Nella provincia cinese di Hubei sorge l’Easyhome Vertical Forest City Complex. Due nuove torri residenziali si ispirano all’edificio icona dello studio Stefano Boeri Architetti. Le facciate presentano un’alternanza di balconi aperti e chiusi, con piante (404), arbusti (4.620) e 2.400 metri quadrati di fiori e rampicanti, che assorbono anidride carbonica e producono ossigeno a cura di Pietro Mezzi Il complesso è composto di cinque torri, due delle quali residenziali alte 80 metri, progettate sul modello del Bosco Verticale Indice degli argomenti: Residenze, hotel e spazi commerciali Una nuova tipologia architettonica I primi inquilini ci abitano dai primi mesi di quest’anno. È l’Easyhome Vertical Forest City Complex, di Huanggang nella provincia cinese di Hubei. È il primo Bosco Verticale cinese progettato da Stefano Boeri Architetti China. Una nuova tipologia di Bosco Verticale Si tratta di una nuova tipologia di Bosco Verticale, caratterizzata da un’alternanza di balconi aperti e chiusi, che spezzano la regolarità dell’edificio e creano un movimento continuo e mutevole, accentuato dalla presenza di alberi e arbusti che – grazie a questa specifica struttura – possono svilupparsi liberamente in altezza, seguendo il design della facciata. L’alternanza di balconi aperti e chiusi credits, Raw Visione studio La soluzione di facciata consente di valorizzare al massimo il rapporto con gli alberi e il verde, presente sia nei balconi che nei bow-window. Gli abitanti delle torri hanno così la possibilità di vivere lo spazio domestico e il panorama urbano da una prospettiva diversa, godendo di una inedita vicinanza con la natura. Residenze, hotel e spazi commerciali Il complesso Easyhome Huanggang Vertical Forest City si sviluppa su un’area di 4 ettari e mezzo ed è composto di cinque torri, due delle quali residenziali, alte 80 metri, progettate sul modello del Bosco Verticale. Comprende hotel e spazi commerciali, per garantire un elevato mix funzionale e rispondere alle esigenze quotidiane di turisti, residenti e ospiti temporanei. La soluzione di facciata consente di valorizzare al massimo il rapporto con gli alberi e il verde Il verde del Bosco Verticale, selezionato a partire da essenze vegetali locali, è costituito da 404 alberi (le specie principali sono Ginkgo biloba, Osmanthus fragrans, Acer griseum, Ligustrum lucidum e Chimonanthus praecox), 4.620 arbusti (Hibiscus mutabilis, Elaeagnus pungens, Nandina domestica ed Euonymus alatus) e 2.408 metri quadrati di piante perenni, fiori e rampicanti (Ophiopogon bodinieri, Sedum lineare e Liriope spicata).2 Il verde è costituito da 404 alberi, 4.620 arbusti e 2.408 metri quadrati di piante perenni, fiori e rampicanti credits, Raw Visione studio In totale, il verde del Bosco Verticale di Huanggang assorbe 22 tonnellate di CO2 all’anno e produce 11 tonnellate di O2 ogni dodici mesi. Una nuova tipologia architettonica «Il completamento del progetto – ha dichiarato Xu Yibo, partner di Stefano Boeri Architetti China – è un grande passo avanti per implementare in Cina il concetto di Bosco Verticale. Questo modello trasformerà radicalmente il paesaggio delle città del futuro e cambierà le aspettative dei cittadini, verso una prospettiva maggiormente integrata con il verde». Il verde del Bosco Verticale di Huanggang assorbe 22 tonnellate di CO2 all’anno e produce 11 tonnellate di O2 ogni dodici mesi «Il primo Bosco Verticale realizzato in Cina – ha commentato Pietro Chiodi, project director di Stefano Boeri Architetti China – ha un duplice significato: per il nostro studio rappresenta una nuova tipologia architettonica – con volumi estrusi, che si inseriscono tra gli alberi – mentre per Huanggang può innescare un complessivo processo di rigenerazione e riqualificazione urbana». Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto