate”per le organizzazioni complesse, come proprietari di patrimoni immobiliari o Pubblica Amministrazione, che necessitano di servizi di formazione, personalizzazione, consulenza e integrazione con i loro sistemi informativi.
Building in Cloud si configura quindi come lo strumento di lavoro per facilitare la comunicazione e la BIM Collaboration nell’ambito delle costruzioni, tra gruppi di lavoro di qualsiasi dimensione e articolazione.
[post_title] => Building in Cloud: BIM management e BIM Collaboration per digitalizzare il settore delle costruzioni
[post_excerpt] => Edilizia Namirial propone Building in Cloud (per gli amici semplicemente BiC), lo strumento pensato e progettato per digitalizzare il settore delle costruzioni.
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => building-in-cloud-digitalizzare-settore-costruzioni
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2023-06-23 12:10:09
[post_modified_gmt] => 2023-06-23 10:10:09
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => https://www.infobuild.it/?post_type=info_dalle_aziende&p=729706
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[4] => WP_Post Object
(
[ID] => 729182
[post_author] => 26
[post_date] => 2023-06-16 03:00:24
[post_date_gmt] => 2023-06-16 01:00:24
[post_content] => Namirial, azienda attiva nell'ambito della digitalizzazione dei processi aziendali e del software per la progettazione nel settore AEC, ha annunciato la partnership con Graphisoft, realtà impegnata nello sviluppo di soluzioni software BIM (Building Information Modeling) per i settori dell'architettura e dell'ingegneria.
L'alleanza tra Namirial e Graphisoft
Questa alleanza permetterà di portare avanti un progetto di sviluppo di soluzioni BIM completamente integrate per una maggiore interoperabilità tra le discipline del settore AEC, rendendo la metodologia di lavoro BIM uno standard organizzativo quotidiano per gli studi di progettazione e le aziende legate al settore edile, a vantaggio di architetti e ingegneri che potranno beneficiare di questa sinergia unica nel mercato.
“SSappiamo quanto sia fondamentale per architetti e ingegneri poter lavorare insieme senza problemi. La nostra attenzione alla collaborazione e al supporto di approcci integrati per ottimizzare i flussi di lavoro BIM è di lunga data”, ha affermato Huw Roberts, CEO di Graphisoft. “SQuesta partnership migliora ulteriormente ciò che è attualmente disponibile attraverso i protocolli IFC e apre la strada al continuo miglioramento di tali protocolli, con conseguenti flussi di lavoro efficienti che andranno a vantaggio del settore AEC in Italia e oltre”. “Siamo entusiasti di questo accordo. Abbiamo scelto Graphisoft in quanto lo riteniamo il miglior partner tecnologico sul mercato; insieme potremo fornire ai nostri clienti dei software integrati all'avanguardia rispetto alla sfida del mondo BIM, sia in termini di modellazione che di progettazione vera e propria.” aggiunge Massimiliano Pellegrini, CEO di Namirial.
I vantaggi dell'integrazione tra le soluzioni software
L'integrazione tra le soluzioni software Archicad e Namiral permetterà alle parti interessate di rispondere alle sfide da affrontare quotidianamente nel proprio lavoro, fornendo un’arma in più per la realizzazione di un modello BIM completoche accompagnerà l’edificio durante il suo ciclo vita.
Tutto questo è possibile grazie allo scambio di dati integrato e continuo e alla disponibilità di un flusso di lavoro ininterrotto senza perdita di informazioni, a vantaggio anche dell'utente, consentendo a tutte le parti interessate di beneficiare di un modello aggiornato in tutte le discipline.
La metodologia BIM, da un punto di vista strettamente software, richiede di fatto l'utilizzo di un BIM Authoring e Archicad è la soluzione ideale per integrare i BIM Tools di Namirial al fine di effettuare tutte le elaborazioni progettuali utili e necessarie nelle varie dimensioni.
Questa partnership riafferma l'impegno strategico di Graphisoft e Namirial per facilitare e promuovere l'adozione di flussi di lavoro digitali per i propri clienti nel settore delle costruzioni.
[post_title] => Namirial e Graphisoft insieme in Italia per potenziare il lavoro in BIM
[post_excerpt] => Namirial e Graphisoft hanno annunciato una partnership per fornire una solida base volta a definire la costruzione di un flusso di lavoro BIM multidisciplinare.
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => namirial-partnership-graphisoft-italia
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2023-06-13 09:10:21
[post_modified_gmt] => 2023-06-13 07:10:21
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => https://www.infobuild.it/?post_type=info_dalle_aziende&p=729182
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[5] => WP_Post Object
(
[ID] => 722586
[post_author] => 26
[post_date] => 2023-02-07 03:00:53
[post_date_gmt] => 2023-02-07 02:00:53
[post_content] => Namirial Termo si distingue per la massima versatilità, la precisione e la semplicità d’uso; caratteristiche che lo rendono il software ideale per redigere certificazioni energetiche e Legge 10 e per affrontare tutte le casistiche in maniera rapida.Il software permette di modellare l'edificio sia in modalità tabellare, velocizzando il lavoro nel caso di piccoli alloggi, che in modalità grafica, grazie al nuovo CAD integrato che permette di utilizzare gli usuali comandi di un CAD perfettamente ottimizzato allo scopo.
Le nuove funzionalità del CAD di Namirial Termo
Namirial Termo integra nuove funzionalità del CAD grazie alle quali l’utente può gestire i propri progetti con estrema facilità e precisione, migliorandone la produttività.Le novità del CAD avanzato di Termo, oltre ad una nuova interfaccia, sono le seguenti:
Gestione dei piani sfalsati con la possibilità di definire la quota di partenza, la quota superiore e quindi l’altezza di un locale
Inserimento delle pareti con lunghezza e angolazione visibili in tempo reale, con la possibilità di inserire la lunghezza manualmente
Definizione dell’allineamento della parete e visualizzazione dello stesso
Possibilità di inserire una finestra con posizione personalizzabile, anche su più piani, specificando la sua elevazione
Possibilità di inserimento automatizzato delle coperture e delle falde
Visualizzare in modalità tridimensionale l’edificio con aggiornamento in tempo reale e possibilità di evidenziare gli elementi selezionati sulla vista 2D nella vista 3D e viceversa
Definire le sezioni del modello 3D
La nuova interfaccia grafica avanzata è ancora più semplice e intuitiva, permettendo all’utente di affrontare qualsiasi casistica senza fatica, migliorando la gestione del progetto e diminuendone i tempi di realizzazione.
[post_title] => Namirial Termo integra il nuovo CAD: input grafico avanzato ancora più potente
[post_excerpt] => Il software Namirial Termo integra il nuovo CAD rendendo l’input grafico avanzato ancora più potente e permettendo di redigere certificazioni energetiche e Legge 10 con la massima rapidità.
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => namirial-termo-nuovo-cad
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2023-02-06 14:35:29
[post_modified_gmt] => 2023-02-06 13:35:29
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => https://www.infobuild.it/?post_type=info_dalle_aziende&p=722586
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[6] => WP_Post Object
(
[ID] => 677395
[post_author] => 4
[post_date] => 2021-06-14 03:51:19
[post_date_gmt] => 2021-06-14 01:51:19
[post_content] => Il settore della topografia sta subendo oggi una grande fase di trasformazione. Sebbene risulti ancora difficile pensare all’esecuzione di un rilievo topografico senza l’ausilio di una stazione totale o di un GPS, è altrettanto vero che gli strumenti tradizionali siano ormai sempre più spesso affiancati da droni o laser scanner. Il software Strato diNamirial, partendo dalle fotografie realizzate con drone, gestisce tutto il processo di elaborazione topografica.Indice degli argomenti:
In topografia, il drone viene impiegato per il rilievo di zone molto ampie o poco accessibili, quali, ad esempio, scarpate o aree dissestate. Porzioni di terreno difficili da rilevare con strumentazione tradizionale.
Il prodotto di un drone è una serie di fotografie. Tali fotografie, per poter essere elaborate topograficamente al fine di produrre un modello matematico del terreno, devono essere convertite in una nuvola di punti con coordinate geografiche. Scopo di un software di fotogrammetria è quello di eseguire tale operazione.
Software di Topografia e Fotogrammetria
Una soluzione software integrata per la topografia e la fotogrammetria diventa quindi uno strumento indispensabile per chiunque operi oggi nel settore. Strato di Namirial è un prodotto interamente italiano in grado di gestire l’intero processo di elaborazione topografica, partendo da fotografie realizzate con drone. Uno dei pochissimi che può vantare questa peculiarità.
La maggior parte dei software per la topografia non è integrata con applicativi di foto restituzione. L’utente è quindi costretto ad acquistare due prodotti distinti, con tutti i disagi del caso (costi elevati, difficoltà di comunicazione, supporto tecnico differenziato).
Namirial ha sviluppato un nuovo applicativo software per la fotogrammetria, perfettamente integrato nella già esistente soluzione per la topografia. Il Software Strato è quindi la soluzione completa per gestire l’intero processo elaborativo. Un unico software con cui generare nuvole di punti partendo da fotografie realizzate con droni, inserire discontinuità, calcolare il DTM, estrarre profili e sezioni del terreno, calcolare i volumi.
Namirial Strato: software per la topografia con droni
Quali vantaggi offre l’utilizzo di un unico programma, rispetto l’utilizzo di due software distinti, uno per la topografia ed uno per la topografia? In primo luogo, vengono meno tutte le difficoltà tecniche di comunicazione, di importazione ed esportazione.
L’utente di Strato può contare inoltre su un unico servizio di supporto tecnico, tempestivo e telefonico, in lingua italiana, per risolvere qualsiasi criticità. Con un notevole risparmio di tempo. I tecnici di Namirial, altamente specializzati, sono in grado di guidare il cliente passo passo, sino alla realizzazione del progetto finito.
Strato è un software di fotogrammetria pensato specificatamente per le esigenze dei topografi. Quasi tutti i programmi equivalenti sono strutturati per la generale ricostruzione di oggetti, partendo da fotografie. Strato Fotogrammetria è stato invece progettato proprio per la gestione di oggetti di grandi dimensioni, ovvero porzioni di terreno, rilevate a mezzo drone. Un prodotto quindi specifico per chi opera nel campo della topografia.
Strato è infatti stato sviluppato anche grazie alla consulenza di topografi esperti, specializzati in particolare nel rilevamento topografico con droni.
Si aggiungono, inoltre, particolari funzioni di pulizia della nuvola, denominate come “piani di taglio”, che consentono di eliminare elementi di disturbo (ad esempio vegetazione) e quindi porzioni non utilizzabili ai fini della modellazione del terreno, anche in grandi quantità.
Strato Topografia e Fotogrammetria è in grado di produrre ortofoto, ovvero un collage di parti minori di fotografie, proiettate sulla mesh, da un punto di vista zenitale. In altre parole, una foto che combacia perfettamente con la realtà se sovrapposta ad un rilievo.
Infine, il DEM (Digital Elevation Model): un’immagine con colorazione variabile molto esplicativa, che identifica a colpo d’occhio le diverse elevazioni del terreno. Uno strumento indispensabile da fornire alla committenza.
Come funziona: la procedura guidata di Namirial Strato
Come funziona Strato, il software Topografia e Fotogrammetria? L’iter di lavoro è veramente semplice, grazie alla procedura guidata molto intuitiva. La semplicità d’uso e i tempi di elaborazione costituiscono probabilmente i due maggiori punti di forza del programma. Fermo restando che la velocità di processamento di una nuvola di punti dipende ancora in larga misura dalla dotazione hardware, in particolare dalla scheda grafica.
L’iter di lavoro si struttura in step precisi e consequenziali:
Importazione ed elaborazione del rilievo celerimetrico con i punti di controllo
Caricamento delle foto realizzate con drone
Elaborazione della nuvola sparsa
Caricamento marker e collegamento degli stessi alle fotografie
Elaborazione della nuvola densa e relativa pulizia
Generazione di ortofoto e DEM (Digital Elevation Model)
Inserimento discontinuità ed elaborazione DTM in modalità BIM (modulo Planimetrie)
Precisione, semplicità d’uso e risoluzione delle specifiche problematiche topografiche. Queste sono le tre caratteristiche che rendono Namirial Strato la soluzione software definitiva e completa per la topografia con droni. Un software progettato dai topografi, per i topografi.
[post_title] => Namirial Strato, software per topografia e fotogrammetria
[post_excerpt] => Strato di Namirial è un software che gestisce l’intero processo di elaborazione topografica, partendo da fotografie realizzate con drone.
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => namirial-strato-software-topografia-fotogrammetria
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2021-06-11 10:07:57
[post_modified_gmt] => 2021-06-11 08:07:57
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => https://www.infobuild.it/?p=677395
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[7] => WP_Post Object
(
[ID] => 499353
[post_author] => 4
[post_date] => 2013-12-04 04:29:36
[post_date_gmt] => 2013-12-04 03:29:36
[post_content] =>
Soprattutto in questo momento di grande crisi economica, la casa rimane il sogno degli italiani. e investire sul “mattone” per migliorarne l’aspetto e la vivibilità, fare in modo che sia energicamente qualificata ed efficiente sono le richieste degli italiani, ma sono anche gli obiettivi all’origine dei bonus fiscali previsti dalla Legge di Stabilità dell’attuale governo.
Stando alle ultime indiscrezioni, le percentuali di detrazione, sia per interventi di riqualificazione energetica che per gli interventi di ristrutturazione, saranno estese per tutto il 2014 con i valori attuali, ovvero, rispettivamente, del 65% e del 50%. Subiranno una graduale diminuzione solo a partire dal 2015.
La ristrutturazione si pone dunque come valida e più sicura alternativa alla richiesta di mutuo: a dimostrazione di ciò, il dato, riportato da alcune riviste di settore, secondo il quale i mutui per ristrutturazione hanno aumentato il loro peso, passando al 6% dal 4% dello scorso anno. Come a dire, la casa è il bene primario e come tale va salvaguardato e ottimizzato, anche in vista di un maggior valore all’atto di vendita.
Tale trend positivo rientra all’interno dell’attività di Namirial Edilizia, la technical unit di Namirial S.p.a., che si occupa della progettazione e realizzazione di software per l’edilizia nei settori Sicurezza Cantieri, Termotecnica, Antincendio, Ambiente, Contabilità lavori, Strutturale e Utilità: i prodotti proposti da tale azienda sono pensati proprio per gestire tutto ciò che riguarda il settore delle costruzioni, dai progettisti agli architetti agli ingegneri. Non solo nel momento della costruzione, ovviamente, ma anche in quello della ristrutturazione, in cui rientra l’obiettivo di rendere le abitazioni, a uso privato o civile, energicamente qualificate.
La panoramica dei prodotti di Edilizia Namirial garantisce un servizio completo di gestione del lavoro relativo alla progettazione e costruzione, in costante aggiornamento con le novità normative e con un’assistenza sulle funzionalità.
[post_title] => Edilizia Namirial, per ristrutturare casa
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => edilizia-namirial-ristrutturare-casa
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2022-08-28 18:23:53
[post_modified_gmt] => 2022-08-28 16:23:53
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/?p=499353
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[8] => WP_Post Object
(
[ID] => 495948
[post_author] => 4
[post_date] => 2013-10-11 06:43:38
[post_date_gmt] => 2013-10-11 04:43:38
[post_content] => In occasione della fiera SAIE 2013, Namirial presenterà il nuovissimo CLIMA Impianti Termici, su piattaforma MEP, progettato e sviluppato per offrire all’utente precisione, sicurezza dei risultati e semplicità del disegno. Integrato nella nuova piattaforma MEP è la sezione di software dedicata alla progettazione professionale degli impianti termici a radiatori, ventilconvettori, termoconvettori e pannelli radianti. Grazie alle sue caratteristiche tecniche, precisione, dettaglio di calcolo e alla potenza dell’ambiente MEP, che consente di progettare, visualizzare in render 3D, e verificare all’interno di tutti gli impianti presenti, CLIMA Impianti termici si propone come uno degli strumenti più all’avanguardia nella progettazione di settore.
NAMIRIALSAIEPadiglione 32, Stand A14
[post_title] => NAMIRIAL - CLIMA Impianti Termici
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => namirial-clima-impianti-termici
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2022-08-28 18:23:48
[post_modified_gmt] => 2022-08-28 16:23:48
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/?p=495948
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[9] => WP_Post Object
(
[ID] => 494456
[post_author] => 4
[post_date] => 2013-09-26 04:45:14
[post_date_gmt] => 2013-09-26 02:45:14
[post_content] => Regolo 3.0 è il software di computo metrico, analisi dei costi e contabilità lavori, perfettamente allineato all’evoluzione normativa, che vi stupirà in termini di semplicità d’uso e funzionalità avanzate.
Il software si compone di 3 moduli (acquistabili anche separatamente) integrati tra loro:
ELENCO PREZZI/COMPUTO METRICO/ANALISI;
CONTABILITÀ LAVORI;
ADEMPIMENTI.
Grazie ad un’interfaccia completamente rinnovata, Regolo 3.0 di Namirial consente di lavorare a video come sul foglio di carta, permettendo in modo semplificato l’inserimento delle informazioni necessarie (descrizioni, misure, immagini, etc.) apprezzando immediatamente il risultato finale. L’operatore potrà quindi utilizzare il video come una scrivania virtuale, nella quale interagire con i listini, i computi e i libretti, visualizzando, modificando, inserendo e trasferendo, le informazioni di interesse, semplicemente con copia/incolla o Drag and Drop.
La speciale funzione navigatore consentirà di riassumere tutte le attività eseguite per ogni cantiere in un’unica interfaccia ad albero.
Rinnovata anche la stampa, che, oltre all’esportazione in formato EXCEL e ACROBAT, consentirà la personalizzazione delle copertine e dell’intestazione pagina e la rapida esportazione nel formato RTF.
Regolo 3.0 è corredato inoltre di modulistica aggiornata, completamente editabile dall’utente e munita di “campi dinamici” aggiornabili in base ai dati inseriti nel progetto, in modo da generare un vero e proprio database personale, accelerando così la stesura dei documenti necessari.
A disposizione degli utenti è disponibile una fornita biblioteca di elenchi prezzi (completamente modificabili), tra i quali quelli rilasciati dalle Amministrazioni Regionali e Provinciali, dalle Camere di Commercio, dall’Anas, ecc..; i listini sono reperibili on line direttamente dall’interno del programma.
Regolo 3.0 è divenuto ancora più potente e completo con l’archivio dei Capitolati Generali e Speciali D’Appalto; i modelli sono integralmente modificabili dall’utente, anche con l’ausilio della funzione “redazione automatica”.
Il continuo aggiornamento del programma (in riferimento alle novità legislative e all’aggiunta di nuove funzioni), la completezza e l’estrema semplicità d’uso, fanno di Regolo 3.0 una soluzione unica e vincente.
MODULI
ELENCO PREZZI/COMPUTO/ANALISI
Il modulo in questione permette la redazione di computi metrici, la gestione degli elenchi prezzo e l’analisi dei costi. Questo modulo è lo strumento ideale per chi deve creare agevolmente computi metrici di progetto, di variante e gestire in dettaglio l’analisi dei costi, anche nidificata. La procedura è ricca di funzionalità che agevolano l’inserimento, la copia e l’organizzazione dei dati, rendendo intuitivo l’approccio con il software.
CONTABILITA’ LAVORI
Il modulo CONTABILITÀ LAVORI aggiunge al modulo ELENCO PREZZI/COMPUTO METRICO/ANALISI tutte le funzionalità relative alla contabilizzazione per lavori pubblici a corpo e a misura; consente la redazione di libretti delle misure, registri di contabilità, stati di avanzamento lavori, certificati di pagamento, la gestione di perizie suppletive, di variante, ecc.. I dati possono essere importati agevolmente dai computi metrici o da altre contabilità. Un grafico permette l’immediata visualizzazione dello stato di contabilizzazione dei lavori ed un chiaro quadro economico ne completa la lettura. Nel modulo CONTABILITÀ LAVORI sono inoltre gestite le liste in economia, i libretti del ferro e le offerte prezzi.
ADEMPIMENTI
Il modulo ADEMPIMENTI contiene il cronoprogramma dei lavori che evidenzia gli impegni finanziari mensili e il raffronto tra progetto e contabilità (visualizzabile anche graficamente). Il modulo consente anche il calcolo incidenza manodopera con l’importazione automatica dall’analisi dei costi. E’ presente inoltre la sezione modelli (verbali, certificazioni, ecc..) e la sezione Capitolati Generali e Speciali d’Appalto; i documenti sono completamente personalizzabili e autocompilanti.
[post_title] => NAMIRIAL - Regolo 3.0
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => namirial-regolo-3-0
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2022-08-28 18:23:41
[post_modified_gmt] => 2022-08-28 16:23:41
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/?p=494456
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[10] => WP_Post Object
(
[ID] => 480298
[post_author] => 4
[post_date] => 2013-05-31 05:18:54
[post_date_gmt] => 2013-05-31 03:18:54
[post_content] => Negli ultimi anni si è visto un certo incremento dell’attività legislativa nei settori dell’edilizia residenziale e non riguardante l’impatto ambientale nei processi costruttivi o di ristrutturazione degli edifici.
In Italia la certificazione di sostenibilità ambientale degli edifici non è ancora richiesta da alcuna normativa nazionale ma è gestita a livello locale, e gran parte delle regioni italiane hanno legiferato in tal senso promuovendo delle procedure basate su criteri rigorosi per la valutazioni di indici prestazionali che attestino, inequivocabilmente, la sostenibilità ambientale di un fabbricato. Si tratta per lo più di procedure a carattere volontario che danno dei benefici economici e costruttivi. Di recente la regione Puglia, con Deliberazione n. 3 del 16.01.2013 ha approvato, ai sensi degli art. 9 e 10 della L.R. 13/2008, il "Protocollo Itaca Puglia 2011 - Residenziale" allineando il proprio strumento di riferimento al protocollo nazionale promosso dall’ITACA.
L’istituto ITACA (Istituto per l’Innovazione e la Trasparenza degli Appalti e la Compatibilità Ambientale) nasce dalla conferenza dei presidenti delle regioni d’Italia e costituisce uno strumento di autovalutazione delle prestazioni, dell’impatto e dei requisiti energetico/ambientali di una costruzione, grazie ai quali è possibile ottenere una verifica della sostenibilità attraverso schede di valutazione al fine di determinare un punteggio che rappresenta la “bontà” energetico/ambientale dell’edificio.
Namirial Certificazione Ambientale è oggi lo strumento di riferimento, nel panorama nazionale, per il calcolo e la valutazione di impatto energetico ambientale degli edifici.
Namirial Certificazione Ambientale, basato su un semplice input tabella, consente al progettista di redigere e generare automaticamente il framework di calcolo direttamente in formato excel, oltre al riepilogo dei risultati e della relazione tecnica in formato pdf.
Il software, inizialmente predisposto per ITACA, è oggi in grado di calcolare i punteggi, parziali e totali, dei protocolli ITACA di:
Marche sintetico 2009;
Campania sintetico 2009;
Piemonte
Lazio 2009;
Basilicata 2009;
Puglia 2011;
Nazionale 2011;
VEA 2011;
Namirial Certificazione Ambientale è stato inoltre arricchito con il modulo CasaCerta, protocollo volontario suddiviso in 5 ambiti, ciascuno con i relativi requisiti che, una volta compilati, restituiscono un punteggio che va da 0 a 1. Il punteggio finale CasaCerta è rappresentato dalla somma dei punteggi assegnati ai criteri moltiplicati per il corrispondente peso assoluto. Il sofware consente, naturalmente, anche la stampa dei dati inseriti e l’esportazione del documento in formato pdf ed excel.
Namirial Certficazione Ambientale è in grado di importare, direttamente da Namial Termo e da Namirial Acustica, i dati strutturali ed energetici inseriti e calcolati con i relativi moduli, semplificando e velocizzando ulteriormente le procedure di input dei dati.
Fonte www.microsoftware.it/itaca-puglia.asp
[post_title] => Protocollo Itaca Puglia 2011 - Residenziale
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => protocollo-itaca-puglia-2011-residenziale
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2013-05-31 11:49:51
[post_modified_gmt] => 2013-05-31 09:49:51
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/?p=480298
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[11] => WP_Post Object
(
[ID] => 452864
[post_author] => 4
[post_date] => 2012-11-12 00:00:15
[post_date_gmt] => 2012-11-11 23:00:15
[post_content] => Namirial CMP è il software progettato da chi lo utilizza professionalmente ogni giorno, sviluppato per chi vuole continuare a scegliere, giudicare e decidere, per chi vuole progettare mantenendo padronanza delle scelte effettuate.
Caratteristiche• Unico ambiente di lavoro in 3D multifinestra, multicomando, con gestione di ogni struttura in un unico file.
• modelli senza vincoli di geometria, con procedure semplificate per tipologie ricorrenti;
• analisi statiche, dinamiche, buckling e non lineari;
• varietà di elementi di calcolo: monodimensionali (travi, pilastri, tralicci), bidimensionali, (lastre, piastre, gusci), rigidi, solidi, elementi ausiliari per il caricamento della struttura (solai, tamponature);
• calcolo per fasi costruttive;
• progetto e verifica interattivi a SLU, SLE secondo Norme Italiane ed Eurocodici:
- travi, pilastri, setti, fondazioni, aste in genere in c.a. con sezioni di forma tipica e generica, inclusa la fessurazione;
- lastre, piastre, platee di fondazione, gusci, in c.a., inclusi fessurazione e modello “sandwich” secondo EC2;
- travi, colonne e aste in acciaio semplici e accoppiate;
- travi colonne e aste in legno;
- pannelli in legno a tavole incrociate (“XLam”)
- plinti di fondazione
• modifiche e assegnazione diretta armature (strutture esistenti), ricontrollo della struttura senza dover rieseguire per intero il progetto già elaborato;
• elaborati esecutivi e relazioni di calcolo personalizzabili;
• computo dei materiali
Scarica l'approfondimento tecnico della linea prodotto CMP Analisi Strutturale
[caption id="attachment_452904" align="aligncenter" width="600"] CMP - Struttura in metallo[/caption]
[caption id="attachment_452906" align="aligncenter" width="600"] CMP - Telaio in legno[/caption]
[post_title] => CMP Analisi Strutturale
[post_excerpt] =>
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => cmp-analisi-strutturale
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2022-08-28 18:21:09
[post_modified_gmt] => 2022-08-28 16:21:09
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/?p=452864
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
[12] => WP_Post Object
(
[ID] => 384976
[post_author] => 1
[post_date] => 2012-03-19 00:00:00
[post_date_gmt] => 2012-03-18 23:00:00
[post_content] => Il Processo FirmaGrafoCerta di Namirial ha valore legale e si basa sull'utilizzo di tecnologia hardware sulla quale un qualsiasi utente appone la propria firma grafometrica in maniera naturale come la facesse su di un normale documento cartaceo. Il processo, certificato ISO27001, è applicabile a qualsiasi documento digitale indipendentemente dal software di gestione che lo ha creato.
La soluzione, ideata per gestire i documenti informatici nativi che prevedono l’apposizione di una o più firme autografe, può essere utilizzata sia in processi dove è una terza persona ad apporre la firma, sia in processi dove è lo stesso utente a mettere la sua firma grafometricasostituendoin tal caso il timbro digitale.
I modelli cartacei graficamente riprodotti sul video del dispositivo vengono firmati con una penna specifica direttamente su di esso e nel punto specifico di firma presente sul modello. L'utente appone tante firme quante sono quelle richieste dal documento. Conclusa questa fase, un processo automatizzato si occupa di terminare il ciclo, con l'apposizione della firma digitale, della data certa, e con l'invio del documento digitale sia all'utente (ad es. via Posta Elettronica Certificata) che al software di archiviazione (Gestione Elettronica Documentale).
Tutto il processo, ad esclusione dell'hardware, si basa su software prodotto e gestito da Namirial, la quale, in qualità di Autorità di Certificazione, ne garantisce la massima sicurezza. La certificazione ISO27001 garantisce la gestione in sicurezza delle Informazioni.
Utilizzando il processo FirmaGrafoCerta
di Namirial S.p.A., è possibile raggiungere i seguenti obiettivi:
• abbattimento dei costi di stampa del cartaceo;
• abbattimento dei costi di archiviazione delle pratiche e di ricerca delle stesse;
• abbattimento dei costi di trasmissione dei documenti.
La soluzione FirmaGrafoCerta per il mondo dell'Edilizia
Fonte EDILIZIA NAMIRIAL - MICROSOFTWARE - BM SISTEMI
[post_title] => Firma GrafoCerta: soluzione sicura per firmare documenti con valore legale
[post_excerpt] => Namirial S.p.A., nel pieno rispetto della normativa vigente, ha sfruttato le nuove tecnologie a disposizione per progettare e realizzare un processo di firma avanzata per la completa dematerializzazione all'origine di qualsiasi pratica in cui sono presenti in numero cospicuo firme autografe
[post_status] => publish
[comment_status] => closed
[ping_status] => closed
[post_password] =>
[post_name] => firma-grafocerta-soluzione-sicura-per-firmare-documenti-con-valore-legale
[to_ping] =>
[pinged] =>
[post_modified] => 2022-08-28 18:18:00
[post_modified_gmt] => 2022-08-28 16:18:00
[post_content_filtered] =>
[post_parent] => 0
[guid] => http://www.infobuild.it/2012/03/firma-grafocerta-soluzione-sicura-per-firmare-documenti-con-valore-legale/
[menu_order] => 0
[post_type] => info_dalle_aziende
[post_mime_type] =>
[comment_count] => 0
[filter] => raw
)
)
[related_aziende_info_aziende] => Array
(
[0] => WP_Post Object
(
[ID] => 361485
[post_author] => 1
[post_date] => 2012-10-09 16:59:34
[post_date_gmt] => 2012-10-09 14:59:34
[post_content] => Namirial S.p.A. nasce come società informatica di servizi nel 2000 dall’idea di due imprenditori visionari che credono fortemente nella trasformazione digitale del business. Indice:
Namirial è allo stesso tempo un’azienda produttrice di Soluzioni Software che Certification Authority e conta oggi più di 1 milione di clienti.
Soluzioni d’avanguardia per professionisti
Con l’acquisizione di diverse divisioni tecniche iniziata nel 2008 offre soluzioni d’avanguardia per professionisti ingegneri, architetti, geometri, periti, ecc. per imprese edili e operatori del settore tecnico professionale, ora con tecnologia BIM.
Software Edilizia Namirial
Produce software sempre aggiornati e sviluppati per facilitare il lavoro del professionista per: