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Adobe Photoshop è un programma unico nel suo genere. Si rivela fondamentale soprattutto per i professionisti che si occupano di fotoritocco e fotografia, ma il software si rivela prezioso anche per chi lavora nell’ambiente della computer grafica, dell’interior design ed anche per gli architetti. Indice degli argomenti: Photoshop in architettura: come utilizzarlo e perché Quale versione di Photoshop debbono utilizzare gli architetti? Infatti, attraverso questo software è possibile svolgere un corposo lavoro di post-produzione modificando le immagini per renderle più suggestive per i futuri potenziali clienti. Ma le funzioni non finiscono qui, perché Adobe Photoshop applicato all’architettura consente infatti di ottimizzare i render prodotti, modificare delle semplici immagini ed in qualche caso persino progettare delle tavole di presentazione. Photoshop in architettura: come utilizzarlo e perché Rendering e fotoritocco Come stavamo dicendo nelle righe precedenti, Adobe Photoshop può essere utilizzato in ambito architettonico per creare dei render suggestivi partendo dai risultati di un modello tridimensionale realizzato tramite SketchUp, oppure dopo aver realizzato delle scene ottimizzate con V-Ray per Cinema 4D. Infatti, le immagini di rendering non pienamente ottimizzati ed elaborati (in particolar modo quelli riguardanti scene di rendering esterno), possono mancare dell’atmosfera e della profondità di campo necessaria a fare breccia nel cuore del cliente. Qui entra in scena Photoshop il quale, nel dettaglio, può essere utilizzato per: aumentare la nitidezza di un’immagine lavorare sull’intensità dei riflessi creare le ombre proiettate da un edificio inserire persone e/o oggetti in formato PNG definire dei pattern, modellabili all’interno della scena Queste sono le funzioni principali con cui Photoshop si affianca al mondo dell’architettura, ma a seconda delle necessità, il programma presenta ulteriori strumenti utili ad un professionista del settore. Il più importante, forse, a livello di praticità, è la funzionalità di Photoshop che permette di migliorare o nascondere alcune aree specifiche del rendering. Come vedremo più avanti per altre funzioni, Photoshop lavora per livelli. A questo si lega il fatto che la maggior parte degli attuali software di rendering consente il salvataggio (o l’importazione per essere più tecnici) dei singoli elementi del render, come file separati. In questo modo, tutte quelle proprietà fisiche come i riflessi, la rifrazione, i colori diffusi, le ombre, le texture, ecc. saranno inserite all’interno del foglio di lavoro di Photoshop secondo livelli separati tra loro, con ogni singolo elemento che avrà il suo livello specifico. Questo garantisce un’infinita flessibilità di lavoro, poiché ogni livello può essere bloccato, posto in primo o secondo piano, spento o acceso a seconda delle necessità e dello stato di avanzamento del lavoro. Realizzare piante, planimetrie, prospetti e sezioni La funzione richiamata precedentemente sulla possibilità di creare le proprie texture o aggiungere dei materiali, trova linfa nel tentativo di avvicinarsi quanto più possibile alla realtà visiva degli studenti di architettura. Essi, infatti, al pari di un architetto navigato sfruttano l’aggiunta fotografica di materiali e texture per andare a creare l’illusione di una realtà fisica nella scena finale. Ciò può accadere in ambito di creazione tanto di prospetti quanto di sezioni, per non parlare del “tocco di realtà” che può essere attribuito alle planimetrie attraverso un efficace lavoro di sovrapposizione di livelli, ombre e pattern, con il fine di garantire che sia l’immagine stessa a parlare del progetto. Questo strumento può anche spingere gli architetti ad esaltare ancor di più i propri stili di linguaggio, differenziandosi da quello di un collega anche all’interno dello stesso ambito, o persino dello stesso progetto (in occasione di contest). Ogni professionista sentirà l’esigenza di raccontare il proprio lavoro in un modo unico, esaltando le sfumature, dando lustro alle tonalità cromatiche o ritenendo opportuna una riduzione dei colori al binomio bianco-nero. Realizzare schemi concettuali Come se non bastasse, Adobe Photoshop è un eccellente produttore di schemi concettuali, i quali rappresentano il miglior amico di un architetto. Spiegare un progetto non sempre è immediato o semplice, talvolta bisogna affidarsi alla propria creatività e sfruttare gli strumenti messi a disposizione dal programma per produrre diagrammi visionari o concreti, ma comunque atti ad esprimere un singolo concetto. Quale versione di Photoshop debbono utilizzare gli architetti? Una licenza Photoshop completa richiede un notevole sacrificio economico. Ma un professionista del settore potrebbe considerare l’acquisto come un investimento, considerata l’importanza che il software riveste. Tuttavia, per venire incontro all’esigenza di molti, (in particolare agli studenti delle università) Adobe ha creato la suite Elements, che contiene una versione ridotta dei loro prodotti ad un prezzo più accessibile. Hai trovato interessante questo articolo e vuoi diventare un esperto di Photoshop rimanendo aggiornato sugli sviluppi del software? GoPillar mette a disposizione il Corso completo di Photoshop per l’architettura! 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