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L’analisi delle compravendite realizzate dalle agenzie affiliate al Gruppo Tecnocasa nel secondo semestre del 2016 evidenzia che il 74,7% ha riguardato l’abitazione principale, il 18,6% la casa ad uso investimento ed il 6,7% la casa vacanza. Rispetto allo stesso semestre del 2015 si registra un leggero aumento della percentuale di acquisti per investimento che passa dal 16,2% all’attuale 18,6%. Nel 56,1% dei casi ad acquistare l’abitazione sono persone con un’età compresa tra 18 e 44 anni, si registra poi un 22,2% di acquirenti dall’età compresa tra 45 e 54 anni, con percentuali in diminuzione al crescere delle fasce di età. Nella seconda parte del 2016 ad acquistare casa attraverso le agenzie del Gruppo Tecnocasa sono state soprattutto coppie e coppie con figli che compongono il 72,4% del campione, mentre è più bassa la quota di acquirenti singles che si attesta sul 27,6%. Analizzando le compravendite dal lato del VENDITORE, nel secondo semestre del 2016 la maggior parte delle persone ha venduto per reperire liquidità (56,2%), seguiti da coloro che hanno venduto per migliorare la qualità abitativa (30,8%) ed infine da chi si è trasferito da un altro quartiere oppure da un’altra città (13,0%). Nella fascia di età più giovane, tra 18 e 34 anni, la percentuale di chi cerca casa in affitto è decisamente alta: 43,5%, a seguire la fascia di età compresa tra 35 e 44 anni che però sembra registrare una forte diminuzione rispetto ad un anno fa (da 30,8% a 24%). Relativamente alle motivazioni, si evince che il 55,3% di chi cerca in affitto lo fa per trovare l’abitazione principale, seguono coloro che si trasferiscono per lavoro (36,1%) ed, infine, ci sono coloro che si trasferiscono per motivi di studio e che cercano casa vicino alla sede della facoltà frequentata (8,6%). Rispetto all’anno precedente si nota una diminuzione della percentuale di quest’ultima motivazione. La spiegazione potrebbe essere la minor mobilità dovuta al fatto che gli studenti scelgano università più vicine al luogo di residenza. La domanda di abitazioni in affitto si concentra in particolare sui bilocali (40,4%), a seguire il trilocale (35,3%). Quello che è cambiato sensibilmente col tempo è l’utilizzo del canone concordato che si è attestato intorno al 27,2%, trovando sempre più consensi tra proprietari ed inquilini (in un anno è passato dal 20,3% al 27,2%). A Milano spetta il primato della città con la più alta percentuale di persone che cercano casa in affitto per motivi di lavoro (55,9%), a Genova il primato del maggior ricorso al canone concordato (89,5%) seguita da Verona (77,0%). I potenziali locatari sono sempre più esigenti nella ricerca dell’immobile e si evidenzia una maggiore facilità di affitto per le soluzioni di “qualità”, dove per qualità si intende non solo lo stato dell’immobile ma anche la qualità dell’arredamento, la presenza di ambienti luminosi e di servizi in zona. Cresce l’interesse per gli immobili arredati o parzialmente arredati. La presenza del riscaldamento autonomo è apprezzata perché consente una riduzione dei costi condominiali. I proprietari stanno recependo questa esigenza e la qualità dell’offerta abitativa in locazione è in miglioramento. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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