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Indice degli argomenti Toggle Tipologie di tetti in legno e le loro caratteristicheTetto in legno ventilato: benefici e caratteristicheTetti in legno lamellare: versatilità e performanceLa produzione del legno lamellareStratigrafia tetti in legnoIsolamento termico tetto in legnoVantaggi tetto in legno: risparmio energetico e non soloLa sostenibilità ambientale di un tetto in legnoManutenzione del tetto in legnoI pannelli solari su tetto in legnoTetti in legno: i prezziFAQ Tetti in legnoI tetti in legno sono adatti a tutte le zone climatiche?Quali sono i vantaggi energetici di un tetto in legno?Quanto dura un tetto in legno con una corretta manutenzione?Qual è la differenza tra tetto in legno ventilato e non ventilato?I tetti in legno sono resistenti al fuoco?Scegliere un tetto in legno per ristrutturazione o nuove costruzioni? I tetti in legno sono una delle soluzioni costruttive più antiche ancora oggi utilizzate in edilizia. Il legno, infatti, è un materiale della tradizione, ma al contempo è riuscito a divenire uno dei principali protagonisti del mondo delle costruzioni di oggi. Grazie alle eccezionali proprietà naturali di questo materiale, il legno viene scelto non solo per il suo valore estetico, ma anche per la sua efficienza strutturale, la sostenibilità ambientale e le ottime capacità isolanti. Leggero, resistente e altamente versatile, il tetto in legno si adatta perfettamente a diverse esigenze progettuali e climatiche, offrendo una copertura durevole e performante. Si presta sia per interventi di nuova realizzazione, che per manutenzioni straordinarie o riqualificazioni energetiche, che prevedono il totale rifacimento della copertura. Tipologie di tetti in legno e le loro caratteristiche I tetti in legno offrono una vasta gamma di opzioni, ognuna con caratteristiche strutturali specifiche e tipi di legno preferiti. Prima di tutto, è fondamentale notare che i tetti in legno possono essere realizzati in due configurazioni principali: piani o inclinati. In genere, si preferisce la soluzione inclinata per evitare il ristagno d’acqua, un problema comune nei tetti piani. Tra le tipologie di tetto in legno vanno menzionate quello monofalda, a due falde e a più falde. Inoltre, meritano una particolare attenzione i tetti in legno ventilati, ossia delle coperture inclinate realizzate in legno, ma che prevedono anche la presenza di una camera d’aria per la ventilazione naturale. La selezione del legno giusto è essenziale nella costruzione dei tetti. Tre tipi di legno noti per le loro qualità distinte sono il larice, che combina notevole resistenza agli agenti atmosferici con un aspetto estetico accattivante, l’abete, rinomato per la sua elevata resistenza e la capacità di resistere a funghi e insetti, garantendo una notevole durabilità, e il castagno, che si distingue per la sua robustezza strutturale e la capacità di adattarsi a diverse condizioni. Infine, sempre più utilizzato è il legno lamellare, che prevede la lavorazione di più lamelle in legno naturale, combinando i vantaggi di questo materiale naturale, con la produzione industriale. Tetto in legno ventilato: benefici e caratteristiche Il tetto ventilato in legno prevede la predisposizione di una camera d’aria, quindi di uno strato “vuoto”, attraverso cui si innescano moti d’aria in modo naturale. La loro principale funzione è di assicurare che il tetto sia altamente performante, riducendo al minimo la necessità di interventi di manutenzione a lungo termine. Inoltre, questa tipologia di tetto previene la formazione di umidità all’interno dell’abitazione, contribuendo così a prevenire problemi come la muffa e la proliferazione di batteri, fondamentali per la salute degli occupanti. Durante l’inverno, inoltre, si riduce lo sbalzo termico tra esterno e interno, favorendo le migliori prestazioni energetiche. Durante l’estate, invece, la ventilazione permette di smaltire in modo rapido ed efficace il calore accumulato nel tetto. Tetti in legno lamellare: versatilità e performance Il legno lamellare unisce le caratteristiche uniche del legno naturale con i vantaggi di un prodotto realizzato in modo industriale. Si possono realizzare elementi in legno lamellare di diverse dimensioni, rendendolo particolarmente adatto anche a coprire ampie luci. A seconda delle essenze utilizzate, poi, il legno lamellare presenterà alcune specifiche caratteristiche. Questa combinazione, in ogni caso, offre numerosi vantaggi, come conservare le qualità intrinseche del legno, l’ottima resistenza alla compressione, le proprietà antisismiche e le capacità isolanti. Progettato per affrontare le sfide tipiche dei fenomeni naturali, migliorando le loro prestazioni, offre un isolamento termico di alta efficienza, minimizzando le variazioni di temperatura e migliorando l’insonorizzazione. Garantisce anche una notevole resistenza al fuoco, pari o superiore al calcestruzzo armato, il che lo rende una scelta eccellente in situazioni di rischio incendio. La produzione del legno lamellare La produzione del legno lamellare è peculiare: viene realizzato mediante pressatura e incollaggio di tavole di legno a loro volta già classificate per utilizzo strutturale. Prima di essere incollate, le tavole in legno vengono stabilizzate nel tenore igrometrico. Ci troviamo di fronte ad un materiale composito: il legno lamellare è sostanzialmente costituito da legno naturale, ma è anche un prodotto realizzato in maniera industriale. Quali sono dunque i vantaggi di questo materiale? Da un lato mantiene tutte le caratteristiche che rendono il legno unico nel suo genere (ottima resistenza alla compressione, proprietà antisismiche, isolanti ecc.) e dall’altro si tratta di un manufatto industriale e per questo motivo studiato per ridurre gli aspetti più critici del materiale naturale. Stratigrafia tetti in legno Dopo aver analizzato le tipologie e i plus di questa soluzione architettonica, vediamo nel dettaglio qual è la più diffusa stratigrafia dei tetti in legno. In realtà, esistono possibili alternative, di seguito si vede la più utilizzata nel caso di una copertura ventilata: struttura e tavolato perlinato, strato con il telo che ha funzione di tenuta al vapore, parte termoisolante traspirante, strato con il telo impermeabile, ventilazione con intercapedine aperta in gronda e sul colmo, manto di copertura. Una delle principali alternative, ad esempio, è il tetto a caldo, isolato, ma non ventilato. In questo caso la stratigrafia prevede un tavolato perlinato, uno strato di barriera protettiva al calore, uno strato isolante, un manto impermeabile e infine la copertura. Isolamento termico tetto in legno L’isolamento termico del tetto in legno, come in qualsiasi copertura, è fondamentale per garantire il raggiungimento delle massime prestazioni in termini di risparmio energetico e comfort interno. Per quanto il legno sia un materiale di per sé isolante, non è sufficiente per raggiungere i risultati auspicati. Di conseguenza, come indicato nella stratigrafia prima descritta, è sempre da inserire uno strato di materiale isolante. Nel caso di un tetto caldo è posizionato al di sotto dell’impermeabilizzata e appena al di sopra della struttura portante. In alternativa, l’isolante può essere posto come ultimo strato prima del manto di copertura, come nel caso dei tetti ventilati. La scelta del materiale isolante dipende sia dalla tipologia di struttura che si deve realizzati, che dalle caratteristiche che si ricercano. Per garantire la sostenibilità, è possibile orientarsi su materiali di origine naturale, con la fibra di legno, la lana minerale o altri quali la cellulosa, la canapa e il sughero. Vantaggi tetto in legno: risparmio energetico e non solo I vantaggi di un tetto in legno sono diversi e, fra tutti, il primo è sicuramente quello connesso al risparmio energetico che permette di raggiungere, grazie alla combinazione con altri prodotti isolanti. La conducibilità termica del legno, infatti, è bassa e ciò assicura una riduzione delle dispersioni di calore indesiderate attraverso la copertura. Oltre all’efficienza energetica, però, ci sono altre qualità del legno che lo rendono un’ottima soluzione per l’edilizia contemporanea. Alcuni interessanti vantaggi, infatti, riguardano anche l’economicità della soluzione, ma anche la leggerezza del materiale, la sua flessibilità e resistenza, che lo rendono capace di sopportare carichi senza spezzarsi. Un tetto in legno offre ottima resistenza alla trazione e alla compressione, caratteristiche che, combinate con la facilità di lavorazione e le proprietà antisismiche, ne fanno una valida alternativa ai tradizionali tetti in muratura. Se ben progettato e manutenuto, un tetto in legno è anche caratterizzato da un’elevata durabilità nel tempo. Infine, di grandissima importanza per l’edilizia contemporanea, è sicuramente la sostenibilità di questa soluzione: il legno è una risorsa naturale rinnovabile, capace di garantire alta efficienza energetica e ridotti consumi. La sostenibilità ambientale di un tetto in legno Uno dei principali motivi per cui scegliere di realizzare un tetto in legno risiede sicuramente nella sostenibilità del materiale. Il legno, infatti, è rinnovabile, di origine naturale e totalmente sicuro per la salute delle persone e per l’ambiente. Le foreste da cui si trae il legno da costruzione sono un aiuto per l’assorbimento di CO2 durante la loro vita e, una loro corretta gestione, assicura la massima rinnovabilità di questa risorsa. Inoltre, la sua lavorazione richiede molta meno energia di quanto non avvenga per la costruzione di componenti in altri materiali, come cemento e l’acciaio, riducendo così l’impatto ambientale associato alla loro fabbricazione. Il legno è un materiale atossico e sicuro per l’ambiente. Anche durante la fase di smaltimento di questa risorsa, l’impatto ambientale non è critico, in quanto può essere recuperato senza particolari criticità. Inoltre, il legno è un materiale rinnovabile, purché venga gestito in modo sostenibile. La silvicoltura responsabile assicura che gli alberi vengano piantati per sostituire quelli abbattuti, contribuendo a mantenere gli ecosistemi forestali vitali e a prevenire la deforestazione e la perdita di biodiversità. Per garantire la qualità dei materiali lignei da costruzione sono state sviluppate specifiche certificazioni, così da comunicare la provenienza del legno da foreste gestite in modo sostenibile. Il consiglio, quindi, è quello di scegliere sempre prodotti certificati (PEFC o FSC). Manutenzione del tetto in legno Un ulteriore vantaggio dei tetti in legno è la loro durabilità. Se trattati e curati adeguatamente, possono durare per decenni senza richiedere sostituzioni costose. La manutenzione regolare, come la verniciatura o l’applicazione di sigillanti, può prolungare ulteriormente la vita dei tetti in legno e preservarne l’aspetto estetico. E anche se il legno dovesse lesionarsi, l’opera di sostituzione sarà veloce; è possibile infatti andare a lavorare sulla singola parte o sostituirla, ed essendo un materiale economico la spesa per un eventuale rinnovo non sarà eccessivamente elevata. Si consiglia una regolare manutenzione dei tetti in legno, così da prolungarne la vita. Il primo e fondamentale passo è quello di monitorare, anche visivamente, le condizioni della copertura, intercettando quanto prima possibile ogni eventuale criticità. Un controllo che può essere fatto annualmente, ma anche a seguito di eventi calamitosi o fenomeni atmosferici particolarmente intensi. Ogni 5-10 anni, invece, si dovrebbe provvedere al ripristino e al rifacimento dei trattamenti protettivi. I pannelli solari su tetto in legno Un altro modo per massimizzare il risparmio energetico attraverso i tetti in legno è l’integrazione di tecnologie moderne come i pannelli fotovoltaici o i pannelli solari termici. Questi pannelli possono essere installati direttamente sui tetti in legno, sfruttando l’ampia superficie disponibile per la cattura dell’energia solare. L’energia solare è una fonte rinnovabile e pulita che può essere utilizzata per alimentare gli elettrodomestici, il riscaldamento, il raffreddamento e l’illuminazione degli edifici. L’integrazione dei pannelli solari nei tetti in legno non solo contribuisce a ridurre il consumo di energia elettrica dalla rete, ma può anche generare un surplus di energia che può essere venduto o immagazzinato per utilizzi futuri. Tetti in legno: i prezzi Un’elegante copertura in legno presenta delle caratteristiche indiscutibilmente interessanti dal punto di vista tecnico. Per non parlare dell’estetica: i tetti in legno hanno un design affascinante e sprigionano un calore che solo un materiale naturale sa offrire. Ma quali sono i prezzi dei tetti in legno? Vi forniamo una panoramica generale dei costi dei tetti in legno al metro quadro. Ricordiamo sempre che i prezzi possono variare in base al tipo di soluzione scelta e alla qualità del materiale. Un professionista saprà indicarvi il tipo di tetto che fa per voi e seguirvi nella definizione di un preventivo accurato. Quanto costa il tetto in legno mq? In linea generale possiamo dire che il costo al mq per un tetto in legno va dai 90 ai 100 euro circa (nel caso di un tetto non ventilato), mentre per un tetto ventilato i costi possono oscillare tra i 130 e i 190 euro al mq. Un tetto in legno lamellare completo va dai 2.000 ai 10.000 euro circa. Il legno nell’architettura contemporanea Come anticipato, il legno nelle costruzioni sta vivendo un momento di importante riscoperta e, molto spesso, l’architettura contemporanea fa grande uso di questo materiale. Anche se in molte tradizioni il tetto in legno è rappresentativo delle abitazioni tipiche locali, come ad esempio in ambiente alpino, ora viene utilizzato anche per edifici molto contemporanei, assumendo un aspetto completamente nuovo. Il motivo risiede in un altro grande pregio del legno: l’estetica. Questo materiale può essere elegante, caldo, accogliente, innovativo e tradizionale allo stesso tempo. In sostanza, se ben utilizzato e integrato nell’architettura, riesce a soddisfare molti gusti differenti, da chi ama il tocco rustico, a chi ricerca il design. Inoltre, la sua lavorabilità lo rende molto flessibile e modellabile, quindi adatto a molteplici applicazioni. FAQ Tetti in legno I tetti in legno sono adatti a tutte le zone climatiche? Non esiste un clima giusto o sbagliato per un tetto realizzato in legno. A seconda delle zone climatiche, infatti, sarà necessario studiare attentamente la stratigrafia dell’intero pacchetto di copertura, bilanciando capacità isolanti, traspirabilità e inerzia termica. Non è, però, il legno a essere discriminante per la realizzazione di una copertura, ma piuttosto la sua combinazione con tutti gli altri elementi che compongono il tetto. Inoltre, l’inerzia termica dovuta alla masse del legno è positiva soprattutto nei periodi estivi, con un ritardo nella dispersione del calore accumulato durante il giorno. Quali sono i vantaggi energetici di un tetto in legno? Un tetto in legno offre interessanti vantaggi energetici in quanto il materiale non permette una semplice dispersione del calore, favorendo le prestazioni isolanti dell’intera copertura. Si tratta di un beneficio particolarmente importante oggi, dato che l’edilizia è sempre più indirizzata verso soluzioni sostenibili e in grado di aumentare l’efficienza energetica degli edifici. Per i migliori risultati, il tetto in legno deve essere combinato anche a uno strato isolante. Quanto dura un tetto in legno con una corretta manutenzione? Un tetto in legno, con una corretta e attenta manutenzione, può durare diversi decenni senza creare alcuna criticità. Chiaramente incidono fattori quali la qualità del legno utilizzato, i trattamenti protettivi effettuati, l’integrità dello strato di impermeabilizzazione e di copertura. La manutenzione dovrebbe essere fatta almeno ogni 10 anni, controllando la presenza di infiltrazioni e la conservazione di ogni superficie, ripristinando laddove necessario protezioni o trattamenti. Ci sono tetti in legno che, ben progettati e manutenuti, sono ancora integri dopo più di 50 anni. Qual è la differenza tra tetto in legno ventilato e non ventilato? La principale differenza tra un tetto in legno ventilato e un tetto non ventilato consiste proprio nella presenza di una camera d’aria all’interno della stratigrafia della copertura, attraverso cui si può garantire una ventilazione naturale. Lo scopo è quello di favorire lo smaltimento del calore accumulato in estate e di aumentare le prestazioni termiche e di isolamento in inverno. Un tetto ventilato, inoltre, è anche più resistente a nemici insidiosi per la salute della copertura, come ad esempio l’umidità. I tetti in legno sono resistenti al fuoco? I tetti in legno sono resistenti al fuoco, in quanto i materiali utilizzati non bruciano velocemente come si potrebbe pensare. Una volta esposto al fuoco, il legno si caratterizza per la formazione di uno strato superficiale oggetto di carbonizzazione, che però non intacca immediatamente il cuore del materiale, rallentandone l’effettiva combustione. Per migliorare la resistenza al fuoco di questo materiale, comunque, si effettuano trattamenti ignifughi specifici, tramite impregnanti e vernici. Scegliere un tetto in legno per ristrutturazione o nuove costruzioni? Prima di approfondire e valutare tutti i motivi per cui il tetto in legno è una buona scelta, è importante definire le situazioni in cui è possibile optare per questa soluzione. Il tetto in legno è molto utilizzato anche per le ristrutturazioni e i rifacimenti di coperture esistenti. Per la corretta realizzazione, è compito del progettista verificare le condizioni strutturali dell’edificio esistente e progettare di conseguenza la nuova copertura. Che si tratti di un nuovo edificio o di una ristrutturazione, quindi, è possibile scegliere di realizzare la copertura interamente in legno. La forma della copertura dipenderà dalle esigenze e dal gusto del committente. Il legno si presta per tetti a falda, anche singola. Articolo aggiornato – Prima pubblicazione Ottobre 2023 Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento