Arriva la Riforma dell’Edilizia, cosa cambia riguardo silenzio assenso, digitalizzazione e sanatorie storiche 08/12/2025
Tecnologia e innovazione in edilizia: occorre aprirsi alla digitalizzazione e all’inclusione 21/07/2025
Come l’energia, di cui tanto si parla negli ultimi anni, anche l’acqua è una risorsa scarsa il cui utilizzo efficiente nell’ambito delle abitazioni merita una incentivazione. Non temporaneo, come le misure fiscali attuali in scadenza a fine 2013, ma strutturale tale da dare risposte alla indispensabile riqualificazione del patrimonio edilizio italiano. E’ questa la decisione assunta, all’unanimità, dalla Camera dei Deputati, su un emendamento che ha visto concordi sia la Commissione che lo stesso Governo. Un risultato importante anche per l’industria ceramica italiana, che nel comparto dei sanitari è in grado di rendere disponibili vasi con consumi di soli 6 litri, come anche nell’industria delle piastrelle di ceramica per i conseguenti lavori di riqualificazione delle sale da bagno. Un traguardo reso possibile dall’ordine del giorno, presentato dal senatore Stefano Vaccari ed altri ed approvato dal Governo, i cui contenuti alla Camera sono diventati un emendamento presentato da Giuseppe Fioroni ed altri che è stato, come detto, approvato ieri sia in aula che nelle commissioni referenti che dal Governo. Ora si attenda, entro il 4 agosto, la definitiva rilettura al Senato per l’approvazione finale. Le misure di incentivazione dell’installazione di apparecchi sanitari ad elevata efficienza idrica rappresenta uno dei contributi che il settore ceramico può dare al miglioramento e riqualificazione del patrimonio edilizio nazionale. Accanto alle piastrelle, che nelle facciate ventilata migliorano l’efficienza energetica dell’edificio, anche i sanitari in ceramica potranno essere in grado di elevare l’efficienza idrica delle nostre case. Tale norma apre importanti opportunità di risparmio se si pensa che l’acqua utilizzata per lo scarico dei vasi rappresenta il 30% dei consumi medi giornalieri di un cittadino italiano, pari a 250 litri giorno. Una recente indagine del Cresme ha evidenziato che in Italia sono installati oltre 57 milioni di vasi, che consumano 1,4 miliardi di metri cubi di acqua ogni anno equivalenti ad un costo annuo di 2,4 miliardi di euro. Oltre il 51% di questi sanitari è stato posato prima del 1990, quando gli apparecchi sanitari utilizzavano 12-15 litri per ogni scarico, rispetto ai prodotti attuali operano invece con scarichi ridotti, pari o inferiori a 6 litri. Se si sostituissero i 28,4 milioni di vasi “ante 1990” con nuovi apparecchi aventi scarico massimo pari a 6 litri si avrebbe un risparmio strutturale di acqua pari a 414 milioni di metri cubi all’anno. Per i consumatori vorrebbe dire un minor costo di 665 milioni di euro l’anno, per l’ambiente, oltre alla tutela della risorsa idrica, anche 2,9 milioni di tonnellate di CO2 evitata ogni anno per la produzione dell’energia elettrica utilizzata per l’approvvigionamento e la distribuzione della risorsa idrica. Queste misure potranno dare una mano anche all’industria italiana dei sanitari in ceramica, che vive oggi una situazione di difficoltà. Lo stesso studio Cresme ha valutato che l’incentivazione fiscale della sostituzione dei vasi, equiparandoli al 65% previsto per efficienza energetica, se fosse stata introdotta nel secondo semestre 2013 avrebbe potuto stimolare 123.000 interventi, attivando investimenti per 67,7 milioni di euro, e con effetti occupazionali diretti e indotti quantificati in 756 posti di lavoro. “All’’industria ceramica italiana che chiedeva interventi strutturali per affrontare la crisi strutturale del comparto edilizio nazionale – afferma il Presidente di Confindustria Ceramica Vittorio Borelli – il Governo ed il Parlamento hanno dato una risposta positiva ed alta, a partire dal 2014. L’inserimento del risparmio idrico nelle misure incentivabili, sottolineando come anche l’acqua al pari dell’energia sia una risorsa scarsa da tutelare, va nella giusta direzione di una finanza pubblica che orienta verso percorsi di sviluppo sostenibile le proprie scelte”. “La decisione assunta dalla Camera dei Deputati, dopo che il dibattito in Senato aveva già rimarcato l’importanza del provvedimento sul risparmio idrico – rileva il senatore Stefano Vaccari – sottolinea la precisa volontà di procedere lungo un percorso di riqualificazione edilizia che ponga al centro tutti i fattori coinvolti nello sviluppo sostenibile. Tale iniziativa va nella direzione di supportare lo sviluppo di un settore portante dell’economia nazionale come quello ceramico, che ha a Sassuolo, Imola e Civita Castellana tre importanti poli produttivi ed occupazionali”. “Si tratta di un primo passo dopo tante parole e tanto tempo perso – dichiara l’on. Giuseppe Fioroni -. Un segnale positivo anche per le nostre ceramiche, che come l’efficientamento idrico previsto negli incentivi, avranno una spinta alla produzione e alla crescita dei fatturati con risvolti occupazionali positivi, senza considerare l’indubbia ricaduta ambientale”. “La logica che abbiamo seguito nel proporre le modifiche al testo originario – spiega l’on. Alessandro Mazzoli – è quella di prevedere agevolazioni non solo per il risparmio energetico, ma anche per quello idrico. Si tratta di due interventi concreti a favore del Viterbese: gli incentivi fiscali per chi sostituisce il vecchio water con uno a elevato risparmio idrico, quali quelli brevettati nel distretto ceramico di Civita Castellana, daranno una boccata d’ossigeno all’economica del comparto. Negli ultimi anni circa 700 lavoratori sono stati espulsi dal ciclo produttivo e 1.411 sono entrati in cassa integrazione. Si tratta di un duro colpo per lavoratori e imprese, ma anche per il tessuto produttivo provinciale perché il fatturato del distretto rappresenta una parte rilevante del Pil. La misura approvata aiuterà a risollevare le vendite dei sanitari di Civita”. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
16/10/2025 Dotazioni energetiche delle famiglie 2024: sempre più impianti autonomi e aumenta il comfort domestico ISTAT: riscaldamento quasi universale in Italia, boom di impianti autonomi e crescita costante delle pompe di ...
30/09/2025 Infortuni nei cantieri, il Rapporto Inail 2025 Il Rapporto Inail 2025 conferma le cadute dall’alto come causa principale di infortuni nei cantieri. FINCO: ...
25/09/2025 Corte dei Conti: criticità nella delibera Cipess sul Ponte sullo Stretto La Corte dei Conti evidenzia criticità nella delibera Cipess sul Ponte sullo Stretto e chiede chiarimenti ...
17/09/2025 Ecosistema Scuola 2025, 25 anni di poche luci e molte ombre nell’edilizia scolastica A cura di: Raffaella Capritti Sicurezza antisismica, efficienza energetica, qualità: il patrimonio edilizio scolastico italiano è indietro. Pubblicato il Report Ecosistema ...
09/09/2025 Efficienza energetica in Italia, per raggiungere i target europei servono 308 mld di investimenti A cura di: Pierpaolo Molinengo L’Italia punta all’efficienza energetica, ma tiene un ritmo troppo lento: i target fissati dall’UE sono ancora ...
08/09/2025 Shamballa, l'abitare sostenibile passa dalla stampa 3D A cura di: Stefania Manfrin Shamballa, nata dall'intuizione di WASP, è il più grande laboratorio a cielo aperto per l’abitare sostenibile ...
30/07/2025 Il vetro riciclato entra nei blocchi da costruzione: innovazione e sostenibilità nell’edilizia Uno studio svela potenzialità e sostenibilità per l’edilizia sostenibile dei nuovi mattoni realizzati in vetro riciclato ...
18/07/2025 Abitare il futuro: costruire case a partire dai container Green Living, realtà italiana fondata dall’architetto Vincenzo Russi, trasforma container in case modulari, sostenibili e a ...
14/07/2025 Immobili in Italia: come cambia lo stock nel 2024 L’universo catastale italiano conta oltre 79 milioni di immobili tra abitazioni, pertinenze, uffici, negozi e destinazioni ...
03/07/2025 Le ESCo spingono transizione ed efficienza Studio AGICI-Siemens: le ESCo sono protagoniste della transizione energetica italiana tra tecnologia, efficienza e innovazione.