Il riscaldamento a pavimento termoclimatizzato a basso spessore

Sino ad oggi sono stati effettuati innumerevoli studi sui sistemi di riscaldamento a pavimento, i quali hanno portato alla diffusa convinzione che sia il metodo migliore per mantenere il benessere del nostro corpo.
E’ risaputo infatti che questo tipo di riscaldamento crea una curva di temperatura molto vicina a quella ideale per il nostro organismo e permette di mantenere gli arti inferiori caldi e la testa più fresca.
La trasmissione del calore, avviene per irraggiamento e non per convezione, evitando così di mettere in circolazione polveri ed acari, che come è ben noto sono la prima causa di allergie e malattie respiratorie. (figura 1)
I vantaggi del riscaldamento a pavimento erano già ben noti fin dagli anni ’60, durante i quali vi fu, infatti, un notevole impiego di questi sistemi.
Il tipo di costruzione adottato allora, però, richiedeva elevati carichi termici e quindi elevate temperature superficiali e procurava una notevole inerzia termica, a causa dello spessore della caldana sui i tubi (10-15 cm con conseguenti ritardi di 8-10 h).
Tutti questi fattori, uniti alla mancanza di adeguate termoregolazioni (temperature troppo alte o troppo basse che causavano malesseri fisici) e all’utilizzo di materiali non adeguati a queste applicazioni (tubi in ferro o in rame), determinarono il fallimento del suo sviluppo sul mercato e la coscienza comune che non dovessero essere installati.
Solo a metà degli anni ’80 la tendenza comincia ad invertirsi e i sistemi di riscaldamento a pavimento riprendono la loro diffusione, grazie anche allo sviluppo di nuove tecnologie, provenienti soprattutto dai paesi del nord Europa, che mettono a disposizione materiali di nuova generazione, come ad esempio: tubazioni in materiale sintetico con barriera anti-ossigeno e resistenti alle alte temperature e sistemi per la termoregolazione climatica molto più precisi.
Altro elemento fondamentale, poi, fu l’introduzione di speciali additivi ed armature, che permisero di abbassare lo spessore della caldana fino a 4 cm sopra al tubo, riducendo l’inerzia termica dell’impianto a 3-4 h.
Per evitare tutti quei malesseri fisici tanto tristemente conosciuti, la massima temperatura sulla superficie del pavimento fu fissata secondo norma a 29°C nelle zone di permanenza e a 35°C nelle zone perimetrali.
(figure 2 e 3 : massetto sottile BEKOTEC e massetto tradizionale)

Schlüter®-BEKOTEC-THERM:
un notevole passo avanti nel panorama del riscaldamento a pavimento
.

Un sistema di riscaldamento a pavimento deve soddisfare specifici requisiti quali ad esempio: garantire un elevato isolamento termico verso il basso, favorire la propagazione del calore, resistere a carichi anche in movimento, garantire l’impermeabilizzazione in caso di ambienti soggetti ad infiltrazioni d’acqua ed infine soddisfare quei requisiti puramente estetici che un riscaldamento tradizionale non può adempiere.
Il passato insegna ed evidenzia quanto sia difficile poter far fronte contemporaneamente ed in modo soddisfacente a tutte queste richieste.
Nei riscaldamenti a pavimento tradizionali con rivestimento in ceramica, ad esempio, spesso si possono notare crepe sulle piastrelle; questo inconveniente è conseguenza del fatto che il massetto ed il rivestimento in ceramica hanno diverso coefficiente di dilatazione termica ed in seguito ad una variazione di temperatura si allungano in modo differente.
Inoltre, se il massetto ha uno spessore consistente, l’energia termica da apportare e da conservare nel tempo sarà elevata, ne consegue che l’impianto si adeguerà lentamente alle variazioni di temperatura (inerzia termica elevata).
Con il sistema integrato Schlüter®-BEKOTEC-THERM abbiamo sviluppato un impianto in grado di prevenire totalmente queste problematiche.
Si tratta di un riscaldamento a pavimento termoclimatizzato costituito da pannelli portanti Schlüter®-BEKOTEC e da una guaina desolidarizzante, denominata Schlüter®-DITRA.
(figura 4: spaccato massetto BEKOTEC)

L’utilizzo combinato di questi due prodotti permette di realizzare un massetto di spessore ridotto, appena 8 mm sopra le protuberanze del pannello e di evitare il trasferimento al pavimento delle tensioni sottostanti.
La guaina Schlüter®-DITRA, che viene incollata sopra al massetto, assorbe qualsiasi tensione da ritiro e da deformazione rendendo inutile la presenza di giunti di dilatazione nel massetto stesso.
(figura 5: La guaina DITRA)

Inoltre, grazie alla sua particolare struttura a canali, il calore può diffondersi in modo uniforme sotto alla pavimentazione e grazie allo spessore ridotto del massetto si ottiene un adeguamento rapido alle variazioni di temperatura, come da termografie (figure 6 e 7 : termografia 1 e termografia 2) (pieno regime dopo 50 minuti con rilascio di calore dopo solo 20 minuti), con conseguente risparmio energetico dovuto alle basse temperature di mandata.
Le protuberanze del pannello consentono la posa dei tubi del riscaldamento Schlüter®-BEKOTEC-THERM con passo minimo 75 mm.
La rapida e precisa regolazione del riscaldamento a pavimento termoclimatizzato BEKOTEC-THERM è garantita dalla componentistica elettronica Schlüter, appositamente studiata per questo sistema e disponibile anche nella versione con radio comando; la modularità dell’intero sistema di regolazione offre, inoltre, la massima semplicità di installazione e di utilizzo.

Per informazioni sui prodotti Schlüter:
www.schlueter.it

Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici

Commenta questo approfondimento