La luce, elemento chiave della transizione

Protagonista della Milano Design Week con la biennale Euroluce, l’illuminazione quest’anno si è fatta portavoce delle principali tematiche legate al risparmio energetico con talk e tavole rotonde e una ricerca sul design che sancisce nuovi traguardi per la tecnologia LED, tecnologia più ecologica al momento, a cui l’Europa guarda come passepartout per un abitare più sostenibile e salutare. Parola d’ordine per il comparto dell’illuminazione Green Deal, adesso occorre una nuova regolamentazione che permetta alle aziende di sfruttarne le opportunità e agli utenti di godere di garanzie e di ambienti in cui vivere sempre più confortevoli e salutari. Tra gli stand di Rho Fiera e al Fuorisalone sono andate in scena le novità di prodotto.

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La luce a LED, elemento chiave della transizione

Occorre una regolamentazione europea, con relativo marchio di certificazione, SPI (Sustainable Products initiative), che trasformi i nuovi standard sulla casa green, quindi il Green Deal in un’opportunità per tutti gli operatori del settore. È questa l’ultima novità in materia di illuminazione (a LED) emersa nel workshop di ASSIL (l’Associazione Nazionale Produttori Illuminazione che raggruppa aziende produttrici di apparecchi, componenti elettrici per l’illuminazione, sorgenti luminose e LED e appartiene al network europeo Lighting Europe) e Assoluce al Salone di Milano dal titolo “EU Green Deal? L’industria dell’illuminazione è pronta per la sfida?”, per riflettere sulle ricadute della recente normativa dibattuta al Parlamento e in Commissione Europea sulle aziende del settore che coinvolge circa 20 mila addetti e un fatturato di 6 miliardi di euro.

È importante quindi che le aziende rivedano le modalità di progettazione, come ha detto Aldo Bigatti Presidente di Assil, per trasformare questo nuovo codice burocratico che si sta affermando in una opportunità per le aziende del settore. E per fornire maggiori garanzie all’utente finale e tutelarlo dal fenomeno del greenwashing è auspicabile la creazione di un’etichetta di sostenibilità che includa il grado di riparabilità del prodotto e una valutazione sul suo ciclo di vita.

Di che cosa si dibatte a Bruxelles

La recente normativa sulle case green, approvata dal Parlamento europeo, parla chiaro: entro il 2030 gli edifici residenziali devono raggiungere prestazioni energetiche in classe E ed entro il 2033 in classe D. Per gli edifici non residenziali gli obiettivi sono anticipati di tre anni, quindi rispettivamente entro il 2027 la classe E ed entro il 2030 la classe D.

la direttiva casa green per la transizione energetica

Non stupisce, dal momento che, secondo quanto emerge dai dati della Commissione europea, l’edilizia nel vecchio continente pesa per il 40% sul consumo energetico e per il 36% sulle emissioni di gas effetto serra.

I benefici dell’illuminazione a LED

Per raggiungere questi importanti obiettivi l’elemento luce è fondamentale, come fa notare Aldo Bigatti, presidente di ASSIL, citando uno studio del Politecnico di Milano:

l’adozione dell’illuminazione a LED in un condominio tipo (80 lampade alogene con funzionamento di 375 ore all’anno e un relativo consumo di 3 mila kWh/anno), porterebbe ad un risparmio energetico del 60% e addirittura del 78% se si combina a questa iniziativa con contenuti domotici (controllo da remoto, utilizzo programmato, dimmer). E lo studio evidenzia anche che, oltre al risparmio energetico, l’utilizzo dell’illuminazione a LED implica un notevole abbassamento delle emissioni di CO2 nell’atmosfera (nello scenario digitalizzato si risparmiano 664,6 kgCO2/anno 0,56 auto eliminate/anno e 19 alberi piantati ogni anno.

I fornitori energetici stimano un risparmio del consumo di energia intorno al 90 – 95% con la sostituzione delle lampade tradizionali con quelle a LED (dell’85 – 90% se il paragone si fa con le alogene e del 60% rispetto alle lampade fluorescenti).

L'illuminazione LED garantisce risparmio energetico e in bolletta

Il LED è ad oggi la tecnologia illuminotecnica più ecologica che abbiamo. “I sistemi di illuminazione basati su LED possono aiutarci a risparmiare fino a 29 TWh/anno di elettricità (il Terowatt equivale a mille miliardi watt N.d.r.) entro il 2030 e fino a 56 TWh/anno entro il 2050. Obbligare all’ottimizzazione dei sistemi di controllo automatico dell’illuminazione aumenterà il risparmio energetico in un edificio, contribuirà a ridurre l’effetto serra e le emissioni di gas, consentirà una buona illuminazione e un alto livello di comfort ambientale per le persone”, afferma Ourania Georgoutsakou, segretario generale di LightingEurope.

La tecnologia LED

Il LED, Light Emitting Diode (diodo che emette la luce) presenta due componenti che permettono il passaggio della corrente.

Al centro i due filamenti sono collegati da un materiale semiconduttore (gallio, alluminio, silicio) e quando le due componenti vengono attraversate dalla corrente elettrica il semiconduttore trasforma questa energia in energia luminosa, secondo il principio, appunto dell’elettroluminescenza.

Affinché funzioni, deve esserci corrente continua a bassa tensione. Il primo LED appare nel 1962, sviluppato dallo statunitense Nick Holonyak Jr., ma è negli anni Novanta dello scorso secolo che la tecnologia si diffonde svelando i suoi benefici.

Euroluce 2023, vetrina e incubatore culturale del settore

Euroluce, biennale protagonista della Milano Design Week ha presentato nuove tendenze e tecnologie per interno ed esterno. Il LED è stato protagonista della biennale dedicata agli apparecchi per l’illuminazione e alle nuove tecnologie che quest’anno ha presentato un nuovo layout firmato dallo studio milanese Lombardini22 e molti nuovi contenuti. Negli spazi di Euroluce si sono tenuti infatti talk e workshop dedicati al mondo dell’abitare a trecentosessanta gradi.

Tante le novità di prodotto, tra revival di icone del design, strutture luminose che dialogano con l’architettura, forme organiche e materiali naturali. Tutto è comunque teso a tracciare una rotta digitale, oggetti che dialogano tra loro tra interno ed esterno, che possono essere programmati, gestiti da remoto, questa è la vera svolta del risparmio energetico.

La riedizione di Taccia di Flos

Tra le novità di Euroluce quest’anno c’è una nuova riedizione di Taccia di Flos, la lampada da tavolo di Achille e Pier Giacomo Castiglioni del 1962 (nata dall’idea di capovolgere una lampada da soffitto), che oggi è stata attualizzata con la tecnologia LED in versione Matte White.

Lampada Taccia di Floc con illuminazione LED
Flos Taccia_matte white_ph ph Adrianna Glaviano

La sua storia è lunga ed emblematica perché nei decenni ha avuto diverse revisioni: nel 2010 ha avuto la sua prima versione con sorgente luminosa a LED, più economica e duratura ma anche più performante nella riproduzione della luce e dei colori e nel 2016 è stata introdotta una versione con la coppa del riflettore in plastica trasparente, una scelta che risponde all’idea originale degli autori che poi avevano abbandonato per il riflettore in vetro perché il calore emanato dalla sorgente luminosa incandescente deformava il materiale.

Lampada Taccia di Floc con illuminazione LED
Flos Taccia_matte white_ph Consiglio Manni

È notevole che una nuova tecnologia sia la chiave per riprodurre un’idea originale di oltre 50 anni fa.

Giraffa di Esperia Luci in versione LED

Il revival di alcune icone del design riedite in versione LED, è una delle tendenze emerse ad Euroluce 2023 e come Flos, anche altre aziende hanno percorso questa strada, come Esperia Luci, per esempio, che ha scelto di riproporre un must del design, Giraffa (progettata di Angelo Brotto del 1971), in versione LED, Giraffa LED Edition.

Esperia Luci_Giraffa in versione LED, proposta a Euroluce 2023
Esperia Luci_Giraffa in versione LED – photo Lorenzo Borgianni

La nuova versione di Illan di Luceplan

La luce dialoga con l’architettura, diventa essa stessa elemento architettonico; presenta tecnologie che la rendono ormai perfettamente in grado di affrontare le sfide del futuro e gli apparecchi in sé si rinnovano nelle linee allontanandosi leggermente dal minimalismo severo, che li aveva caratterizzati negli ultimi decenni, per accogliere nuove suggestioni decorative ed evocare lavorazioni artigianali, materiali naturali, forme organiche, come Illan di Zsuzsanna Horvath per Luceplan, con struttura in legno multistrato.

Lampada con illuminazione LED Illan di Zsuzsanna Horvath per Luceplan
Illan di Zsuzsanna Horvath per Luceplan

Il paralume della versione a parete è ottenuto dallo sfrido della versione sospensione di Illan, ovvero le rimanenze della lastra di legno utilizzata per tagliare la lampada.

Il richiamo alla natura di Zoe di Olev

Anche all’esterno le fonti luminose si fanno più rispettose della natura, la accarezzano più che illuminarla, creando vere e proprie scenografie verdi. Come Zoe, di Olev, design, Lo Studio Mammini Candido, una romantica lampada a LED con il paralume a forma di foglia che si mimetizza tra gli arbusti.

Zoe, di Olev, la lampada a LED con il paralume a forma di foglia
Zoe, di Olev, la lampada a LED con il paralume a forma di foglia

Il LED secondo produttori e creativi

Il Led è una tecnologia che da sempre cattura creativi e produttori, non solo perché è sostenibile e duratura, ma anche perché può essere riprodotta in varie forme e perché permette ai progettisti di stabilire la forma da dare alla luce, non solo di disegnare “oggetti per contenere lampadine”.

Ecco i commenti di alcuni produttori raccolti in fiera.

“Per noi che progettiamo e produciamo lampade, la luce Led ha liberato le forme e i volumi, consentendo di aprirci a un design non convenzionale. Una sola tecnologia che si traduce in molteplici tipi di illuminazione: puntiforme, lineare, diffusa o puntuale, microscopica o chilometrica. Una nuova libertà progettuale alla quale bisogna essere preparati e formati”.

Elesi Luce Medusa, sospensioni nere e oro con illuminazione LED
Elesi Luce Medusa, sospensioni nere e oro

Elesi Luce (produttori di illuminazione da interni a Led integrati da oltre 15 anni).

“La tecnologia LED non ha influenzato il nostro lavoro, lo ha proprio stravolto! Sin dall’inizio (2004/2005), l’illuminazione LED ha rappresentato un grande rischio per i piccoli produttori di illuminazione. Come tutti i nostri colleghi eravamo sempre stati abituati a progettare degli oggetti che portavano delle lampadine, di varie tecnologie, potenze e forme, ma pur sempre dei “motori luminosi” preimpostati, uguali per tutti. I LED hanno per noi rappresentato l’occasione per progettare le nuove lampade partendo finalmente dalla sorgente di luce. I progetti sono diventati molto più impegnativi, ma allo stesso tempo più gratificanti, sia per noi sia per i nostri clienti.

Daphine di Lumina, con illuminazione LED
Daphine di Lumina

Oggi possiamo scegliere la migliore qualità della luce disponibile e la migliore elettronica sul mercato, per garantire ai nostri clienti il massimo del comfort visivo.
Non progettiamo più prodotti che utilizzano “lampadine” (anche se a LED)”

Andrea Re Calegari Marketing Manager di Lumina

“La cultura della luce negli ultimi anni ha subito una grande evoluzione anche e soprattutto grazie alle innovazioni tecnologiche. Il Led è certamente una di queste. Ormai standard per la progettazione illuminotecnica la sua introduzione nel campo del design ha sconvolto i criteri progettuali precedenti. La miniaturizzazione delle fonti luminose è stata la chiave per reinterpretare i corpi illuminanti che si sono trasformati molto spesso da elementi voluminosi a piccoli moduli sottili ed efficienti. La possibilità di “spalmare” i diodi emittenti in superfici ampie rispetto ad avere un punto luminoso come quello della classica lampadina, ha reso possibile la creazione di superfici completamente emittenti, offrendo così al progettista nuovi strumenti per immaginare forme ed effetti luminosi mai visti prima. Da non dimenticare l’abbattimento dei consumi portato dal Led e che in ottica di progettazione d’interni ha aperto un nuovo modo di concepire il progetto illuminotecnico, indirizzato sempre più alla creazione di scenari luminosi capaci di adattarsi alle esigenze del fruitore, anche grazie ai sistemi domotici.

Infine, la qualità della luce emessa, ormai del tutto affiancabile, a livello di resa cromatica, a quella di una lampadina ad incandescenza e la sua capacità di produrre sia luce fredda che luce calda, che rende il Led per ora la migliore soluzione in ambito progettuale.”

Applique ZAVA LINFA, design Debonademeo. Illuminazione LED
Applique ZAVA LINFA, design Debonademeo

Studio di project design Debonademeo (Luca De Bona, Dario De Meo) designer di Zava, ma anche di altre aziende di illuminazione (Karman, Vistosi, Martinelli Luce).

The City of Lights

Il dialogo della luce con l’architettura è l’altro tema chiave dell’edizione 2023 di Euroluce, un tema sviscerato nella miriade di mostre, installazioni, eventi che hanno composto il puzzle di The city of Light, progetto multidisciplinare curato da Beppe Finessi con la partecipazione di una moltitudine di creativi, produttori, tecnici della materia.

In quest’ambito anche l’Arena per i talk allestita da Formafantasma trai padiglioni della rinnovata esposizione e che ha avuto come primo relatore, non a caso, Shigeru Ban.  La città della luce è Euroluce, non più solo biennale dell’illuminazione, ma vero laboratorio culturale del settore.

Euroluce 2023: progetto The city of Light
Credit Foto: FederlegnoArredo

 

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