Un’oasi di discarica

KOMATSU

Una splendida, tersa giornata di sole; alle nostre spalle i monti di Vado Ligure, in lontananza l’azzurro intenso del golfo savonese e, davanti a noi, un’importante struttura che si erge tra prati, ulivi e aiuole di fiori, oleandri e rocciati. E’ questo, per paradosso, o forse semplicemente al di là dei più banali luoghi comuni, il paesaggio che ci attende al nostro arrivo, nella discarica gestita dalla società EcoSavona.
Ad accoglierci, è il Direttore Ivo Zito insieme a cui, in un’attenta visita delle diverse aree del sito, scopriamo la storia della discarica, la sua evoluzione, i lungimiranti obiettivi per il futuro e, non ultimo, la rilevanza delle macchine e del servizio Komatsu, da oltre dieci anni partner dell’azienda.
“La fondazione della società – esordisce Ivo Zito – risale al 1986 ma solo nel 1992, in seguito a una convenzione stipulata tra EcoSavona e il Comune di Vado Ligure, ci è stata affidata la gestione della discarica. Il sito in consegna, in cui sino ad allora veniva svolta un’attività di stoccaggio non gestito di rifiuti urbani, si presentava incredibilmente degradato: erano visibili cumuli di rifiuti a cielo aperto, con processi di fermentazione in atto, e si rilevavano un odore sgradevole e la contaminazione dell’intera area circostante a causa di carta, nylon e materie plastiche varie trasportate dal vento.”

Mentre il Direttore spiega questi particolari, risulta subito palese la differenza col presente: ora non solo non compaiono cumuli di macerie a cielo aperto ma, addirittura, odore proprio non se ne sente, ad eccezione degli sporadici istanti in cui osserviamo entrare i camion carichi di rifiuti.
“Abbiamo quindi bonificato il sito, rimuovendo 40.000 metri cubi circa di rifiuto – prosegue Zito – ; inoltre, abbiamo eseguito la riprofilatura dei versanti e predisposto la rete delle acque fratiche per la loro corretta regimazione; infine, l’area è stata impermeabilizzata con argille autosigillanti, teli bentonici ed in polietilene. Solo a questo punto, si è reso possibile creare la più efficiente rete drenante delle acque di percolazione. Nel sito, così mutato, è stato dunque inserito il rifiuto precedentemente rimosso, sulla cui colmata si è intervenuti realizzando un’ulteriore area impermeabilizzata, poi ricoperta con terreno vegetale adatto alla piantumazione di specie arbustive tipiche della macchia mediterranea.”
“Nel tempo – riprende il Direttore – la discarica è riuscita a gestire volumetrie sempre crescenti giungendo ad un apice di 100.000 t/anno. Non solo; da puro impianto di raccolta, trasporto, stoccaggio e smaltimento dei rifiuti, il sito è divenuto anche teatro di estrazione di biogas, prodotto dai processi di fermentazione dei rifiuti e riutilizzato per produrre energia elettrica. Si è così realizzata una centrale elettrica che, completamente automatizzata e in grado di produrre con il massimo livello di sicurezza, ben 7 milioni KW/anno.
“L’impianto di stoccaggio rifiuti – conclude Ivo Zito – è a oggi adeguato a ricevere il conferimento di rifiuti non solo del comune di Vado Ligure ma anche dai Comuni della Provincia di Savona. Dal Giugno 2005 inoltre, siamo stati autorizzati ad un ampliamento della volumetria complessiva di 2 milioni di metri cubi, in grado di sostenere lo smaltimento dei rifiuti urbani prodotti dalla Provincia di Savona per i prossimi 20 anni.”
Nel suo genere, il sito gestito da EcoSavona rappresenta in sostanza quanto di più innovativo sia attualmente rintracciabile negli stati membri C.E.E.
In un tale contesto, nella logica gestionale di una società in cui sono state privilegiate la sicurezza e l’affidabilità del servizio, sembra chiaro come anche il ruolo delle macchine da movimento terra utilizzate – le performance offerte e l’assistenza post-vendita ad esse legata – divenga determinante.

“Dopo una prima fase – spiega il Direttore – in cui EcoSavona si è affidata a società esterne per i lavori di ingegneria, nel ’93, si è deciso di assumere personale interno e di dotarsi di macchinari adeguati; risale proprio a quell’anno, l’inizio di una partnership a tal punto qualificata, corretta e fruttuosa da essersi protratta sino ad oggi: quella con CMI, concessionaria Komatsu per la provincia di Savona. La scelta di collaborare con CMI è stata guidata da molteplici fattori: innanzitutto si voleva la certezza di macchine di assoluta qualità, certezza qui assicurata da un marchio noto e consolidato da tempo a livello internazionale. Inoltre, o forse soprattutto, ci è parsa evidente la necessità di individuare un’ azienda qualificata e inserita nel territorio, un’azienda in grado di offrire un eccellente servizio post-vendita in termini di rapidità e concretezza di risposta. In CMI, abbiamo indiscutibilmente trovato tutto ciò.”

In 12 anni dunque, la concessionaria si è conquistata una credibilità e un ruolo, ora più che evidenti osservando la cospicua presenza di macchine Komatsu all’interno dell’ampio parco di mezzi EcoSavona.
“In realtà – precisa Zito – noi non solo acquistiamo da CMI ma talvolta, e sempre più accadrà in futuro, utilizziamo come supporto il servizio di Renting. Tanto per citare un esempio, era previsto il cambio di un escavatore nel 2005 ma, per dare spazio ad altri investimenti ritenuti prioritari, si è deciso di procrastinare l’acquisto al 2007 e di avvalersi nel frattempo del servizio di Renting.”

“Di recente – approfondisce – abbiamo invece acquistato un PW160-7, che sarà impiegato nel corso del 2006 nella nuova unità industriale oggi in fase di avviamento. A corredo delle svariate certificazioni ottenute in passato, dall’ISO 9001 al riconoscimento europeo EMAS, abbiamo infatti commissionato all’Università di Genova uno studio su come contenere ulteriormente un impatto ambientale già ridotto ai minimi termini. Grazie a tale studio, si è compreso che una nuova unità industriale, adibita al pretrattamento dei rifiuti in ingresso e volta quindi a ridurre le volumetrie di stoccaggio e ad accelerare i processi di fermentazione, avrebbe migliorato ancor più il nostro sistema di lavorazione e di contenimento degli impatti ambientali connessi con le lavorazioni fino ad oggi eseguite. In questa struttura, ormai in procinto di essere messa in esercizio, il PW160-7 farà movimentazione di materiale per il carico delle macchine di Trattamento.”
Nella discarica di Vado Ligure, ogni mezzo è affidato a un singolo operatore, al fine di una miglior cura e gestione del parco macchine presente. L’azienda è dotata inoltre di un servizio settimanale di verifica di collaudo delle macchine che consente, nell’arco di un mese circa, di eseguire un check-up completo su tutti i mezzi .
“Con questo sistema – interviene il Direttore – non solo permettiamo all’operatore di lavorare meglio e in Sicurezza ma soprattutto, in due anni, siamo riusciti a dimezzare gli interventi di manutenzione”.
EcoSavona dispone infine di un’officina interna, con personale altamente qualificato, costantemente in contatto e in collaborazione con l’assistenza Komatsu.

Il concessionario Komatsu CMI
CMI (Compagnia Macchine Industriali) è, dal 1992, concessionaria full liner KOMATSU per le province di Imperia e Savona.
In grado di garantire un servizio a 360°, CMI si occupa di vendita, ricambi, assistenza e noleggio.
“Dal 2000 – spiega Piercarlo Boselli, Amministratore Delegato CMI – abbiamo scelto di valorizzare ulteriormente il nostro servizio noleggio, costituendo un’apposita società ad esso dedicata: Nolo-K, che è tra l’altro anche concessionaria Komatsu per la provincia di Cuneo.”
Dotata di un’officina di 12 meccanici, costantemente impegnati nell’assistenza alle macchine vendute o noleggiate, e di un efficiente magazzino ricambi, CMI deve il proprio successo al servizio tempestivo, qualificato, flessibile e capillare offerto da sempre ai propri clienti, in tutta la zona della Liguria presidiata.
Il gruppo, costituito da 38 persone, gestisce inoltre la commercializzazione dei prodotti Manitou, Simex, Messersì, Socomec e Dynapac.

L’escavatore gommato PW160-7
Progettato e costruito espressamente per i mercati europei, il PW160-7 è un escavatore gommato che combina eccellenti prestazioni, stabilità, ottima trazione, comfort operativo e affidabilità in una struttura robusta e a basso impatto ambientale.
“Il PW160-7- afferma Moreno Bezzolato, Product Manager Construction – non solo sviluppa una potenza eccezionale, pari a 90 kW/121 HP, ma grazie al sistema idraulico HydrauMind a centro chiuso assicura anche un’ottima potenza idraulica e un’eccellente resa carburante; è inoltre caratterizzato da bassi livelli di rumorosità ed è progettato in modo da consentire una facile manutenzione. La funzione Power Max migliora ulteriormente le prestazioni offrendo un immediato plus di potenza nelle condizioni di scavo estremamente impegnative, in modalità Economy, è invece possibile ridurre ulteriormente il consumo di carburante.”
“Questo escavatore è, in termini di stabilità, una delle macchine migliori della sua categoria: la dotazione di serie di valvole di sicurezza sui bracci e di dispositivi di protezione da sovraccarichi, abbinata alla capacità di controllo assicurata dal sistema HydrauMind e alla potenza della modalità di sollevamento, consente operazioni incredibilmente sicure e precise.”
L’eccezionale trazione e la traslazione automatica a 3 velocità assicurano un’eccellente mobilità. I freni a dischi in bagno d’olio sui mozzi ruota garantisco la perfetta frenatura e insieme alla modalità di avanzamento lento, facilitano i lavori di precisione gravosi, come la posa dei tubi.
Adatto alle applicazioni più varie, in virtù dell’ampia gamma di attrezzature di lavoro e accessori per il sottocarro di cui è munito, il PW160-7 presenta inoltre un comfort operativo d’eccezione.
“La cabina SPACECABTM è completamente insonorizzata e pressurizzata. Dotata di serie di un climatizzatore di tipo automobilistico e provvista di superfici d’appoggio per ottimizzare al meglio gli spazi, ha un livello di rumorosità interna estremamente basso: tale cabina è inoltre montata su speciali sospensioni che assorbono completamente le vibrazioni, riducendo l’affaticamento dell’operatore.”
Anche il computer di bordo, con l’avanzato sistema EMMS (Equipment Management Monitoring System), esprime appieno l’avanzata tecnologia di questo escavatore; il nuovo monitor a colori multifunzione, connotato da un’interfaccia utente molto intuitiva, assicura infatti sia all’operatore sia ai tecnici del servizio un facile accesso a un’ampia gamma di funzioni e informazioni operative; molto importante il sistema di autodiagnosi che accorcia drasticamente i tempi di fermo macchina.
Da sottolineare, per concludere, la facilità di manutenzione permessa da questo escavatore.
“Una delle nuove soluzioni del PW160-7 è una passerella posizionata sopra la torretta che offre un rapido e agevole accesso al vano motore e che riduce quindi notevolmente le difficoltà d’intervento.”

Caratteristiche principali
PW160-7:
Peso operativo 15.470 – 17.090 kg
Potenza netta 90 kW / 121 HP @ 2.200 rpm
Capacità benna max. 1,0 m3
Forza di penetrazione 7740 kg
Forza di strappo 10400 kg
Profondità max. di scavo 5600 mm
Sbraccio max. 9019 mm
Altezza max. di scavo 10118 mm

Per ulteriori informazioni sulle macchine Komatsu
www.komatsu.it

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