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L’architettura dei container, dal progetto all’utilizzo

L’utilizzo dei container in architettura porta avanti una tradizione progettuale fondata sull’utilizzo del modulo quale elemento di base per lo sviluppo di edifici più o meno complessi, rispondendo al contempo alle necessità di riutilizzo che contribuiscono a rendere sostenibile il settore dell’edilizia.

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Alloggi residenziali per il pernottamentoCredit Containex

Questo modo rivoluzionario di concepire l’architettura ha preso sempre più piede e, se all’inizio l’utilizzo dei container in edilizia si limitava alla realizzazione di luoghi pubblici, ad oggi è possibile constatare la sua diffusione nel settore dell’edilizia privata.

Attualmente gli usi di questo modello abitativo spaziano dalle semplici unità abitative alle ville, ma l’utilizzo più ricorrente prevede la realizzazione di vere e proprie unità commerciali, uffici e scuole.

Tra le motivazioni che spingono a realizzare edifici impiegando container vi sono sicuramente la velocità di realizzazione e il risparmio economico, in quanto i container arrivano a costare fino a un terzo rispetto alle tradizionali architetture.

Una considerazione importante da avanzare riguarda la possibilità di far fronte, grazie all’utilizzo dei container, ai consistenti flussi migratori che richiedono spesso la disponibilità immediata di un ingente numero alloggi.

Alloggi per richiedenti asilo a Berlino
Alloggi per richiedenti asilo a Berlino – Credit Containex

Ne è un esempio il caso della Germania, interessata nel 2015 dall’arrivo di un consistente numero di rifugiati, che ha dovuto fronteggiare la situazione impiegando soluzioni pratiche e di rapida realizzazione data la mancanza di alloggi.

Grazie a Containex è stato possibile realizzare a Berlino, nel giro di pochi mesi, un impianto con alloggi per 2.400 rifugiati.

Le case container

I container utilizzati in edilizia sono principalmente di due tipi: modelli da trasporto veri e propri e container modulari, prefabbricati a scopo abitativo.

Vantaggi

I vantaggi legati alla realizzazione di case container sono molteplici, a partire dalla qualità fino a considerare il fattore tempo, che si riduce notevolmente rispetto a quello necessario per realizzare una casa tradizionale; inoltre, il livello di flessibilità di una costruzione basata sull’impiego dei container è nettamente maggiore rispetto alle soluzioni classiche.

Graceville Container Home
Graceville Container Home

E’ bene, poi, considerare i costi ridotti, variabili dal 20% al 30% in meno, con la stessa garanzia di comfort finale, e la facile reperibilità dei blocchi prefabbricati che, assumendo una nuova destinazione d’uso, non hanno necessità di essere smaltiti e contribuiscono alla sostenibilità ambientale.

Realizzazione

Il processo di trasformazione da container ad abitazione avviene in maniera estremamente semplice.

Per ricavare finestre e porte è sufficiente realizzare il taglio delle lamiere, mentre la definizione e l’organizzazione degli spazi richiedono l’accostamento di due o più container all’interno dei quali è possibile ricavare stanze separate oppure dare luogo a uno spazio unico e ampio attraverso la completa rimozione delle pareti di lamiere.

2+ Weekend House
Realizzazione della 2+ Weekend House – Jure Kotnik Architecture

Ciò che rimane in questo caso è lo scheletro che, talvolta, necessita di un rinforzo con travi e pilastri in ferro o acciaio.

Questo modello costruttivo permette di realizzare edifici più o meno ampi, a seconda delle necessità, senza particolari limitazioni del numero di container da accostare.

Lo sviluppo dell’edificio, inoltre, può avvenire sia in orizzontale che in altezza con un eventuale rinforzo che può coincidere con l’aggiunta di un esoscheletro simile a una sorta di scaffalatura nella quale si inseriscono i container.

La stabilità dell’edificio deve partire, in ogni caso, dalle fondazioni che possono essere sia a pali isolati che a struttura continua. Dopo aver fissato tra loro gli elementi e la fondazione mediante saldatura si ottiene, quindi, un’unica struttura stabile e sicura.

Il progetto modulare di World Flex Home: un’esempio di sostenibilità

Un esempio lampante di sostenibilità è la World Flex Home, abitazione progettata dallo studio danese Arcgency di Mads Moller con lo scopo di creare spazi per la vita quotidiana, limitando al minimo l’impatto ambientale.

L’idea progettuale parte dal riutilizzo di container navali che si trasformano in una residenza e integrano soluzioni sostenibili per abbattere i costi di realizzazione e di gestione grazie a sprechi energetici estremamente ridotti.

Abitazione ricavata da tre container dismessi
World Flex Home – Arcgency

World Flex Home è un’abitazione modulare su due livelli che prende forma a partire dall’accostamento di tre container navali dismessi, caratterizzata da una serie di accorgimenti che la rendono altamente sostenibile e strettamente connessa con l’ambiente circostante grazie all’apertura a pacchetto degli infissi al piano terra.Spazi interni World Flex HomeIl cuore dell’abitazione è rappresentato da un open space che include soggiorno/pranzo/cucina, uno spazio a tutta altezza originato dall’intersezione dei tre container. A completare il piano terra troviamo due camere da letto e i servizi, mentre al primo piano, raggiungibile mediante una rampa di scale, sono collocate le camerette.

Grazie alla doppia altezza e ai lucernari gli spazi interni godono di una diffusa luminosità naturale, fattore che contribuisce a un maggiore risparmio energetico assieme al sistema fotovoltaico.

Container per alloggi studenteschi

L’utilizzo più diffuso di container in edilizia riguarda la realizzazione di residenze studentesche e scuole materne.

Tra le realizzazioni più eclatanti la cittadella studentesca di Tempohousing, un enorme complesso di alloggi per studenti realizzato ad Amsterdam, nell’ambito del progetto Keetwonen.

Cittadella studentesca Keetwonen
Cittadella studentesca Keetwonen – Tempohousing

La realizzazione della residenza ha richiesto la produzione di un’apposita linea di container da trasporto che ha permesso di ricavare mille appartamenti per studenti, rendendo Keetwonen la cittadella studentesca fatta di container più grande del mondo.

L’utilizzo dei container per la realizzazione di questo progetto ha permesso di realizzare in poco tempo e a basso costo una struttura capace di ospitare un migliaio di studenti, garantendo loro la fruizione di alloggi confortevoli e adeguati alle esigenze.

Esterno degli alloggi della cittadella studentesca Keetwonen
Vista esterna degli alloggi – Tempohousing

Non solo, la cittadella offre anche numerosi servizi integrati all’interno delle strutture che offrono agli studenti la possibilità di avere, oltre a spazi privati, un contesto nel quale poter facilmente socializzare con i propri coetanei.

Ciascun alloggio appare dotato di bagno privato, cucina e camera da letto-studio separata, inoltre è possibile prendere una boccata d’aria grazie alla dotazione di un balconcino e di un’ampia finestra che consentono l’illuminazione naturale degli spazi interni.

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