Cambio la caldaia, piccola guida alla scelta

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A gas, a biomassa, e meglio ancora se collegata all’impianto fotovoltaico: per il riscaldamento della casa e dell’acqua ci aprono un ventaglio di possibilità che vanno valutate anche nell’ottica di creare sistemi ibridi ma prima di tutto di scegliere soluzioni adeguate al proprio contesto abitativo

Cambio la caldaia, piccola guida alla scelta

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Le caldaie a condensazione sono le più richieste per il margine di efficienza energetica che garantiscono. Ma dipende molto da dove vogliamo installarle se l’abitazione è grande, indipendente e ricca di ambienti, si può pensare anche ad un sistema a biomassa da terra.

Tipologia di caldaia

La scelta della caldaia dipende prima di tutto dal contesto che la ospiterà, intendendo con contesto lo spazio a disposizione ma anche la richiesta del fabbisogno. Trai modelli più evoluti ed efficienti ci sono i modelli a condensazione.

La caldaia a condensazione

Esistono diverse tipologie di caldaie, possiamo dire che le più efficienti, quelle che sfruttano al meglio le risorse, sono quelle a condensazione, dove i fumi di combustione vengono utilizzati per preriscaldare l’acqua che quindi necessita di minor energia per raggiungere le alte temperature.

Caldaia a condensazione Niagara Advance di Chaffoteaux
Chaffoteaux propone Niagara Advance, caldaia a condensazione con due bollitori da 20 litri. È dotata di  un sistema di gestione Expert Control con funzione SRA che imposta automaticamente i parametri di funzionamento più adeguati in base alle condizioni ambientali, senza interventi manuali. Questo permette di risparmiare notevolmente sui consumi. Inoltre beneficia dell’E-burning system, un rilevatore della quaità del gas che ne modula il flusso per garantire la perfetta combustione. Il generatore può funzionare sia con metano che con GPL.

Caldaie a biomassa

Oltre alle caldaie a condensazione, se si abita in montagna o in aree con un’alta disponibilità di legname, un’altra opzione sono le caldaie a biomassa a legna. Costano un po’ di più rispetto alle tradizionali a gas, ma hanno il vantaggio di essere meno dispendiose perché il combustibile naturale ha un costo inferiore al gas. Bisogna tuttavia avere un locale opportuno per l’installazione delle caldaie a biomassa, perché il loro volume è maggiore rispetto alle caldaie tradizionali e questo è dovuto al fatto che devono avere un alloggio adeguato ad ospitare gli ampi volumi del combustibile. Hanno inoltre lo svantaggio di necessitare di una maggior manutenzione, ma da un punto di vista ambientale sono sicuramente tra gli impianti di riscaldamento più indicati per la riduzione dei gas serra.

Caldaia a condensazione a pellet PE1c di Froling
La caldaia a condensazione a pellet PE1c di Froling grazie a un innovativo sistema a condensazione, assicura ottimo rendimento, oltre il 106%, basse emissioni, ridotti consumi e garantisce il miglior comfort ambientale occupando uno spazio ridotto.

Caldaie a gas

Sono le più comuni e le più diffuse e non è vero che sono le più inquinanti, perché, sebbene sprigionino nell’aria anidride carbonica, non sono responsabili dell’immissione nell’aria delle polveri sottili, a differenza degli impianti a biomassa. Anche la loro manutenzione è minima rispetto alle altre tecnologie, seppur è importante che sia compiuta da professionisti del settore.

Vitodens 200-W di Viessmann, caldaia a condensazione a gas
Vitodens 200-W di Viessmann la caldaia a condensazione con funzionamento a gas di ultima generazione, efficiente, green e digitale.

L’importanza del contesto

Ovviamente nella scelta di una caldaia entrano in campo molteplici fattori, non solo i consumi e i livelli inquinanti. Quando si sceglie una caldaia il primo criterio da prendere in considerazione sono le caratteristiche del contesto in cui sarà inserita: se lo spazio è ridotto la scelta cadrà quasi sicuramente su una caldaia a muro di ridotte dimensioni 24 kW. Se invece si tratta di un’abitazione monofamiliare grande, distribuita su più piani, si può prendere in considerazione anche un apparecchio da terra, più capiente, da collocare in uno dei locali di servizio presenti sicuramente nella struttura. Inoltre dovremo avere a disposizione un ambiente diverso dal bagno se desideriamo installare una caldaia a camera aperta, cioè caldaie a gas che prelevano dall’ambiente esterno l’aria necessaria alla combustione del gas: queste tipologie non possono essere installate in bagno o in camera.

I sistemi più eco-sostenibili e come mantenerli al massimo delle loro possibilità

Generalmente i sistemi più efficienti da un punto di vista energetico sono quelli ibridi, cioè quelli abbinati a sistemi solati termici o ad altri apparecchi per la produzione di energia rinnovabile.

Restando invece solo sul funzionamento dell’elemento caldaia il discorso cambia. Secondo una ricerca di ENEA, trai vari sistemi di combustibili la legna è trai più inquinanti, seguono pellet, gas naturale GPL e gasolio, ma con i sistemi di riscaldamento a biomassa di piccola taglia (come stufe e caminetti) è possibile ottenere una combustione sostenibile, con ridotte emissioni di inquinanti se si seguono alcuni accorgimenti:

  • eseguire una manutenzione efficiente e puntuale, secondo il manuale d’utilizzo del fabbricante. Provvedere alla rimozione delle ceneri e delle scorie dal cassetto di raccolta (o ceneraio) e pulire il vetro con prodotti adeguati;
  • lo sporco più invasivo, come le incrostazioni, deve essere rimosso da operatori abilitati che sono in grado di stabilire anche se ci sono elementi da sostituire;
  • valutare la possibilità di installare il nuovo apparecchio con altri generatori di calore (anche con combustibili diversi) nella stessa unità abitativa o in bagno, camera da letto o monolocale;
  • controllare spesso che le prese d’aria con l’esterno siano sgombre e funzionanti e che non siano state inavvertitamente ostruite;
  • utilizzare solo biomassa consigliata dal fabbricante, acquistando legna, pellet, cippato o bricchette certificata. Non usare l’apparecchio come inceneritore domestico;
  • dopo alcuni anni di utilizzo valutare la possibilità di sostituire il vecchio apparecchio con uno più performante sia in termini di efficienza che di prestazioni ambientali.

Costi

Il range di prezzo è molto ampio e dipende dalla tecnologia che caratterizza l’apparecchio: si va da 500/700 euro per le piccole caldaie a condensazione a oltre 5 mila euro per grandi apparecchi dal carattere più evoluto. Anche i prezzi di installazione e manutenzione variano in base al valore e alla tecnologia della caldaia in media il costo dell’installazione si aggira intorno a 100/150 euro.

Detrazioni: Superbonus 110% e Bonus caldaia

Il rinnovo dell’impianto di riscaldamento rientra negli interventi di efficientamento energetico e quindi beneficia del Superbonus 110% previsto dal Decreto Rilancio. Come riporta l’Agenzia delle Entrate: “La detrazione è riconosciuta nella misura del 110%, da ripartire tra gli aventi diritto in 5 quote annuali di pari importo e per le spese sostenute nel 2022 in 4 quote annuali di pari importo, entro i limiti di capienza dell’imposta annua derivante dalla dichiarazione dei redditi. In alternativa alla fruizione diretta della detrazione, è possibile optare per un contributo anticipato sotto forma di sconto praticato dai fornitori dei beni o servizi (sconto in fattura) o per la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante”.

Anche la caldaia può rientrare in questo tipo di incentivo se la sua sostituzione consente all’edificio/appartamento in cui si trova di guadagnare due classi energetiche rispetto a quella in cui si trova prima dell’intervento, perché la detrazione è legata comunque ad un abbassamento dei consumi energetici.

È possibile accedere anche al Bonus caldaia 2021 con aliquota al 65% se si installa una caldaia a condensazione di classe pari o superiore alla A e insieme un avanzato impianto di termoregolazione; oppure con l’installazione di sistemi ibridi formati da caldaia a condensazione e pompa di calore. Invece l’aliquota scende al 50% se l’intervento di rinnovo prevede solo il cambio della caldaia e l’adozione di una caldaia a condensazione in classe A. Sotto questa classe energetica non è previsto nessun incentivo.

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