Orti in copertura: seminario di formazione tecnico-professionale

Orti in copertura: seminario di formazione tecnico-professionale

Seminario di formazione tecnico-professionale presso la Fondazione dell’Ordine degli Ingegneri di Milano.

di Davide Luraschi e Claudio SangiorgiOrti in copertura: seminario di formazione tecnico-professionaleTra le pur molteplici e interessanti iniziative milanesi di questi ultimi anni, aventi per soggetto gli orti urbani, ci sembrava che mancasse un’occasione di più attenta riflessione sul contributo che questi possono dare a una rinnovata qualità del disegno urbano della città, della sua forma urbis.

Sovente, infatti, ci si sofferma su questa particolare formula di verde attrezzato per il suo evidente richiamo rispetto ad alcuni portati centrali della contemporaneità: la cultura del tempo libero; la “coltivazione” del benessere fisico e psicologico degli individui; l’attenzione alla sostenibilità e all’ecologia; la più generale tensione alla qualità del vivere, articolata in spazi di intrattenimento e formazione per i bambini, di attivo passatempo per gli anziani, di socializzazione e integrazione per gli adulti…

Più difficilmente, invece, se non nell’ambito strettamente disciplinare dei tecnici urbanisti addetti ai lavori, essa è messa in relazione organica con la progettazione della città, intesa quale luogo dell’abitare e dell’autorappresentazione simbolica di una comunità.

Per questo, come associazione culturale spontaneamente costituitasi, ci è sembrato opportuno proporre attivamente, in questi anni, tale alternativo profilo di lettura:

  • nel 2012 con una mostra presso l’Urban Center di Milano, di stimolo all’approfondimento della relazione, potenzialmente feconda, tra orticoltura e disegno urbano nella storia della città, avanzando ipotesi – per una sua ripresa contemporanea – basate su possibili ed inedite chiavi di interpretazione centrate sugli orti urbani;
  • nel 2013 con la partecipazione all’evento Fuori Salone “Posti di Vista”, presso la Fabbrica del Vapore, contribuendo alla realizzazione dell’installazione “Labirinti Urbani” di Stefano Gargiulo e organizzando una serie di incontri sul tema;
  • nel 2014, presentando un progetto di riqualificazione dell’area dello scalo di Porta Romana, per la sua trasformazione in parco ortofrutticolo urbano, in ideale stretta connessione con il sistema distributivo dell’ortomercato e con il Parco Agricolo Sud Milano;
    • “Biancoarancio: Riso, Zucca & Co.”: rassegna di incontri, mostre, serate gastronomiche (presso punti di ristorazione tipici milanesi) che intendono presentare la realtà territoriale-agricola della Lomellina;
    • “Milano Progetto Orti Urbani”, presso la Libreria Unicopli di Milano-Bovisa: un ciclo di incontri e conversazioni, tra identità storica e futuro di Milano, sul tema dell’agricoltura urbana.nel 2015, promuovendo in preparazione e in concomitanza di Expo 2015 una serie di eventi e manifestazioni sul tema, quali il Concorso “1000 orti a Km 0 per Milano”, in collaborazione con Infoweb srl, e alcuni ulteriori eventi targati “Expo in città”:

Verde pensile e orti in copertura di edifici

Nell’ambito organizzativo del concorso “1000 orti a Km 0 per Milano”, al fine anche di dare un supporto tecnico-operativo ai concorrenti, è stato organizzato un seminario di aggiornamento professionale sul tema del verde pensile, che ha ottenuto il riconoscimento dei crediti formativi da parte sia dell’Ordine degli Ingegneri, sia degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori, in virtù dell’alto profilo dei relatori.

Tenutosi il 10 marzo, presso la sala conferenze della Fondazione dell’Ordine degli Ingegneri di Milano, il seminario è stato coordinato dall’Ing. Davide Luraschi, docente a contratto della Scuola di Architettura Civile del Politecnico di Milano-Bovisa e membro fondatore di Hortus 2015.

Nella sua introduzione, Luraschi ha sinteticamente tratteggiato la storia della città di Milano, nel rapporto di questa con il territorio all’intorno e nello stesso sfruttamento agricolo produttivo – almeno sino alla metà dell’800 – dei coltivi interni alle mura spagnole.

Ha poi introdotto alcune esperienze straniere, prefigurando una possibile trasformazione dell’immagine del capoluogo, laddove realizzate similarmente a Milano.

Infine, ha opportunamente accennato ad alcuni elementi più tecnici, circa i vantaggi del sistema del verde pensile in copertura, in particolare ricordando la possibilità, ove adegutamente realizzato, di considerarla soluzione idonea al contenimento dei consumi energetici del fabbricato, con conseguente possibilità di accesso agli sgravi fiscali previsti dalla vigente normativa.

La parola è, quindi passata all’Architetto Claudio Sangiorgi (anch’egli docente della Scuola di Architettura Civile del Politecnico di Milano-Bovisa e cofondatore di Hortus 2015). La sua relazione è stata dedicata al tema delle coperture a verde pensile nella valutazione di impatto paesaggistico e si è soffermata, inizialmente, sui portati concettuali alla base della nozione di paesaggio, nella loro evoluzione storica: a partire da una cultura di tutela legata ai soli aspetti vedutistici, per giungere a orientamenti disciplinari e giurisprudenziali, più vicini a noi, volti a riconoscere il valore del paesaggio in sé, nella sua conformazione e costituzione, per come anche rilevabile con vista satellitare e senza, dunque, che interventi di cosiddetta mitigazione possano aprioristicamente giustificare qualsivoglia progetto, per il solo fatto di occultarne la vista.

Sangiorgi ha, poi, ricordato le figure di Ignazio Gardella e Giancarlo De Carlo, come esempi di professionisti politecnici, in grado di contemperare, nel loro profilo, componenti tecniche e compositive, attenzione per la storia e le identità e apertura verso nuove e inedite interpretazioni dei contesti di progetto, valore culturale del paesaggio e suo arricchimento per tramite di sapienti interventi.

La relazione è, quindi, proseguita con un breve accenno al caso-studio rappresentato dalla “Green Roofs by law” della municipalità di Toronto, esempio virtuoso di legislazione tesa a promuovere la realizzazione di coperture verdi, nella Downtown della città canadese, non solo e non tanto quale fattore di miglioramento paesaggistico dell’immagine della città, ma anche – con inedito e non solo antropocentrico principio – per creare delle isole di verde, a uso della fauna e degli insetti locali e soprattutto degli stormi di passo, nelle loro ricorrenti migrazioni.

La chiusura dell’intervento è stata dedicata a un richiamo sentimentale alla figura di Demetrio Pianelli del De Marchi, e a una Milano che non c’è più, ma che tutti vorremmo in qualche misura, ancorché in forme aggiornate, saper far rivivere.

Scarica la presentazione in PDF di Davide Luraschi e Claudio Sangiorgi – Hortus 2015

Dopo l’Architetto Sangiorgi è stata la volta del Dottor Ingegnoli, della Fratelli Ingegnoli spa, che, intervistato dall’Ingegner Luraschi, ha restitutito con il colore di un’esperienza familiare plurisecolare, tutto il sapore della lunga vicenda familiare che unisce la ditta alla città di Milano.

In particolare, la sua relazione si è soffermata sulla narrazione dell’antica sede della società, in Corso Buenos Aires, con un futuristico e davvero anticipatore, per l’epoca, “orto prove” in copertura, e sull’evoluzione dell’attività con il progredire dello sviluppo urbano della città.

Ingegnoli, oltre a rispondere ad alcune domande più tecniche, postegli dai partecipanti al seminario, ha fornito spunti e cenni circa alcuni ortaggi e verdure della più tipica tradizione milanese, quali il “cavolo verza di Milano”, la “cicoria ceriolo”, la “pastinaca”, il “topinambur”, ecc., nonché alcune indicazioni utili circa un ideale calendario di semina e raccolto per un autentico orto in copertura milanese.

Scarica la presentazione in PDF di Ingegnoli, della Fratelli Ingegnoli spa

La relatrice successiva, l’Architetto Emanuela Saporito, di OrtiAlti, ha presentato questa innovativa start-up torinese, concepita quale dispositivo di rigenerazione urbana centrata sulla progettazione di orti in copertura e nata per valorizzare al meglio ambiti e contesti urbani.

Dalle origini (il semplice orto in copertura di uno studio di architettura) all’attuale modello virtuoso di attività, in cui alla prima fase di progettazione segue quella di vera e propria attivazione di una rete sociale, per la gestione e lo sviluppo partecipato di attività connesse alla coltivazione.

Un esempio di successo, che ha condotto OrtiAlti a ottenre numerosi riconoscimenti e attestati di merito e che Saporito ha resituito, in sintesi, in alcune slides relative ai principii ispiratori e ad alcune realizzazioni.

Scarica la presentazione in PDF di OrtiAlti

A ideale prosecuzione dell’intervento dell’Architetto Saporito, il Dottor Crasso di Harpo Group, sponsor del seminario, è sceso nel dettaglio tecnico delle soluzioni di verde pensile in copertura, illustrandone peculiarità e vantaggi. Si parte dall’evidente risparmio energetico (già ricordato dall’Ing. Luraschi).

Il giardino pensile, infatti, ha spiegato Crasso, “riflette i raggi del sole e rallenta il flusso di calore”. C’è poi la fruibilità del tetto e il maggiore comfort rispetto alle tradizionali piastrelle, oltre a benefici più tecnici ed ingegneristici, di livello urbano, come ad esempio la migliore gestione delle acque piovane e la riduzione dell’effetto isola di calore. Anche Crasso, al pari dei relatori che l’hanno proceduto, ha inoltre sottolineato il forte contruibuto che il verde pensile può dare alla conservazione della biodiversità

A chiusura del seminario, Claudio Parolini, della società Temprano, ha illustrato l’installazione “muro verde”, con il contributo di Enel, realizzata a schermatura vegetale di due testate cieche di fabbricati, in Corso di Porta Ticinese.

Una ferita nel tessuto della città, in uno dei suoi punti di maggior interesse storico e architettonico (la Basilica di Sant’Eustorgio è a un passo), che è stata così, anche se solo provvisoriamente ricucita, creando due grandi quinte verdi, disponibili anche, almeno una delle due, a ospitare messaggi di un’intelligente e innovativa forma di advertising.

Scarica la presentazione di Claudio Parolini, della società Temprano

In conclusione, le numerose domande e gli applausi dei partecipanti, hanno sancito il pieno successo dell’intensa giornata di studio.

A cura di Gustavo Macchiavelli


Relatori del seminario e titoli interventi

Moderatore e Chairman dell’incontro: Davide Luraschi

1. “Il tema delle coperture nella valutazione paesaggistica”: Claudio Sangiorgi, Hortus 2015

2. “I cultivar della tradizione orto-floro-frutticola lombarda”: Francesco Ingegnoli, F.lli Ingegnoli spa

3. “OrtiAlti: l’orto sul tetto come dispositivo di rigenerazione urbana”: Emanuela Saporito, “Ortialti”

4. “Elementi per progettazione di base di una copertura a verde”: Maurizio Crasso, Harpo spa

5. “Il verde verticale nel paesaggio urbano” : Claudio Parolini, Temprano srl

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