Progetto Thermovacuum, per migliorare le prestazioni del legno

E’ nato Termovuoto®, la nuova generazione del legno ad alto valore aggiunto

Ideato dalla WDE-Maspell di Terni in collaborazione coi ricercatori dell’Istituto per la Valorizzazione del Legno e delle Specie Arboree Cnr-Invalsa di San Michele all’Adige, il progetto Thermovacuum è nato con l’obiettivo di migliorare le prestazioni di un materiale prezioso ma ancora troppo poco utilizzato, il legno. Costato oltre 5 anni di ricerche, il progetto ha portato alla codificazione e registrazione di un procedimento capace di conferire al legno eccezionali proprietà di resistenza e durabilità, senza l’utilizzo di alcuna sostanza chimica e nel totale rispetto dei criteri di sostenibilità ambientale.
Il procedimento ideato dalla WDE-Maspell di Terni, detentrice del brevetto, è stato chiamato Termovuoto® e combina un processo di essicazione sottovuoto ad alta efficienza energetica ad un trattamento termico. L’eliminazione dell’acqua in assenza di aria, senza l’utilizzo di alcuna sostanza chimica, permette di irrobustire il legno conferendogli caratteristiche tipiche dei legni tropicali, quali la piacevolezza estetica, la resistenza e la durabilità. Ne consegue che specie legnose comunemente diffuse in Europa –  come l’abete rosso, tipico dell’arco alpino – possono acquisire doti non presenti nel legno naturale e divenire così competitive non solo rispetto al legno trattato o importato, ma anche rispetto ad altri materiali, primo fra tutti la plastica.
Il Termovuoto® offre un prodotto economicamente conveniente, di alta qualità, ecologico e, soprattutto, a basso impatto ambientale. La nuova generazione del legno termicamente modificato – idonea anche all’utilizzo in esterno come in facciate, infissi, arredi e guardrail – unisce infatti una grande qualità prestazionale ad elevati livelli di ecosostenibillità, poiché tramite la valorizzazione delle specie locali riduce l’impatto ambientale ed economico del trasporto su lunghe distanze da paesi extraeuropei e, soprattutto, diminuisce lo sfruttamento eccessivo delle foreste tropicali.

Presentato nell’ambito della chiamata europea Eco-Innovation, il progetto è stato giudicato strategico dalla Commissione Europea per l’alto contributo che può rendere all’ambiente e al sistema economico e occupazionale europeo. I risultati prodotti in cinque anni di attività, pubblicati sulla rivista internazionale.

Bio Resources, hanno convinto la Commissione Europea a stanziare all’iniziativa il più alto finanziamento mai approvato per questo tipo di progetto, per un importo totale di 1,8 milioni di euro in tre anni.

La fase finale della ricerca si concentra ora sulla certificazione del materiale rispetto al suo ciclo di vita (dal bosco fino allo smaltimento) e sulle analisi delle sostanze organiche volatili, indispensabili per l’applicazione del procedimento Termovuoto® nel settore dell’arredamento d’interni. Quest’ultima fase è particolarmente significativa perché consentirà di portare gli investimenti fatti e il patrimonio di conoscenze e tecnologie acquisite ad avere ricadute reali nel sistema legno italiano, con tutti i vantaggi economico-occupazionali che ne conseguono.

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