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Tecnologia e innovazione in edilizia: occorre aprirsi alla digitalizzazione e all’inclusione 21/07/2025
A cura di: Raffaella Capritti In occasione della Milano Arch Week è stato presentato qualche giorno fa, in un partecipato evento presso il Salone d’Onore della Triennale di Milano, organizzato in collaborazione con il Green Building Council Italia e con il patrocinio di ASPESI Unione Immobiliare, evoZero, primo cemento a bilancio zero di CO₂. Il calcestruzzo è come sappiamo uno dei materiali da sempre più utilizzati in edilizia (e secondo le stime la sua domanda aumenterà entro il 2050 di oltre un terzo), che assicura una serie di importanti vantaggi, ma contemporaneamente impatta sull’ambiente a causa principalmente della sua produzione. Non è certamente di oggi la necessità di trovare soluzioni innovative per ridurre l’impatto ambientale del settore delle costruzioni, a partire proprio dalla decarbonizzazione del cemento. Heidelberg Materials, nuovo brand che ha raccolto l’eredità di Italcementi, ha risposto a questa sfida con evoZero, il primo cemento a bilancio zero di CO₂, un prodotto sviluppato da una ricerca ventennale, che ha previsto importanti investimenti e promette di rivoluzionare il mercato guidando il settore verso la neutralità carbonica. L’impatto ambientale del settore del cemento La produzione di cemento rappresenta una delle principali fonti di emissioni di CO₂ a livello globale, contribuendo al 6-8% circa del totale, ed è legata in particolare alla reazione chimica che sta alla base del prodotto. Stefano Gallini, Amministratore Delegato di Heidelberg Materials Italia spiega che “Il processo produttivo del cemento produce anidride carbonica, per via della composizione delle materie prime naturali che utilizziamo”. E’ però possibile invertire questo processo grazie prima di tutto alle tecnologie per la cattura e lo stoccaggio della CO₂ (Carbon Capture and Storage – CCS), che già in diversi settori sono utilizzate, contribuendo al contenimento delle emissioni. L’azienda si è posta l’obiettivo di tagliare del 50% le emissioni di CO₂ entro il 2030, per arrivare al 2050 alla neutralità carbonica. La tecnologia di cattura e stoccaggio del carbonio (CCS) La tecnologia di cattura e stoccaggio del carbonio (CCS) rappresenta una soluzione chiave per ridurre le emissioni di CO₂ del settore dei materiali da costruzione. Il CCS consiste nella cattura della CO₂ emessa durante i processi produttivi , il suo trasporto e il successivo stoccaggio o il suo riutilizzo in altri processi industriali. Questo approccio permette di ridurre significativamente l’impatto ambientale delle industrie ad alta intensità di carbonio, contribuendo così a raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica. evoZero: innovazione e sostenibilità evoZero è un un cemento net-zero che sarà disponibile per il mercato italiano a metà del 2025, tramite una soluzione particolare. Saranno sfruttati i crediti di CO₂ maturati dall’impianto di Brevik in Norvegia, dove avvengono cattura e stoccaggio della CO₂, senza compensazioni da crediti generati all’esterno della filiera aziendale. Grazie a un sistema certificato basato sulla blockchain, evoZero può essere venduto in Italia come un prodotto net-zero carbon alla consegna. “In questo modo – sottolinea Sergio Tortelli, Product Director di evoZero di Heidelberg Materials – chi acquisita evoZero potrà sfruttare i vantaggi portati dalle migliori performance di sostenibilità, assumendo un ruolo di leadership nel settore e raggiungendo ad esempio alcuni degli obiettivi misurati da protocolli riconosciuti, come il Science Based Targets Initiative (SBTi)”. A regime, saranno catturate 400.000 tonnellate di CO₂ all’anno, pari al 50% delle emissioni dell’impianto. evoZero Carbon Captured può essere fornito da qualsiasi cementeria europea vicina al progetto del cliente, sfruttando i risparmi di CO₂ ottenuti a Brevik. Questo prodotto è caratterizzato da un’impronta net-zero al momento della consegna. I meccanismi di calcolo per la cattura e le emissioni di CO₂ sono stati verificati da un ente indipendente, garantendo che ogni tonnellata di CO₂ catturata sia contabilizzata una sola volta. Va sottolineato che il cemento evoZero vanterà prestazioni di altissimo livello e potrà essere utilizzato in qualsiasi applicazione. L’importanza della ricerca e degli investimenti per la sostenibilità del cemento evoZero è il risultato di anni di ricerca e investimenti: la sua disponibilità, prevista per la metà del 2025, è il risultato di un impegno iniziato nel 2005, quando Heidelberg Materials ha avviato lo sviluppo del primo impianto di cattura e stoccaggio del carbonio (CCS) su larga scala per la decarbonizzazione del cemento. Un lungo percorso di ricerca che ha permesso di perfezionare le tecnologie necessarie a ridurre le emissioni di CO₂ e per rendere il processo produttivo del cemento più sostenibile. Un processo che ha inoltre richiesto un forte impegno in termini di risorse economiche e di formazione del personale. La necessità di collaborazione nel settore delle costruzioni La transizione verso un settore delle costruzioni a basso impatto di CO₂ richiede uno sforzo collettivo da parte di tutti i professionisti coinvolti. Ne abbiamo avuto conferma anche in questa occasione: la presentazione di evoZero, ha unito oltre 200 operatori del settore tra architetti, ingegneri, imprese di costruzione, giornalisti e rappresentanti dei fondi immobiliari. Solo attraverso la collaborazione e l’innovazione è possibile raggiungere gli ambiziosi obiettivi di neutralità carbonica entro il 2050, come previsto dalle normative europee. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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