Barriere al vapore e freni vapore: quando e perché usarli

Il controllo del vapore acqueo all’interno degli edifici è una sfida che richiede conoscenze specifiche e strumenti di calcolo e analisi. Barriere al vapore e freni vapore non sono elementi accessori, ma componenti fondamentali dell’involucro edilizio per proteggerlo da acqua e umidità.

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Barriere al vapore e freni vapore: quando e perché usarli
Barriere al vapore e freni vapore: quando e perché usarli

Il controllo del vapore acqueo all’interno delle strutture edilizie è una delle sfide odierne più complesse e, forse, sottovalutate. Il tema è di grande rilevanza in quanto la corretta progettazione dell’involucro edilizio determina la durabilità, l’efficienza energetica e il comfort abitativo di un edificio. In questo contesto, due componenti giocano un ruolo essenziale: le barriere al vapore e i freni vapore.

Sono solo uno dei componenti che costituiscono pareti e coperture, ma non devono essere trascurati. La progettazione del pacchetto tecnologico che costituisce l’involucro opaco dovrebbe essere attentamente ponderata, proprio sulla base delle caratteristiche dell’edificio stesso, che del contesto ambientale e climatico in cui si colloca. Si dovrebbero considerare il variare delle stagioni, le temperature esterne, le caratteristiche dei materiali, per assicurare il miglior funzionamento della parete o della copertura.

Inoltre, l’adozione di una barriera al vapore adeguata contribuisce al risparmio energetico, riducendo i costi di riscaldamento e raffrescamento. Grazie a questa tecnologia, gli edifici possono soddisfare i requisiti normativi in termini di efficienza energetica e sostenibilità.

Che cosa sono le barriere e i freni al vapore

Quando si parla di barriere e dei freni al vapore si fa riferimento a sistemi utilizzati per regolare il flusso del vapore acqueo attraverso le strutture edilizie. Si distinguono nettamente, però, per le loro finalità e caratteristiche tecniche, che sono profondamente diverse.

Che cosa sono le barriere e i freni al vapore

Una barriera al vapore è un materiale con alta resistenza al passaggio del vapore acqueo. Un freno vapore, invece, limita il passaggio del vapore, ma senza ostacolarlo in modo netto, come avviene con un sistema barriera.

Il parametro di riferimento per definire in quale categoria rientra un materiale e con che prestazioni è il valore Sd, definito come la resistenza equivalente in metri di aria. Le barriere al vapore, ad esempio, sono considerate tali solo se assicurano valori Sd superiori a 100 m, mentre i freni al vapore sono caratterizzati da un valore inferiore, che varia in base al livello di traspirabilità assicurato. Questa definizione è contenuta anche nella norma UNI 11470:2015 “Coperture discontinue – Schermi e membrane traspiranti sintetiche – Definizione, campo di applicazione e posa in opera”, che definite proprio le modalità applicative e le caratteristiche delle membrane traspiranti per le coperture.

Che materiali si utilizzano per le barriere e i freni al vapore

Le barriere e i freni al vapore possono essere realizzati con differenti materiali e sul mercato sono disponibili molteplici prodotti che assolvono allo scopo. La scelta dipende da specifiche valutazioni dei progettisti, che devono sempre occuparsi di verificare il comportamento dell’intero pacchetto tecnologico (di parete o copertura), valutandolo tramite calcoli termo-igrometrici e la possibile formazione di condensa, sia interstiziale che superficiale.

Come barriere al vapore si possono utilizzare delle membrane bituminose, anche con lamine metalliche, ma anche membrane sintetiche o fogli in PVC. Nel caso dei freni al vapore le membrane si caratterizzano per una maggior traspirabilità. Si possono utilizzare teli tecnici o pannelli, anche in OSB, con funzione regolatrice.

Lo spessore dipende principalmente dal prodotto selezionato e dalle prestazioni che esso deve garantire. Alcuni pannelli sandwich e elementi prefabbricati includono già questi componenti e possono essere utilizzati come elementi completi la realizzazione di edifici performanti.

Membrane traspiranti, freni al vapore e barriere al vapore: che differenze ci sono?

Anche se non sempre è chiara la differenza, membrane traspiranti, freni al vapore e barriere al vapore sono tre componenti diversi che, come tali, vanno usati per necessità specifiche. La distinzione dipende principalmente dal grado di traspirabilità al vapore, in quanto le membrane traspiranti sono impermeabili all’acqua ma permeabili al vapore, i freni al vapore fermano l’acqua e solo parzialmente il vapore, mentre le barriere al vapore sono totalmente impermeabili sia all’acqua che al vapore. Questa classificazione è stabilita da una norma, la UNI 11470, che introduce l’indicatore Sd, ovvero il grado di resistenza di una membrana al vapore acqueo.

POLYVAP Radonshield di Polyglass è una membrana elastoplastomerica impermeabile prefabbricata, utilizzata per applicazioni speciali quali barriere al vapore
POLYVAP Radonshield di Polyglass è una membrana elastoplastomerica impermeabile prefabbricata, utilizzata per applicazioni speciali quali barriere al vapore e al gas radon.

Una volta chiara la differenza, è semplice intuire perché la scelta del prodotto debba necessariamente dipendere da una progettazione attenta dei componenti strutturali. Per non incappare in qualche problema, infatti, è sempre consigliato rivolgersi ad un termotecnico, in grado di fare le verifiche e i progetti del caso. 

Perché il vapore acqueo può essere un problema

Il vapore acqueo è presente in tutte le abitazioni, si genera in modo naturale, anche semplicemente per la presenza di persone. Lo si produce respirando, cucinando, lavando i panni o facendo la doccia. In realtà si generano ogni giorno diversi litri di acqua sotto forma di vapore.

Perché il vapore acqueo può essere un problema

Di per sé il vapore acqueo non è pericoloso, ma diventa nemico del benessere dell’edificio nel momento in cui, a causa della differenza di temperatura tra interno esterno o differenti ambienti, migra attraverso le strutture edilizie. Ciò genera la formazione di condensa in corrispondenza degli strati più freddi (tipicamente all’interno del pacchetto isolante). Perché avvenga, è necessario che si raggiunga il punto di rugiada, ossia la temperatura alla quale l’aria umida condensa in acqua. La condensa interstiziale porta a deterioramento dei materiali isolanti, proliferazione di muffe, perdita delle proprietà termiche e, nei casi peggiori, danni strutturali. La corretta progettazione di un edificio deve prevedere il controllo e lo spostamento del punto di rugiada all’esterno del pacchetto coibente, evitando che la condensa si formi all’interno.

Quando usare una barriera al vapore e quando un freno vapore

La necessità di utilizzare una barriera al vapore dipende principalmente dalle caratteristiche dell’edificio, dalle funzioni che vi si svolgono e dal clima locale. Ad esempio, in zone dove la differenza di temperatura tra interno ed esterno è elevata per gran parte dell’anno, l’uso di barriere al vapore è molto importante, in quanto il rischio che il vapore acqueo migri verso l’esterno e condensi all’interno dell’isolante è elevato. Questo è il motivo per cui nelle coperture in legno in località fredde, le barriere al vapore sono un elemento essenziale del tetto.

Barriere al vapore per le coperture

Le barriere al vapore sono necessarie anche in quegli edifici in cui i ponti termici sono particolarmente problematici, proprio per le zone in cui si verificano importanti differenze di temperatura. Un altro caso da citare riguarda la realizzazione di pavimenti di ambienti riscaldati, che stanno a contatto con zone fredde. Si parla, ad esempio, di pavimenti che si affacciano su locali non riscaldati o anche pavimenti su sistemi radianti. A tal proposito è necessario consultare anche eventuale normativa di riferimento, come la UNI 11935:2024 per le “Pavimentazioni di legno e parquet per interni – Istruzioni per la progettazione, la posa in opera e le condizioni d’uso”.

Il freno vapore, invece, è più indicato laddove gli sbalzi termici sono meno importanti ed è preferibile una regolazione equilibrata del flusso di vapore, evitando sia la condensa invernale che l’accumulo estivo. In edifici in bioedilizia, dove si usano materiali naturali come la paglia, la terra cruda o la fibra di legno, il freno vapore permette una traspirazione controllata, mantenendo l’involucro sano e asciutto.

Pareti perimetrali: dove va messa la barriera al vapore?

Posizionare la barriera al vapore nel punto sbagliato potrebbe provocare problematiche peggiori rispetto a quanto avverrebbe senza di essa.

Nel caso delle pareti perimetrali la barriera al vapore deve essere inserita sempre a contatto con la “parte calda” della struttura, che generalmente significa tra l’isolante e la muratura. In questo modo, l’umidità proveniente dall’interno non arriva fino allo strato isolante, che viene protetto. Per semplificare la posa, è possibile optare per dei pannelli isolanti che integrano la barriera al vapore, posizionata su un lato.

Il massimo rendimento si ottiene nelle pareti orientate a nord, quindi più fredde, e durante il periodo invernale. Nei mesi estivi, invece, potrebbe esserci qualche criticità in più dovuta ad un’inversione delle condizioni di umidità tra interno ed esterno, soprattutto in presenza di sistemi di condizionamento.

Di nuovo, si torna all’importanza di uno studio preliminare del comportamento termo-igrometrico delle strutture che compongono l’edificio.

FAQ Barriere e freni al vapore

Cosa sono le barriere e i freni a vapore e a cosa servono?

Le barriere al vapore sono una soluzione per prevenire la condensa e l’umidità, uno dei principali nemici per il benessere di un edificio poiché causa problemi e fastidi come la comparsa di sub-efflorescenze o muffa. Sono progettate per proteggere gli edifici e migliorare le performance energetiche. Questi materiali innovativi, spesso sottovalutati, svolgono un ruolo importante nel garantire la longevità delle strutture e il comfort abitativo.

Impedendo il passaggio del vapore acqueo attraverso le pareti e i tetti, le barriere al vapore evitano danni come la degradazione dei materiali isolanti, la formazione di muffe e condense interne dannose per l’integrità della struttura.

Dove deve essere posizionata la barriera al vapore?

Per il corretto posizionamento della barriera al vapore la regola generale dice che il materiale più resistente al vapore va sempre sul lato caldo, che è chiaramente quello interno all’edificio. Invertire questa logica può causare condensa all’interno del pacchetto e compromettere l’edificio. Sbagliare la posizione della barriera al vapore è una grave mancanza progettuale.

Che caratteristiche deve avere una barriera al vapore o un freno vapore?

Una barriera o un freno vapore devono avere le giuste caratteristiche di traspirabilità o la capacità di ostacolare il passaggio del vapore adeguata allo specifico contesto in cui si sceglie di installarli. Oltre a ciò, è essenziale che siano posizionati in modo perfettamente continuo: ogni giunzione, foro o passaggio di cavi va sigillato con nastri e colle dedicate. Altrimenti il vapore troverà il modo di infiltrarsi.

La barriera al vapore sui solai: quando serve?

Una barriera al vapore o un freno al vapore devono essere posati in un solaio soprattutto quando divide due ambienti a differenti temperature, quindi uno caldo e uno freddo.

Le membrane o i freni al vapore si posano generalmente nei solai contro terra o su pilotis, ovvero confinanti con l’esterno. Nei solai interni, se ritenuto necessario, si può valutare di inserire al massimo un freno al vapore.

Posizionare una barriera al vapore nei solai contro terra o esposti all’esterno, è importante per proteggere anche le pavimentazioni o l’isolante posto al di sotto di un pavimento radiante. Tra le barriere al vapore più utilizzate, soprattutto per le pavimentazioni, ci sono i rotoli di membrane realizzati in materiali come il polietilene, semplici da posare ed abbastanza economiche.

Come scegliere la barriera al vapore per i tetti?

Le barriere al vapore per tetti sono soluzioni fondamentali per prevenire i danni causati dall’umidità e dalla condensa nelle strutture edilizie. In particolare, garantiscono che il vapore acqueo generato all’interno degli edifici non penetri nei materiali isolanti, preservandone l’efficacia nel tempo e contribuendo al miglioramento delle prestazioni energetiche.

Queste membrane speciali vengono posizionate strategicamente all’interno delle stratigrafie del tetto, riducendo il rischio di formazione di muffe, marciumi e deterioramento dei materiali. In ambienti con elevati livelli di umidità o in zone climatiche soggette a forti sbalzi termici, le barriere al vapore per tetti diventano una componente imprescindibile di un sistema costruttivo efficiente.

La scelta della barriera al vapore dipende da diversi fattori, tra cui:

  • La tipologia di tetto (ventilato o non ventilato).
  • Il livello di umidità interna previsto.
  • Le caratteristiche termiche e meccaniche dei materiali impiegati.

L’utilizzo di una barriera al vapore adeguata, come quelle in polietilene o in materiali bituminosi, assicura una maggiore durata della copertura e un comfort abitativo superiore.


Articolo aggiornato – Prima pubblicazione 2021

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