Indice degli argomenti Toggle Cosa sono le linee vita e a cosa servonoCome si compongono le linee vitaLa normativa di riferimento quando si parla di sicurezza e linee vitaProgettazione e installazione delle linee vitaFAQ Linee vitaChe tipologie di linee vita esistono?Quando è obbligatorio installare una linea vita?Chi può progettare e installare una linea vita? Lavorare in quota è uno dei principali fattori di rischio a cui sono esposti gli operatori edili, sia che si tratti di interventi di nuova costruzione, che di manutenzione straordinaria. È chiara, quindi, la necessità di normare e regolare le modalità con cui si possono e devono eseguire determinate attività. L’obiettivo è quello di garantire sempre la massima sicurezza per i lavoratori, permettendo loro di eseguire le opere richieste senza incorrere in rischi non necessari, pur non rinunciando all’esecuzione di nessun intervento, nemmeno i più complessi. Cosa sono le linee vita e a cosa servono Ancora oggi, nonostante tutte le precauzioni che si dovrebbero prendere per legge, le cadute dall’alto sono tra le principali cause di infortuni gravi e mortali nei luoghi di lavoro in ambito edile. Per prevenire tali incidenti, la normativa italiana impone l’adozione di sistemi di protezione contro le cadute, tra cui le linee vita che rappresentano una delle soluzioni più efficaci, versatili e sicure. Si tratta, nello specifico, di dispositivi di ancoraggio permanenti o temporanei, installati su tetti e coperture, che possono essere utilizzati in diversi contesti, sulla base di uno specifico progetto, finalizzato proprio a renderle perfettamente adeguate a quel contesto. La corretta progettazione delle linee vita è essenziale per far sì che gli operatori possano lavorare in quota in condizioni di sicurezza, riducendo al minimo il rischio di cadute. Come si compongono le linee vita Questi sistemi anticaduta sono composti da differenti elementi, ciascuno dei quali ha una propria funzione. Vi sono punti di ancoraggio fissati in modo da coprire l’intera superficie che ospite gli operatori, dopo di che tramite cavi in acciaio e sistemi di collegamento, l’operatore di collega a questa struttura indossando un’apposita imbracatura. Gli ancoraggi verticali per linee flessibili possono essere posizionati sul colmo del tetto. I dissipatori di energia, invece, servono per rallentare la caduta dell’operatore in caso di incidente e si posizionano tra l’imbracatura e la linea vita. È possibile, in questo modo, muoversi in sicurezza, grazie anche alla combinazione di tutti i DPI assegnati, visto che oltre alle imbracature si dovrebbero utilizzare caschetto, scarpe antinfortunistiche, guanti ed eventuale abbigliamento specifico. La normativa di riferimento quando si parla di sicurezza e linee vita Le principali normative italiane e internazionali che regolano la progettazione, l’installazione e l’uso delle linee vita sono particolarmente focalizzate sul tema della Salute e Sicurezza dei lavoratori. Il primo riferimento da citare, infatti, è senza dubbio il D.Lgs. 81/2008, noto come Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro. Questo testo, che è il punto di riferimento per l’intero mondo “sicurezza sul lavoro”, stabilisce anche l’obbligo di protezione contro le cadute dall’alto. La progettazione e la predisposizione delle linee vita, quindi, è un obbligo di legge, a cui tutti dovrebbero ottemperare, ogni qualvolta si debbano eseguire lavori in quota. Per la normativa vigente, si parla di lavori in quota quando ci si trova a più di due metri dal piano di lavoro stabile. Al testo unico, poi, si aggiungono alcuni riferimenti di natura maggiormente tecnica e con focus specifici sul tema, come ad esempio le normative UNI. La norma UNI EN 795:2012 “Dispositivi individuali per la protezione contro le cadute – Dispositivi di ancoraggio” definisce i requisiti e i test per i dispositivi di ancoraggio, mentre la UNI 11578:2015 “Dispositivi di monitoraggio destinati all’installazione permanente – Requisiti e metodi di prova” specifica i requisiti per i sistemi di ancoraggio permanenti di tipo A, C, D ed E. A questi riferimenti, infine, si aggiungono alcune ulteriori indicazioni regionali, proprio con l’obiettivo di sensibilizzare ulteriormente le persone sul tema sicurezza. Ulteriori indicazioni sulla scelta dei sistemi, sulla progettazione delle linee vita e sulle figure responsabili coinvolte sono contenute nella norma UNI 11560:2022 “Sistemi di ancoraggio permanenti in copertura – Guida per l’individuazione, la configurazione, l’installazione, l’uso e la manutenzione”. Progettazione e installazione delle linee vita Come anticipato, la progettazione delle linee vita è un’attività chiave per l’efficacia delle stesse. Per questo motivo, il progettista deve esse necessariamente un tecnico abilitato, come un ingegnere, un architetto o un geometra, in quanto si deve occupare di calcoli e valutazioni connesse alla resistenza dei supporti, al posizionamento degli ancoraggi e alla definizione di tutti percorsi gestibili mediante le linee vita installate. Inoltre è necessario produrre tutta la documentazione del caso, con relazione tecnica illustrativa, con la relazione tecnica di calcolo e la planimetria della copertura. Tutte le linee vita, inoltre, sono dotate di dichiarazione di conformità, ma anche manuale d’uso e manutenzione e indicazioni sui controlli periodici. Oltre alla progettazione delle linee vita, essenziale per individuare le migliori soluzioni del caso, anche la loro installazione deve essere fatta secondo precisi requisiti, ricorrendo a personale capace e abilitato. FAQ Linee vita Che tipologie di linee vita esistono? Secondo la norma EN 795 esistono diverse tipologie di linee vita, che possono essere suddivise in 5 macro categorie. Le tipo A hanno ancoraggi stazionari, le tipo B hanno ancoraggi provvisori, le tipo C sono dotate di linee flessibili orizzontali, le linee D si caratterizzano pe Quando è obbligatorio installare una linea vita? L’installazione delle linee vita è obbligatoria per nuovi edifici, grandi ristrutturazioni o interventi in copertura, ossia quando gli operatori eseguono i cosiddetti “lavori in quota”. La normativa di riferimento può variare a livello regionale, ma in generale l’obiettivo è garantire la sicurezza degli operatori durante manutenzioni, riparazioni o ispezioni su tetti e coperture. Chi può progettare e installare una linea vita? La progettazione di una linea vita deve essere fatta da un professionista abilitato (come un ingegnere, un architetto o un geometra), che valuta i carichi e i punti di ancoraggio. L’installazione deve essere eseguita da personale specializzato e certificato, seguendo le indicazioni di progetto e utilizzando componenti conformi alle norme tecniche. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento