Bonus verde 2022: cos’è, come si richiede e a chi spetta

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La guida completa sul bonus verde: vediamo chi ne ha diritto, per quali lavori e come ottenere le detrazioni confermate nella Legge di Bilancio per il 2022.Bonus verde 2022: cos’è, come si richiede e a chi spettaIndice degli argomenti:

Nell’elenco delle agevolazioni fiscali confermate nell’ultima Legge di Bilancio, oltre al più noto Superbonus 110%, troviamo anche il bonus verde, destinato ai lavori di riqualificazione di terrazzi e giardini.

Possono usufruire del bonus giardini 2022 i contribuenti che eseguono lavori di straordinaria manutenzione (come l’installazione di impianti di irrigazione) sia negli spazi esterni della propria abitazione sia nel giardino condominiale.

L’agevolazione è stata confermata dal governo per il 2022 e per il prossimo biennio e consiste nella detrazione Irpef sulle spese sostenute purché queste non rientrino nelle opere di ordinaria amministrazione.

Ecco una guida completa sulle novità in vigore per accedere al bonus verde anche detto bonus giardini.

Cos’è il bonus verde 2022 e come funziona

Per incentivare la riqualificazione degli spazi verdi, la Manovra economica per il 2022 ha confermato il bonus verde, prorogandolo fino al 2024. Chi ne ha diritto, secondo i criteri che spiegheremo più avanti, può ottenere una detrazione Irpef del 36% da ripartire in dieci quote annuali di pari importo.

L’importo massimo previsto dalla legge per questa agevolazione è 5.000 euro per ciascuna unità immobiliare ad uso abitativo. Vuol dire che la detrazione massima ammonta a 1.800 euro, ovvero il 36% di 5.000.

Lo stesso limite di 5.000 euro per unità abitativa si applica anche se il bonus è richiesto per interventi sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali. In tal caso il singolo condomino può chiedere l’agevolazione Irpef nel limite della quota a lui imputabile ed entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi.Bonus verde per interventi sulle parti comuni dei condominiPer ottenere la detrazione il richiedente deve dimostrare di aver eseguito lavori di straordinaria manutenzione degli spazi verdi quindi terrazzi e giardini – come la realizzazione di coperture, pozzi e recinzioni. Sono comprese nel bonus anche le spese di progettazione e consulenza connesse agli interventi realizzati.

Come per le altre agevolazioni sui lavori di ristrutturazione edilizia, anche in questo caso per beneficiare del bonus verde è necessario che i pagamenti effettuati siano tracciabili, pena l’esclusione.

Come richiedere il bonus verde 2022 e chi ne ha diritto

Passando al lato pratico, per richiedere la detrazione Irpef del 36% è necessario che il saldo dei lavori avvenga tramite un sistema di pagamento tracciabile. Quindi sono ammessi versamenti effettuati tramite carta di credito, bonifico bancario o assegno bancario/postale.

Il richiedente deve produrre un’autocertificazione nella quale indicare con esattezza la somma totale delle spese da portare in detrazione. Invece la ditta che esegue i lavori è obbligata a rilasciare regolare fattura o ricevuta fiscale da conservare nell’eventualità di un accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Può beneficiare del bonus verde chi possiede o detiene (con titolo valido riconosciuto dalla legge) l’immobile sul quale sono effettuati i lavori e ha sostenuto la spese da portare in detrazione. Nel dettaglio hanno diritto all’agevolazione Irpef:

  • il proprietario dell’immobile coinvolto negli interventi;
  • il nudo proprietario e l’usufruttuario;
  • gli inquilini con regolare contratto di affitto;
  • chi detiene il bene in comodato d’uso;
  • gli enti pubblici o privati, compresi gli Istituti di case popolari.

Quali lavori rientrano e quali no 

Le agevolazioni previste dal governo spettano in caso di lavori di sistemazione di giardini e terrazzi, con interventi che possono riguardare la potatura e la piantagione degli alberi, il ripristino del manto erboso e molto altro ancora.

Il requisito essenziale per beneficiare del bonus è che i lavori posti in essere siano “straordinari”, e quindi esclusi all’ordinaria manutenzione degli spazi verdi.Quali lavori rientrano nel bonus verdeQuindi il bonus verde si può richiedere in caso di:

  • realizzazione di pozzi e impianti di irrigazione/innaffiamento automatici;
  • installazioni di coperture esterne;
  • costruzione di recinzioni;
  • sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti;
  • realizzazione di giardini pensili.

Anche le spese di progettazione, manutenzione e consulenza connesse all’esecuzione degli interventi danno diritto all’agevolazione, così come le spese sostenute per l’acquisto e il montaggio delle strutture necessarie.

Non rientrano nell’agevolazione Irpef tutte le spese sostenute per i lavori seguenti:

  • la manutenzione ordinaria e periodica dei giardini che non prevedono interventi innovativi o modificativi;
  • i lavori in economia, cioè quelli eseguiti con le proprie maestranze senza ricorrere a ditte o artigiani esterni.

Fino a quando ci sarà il bonus verde?

Il bonus verde è stato introdotto per la prima volta nella Manovra per il 2018 e prorogato sia nel 2019 che nel 2020 e 2021. Grazie all’ultima Legge di Bilancio si potrà beneficiare di questa agevolazione fino al 2024.


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