Sismabonus acquisti: cos’è e come beneficiarne

Il sismabonus acquisti è una misura introdotta per favorire l’acquisto di edifici le cui prestazioni in termini di sicurezza sismica siano state migliorate. A differenza del Sismabonus tradizionale, questa detrazione è pensata per chi acquista un immobile già ristrutturato, o meglio demolito e ricostruito da un’impresa.

A cura di:

Sismabonus acquisti: cos’è e come beneficiarne

Aumentare la sicurezza sismica del patrimonio edilizio esistente, in Italia, è una priorità e il Sismabonus acquisti va in questa direzione: è una delle detrazioni fiscali introdotte dal Governo e confermate, tramite l’ultima Legge di Bilancio, anche per il 2024. Quest’anno non si registrano particolari novità o cambiamenti, in quanto l’ultima manovra si è principalmente limitata a confermare o revocare eventuali misure precedentemente introdotte.

I bonus al momento validi per l’edilizia si concentrano su diversi ambiti di intervento ritenuti strategici e, quindi, da incentivare. I principali sono indubbiamente l’efficienza energetica e la messa in sicurezza del patrimonio edilizio esistente. Progettare case che consumano poca e energia e che siano antisismiche è una priorità dell’edilizia contemporanea.

Il tema della sicurezza sismica in Italia

L’attenzione al tema della sicurezza sismica è aumentata nel corso del tempo. Anche a causa dei molteplici eventi particolarmente intensi che hanno colpito negli anni diverse regioni italiane, si sono susseguiti aggiornamenti normativi, con un accento sempre più marcato sulla necessità di raggiungere un livello prestazionale minimo con gli edifici, sia nuovi, che esistenti.

Innanzitutto, l’intero territorio italiano è considerato sismico, per quanto si siano individuate differenti classi di rischio che, pertanto, richiedono diversi gradi di attenzione in fase di progettazione, costruzione e ristrutturazione degli edifici.

Il tema della sicurezza sismica in Italia

Il miglioramento sismico e l’adeguamento sismico, che prevedono di migliorare le prestazioni dell’esistente o di raggiungere quelle garantite dal nuovo costruito, sono le principali opere quando si parla di ristrutturazione e intervento sull’esistente. Nei casi di ristrutturazione, una possibilità è anche quella di demolire l’edificio esistente e costruirne uno nuovo, con prestazioni decisamente migliori.

In ogni caso, per questi interventi è possibile richiedere il Sismabonus, grazie al quale si detraggono le spese sostenute. Lo scopo di costruire secondo elevati standard di qualità e di ristrutturare gli edifici esistenti è quello di far sì che, in caso di evento sismico, non si verifichino danni ingenti alle strutture, tali da compromettere la sicurezza per le persone che vivono gli edifici.

Che cos’è il Sismabonus acquisti

Quado si parla di messa in sicurezza sismica e di incentivi, nella maggior parte delle volte ci si concentra sulle detrazioni fiscali disponibili per chi decide di intervenire su un edificio esistente di proprietà, adeguandolo alle più recenti normative.

In realtà, non è l’unica strada percorribile, anche se del Sismabonus Acquisti effettivamente si parla meno. 

Il Sismabonus acquisti, confermato fino al 31 dicembre del 2024, prevede di offrire agevolazioni fiscali a chi decide di acquistare un’abitazione con specifiche caratteristiche, che ne garantiscono prestazioni sismiche adeguate alla zona in cui essa si trova.

Che cos’è il Sismabonus acquisti

Per beneficiare della detrazione è necessario, quindi, comprare un edificio, ma non uno qualsiasi: è fondamentale che sia stato demolito e ricostruito da un’impresa, che lo rivende entro 30 mesi dall’ultimazione dei lavori.

Un altro vincolo riguarda la zona sismica in cui questo immobile si trova, in quanto la detrazione è prevista solo per le zone a rischio sismico 1, 2 e 3.

Le aliquote delle detrazioni variano a seconda dei risultati raggiunti a seguito dell’intervento di ricostruzione, da un minimo del 75%, fino all’85%. Per ottenere la percentuale massima è necessario che l’unità immobiliare raggiunga due classi di rischio inferiori rispetto all’edificio originario. L’ammontare della detrazione viene calcolato sul prezzo di acquisto dell’edificio, con lo stesso tetto massimo di spesa previsto per il normale Sismabonus, pari a 96.000 euro per ogni unità immobiliare.

Come funziona il bonus

Come molti altri meccanismi, anche il Sismabonus prevede un rimborso (detrazioni IRPEF) restituito all’acquirente sottoforma di rate di uguale importo e frequenza. In realtà, per tutti i contratti stipulati fino a febbraio 2023 era possibile beneficiare di uno sconto immediato in fattura.

Come funziona il sismabonus

Ora, invece, la detrazione è suddivisa in 5 quote annuali. Come anticipato, inoltre, è fondamentale che l’acquisto sia effettuato da un’impresa di costruzione o ristrutturazione e non da cittadini privati. Un altro aspetto rilevante e sottolineato dall’Agenzia delle Entrate riguarda l’asseverazione della classe di rischio sismico, che deve essere presentata insieme al titolo autorizzativo e non in un momento successivo. Se così non fosse, verrebbe compromessa la possibilità di ottenere il Sismabonus acquisti.

Le attestazioni del miglioramento della classe di rischio, invece, devono necessariamente essere rilasciate all’atto dell’ultimazione dei lavori strutturali e del collaudo.

Per quanto riguarda le scadenze temporali per accedere al bonus, infine, è importante sapere che l’atto di compravendita dovrà essere stipulato entro la data di validità della misura, ossia entro il 31 dicembre di quest’anno.

Il ruolo dell’impresa di costruzioni quando si parla di Sismabonus Acquisti

Come anticipato, il Sismabonus Acquisti al 75% o 85% può essere richiesto da persone fisiche interessate all’acquisto di una nuova proprietà.

Il ruolo dell’impresa di costruzioni quando si parla di Sismabonus Acquisti

Il principale vincolo, in questo caso, sta nel chi vende l’immobile. Infatti, per poter accedere alla detrazione è necessario che l’impresa di costruzione che demolisce, ricostruisce e vende l’immobile sia la stessa. Se non è così, non è possibile ricorrere a questo meccanismo di detrazione fiscale. In sostanza, non devono subentrare terze imprese. In ogni caso, il vantaggio è duplice: da un lato l’acquirente risparmierà sul prezzo di acquisto dell’immobile, dall’altro l’impresa è agevolata nella vendita, grazie ad un costo competitivo dell’opera. Inoltre, la detrazione è ammessa anche nei casi in cui il nuovo edificio non ricalchi forme e volumetrie del precedente, così come è possibile aumentare il numero di unità immobiliari. 

Il Sismabonus acquisti e il bonus mobili

Un’altra notizia positiva e interessante per chi è intenzionato a valutare l’acquisto di un immobile ristrutturato beneficiando del Sismabonus acquisti riguarda la possibilità di combinare il bonus mobili. È sempre l’Agenzia delle Entrate, con la risposta 515/2020, a confermare che, come avviene con il Bonus Casa, anche chi gode del Sismabonus ha diritto a richiedere il bonus mobili, purché gli interventi di demolizione e ricostruzione eseguiti dall’impresa siano stati classificati come “ristrutturazione edilizia” ai sensi del DPR 380/01. Il bonus mobili è una detrazione per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici per l’immobile oggetto di ristrutturazione, pari al 50% delle spese sostenute. L’importo massimo su cui va calcolata la detrazione, per il 2024, è sceso a 5.000 euro.


Articolo aggiornato- Prima pubblicazione 2022

Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici

Commenta questo approfondimento