Horti, le residenze firmate Michele De Lucchi

Aperto al pubblico Horti, il giardino storico rimasto nascosto per decenni tra le vie Orti e Lamarmora. L’intervento di BNP Paribas Italy ha previsto il recupero della grande Villa del XIX secolo e la realizzazione di una serie di residenze. Riqualificati alcuni spazi pubblici su progetto paesaggistico di LAND

a cura di Pietro Mezzi

Horti, le residenze firmate Michele De Lucchi
Il complesso residenziale di Horti a Milano

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Da circa un mese a Milano, in zona Romana, ha aperto al pubblico il giardino storico di Horti. Si tratta di una porzione del parco collegato al nuovo progetto residenziale firmato dall’architetto Michele De Lucchi.

Horti è un gioiello finora rimasto nascosto ai milanesi, che viene restituito alla città grazie all’iniziativa di BNP Paribas Real Estate Property Development Italy che, con un investimento di circa 100 milioni di euro, ha trasformato un’area di 14.600 metri quadrati tra le vie Orti e Lamarmora realizzando 74 unità immobiliari, destinate al libero mercato di fascia alta, due unità multifunzionali a uso ufficio, un’autorimessa di due piani interrati e un parco di 10 mila metri quadrati.

Recuperato nel suo impianto originario, il parco ospita piante d’alto fusto, come tigli e cedri libanesi, oltre al giardino storico di duemila metri quadrati.

Cenni storici

Sulla superficie di Horti insistono fabbricati realizzati in periodi storici differenti a partire dal 1700 fino a metà del 1900.

L’area fu acquistata e direttamente costruita dalla famiglia Dumolard per essere destinata a “casa di cura e ricovero per anziani indigenti e servizi collegati all’attività dell’ospizio stesso” L’ospizio è stato gestito inizialmente dalle Piccole Suore dei poveri vecchi e successivamente dall’ente ecclesiastico Provincia Italiana dell’Istituto delle Piccole Sorelle dei Poveri, che ne ha ereditato la proprietà.

L’attività di ospizio per anziani è stata svolta dall’ente sino alla fine degli Anni ‘80 e quindi dismessa. Nel 1996 la proprietà degli immobili è stata trasferita all’università Cattolica di Milano e acquisita, a fine 2017, da BNP Paribas Real Estate Italy.

Il progetto di De Lucchi

Il progetto di Horti ha trasformato radicalmente un’area nel cuore di Milano che ha il verde come elemento centrale e nella quale oggi, grazie a un sapiente intervento di restauro e risanamento conservativo, convivono nuove architetture ed edifici storici, materiali all’avanguardia e intonaci originali.

È stata ristrutturata la grande Villa interna del XIX secolo, esaltandone in chiave residenziale le linee originali ottocentesche. Sono stati recuperati due edifici storici quali la Lavanderia e il Casello. Inoltre, sono stati realizzati un edificio di nuova costruzione sulla via Lamarmora e, su via Orti, sei villette urbane indipendenti.

complesso residenziale di Horti a Milano
Recuperato nel suo impianto originario, il parco ospita piante d’alto fusto, oltre al giardino storico di duemila metri quadrati

La Villa, ex edificio religioso, posto al centro del parco, è stata riportata all’impianto originario di fine Ottocento, eliminando gli interventi e gli ampliamenti stratificati nel tempo che ne avevano alterato la struttura, ed è stata riqualificata anche l’annessa chiesa, dalla presenza monumentale, destinata ora a spazio multifunzionale a uso ufficio.

L’edificio Orti racchiude il parco in continuità con il vecchio borgo ed è composto da villette urbane, rivisitate in chiave moderna e distribuite su tre livelli oltre al piano interrato, che beneficiano sia di terrazze verso il giardino, sia di giardini privati. Lamarmora, edificio con grandi vetrate e finiture moderne, ospita invece gli appartamenti più contemporanei, rispettosi del contesto nel quale sono inseriti, anch’essi con grandi terrazzi verso il parco.

Il progetto degli interni è di Daniele Fiori dello studio DFA Partners. L’interior design dei tre edifici la Villa, Orti e Lamarmora – è stato studiato in sintonia con le diverse architetture.

Tutti gli appartamenti sono dotati delle più moderne tecnologie impiantistiche, contribuendo alla sostenibilità ambientale. L’intero progetto è, infatti, certificato Leed Gold.

La riqualificazione di via Orti

BNP Paribas si è occupata anche della riqualificazione stradale e viabilistica di via Orti, attraverso un progetto paesaggistico firmato da LAND di Andreas Kipar e da Alpina per la viabilità, che ha realizzato un nuovo spazio a forte vocazione pedonale, ponendo attenzione all’uso dei materiali, del verde e dell’arredo urbano.

La vecchia carreggiata è diventata una fascia centrale, alla stessa quota del marciapiede, per creare continuità spaziale. La superficie asfaltata è stata limitata alla sola sezione percorribile dagli automezzi: parcheggi e marciapiedi, infatti, sono pavimentati con lastre di granito di Montorfano, così da ampliare la percezione dell’area pedonale; in corrispondenza dei passi carrabili, nella pavimentazione sono state inserite fasce di granito di dimensioni maggiori, che costituiscono un segno visivo e tattile dei passaggi per le proprietà private.

È stato dilatato lo spazio dedicato alla mobilità pedonale, con un cambio di direzionalità della carreggiata, e sono state inserite diverse aree verdi, che rivestono un ruolo fondamentale per la valorizzazione urbanistica di via Orti: asole di forma trapezoidale o rettangolare ospitano ligustri (Ligustrum japonicum) ad alberello che si sviluppano in altezza, mentre le piante di rosmarino prostrato (Rosmarinus officinalis Prostratus) creano un tappeto aromatico, uniforme e fiorito quasi tutto l’anno.

Il giardino storico di Horti a Milano
Il giardino storico di Horti. Sullo sfondo la Villa del XIX secolo trasformata in residenza

Con l’obiettivo di rendere via Orti uno spazio fruibile e di aggregazione sociale, migliorando la situazione dei posteggi di auto, moto e biciclette, è stato scelto di ridurre i parcheggi per veicolimentre è rimasto invariato il numero dei posti per la sosta carico-scarico e dei parcheggi per disabili.

Per la prima volta sono stati posizionati 22 portabiciclette-dissuasori, con profilo circolare in acciaio inox che garantisce la permeabilità del marciapiede. Sono stati infine posizionati nuovi arredi: dissuasori tipo parigina e cestini portarifiuti in acciaio inox

Il giardino storico

Dai primi di giugno, il giardino storico, un tempo adibito alla coltivazione di piante officinali, è aperto al pubblico per dare ai milanesi la possibilità di scoprire un’oasi finora segreta, ispirata al concetto dell’hortus conclusus: un giardino chiuso al mondo esterno, che nella poetica medioevale era pensato come il luogo nel quale la natura ritrova la condizione di originaria purezza della creazione e dove i monaci si dedicavano al ritiro e alla meditazione.

Nelle ampie superfici a prato trovano spazio siepi e aiuole geometriche con piante aromatiche perenni quali, fra le altre, lavanda, salvia, artemisia, calendule, anemoni. Un sistema di irrigazione ad ala gocciolante completamente automatizzato, alimentato da un sistema di recupero dell’acqua piovana, permette di ridurre il consumo idrico e i costi di gestione.

«Abbiamo realizzato un progetto ambizioso che rappresenta un unicum nel centro di Milano e che si integra con il tessuto cittadino circostante non solo da un punto di vista architettonico e urbanistico – sostiene Piero Cocco-Ordini, amministratore delegato di BNP Paribas Real Estate Property Development Italy -. Con l’apertura al pubblico del Giardino, infatti, “il segreto di Porta Romana” appartiene all’intero quartiere e a tutta la città».



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