Milano Bicocca. Apre Open 336

In viale Sarca, nella zona nord del capoluogo lombardo, inaugurato il nuovo edificio direzionale del Gruppo Barings Real Estate progettato da Park Associati. Soluzioni innovative del gruppo Fervo per l’abbattimento dell’anidride carbonica

La facciata di Open 336 in viale sarca a milano

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Ispirazioni high-tech, citazioni post-industriali, impianti tecnologici all’avanguardia e certificazioni di sostenibilità di alto livello. Sono i contenuti di Open 336, il nuovo edificio direzionale inaugurato di recente in zona Bicocca a Milano, su progetto di Park Associati.

A rendere possibile l’iniziativa è Barings Real Estate, società di investimento americana, approdata recentemente in Italia anche nel mercato residenziale, che per l’occasione è stata affiancata da Savills Investment e dal gruppo Fervo, specializzato nel facility ed energy management.

Il quartiere

Il progetto si inserisce nel contesto della Bicocca, ricco di storia industriale. Qui, infatti, nel 1903, aprirono i nuovi stabilimenti della Società Italiana Ernesto Breda, sempre qui venivano costruiti edifici solidi, regolari, dalle facciate di mattoni. Una zona che oggi accoglie e risponde alle esigenze della nuova economia. Qui sorgono l’università degli Studi di Milano Bicocca, il centro commerciale Bicocca Village, il teatro degli Arcimboldi e l’Hangar Bicocca della Pirelli.

L’architettura

Ispirato ai principi di un’architettura vivibile, l’edificio si sviluppa su cinque piani fuori terra e due interrati, destinati a parcheggio.

Open 336, nuovo edificio per uffici in viale Sarca a Milano progettato da Park Associati
La facciata reinterpreta gli elementi morfologici degli edifici circostanti, dove sono presenti il colore rosso del mattone e quello scuro del ferro

Il volume di Open 336 si costruisce come un rettangolo, interessato a piano terra e all’ultimo piano da svuotamenti che lo rendono permeabile, equiparando entrambi i fronti dell’edificio. Al quarto e ultimo piano un ampio terrazzo di 380 metri quadrati interrompe la sequenza regolare dei piani, aprendo la vista verso sud. Nella sua parte più stretta, il fronte dell’edificio si inclina in un prospetto che guarda la città.

Gli uffici di Open 336 in viale sarca a Milano
Gli spazi flessibili rispondono alle esigenze contemporanee di organizzazione del lavoro, sempre meno vincolate alla scrivania fissa

Il disegno della facciata riassume e interpreta gli elementi morfologici degli edifici circostanti. Con l’uso ripartito di lesene e marcapiani in fibrocemento colorato nella sfumatura arancio-rosata che ricorda il mattone, il fronte appare linearmente ritmato sia orizzontalmente che verticalmente, in equilibrio tra aperture in vetro a tutto o doppio piano e telaio strutturale in facciata. Gli uffici, in gran parte open-space, usufruiscono delle grandi aperture verso l’esterno, offrendo agli occupanti una vista telescopica verso tutti i fronti.

La hall di Open 336 in viale Sarca a Milano

La hall, uno spazio vetrato, ampio e luminoso, circondato dal verde, si trova nello spazio porticato che collega i due lati lunghi dell’edificio. Per dimensioni e disegno, la hall può ospitare una o più reception ed è pensata come un ambiente in continuità con l’esterno dell’edificio, grazie al colore e ai materiali usati, sospesi tra high-tech e citazioni post-industriali.

L’interno e il verde

Ai piani superiori, le grandi vetrate (in vetro selettivo) che caratterizzano la struttura, garantiscono la trasmissione della luce, contenendo allo stesso tempo il passaggio di calore dovuto all’irraggiamento solare. Gli spazi, flessibili e luminosi, rispondono alle esigenze odierne di organizzazione del lavoro, sempre meno vincolate alla postazione di lavoro fissa.

Gli uffici di Open 336 in Viale Sarca a Milano
Le vetrate in vetro selettivo garantiscono la trasmissione della luce, contenendo allo stesso tempo il passaggio di calore dovuto al sole

Il verde è un elemento fondamentale: gli ingressi principali sono cinti da pareti verdi che fanno da quinta agli spazi più pubblici e comuni, mentre al piano quarto un grande giardino, caratterizzato da mirti e fioriture colorate, completa il terrazzo.

Il terrazzo al quarto piano di Open 336
Il terrazzo al quarto piano interrompe la sequenza regolare dei piani aprendo la vista verso sud e verso la città

La filtrazione dell’anidride carbonica

L’edificio coniuga il tema dell’abbattimento della CO2 all’elaborazione di nuove strategie per ridurre gli impatti ambientali e i consumi di tutto il ciclo di vita dell’edificio, anche nella sua fase di costruzione.

In particolare, con l’utilizzo di una tecnologia innovativa, gli immobili possono comportarsi come se fossero alberi, ovvero possono filtrare CO2, ma con un potere di filtrazione maggiore. Open 336 è una realizzazione che intende affrontare, da diversi punti di vista, il tema della decarbonizzazione.

Open 336, nuovo edificio per uffici in viale Sarca a Milano progettato da Park Associati

Le tecnologie

La tecnologia filtrante messa in campo dal gruppo Fervo si chiama Eco2Air. Si tratta di un sistema di trattamento dell’aria che cattura e immagazzina una parte dell’anidride carbonica presente nell’atmosfera esterna, immettendo poi nell’edificio aria pulita e ricca di ossigeno. La CO2 catturata grazie al filtro, realizzato in materiale organico e biodegradabile, viene recuperata e riutilizzata in altri processi secondo i principi dell’economia circolare. Una volta saturo, dopo un utilizzo di circa 600 ore, il filtro può essere svuotato della CO2 accumulata, rigenerato e riutilizzato.

L’impianto di trattamento dell’aria è connesso a una piattaforma chiamata Feams che, attraverso sensori, legge in tempo reale tutti i parametri di consumo e funzionamento segnalando non solo eventuali anomalie, ma prevedendo addirittura gli interventi necessari prima che i guasti si verifichino, grazie ad algoritmi di intelligenza artificiale.

 Parla l’ad di Fervo

Ad Alessandro Belloni, ceo del gruppo Fervo, abbiamo chiesto delucidazioni rispetto al filtro Eco2Air. Ecco cosa ci ha risposto.

“Siamo una società specializzata nei servizi di cura dell’edificio – afferma il ceo di Fervo – e sempre più spesso i nostri clienti ci chiedono di contribuire a raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione fissati dall’Europa. È così che nel corso del tempo abbiamo sviluppato tecnologie utili a ridurre le emissioni di anidride carbonica in atmosfera, ma anche a catturare la CO2. Considerato che ci occupiamo di trattamento dell’aria, abbiamo pensato di installare dei filtri, in materiale biodegradabile, capaci di assorbire una quota di CO2 emessa, che andremo a sostituire ogni 600 ore. Alla fine, nell’arco di 15 anni riusciremo a catturare 15 tonnellate di anidride carbonica: quantità che stavano negli obiettivi iniziali del progetto. Abbiamo anche stimato che una tonnellata di anidride carbonica equivale all’attività di cattura della CO2 di una ventina di magnolie. Open 336 è stato il primo caso di applicazione del filtro Eco2Air in un edificio direzionale”.


Park Associati

Fondato nel 2000 da Filippo Pagliani e Michele Rossi, Park Associati si occupa di progettazione architettonica, urbanistica, interior e product design. Ha costruito importanti progetti in Italia e all’estero con una consolidata esperienza in vari ambiti, dal terziario al residenziale, dal retail all’urban planning.

Gruppo Fervo

Dal 2008 raggruppa un gruppo di imprese di Facility ed Energy Management. Nel 2021 ha vinto il Best Managed Companies Award.

Barings Real Estate

È una società di gestione di investimenti internazionali. Opera nei mercati azionari specializzati, immobiliari e del reddito fisso pubblici e privati.



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