Salva Casa: criticità e prospettive. Il punto di vista dei tecnici comunali (UNITEL) in 7 punti 14/10/2024
Forme avveniristiche che hanno origini lontane nel tempo, ma vicinissime nello spazio: Marcello d’Olivo, nato a Udine, teorico della città come equilibrio fra architettura e natura e massimo esponente dell’architettura organica sperimentale, potrebbe ritrovare parte di sé nel nuovo teatro di Pordenone. Qualcuno ha voluto spingere l’indagine delle origini e del background architettonico ben oltre, fino a scomodare nomi oggi illustri e attivissimi; come Frank O. Gehry, per la memoria collettiva ormai legato indissolubilmente al Museo Guggenheim di Bilbao. Stesso movimento curvilineo delle superfici, ma nessun “prevaricamento” dei materiali nuovi e nuovissimi su quelli tradizionali. Le superfici in titanio di Bilbao ritornano anche qui, nel contesto meno internazionale di Pordenone ma non per questo meno promettente in fatto di spunti e percorsi architettonici. La scelta su Zintek si ricollega alla volontà progettuale di rivestire il teatro Verdi di indizi e segni moderni, di “oggi” per “domani”. Se infatti il marmo di Carrara riveste il basamento e le vele del corpo principale, per il foyer e le coperture si è scelto il gesto di rottura e l’armonico-disarmonico di vetro e laminato in zincotitanio zintek®. La Simar Spa, società di Marghera e unica produttrice in Italia del laminato per coperture e facciate in zinco-titanio zintek®, ha partecipato alla rinascita del Teatro Verdi fornendo un materiale di copertura avveniristico per qualità tecniche ed architettoniche. Nel progetto prevale una logica volumetrica trinitaria: tre volumi prevalenti per tre destinazioni d’uso differenti: la sala, la torre scenica e i camerini. La pelle del teatro rispecchia questa tripartizione spaziale nel cromatismo a tre: il bianco del marmo di Carrara, il grigio ardesia dello zintek® e le trasparenze cangianti del vetro. Le due vele poste sulla facciata principale sono un abbraccio organico che penetra il tessuto urbano, connettendosi con l’adiacente Piazza XX Settembre. Dallo sfogliarsi della facciata principale, dal gonfiarsi delle vele rivestite in marmo di Carrara, si “svelano” le vetrate del foyer e il riverbero della copertura in zintek®. L’andamento curvilineo in facciata si trasmette alla copertura in un continuum cinetico quasi fluido. Il laminato prodotto da Simar SpA segue le convessità della copertura con estrema naturalezza, contrappunto tecnologico alla convessità delle vetrate del foyer e delle vele del portico d’entrata del teatro. Le qualità meccaniche del laminato zinco-titanio zintek® consentono di assecondare i profili “mossi” del Verdi senza forzatura alcuna: le sue caratteristiche fisiche e chimiche determinano un’elevata duttilità e malleabilità, qualità queste indispensabili per partecipare attivamente alla realizzazione del Nuovo Teatro. Lo zintek® non presenta solo qualità formali capaci di rispettare l’anima progettuale, ma caratteristiche che incontrano le esigenze più pragmatiche di un’amministrazione comunale e regionale che ha impiegato importanti risorse economiche per realizzare il Verdi di Pordenone. L’ultimo piano dell’edificio, il quarto, ospita gli uffici del teatro e sulla copertura la centrale frigorifera per il condizionamento, la centrale termica e il locale per il generatore di emergenza. A coronamento della torre scenica invece, troviamo graticci all’italiana e attrezzature per la macchina teatrale. Punti “caldi” e delicatissimi che richiedono una continua manutenzione e protezione. Il laminato zinco-titanio zintek® assicura la massima resistenza al tempo e agli agenti chimici e atmosferici, abbattendo così i costi di manutenzione. Una volta posato, la superficie del laminato si ricopre di uno strato autoprotettivo che rimane stabile nel tempo. La patina autoprotettiva vira il cromatismo del laminato verso il calore del grigio ardesia. Il processo interessa la totalità della superficie impiegata e attraverso particolari trattamenti si possono ottenere tonalità cromatiche differenti. Per il teatro si è scelta la versione prepatinata, capace di “visioni tattili” che ricordano la morbidezza del velluto e che bene si accordano alle sinuosità delle superfici dell’edificio. Il teatro Verdi è nella declinazione dei volumi e dei materiali, un’opera estremamente innovativa nel cuore della città di Pordenone; una realtà urbana a metà strada “geograficamente e metaforicamente” fra l’unicuum veneziano e triestino. Il Verdi poggia sulle antiche fondazioni del teatro Licinio, realizzate più di cento anni fa secondo il sistema della Serenissima con pali in pino nero d’Austria conficcati nel terreno per solidificare la base dell’edificio. L’atmosfera cittadina preannuncia quella quasi esotica di Trieste, una perla mitteleuropea nel cuore del Mediterraneo. Osservando il Teatro e il parziale svelarsi in facciata delle vetrate del foyer e della copertura in laminato zinco titanio zintek®, si può giocare e correre con il pensiero oltre le Alpi, per immaginarsi i tetti curvilinei e piombati di molte città del nord. Coperture che spesso violano lo spazio canonico e irrompono nel piano di facciata per nuovi linguaggi in architettura. Lo zintek® trova pertanto piena applicazione nella totale libertà artistica del progetto architettonico e assoluta condivisione delle leggi fisiche applicate alla statica dell’edificio. Ma il laminato promosso da Simar SpA sfugge alla definizione di semplice materiale per l’edilizia. Qualità fisiche, meccaniche e chimiche ne fanno il laminato per coperture e facciate per eccellenza. Il Teatro di Pordenone, nella scelta del laminato zinco titanio zintek® non ha solo dotato l’edificio di un materiale capace di garantire durata e bassi costi di manutenzione, ma di un servizio di posa in opera rapido ed efficiente, oltre all’impiego di maestranze altamente preparate e specializzate. Consiglia questo comunicato ai tuoi amici