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[post_content] => TMIM: Traguardi termici, anche nei piccoli spazi
Malta di allettamento termoisolante
Ridurre le dispersioni termiche è diventato prioritario, soprattutto nella costruzione dei nuovi edifici.
Tassullo risponde a quest’attuale esigenza proponendo un prodotto di alta qualità e ottima resa: TMIM.
TMIM è una malta termoisolante di allettamento a basso peso specifico, a base di leganti idraulici, inerti leggeri minerali e sabbie selezionate.
Ideale per la posa di blocchi per muratura con basso coefficiente di dispersione termica, TMIM è particolarmente indicato nella costruzione di murature in laterizio porizzato. Questa malta, in grado di eliminare i ponti termici, presenta una peculiare capacità isolante, che la contraddistingue dalle tradizionali malte di allettamento.
Caratterizzato da massima facilità di preparazione, TMIM semplifica l’organizzazione anche dei cantieri con spazi limitati grazie alla possibilità di fornitura in silos.
TMIM è conforme alla UNI EN 998-2 e soggetto a marcatura CE secondo la normativa vigente.
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[post_content] => T192D: Per tamponamento e chiusura tracce
Malta da intonaco
T192D Tassullo è una specifica malta termoisolante a basso peso specifico (composta di leganti idraulici, inerti leggeri minerali e sabbie selezionate) appositamente studiata per la chiusura e il riempimento delle tracce o dei fori ricavati nella muratura per il passaggio di impianti tecnici.
Per la medesima ragione, T192D è indicata anche per la costruzione di murature in laterizio porizzato.
T192D è conforme alla UNI EN 998-1 e soggetto a marcatura CE secondo la normativa vigente.
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[post_content] => Allo scopo di proteggere passivamente murature, solai e pilastri dal fuoco, Tassullo, azienda produttrice di materiali innovativi per l’edilizia, propone TRF/MU, l’intonaco ignifugo appartenente alla linea “Protezione dal fuoco”, la vasta gamma di prodotti antifuoco Tassullo.
In grado di prolungare il mantenimento delle caratteristiche meccaniche e di garantire stabilità dimensionale, tenuta ai gas ed ai fumi, nonché isolamento termico a murature, solai e pilastri esposti ad incendio, TRF/MU è un rivestimento protettivo incombustibile, in linea con i requisiti più attuali di attenzione per l’ambiente e per l’uomo. Privo di sostanze tossiche nocive, l’intonaco inorganico prodotto da Tassullo si contraddistingue per un’importante peculiarità: TRF/MU non contiene infatti amianto e solventi, non emana gas tossici e non produce fumi.
Insolubile in acqua, TRF/MU si caratterizza per ottime caratteristiche di elasticità stabili nel tempo.
L’intonaco protettivo è inoltre sicuro: in caso di incendio, il contatto dell’acqua con TRF/MU ad alta temperatura non produce crepe o distacchi pericolosi.
Compatibile con qualsiasi supporto in muratura e calcestruzzo, TRF/MU, dopo l’applicazione in ambiente umido e la solidificazione, si presenta compatto, resistente agli agenti atmosferici, al degrado del tempo e agli urti.
TRF/MU è certificato REI 120/180 presso laboratori autorizzati dal Ministero dell’interno.
Per scaricare le caratteristiche tecniche in PDF
clicca qui
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[post_content] => TRF/MU - è un intonaco in grado di proteggere la muratura e il solaio dal fuoco garantendone stabilità di volume, tenuta ai gas e ai fumi e isolamento termico per tempi elevati di esposizione all'incendio.
TRF/MU non contiene amianto e solventi, è incombustibile, non emana gas tossici, non genera fumi densi e non è solubile in acqua.
È un prodotto inorganico che si miscela solo ed esclusivamente con acqua e può essere facilmente applicato a mano o a spruzzo senza necessità di successiva manutenzione.
TRF/MU è un intonaco protettivo che conferisce resistenza al fuoco (REI) alle strutture murarie e ai solai. Si applica su qualsiasi supporto in muratura adeguatamente ripulito da parti inconsistenti, oli, grassi, che possono essere responsabili di fenomeni di scarsa adesione.
In ambiente umido conserva le caratteristiche protettive e la stabilità dimensionale.
Fornitura
- in sacchi
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[post_content] => BIO-E - si impiega sia nelle malte di allettamento che nella malta per intonaco ed è composto, dal punto di vista mineralogico, da silicato di calco e da silicato bicalcico.
È ottenuto da una cottura in forno, a una temperatura che oscilla intorno ai 1200° C, di pietre estratte da una cava di un'antica miniera che si trova nel Trentino. Dalla cava si estrae una marna composta da carbonato di calcio e argilla e, dopo la cottura, le pietre vengono selezionate e successivamente sottoposte a idratazione, cioè opportunamente trattate con acqua per un tempo opportunamente valutato, sino a quando si disgregano e giungono a 'maturazione'.
Dopo essere state opportunamente macinate, le pietre sono quindi miscelate con pozzolana tritata in modo da conferire una maggior resistenza alla malta.
BIO-E/P - è una malta a base di calce idraulica naturale BIO-E e inerti dolomitici con curva granulometrica selezionata e granulometria massima di 4 mm, che si può utilizzare sia per muratura che per intonaco.
Le particolari caratteristiche di purezza del legante utilizzato e l'assenza di additivi rendono la malta BIO-E/P ideale nelle opere di costruzione che seguono le indicazioni della Bioecoedilizia.
Come intonaco il BIO-E/P si applica su qualsiasi supporto esente da impurezze o parti inconsistenti. Si consiglia di applicare inizialmente uno strato di BIO-E/P a consistenza semiliquida in modo da preparare la muratura al successivo rinzaffo che avverrà dopo circa 24 ore ed avrà uno spessore di 15-20 mm.
Nella messa in posa di mattoni si utilizza il BIO-E/P seguendo le avvertenze del produttore di blocchi con alcune tipologie di mattoni si ottengono risultati migliori se questi ultimi vengono inumiditi prima della messa in opera, impedendo così una rapida essiccazione della malta.
Fornitura
- in sacchi da 40 Kg
BIO-E/P1 - intonaco pronto a base di BIO-E ed inerti selezionati di granulometria da 0 a 1.4 mm. La particolare tipologia di legante e di curva granulometrica gli conferiscono un’alta stendibilità e lavorabilità pur senza l’utilizzo di additivi di sintesi.
Si applica su supporti regolari che non richiedano l’applicazione di spessori variabili di materiale, indifferentemente all'interno ed all'esterno.
BIO-E/P2 - è una malta pronta a base di BIO-E ed inerti selezionati di granulometria da 0 a 2 mm.
Si applica su qualsiasi superficie regolare ed asciutta adatta a supportare l’intonaco previa asportazione di polvere, sali, parti inconsistenti oli, disarmanti ecc. e consente di realizzare intonaci su pareti verticali e soffittature in strati di 10/15 mm, allettamento di tramezzature e/o stilatura di mattoni faccia a vista. BIO-E/P2 si applica indifferentemente all’interno ed all’esterno.
Fornitura
- sfuso in silos
- in sacchi
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[post_content] => TLast 100 - è un ciclo deumidificante macroporoso rivolto al risanamento di murature ammalorate per effetto combinato di umidità di risalita e di forte presenza salina. E' adatto a qualsiasi tipo di supporto murario invaso da acqua e sali per umidità di risalita.
TLast-100 è costituito dall’applicazione sul supporto da risanare, secondo le modalità in seguito riportate, di:
- Tsal trattamento antisale- TLast-100 Rinzaffo a base di calce idraulica naturale ed inerti dolomitici selezionati.
- TLast-100 Intonaco a base di calce idraulica naturale, ed inerti leggeri selezionati.
TLast-100 è realizzabile sia su murature interne che esterne.
Il ciclo deumidificante macroporoso TLast-100 è consigliabile nel risanamento di murature
interessate da umidità di risalita e ricche di sali, che richiedano l’utilizzo di prodotti ad alta capacità
di smaltimento d’acqua, basso assorbimento capillare, assenza di reattività chimica nei confronti dei sali.
La struttura macroporosa di TLast-100 Intonaco da garanzia di elevato smaltimento d’acqua mantenuto inalterato dall’effetto barriera esercitato dal trattamento antisale e dal rinzaffo preliminare nei confronti dei sali presenti nel supporto.
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[post_content] => T200 - è una malta premiscelata contenente leganti idraulici e inerti selezionati con granulometria massima di 2 mm. La particolare curva granulometrica conferisce all'impasto notevoli doti di scorrevolezza e facilità applicativa.
T200 è una malta di allettamento da utilizzarsi per la costruzione di tramezzature; si prepara direttamente sul posto di utilizzo tramite miscelatori a coclea orizzontale.
Fornitura
- in sacchi da 40 Kg
- sfuso in appositi silos muniti di trasporto pneumatico
T300 - è una malta premiscelata secca contenente calce eminentemente idraulica naturale, cemento e inerti fino a 4 mm completamente esenti da sostanze organiche e con una granulometria controllata, tale da conferire all'impasto una ottima lavorabilità ed una forte adesione in parete sia nella messa in opera che a stagionatura conclusa.
Con la sola aggiunta di acqua si ottiene una malta idonea alla messa in opera di murature, rinzaffi, intonaci, sostituendo completamente la malta tradizionale, semplificando l'organizzazione dei cantieri con spazi limitati, rendendo più rapidi ed agevoli i piccoli interventi di manutenzione. T300 si può applicare su qualsiasi superficie, previa esportazione di sali, parti inconsistenti, oli, ecc..
T501 - è un intonaco premiscelato secco a base di calce eminentemente idraulica naturale e inerti accuratamente selezionati e con curva granulometrica controllata. La notevole durabilità nel tempo, l'adesività su qualsiasi supporto e la traspirabilità propria della calce eminentemente idraulica naturale, che impedisce così il formarsi di muffe, ne fanno un prodotto adatto all'applicazione sia in ambienti interni, che in esterni.
T501 si può applicare su qualsiasi superficie, previa asportazione di sali, parti inconsistenti, oli, disarmanti, ecc. Con T501 si possono realizzare intonaci su pareti verticali e soffittature in strato unico o in più strati, se lo spessore da applicare è superiore ai 2 cm.
Fornitura
- in sacchi da 40 Kg
- sfuso in appositi silos muniti di trasporto pneumatico
TCREAM - è un intonaco pronto a base di calce idraulica naturale, inerti selezionati e cellulose, caratterizzato principalmente da stabilità, tixotropia e da una particolare facilità nella staggiatura e rifinitura.
Dati questi requisiti, TCREAM si presenta come un prodotto di alta stendibilità e lavorabilità, mantenendo elevate le caratteristiche meccaniche e l’adesione al supporto.
TCREAM si può applicare su qualsiasi superficie regolare ed asciutta adatta a supportare l’intonaco previa asportazione di polvere, sali, parti inconsistenti oli, disarmanti ecc.
TCREAM consente di realizzare intonaci su pareti verticali e soffittature in strati di 10/15 mm.
Fornitura
- in sacchi da 30 Kg
- in silos
TMULTI - è un rasante polivalente a base di calce idraulica naturale e inerti selezionati, disponibile in versione fine (0-1mm) o grossa (0-2mm). Si utilizza come rasante su tutti i tipi di supporto la cui natura (assorbimento d’acqua,rugosità, omogeneità, presenza di cavillature) non consenta la diretta stesura della finitura. Indicato come rasante su calcestruzzo, solai a lastra, intonaci a base di leganti idraulici degradati o fessurati purchè consistenti e aderenti al supporto e nei casi dove si renda necessario rasare una superficie costituita da intonaci sconnessi di diversa natura e invecchiamento.
Fornitura
- In sacchi
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[post_content] => T20V - è una malta di allettamento a base di calce eminentemente idraulica naturale Tassullo e inerti selezionati con granulometria massima di 2,0 mm.
T20V è consigliato come malta di allettamento per ottenere un particolare grado di finitura della malta di giunzione e facilitare la messa in opera dei mattoni faccia a vista. Disponibile in sacchi da 40 Kg.
Campo di applicazione:
T20V si applica su qualsiasi superficie previa asportazione di sali, parti inconsistenti, polveri o altre sostanze che possano interporsi fra la malta e il supporto.
Preparazione dell'impasto:
T20V si mescola solo ed esclusivamente con acqua, l'impasto si può effettuare a mano, con betoniera o con mescolatrice a coclea.
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[post_content] => FEN-X/A - è un legante inorganico a base di calce idraulica naturale a basso contenuto di sali idrosolubili ad azione pozzolanica.
FEN-X/A esercita una azione adsorbente nei confronti dei sali presenti nelle murature apportando un notevole beneficio alla durabilità complessiva delle stesse.
FEN-X/A con la sua caratteristica colorazione permette di intervenire su murature storiche riducendo l'impatto cromatico che si ottiene dove vengono utilizzati leganti cementizi.
FEN-X/A può essere mescolato con qualsiasi inerte purché questo rispetti le norme di accettazione per gli inerti come da DM 03.06.68 allegato L; è così possibile riprodurre effetti cromatici ed estetici che si rendono necessari nei restauri storico conservativi tramite la miscelazione con inerti del luogo.
Preparazione dell'impasto
FEN-X/A va dosato in ragione di 350- 450 Kg/m3 secondo la granulometria dell'inerte utilizzato. La miscela va mescolata in betoniera fino a completa omogeneizzazione; la miscela composta di FEN-X/A e inerti va mescolata solo ed esclusivamente con acqua in modo da ottenere un impasto con consistenza di malta (il rapporto acqua/legante varierà in funzione dei tipo di inerte). FEN-X/A risponde ai requisiti di legge secondo DM 31.08.72.
FEN-X/B - è un legante inorganico a base di calce idraulica naturale a basso contenuto di sali idrosolubili ad azione pozzolanica.
FEN-X/B esercita una azione adsorbente nei confronti dei sali presenti nelle murature apportando un notevole beneficio alla durabilità complessiva della muratura.
FEN-X/B, con la sua caratteristica colorazione, permette di intervenire su murature storiche riducendo l'impatto cromatico che si ottiene dove vengono utilizzati leganti cementizi. FEN-X/B può essere mescolato con qualsiasi inerte purché questi rispetti le norme di accettazione per gli inerti come da DM 03.06.68 allegato L; è così possibile riprodurre effetti cromatici ed estetici che si rendono necessari nei restauri storico conservativi tramite la miscelazione con inerti del luogo.
Preparazione dell'impasto
L'impasto va effettuato aggiungendo solo ed esclusivamente acqua; le modalità di messa in opera e di miscelazione vanno verificate in fase applicativa valutando l'assorbenza dei materiali costituenti la muratura da consolidare e, possibilmente, verificando in pratica la distanza dei fori di iniezione affinché la muratura venga completamente iniettata.
FEN-X Chiaro - è un legante inorganico a base di calce idraulica naturale.
FEN-X Chiaro in virtù della sua caratteristica colorazione permette di risolvere favorevolmente le delicate problematiche di impatto cromatico nel caso di interventi su murature storiche e il moderato contenuto di sali idrosolubili (in riferimento ai leganti cementizi) garantisce un miglioramento in termini di durabilità e di inerzia chimica della struttura.
FEN-X Chiaro può essere mescolato con qualsiasi tipo di inerte purché questo rispetti le norme di accettazione per gli inerti come da D.M. 03.06.68 allegato l; è così possibile riprodurre effetti cromatici ed estetici che si rendono necessari negli interventi storico conservativi tramite l'utilizzo di inerti del luogo.
Preparazione dell'impasto
FEN-X Chiaro va miscelato con sabbia nella quantità di 350-450 Kg/m3 a seconda della granulometria dell'inerte utilizzato. La miscela va mescolata in betoniera fino a completa omogeneizzazione dopo di che si aggiungerà solo ed esclusivamente la quantità di acqua sufficiente per ottenere un impasto con consistenza di malta (il rapporto acqua/legante varierà in funzione dei tipo di inerte). FEN-X Chiaro risponde ai requisiti di legge secondo DM 31.08.72.
Disponibili in sacchi da 25 Kg.
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[post_content] => T48S/N - è un betoncino pronto fibrorinforzato a base di speciali leganti idraulici ed inerti selezionati, ideale per la formazione di massetti a rapida asciugatura rifinibili mediante piastre in pietra naturale, piastrelle in ceramica o cotto, legno, moquette, linoleum, rivestimenti vinilici ecc. entro la prima settimana dall’applicazione.
T48S/N è un betoncino da utilizzarsi per la realizzazione di massetti in ambienti interni non soggetti a dilavamento di spessore compreso tra i 4 cm e i 12 cm. E' applicabile su solaio normale ripulito da polvere e parti inconsistenti, con o senza isolazione termica o su massetti leggeri di riempimento tipo TASSULLO PAVI/1.
T48S/N è indicato nel caso di sistemi di riscaldamento a pavimento e compatibile con la stesura di reti di rinforzo elettrosaldate.
T48S/N aumenta la velocità di posa e permette l’ottenimento di impasti ad asciugatura controllata omogenei nell’arco dell’applicazione.
Fornitura
- in sacchi
- in silos
T48S/B - è un betoncino premiscelato fibrorinforzato a base di leganti idraulici ed inerti selezionati adatto alla formazione di massetti ad elevata adesione. Da utilizzarsi per la messa in opera di massetti con spessore inferiore ai 4 cm, è applicabile direttamente sui solai dove sia necessario applicare sezioni di massetto inferiori o uguali a 4 cm per rispettare le quote dei pavimento finito. Sul massetto indurito potrà essere applicato qualsiasi tipo di pavimentazione, piastrelle, legno, moquette, ecc..
L'utilizzo di T48S/B aumenta la velocità di posa e permette l'ottenimento di impasti facilmente stendibili anche a basso spessore ottenendo un massetto ad elevata adesione.
Fornitura
- in sacchi da 40 Kg.
MASSETTO - è un betoncino pronto a base di leganti idraulici ed inerti selezionati ideale per la formazione di massetti.
MASSETTO è un betoncino da utilizzarsi per la messa in opera di massetti con spessore variabile da 4 a 12 cm.
E' applicabile su solaio normale con o senza isolamento termico o su massetti di riempimento leggeri tipo TASSULLO PAVI/1. A maturazione ed asciugatura completa MASSETTO potrà accettare qualsiasi tipo di pavimentazione, piastrelle, legno, moquette, ecc.
Il suo utilizzo permette la riduzione dei tempi morti di cantiere, una elevata velocità di posa ed una agevole gestione degli spazi in cantiere oltre che l’ottenimento di impasti di consistenza e caratteristiche fisiche costanti nell’arco dell’applicazione.
Fornitura
- in sacchi da 30 Kg
- sfuso in appositi silos muniti di coclea impastatrice
PAV/1 - massetto a basso peso specifico fibrorinforzato da riempimento a base di leganti idraulici e polistirolo. PAVI/1 è un malta a basso peso specifico da utilizzarsi come massetto da riempimento tra il solaio ed il massetto di posa del pavimento.
Consente di ricoprire agevolmente le tubazioni degli impianti elettrici ed idraulici posti sul solaio in modo da creare una superficie planare sulla quale stendere agevolmente il successivo massetto di posa. Per le sue caratteristiche di leggerezza permette di non appesantire ulteriormente le strutture. PAVI/1 grazie alla sua natura chimico-fisica garantisce un'elevata coibenza termica.
PAVI/1 si stende direttamente sopra il solaio e le tubazioni avendo cura di rispettare i livelli, stendendolo con rastrello, staggia e frattazzo.
Fornitura
- in sacchi da 40 Kg
TSL-20 - è un massetto autolivellante pronto a base di speciali leganti idraulici, inerti selezionati ed additivi, ideale per la formazione di massetti rifinibili mediante piastre in pietra naturale, piastrelle in ceramica o cotto, legno, moquette, linoleum, rivestimenti vinilici ecc.
TSL-20 è da utilizzarsi per la realizzazione di massetti in ambienti interni non soggetti a dilavamento di spessore superiore ai 4 cm.
E' applicabile su solaio normale ripulito da polvere e parti inconsistenti, con o senza isolamento termico o su massetti leggeri di riempimento tipo TASSULLO PAVI/1.
E' indicato nel caso di sistemi di riscaldamento a pavimento.
TSL-20 aumenta la velocità di posa del massetto consentendo all’operatore di effettuare sia la messa in opera che la finitura in posizione eretta.
Si distribuisce uniformemente sulla superficie di posa, riduce i tempi di applicazione e di finitura del massetto eliminando le difficoltà di ottenimento di superfici planari rispetto ai massetti tradizionali.
Fornitura
- sfuso in silos
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[post_content] => TERMO-TASS - è un intonaco termoisolante a basso peso specifico, fibrorinforzato, a base di leganti inorganici e inerti leggeri.
Unisce una elevata coibenza termica ad una notevole resistenza meccanica che lo rende idoneo per applicazioni su qualsiasi muratura, anche quella più esposta all'usura riscontrabile solitamente nella parte più bassa delle costruzioni. Termo-Tass ha un elevato grado di traspirabilità a tutto vantaggio di una migliore vivibilità delle abitazioni.
Fornitura
- in sacchi da 14 Kg ca.
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[post_content] => TCA3/C - è una malta reoplastica fibrorinforzata a base di leganti idraulici ad alta resistenza e rapido indurimento, inerti selezionati con granulometria massima di 4 mm e additivi. Oltre che per riparazione e ripristino del cls, TCA3/C si utilizza nei casi dove ci sia la necessità di operare con una malta a consistenza fluida con elevate caratteristiche meccaniche.
Disponibile in sacchi da 40 Kg.
TCA 1 - è una rasatura a base di leganti idraulici ed inerti selezionati con granulometria massima di 0,5 mm. L'elevato potere di aggrappo e la bassa permeabilità all'anidride carbonica, rendono il prodotto particolarmente adatto alla rasatura di strutture in calcestruzzo.
Disponibile in sacchi da 40 Kg
TCA-MI - malta tixotropica fibrorinforzata antiritiro ad alta adesione con inibitori di corrosione a base di leganti idraulici, inerti selezionati ed additivi per la ricostruzione delle porzioni di calcestruzzo armato degradate dai fenomeni corrosivi riguardanti l’armatura metallica. Non contiene nitriti.
TCA-MI neutralizza l’azione corrosiva esercitata dai sali antigelo (cloruri) utilizzati nel periodo invernale.
TCA-MI si utilizza per ricostruire o reintegrare il copriferro mancante delle strutture armate. Grazie all’elevata elasticità ed all’alto potere di aggrappo al calcestruzzo consente un ripristino durevole nel tempo ed il mantenimento dell’armatura metallica in condizioni di passività.
Disponibile in sacchi da 30 Kg.
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[post_content] => Frutto del know how dell’azienda Tassullo, T-FLASH è la prima malta rapida per una chiusura pratica e veloce di tracce (elettriche e idrauliche) e fori legati all’edilizia e all’impiantistica. Materiale innovativo studiato nei laboratori di Ricerca & Sviluppo Tassullo per garantire una rapida asciugatura, T-FLASH è un prodotto pronto - a base di leganti idraulici, inerti selezionati ed additivi - che permette di eseguire la finitura civile dopo soli 30 minuti dall’applicazione. Semplice non solo da utilizzare ma anche da preparare - è sufficiente l’aggiunta di acqua - è un prodotto plastico e ben lavorabile in grado di ridurre sensibilmente i tempi di cantiere nonché di semplificare l’organizzazione del lavoro e la gestione dell’intervento di ripristino.
T-FLASH offre indubbi vantaggi rispetto alle malte tradizionali: oltre ad essere a rapida asciugatura (asciuga infatti in soli 20 minuti) e di conseguenza immediatamente rifinibile ossia in grado di permettere di stendere subito la finitura, consente la realizzazione di elevati spessori in mano unica senza colature e senza l’aggiunta di ulteriori materiali inerti, evita il formarsi di crepe grazie all’assenza di ritiro in fase di maturazione e ha un’elevata compatibilità meccanica con gli intonaci esistenti.
Ultima peculiarità ma di fondamentale importanza, tale materiale è confezionato in un sacco chiuso ermeticamente che evita la possibilità di sporcare non solo durante la fase di lavoro ma anche nel corso delle operazioni di trasporto del prodotto; ad essere dotato di chiusura ermetica è inoltre lo stesso bancale in cui i sacchi T-FLASH sono contenuti.
T-FLASH può essere utilizzato sia nelle ristrutturazioni che nei cantieri di nuove costruzioni.
Per scaricare la brochure informativa clicca qui
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[post_excerpt] => Da sempre all’avanguardia per ricerca e innovazione, Tassullo lancia ora sul mercato un prodotto esclusivo: la prima malta rapida per la chiusura delle tracce
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[post_content] => Quando l’umidità attacca gli edifici, in molti tendono a preoccuparsi dell’estetica poco accattivante che quelle muffe e quegli sbollamenti improvvisi hanno conferito alle pareti; ad allarmare, dovrebbero invece essere il disfacimento delle malte e degli intonaci che legano le murature - campanelli d’allarme del degrado delle strutture - nonché, se l’umidità è approdata anche all’interno dell’edificio, le patologie e le allergie che un locale poco asciutto può comportare.
La presenza di umidità all’interno della muratura crea notevoli problemi per la durabilità degli intonaci e delle finiture, in quanto il ristagno della stessa provoca il deposito di sali che in fase di cristallizzazione aumentano di volume provocando sbollamenti e distacchi dei rivestimenti.
I problemi di umidità delle murature possono essere dovuti principalmente ai seguenti motivi:
• Cattivo smaltimento dell’umidità proveniente dagli ambienti interni dell’edificio;
• Cattivo smaltimento dell’umidità capillare di risalita alla base delle murature (la porosità di alcuni materiali utilizzati nella costruzione degli edifici favorisce l’assorbimento dell’acqua delle falde del terreno. Quest’acqua sale all’interno della muratura soprastante grazie a un fenomeno fisico conosciuto come capillarità.);
• Cattivo smaltimento dell’umidità provocata dall’acqua piovana;
• Eccessivo assorbimento dell’acqua meteorica da parte dell’intonaco.
La prevenzione:
Il problema dell’umidità può essere in molti casi prevenuto combinando alcuni accorgimenti in fase costruttiva:
• Creare opportuni drenaggi ed impermeabilizzazioni alla base delle murature.
E’ buona norma creare dei drenaggi alla base delle murature perimetrali dell’edificio. Questo intervento ha lo scopo di raccogliere e smaltire l’acqua presente nel terreno abbattendo quindi la possibilità di risalita della stessa all’interno della muratura. Oltre all’intervento di drenaggio, è auspicabile anche impermeabilizzare la muratura che rimane costantemente interrata.
• Evitare zoccolature impermeabili non traspiranti.
E’ bene evitare la realizzazione di intonaci di zoccolatura e/o rivestimenti impermeabili non traspiranti (quali intonaci cementizi o con pitture non traspiranti, rivestimenti in pietra ecc.) che hanno l’unico effetto di trattenere l’umidità nella muratura spostando il problema al di sopra della zoccolatura stessa. L’umidità infatti, non trovando via d’uscita, risale attraverso la muratura ripresentando i problemi di distacco e di comparsa di aloni di umidità ed efflorescenze saline al di sopra della zoccolatura.
• Utilizzare intonaci macroporosi ed idrorepellenti per la realizzazione delle zoccolature degli edifici.
L’utilizzo di intonaci porosi ed idrorepellenti favorisce la durabilità dell’intonaco, garantendo il massimo smaltimento dell’umidità dalla muratura nonché la protezione di quest’ultima dall’acqua piovana.
• Utilizzare prodotti di calce idraulica naturale sia per quanto riguarda gli intonaci che le finiture.
L’utilizzo di prodotti a base di calce idraulica naturale, connotati da un’elevata traspirabilità, risulta particolarmente indicato per prevenire fenomeni di ristagno di umidità e successivo ammaloramento delle murature.
Risolvere la problematica: il ripristino
Tassullo, azienda specializzata nella produzione di materiali innovativi per l’edilizia e, nello specifico, di materiali di calce idraulica naturale, in linea con l’esigenza sempre più imperante di comfort abitativo, propone un’ampia gamma di prodotti per costruire o risanare edifici che si mantengano poi salubri nell’arco degli anni.
Per debellare il problema dell’umidità, riportando a un elevato grado di benessere le murature da essa colpite, l’azienda ha ideato TLast-100, un ciclo deumidificante macroporoso per il risanamento di murature degradate per effetto combinato di umidità di risalita e di forte presenza salina.
Impiegabile sia in interno, sia in esterno, tale ciclo è ideale per qualsiasi supporto murario ammalorato che richieda l’utilizzo di prodotti ad alta traspirabilità, capacità di smaltimento d’acqua, basso assorbimento capillare, bassissimo contenuto di sali idrosolubili e assenza di reattività chimica nei confronti dei solfati.
Il ciclo di interventi è composto da una serie di prodotti da applicare in successione: il primo prodotto proposto è TSal, il trattamento pronto liquido a base d’acqua che agisce sulle concentrazioni saline presenti sulla superficie del paramento murario, o, in alternativa, se la muratura presenta un contenuto salino molto elevato, TSal VP, il trattamento pronto liquido antisale a base solvente. All’applicazione dell’antisale segue TLast-100 Rinzaffo, il primo strato di intonaco ponte di aderenza che aumenta stabilità e compattezza della muratura e favorisce l’applicazione dello strato successivo. In ultimo, a completamento del ciclo, Tassullo propone TLast-100 Intonaco, l’intonaco macroporoso leggero e idrorepellente che, grazie alla presenza di calce idraulica naturale, esalta la traspirabilità della muratura e la sua regolazione igrometrica.
La peculiarità del ciclo deumidificante TLast-100 è la presenza di prodotti a struttura macroporosa e, nello specifico, dell’intonaco TLast-100. La struttura dell’intonaco macroporoso infatti, a differenza di un intonaco tradizionale, favorisce l’evaporazione dell’acqua permettendo di contenere la crescita dei cristalli salini depositati all’interno dei macropori. Questo meccanismo elimina le tensioni strutturali che si creano invece negli intonaci tradizionali, a causa della pressione esercitata dai sali cristallizzati sulle pareti interne dei micropori, e la conseguente disgregazione del materiale. Ecco perché la scelta del ciclo TLast-100 preserva dalla formazione di efflorescenze saline e dal conseguente distacco dell’intonaco, nonché dalla formazione di microrganismi tossici, a vantaggio della salubrità degli ambienti e del conseguente e comfort per chi vi abita.
Non solo, grazie all’effetto combinato del trattamento anti-sale, del rinzaffo preliminare e dell’ intonaco macroporoso, una muratura risanata con il ciclo TLast-100 si contraddistingue per la buona conservazione nel tempo.
Per scaricare la scheda tecnica di TLast 100 clicca qui
Per scaricare la scheda tecnica di TSal clicca qui
Per scaricare la scheda tecnica di TSal VP clicca qui
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[post_excerpt] => L’umidità non solo è una delle cause più frequenti di degrado degli edifici ma, proprio perché toglie ad essi il giusto grado di salubrità, può anche costituire un problema per il benessere delle persone che in essi vivono o transitano
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[post_content] => Fin dal 1909, Tassullo progetta materiali innovativi per l’edilizia che, oltre all’elevata qualità, presentano peculiari doti in termini di naturalità, traspirabilità ed eco-compatibilità.
Forte di un know how d’eccezione, frutto della sua storica vocazione alla ricerca, Tassullo affianca all’ampia gamma di prodotti proposti, numerose iniziative di divulgazione di contenuti d’utilità per i professionisti ma anche per i non addetti ai lavori.
Tra queste, per offrire un servizio sempre più completo e mirato, l’azienda mette a disposizione degli utenti un nuovo sito specializzato - attivo da novembre - con tutte le informazioni relative a BIO-E Calcebenessere Tassullo, la linea completa di prodotti ecocompatibili di calce idraulica naturale.
“Costruire in armonia con la natura e con l’uomo”: questo è il concetto cardine della filosofia BIO-E Tassullo che si traduce nella ricca proposta di prodotti ecocompatibili presentati oggi anche on-line su www.calcebenessere.it
All’interno del sito interamente dedicato, gli utenti potranno conoscere la linea completa di prodotti naturali, puri, traspiranti, ricchi di storia e privi di additivi che, grazie a queste imprescindibili caratteristiche, permettono di ottenere un ambiente interno non solo esteticamente gradevole, ma soprattutto salubre e naturale, in grado di migliorare la vivibilità degli edifici ed il benessere psico-fisico dell’uomo.
Oltre alle numerose informazioni generali sulla linea BIO-E Calcebenessere, gli utenti potranno trovare focus specifici su tutti i prodotti appartenenti alla gamma, scaricarne le schede tecniche e conoscerne le molteplici applicazioni.
Per qualsiasi richiesta d’approfondimento sulle caratteristiche dei prodotti o per la risoluzione di problematiche tecniche, i visitatori potranno richiedere la consulenza on-line, direttamente al Centro Ricerche Tassullo.
Non solo: per chi volesse vedere alcune delle numerose realizzazioni eseguite con BIO-E Calcebenessere, è disponibile l’esclusiva BIO-GALLERY con alcune dellle immagini più significative degli interventi.
[post_title] => calcebenessere.it, il nuovo sito Tassullo dedicato alla linea Bio-E
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[post_content] => Il convegno vuole essere un segnale alla città dell’attenzione che gli organizzatori danno al patrimonio edilizio moderno e contemporaneo.
Questo patrimonio viene costituendosi giorno dopo giorno andando a costituire l’ambiente in cui viviamo, ambiente che deperisce e spesso si degrada.
I contributi del Prof. Philippe Daverio e del Prof. Francesco Poli si propongono di suscitare concreti spunti per una valutazione del paesaggio urbano che lo sviluppo economico contemporaneo sta tramandando alle generazioni future.
Questo evento vuole essere un ‘seme’ tecnico/culturale gettato, da sviluppare attraverso un seguito di ulteriori incontri.
Il convegno, che si terrà giovedì 2 ottobre alle ore 17.00 presso la Sala Conferenze della Camera di Commercio Di Brescia, è organizzato dall’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Brescia, dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Brescia, dal Collegio dei Geometri di Brescia, dal Collegio Costruttori Edili di Brescia e provincia, dall’ALA Assoarchitetti e da Inarsind, in collaborazione con l'azienda Tassullo.
Per scaricare l'invito in PDF
clicca qui
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[post_content] => E’ stato siglato il 12 giugno, presso il Centro Ricerche Tassullo, un protocollo d’intesa del valore di duecentomila euro tra MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna) e Tassullo S.p.A per la valorizzazione e conservazione dell’architettura del secondo Novecento. L’Arch. Carla Di Francesco, Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna e il Presidente della Tassullo S.p.A Dott. Friedrich Pattis hanno siglato l’importante documento alla presenza del Soprintendente per i Beni Architettonici della Provincia di Trento, l’Arch. Sandro Flaim, avviando una ricerca finalizzata all’individuazione e sperimentazione dei materiali e delle metodologie per il restauro e la conservazione dell’architettura contemporanea, con particolare riferimento all’opera di Gio Ponti.
“La ricognizione delle opere di architettura realizzate in Italia nel secondo Novecento - spiega l’Arch. Carla Di Francesco - è stata avviata dalla DARC (Direzione Centrale per l’Arte e l’Architettura Contemporanea) nel 2001, per selezionare le espressioni artistiche più significative, in grado di presentare elementi di interesse o di qualità riconosciuta. Tale ricognizione procede in base a criteri oggettivi e condivisi di individuazione di valori e qualità in tutte le regioni italiane. La conoscenza del patrimonio esistente, tuttavia, non può essere di per sé considerata sufficiente per una reale azione di tutela e valorizzazione di un patrimonio architettonico di cui si ha finalmente la cognizione; pertanto la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna, ha promosso azioni ed interventi che rendessero concreto quest’obbiettivo, nel quadro delle nuove priorità indicate dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, al fine di definire azioni di difesa e tutela del patrimonio architettonico del ‘900. Il MIBAC ha quindi avviato programmi di ricerca innovativi su diversi manufatti dislocati sul territorio nazionale, individuando nel mondo imprenditoriale il partner tecnico-scientifico Tassullo.”
La collaborazione della Tassullo S.p.A a tale ricerca non si configura come una semplice sponsorizzazione ma, piuttosto, come una partnership tecnico-scientifica vera e propria, nella quale l’esperienza e la competenza delle risorse professionali sono messe a disposizione, assieme alle strutture di ricerca scientifica, per raggiungere un obiettivo individuato da un Ente pubblico.
“La creazione di sinergie con le forze imprenditoriali impegnate nel mondo del restauro – conclude l’arch. Carla Di Francesco - che recepiscono i nostri obiettivi culturali in ordine alla tutela e alla valorizzazione di questi complessi architettonici, è di estrema importanza per raggiungere risultati ottimali e condivisi sotto il profilo operativo.”
Dal 1909, Tassullo S.p.A produce materiali innovativi per il settore dell’edilizia ed opera nel settore del restauro e della conservazione dei monumenti storici. Tassullo considera imprescindibile il ruolo della ricerca, alla quale destina costantemente forti investimenti che l’hanno resa punto di riferimento di importanti istituti universitari italiani. La collaborazione con docenti di architettura e ingegneria di fama internazionale è anche finalizzata a condividere e diffondere il know how acquisito, mediante una serie di iniziative culturali. Fra queste, la Collana editoriale ‘Reficere’ costituisce uno strumento di divulgazione su ampia scala dei risultati delle ricerche più aggiornate e dei contributi più innovativi che la ricerca scientifica ha raggiunto nel settore del restauro, del consolidamento e della conservazione.
Oggetto della ricerca
Le cinque fabbriche pontiane, prescelte per le loro caratteristiche materiche e per la diversa collocazione ambientale, sono le seguenti:
• Fondazione Livio e Maria Garzanti - Forlì
• Centrale Idroelettrica di Taio - Trento
• Istituto di Cultura Italiana C.M.LERICI– Stoccolma - Svezia
• Hotel dei Principi a Sorrento – Napoli.
• Villa Planchart Caracas - Venezuela
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[post_content] => La Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna, in collaborazione con Tassullo ed Electa e con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali organizzano, il prossimo 13 giugno alle ore 15.30, nella splendida cornice della Sala Piovego di Palazzo Ducale a Venezia, la Giornata di studio e presentazione del volume della Collana Scientifica Reficere “Il campanile di Santa Maria Gloriosa dei Frari in Venezia - Consolidamento, conoscenza, restauro”.
La Collana Scientifica Reficere è un’iniziativa editoriale proposta dall’azienda Tassullo (materiali innovativi di calce idraulica naturale) quale strumento di divulgazione su ampia scala dei risultati delle ricerche più aggiornate nel settore del restauro, del consolidamento e della conservazione.
A partire dall’analisi e dalla conoscenza del progetto di consolidamento e restauro del campanile di Santa Maria Gloriosa dei Frari, l’appuntamento offrirà un’importante opportunità di riflessione sul tema della conservazione e della salvaguardia dei beni culturali.
Programma
• ore 15.30 Inizio lavori
• Attività della Soprintendenza nel settore e introduzione ai lavori
Renata Codello - Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna
• Presentazione della Collana Scientifica Reficere
Cesare Renzo Romeo - Coordinatore della collana “Tecniche e linguaggio del restauro”
• Analisi e conoscenza per il progetto di consolidamento e restauro del campanile di Santa Maria Gloriosa dei Frari
Ilaria Cavaggioni
• Gli obiettivi del progetto e la calibrazione dell’intervento
Alberto Lionello
• Dal modello geotecnico del sottosuolo all’intervento di consolidamento del terreno di fondazione
Guido Gottardi, Gianfranco Marchi, Alex Ragazzini
• La diagnosi e il monitoraggio
Christian Rossi, Pier Paolo Rossi
• La convergenza di diverse metodiche analitiche per una migliore comprensione del basamento e del masso fondale del campanile
Angela Squassina
• Valutazioni sul comportamento strutturale del complesso campanile-chiesa e predisposizione di opere di presidio statico
Claudio Modena, Filippo Casarin
• Il cantiere
Francesco Ambrosini, Gabriele Barbieri, Simone Rossetto
Il restauro del campanile dei Frari è stato un’applicazione attenta di procedure che, “investendo” molto sulle fasi della conoscenza, consentono di scegliere tecniche di intervento effettivamente poco invasive, il più possibile controllabili e rimuovibili, realizzabili con gradualità, in modo sia di interromperne l’esecuzione quando i controlli in corso d’opera indicano il raggiungimento di una “accettabile efficacia”, sia di riprenderli e integrarli nel tempo (avendone già predisposto le possibili modalità operative), anche dopo periodi di sospensione, qualora i controlli proseguiti a opere ultimate ne evidenzino la necessità. L’esempio è quindi un’ottima occasione per riflettere sul tema sicurezza-conservazione e sulla necessità di privilegiare, nella salvaguardia dei beni culturali, azioni che consentano accumulo di conoscenze e cure prolungate nel tempo.
Il campanile di Santa Maria Gloriosa
dei Frari in Venezia. Conoscenza, consolidamento, restauro
Palazzo Ducale - Sala del Piovego
Piazza San Marco 1
venerdi 13 giugno - ore 15.30
Per ulteriori informazioni e per iscrizioni, entro il 6 giugno
www.tassullo.com
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[post_content] => Tassullo, azienda impegnata a progettare e realizzare nuovi materiali per l’edilizia caratterizzati da ottime performance ma al contempo da un elevato grado di naturalità, traspirabilità ed eco-compatibilità, ha destinato - sin dalla sua fondazione nel 1909 - risorse ed investimenti sempre maggiori alla ricerca; di recente infatti è stato realizzato un evoluto Centro Ricerche.
Coerentemente con questa filosofia l’azienda, convinta dell’importanza della condivisione del know how acquisito, mette oggi a disposizione dei progettisti - anche on-line - tutto il proprio “sapere”.
All’interno del sito www.tassullo.comche, sempre più aggiornato ed esaustivo, si pone quale punto di riferimento on-line per i progettisti, Tassullo ha infatti ideato un’area riservata alla quale è possibile accedere previa registrazione.
All'interno di questa sezione, l’azienda ha attivato l’importante servizio di Consulenza Tecnica On-line attraverso cui gli utenti potranno richiedere, in qualsiasi momento e direttamente al Centro Ricerche Tassullo, informazioni sulle caratteristiche dei prodotti o soluzioni a problematiche tecniche.
Oltre alla consulenza tecnica on-line, l’area riservata offre una ricca documentazione tecnica, l’accesso all’archivio degli atti dei più importanti convegni e ai risultati di alcune recenti ricerche scientifiche.
Il sito Tassullo è uno strumento poliedrico che, oltre ai professionisti, si rivolge a molteplici tipologie di utenti, consentendo la divulgazione di importanti contenuti. I visitatori potranno infatti trovare cataloghi prodotto corredati da aggiornati approfondimenti tecnici, consigli d’utilizzo relativi a tutte le linee Tassullo, o ancora informazioni sui servizi offerti; inoltre, sarà possibile scoprire le iniziative organizzate periodicamente dall’azienda, i convegni, le pubblicazioni, nonché alcune realizzazioni firmate Tassullo.
Chi desidera invece conoscere la storia dell’azienda, la filosofia che sottende al suo operato, nonché l’innata vocazione alla ricerca, potrà visitare le sezioni espressamente dedicate, presentate in home-page.
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[post_content] => L’Anno Pontiano - nutrito programma di eventi, iniziati lo scorso 6 dicembre a Forlì con l’incontro “L’architettura di Gio Ponti e il suo tempo” e dedicati all’opera del noto architetto - prosegue con il convegno “Architettura del secondo Novecento. Valorizzazione, tutela e conservazione” che si terrà domani, 4 aprile, alle ore 15.00, nell'ambito del Salone del Restauro di Ferrara.
Organizzato dalla Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Emilia-Romagna e dall’Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna, il convegno ha trovato nel mondo imprenditoriale il partner tecnico-scientifico Tassullo - azienda leader nella produzione di materiali di calce idraulica naturale e riferimento a livello nazionale nel settore restauro - confermando così l’interesse che la ricerca sulle metodologie e sui materiali per il restauro dell’architettura contemporanea sta assumendo per le imprese che forniscono prodotti per il restauro.
Tale interesse è stato sancito dal protocollo siglato il 7 dicembre 2007 tra l’azienda Tassullo e la Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici, al fine di ricercare e sperimentare materiali e metodologie per il restauro e la conservazione dell’architettura contemporanea.
Il convegno è incentrato sulle personalità di due tra i maggiori architetti del Novecento, Piero Bottoni (Milano, 1903-1973) e Gio Ponti (Milano 1891-1979), che hanno lasciato importanti testimonianze della loro attività nella regione Emilia Romagna.
Piero Bottoni si caratterizza per la sensibilità che esprime nel confrontarsi con l’architettura antica, sostenendo un raffronto con essa chiaro e definito senza che le spazialità contemporanee ne soggiacciano.
La cura dei particolari, i dettagli, il dialogo costante, la capacità di creare un ipotetico ponte tra l’antico ed il contemporaneo fanno di entrambi i complessi presentati al convegno, casi studio da cui trarre insegnamento per un linguaggio architettonico coerente con i parametri antichi eppure fortemente innovativo, un confronto vincente che non diventa mai scontro e che genera armonia tra le diverse spazialità.
Gio Ponti totalmente diverso, crea una sua poetica architettonica, un linguaggio innovativo che traduce in forme e spazialità caratterizzate da elementi architettonici coerenti che ritroviamo in tutte le sue opere. La percezione visiva e tattile che caratterizza le superfici, il contrapporsi dei volumi, la metodologia costruttiva, le sue forme fanno dei complessi pontiani un punto di riferimento palese, nei contesti urbani in cui vengono inseriti sia di giorno che di notte per lo studio che Ponti metteva sempre in atto riferendolo al rapporto che l’edificio aveva con la luce sia diurna che notturna.
Saranno presentati alcuni casi studio:
- la casa Minerbi-dal Sale a Ferrara, intervento eseguito su progetto di Bottoni nel 1953-61, che si connota per l’inserimento di spazialità moderne all’interno di un edificio di origine tre-quattrocentesca;
- il complesso architettonico della Fondazione Garzanti a Forlì, inaugurato nel 1957 su progetto di Gio Ponti;
- gli interventi di recupero dell’ospedale quattrocentesco Sant’Anna a Ferrara effettuati negli anni Trenta da Girolamo e Carlo Savonuzzi, importanti progettisti moderni locali: edifici oggetto di un recente progetto di restauro.
Per gli edifici di Ferrara e Forlì si darà conto anche dei diversi gradi d’avanzamento degli interventi di restauro.
Il convegno attua, con i suoi casi studio, un’occasione di confronto sull’architettura contemporanea, promuovendone la conoscenza e mettendo in evidenza le criticità per la sua conservazione, dovute ad una normativa carente ed inefficace a tutelarla, e la necessità di ricercare materiali compatibili ed opportune tecniche di restauro.
Per scaricare il programma dettagliato e il modulo di iscrizione clicca quiArchitettura del secondo Novecento. Valorizzazione, tutela e conservazione
Salone del Restauro, Ferrara
Sala Marfisa, venerdì 4 aprile, dalle 14.30 alle 18.30
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[post_content] => Le tematiche della conservazione e della stesura dei progetti di manutenzione degli edifici storici in linea con gli odierni requisiti di legge: questo sarà l’argomento del convegno che avrà luogo il prossimo 21 febbraio presso la Sala Pavesi della Banca Popolare di Vicenza.
L’iniziativa, promossa da Tassullo nell’ambito del progetto “Costruire Cultura”, è patrocinata dall’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Vicenza e dalla sua Fondazione.
Il simposio si aprirà con il saluto dell’Arch. Ugo Rigo, Presidente della Fondazione dell’Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Vicenza, a cui seguirà il primo intervento dell’Arch. Bruno A.M. Michelin in merito alla manutenzione programmata nel progetto di restauro.
La Dott.ssa Roberta Vencato presenterà invece le fonti documentarie per la preparazione del progetto di restauro degli apparati decorativi.
Sarà poi la volta del restauratore Giandaniele Paoletto che interverrà sul recupero degli apparati decorativi.
In ultimo l’Ing. Michele Dalpiaz illustrerà la caratterizzazione delle malte nel progetto di restauro.
Il convegno verrà moderato dal Prof. Cesare Renzo Romeo.
Programma
- h. 14.00 Registrazione dei partecipanti
- h. 14.20 Saluti introduttivi e apertura del Convegno
Arch. Ugo Rigo
Presidente della Fondazione dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Vicenza
Moderatore dei lavori: Prof. Arch. Cesare Renzo Romeo
- h. 14.30 La manutenzione programmata nel progetto di restauro
Arch. Bruno A. M. Michelin
- h. 15.00 Le fonti documentarie per la preparazione del progetto di restauro degli apparati decorativi
Dr.ssa Roberta Vencato
- h. 15.30 Il recupero degli apparati decorativi
Giandaniele Paoletto Restauratore
- h. 16.00 La caratterizzazione delle malte nel progetto di restauro
Dott. Ing. Michele Dalpiaz Ricerca e Sviluppo Tassullo SpA
- h. 16.30 Dibattito
Palazzi Gualdo in Vicenza: Problematiche di conservazione e formulazione dei piani manutentivi alla luce dell’attuale normativa
Banca Popolare di Vicenza - Sala Pavesi
Vicenza, giovedì 21 febbraio 2008
Ore 14.00 - 17.30
Per scaricare il modulo di iscrizione
clicca qui
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[post_content] => Termografia a infrarossi per il restauro. Si tratta dell’ultimo ritrovato in fatto di diagnostica delle murature in laterizio. Sta, infatti, nascendo presso i laboratori dell’Università di Glamorgan, nel Galles, una nuova apparecchiatura in grado di vedere all’interno delle murature in mattoni. Lo strumento combina due diverse tecnologie: quella della termografia ad infrarossi e quella della trasmissione inversa del calore. La speciale telecamera, esamina una struttura sulla quale sono stati preventivamente collocati dei corpi scaldanti. Il calore emesso da un elemento non può spingersi oltre una fessurazione e si sposta, di conseguenza, lungo la fessurazione stessa assumendo una temperatura sempre più bassa.
La variazione termica viene trasmessa sotto forma di raggi infrarossi che vengono a loro volta interpretati dalla telecamera che, di conseguenza, è in grado di interpretare e individuare la posizione e le dimensioni della crepa.
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[post_content] => La linea BIO-E comprende la calce idraulica naturale da miscelare in cantiere ed una serie di altri prodotti, tutti a base dello stesso legante, per affrontare ogni singola fase del processo edilizio: betoncini normali e alleggeriti per massetti, malte per muratura e intonaci, finiture di superficie, adesivi per rivestimenti e collanti per cappotti termici.
Puri, ricchi di reminescenze storiche, privi di additivi e riciclabili, i prodotti della linea BIO-E garantiscono un ambiente più salubre, confortevole, esteticamente gradevole e, in tal modo, accrescono il benessere psico-fisico dell’uomo che, in casa, in ufficio, e “all’interno” in genere, trascorre gran parte del suo tempo.
Da sempre, Tassullo considera infatti gli edifici come una sorta di “seconda pelle”, di membrana viva col compito di proteggere l’uomo lasciando respirare il suo corpo e permettendogli di sostare in spazi sani e naturali: proprio in virtù di questa concezione, l’azienda propone, con la linea BIO-E, una serie di materiali che, grazie all’elevato grado di traspirabilità, favoriscono uno scambio continuo tra interno-esterno e agiscono dunque beneficamente sul clima interno delle abitazioni.
Al fine di garantire la massima eco-compatibilità, tutti i prodotti della gamma BIO-E vengono lavorati e confezionati nel rispetto di un Sistema di Gestione Ambientale (EN ISO 14001) basato sull’efficienza ambientale delle attività industriali e la piena responsabilità verso lavoratori, territorio e comunità locale.
Con la linea BIO-E Tassullo, la bioedilizia riscopre materiali antichi e tecniche tradizionali per creare nuovi piaceri estetici e soprattutto nuovi confort abitativi. Per costruire un futuro migliore, a vantaggio del benessere dell’uomo.
La calce idraulica naturale BIO-E NHL-5: alla base dell’eccellenza della Linea BIO-E
Tutti i prodotti della linea BIO-E contengono calce idraulica naturale NHL-5, classificabile con riferimento alla norma UNI-EN 459-1. Tale calce idraulica naturale viene ottenuta mediante cottura a forno verticale e successivo spegnimento di una marna particolarmente pregiata nei suoi componenti (carbonato di calcio e argilla); grazie a questo attento processo, la calce idraulica naturale BIO-E conserva le stesse caratteristiche della calce idraulica degli antichi Romani, in grado di durare millenni. La sua estrema naturalità è garantita da un processo di lavorazione che assicura l’assenza totale di cemento, derivati del cemento e additivi di sintesi.
Gli intonaci e le malte confezionati con l’utilizzo di questo legante conservano le tipiche caratteristiche delle calci idrauliche naturali, quali: traspirabilità, igroscopicità, porosità.
BIO- E RC: naturale, traspirante, bio-compatibile
All’interno della vasta gamma naturale BIO-E, Tassullo presenta la malta BIO-E RC che, grazie alla sua elevata versatilità, è un prodotto ideale non solo come malta di allettamento di murature portanti in laterizio, ma anche per la realizzazione di intonaci.
BIO-E RC è una malta di calce idraulica naturale BIO-E NHL5 e inerti dolomitici selezionati, con granulometria massima di 4 mm.
Caratterizzato dalla purezza del legante e dall’assenza di cemento ed additivi, tale prodotto è estremamente adatto per la costruzione di edifici che seguano i requisiti della bio-edilizia.
Gli utilizzi di BIO-E RC sono molteplici: il prodotto è utilizzabile come rinzaffo consolidante su murature in pietra indebolite dalla perdita di malta di allettamento, per il ripristino di giunti di malta e per il bloccaggio di sassi poco coesi.
BIO-E RC, impiegato come malta da allettamento, è conforme alla UNI EN 998-2 riguardo le “Specifiche per malte per opere murarie”.
Utilizzato invece come malta da rinzaffo ed intonaco, è conforme alla UNI EN 998-1 riguardo le “Specifiche per malte per opere murarie - Malte per intonaci interni ed esterni”.
[post_title] => Linea BIO - E di Tassullo: per costruire un futuro migliore
[post_excerpt] => Etica del benessere e responsabilità verso l’uomo. Questi i due concetti che racchiudono la filosofia Tassullo e che trovano la loro più concreta espressione nella linea BIO-E: una gamma completa di prodotti che, all’elevata qualità e all’indiscutibile performance, associano lo straordinario pregio della naturalità, della traspirabilità e dell’eco-compatibilità
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[post_content] => Caratterizzato da un elevato grado di naturalità, Green appartiene alla gamma completa di sistemi di isolamento termico a cappotto Tassullo che, grazie alla presenza di calce idraulica naturale, si contraddistinguono per eccezionali doti di traspirabilità.
Volto a soddisfare le differenti esigenze di isolamento termico e comfort abitativo, ogni sistema è costituito da uno specifico collante rasante di calce idraulica naturale abbinato ad ogni diversa tipologia di pannello isolante.
In grado di garantire un ottimo isolamento acustico, Green è caratterizzato dal pannello in sughero e dal collante rasante TK01/Ch di calce idraulica naturale BIO-E NHL.
Altamente ecologico, Green presenta un’elevata traspirabilità ed un’ottima permeabilità al vapore acqueo, permettendo di ottenere un ambiente salubre e confortevole.
In linea con l’attuale orientamento governativo sulla tutela dell’ambiente, Green contribuisce notevolmente al risparmio energetico degli edifici.
Green e tutti gli altri sistemi di isolamento termico a cappotto da gennaio sono protagonisti di un nuovo sito specializzato
www.isolamentocappotto.it
Sul sito interamente dedicato, l’utente potrà conoscere la gamma completa dei sistemi (con i relativi ambiti di applicazione, le caratteristiche prestazionali ed i vantaggi), scaricarne le schede tecniche, vedere le immagini di alcuni tra i più significativi interventi, nonché richiedere la consulenza on-line.
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[post_excerpt] => Da oggi anche on-line informazioni, dati tecnici, ambiti di applicazione e immagini relative a Green e alla gamma completa del Sistema di isolamento termico a cappotto Tassullo.
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[post_content] => Tassullo, storica azienda produttrice di materiali innovatici per l’edilizia, sarà presente anche quest’anno all’importante rassegna internazionale per l’efficienza energetica e l’edilizia sostenibile, che avrà luogo a Bolzano tra il 22 ed il 25 gennaio.
Presso l’area dedicata all’azienda (settore AB - stand B09/26), personale tecnico e commerciale qualificato sarà a disposizione dei visitatori per fornire informazioni sulla gamma completa di prodotti Tassullo, con una particolare attenzione ai materiali in grado di migliorare l’isolamento termico delle murature e contribuire al risparmio energetico.
All’interno della ricca proposta, i visitatori potranno conoscere peculiarmente i sistemi a cappotto, tutti caratterizzati da specifici pannelli isolanti abbinati a mirate tipologie di collanti rasanti rigorosamente naturali in quanto di calce idraulica naturale; la presenza di tali collanti garantisce la massima traspirabilità ed eco-compatibilità.
Oltre a tali sistemi, saranno esposti i termo intonaci e le malte termiche Tassullo, anch’essi in grado di migliorare le prestazioni energetiche degli edifici offrendo al contempo un piacevole comfort abitativo.
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[post_content] => Nell’Art Hotel Varese gli spazi sono concepiti secondo i principi della bio-architettura e costruiti con materiali naturali, salubri e piacevoli: fra questi, le masse murarie sono rivestite con prodotti della Linea BIO-E Tassullo.
Benessere psico-fisico, appagamento culturale e servizio alberghiero di classe: l’Art Hotel Varese occupa un’antica villa d’impianto seicentesco che sorge a poche centinaia di metri dal centro storico di Varese, all’interno di un ampio giardino. Già trasformata durante l’Ottocento, la fabbrica è stata recentemente ristrutturata secondo un attento progetto di riuso a destinazione alberghiera a 4 stelle, sulla base di un progetto di restauro e riqualificazione edilizia curato dall’arch. Luciano Marè.
"L’edificio – spiega il progettista - era abbandonato da anni: la lungimiranza degli attuali proprietari, una facoltosa famiglia di albergatori, ha permesso la sua trasformazione in un manifesto della qualità della vita.
Gli interventi edilizi sono stati notevoli, ma tutti rispettosi dell’esistente: l’originaria partizione degli ambienti è stata mantenuta pressoché intatta, recuperando e consolidando ove possibile gli elementi e i materiali originari mentre, quando si rendeva necessaria la sostituzione, reintegrando l’esistente con opere analoghe ed eco-compatibili.
Parallelamente, un approfondito progetto d’impronta bio-architettonica – disciplina che pratico da vent’anni – ha dimostrato che è possibile innovare l’idea di ospitalità alla quale siamo abituati, abbinando l’eccellenza del servizio a nuove esperienze sensoriali.
Con questo obiettivo, sono state adottate le tecnologie costruttive e i materiali più naturali disponibili allo scopo, creando ambienti accoglienti, confortevoli, salubri, ricchi di colori e di sensazioni positive, che risultano estremamente graditi da una clientela particolarmente attenta al proprio benessere.”
La dotazione di ambienti per l’ospitalità comprende 26 camere di diversa taglia, suddivise secondo tre stili di architettura d’interni e d’arredo - Arte, Decò e Noveau - tutte provviste dei migliori comfort e di dotazioni di elevato livello, oltre a numerose opportunità di sperimentazione del proprio, personale benessere fisico come, ad esempio, la ‘banca del cuscino’, che permette di scegliere il cuscino più adatto alle proprie esigenze. Oltre alla hall d’ingresso, sono presenti anche l’area relax, una sala per colazioni e meetings, il wine bar e la disponibilità del servizio catering per cene di gala, feste, matrimoni e cocktails. L’Art Hotel Varese, inoltre, organizza e ospita eventi e manifestazione di carattere artistico e culturale, fra cui concerti, esposizioni e conferenze, ed è stato selezionato quale ‘albergo di riferimento’ per i Campionati Mondiali di Ciclismo che si terranno nel capoluogo insubrico nel 2008.
L’architettura è lo sfondo di una concezione attiva dell’ospitalità, che si prende cura del corpo e della mente.
“Tutti i materiali esistenti sono stati recuperati, come la pavimentazione in medone lombardo, mentre alcune strutture hanno richiesto interventi con tecnologie contemporanee, come il consolidamento con fibre di carbonio di una volta in muratura e l’impiego di uno scheletro metallico per sostenere la pavimentazione trasparente che lo evidenzia.
Nelle camere, abbiamo prestato la massima attenzione per garantire agli ospiti le migliori condizioni ambientali, di comfort e di soddisfazione sensoriale: un capotto isolante interno in fibra naturale, finestre in legno a taglio termico e un impianto di riscaldamento a serpentina radiante sotto il parquet in rovere rendono gli spazi estremamente gradevoli dal punto di vista microclimatico; l’impiego di materiali fonoassorbenti nelle murature divisorie assicura l’isolamento acustico ben oltre i requisiti di legge.
Le opere in muratura hanno interessato il parziale rifacimento del manto d’intonaco esterno - con un rivestimento macroporoso per prevenire gli effetti dell’umidità di risalita - e la finitura a civile degli spazi interni, tutti realizzati utilizzando i prodotti Tassullo della linea BIO-E. Si tratta di materiali pregevoli, che si prestano all’intervento sull’architettura storica secondo criteri estetici e di bio-compatibilità molto apprezzati dalla più avanzata cultura progettuale europea e, in genere, dal pubblico più attento alle questioni ecologiche.
Proprio per le qualità di questo progetto, che interessano anche il riuso dell’acqua piovana e la possibilità di installazione di sistemi energetici basati su fonti rinnovabili come il solare termico e fotovoltaico, siamo in attesa di ottenere la certificazione EcoLabel.”
Attualmente, i più importanti produttori di materiali per l’edilizia dispongono di linee di prodotto ‘bio’: quali fattori hanno orientato la scelta dei prodotti Tassullo?
“In genere, la posa in opera delle malte ecologiche deve essere più accurata: si impiega più tempo rispetto a quelle di sintesi e, per ottenere buoni risultati, è necessario disporre di maestranze esperte e competenti, proprio come avviene nei cantieri di restauro. In questo caso, la ricerca si è orientata sui due fronti dell’affidabilità e del risultato estetico che, per esperienza, ci hanno condotto ai prodotti Tassullo. Durante la realizzazione delle opere, abbiamo ritenuto sufficiente l’acquisizione delle certificazioni dei materiali, riscontrando nelle caratteristiche di plasticità delle malte e anche nella loro colorazione la rispondenza ai criteri tecnologici di estrema naturalità richiesti dalle specifiche del progetto.”
La linea Tassullo BIO-E
BIO-E è una linea di prodotti che, all’elevata qualità e all’indiscutibile performance, associa lo straordinario pregio della naturalità, della traspirabilità e dell’eco-compatibilità.
Tale gamma comprende la calce idraulica naturale da miscelare in cantiere ed una serie di altri prodotti, tutti a base dello stesso legante, per affrontare ogni singola fase del processo edilizio: betoncini normali e alleggeriti per massetti, malte per muratura e intonaci, finiture di superficie, adesivi per rivestimenti e collanti per cappotti termici.
Puri, ricchi di reminescenze storiche, privi di additivi e riciclabili, i prodotti della linea BIO-E garantiscono un ambiente più salubre, confortevole, esteticamente gradevole e, in tal modo, accrescono il benessere psico-fisico dell’uomo che, in casa, in ufficio, e “all’interno” in genere, trascorre gran parte del suo tempo.
Da sempre, Tassullo considera infatti gli edifici come una sorta di “seconda pelle”, di membrana viva col compito di proteggere l’uomo lasciando respirare il suo corpo e permettendogli di sostare in spazi sani e naturali: proprio in virtù di questa concezione, l’azienda propone, con la linea BIO-E, una serie di materiali che, grazie all’elevato grado di traspirabilità, favoriscono uno scambio continuo tra interno-esterno e agiscono dunque beneficamente sul clima interno delle abitazioni.
Al fine di garantire la massima eco-compatibilità, tutti i prodotti della gamma BIO-E vengono lavorati e confezionati nel rispetto di un Sistema di Gestione Ambientale (EN ISO 14001) basato sull’efficienza ambientale delle attività industriali e la piena responsabilità verso lavoratori, territorio e comunità locale.
Con la linea BIO-E Tassullo, la bioedilizia riscopre materiali antichi e tecniche tradizionali per creare nuovi piaceri estetici e soprattutto nuovi confort abitativi. Per costruire un futuro migliore, a vantaggio del benessere dell’uomo.
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[post_excerpt] => Nell'intervento di recupero edilizio attuato sulla struttura (un'antica villa d'impianto secentesco) dell'Art Hotel Varese è stata utilizzata la linea BIO-E di Tassullo
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[post_content] => Villa Paradiso non è solo una delle splendide realtà storico-architettoniche che arricchiscono il territorio delle colline del Lago di Garda, ma anche un luogo dove si continua a respirare un’atmosfera di serenità e spensieratezza tipicamente agreste, difficile da ritrovare anche nelle più esclusive strutture turistiche. Forse proprio la volontà di condividere questo verde angolo di Eden ha spinto il proprietario, appartenente all’antica nobile famiglia Degli Albertini, a intraprendere il recupero della vecchia corte contadina, trasformando i superstiti rustici seicenteschi in un relais caratterizzato da 15 appartamenti (ciascuno con caratteristiche e arredi differenti) e valorizzato da numerosi servizi, nonché occasioni di svago e intrattenimento.
Le costruzioni, che accoglievano gli spazi di servizio all’ampio fondo quali abitazioni della servitù, magazzini per gli attrezzi, depositi per il raccolto, stalle, scuderie, etc., sono andate distrutte durante un bombardamento dell’ultima guerra mondiale e il successivo incendio. Da allora sono rimaste abbandonate, fino alla decisione di riadattarle per farne delle residenze per vacanze di elevato livello, nel pieno rispetto dei vincoli paesaggistici che interessano il complesso monumentale della villa e del parco circostante.
Anche in considerazione della scarsa consistenza delle strutture ancora utilizzabili, d’intesa con gli enti competenti è stato predisposto un progetto di recupero ‘propositivo’, opera dell’arch. Marco Ardielli. Tale progetto prevedeva il riuso degli elementi strutturali superstiti e, laddove necessario, l’integrazione e il completamento con interventi di nuova costruzione tendenti a restituire al complesso un’immagine coerente e quanto più prossima a quella originaria, aggiornando nel contempo le dotazioni degli spazi interni alle moderne esigenze residenziali, secondo diverse tipologie stilistiche.
L’ing. Roberto Daducci responsabile della Direzione dei lavori al cantiere di Corte Paradiso, in collaborazione con il fratello Giorgio, geometra, afferma: “Nulla di quanto esisteva è stato rifatto: ad esempio, sono stati compiuti interventi sulle strutture lignee, riposizionando e/o consolidando quelle riutilizzabili e completandone lo scheletro portante con integrazioni in tutto simili, per tipologia, origine e aspetto, a quelle superstiti; i manti di copertura in coppi sono stati accuratamente recuperati e nuovamente posati, integrando con prodotti simili per forma e componenti ma invecchiati artificialmente.
Il ‘cuore’ dell’intervento di recupero è consistito nelle opere realizzate per risanare e proteggere dall’umidità gli antichi paramenti murari ancora eretti. In quell’area, infatti, la falda acquifera è prossima al livello del suolo e, soprattutto a causa della risalita capillare, numerose importanti strutture in laterizio si presentavano fortemente compromesse, al punto che è stato necessario risolvere drasticamente la situazione intervenendo con sistemi e prodotti di provata efficacia.”
Scongiurare l’affioramento di efflorescenze, macchie, muffe e ammaloramenti dei setti e dei rivestimenti è stato perciò uno dei principali obiettivi perseguiti dai tecnici di cantiere che, dovendo anche operare su strutture murarie realizzate con materiali di epoca pre-industriale, hanno necessariamente dovuto ricorrere a prodotti il più possibile simili a quelli pre-esistenti.
“Come direzione dei lavori abbiamo caldamente consigliato al committente l’uso di materiali di qualità comparabile con il risultato che si voleva ottenere sotto il profilo architettonico e prestazionale, affinché l’investimento non risultasse compromesso in futuro dal ripresentarsi delle medesime problematiche. Secondo la nostra esperienza, fra i diversi produttori conosciuti, esclusivamente Tassullo era in grado di fornire soluzioni adatte, per qualità e compatibilità.”
Grazie ai prodotti Tassullo, è stato raggiunto un duplice traguardo: effettuare il miglior intervento di risanamento sulle murature, assicurando nel tempo il mantenimento di livelli di conservazione della loro integrità materica e strutturale adeguati alla salubrità, al comfort e alla qualità degli spazi abitabili.
“Un contributo determinante va correttamente attribuito anche all’impresa ‘Cristini Davide’ incaricata dei lavori, che ha condotto la commessa con attenzione, perizia, competenza e consapevolezza del valore intrinseco delle opere che si realizzavano.
Il risultato sono 15 suites caratterizzate da elevatissimi livelli di comfort e di gusto; tutte le suites vantano, sotto il profilo della privacy, ottimali prestazioni grazie all’esteso impiego di materiali fonoisolanti e, non ultimo, propongono un microambiente residenziale assolutamente salubre grazie all’impiego di appositi prodotti Tassullo.
A distanza di due anni dall’inizio dei lavori, mentre gli ospiti iniziano ad affluire sempre più numerosi, stiamo mettendo a punto alcune piccole rifiniture nelle ultime unità abitative rimaste da completare. L’esito dell’intervento, soprattutto a detta del proprietario, è decisamente superiore alle aspettative non tanto per quanto ci si poteva attendere dal punto di vista della qualità architettonica, ma soprattutto per il senso di pace, agio – e anche per l’igiene - che gli spazi costruiti restituiscono agli ospiti del Relais.”
Prodotti Tassullo per Corte Paradiso
Nella realizzazione dei lavori a Corte Paradiso sono stati usati i seguenti prodotti Tassullo, tutti di calce idraulica naturale Fenix:
Ciclo
TLast-100
Ciclo deumidificante macroporoso per il risanamento delle murature ammalorate dall’effetto combinato dell’umidità di risalita e presenza salina; prevede applicazioni successive di TSal/TSalVP (trattamento antisale), Tlast-100 Rinzaffo e Tlast-100 Intonaco.
T20V
Malta di allettamento per giunzioni nella messa in opera e rifinitura di mattoni facciavista.
T30RC
Betoncino per rinzaffi consolidanti ad alta resistenza, traspirabilità ed elasticità, da impiegare su murature indebolite.
TA04
Speciale Aggrappante – rasante con elevata capacità di adesione, resistenza meccanica all’abrasione e durabilità nel tempo, traspirante al vapore e senza resine o solventi, particolarmente indicato per aumentare la capacità di aggrappo degli strati successivi su supporti lisci o poco assorbenti. Il TA04 utilizzato a Corte Paradiso è definito “speciale” in quanto formulato appositamente, su richiesta del committente, dal Centro Ricerche Tassullo.
TA01
Rasante fine a elevata traspirabilità e basso contenuto di sali idrosolubili, da impiegare per la preparazione del fondo al successivo trattamento di finitura, non forma barriera al vapore e non contiene solventi.
T25V
Malta per intonaco tradizionale, particolarmente indicata in caso di ristrutturazioni, offre elevate caratteristiche meccaniche, assenza di reattività in presenza di sali, alta adesione alla parete e ritiro controllato.
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[post_excerpt] => Intervento di recupero compiuto sui fabbricati rurali di Villa Paradiso, divenuto oggi un magnifico Relais nei pressi del Lago di Garda. I prodotti Tassullo sono stati gli unici ad offrire le necessarie garanzie di qualità e persistenza del risultato
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[post_content] => Fin dal 1909, Tassullo progetta e sviluppa prodotti innovativi per l’edilizia (e nello specifico prodotti di calce idraulica naturale) che, oltre ad essere caratterizzati da elevata qualità e performance di vertice, rispondono ai più attuali requisiti del “costruire naturale”. Frutto dell’avanzata tecnologia e del know how centenario dell’azienda, realizzati utilizzando sistemi produttivi a ridotto impatto ambientale, i materiali Tassullo sono estremamente naturali, traspiranti, eco-compatibili e in grado quindi non solo di rispettare l’ambiente ma anche di permettere all’uomo di vivere in un ambiente sano e confortevole.
L’attenzione all’ambiente, anche in termini di risparmio energetico, l’elevata competenza tecnica, il costante impegno volto ad una gestione di tipo sostenibile e responsabile verso la comunità sono valori che l’azienda persegue dunque da sempre, giorno dopo giorno, destinando forti investimenti e risorse alla ricerca.
Tali importanti orientamenti sono stati oggi riconosciuti anche dall’agenzia CasaClima, la società preposta, tra le varie attività, alla valutazione dell’efficienza energetica degli edifici ed al rilascio della certificazione CasaClima, ormai riconosciuta a livello nazionale.
Grazie a questo prestigioso riconoscimento, persuasa dell’importanza di un impegno comune volto alla sostenibilità, Tassullo è divenuta partner CasaClima.
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[post_content] => A Vicenza, lungo il fianco meridionale della Basilica dei Santissimi Felice e Fortunato, il Martyrion - o Sacello di Santa Maria Mater Domini – costituisce uno dei più importanti e noti esempi di arte paleocristiana giunti fino a noi. Nella tradizione della Chiesa delle origini, la testimonianza della fede attraverso il sacrificio della vita assumeva un’importanza esemplare: al culto martiriale – i due fratelli vicentini Felice e Fortunato furono decapitati ad Aquileia nel IV sec., durante le persecuzioni di Diocleziano – e alla conservazione delle reliquie erano perciò riservati specifici edifici, distinti dai templi principali. In questo caso, il sacello fu successivamente dedicato alla Vergine.
Sito al di fuori della città romana, il complesso basilicale fu eretto in forme romaniche fra i secc. X e XII in sostituzione della preesistente chiesa di San Felice, distrutta nel 899 dagli Ungari. Si salvò il Martyrion - V sec - molto simile ad altri edifici a croce inscritta, come la Cappella arcivescovile di Sant’Andrea a Ravenna, quelli delle Santissime Teuteria e Tosca di Verona e di San Prosdocimo di Padova a Santa Giustina.
Si tratta di un piccolo edificio composto da un corpo di fabbrica principale d’impronta quadrata, al cui interno è inscritta una pianta a croce greca: i corti bracci sono coperti da volte a botte; quello orientale è absidato. La porzione al centro della croce è quadrangolare ed è sormontata da una cupola emisferica, collegata alla base da pennacchi a quarto di sfera, contenuta entro un volume cubico centrale che, esternamente, sovrasta quello principale. A ovest, un atrio rettangolare coperto a botte e orientato in direzione nord-sud è annesso al corpo principale: a settentrione, collega il sacello alla basilica e, a meridione, alla sagrestia, già sala capitolare del limitrofo monastero.
Le pareti interne sono in buona parte rivestite da lastre di marmo, mentre le porzioni superiori e le volte, originariamente celate da mosaici policromi, presentano oggi un nudo paramento in mattone faccia a vista; anche la cupola, in prevalenza ricoperta da intonaci scialbati a calce con tracce di decorazioni monocrome, era anticamente rivestita da mosaici figurati in pasta vitrea. I perimetrali sono articolati da paraste rettangolari, con l’unico aggetto rappresentato dall’abside poligonale. I laterizi impiegati nei paramenti esterni sono di modulo romano, mentre gran parte delle malte di stilatura dei giunti sono riconducibili agli interventi di restauro della metà del secolo scorso.
Il progetto di restauro è stato redatto dall’arch. Marcella Michelotti, che ha anche diretto i lavori; sotto il controllo della dott.ssa Chiara Rigoni della Soprintendenza per i Beni Storici e Artistici, gli interventi di restauro sono stati condotti secondo severi principi conservativi e hanno interessato, oltre al Sacello, sacrestia, cripta e le adiacenze esterne, protraendosi per 10 mesi nell’anno 2007.
Preceduta dal lievo delle manomissioni novecentesche - pavimento in ceramica, caloriferi di ferro e i falsi marmi decorati su compensato – un’attenta serie di analisi chimico-fisico-mineralogiche ha anticipato la pulitura delle volte mediante scialbatura e il restauro dei mosaici paleocristiani e dei marmi parientali proconnesi originali, provenienti dall'Asia Minore. In seguito, i lacerti degli apparati decorativi medievali e quattrocenteschi sono stati consolidati e ravvivati, riscoprendo piccoli reperti e decorazioni a cielo stellato di rara grazia.
Nel Sacello, come nell’atrio e nella sacrestia, le pareti sono state riportate a intonaco a calce con l’impiego della finitura Tassullo TF01. Esternamente, analoghi interventi hanno interessato il manto di copertura - consolidato e manutenuto mediante l’inserimento di nuovi pluviali e grondaie – e, previa rimozione delle risarciture novecentesche in cemento, i paramenti murari; i giunti sono stati ristilati con malta di allettamento per mattoni faccia a vista Tassullo T20V e con malta per intonaco tradizionale Tassullo T25V, entrambe di calce idraulica naturale.
A conclusione dei lavori, nel Sacello, è stato posato un sistema di riscaldamento a pavimento, coperto con la posa di un tappeto alla veneziana disegnato secondo la composizione ritrovata in sacrestia. Nelle due grandi finestre novecentesche in stile medievale sono state inserite vetrate artistiche disegnate e realizzate da Piero Modolo sui temi del Martirio e del Battesimo, rispettivamente nei colori rosso e blu. La collocazione del fonte battesimale, recuperato da un reperto barocco, e di un ara-altare che presenta le reliquie dei Martiri alla devozione e alla preghiera hanno completato l’allestimento liturgico di questo suggestivo spazio di culto.
All’esterno, il ridisegno del prato circostante ha permesso l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione e il riassemblaggio di un sarcofago ritrovato durante gli ultimi scavi archeologici, eseguiti nel 2005.
Prodotti Tassullo per il restauro conservativo
Per il restauro del Sacello di Santa Maria Mater Domini e degli spazi attigui nella Basilica dei Santissimi Felice e Fortunato, a Vicenza, i progettisti hanno individuato in alcuni prodotti Tassullo di calce idraulica naturale i più adatti per specifiche tipologie di intervento.
In particolare, le malte Tassullo impiegate sono costituite dal legante di calce idraulica naturale FEN-X/A, prodotto mediante macinazione e cottura a basse temperature di calcari argillosi selezionati, inerti dolomitici selezionati (granulometria da 0 a 4 mm) e cellulose. L’assoluta assenza di cemento, il basso tenore di calce libera e il minimo contenuto di sali solubili rendono FEN-X/A un composto mineralogicamente puro, dotato di alta traspirabilità, facile lavorabilità, durabilità nel tempo e soprattutto assoluta compatibilità col costruito.
Malta di allettamento T20V – Questa malta per l’allettamento e la risarcitura dei giunti nelle murature in mattone pieno contiene inerti selezionati con granulometria massima di 2 mm, è conforme alle norme UNI 998-2 e dispone di marcatura CE. Particolarmente indicata per gli interventi di restauro conservativo, presenta specifiche capacità preventive della formazione di efflorescenze saline: è stata impiegata per il ripristino dei giunti fra i laterizi dei paramenti murari faccia a vista.
Malta per intonaco tradizionale T25V – È una malta ad alta elasticità e a basso ritiro, con inerti selezionati del diametro massimo di 3 mm, particolarmente adatta alle superfici idonee a ricevere l’intonaco: presenta elevate caratteristiche meccaniche, assenza di reattività in presenza di sali e un’alta adesione al supporto. Conforme alle norme UNI 998-1 e soggetta a marcatura CE secondo la normativa vigente, può essere impiegata per ristilare i giunti come anche per la realizzazione degli intonaci su murature interne ed esterne.
Malta di finitura TF01 – Si tratta di un prodotto per interni ed esterni, caratterizzato da granulometria massima di 0,8 mm, elevata traspirabilità, alta resistenza e durabilità agli agenti atmosferici; è ideale in interventi conservativi per il suo rispetto nei confronti delle finiture con legami debolmente idraulici. Estremamente versatile, è utilizzabile su intonaci a base di calci aeree, leganti idraulici, calcestruzzo, solai a lastra, pannelli calcio-silicei o legno-magnesiaci e cartongesso. Il basso contenuto di sali idrosolubili favorisce, ad avvenuta asciugatura, una cromia uniforme delle superfici.
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[post_excerpt] => Nell’ambito del restauro del Sacello di Santa Maria Mater Domini e degli spazi attigui, progettato e diretto dall’arch. Marcella Michelotti, l’impiego di specifici prodotti Tassullo ha contribuito a restituire alla devozione dei fedeli vicentini manufatti ecclesiastici di estremo rilievo storico e artistico
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[post_content] => Tassullo, azienda produttrice di materiali innovativi per l’edilizia, che storicamente si contraddistingue per il forte impegno ambientale, partecipa alla fiera KlimaHouse 2008.
La rassegna internazionale per l’efficienza energetica e l’edilizia sostenibile si svolgerà a Bolzano tra il 17 ed il 20 gennaio.
Presso lo stand Tassullo, situato all’interno del settore AB, nel Pad. B in posizione 09/26, sarà possibile conoscere i sistemi di isolamento termico a cappotto Tassullo, caratterizzati da un elevato grado di traspirabilità, garantita dall’utilizzo di collanti di calce idraulica naturale.
Attiva dal 1909, Tassullo produce materiali innovativi per il settore dell’edilizia, proponendo soluzioni all’avanguardia per le nuove costruzioni, la ristrutturazione, il restauro storico conservativo e la bio-edilizia.
Grazie ai forti investimenti in ricerca e tecnologia, l’azienda offre un’ampia gamma di prodotti di elevata qualità, altamente performanti ed eco-compatibili, che soddisfano pienamente i requisiti del costruire naturale. In particolare è specializzata nei materiali di calce idraulica naturale, tale componente è in grado di garantire massima traspirabilità, durabilità, elasticità ed inerzia chimica.
Tassullo, oltre all’ampia offerta in termini di prodotto, propone numerose iniziative di divulgazione di studi, ricerche e attività di informazione e formazione, in collaborazione con alcuni autorevoli docenti universitari e massimi esperti del settore.
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[post_content] => Ad offrire una soluzione al problema è Tassullo, azienda di riferimento nel settore restauro a livello nazionale.
Nota per la produzione di materiali innovativi per l’edilizia e, nello specifico, di materiali di calce idraulica naturale, Tassullo propone T30V: una peculiare malta per intonaco, rinzaffo, riempimenti e tamponature, realizzazione di giunti in murature faccia a vista e allettamento mattoni.
Realizzata con inerti selezionati con granulometria massima di 4 mm e, in particolare, composta da calce idraulica naturale FEN-X/A NHL5 che le conferisce ottime performance in termini di traspirabilità e naturalità (caratteristiche indispensabili laddove l’obiettivo sia il confort abitativo), T30V è una malta a medio alta resistenza, basso contenuto di sali idrosolubili e ritiro controllato.
Proprio la scarsa presenza di sali solubili riduce la formazione di efflorescenze saline sulle murature su cui viene applicata, garantendo una perfetta riuscita dell’intervento di recupero.
Adatta al consolidamento e al recupero della muratura, ove siano richieste malte con elevate caratteristiche meccaniche, assenza di reattività in presenza di sali e alta adesione in parete, T30V è facilmente applicabile sia in interno che in esterno e su qualsiasi superficie. Se è utilizzato come intonaco si differenzia dai normali intonaci a proiezione meccanica per la capacità di sopportare spessori maggiori.
Se è utilizzato come malta da muratura mostra ottime caratteristiche di resistenza alla compressione e aggancio ai supporti.
T30V è conforme alla UNI EN 998-1 e soggetta a marcatura CE secondo la normativa vigente
[post_title] => T30V: l’elevata adesione in parete, nel massimo rispetto della muratura originale
[post_excerpt] => Una problematica frequente negli interventi di restauro e risanamento è la reattività chimica delle malte con i supporti esistenti e con i sali presenti nella muratura; proprio tale reattività impedisce spesso alla malta non solo un’adesione efficace ma anche una buona durabilità.
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[post_content] => Assieme alle opere coeve presenti nell’area di Mondovì, nate nella seconda metà del XV secolo in ambiente domenicano, gli affreschi della Cappella di San Nicola di Bari si inseriscono a pieno titolo nel processo di evoluzione della cultura figurativa piemontese durante il periodo tardo-gotico.
Ubicata sopra il centro abitato di Farigliano, in mezzo alle vigne, la piccola fabbrica racchiude un episodio pittorico particolarmente interessante per comprendere la storia della rappresentazione artistica di origine popolare.
L’opera adorna le pareti e la volta del presbiterio dell’edificio estendendosi, con decorazioni vegetali, all’arco trionfale che introduce l’abside. Al centro della rappresentazione è raffigurato un Cristo Pantocratore benedicente, attorniato da sei teste di cherubini alati disposte simmetricamente; la parte superiore della volta è completata dai simboli degli Evangelisti. Sotto il Salvatore, in una nicchia dipinta, è ritratto San Nicola e, ai suoi lati, altre figure di santi domenicani oltre a quelle dell’Arcangelo Michele, di Teobaldo Roggeri da Vicoforte - il cui culto, fervente nel monregalese, sarà ufficializzato dalla Chiesa solo nel 1841 – e di un uomo inginocchiato ai suoi piedi, presumibilmente il committente dell’affresco. Gli accesi cromatismi, il segno forte e fresco e l’espressività dei volti sono caratteri comuni al linguaggio figurativo piemontese-ligure-nizzardo dell’epoca: la più probabile attribuzione dell’opera è riferita alla persona di Frater Henricus, attivo in quei tempi nella vicina Piozzo.
Fra la scarna documentazione iconografica relativa all’affresco, spiccano una serie di fotografie scattate nei primi anni del Novecento che testimoniano uno stato di conservazione decisamente migliore rispetto a quello che possiamo osservare un secolo dopo.
L’intervento di restauro, condotto a partire dal 2002 in stretta collaborazione con le competenti Soprintendenze, ha inteso risanare l’organismo architettonico e consolidarne le strutture murarie in elevazione, allo scopo principale di garantire all’affresco un supporto idoneo alla sua migliore conservazione.
Costituita in origine dalla sola parte absidale risalente al XII Secolo, la Cappella è stata ampliata con la costruzione della navatella e del portico d’ingresso, fra il ‘600 e il ‘700. Durante l’Ottocento la cappella fu oggetto di un insieme di lavori comprendenti la ricostruzione di parte del portico e la realizzazione, una volta eliminata la preesistente copertura lignea, di un voltino ribassato. Con ogni probabilità, proprio quest’ultimo intervento accelerò il processo di dissesto strutturale, già documentato nel ‘700, e di penetrazione dell’acqua dal tetto e, per risalita, dalle murature. Il colpo di grazia, però, è datato 1984: in quell’occasione, un intervento non autorizzato appose incautamente un pesante rinforzo in cemento armato al voltino ottocentesco, utilizzando lo stesso come cassaforma. Come conseguenza, il quadro fessurativo dell’edificio fu pregiudicato causando il netto peggioramento dei già rilevanti fenomeni di fessurazione e di cedimento delle fondazioni.
Il progetto di restauro conservativo, affidato agli arch. Cesare Renzo Romeo e Mauro Dadone, si articola in tre lotti successivi e fra loro coerenti, preceduti da una fase di sondaggio archeologico del perimetro murario e da indagini diagnostiche stratigrafiche.
Il primo lotto interessa il pre-consolidamento delle superfici dipinte, che presentavano fenomeni di decoesione, fessurazioni, cadute e distacchi della pellicola pittorica e dell’intonaco. Obiettivo di questo intervento era interrompere il processo di distacco dello strato pittorico dal paramento murario e di renderlo coeso a quest’ultimo, in modo da poter intraprendere il secondo e più impegnativo lotto di opere di consolidamento statico dell’intero edificio. L’ultimo capitolo del complesso percorso di recupero della Cappella consiste nel restauro conservativo dell’intonaco interno affrescato.
Nella prima fase, previa protezione e puntellamento della superficie a vista, l’asportazione delle risarciture effettuate in passato con malte cementizie ha preceduto la sigillatura delle crepe e la micro-iniezione di malta di calce idraulica, premiscelata a inerti dalla finissima granulometria ed esenti da sali. Per le aree soggette a sollevamenti macroscopici del film pittorico e alla presenza di scaglie d’intonaco pittorico superficiale si è proceduto con la velinatura prima dell’iniezione di malta. Nei casi di distacco dell’intonaco dal supporto murario, le iniezioni sono continuate fino al completo riempimento delle lacune, mantenendo sempre l’integrazione sotto squadro.
Il consolidamento statico dell’edificio - la cui parte più antica è composta da una muratura in blocchi sbozzati di Pietra di Langa posati a corsi alternati su spessi strati di malta - è stato condotto procedendo dapprima all’indispensabile rimozione della copertura della navata compreso il voltino ottocentesco, utilizzato come cassero a perdere e solidarizzatosi alla gettata durante l’esecuzione della soletta e del cordolo in cemento armato. Per ricomporre la coerenza strutturale dei paramenti murari sono state dapprima inserite barre d’acciaio zincato ad aderenza migliorata, passando poi alla ricostruzione del cordolo sommitale della navata con l’impiego di materiali coerenti – funzionale alla successiva realizzazione della struttura lignea di copertura – e al definitivo riempimento di giunti e fessure mediante iniezioni di malta di calce idraulica naturale - la stessa malta è stata poi utilizzata per la ricomposizione del manto di rivestimento sui prospetti esterni - utilizzando dove necessario la tecnica dello scuci-cuci per sostituire gli elementi lapidei ammalorati non più in grado di collaborare alla stabilità dell’insieme. Tutti i prodotti impiegati, in particolare le malte marchiate Tassullo, si caratterizzano per la loro elevata stabilità e compatibilità con i materiali originari.
Infine, lungo il perimetro esterno, è stato scavato uno scannafosso preposto a ventilare la base della muratura ed è stata realizzata una barriera alla risalita dell’umidità da contatto col terreno, fenomeno particolarmente presente proprio in corrispondenza dell’abside.
Prodotti naturali Tassullo per il restauro conservativo
Durante il restauro della Cappella di San Nicola in Farigliano, i progettisti hanno individuato alcuni dei prodotti naturali Tassullo a base di calce idraulica come i più adatti alle varie tipologie di intervento. In particolare, le malte pronte T30V e T20V e il legante per iniezioni FEN-X/B sono costituite da calce idraulica naturale Tassullo FEN-X/A e inerti selezionati.
Nel rispetto di una tradizione produttiva secolare e a garanzia della naturalità del materiale, l’assoluta assenza di cemento, il basso tenore di calce libera e il minimo contenuto di sali solubili rendono FEN-X/A un composto mineralogicamente puro, dotato di alta traspirabilità, facile lavorabilità e durabilità nel tempo. Secondo le specifiche UNI-EN 459-1, FEN-X rientra nella classe delle calci idrauliche naturali NHL5 e NHL3,5.
Malta pronta T30V – È una malta a resistenza medio-alta con inerti selezionati del diametro massimo di 4 mm, a basso contenuto di sali idrosolubili e a ritiro controllato; conforme alle norme UNI 998-1 e soggetta a marcatura CE secondo la normativa vigente, è stata utilizzata per la realizzazione degli intonaci sulle murature eterogenee e il ripristino dei giunti fra gli elementi lapidei nelle murature in pietra a vista.
Malta pronta T20V – Questa malta per l’allettamento e la risarcitura dei giunti nelle murature in mattone pieno contiene inerti selezionati con granulometria massima di 4 mm, è conforme alle norme UNI 998-2 e dispone di marcatura CE: è stata impiegata per il restauro della parte superiore del portico, ricostruito nell’Ottocento impiegando mattoni pieni in luogo della Pietra di Langa utilizzata nelle altre murature che compongono la cappella.
Legante FEN-X/B – Si tratta di una miscela ad alta fluidità e a ritiro compensato, prodotta con l’uso esclusivo di calce FEN-X/A e pronta all’uso, utilizzata per iniezioni di consolidamento in murature in pietra e mattoni perché in grado di riprodurre, dal punto di vista fisico, chimico e mineralogico, le malte di allettamento originarie; le sue caratteristiche di fluidità, adesione ed elasticità permettono di restituire continuità strutturale alle murature che presentano vuoti e fessure, senza generare porzioni locali rigide né sviluppare gradienti termici in fase di maturazione.
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[post_excerpt] => Il restauro della Cappella di San Nicola in Farigliano, realizzato con il determinante apporto del know how Tassullo, rappresenta un evento importante per l’identità locale della piccola comunità situata ai piedi delle Langhe come per la storia dell’arte
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[post_content] => Adatto alle esigenze del costruire naturale, Termo-Bi mostra una peculiarità che lo diversifica dai tradizionali intonaci termici: l’utilizzo, quale legante, della calce idraulica naturale BIO-E NHL5 (in riferimento alla norma UNI EN 459-1). Proprio l’uso di questo materiale e la presenza di soli inerti leggeri di natura minerale (perliti e silici) – totalmente assenti cemento, polistirolo o resine di derivazione chimica – rendono Termo-Bi un prodotto naturale e adeguato ai trend della bioecoedilizia.
Impiegabile sia all’esterno che all’interno, il nuovo intonaco termoisolante Tassullo mostra ottime prestazioni in termini di isolamento termico, consentendo l’eliminazione dei ponti termici e una forte opposizione al passaggio del calore attraverso le murature trattate, ma, al contempo, presenta una caratteristica importantissima ed imprescindibile, a vantaggio della vivibilità dei locali e della salubrità ambientale: la traspirabilità, che permette la realizzazione di isolamenti o risanamenti termici senza rischi di accumuli di condense interstiziali.
Contraddistinto da un’estrema facilità applicativa e affinità alle varie tipologie di supporti murari, nonché da un’elevata consistenza e durabilità nel tempo, Termo-Bi rappresenta una valida alternativa ai sistemi di isolamento a lastra, unendo tutti i pregi di quest’ultimi ai vantaggi di un intonaco traspirante, ossia una percezione visiva e tattile di gran lunga migliore di una lastra e la capacità di divenire un tutt’uno con la sottostante muratura.
Termo-Bi è uniforme alla UNI EN 998-1 e soggetto a marcatura CE secondo la normativa vigente.
Per scaricare la scheda tecnica clicca qui
Per ulteriori informazioni clicca il tasto sottostante
[post_title] => Intonaco termico naturale Termo-Bi
[post_excerpt] => Il risparmio energetico è ad oggi uno dei principi guida nel settore dell’edilizia. In linea con questo importante indirizzo, da sempre attenta a progettare e realizzare prodotti che, accanto a un’elevata performance, offrano la certezza della qualità e dell’ecocompatibilità, Tassullo propone Termo-Bi, un nuovo intonaco termoisolante a basso peso specifico
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[post_content] => Appoggiandosi solo ad aziende selezionate per l'approvvigionamento delle materie prime, con un reparto di ricerca e sviluppo interno costantemente impegnato nello studio di nuovi materiali e grazie all'utilizzo di macchinari tecnologicamente avanzati, Tecnoacustica, che dispone di una superficie totale di 10.000 mq, dei quali 4.000 scoperti, offre prodotti innovativi, anche a brevetto esclusivo, con caratteristiche tecniche e performance di altissimo livello.
Questo orientamento al miglioramento continuo e questo spirito volto all'evoluzione hanno anche portato a sviluppare nuove tecnologie per l'accoppiaggio dei materiali risolvendo così le più comuni problematiche presenti nel settore edile.
Ma Tecnoacustica è attenta anche all'ambiente e utilizza esclusivamente materiali provenienti dal riciclaggio e propone, a sua volta, prodotti riciclabili come ISOLTES, la serie di feltri isolanti elastici di elevata densità in fibre di poliestere ottenuti mediante un processo di coagugliatura meccanica TNT specifico e brevettato.
ISOLTES, caratterizzato da un’ottima rigidità dinamica, può essere impiegato nei sistemi di pavimento galleggiante fungendo da antivibrante, infatti l’elevata resistenza alla compressione del feltro consente di posare il massetto senza la necessità di doverlo armare con apposita rete per andare a ripartire il carico sovrastante con un notevole risparmio di tempo e costi.
Disponibile sia in rotoli che in apposite strisce pretagliate, ISOLTES, grazie alle diverse versioni tecniche in cui viene prodotto, può essere infatti accoppiato: con rete in polipropilene su una o entrambe le facce, per aumentarne la resistenza meccanica allo strappo e alla lacerazione; con foglio di polietilene ad elevata grammatura per massetti autolivellanti o come barriera al vapore; con strato di gomma SBR per applicazioni particolarmente impegnative quali i solai in legno; può essere inoltre adesivizzato per l’applicazione come smorzante e fonoassorbente su pareti leggere come quelle in cartongesso o per insonorizzare e desolidarizzare colonne di scarico.
In ognuna di queste applicazioni la gamma prodotti ISOLTES risulta particolarmente adatta alle sollecitazioni di cantiere e di pratico ed efficace impiego.
Clicca il tasto sottostante per richiedere ulteriori informazioni
[post_title] => ISOLTES: il feltro anticalpestio ad elevata densità
[post_excerpt] => Tecnoacustica, grazie all'esperienza decennale dei suoi fondatori nel settore dell'isolamento, offre le migliori soluzioni di progettazione acustica, anche personalizzate in base alle singole esigenze.
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[post_content] => Si apre nella prestigiosa sede di Castel Valer a Tassullo (Tn), il Seminario Internazionale 'La conservazione dei Beni Culturali in zona sismica. Recenti sviluppi della normativa tecnica', rivolto a un pubblico selezionato di esperti e studiosi.
Il Seminario Internazionale conclude un evento di due giorni nel corso del quale si costituisce il Comitato Scientifico della Collana “Reficere”.
I temi che verranno trattati riguardano gli aspetti principali della conservazione dei Beni Culturali in zona sismica, con particolare riferimento alla recente evoluzione della normativa tecnica italiana collegata con l’ordinanza P.C.M 3274/2003 e successive modifiche ed integrazioni.
La forma seminariale dell’iniziativa e la presenza di alcuni componenti dei gruppi di lavoro ministeriali che hanno contribuito alla stesura dei nuovi documenti, permetteranno un’ampia ed efficace discussione dei temi trattati.
Giovedì 14 settembre si costituisce a porte chiuse il Comitato Scientifico di “Reficere”, composto da studiosi impegnati nel restauro e nella conservazione del costruito.
Il Comitato è costituito da tredici membri provenienti da Atenei italiani ed europei.
La Collana “Reficere” si propone come mezzo di diffusione a livello applicativo dei risultati delle ricerche più recenti svolte a livello nazionale ed internazionale nel settore.
Il Seminario Internazionale è organizzato nell’incantevole cornice del medievale Castel Valer a Tassullo (Tn).
Il complesso architettonico, risalente al XII sec., appare tra i meglio conservati sul territorio trentino: un’alta torre ottagonale domina i diversi corpi di fabbrica nei quali sono conservate splendide sale decorate con affreschi cinquecenteschi.
Il castello, noto anche per la preziosa cappella ospitata all’interno delle sue mura e da oltre sette secoli dimora privata della famiglia dei Conti Spaur, verrà aperto in via eccezionale per ospitare il Seminario.
Programma:
ore 10.30-12.30 I Sessione Seminario Internazionale
ore 11.30 Accredito giornalisti e Conferenza Stampa tenuta da: Prof. Cesare Renzo Romeo (Coordinatore Progetto “Reficere”), Prof. Nicola Di Battista (Entwur Architektur ETH - Zürich), Prof. Claudio Modena (Dipartimento di Ingegneria Strutturale - Università di Padova)
ore 12.30 Pranzo presso il Castello
ore 14.30 II Sessione Seminario Internazionale (tavola rotonda)
ore 16.30 Chiusura dei lavori
Al Seminario Internazionale, che si terrà in lingua italiana e inglese con traduzione simultanea, prenderanno parte i seguenti relatori:
Prof. Claudio Modena: Dipartimento di Ingegneria Strutturale - Università di Padova
Le recenti evoluzioni della normativa tecnica italiana per la conservazione del patrimonio culturale nelle zone sismiche
Prof. Pere Roca: Department of Building Engineering - Universitat Politècnica de Catalunya, Barcelona - Spain
Raccomandazioni internazionali dell’ICOMOS per la conservazione e il restauro strutturale del patrimonio architettonico
Prof. Miha Tomaževic: Slovenia National Building and Civil Engineering Institute (ZAG) - Slovenia
Riduzione della vulnerabilità sismica degli edifici storici in muratura
Prof.ssa Dina D'Ayala: Department of Architecture & Civil Engineering - University of Bath - UK
Analisi di vulnerabilità sismica dei centri storici
Prof. Paulo Lourenço: Department of Civil Engineering University of Minho - Portugal
Modellazione del comportamento strutturale di edifici storici sotto azioni sismiche
Per informazioni
tel. 0341 271900
e-mail: reficereconvegni@tassullo.com
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Seminario Internazionale - 15 settembre 2006 Castel Valer - Tassullo (Tn)
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[post_content] => Il Convegno ed il libro hanno preso in esame il tema della nascita e della formulazione del progetto di restauro conservativo dei Palazzi Gualdo, grazie alla ricostruzione delle loro vicende storiche, attuata attraverso un processo conoscitivo anche basato su precise indagini diagnostiche e di laboratorio. Parallelamente a questo processo conoscitivo si è attuato un capillare rilievo dei magisteri murari che ha fornito un esaustivo quadro conoscitivo della successione delle fasi costruttive.
L’opera, oltre a rappresentare un prezioso documento di progettazione esecutiva e cantieristica, affronta l’anamnesi del costruito basandosi sulla conoscenza delle fonti documentarie, attraverso il rilievo, lo studio e la catalogazione dei materiali che compongono il manufatto.
Il Volume fa chiarezza sull’origine, lo sviluppo e l’organizzazione architettonica della primitiva costruzione dei Palazzi (Teatro Berga), delineandone le fasi storico–archeologiche della costruzione, attraverso la descrizione degli scavi.
Il Progetto di Restauro è stato presentato alla luce dell’attuale normativa sui Beni Culturali e ha trattato anche il caso emblematico del progetto di consolidamento statico attuato nel Salone delle Colonne.
IL CONSOLIDAMENTO STATICO DEL SALONE DELLE COLONNEArch. Giosuè Boscato
A fronte del sistematico approccio con cui ci si è avvicinati ai Palazzi Gualdo per indagarli e proporne un restauro consapevole, si intende ora descrivere un intervento significativo, che vuole essere esaustivo rispetto alla metodologia adottata, sottolineando però anche la complessità architettonica e tecnologica dei Palazzi.
Una premessa che non va considerata scontata riguarda l’intervento di restauro specifico, che ha proceduto metodicamente operando un’indagine conoscitiva iniziale, utile a delineare il quadro dello stato di fatto dei Palazzi e, quindi, a definire gli interventi da porre in opera.
Il Salone delle Colonne, pertanto, si configura come “esempio paradigmatico” in quanto, come porzione architettonica di un ben più ampio complesso, riassume in sé le problematiche, le indagini, gli studi e le applicazioni comuni a tutto l’edificio.
I Palazzi Gualdo, infatti, sono un modello di eterogeneità formale, ma anche costruttiva poiché sono in essi presenti molteplici magisteri costruttivi che rispondono ad una stratificazione temporale che si riflette maggiormente nelle composizioni delle varie parti di fabbrica che, ovviamente, necessitano ognuna di puntuali analisi e interventi: la Sala delle Colonne ingloba in sé tutte le problematiche esistenti prima del restauro, quelle intervenute durante le indagini e, soprattutto, rappresenta la molteplicità di soluzioni adottate per ogni punto critico. Questo Salone, situato al piano terra, tra l’androne sud e quello centrale diventa esemplare perché durante il restauro è stato necessario sia relazionarsi alle strutture antiche, ove si è intervenuto rispettandole, sia confrontarsi con problemi strutturali non indifferenti che hanno richiesto approcci non invasivi e, ancora una volta, rispettosi dell’oggetto.
IL PROGETTO DI RESTAURO: CRONACHE DI UN CANTIEREArch. Bruno A. M. Michelin
La cronaca segue le tappe di un percorso di conoscenza che ha condotto al recupero di un manufatto che, per la sua complessità, non presenta molte analogie con altre esperienze di restauro. L’intima commistione di costruzioni di epoche, stili e magisteri differenti, unita al massimo degrado, ha condotto alla definizione di un approccio che, per qualche verso, può considerarsi paradigmatico.
Il processo continuo di conoscenza dalle indagini preliminari suffragate dai contributi documentali, dai rilievi geometrici e stratigrafici, conduce alla costruzione di un modello di sequenza storica dell’insediamento che, in questo caso, non trova il suo principale fondamento nella valutazione dei caratterini stilistici, ma si fonda principalmente nello studio dei magisteri costruttivi.
Il progetto si sostanzia quindi, fin dal primo approccio preliminare, in un processo in divenire dove la conoscenza del manufatto ne costituisce essa stessa la ragione e l’esito.
LE VICENDE COSTRUTTIVE ATTRAVERSO I RILIEVI DEI MAGISTERI MURARIDott.ssa Roberta Vencato
I Palazzi Gualdo sorgono nel centro di Vicenza, a pochi passi dalla Basilica palladiana, e riassumono in sé una storia secolare sia architettonica che culturale.
Sorti sul sedime del Teatro Berga, il teatro romano della città, i Palazzi hanno inglobato non solo queste strutture antiche, ma anche tutte le trasformazioni che nei secoli si sono sovrapposte stratificandosi, e riflettendo quindi le flessioni del gusto locale.
Così all’architettura romana sono seguite le variazioni di impianto e di struttura tipiche dell’età medievale prima e di quella rinascimentale poi; e fu proprio nel ‘500 che il complesso andò definendosi e acquisendo una facies che ancora oggi è visibile.
Tutti gli interventi posteriori a quelli rinascimentali non furono tali da apportare variazioni definitive e irreversibili, e per la maggior parte furono di natura decorativa.
La presente trattazione, nel valutare le trasformazioni architettoniche di cui detto, vuole tracciare un percorso che analizzi l’evoluzione dei magisteri costruttivi valutando non solo i Palazzi Gualdo ma anche gli edifici coevi, epoca per epoca, di Vicenza e provincia, per capire quanto essi fossero assodati e insiti nella cultura del costruire o quanto fossero unici o casuali.
Questo studio, infine, non dovrebbe andar scisso da quello contestuale, favorendo una analisi comparata con le evoluzioni culturali, economiche e sociali con cui vi era e vi è un profondissimo legame.
LE INDAGINI DI LABORATORIO QUALE AUSILIO DEL PROCESSO CONOSCITIVO E I PRODOTTI UTILIZZATI IN CANTIEREIng. Michele Dalpiaz
I lavori di recupero e valorizzazione previsti e realizzati presso i Palazzi Gualdo in Vicenza riguardano interventi di consolidamento murario mediante reintegro dei “vuoti” presenti all’interno della sezione muraria attraverso iniezione di materiale consolidante, nonché il recupero di facciata mediante la riproposta di porzioni di intonaco ormai perse, ed il reintegro della malta di allettamento dei giunti tra pietra e pietra o tra mattone e mattone.
La richiesta di progetto, preliminare alla proposta dei materiali per l’intervento di recupero e valorizzazione, è stata la caratterizzazione delle malte esistenti con particolare riguardo alla caratterizzazione del legante utilizzato nel confezionamento della malta di allettamento delle murature e della malta utilizzata nella realizzazione degli intonaci. La richiesta trova fondamento non solo nell’intento di proporre materiali di ripristino omogenei agli originali nel rispetto delle regole e delle esigenze di base del restauro storico conservativo, ma anche e soprattutto nell’intento di garantire agli interventi previsti una durabilità e funzionalità similare alle malte originali.
Dal 1909 Tassullo si occupa della produzione di materiali innovativi per il settore dell’edilizia. La grande dinamicità aziendale e i forti investimenti in tecnologia e ricerca permettono un continuo rinnovamento dell’azienda. Il risultato di questa costante crescita è rappresentato dai prodotti Tassullo, in grado di risolvere tutte le problematiche dell’edilizia moderna.
Ingrediente principale è la calce idraulica naturale, componente in grado di garantire elevata elasticità, resistenza nel tempo, traspirabilità ed inerzia chimica.
L’azienda propone soluzioni specifiche, per il recupero delle facciate, il restauro storico conservativo, la pavimentazione, l’edificazione e la bio-edilizia.
A tutto ciò Tassullo affianca linee speciali per la protezione dal fuoco - barriere antifuoco per impianti elettrici e per la sigillatura delle strutture tagliafuoco, intonaci protettivi ecc. - e per il ripristino delle strutture in cemento.
Nell’ambito del risanamento e restauro, l’azienda ha sviluppato una gamma di materiali speciali in collaborazione con i massimi esponenti del settore, con l’obiettivo di coniugare la tradizione con la tecnologia.
Tassullo Spa ha voluto congiungere l’esperienze e le competenze maturate dai propri uffici tecnici con la professionalità degli operatori del comparto edile, attraverso un’importante iniziativa editoriale. Ha realizzato così una collana scientifica di restauro dal titolo “Reficere”, curata dal prof. Arch. Cesare Renzo Romeo - docente del Politecnico di Torino - con l’obiettivo finale di creare un circuito di informazione tecnica che potrà essere consultata dal pubblico e dagli addetti ai lavori.
L’impegno dell’azienda non si concentra solamente sulla continua innovazione dei materiali, ma su altre iniziative mirate all’espansione commerciale, alla divulgazione di studi e ricerche e attività informative rivolte agli operatori professionali, come meeting e convegni.
Inoltre, negli ultimi anni, Tassullo ha certificato il proprio “Sistema di Assicurazione della Qualità”, secondo la norma ISO 9001:2000, e il “Sistema di Gestione Ambientale”, secondo la norma ISO 14001:1996, attendendosi a concetti come la responsabilità sociale, lo sviluppo sostenibile e l’eco-efficienza.
Per ulteriori informazioni o approfondimenti
www.tassullo.it
[post_title] => Progetto di Restauro dei Palazzi Gualdo in Vicenza
[post_excerpt] => Atti del convegno organizzato e promosso dalla Tassullo S.p.a. il 23 settembre scorso e presentazione del IV volume della collana Reficere a cura del prof. Cesare Renzo Romeo
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[post_content] => GranitiFiandre, leader nella produzione di grès porcellanato, quotata nel segmento STAR della Borsa italiana, ospita dal 15 al 24 aprile i suoi più importanti clienti e progettisti italiani ed esteri presso l’headquarter di Castellarano (RE).
Vengono presentati i nuovi prodotti della primavera 2002: tre novità per la Collezione Natura Marmi, cinque per la Pietra Format e la nuovissima Collezione dei “Mosaici di Geologica”.
La Collezione Natura Marmi si amplia di tre nuovi splendidi marmi con venature a tutto spessore: il Cremo Delicato, l’Estremoz, il Rouge Languedoc.
I colori vanno dal beige chiaro con venature color grigio/verde per il Cremo Delicato, al rosa tenue con sfumature più chiare in contrasto per l’Estremoz, per arrivare al rosso scarlatto con striature bianche cristalline per il Rouge Languedoc.
Della Collezione Pietra Format entrano a far parte ben cinque novità: la Lavagna, il Limestone Beige, la Pietra di Borgogna, la Pietra di Carniglia e la Trachite Euganea.
Colpiscono anche in questo caso i colori, semplici ma di grande effetto: nero per la Lavagna, beige tendente al giallo tenue per il Limestone, beige con toni più rosati per la Pietra di Borgogna, grigio per la Pietra di Carniglia e grigio-verde per la Trachite Euganea.
Nuove sono le proposte delle finiture levigate e semilucidate per la collezione Pietra Format, che tradizionalmente prevede solo la versione strutturata.
Di particolare rilievo è la nuovissima Collezione dei “Mosaici di Geologica” comprendente 25 splendidi mosaici di porcellanato per offrire sempre maggiori soluzioni di arredamento.
I Mosaici di Geologica sono disponibili in formato 30x30,con tasselli da 7,2 x 7,2 cm per la Pietra Format, e tasselli da 3,1 x 3,1 cm per le altre Collezioni.
Le soluzioni in gamma sono di due tipi: una tipologia monocolore formata da un solo materiale, e una tipologia bicolore creata dall’abbinamento di due materiali in logica di colore “tono su tono” o “ a contrasto”.
Eleganti e di grande effetto in cucina o in bagno i mosaici sono perfetti per piani di appoggio e rivestimenti.
A pavimento risulta eccellente l’accostamento di mosaici monocolore in alternanza a formati tradizionali dello stesso materiale.
GranitiFiandre apre le porte dei suoi stabilimenti produttivi, dai quali grazie ad impianti tecnologicamente avanzati, escono circa 7 milioni di metri quadrati annui di lastre esteticamente uguali al marmo e al granito di cava ma decisamente superiori quanto a caratteristiche tecniche. L’azienda prosegue inoltre nell’espansione dei suoi punti vendita che rappresentano ormai il maggior progetto di intervento messo a punto congiuntamente tra il mondo della distribuzione e quello della produzioneIl 20 aprile verrà inaugurato il nuovo Show Room di Castellarano, uno spazio di oltre 1.000 m2 concepito per toccare con mano la bellezza delle lastre GranitiFiandre e per coglierne la complessità della creazione. Nel nuovo show room sarà infatti possibile vedere, come in una “Cava Geologica”, i feldspati, i caolini ed i quarzi vengono sapientemente dosati per ottenere prodotti unici ed ineguagliabili.
All’inaugurazione saranno presenti i più importanti professionisti del Nord Italia.
Alle ore 11:00, presso la Sala Riunioni di GranitiFiandre in Via Radici Nord 112, si terrà un interessante seminario a titolo “Dai marmi antichi a GranitiFiandre. L’evoluzione dei materiali per l’architettura”, al quale interverranno come relatori Dario Del Bufalo e Marco Casamonti oltre al Presidente di GranitiFiandre Graziano Verdi.
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