Resstende firma il sistema di schermatura solare per il Muse

RESSTENDE – Produzione di tende tecniche e avvolgibili

L’azienda ha realizzato, in collaborazione con lo studio di Renzo Piano, il progetto di schermatura solare degli uffici del MUSE, Museo delle Scienze di Trento: installati 24 sistemi 

Schermature solari Resstende per il Muse Museo delle Scienze
foto Matteo De Stefano

Il Museo delle Scienze di Trento, Muse, nato dalla riconversione in chiave green dell’ex area industriale Michelin, è stato realizzato dallo Studio Renzo Piano, con il principale obiettivo di mettere in collegamento l’edificio con il territorio e con il tessuto cittadino. Il Museo è strutturato su 6 piani, che raccontano i vari ecosistemi ed il cambiamento degli habitat e della relativa biodiversità. Spazi e volumi si succedono e sembrano galleggiare sullo specchio d’acqua su cui si appoggiano, con i riflessi e le vibrazioni regalate dall’acqua. A personalizzare il progetto le grandi falde di copertura, riconoscibili anche dall’esterno.

Muse, Museo delle Scienze di trento
foto Roberto Nova

A livello impiantistico il MUSE è dotato di una serie di impianti automatizzati alimentati a energia rinnovabile, con un sistema di pannelli fotovoltaici , solari e sonde a scambio termico.

Resstende è stata incaricata della realizzazione del sistema di schermatura solare degli uffici Muse, in particolare per risolvere il problema dell’abbagliamento negli open space e uffici amministrativi, reparto comunicazione, presidenza e didattica, non del tutto riparati dai frangisole esterni.

L’azienda ha dunque sviluppato, in collaborazione con lo studio di Renzo Piano, un progetto sul tema Workplace as Life Place. con l’obiettivo di assicurare, coerentemente con il progetto architettonoico del Museo, il miglior comfort degli ambienti e la gestione ottimale degli scenari luminosi, nell’assoluto rispetto degli elementi progettuali e della vision, che unisce una vena tecnico creativa e sperimentale da una parte, all’imperativo del well-being dall’altra. Il tutto con attenzione a efficienza energetica e sostenibilità.

Open space del Muse di Trento
Open space, foto Fabio Di Carlo

Resstende ha sviluppato un progetto esclusivo nel pieno rispetto dei temi del percorso espositivo, che presenta volumi chiari pur mantenendo una certa flessibilità nell’allestimento degli spazi. Il progetto unisce dunque soluzioni tecniche di altissimo livello alla massima integrazione della tenda nell’architettura dell’edificio, con l’obiettivo di garantire il miglior comfort in tutti gli ambienti.

Le schermature solari aiutano inoltre il controllo dell’irraggiamento e il risparmio di energia per regolare la temperatura degli edifici e contribuiscono al conferimento del punteggio LEED. 

Schermature solari Resstende per gli uffici del MUSE
Gli uffici, foto Fabio Di Carlo

La soluzione scelta è il modello Boston 110, sistema tra i più evoluti ed eleganti dell’azienda, abbinato al sistema Traction Kit 55 e al tessuto Sunscreen Satiné 5501, della ditta Mermet, composto dal 42% in fibra di vetro e dal 58% in PVC. Boston è studiato proprio per installazioni su facciate: la tenda diventa parte integrante dell’architettura. In abbinamento il cassonetto CT110 in alluminio estruso. Il sistema Traction kit assicura ottima stabilità alla tenda montata anche in esterno, grazie alla tecnologia che garantisce una tensione al telo in applicazioni verticali e orizzontali, contrastando la potenza del vento.
Tutti i sistemi sono motorizzati e montati su una struttura di travi lignee inclinate a 50° tramite piastre a disegno.

dettaglio delle schermature solari Resstende al MUSE di Trento
Un dettaglio delle schermature, foto Fabio Di Carlo

Le schermature installate all’interno dell’edificio hanno altezze diverse a seconda dell’ambiente, si va dai 2 metri degli uffici amministrativi agli oltre sei metri dell’open space sviluppato su doppia altezza.

Grazie al fattore di apertura piuttosto ridotto del tessuto utilizzato (1%), l’abbagliamento creato dai punti di luce diretta diminuisce con benefici a livelli di temperatura interna, “isolando il calore tra il punto di incidenza esterno (le lamelle) e il tessuto, installato internamente. La tenda diventa così fonte supplementare di raffreddamento passivo e soluzione di risparmio passivo di energia, quindi di costi”.

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