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Il Museo naturalistico di Parigi vanta collezioni che contano circa due milioni e mezzo di opere su 3000 m2 di sale espositive. A partire dal 1998 al Museo di Parigi è stato notato un accentuarsi del punzonamento di alcuni pali nel terreno di fondazione della struttura. Il fenomeno si è via via accentuato producendo svariate lesioni che presentavano un’apertura variabile da 1 a 2 centimetri. La causa del dissesto non era mai stata individuata chiaramente, anche se si sospettava una diretta correlazione con la circolazione d’acqua nel sottosuolo dell’edificio. Oggetto dell’intervento è stato l’edificio che ospita la galleria di paleontologia, concepito dall’architetto Fernand Dutert in occasione dell’esposizione universale del 1900 sull’antico letto del fiume Bièvre. Ha uno stile eclettico tipico dell’architettura di fine 18° secolo che unisce metallo e muratura sullo sfondo di una decorazione che prelude lo stile liberty di inizio novecento. Durata dei lavori Le iniezioni di resina, realizzate in meno di una settimana, sono state distribuite su una maglia regolare calcolata con precisione per rimediare al danno e stabilizzare il terreno in modo permanente. Indagini in sito e prove di laboratorio L’indagine geognostica del dicembre 2004, eseguita dal Dipartimento Costruzioni e Lavori Pubblici, ha rilevato l’esistenza di un generale allentamento e detensionamento del terreno di fondazione. Software utilizzati per modellare l’intervento Per progettare l’intervento Uretek® ha fatto ricorso al software di calcolo Uretek® S.I.M.S. 1.0. Si tratta di un programma alle formule implicite, basato sulla teoria dell’espansione delle cavità finite di Yu H.S. e Houlsby G.T., che permette ai professionisti di realizzare la progettazione degli interventi di consolidamento Uretek Deep Injections®. Modalità di intervento Il metodo Uretek Deep Injections® ha previsto l’esecuzione di fori in profondità, distribuiti lungo le fondazioni nastriformi al di sotto delle sale espositive. Questa tecnologia innovativa ma al contempo ben collaudata, riscuote consensi sempre più ampi, sia da parte di tecnici ed imprese che da parte del mondo accademico (si contano varie collaborazioni con le Università italiane come il Politecnico di Torino e l’Università degli studi di Padova), e straniere (Università di Ankara). L’intervento delle squadre Uretek® in cantiere avviene in completa autonomia, articolandosi in quattro fasi principali: Perforezione La lavorazione ha un basso grado di invasività essendo necessari, per l’intervento, fori di diametro ridotto, inferiore ai 3 cm. L’assenza di vibrazioni non reca disturbo alle opere vicine. Iniezione Il consolidamento prevede l’iniezione di una speciale resina (Geoplus®) che, espandendo all’interno del terreno, ne provoca la compattazione; si migliorano così le caratteristiche del terreno quali coesione, modulo elastico e resistenza alla compressione. L’iniezione della resina avviene allo stato liquido e a bassa pressione, per cui risulta adatta all’impiego anche in presenza di costruzioni e reti di sotto servizi. L’edificio è costantemente controllato con monitoraggio laser, per cui, in qualsiasi momento, si possono sospendere le iniezioni se si riscontrano condizioni operative diverse da quelle preventivate in sede di progettazione. L’operazione di iniezione si divede in due distinte fasi esecutive: compattazione superficiale e consolidazione in profondità. Monitoraggio La rapidità del processo d’espansione consente un costante controllo delle operazioni realizzato in tempo reale. Una strumentazione laser di precisione, indica l’esatta entità del sollevamento. Collaudo: Il collaudo dell’intervento di consolidamento avviene con prove penetrometriche eseguite nel terreno, in adiacenza agli elementi di fondazione, prima e dopo il trattamento. Il principio di sollevamento, rilevato con continuità dalla livellazione laser, assicura la buona riuscita dell’intervento senza produrre effetti sulla sovrastruttura. Esito dell’intervento I risultati del monitoraggio e dei test penetrometrici comparativi eseguiti, hanno confermato il successo dell’intervento. Inoltre, una volta assicurata la stabilità della struttura, indagini successive hanno rivelato che la conduttura del riscaldamento urbano si era rotta proprio sotto la parte danneggiata dell’edificio. Sono stati quindi realizzati dei lavori di riparazione e ristrutturazione mirati a risolvere anche questo problema. Osservazioni Questo intervento evidenzia la scarsa invasività della tecnica (che non necessita di opere provvisionali, movimentazione di ingombranti macchinari o rimozione delle pavimentazioni o dei sottoservizi) e sottolinea la capacità delle squadre di lavorare in un ambiente ristretto in ragione della presenza di più puntellamenti. Si comprende, inoltre, come la tecnica di consolidamento Uretek® restituisca immediatamente una buona coesione ai terreni allentati. Nel caso in esame questa caratteristica si è rivelata essenziale per arrestare repentinamente il pericoloso dissesto del terreno e consentire di intraprendere, in un secondo momento, nuove ricerche che hanno determinato l’origine precisa del problema. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento