Tecnologia e innovazione in edilizia: occorre aprirsi alla digitalizzazione e all’inclusione 21/07/2025
Il bonus casa è la maxi agevolazione fiscale che consente di detrarre nella Dichiarazione dei redditi annuale parte di quanto speso per interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica. Possono beneficiarne sia i proprietari degli immobili che gli affittuari con regolare contratto di affitto. Ma cosa succede in caso di successione ereditaria dell’immobile oggetto dei lavori? La gestione delle detrazioni fiscali per interventi di recupero del patrimonio edilizio su beni ereditari è spesso oggetto di dubbi interpretativi. A tal proposito l’Agenzia delle Entrate ha recentemente fatto chiarezza, spiegando i criteri secondo cui le agevolazioni fiscali – ed anche il bonus casa – possono essere mantenute dagli eredi. Esistono, tuttavia, delle condizioni da rispettare. Bonus casa e successione, come funziona il diritto alla detrazione Quando un erede riceve un immobile mortis causa si realizza un passaggio di proprietà dal defunto ai suoi eredi. Questo passaggio – noto come successione ereditaria – comporta anche l’assunzione dei diritti e degli obblighi fiscali del defunto. L’Agenzia delle Entrate, con il principio di diritto n. 7/2025 , in riferimento all’articolo 16-bis del TUIR, comma 8, ha precisato che il passaggio della detrazione non richiede la titolarità del diritto di proprietà, ma sono necessarie due condizioni fondamentali: essere eredi dell’avente diritto originario avere la detenzione materiale e diretta dell’immobile per l’anno di riferimento Cosa si intende per detenzione materiale e diretta Nello specifico, se l’erede o gli eredi vogliono continuare a fruire del bonus sull’immobile ereditato devono avere la possibilità di disporre liberamente di quel bene. In altre parole devono abitarvi o mantenere il possesso in maniera continuativa , anche se non si tratta della propria abitazione principale. La detenzione si considera interrotta se l’erede dà l’immobile in comodato, locazione o vendita ad altri soggetti; in tutti questi casi il bonus casa si perde perché l’immobile non viene usato direttamente dall’erede. Basta la “detenzione di fatto”, come nel caso dei familiari conviventi che vivono nell’immobile senza titoli giuridici. Come si divide la detrazione in presenza di più eredi Se gli eredi sono più di uno e tutti acquisiscono la detenzione materiale e diretta sull’immobile, le detrazioni vanno ripartite in base all’effettiva disponibilità del bene. Se gli eredi detengono l’immobile contemporaneamente, le agevolazioni devono essere divise in modo proporzionale. Se, invece, soltanto un erede abita nell’immobile, la detrazione spetta interamente a quest’ultimo. Lo stesso principio vale per il coniuge superstite titolare del diritto di abitazione, che può beneficiare del bonus pur non essendo il titolare. Come si calcolano le rate residue della detrazione Con il principio di diritto n. 7/2025, l’Agenzia delle Entrate precisa che la detrazione spetta per ogni anno solo se l’erede mantiene la detenzione per l’intero periodo d’imposta. Se, ad esempio, l’immobile viene locato per una parte dell’anno, la detrazione relativa a quell’anno decade, mentre le eventuali rate residue possono essere recuperate una volta ristabilita la detenzione diretta. Per le annualità successive il bonus casa sarà subordinato al mantenimento continuo della detenzione materiale e diretta dal 1° gennaio al 31 dicembre. Che succede in caso di vendita, donazione e subentro di altri eredi Secondo la legge le rate residue delle detrazioni casa non si trasferiscono automaticamente in caso di vendita o donazione immobiliare. Al contrario in caso di decesso di un fruitore del bonus, il beneficio si trasmette all’erede a patto che mantenga la detenzione diretta, sempre nel rispetto delle condizioni stabilite dal principio di diritto. Con questo chiarimento vengono risolti numerosi dubbi applicativi in materia di bonus edilizi e successioni, e si conferma la necessità di collegare la fruizione dell’agevolazione alla detenzione materiale e continuativa del bene. Documenti necessari L’erede che desidera subentrare nelle detrazioni del defunto deve rispettare tutti i requisiti previsti dalla legge per le agevolazioni fiscali. Ciò significa che i pagamenti devono essere effettuati tramite bonifico parlante specifico per ristrutturazioni edilizie. È necessario conservare fatture, ricevute fiscali e titoli abilitativi previsti dalla legge, utilizzando esclusivamente mezzi di pagamento tracciabili; il pagamento in contanti non è ammesso. Inoltre, in presenza dei requisiti previsti dalla legge, chi eredita l’abitazione può richiedere l’agevolazione prima casa nella dichiarazione di successione, anche se l’immobile ricevuto in eredità non corrisponde alla propria abitazione principale. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento