I caminetti e le stufe oltre a riscaldare negli ultimi anni hanno assunto un ruolo tipicamente affidato ad elementi di design e di arredamento. Costruire un camino in un ambiente di casa è possibile, ma è consigliato rivolgersi ad un tecnico per verificare la fattibilità dell’intervento e per il rispetto della normativa di riferimento. Indice degli argomenti: Che camino si vuole installare? Il primo passo: la nuova canna fumaria Se non è possibile realizzare la canna fumaria Le normative da rispettare Prima di iniziare i lavori: le pratiche necessarie Il fascino del camino non passa mai di moda e richiama alla mente momenti di compagnia, senso di accoglienza, tepore, rumori e profumi tipici della fiamma ardente. Un tempo centro di ogni casa, il camino oggi spesso manca in molti nuovi appartamenti e ville. Questo non significa che sia meno apprezzato, anzi. Sono in molti a chiedersi come e quando sia possibile inserirlo nella propria casa. Prima di affrontare il tema, però, è necessario capire di che cosa si parla quando si dice “camino”. Vediamo le principali tipologie. Che camino si vuole installare? Quando si parla di camino, si pensa subito a quello tradizionale a legna, realizzato in diversi materiali, come la pietra, il laterizio, ma anche il metallo e il cemento. In realtà, non è l’unico. Una prima alternativa, infatti, sono i camini a pellet, che a differenza di quelli tradizionali possono essere regolati e programmati. Questo li rende particolarmente indicati nei casi in cui si devono riscaldare degli ambienti non vissuti tutto il giorno ed è necessario programmare l’accensione del camino. Il pellet ha un costo superiore del legno, ma richiede meno spazio per lo stoccaggio. Inoltre, sia il legno che il pellet possono essere il combustibile utilizzato per alimentare un termocamino, ossia un camino con una camera chiusa, che può riscaldare casa e anche produrre acqua calda sanitaria. In ogni caso, qualsiasi tipologia di camino si scelga, la prima cosa da fare è verificare la fattibilità dell’installazione, principalmente legata alla presenza della canna fumaria e a eventuali indicazioni dei regolamenti comunali. Il primo passo: la nuova canna fumaria Per realizzare un camino a legna o a pellet è sempre necessaria una canna fumaria. Pensando al luogo in cui lo si vorrebbe installare, quindi, si deve verificare se esiste già una canna fumaria e, in caso negativo, se è possibile costruirne una. Se la canna fumaria è già presente (deve raggiungere il tetto dell’edificio), si dovrà procedere con un collegamento al camino, stando attenti a non realizzare curve inadeguate con le tubazioni, che nel caso dei camini a legna devono essere il più possibile verticali e con inclinazioni superiori ai 45°. Per quanto riguarda la canna fumaria, invece, la sezione dei canali per l’evacuazione dei fumi deve essere costante, ben dimensionata e preferibilmente circolare. I materiali da costruzione devono resistere alla corrosione dei fumi, ma anche alle elevate temperature. Se l’abitazione non è nuova e non è stata ristrutturata di recente, il consiglio è quello di verificare in modo approfondito la presenza di possibili canne fumarie nascoste in cavedi o muri. Se la canna fumaria non è presente, è necessario realizzarne una, secondo tutte le indicazioni previste per le legge (vedere paragrafo successivo). Realizzare una nuova canna fumaria è più semplice in un’abitazione singola, mentre potrebbe essere più complesso in un condominio. Innanzitutto è sempre necessario rispettare lo specifico regolamento condominiale, dopo di che, se si abita all’ultimo piano, si potrà procedere con l’attraversamento del solaio e la realizzazione della canna fumaria fino alla copertura. Se si vive nei piani intermedi, invece, la soluzione percorribile è quella di realizzare una canna fumaria esterna, sfruttando le parti comuni dell’edificio, come la facciata. Non si può dire se è possibile a priori, in quanto potrebbero esserci problematiche legate al decoro o vincoli imposti dal regolamento comunale. Il tecnico incaricato, dovrà sempre procedere con gli opportuni controlli. Se non è possibile realizzare la canna fumaria Se, al termine delle verifiche, emerge che non è in alcun modo possibile installare una canna fumaria si deve dire addio all’idea di costruire un camino a legna o a pellet. Ma questo non significa che si debba rinunciare del tutto al fascino del focolare. In questi casi, infatti, sono una valida alternativa i camini a bioetanolo o elettrici, che non generano fumi di scarico e quindi non richiedono una canna fumaria. Possono essere facilmente installati e, anche se non possono riscaldare come i tradizionali camini, sono comunque in grado di creare una certa atmosfera e contribuire al comfort interno. Le normative da rispettare Il camino è considerato come parte di un impianto termico e per questo deve sottostare a quanto previsto dal DM 37/08 e deve obbligatoriamente essere fatta una Dichiarazione di Conformità. I requisiti dei camini e dei suoi componenti, poi, sono regolati dalla norma UNI 1443:2019 “Camini – Requisiti generali”, a cui si aggiunge la UNI EN 15287-1:2010 e la UNI EN 15287-2:2008 “Camini – Progettazione, installazione e messa in servizio dei camini, Parte 1 e Parte 2”. Per il calcolo termico, invece, il progettista dovrà fare riferimento anche alla norma tecnica UNI EN 13384-1:2015 “Camini – Metodi di calcolo termo e fluido dinamico”. Il rispetto di tute le normative vigenti è fondamentale, sia per la sicurezza che per il corretto funzionamento del camino, che dovrà essere adeguatamente dimensionato, correttamente installato in ogni sua parte. Prima di iniziare i lavori: le pratiche necessarie Se si vuole costruire o installare un nuovo camino che necessita della realizzazione di una canna fumaria è necessario che un professionista incaricato presenti in Comune una CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata). Ulteriori autorizzazioni possono dipendere da eventuali vincoli paesaggistici, per i quali è meglio informarsi preventivamente presso l’Ufficio Tecnico comunale. Insieme alla CILA, si dovrà presentare anche il progetto delle linee-vita, necessario per la manutenzione in tutta sicurezza della canna fumaria fino al tetto. Infine, è necessario fare attenzione alla potenza termica totale degli apparecchi fissi installati, che se supera i 5 kW, richiede un’opportuna relazione tecnica anche per camini e stufe. Scoprite i prodotti che Infobuild ha selezionato per voi Articolo aggiornato Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento