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Grazie ad un esoscheletro in acciaio l’hotel parigino Villa M contribuisce alla biodiversità urbana, in linea con il piano di rivegetazione previsto dalla capitale francese. La sua facciata ospita una parete verticale, con piante rampicanti che incorniciano le finestre delle camere, regalando agli ospiti relax e benessere. All’interno finiture semplici e toni caldi. Un tocco green al famoso quartiere di Montparnasse che dona colore e calore. Montparnasse non ha bisogno di presentazioni. È qui che il designer Philippe Starck, in collaborazione con lo studio di architettura franco-brasiliano Triptyque, e lo studio di architettura paesaggista Coloco hanno realizzato Villa M, un hotel multifunzionale dalla caratteristica facciata ricoperta di piante. Esteso su una superficie di 8.000 mq, l’hotel è progettato come una struttura organica, un supporto alla biodiversità urbana, che soddisfa gli obiettivi del piano di rivegetazione previsto dalla città. “Abbiamo progettato Villa M come un manifesto architettonico naturalista” dichiarano Olivier Raffaëlli e Guillaume Sibaud, partner di Triptyque. “Un edificio di nuova era, dove l’uomo non si oppone più alla natura e ai viventi. L’edificio stesso è il supporto per questo giardino verticale, che crescerà e occuperà l’intera facciata, trasformando l’hotel in una foresta medicinale verticale” concludono. L’hotel con la facciata ricoperta di piante Gli architetti hanno progettato gli spazi di Villa M in maniera innovativa, con lo scopo di riportare la natura in città, concetto ripreso sulla facciata esterna dell’edificio dove, grazie ad un esoscheletro in acciaio, trovano spazio piante rampicanti che si riversano sui bordi e incorniciano le finestre delle camere da letto dell’hotel. Questa struttura è progettata come un gigantesco reticolo metallico che riprende l’architettura parigina dell’inizio del XIX secolo. L’ingresso dell’edificio conduce direttamente in uno spazio lounge dal quale si accede al ristorante con cucina a vista. Da qui si accede alla terrazza ristorante completamente circondata da alberi da frutto. “Entrando, il visitatore è immerso in uno spazio vivo che trapela benessere, un’agorà fatta di legno, cemento, vegetazione, accoglienza amichevole e cucina a vista, il tutto circondato da una rigogliosa terrazza alberata” dichiarano gli architetti. “In tutto il ristorante e il bar luoghi nascosti e giochi mentali suscitano curiosità e guidano lo sguardo dei visitatori, ricordando loro che l’intelligenza è uno dei sintomi più belli dell’umanità”, ha aggiunto il designer Starck . Anima multifunzione, finiture semplici e colori caldi L’edificio ha un’anima multifunzionale, con numerose opportunità. Il piano seminterrato ospita spazi per conferenze e riunioni, mentre nei due piani superiori si trovano 20 uffici e spazi di co-working, accanto a una palestra con un ring di pugilato e sale dedicate allo yoga. I quattro piani più alti dell’edificio ospitano l’hotel, che comprende 67 camere e 6 suite, progettate per regalare il massimo del relax. Molte suite si aprono su balconi o terrazze pieni di vegetazione. Villa M, la vista sulle piante dall’interno dell’hotel La Suite Pasteur è la camera più grande, situata all’angolo del settimo piano, con finestre a golfo e una doppia terrazza. “Il viaggiatore deve sentirsi a casa, in stanze tranquille, morbide e materne, piacevoli da vivere, in modo che l’essere umano sia sempre al centro del concetto di Villa M”, ha affermato Starck. Nella parte superiore dell’edificio si trova il bar sul tetto, descritto da Tryptique come “un’oasi sospesa” che offre viste su Parigi tra alberi da frutto e piante. All’interno dell’hotel, le finiture si basano sul concetto di semplicità, con colori caldi, soffitti e colonne in cemento, che contrastano con i pavimenti in legno chiaro. I mobili e gli accessori utilizzano una tavolozza di colori caldi e terrosi, con materiali pregiati e durevoli. img by triptyque Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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