Come migliorare la classe energetica della casa: i passi da seguire per essere più green e risparmiare 25/09/2023
Materiali compositi: dall’edilizia all’auto, la ricerca lavora per fornire benefici e sostenibilità 21/06/2023
Xu Tiantian: architetto agopuntore che ripopola i villaggi rurali cinesi e scommette sull’Italia 12/09/2023
Cambiamento climatico e condominio, come proteggersi: intervista a Leonardo Caruso di ANACI 06/07/2023
Università per lo sviluppo sostenibile: gli atenei fanno Rete per ambiente, territori e futuro 14/06/2022
Sono in fase di inchiesta parallela CEN/ISO le revisioni delle due norme sulle prove di trazione per geosintetici: UNI EN ISO 10319:1998 “Geotessili – Prova di trazione a banda larga” UNI EN ISO 10321:1998 “Geotessili – Prova di trazione a banda larga per giunzioni e cuciture” Il termine per la raccolta dei commenti a livello nazionale italiano è il 30 settembre 2006. Le due prove sono di fondamentale importanza per la caratterizzazione dei prodotti dal punto di vista delle prestazioni meccaniche. La prima edizione delle norme ISO risale al 1992. La revisione non ha portato modifiche profonde, ma ha permesso di specificare meglio alcuni aspetti del procedimento di prova, ad esempio per tenere conto del comportamento dei prodotti affini ai geotessili quando vengono bloccati tra i morsetti. Un’altra modifica riguarda l’adattamento della terminologia e della simbologia alla norma di riferimento recentemente pubblicata, la UNI EN ISO 10318:2005 “Geosintetici – Termini e definizioni”. I lavori di revisione sono portati avanti dal gruppo di lavoro WG 3 “Mechanical testing” del comitato tecnico ISO/TC 221 “Geosintetici”, coordinato da Daniele Cazzuffi del CESI, con segreteria affidata all’UNI. Sono attualmente membri del gruppo di lavoro esperti provenienti da Italia, Francia, USA, Regno Unito, Germania, Belgio, Giappone, Australia, Canada, Lussemburgo, Israele, Svezia, Sri Lanka, Turchia. A livello nazionale, i lavori sono seguiti dal GL 3 “Geosintetici” della commissione “Costruzioni stradali e opere civili delle infrastrutture”. Per ulteriori informazioni e-mail: [email protected] Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia