Innovazione sostenibile, materiali e soluzioni circolari per l’edilizia del futuro

Il 2025 è un anno di svolta per la bioedilizia, segnato da una netta spinta verso materiali e processi realmente circolari e rigenerativi. Dai nuovi pannelli in bambù, al biomattone che cattura la CO2, dalla polpa di cellulosa per imballaggi green, alle ultime novità per il fotovoltaico. L’integrazione di impianti fotovoltaici all’avanguardia e sistemi di accumulo definisce un nuovo standard energetico verso la decarbonizzazione sia in ambito residenziale che commerciale.

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Innovazione sostenibile, materiali e soluzioni circolari per l’edilizia del futuro

Nel mondo dell’edilizia, l’innovazione sostenibile sta accelerando grazie alla ricerca e all’impiego di materiali innovativi capaci di coniugare alte prestazioni e basso impatto ambientale. Dalla polpa di cellulosa al bambù, fino alle nuove tecnologie per moduli fotovoltaici, le aziende e i centri di ricerca stanno sviluppando soluzioni che puntano a ridurre le emissioni, a favorire il riciclo e a massimizzare l’efficienza energetica degli edifici.

Bambù, isolamento naturale e rigenerativo

La filiera del bambù sta diventando un riferimento per la bioedilizia europea. La partnership tra Forever Bambù Società Benefit e FIBOO ha portato alla creazione del primo pannello isolante composto al 95% da fibra di bambù naturale e completamente tracciabile. Questo materiale unisce sostenibilità ambientale e performance tecniche di alto livello: conduttività termica tra le migliori sul mercato, capacità di accumulare calore superiore a 2000 J/kgK, traspirabilità e resistenza all’umidità.

Isolamento in edilizia, le proprietà del bamboo

Con una densità di 50 kg/m³ e classe sanitaria A+, i pannelli garantiscono comfort termico sia in estate che in inverno e contribuiscono a un microclima più salubre. Inoltre, ogni pannello conserva per tutta la vita utile dell’edificio la CO₂ catturata dalla pianta, sostenendo un vero modello di edilizia circolare e rigenerativa. Queste caratteristiche offrono una valida alternativa ai materiali isolanti tradizionali come polistirene o lana di vetro, spesso problematici da smaltire.

Biomattone, il materiale green che cattura CO2 e fa risparmiare energia

Altro elemento che sta rivoluzionando il settore è il biomattone, un materiale da costruzione bio-based ecologico simile al comune mattone da costruzione ma realizzato con materie prime naturali, rinnovabili o di scarto, progettato per garantire sostenibilità ambientale, efficienza energetica e comfort abitativo.

Edilizia sostenibile: il biomattone Tecnocanapa by Senini
Il biomattone Tecnocanapa by Senini

Quelli sviluppati da Tecnocanapa by Senini sono realizzati in canapa e calce e rappresentano un materiale industriale già ampiamente adottato sia in Italia che all’estero, capace di isolare, regolare l’umidità e soprattutto fissare CO₂, eliminando dall’atmosfera tra 44 e 105 kg di anidride carbonica per ogni metro cubo posato, grazie alle qualità carbon negative della canapa industriale e del legante dolomitico naturale.

Il biomattone di Tecnocanapa si distingue per prestazioni elevate: offre isolamento termico (λ 0,044 W/mK), comfort igroscopico, abbattimento acustico (classe A) e una durabilità che lo rende adatto a nuove costruzioni, ristrutturazioni e sistemi a cappotto. Sono già oltre 1.000 gli edifici realizzati con questa tecnologia, in cui il materiale ha contribuito a sequestrare più di 1.800 tonnellate di CO₂, con riconoscimenti e certificazioni che ne attestano sostenibilità, salubrità e sicurezza anche in caso di incendio.

Polpa di cellulosa, packaging e protezione circolare

Il Gruppo Pro-Gest, leader del settore cartario, ha lanciato la divisione PRO-TECT per produrre imballaggi in polpa di cellulosa 100% riciclabile e biodegradabile. Sebbene l’applicazione principale sia nel settore del packaging, la polpa di cellulosa offre interessanti prospettive anche per l’edilizia, ad esempio come elemento protettivo e isolante in componenti prefabbricati.

PRO-TECT, imballaggi in polpa di cellulosa 100% riciclabile e biodegradabile
Gli imballaggi in polpa di cellulosa

Questo materiale, ottenuto da fibre riciclate o vergini, è leggero, resistente e in grado di assorbire urti, caratteristica preziosa per il trasporto e l’assemblaggio di elementi edilizi. La sua totale riciclabilità e la possibilità di personalizzazione estetica lo rendono un esempio concreto di economia circolare, capace di ridurre rifiuti e sprechi in molteplici settori.

Fotovoltaico ad alta trasparenza UV

Sul fronte delle energie rinnovabili, l’ENEA ha compiuto passi rilevanti nella ricerca di film incapsulanti per celle fotovoltaiche, studiando materiali che coniugano trasparenza ai raggi UV e resistenza alla degradazione. La sfida è sviluppare incapsulanti che non filtrino gli UV, permettendo alle celle di sfruttare l’intero spettro solare, senza però comprometterne la durata.

ENEA: film incapsulanti per celle fotovoltaiche
Fonte: @ENEA

Nei test condotti, la poliolefina termoplastica (TPO) ha dimostrato un degrado minimo dello 0,2%, confermandosi la più resistente all’esposizione UV rispetto a EVA e POE. Inoltre, essendo riciclabile, rappresenta un’opzione in linea con i principi di edilizia sostenibile. Questi progressi rendono possibili moduli fotovoltaici più efficienti e longevi, con un impatto positivo sulla produzione energetica e sulla riduzione dell’impronta ambientale degli edifici.

Le normative attuali

L’innovazione sostenibile nei materiali come il biomattone in canapa e calce, i pannelli isolanti in bambù e la polpa di cellulosa si inserisce perfettamente nel quadro europeo della decarbonizzazione del settore edilizio, guidata da normative stringenti quali la Direttiva europea sulla prestazione energetica degli edifici (EPBD), il Green Deal e il percorso verso edifici a energia quasi zero (nZEB).

Questi strumenti pongono obiettivi chiari di riduzione delle emissioni e miglioramento dell’efficienza energetica del patrimonio immobiliare europeo entro il 2050, richiedendo l’adozione di materiali a basso impatto ambientale e tecniche costruttive che favoriscano il riciclo e la rigenerazione. La valutazione del ciclo di vita (LCA) e le dichiarazioni ambientali di prodotto (EPD) sono diventati criteri fondamentali per selezionare soluzioni edilizie trasparenti e sostenibili, in grado di contabilizzare le emissioni lungo tutta la filiera, dalla produzione all’uso fino al fine vita. In questo contesto, la filiera corta assume un ruolo cruciale per minimizzare gli impatti legati ai trasporti e garantire la tracciabilità del prodotto.

Inoltre, il design for disassembly, che facilita lo smontaggio e il riuso dei componenti, insieme all’uso di materie prime rinnovabili come la canapa, il bambù e la cellulosa, permette di costruire edifici non solo efficienti dal punto di vista energetico ma anche circolari, riducendo drasticamente la quantità di rifiuti e di risorse non rinnovabili impiegate.

Verso un’edilizia circolare

Il filo conduttore di queste innovazioni è la capacità di unire alto rendimento e circolarità. Il bambù isolante, la polpa di cellulosa e i nuovi film fotovoltaici rappresentano tre esempi di come il settore edilizio possa evolvere verso soluzioni rispettose dell’ambiente e pensate per durare.

Materiali sostenibili verso un'economia circolare

I benefici non si limitano alla riduzione delle emissioni e dei rifiuti: si tratta anche di materiali e sistemi che migliorano la qualità dell’abitare, garantendo comfort, salubrità e efficienza. In un contesto di transizione ecologica, queste scelte tecnologiche sono destinate a diventare lo standard, contribuendo a realizzare edifici in grado di rigenerare l’ambiente e non solo di limitarne il consumo.

L’edilizia del futuro, grazie a queste innovazioni, non sarà semplicemente sostenibile: sarà realmente circolare, integrando lungo l’intero ciclo di vita soluzioni che mantengono e potenziano le prestazioni, proteggendo al tempo stesso il pianeta.

FAQ Materiali e soluzioni a basso impatto ambientale

Cos’è il biomattone e quali sono i suoi vantaggi per l’edilizia sostenibile?

Il biomattone è un materiale da costruzione ecologico realizzato principalmente con canapa e calce. È carbon negative, capace di fissare CO₂ dall’atmosfera, e offre eccellenti prestazioni di isolamento termico e acustico, regola l’umidità degli ambienti e garantisce durabilità nel tempo, rendendo gli edifici più efficienti e salubri.

Come si integra il bambù nell’edilizia sostenibile europea?

Il bambù viene utilizzato per realizzare pannelli isolanti composti per il 95% da fibra naturale, offrendo alta capacità isolante, traspirabilità e capacità di accumulare calore. Questi pannelli contribuiscono a un microclima interno più sano e alla conservazione della CO₂ assorbita durante la crescita della pianta.

Quali sono i vantaggi dell’uso della polpa di cellulosa nell’edilizia?

La polpa di cellulosa è un materiale leggero, resistente e completamente riciclabile, utilizzato sia nel packaging che come elemento protettivo e isolante in prefabbricati. La sua biodegradabilità e personalizzazione estetica la rendono ideale per soluzioni circolari che riducono rifiuti e favoriscono l’economia sostenibile.

Quali innovazioni sono state fatte nel campo dei materiali per celle fotovoltaiche?

L’ENEA ha sviluppato film incapsulanti in poliolefina termoplastica (TPO) per celle solari, che coniugano alta trasparenza ai raggi UV e resistenza alla degradazione. Questi materiali migliorano l’efficienza e la durata dei moduli fotovoltaici, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale degli edifici.

In che modo questi materiali innovativi si allineano con le direttive europee sulla sostenibilità edilizia?

I biomateriali come il biomattone, il bambù isolante e la polpa di cellulosa rispondono agli obiettivi del Green Deal, dell’EPBD e degli standard nZEB, promuovendo l’uso di materie prime rinnovabili, filiere corte, design for disassembly e valutazioni LCA ed EPD per edifici energeticamente efficienti, rigenerativi e circolari.

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