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Indice degli argomenti Toggle L’importanza di una corretta progettazionePavimenti contro terra: cosa sono e come funzionanoVespaio aerato: la soluzione per pavimenti ventilatiArgilla espansaMateriali tecnici per isolare i pavimenti contro terraBarriera contro il Radon: protezione per ambienti salubriVespai sovrastanti i pavimenti già esistentiNormative per l’isolamento dei pavimenti contro terra In fase di riqualificazione energetica, l’isolamento termico del perimetro strutturale è uno degli interventi chiave perché è uno dei primi responsabili della salubrità dell’edificio e, se ben progettato, impedisce la formazione dell’umidità. I pavimenti contro terra rappresentano una tipologia di struttura edilizia in cui la pavimentazione è direttamente a contatto con il terreno sottostante, senza intercapedini o spazi ventilati. Si tratta di una soluzione comune nelle costruzioni tradizionali, importante dal punto di vista progettuale, soprattutto quando si tratta di garantire la salubrità degli ambienti interni e l’efficienza energetica dell’edificio. L’importanza di una corretta progettazione Quando un edificio viene integrato nel terreno, il contatto diretto tra la pavimentazione e il suolo crea un punto critico per il verificarsi di problematiche come: Umidità di risalita: il terreno può trasmettere acqua per capillarità verso l’interno dell’edificio, causando fenomeni di infiltrazione e muffe. Le soluzioni più comuni per contrastarla includono l’utilizzo di membrane impermeabili, sistemi di drenaggio efficienti e l’adozione di barriere chimiche o fisiche Dispersione termica: l’assenza di un adeguato isolamento termico dei pavimenti comporta un notevole scambio termico con il terreno, con conseguente riduzione del comfort abitativo e aumento dei consumi energetici. Infiltrazioni e deterioramento delle strutture: se non correttamente progettati, i pavimenti contro terra possono subire danni strutturali nel tempo, con la formazione di crepe o rigonfiamenti. Proprio per questo un’adeguata progettazione dei pavimenti contro terra è fondamentale per prevenire l’umidità: utilizzando barriere impermeabili e sistemi di drenaggio adeguati; isolare termicamente: garantendo la protezione contro la dispersione del calore e migliorando l’efficienza energetica dell’edificio e integrare l’edificio nel contesto ambientale: rispettando la morfologia del terreno e sfruttando materiali e tecnologie che riducono l’impatto ambientale. Grazie all’impiego di soluzioni innovative, come le membrane impermeabili, i sistemi drenanti e i materiali isolanti avanzati, è possibile evitare i principali rischi legati ai pavimenti contro terra, migliorando al contempo la qualità abitativa e la durata delle strutture. Pavimenti contro terra: cosa sono e come funzionano Il pavimento contro terra è la membrana che isola il massetto in calcestruzzo su cui viene posato il rivestimento, dal terreno, un sistema isolante che può essere concepito in diverse forme, anche in base alla tipologia del terreno su cui la struttura si trova, e che deve essere ben aerato. Se poco isolato il pavimento controterra può fungere anche da elemento raffrescante in modo naturale, in quanto durante l’estate il terreno tende a mantenere una temperatura costante inferiore a quella dell’aria esterna. La strategia è premiante ma ha il risvolto negativo di presentare durante l’inverno massicce dispersioni e temperature superficiali basse con insorgenza di patologie edilizie in casi limite. Quindi lo studio di fattibilità deve essere molto accurato. Vespaio aerato: la soluzione per pavimenti ventilati Tra i più comuni sistemi di pavimentazione contro terra vi è il vespaio aerato con elementi prefabbricati ad arco, in plastica o resine termoplastiche. A differenza delle tradizionali strutture in tavelloni e laterizi il vespaio di questo tipo presenta una realizzazione più rapida. Multimodulo di Geoplast è un sistema di casseri a perdere che assicura eliminazione dell’umidità di risalita e dispersione del gas Radon, se presente, grazie alla ventilazione naturale o forzata Argilla espansa Un’altra forma di stratificazione contro terra è quella che utilizza l’argilla espansa: presenta un ottimo coefficiente di aerazione e assicura spessori piuttosto ridotti (circa 25 cm, per una soluzione finale massetto + pavimento contro terra di circa 40 cm). Materiali tecnici per isolare i pavimenti contro terra Si utilizzano anche pannelli di diverse dimensioni in polistirene (ottimo nell’isolamento di ponti termici) ed elementi in altri materiali come il vetro cellulare. Hanno un’ottima elasticità che permette loro di adattarsi alle incongruenze della superficie e si distinguono anche per la resistenza ai carichi. La scelta della soluzione migliore deve comunque essere valutata da un’ingegnere in grado di valutare tutte le condizioni del progetto. PERINSUL HL di Foamglas è un elemento base in vetro cellulare per pavimenti e pareti che permette di eliminare l’assorbimento di umidità e i ponti termici Barriera contro il Radon: protezione per ambienti salubri Un’altra peculiarità dei pavimenti contro terra è la protezione dal gas Radon, presente in alcuni territori. Diverse regioni, fra cui Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Piemonte, Lazio e la Provincia autonoma di Bolzano e Lombardia hanno emanato atti regolatori allo scopo di rendere operative ed eventualmente integrare le disposizioni nazionali (contenute nel D.Lgs. 230/95 e s.m.i.) in ambito normativo. POLYVAP Radonshield di Polyglass è una membrana elastoplastomerica impermeabile prefabbricata, pensata per applicazioni speciali quali barriere al vapore e al gas radon Vespai sovrastanti i pavimenti già esistenti Nelle ristrutturazioni, nei locali seminterrati o a piano terra che hanno un’altezza superiore a 2,70 m abitabili (almeno 70 cm in più), si può optare per un nuovo pavimento con vespaio al di sopra di quello esistente, evitando invasive demolizioni. Normative per l’isolamento dei pavimenti contro terra La progettazione e l’isolamento dei pavimenti contro terra devono rispettare precise normative italiane ed europee, che mirano a garantire la salubrità degli ambienti, l’efficienza energetica degli edifici e la sicurezza strutturale. Una delle principali normative di riferimento è la UNI EN ISO 13370:2018, che fornisce i metodi di calcolo dei coefficienti di trasferimento del calore e dei flussi termici degli elementi di edifici in contatto con il terreno, compresi le solette appoggiate al terreno, le solette su vespaio e i piani interrati. Gli interventi di isolamento dei pavimenti contro terra possono beneficiare di incentivi fiscali, come l’Ecobonus e il Bonus Ristrutturazioni, previsti dal D.L. 34/2020 (Decreto Rilancio) e successive proroghe. Ricordiamo che l’Ecobonus prevede detrazioni al 65% per interventi che migliorano l’efficienza energetica dell’edificio, compreso l’isolamento del pavimento contro terra. Dal 1 gennaio 2025 la detrazione dovrebbe passare al 50%, ma solo per le prime case. Per il rifacimento del pavimento contro terra si ha diritto all’ecobonus purché “siano rispettati i requisiti di trasmittanza termica previsti dal decreto del ministro dello Sviluppo economico dell’11 marzo 2008 e siano eseguiti gli ulteriori adempimenti posti a carico del contribuente per beneficiare della detrazione” (Fonte FiscoOggi), Il Bonus Ristrutturazioni prevede detrazioni del 50% per lavori finalizzati a prevenire infiltrazioni, migliorare l’isolamento e garantire la salubrità degli ambienti. Articolo aggiornato prima pubblicazione 13/06/2018 Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento