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[post_content] => La linea MyMiniglass rappresenta una soluzione di Design per creare interni pieni di luce naturale, colore e privacy.
Grazie al loro formato compatto e maneggevole (14,6 x 14,6 x 8 cm) sono facili da installare e rendono possibile l’ottimizzazione degli spazi più piccoli, dando luogo a pareti luminose e colorate. Scegli tra sette stili per imprimere un diverso stato d’animo ad ogni stanza, secondo la tua personalità: classica, naturale, romantica, vegana, sofisticata, futuristica o spericolata.
Vivacizza i tuoi spazi con la linea ROMANTIC
Interni che riflettono il tuo stile di vita con la linea VEGAN
Osare per essere differenti con la linea DAREDEVIL
L'accoglienza della linea VERY NATURAL
Nuove tendenze con la linea FUTURISTIC
Vesti i tuoi interni come gioielli con la linea SOPHISTICATED
Godetevi la privacy, la luce e il giusto tocco di colore con la linea CLASSIC
Utilizza MyMiniGlass per rendere luminosi e moderni gli ambienti quali bagni e cucine. Dona luce, stile e rilievo artistico agli spazi interni.
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[post_content] => Mattoni in vetro versatili e compatti, per pareti colorate e luminoseLa Mini Collection rappresenta una soluzione di design per creare interni pieni di luce naturale, colore e privacy. Grazie al loro formato compatto e maneggevole (14,6 x 14, 6 x 8 cm) sono facili da installare e rendono possibile l'ottimizzazione degli spazi più piccoli, dando luogo a pareti e finestre luminose e colorate.
La Mini Collection è disponibile in cinque colori con cui è possibile giocare, realizzare disegni creativi e aggiungere originalità negli ambienti interni. Ogni colore è applicato sulla fascia esterna del mattone che fa da contorno e diffuso con un disegno vetro speciale per ottenere il perfetto mix di colore e luminosità.
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[post_content] => Mattone di vetro pedonabile per strutture orizzontali quali tetti e pavimentiOrbis è un mattone di vetro dalla forma tonda pedonabile, perfetto per donare eleganza, semplicità e simmetria alle strutture orizzontali come tetti e pavimenti, in ambito residenziale, commerciale e urbano. Questo prodotto unisce sicurezza, isolamento acustico e resistenza meccanica al naturale passaggio della luce.
Marciapiedi, spazi sotterranei, passaggi, ponti pedonabili, cortili e passerelle: con questo prodotto sarà possibile portare la luce naturale dove ce n’è più bisogno e aggiungere, al tempo stesso, originalità e stile all'arredo urbano, da quello più qualificato fino al più semplice interior design.
Orbis è disponibile in due due misure, ∅ 19x5 e ∅ 19x10 cm (mattone a tazza), e due diverse finiture: sabbiata e trasparente.
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[post_content] => In verticale o in orizzontale, come pedonabili o come coperture, i mattoni di vetro Seves Glassblock soddisfano le esigenze strutturali per tutti i progetti che richiedono caratteristiche di funzionalità e di design.
Studiati per rispondere ad impieghi differenti, dall’arredo urbano più qualificato all’interior design, i mattoni pedonabili comprendono una ricca gamma di piastre in vetro, mattoni di vetro a tazza e con camera, disponibili in differenti formati (quadrato e rotondo), disegni vetro (liscio, diamantato, puntinato, cerchi concentrici), e finiture (trasparente, sabbiata su un lato o su due, satinata su un lato o su due).
Un catalogo con più di 30 possibilità di scelta consente ai pedonabili di adattarsi perfettamente ad ogni contesto – gradini, balconate, terrazzamenti, piuttosto che solai e ammezzati di spazi residenziali, commerciali e lavorativi – combinando funzionalità e design e soddisfacendo una duplice esigenza: strutturale da un lato – in termini di sicurezza e stabilità – e luminosa dall’altro – grazie alle caratteristiche tipiche del materiale.
Senza dimenticare che questa particolare linea comprende anche una gamma specifica di mattoni di vetro idonea ad applicazioni orizzontali che necessitino di elevate classi di protezione al fuoco.
Approfondisci i MATTONI PEDONABILI
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[post_content] => Per le applicazioni esterne e interne che necessitano privacy e intimità i mattoni di vetro Seves Glassblock sono la soluzione ideale e permettono di realizzare pareti luminose ma sicure.
I mattoni Light Diffusing e Light Directing lasciano filtrare fino al 79% della luce incidente perpendicolarmente in modo da ottenere spazi accoglienti, moderni ma completamente privati. È inoltre possibile variare i gradi di privacy fino ad arrivare a quello desiderato, tramite le finiture satinate e i disegni vetro ondulati dei mattoni che diffondano la luce in modo omogeneo senza però rivelare tutto ciò che succede dietro.
Approfondisci i Mattoni in vetro Privacy
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[post_content] => Seves Glassblock mette a disposizione mattoni di vetro dotati di un’elevata resistenza meccanica all’urto da proiettile, secondo le normative DIN 52290-2 ed EN 1522.
Una soluzione ideale per quei progetti che necessitano di un alto standard di protezione in aree sensibili come i punti di prelievo Bancomat, o gli istituti carcerari, senza far mancare allo stesso tempo la luce naturale. I mattoni di vetro antiproiettile sono disponibili in disegni vetro – liscio o ondulato – ed in tre finiture differenti. Stile e sicurezza si fondono così in un prodotto unico: una combinazione tra esigenza funzionale e ricerca di un risultato estetico proprio dell’architettura contemporanea.
Approfondisci i Mattoni in vetro antiproiettile Seves
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[post_content] => I mattoni di vetro resistenti al fuoco sono particolarmente adatti per applicazioni verticali che richiedano elevati requisiti di protezione al fuoco, fumo e calore.
Sono certificati secondo le normative EN 1364-1 e EN 1363-1 e sottoposti a rigorosi controlli di qualità per garantire alti standard di resistenza fino a 30,60 e 90 minuti, in base allo spessore del mattone utilizzato.
Una tecnologia all’avanguardia, in cui i mattoni di vetro resistenti al fuoco hanno un’incredibile tenuta all’isolamento termico senza rinunciare allo stile e agli aspetti funzionali – come il passaggio della luce.
Approfondisci i MATTONI IN VETRO AD ALTA RESISTENZA AL FUOCO
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[post_content] => Seves Glassblock va incontro alle specifiche esigenze del costruttore con un mattone di vetro in grado di raggiungere livelli di isolamento acustico eccezionali, addirittura fino a 49 dB.
Queste prestazioni sono superiori non solo rispetto ai valori standard del mattone, ma anche in rapporto all’impiego di materiali come il vetro piano, il doppio vetro e le pareti in laterizio
I mattoni di vetro per l’isolamento acustico sono disponibili in diverse finiture e disegni vetro, onde offrire le migliori soluzioni di design per ambienti ad alta rumorosità come discoteche, locali adibiti ad attività industriali e luoghi nei quali contenere il suono diviene un aspetto costruttivo imprescindibile.
Approfondisci i MATTONI IN VETRO SEVES AD ISOLAMENTO ACUSTICO
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[post_content] => Spazio al colore: la New Colour Collection di SevesGlassblock offre infinite possibilità per progettare gli spazi interni nel segno del colore.
Oggi il colore è vita, gioca un ruolo fondamentale in tutti i progetti di architettura ed è elemento indispensabile per realizzare un equilibrio armonico e modulato degli arredi.
Per questo SevesGlassblock ha creato la New Colour Collection, completamente dedicata al colore e pensata per definire lo spazio con tutta la potenza dei suoi 16 toni, da quelli più decisi fino alle sfumature leggere di riflessi di luce.
Particolarmente adatta per ambienti interni, la gamma è caratterizzata da mattoni di vetro ondulati –disponibili anche nei formati speciali terminale lineare, angolare e curvo- che permettono di realizzare pareti interne piene di colore e personalità.
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I mattoni Photovoltaic si inseriscono armoniosamente in qualsiasi progetto architettonico: come luci guida per percorsi, passaggi e sentieri di notte o per creare atmosfere intime e eleganti di luce soffusa -adatte a patii, piste e piscine.
Ciascun mattone ospita una cella fotovoltaica, una batteria ad alta capacità e luci LED di alta luminosità al suo interno. Dopo aver assorbito l’energia solare del giorno, il Photovoltaic illumina durante la notte e restituisce all’ambiente esterno un dettaglio di luce minimal, che assicura il risparmio energetico.
I mattoni Photovoltaic sono adatti anche come soluzioni innovative per le illuminazioni di emergenza, in alternativa ai tradizionali sistemi di illuminazione elettrica. Progettati appositamente per applicazioni esterne - commerciali, strutture pubbliche o residenziali - i nuovi mattoni consentono un’installazione semplice e veloce.
Scarica il catalogo in pdf di Seves Photovoltaic
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Il mattone Pegasus 3D Diamante aggiunge una nuova dimensione al mattone di vetro standard applicando alla sua superficie esterna un disegno vetro tridimensionale che trasforma le pareti in strutture dinamiche.
L’innovativo mattone offre ad architetti e interior designer nuove possibilità di giochi di linee, di echi, e di riflessi, sfidando progettisti a esplorare la propria creatività in più dimensioni.
Realizzato in collaborazione con 5+1AA, il Pegasus 3D Diamante presenta una faccia piramidale asimmetrica con cuspide di 10cm. Il suo disegno originale rappresenta la declinazione di temi ricorrenti nell’architettura contemporanea: l’interazione con la luce naturale e la metamorfosi notturna; il rapporto tra interno ed esterno; la ricerca di bellezza attraverso dialogo e stupore.
Il Pegasus 3D Diamante offre al mondo dell’architettura contemporanea nuove esperienze tattili e possibilità di design, stile ed effetto, attraverso le quali trasmettere innovazione ed ispirazione.
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VetroPieno è il mattone di vetro compatto che unisce al fascino dei tradizionali mattoni la trasparenza e la luminosità del vetro.
La sua misura e forma standard permette un’installazione versatile, sia orizzontale che verticale, per creare l’effetto o disegno desiderato: superfici fluide, disegni tradizionali, cornici delicate oppure colorati riflessi di luce.
Con VetroPieno è possibile ottenere pareti divisorie in vetro più sottili e dal forte impatto che utilizzano al massimo lo spazio delle stanze, ottimizzano il passaggio della luce e sottolineano la linearità dei disegni dei mattoni di vetro.
VetroPieno è disponibile in 3 colori – nordica, siena e blu – e nella versione neutra.
Approfondisci
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[post_content] => Energy Saving è il mattone di vetro che permette di progettare facciate architettoniche all’insegna del risparmio energetico.
Sensibile infatti alle nuove tematiche nella salvaguardia delle energie, nel segno di un uso più efficiente delle risorse e delle fonti rinnovabili con riferimento agli edifici, Energy Saving diminuisce il dispendio energetico fino a U=1,5 W/m2 K – ovvero la metà del valore standard per il mattone di vetro – migliorandone l’efficienza energetica stessa.
Il mattone di vetro Energy Saving viene così sottoposto a specifiche prove di laboratorio, per controllarne – tra i tanti importanti aspetti – la valutazione delle caratteristiche solari, mediante la normativa EN 410 200.
Energy Saving è disponibile in un’ampia scelta di finiture, colori e disegni vetro.
Approfondisci Energy Saving
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La Mendini Collection è composta da 16 mattoni di vetro dai colori vivaci e brillanti, ispirati alle pietre preziose della natura. Questa collezione unica è ideale per realizzare pareti di vetro più vive e luminose, aggiungendo un tocco di personalità ad ogni spazio.
Nata dalla collaborazione creativa con Atelier Mendini, la Mendini Collection è una linea di mattoni "hand made", colorati con artigianali e raffinate tecnologie di produzione che permettono di mantenere inalterata nel tempo la purezza delle cromie. La Mendini Collection è disponibile nella versione Pegasus 19x19x8cm, con disegno vetro liscio e finitura metallizzata.
Approfondisci
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Pegasus Metallizzato è il mattone di vetro che permette di realizzare pareti “a tutto vetro” di straordinaria leggerezza e raffinatezza estetica, creando riflessioni luminose in tutti gli spazi.
Grazie allo speciale processo di metallizzazione -che produce una specchiatura sui bordi esterni e riduce ulteriormente la percezione dello spazio di fuga tra i mattoni- il Pegasus Metallizzato unisce perfettamente bellezza e funzionalità, rendendo le superfici più belle e ariose.
I mattoni Pegasus Metallizzato sono disponibili anche nei formati speciali: mattoni di vetro terminali ed angolari che permettono di rifinire le superfici in modo prezioso e accurato e migliorare l’aspetto estetico delle pareti con una forma arrotondata.
Ideale sia per interni più preziosi ed intere facciate architettoniche, Pegasus Metallizzato è disponibile nei disegni vetro liscio e ondulato ed in una ricca varietà di colori che grazie alla metallizzazione acquisiscono una speciale brillantezza e luminosità.
Approfondisci
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[post_content] => Originariamente concepito nel formato 30x30cm, il mattone Doric Q19 si rinnova con un formato più piccolo ma dalle grandi potenzialità.
Il Doric Q19 19x19cm è una soluzione nuova per gli arredi ed è ideale per creare ambienti suggestivi, texture visive e giochi tridimensionali che fondono la tradizione classica alla modernità del mattone di vetro. Con il disegno tridimensionale ispirato al motivo delle celebri colonne dei templi ellenici, Doric Q19 offre infatti un’esperienza tattile e visiva che evoca il perfetto mix tra classico e moderno.
Il gioco di luci e ombre regalato dal Pegasus 3D Doric Q19 offre una grande libertà creativa ad architetti e designer, che possono finalmente utilizzare il piccolo formato per tutti quei progetti che richiedono stile e innovazione ed è disponibile nel formato neutro 19x19cm e nelle finiture trasparente, metallizzato, satinato.
Approfondisci
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[post_content] => Da sempre attenta alla salvaguardia dell'ambiente e al risparmio energetico, Seves mette a segno un importante traguardo verso un'architettura in vetro più sostenibile ed ecologica.
Anticipando le norme che definiscono i valori limiti della trasmittanza termica U dei vetri, grazie a speciali investimenti sul processo produttivo e alla cooperazione con istituti scientifici innovativi a livello nazionale quali la Stazione Sperimentale del Vetro e l'Istituto Giordano, nonché consorzi di ricerca in collaborazione con l'Università di Firenze, l'azienda leader nella produzione mondiale di mattone di vetro ha messo a punto una nuova tecnologia che modifica le proprietà di riflessione e trasmissione dell'energia solare del vetro, senza alterarne le caratteristiche meccaniche e chimiche.
La nuova tecnologia ENERGY SAVING brevettata da Seves glassblock, grazie all'introduzione di una lastra di vetro a bassa emissività tra i due gusci che compongono il mattone di vetro e all'inserimento di gas Argon a pressione controllata, dimezza il valore di trasmittanza termica del mattone classico: mentre l'introduzione della lastra di vetro bassa emissiva interrompe il ponte termico tra i due gusci del mattone di vetro, l'inserimento di gas Argon a pressione controllata riduce la trasmissione termica che avviene tramite i moti convettivi.
La nuova tecnologia ENERGY SAVING rende così possibile, per esempio, che un mattone di vetro nel formato Pegasus 19x19x8cm raggiunga un valore di trasmittanza termica pari a 1,5 W/km².
Con questa importante novità, Seves glassblock compie un balzo in avanti, proponendo una nuova soluzione ai progettisti più sensibili alle esigenze di sostenibilità, che non vogliono rinunciare al forte impatto estetico delle facciate interamente realizzate con il mattone di vetro.
Per maggiori informazioni
www.sevesglassblock.com
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[post_excerpt] => Seves glassblock presenta l'innovativa tecnologia ENERGY SAVING che dimezza la trasmittanza del mattone di vetro
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[post_content] => Disponibile in vetro liscio nelle finiture trasparente, satinata o metallizzata, questo mattone misura mm 300 x 300 (11.8 x 11.8 pollici), ha una resistenza alla forza di compressione di 12.3 N/mm² e presenta una forma particolare ed esclusiva: una sezione trapezoidale data dall’inclinazione di 5 gradi delle due facce parallele.
Concepito sia per facciate esterne, sia per interni, esso consente di realizzare superfici vetrate che sintetizzano tutte le caratteristiche del mattone di vetro, in primo luogo trasparenza e leggerezza, con un nuovo senso di movimento.
Vi sono due possibilità di installazione: per sovrapposizione verticale di un mattone all’altro, mettendo a contatto la base minore con la base maggiore del mattone successivo, facendo risultare così la parete installata con sviluppo ad “albero”; a “sviluppo curvilineo” orizzontale o verticale, ponendo a contatto alternativamente le basi minori e le basi maggiori dei mattoni.
Le applicazioni principali riguardano le facciate architettoniche.
Numero di Catalogo MC: 5413-01
Partnership
Questa scheda di Infobuild è realizzata in collaborazione con Material ConneXion®, il più grande centro di documentazione e ricerca sui materiali innovativi e processi produttivi provenienti da tutto il mondo.
Fondata negli USA nel 1997 da George M. Beylerian, nel corso degli anni ha raccolto nella sua Library, oltre 3.000 materiali e processi produttivi.
La Library si arricchisce ogni mese di 30-45 nuovi materiali, selezionati da una giuria internazionale e interdisciplinare, tra i tanti inviati direttamente dalle aziende o ricercati da tecnici specializzati.
I materiali, una volta scelti, vengono inseriti nel database on-line e fisicamente sia nella sede di New York che in quelle di Milano e Colonia e diventano le novità di prodotto più interessanti dal punto di vista dell'innovazione, delle caratteristiche tecniche e delle possibilità applicative.
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[post_excerpt] => Mattone per applicazioni architettoniche con geometria lievemente trapezoidale.
Questa versione è stata disegnata per soddisfare i requisiti degli architetti Belèn Moneo e Jeff Brock, per le facciate del Termario di Panticosa nei Pirenei Spagnoli, opera che verrà terminata a metà del 2007.
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[post_content] => I blocchi, in 10 colori diversi ed in versione trasparente neutra, sono disponibili in 7 modelli, incluse le versioni con finitura satinata su una o entrambe le superfici.
È disponibile anche una finitura metallizzata. Le dimensioni standard dei mattoni sono 19x19x8 cm per la versione quadrata, con peso unitario 2,3 kg, e 19x9,4x8 cm per la versione rettangolare, con peso unitario 1,4 kg. Sono inoltre disponibili i moduli terminali, di dimensioni 19x19x8 cm nelle versioni lineare o curva, e gli angoli quadrati, di 9x9x19 cm, ed esagonali, di 14,4x11x19 cm. La versione Special Edition misura 42,8x42,8x 12 cm, il modello Special Edition ad angolo curvo 24 è di dimensioni 24x21x12 cm.
Numero di catalogo MC: 5413-01Partnership
Questa scheda di Infobuild è realizzata in collaborazione con Material ConneXion®, il più grande centro di documentazione e ricerca sui materiali innovativi e processi produttivi provenienti da tutto il mondo.
Fondata negli USA nel 1997 da George M. Beylerian, nel corso degli anni ha raccolto nella sua Library, oltre 3.000 materiali e processi produttivi.
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[post_excerpt] => Mattone in vetro caratterizzato da una bordura esterna di 6mm che riduce lo spazio della fuga a soli 2 mm e permette di ottenere pareti a tutto vetro.
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Superfici più belle con i nuovi mattoni di vetro di Seves Glassblock
Il mattone di vetro si adatta facilmente ad ogni ambiente, offrendo moltissime possibilità per arredare gli interni con stile, luce e originalità. Seves Glassblock arricchisce la sua gamma con tre nuovi mattoni di vetro pensati per rispondere a tutti i gusti ed a tutte le esigenze di arredo.
Esiste una soluzione che permette di arredare gli spazi in modo intelligente, sfruttando tutte le potenzialità della luce, dello spazio e del colore? La risposta è sì: la gamma di Seves Glassblock, leader mondiale nella produzione di mattoni vetro, è composta da prodotti unici, sviluppati secondo le ultime tecnologie, con l'obiettivo di fornire soluzioni intelligenti, efficaci e pieni di stile per i tuoi progetti.
Quest’anno Seves aggiunge alla gamma prodotti tre nuovi mattoni di vetro pensati per rispondere a tutti i gusti e a tutte le esigenze di arredo.
LA MINI COLLECTION – DAI COLORE ALLA TUA CREATIVITÀ
Il colore è senz’altro un elemento importante per determinare il “look and feel” di uno spazio. Il mattone di vetro può essere un mezzo espressivo che unisce la luce naturale al colore, per creare sfumature e riflessi inaspettati.
La nuova Mini Collection di Seves Glassblock, con i suoi cinque audaci colori, permette infatti di arricchire il tuo interior design con stile e originalità: dalla parete decorativa ai disegni creativi, fino alla possibilità di creare motivi a scacchi.
Il colore viene applicato alla fascia esterna che fa da contorno al e diffuso grazie al disegno vetro effetto ghiacciato, così da ottenere la giusta tonalità e luminosità. Tutto questo per ottimizzare il passaggio della luce e offrire al tempo stesso la massima privacy.
I mattoni Mini sono inoltre caratterizzati da un formato più piccolo (14,6 x14,6x8 cm) per una maggiore maneggevolezza, versatilità e facilità d’uso – anche negli interni più complessi.
DORIC Q19 – ESPLORA LE DIMENSIONI DELLO SPAZIO
Il vetro, come l’immaginazione, è duttile e dà la possibilità di essere plasmato in molti modi.
Con tecniche speciali di produzione viene sfruttata questa proprietà del materiale così da rendere la superficie del mattone anche una superficie in 3D che riesce a giocare con la profondità dello spazio.
Così è stato creato il mattone di vetro Doric, originariamente concepito nel formato 30x30cm dall’architetto Rafael Moneo per la biblioteca della Università di Deusto in Bilbao, Spagna. È stato il primo mattone a giocare con il decoro tridimensionale sulla sua superficie esterna, unendo la tradizione classica alla modernità grazie al motivo ispirato alle celebri colonne dei templi ellenici.
Oggi il mattone Doric si rinnova nel formato standard 19x19cm , adatto ai progetti più piccoli, residenziali o commerciali, per creare pareti non solo belle da vedere ma anche da toccare.
ORBIS – LIBERA IL PENSIERO DAGLI SCHEMI
La forma di un oggetto può influenzare molto il suo uso all’interno di un progetto.
I più classici mattoni quadrati, ad esempio, sono ideali per giocare sulle linee ed esaltare i motivi geometrici di una struttura.
Orbis, i mattoni di vetro dalla forma tonda, invece, sono perfetti per dare semplicità, eleganza e simmetria alle applicazioni orizzontali come marciapiedi, passaggi, spazi sotterranei, ponti pedonabili, passerelle e cortili.
Il nuovo mattone unisce design e funzionalità per rispondere alle diverse esigenze di progettazione: portando la luce naturale dove ce n’è più bisogno e offrendo maggiore stabilità, resistenza meccanica e isolamento acustico alle tue strutture.
Dall'arredo urbano più qualificato all’interior design, dai pavimenti a pois agli infinti motivi realizzabili: Orbis è pensato per ottimizzare la luminosità nei posti più bui senza limitare la creatività.
Per ricevere maggiori informazioni compila il modulo accanto
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Smart Solutions per il risparmio energetico nei tuoi progetti
Il domani sostenibile comincia oggi, con la scelta di materiali innovativi che permettono efficienza e risparmio energetico.
Per questo motivo, Seves Glassblock ha diviso la sua vasta gamma di prodotti in “Smart Solutions” che rispondono alle specifiche esigenze dei tuoi progetti -come il risparmio energetico- senza compromettere il design e la creatività.
IL MATTONE ENERGY SAVING: CONSERVA L’ENERGIA DEL FUTURO
La naturale trasparenza dei mattoni di vetro permette di realizzare facciate completamente in vetro che sfruttano al massimo la luce del sole, illuminando gli spazi interni durante il giorno e abbassando il consumo quotidiano di elettricità.
Il mattone “Energy Saving” offre un doppio vantaggio: con il suo alto grado di isolamento termico è possibile mantenere stabili le temperature interne degli edifici, e ridurre ulteriormente i costi di consumo legato al riscaldamento e alla climatizzazione.
Frutto di una tecnologia esclusiva brevettata da Seves Glassblock, “Energy Saving” diminuisce il dispendio energetico fino a U=1,5 W/m2 K, ovvero la metà del valore standard per il mattone di vetro (U=2.8 W/m2k).
IL MATTONE PHOTOVOLTAIC: CATTURA IL POTERE DEL SOLE
Aggiungi cristalli di luce alle tue applicazioni esterne con i mattoni di vetro pedonabili a risparmio energetico, alimentati dall’energia solare.
Il mattone Photovoltaic trasforma il vetro, un materiale già di per sé ecologico, in un nuovo prodotto per l’architettura ideale per illuminare gli esterni offrendo risparmio energetico. Questi mattoni di vetro ospitano al loro interno pannelli solari che immagazzinano energia durante il giorno, e la restituiscono la notte come illuminazione grazie ai LED ad alta efficienza.
I mattoni Photovoltaic hanno alte prestazioni tecniche grazie alla potente batteria al litio (LiFePO4 3.2V) ed i diodi LED di alta luminosità (3000-3500MCD). Una speciale guaina in plastica assicura la protezione dall’umidità.
Per ricevere maggiori informazioni compila il modulo accanto
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[post_content] => Dopo un tour espositivo che da fine giugno 2005 ha toccato le principali città italiane ed estere – da Napoli a Roma, Como, Milano, Ascoli, Bolzano, da Stoccolma a Orleans -, a 3 anni esatti dal suo debutto torna a Siracusa la mostra itinerante “Kengo Kuma. Selected work 1994-2004”, curata da Luigi Alini, ricercatore presso la Facoltà di Architettura di Siracusa.
Nata dalla collaborazione tra la Provincia Regionale di Siracusa e la Facoltà di Architettura della stessa città, la mostra racconta il lavoro di uno degli interpreti più noti e sensibili del progetto contemporaneo, riproducendo in 6 box, sei contenitori funzionali atti al suo trasferimento in più sedi, i lavori più rappresentativi da lui realizzati a cavallo del decennio 1994 – 2004.
Tra essi il padiglione Oribe T-House, una struttura soffice, intima, realizzata interamente in policarbonato alveolare posto su una pedana retro-illuminata di mattoni di vetro prodotti da Seves glassblock: la testimonianza diretta da un lato della ricerca paziente e sperimentale che Kuma da sempre conduce sulla materia, dall’altro dell’attenzione che l’azienda fiorentina dedica ai contenuti della architettura contemporanea, patrocinandone le iniziative atte a portare informazione e fare cultura.
In occasione del suo ritorno alla Facoltà di Architettura di Siracusa che la ospiterà in modo permanente, Seves glassblock ha deciso di incontrare Luigi Alini, curatore della mostra e riferimento italiano di Kuma.
Da dove nasce l’interesse per il lavoro di Kengo Kuma?
Viene da molto lontano, non solo in senso temporale. Ho incontrato l’architettura di Kuma circa 10 anni fa. E’ stata una folgorazione. Da allora continuo a studiare le sue opere, che mi riservano sempre nuove sorprese. E’ il suo intimo lavorio sulla materia e con la materia che mi sorprende sempre. Kuma ha la capacità di andare ‘oltre’, di travalicare la sostanza fisica della materia e rivelarcene la natura misteriosa.
Come è nato il progetto della mostra?
Da una sfida. Dieci anni fa ho cominciato una ricerca sul lavoro di Kuma, ricerca che mi ha portato in Giappone per approfondire, osservare, visitare le sue opere. Un lungo ‘cammino’ di ‘avvicinamento’ al lavoro di Kuma, durante il quale mi rendevo conto di quanto fosse poco conosciuta in Italia la sua intensa attività. Contemporaneamente alla pubblicazione della monografia (Luigi Alini, Kengo Kuma. Opere e progetti, Electa, Milano, 2005) nella collana “Documenti di Architettura” di Electa decisi insieme a Kuma che era necessario organizzare una mostra itinerante in Italia. Volevo avviare una ‘riflessione allargata’ intorno al suo lavoro. Volevo che il suo messaggio arrivasse ad un pubblico vasto e di non soli ‘cultori’. Avevo ragione. La mostra ha avuto un grandissimo successo. Nel suo progressivo itinere la mostra si è poi arricchita continuamente di nuove informazioni. Le richieste sono state moltissime ed ovviamente non sempre abbiamo potuto assecondarle. Ancora oggi, a distanza di ben 3 anni è molto richiesta, anche all’estero. Ad ottobre, all’interno di un progetto di rivisitazione e rimodulazione delle strutture espositive andrà a Chicago, dove terremo una conferenza congiunta Kuma ed io.
Come si articola la mostra (concept di progetto)?
L’esposizione privilegia come ambito di indagine le relazioni tra costruzione e figurazione, materia e forma, ideazione e costruzione, aspetti che nell’opera di Kuma sono intimamente connessi.
L’allestimento della mostra è costituito da sei box, che fungono sia da strutture espositive sia da ‘contenitori’ per il trasferimento della mostra nelle diverse sedi. I box, tutti diversi tra loro, sono realizzati con gli stessi materiali impiegati nella realizzazione delle opere esposte. Questa scelta è tesa a rendere ulteriormente evidente, anche dal punto di vista tattile, percettivo, il ‘principio generativo’ che ha caratterizzato il progetto e la costruzione delle opere. Le architetture sono presentate in relazione a ‘temi radice’, che costituiscono delle invarianti nell’opera di Kengo Kuma: natura/artificio; luce/ombra, semplice/complesso, opaco/trasparente, provvisorio/permanente, massivo/leggero, superficie/profondità, univoco/molteplice, trama/ordito, continuo/discontinuo, ripetizione/variazione, alto/basso.
I Box sono composti di parti fisse e parti mobili, aprendo cassetti, facendo scorrere e ribaltando piani è possibile ‘svelare’ ciò che essi contengono: grafici di progetto, plastici di studio, schizzi, foto delle fasi costruttive. Quest’interazione determina continui mutamenti dello stesso oggetto, che cambia in ragione delle modalità con cui noi ci rapportiamo ad esso.
Come si è sviluppato il rapporto tra il progettista e gli studenti della Facoltà di Architettura di Siracusa e di Ascoli Piceno che hanno partecipato al progetto e alla realizzazione del Padiglione Oribe?
Le connessioni tra ricerca e didattica costituiscono oggetto di costante riflessione nel mio lavoro. In occasione dell’allestimento della mostra ad Ascoli lanciai una sfida al mio amico e collega Massimo Perriccioli, che insegna ad Ascoli Piceno. Una mostra ‘fotocopia’ non mi entusiasmava ed allora gli proposi di realizzare in scala 1:1 il prototipo di Oribe. Dopo qualche mese il progetto cominciò ad assumere contorni più precisi. Progressivamente una sorta di virus dell’entusiasmo contagiò oltre me e Massimo anche i nostri studenti. Organizzammo un corso parallelo tra Siracusa ed Ascoli. 100 studenti hanno lavorato contemporaneamente allo stesso progetto in due Facoltà diverse per un anno intero, poi c’è stato un workshop finale ad Ascoli di una settimana, durante il quale abbiamo assemblato il Padiglione. Ovviamente questa è una semplificazione di un percorso che certamente non è stato privo di difficoltà, preoccupazioni, ecc. Era una sfida che non potevamo fallire. Una sfida che oltre l’Università ha coinvolto anche alcune aziende nostre partner, come Seves, Bayer, Targetti. E’ stato fondamentale il dialogo ed il costante confronto con la produzione. Diversamente questo Padiglione non si sarebbe potuto realizzare.
Qual è il significato del Padiglione Oribe?
Omaggio tributato al maestro di ceramiche Furuta Oribe (1544-1615), il Padiglione, in sintonia con l’estetica zen, si configura come uno spazio di pura contemplazione, uno spazio vuoto a partire dal quale Kuma ‘immagina la materia’, ne esplora le possibilità. Riflesso e profondità in quest’opera sembrano convivere e lo spazio interno, avvolto in un alone di luce misteriosa, ci rimanda ad una immagine che ha una potenza dirompente, una forza che trascende il suo significato specifico e che parafrasando Warburg potremmo definire un’immagine che ha la memoria del futuro.
Cosa vi ha spinto a scegliere un materiale come il mattone di vetro?
La luce. Era fondamentale per tutti che il Padiglione fosse avvolto in un alone di ‘luce misteriosa’.
Perché avete scelto un mattone di vetro con queste caratteristiche (Neutro satinato su un lato)?
La scelta è il frutto di una decisione estesa a tutte le discipline coinvolte nel progetto. Il design team, oltre Kuma, me e il collega Massimo Perriccioli era formato da Corrado Santarelli della Bayer, Matteo Appignanesi della Targetti e Massimo Davighi di Seves. Abbiamo sempre e costantemente lavorato in maniera simultanea ed integrata. Ogni soluzione è figlia di un equilibrato compromesso tra diverse necessità.
Come si è sviluppato il confronto con Seves glassblock?
E’ stato entusiasmante lavorare con esperti di diversi settori della produzione e portarli tutti entro territori inesplorati. Ciascuno aveva delle certezze, limitatamente al suo specifico ambito. Quando agivamo all’interno delle aree di confine, tra una disciplina e l’altra queste certezze cominciavano a vacillare lasciando lo spazio a nuove ipotesi possibili. Ad esempio, la messa a punto della soluzione del pavimento non è stata immediata. L’architetto Massimo Davighi ha fatto un lavoro straordinario. Sostanzialmente un prodotto vetroso comunemente utilizzato come elemento verticale, a costituire pareti in vetro mattone, è stato ‘adattato’ ad un uso nuovo. Abbiamo ribaltato fisicamente e concettualmente un sistema, con tutto quello che questo comportava. Massimo, a partire dalla soluzione della parete verticale, ha cominciato a lavorare in forma ‘adattiva’ al nuovo uso. Ovviamente questo comportava la necessità di intervenire sul sistema di illuminazione della pedana, che doveva essere uniforme, diffuso, soft. Sistema che a sua volta doveva produrre un adeguato ‘riverbero’ sul policarbonato. Per raccontare tutto questo in maniera dettagliata abbiamo deciso di scrivere un libro sul Padiglione. Penso che solo l’entusiasmo che ciascuno di noi ha messo dentro questa esperienza abbia reso possibile tutto questo.
Kengo Kuma Select Work 1994-2004
Palazzo del Governo - Provincia di Siracusa, Via Roma, 32 – 96100 Siracusa
Fino al 28 agosto, tutti i giorni tranne il sabato e la domenica, dalle 09.00 alle 18.30
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[post_content] => Far crescere la professione, dare spazio alla cultura, alle idee dei giovani, al ruolo della progettazione come strumento per migliorare la qualità della vita urbana e il benessere dei cittadini nel terzo millennio.
Questi gli obiettivi del convegno “Ingegneri e architetti nel progetto della città futura”, organizzato per venerdì 20 ottobre al Teatro Piccolo Arsenale di Venezia in occasione della X Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia.
Promosso dall'Inarcassa, la cassa di previdenza degli architetti e degli ingegneri che conta oltre 130.000 liberi professionisti iscritti, il meeting mira a produrre delle importanti indicazioni riferite al ruolo dei professionisti, ingegneri e architetti, nella costruzione dei luoghi che tutti i cittadini devono condividere.
Le grandi trasformazioni sociali e il progressivo inurbamento della popolazione mondiale, incidono sugli interventi architettonici così come l'architettura incide e trasforma il modo di vivere nelle metropoli. Da qui inizieranno i lavori del convegno, il cui curatore scientifico e' l'architetto Leonardo Fiori, che lungo l'arco della mattinata svilupperà e metterà a confronto le relazioni di autorevoli esponenti della professione, della categoria, dell'università, della politica e delle associazioni.
Fonte Adnkronos
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[post_content] => La Regione Emilia-Romagna investirà 8.370.025 euro nel programma 2001-2003 di edilizia per il diritto allo studio universitario, su un costo totale dei progetti pari a 22.261.189 euro (cofinanziati dagli enti locali, dalle Università e dallo Stato). A questi fondi se ne aggiungono di ulteriori per progetti che saranno presentati dalle università con il concorso di enti locali al fine di ottenere il cofinanziamento regionale. Le opere previste vanno dalle realizzazioni ex novo, alle ristrutturazioni di edifici destinanti ad alloggiare gli studenti con forniture di arredi e adeguamento di servizi, fino anche a semplici opere di manutenzione. L’attuazione del piano è delegata alle quattro Aziende per il diritto allo studio regionali le quali, in questo modo, possono accedere a finanziamenti nazionali aggiuntivi pari al 50% del costo di ogni progetto, secondo quanto previsto dalla legge 338/00. Le risorse in questione e le loro destinazioni sono state deliberate dalla Giunta della Regione su proposta dell'assessore alla scuola, università e formazione professionale Mariangela Bastico. "Questo piano - spiega l'assessore Bastico - rappresenta una significativa risposta, specie se riusciremo ad accedere al cofinanziamento nazionale, a un bisogno assai sentito di alloggi per studenti. Un'esigenza che nasce dal forte incremento di iscritti alle università della regione in questi ultimi anni molti dei quali, come sempre è accaduto,sono studenti fuori sede. Questi alloggi risponderanno prioritariamente alla domanda degli studenti in condizioni di disagio economico che fruiscono già di altri interventi per il diritto allo studio, ma non solo: vogliamo comunque dare risposte alla generalità degli studenti, come ad esempio ai ragazzi stranieri che scelgono le nostre università attraverso il progetto europeo Erasmus, in città dove il mercato immobiliare, anche per gli affitti, riserva prezzi estremamente onerosi". "Il piano regionale - prosegue l'assessore - è stato costruito partendo dai bisogni dei territori meno dotati di strutture, in particolare la Romagna, in raccordo con progetti già programmati dalle Università in modo da dare risposte più adeguate alle esigenze dei territori. L'auspicio è che le risorse nazionali, disponibili già dal 2001, siano assegnate rapidamente, recuperando i ritardi, in modo da far partire le realizzazioni".
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[post_content] => Affacciata sulle rive del fiume Mosa, con i suoi 200 metri di lunghezza, 73 di larghezza e 40 metri d’altezza, la stazione ferroviaria di Liegi - Gare Guillemins, è la più grande d’Europa.Progettata dall’archistar catalana Santiago Calatrava, è un'opera eccezionale per prestigio, dimensioni e caratteristiche progettuali.
Per la stazione di Liegi, Calatrava ha utilizzato i suoi materiali tipici: acciaio, vetro e mattoni in vetro-cemento creando così una struttura imponente ma al contempo leggera e trasparente.Definita una specie di “cattedrale di luce”, ospita Thalys, il treno ad alta velocità (300 km/h) e i classici Intercity utilizzati soprattutto dai pendolari.
La nuova stazione di Liegi è così raggiungibile sia da chi arriva dalla città sia da chi proviene dalla collina di Cointe collegata direttamente tramite l’autostrada.Questo secondo accesso, costituito da un ponte e da un viadotto è sempre opera dello spagnolo Calatrava e ,oltre ad essere un vantaggio ulteriore per i viaggiatori , rappresenta un progetto originale e unico in tutta Europa, che si inserisce perfettamente nell’ambiente grazie anche al fatto che la stazione non ha un vera e propria facciata ma si presenta come una “piazza aperta”, rendendo la struttura uno spazio pubblico funzionale, facile da percorrere, aereo e luminoso.Sempre all’architetto è stato affidato il compito di curare anche l’aspetto urbanistico dei dintorni con una nuovo piano del quartiere Guillemins in modo da donargli un connotato più europeo.Il vetro è il comun denominatore dell’intervento: è, infatti, utilizzato indistintamente sulla facciata e sulla copertura come allegoria di tecnologia e innovazione.
La scelta del materiale è dovuta a funzioni espressive e funzionali.
La trasparenza del vetro si carica di un’importante valenza simbolica che lo rende un materiale pregiato per simboleggiare la trasparenza, la giustizia, il progresso e l’innovazione tecnologica.L’effetto di traslucenza permette anche di costruire un luogo accessibile e facile da percorrere, che non suscita alcuna intimidazione nei confronti di chi vi accede. In questo modo i flussi delle diverse persone, passeggeri, addetti e lavoratori, sono perfettamente visibili.Calatrava ha studiato l’andamento delle persone all’interno di una stazione, al fine di creare una serie di percorsi dinamici, efficienti e razionali.
I vetri di nuova generazione si caratterizzano anche per le straordinarie prestazioni tecniche e ambientali: consentono di sfruttare le proprietà di isolamento termico e acustico, resistenza al fuoco e controllo solare.L’uso di materiali ecologici e lo sfruttamento della luce naturale testimoniano anche l’importanza assegnata ai temi della sostenibilità e della tutela ambientale.
Nella copertura vetrata si è scelto un materiale composito, formato da un vetro esterno e da una lastra interna stratificata di vetro selettivo, che riduce le dispersioni di calore dell’edificio. I vetri selettivi si caratterizzano per l’elevata trasmissione luminosa, il limitato apporto energetico e i bassi valori di emissività.Le prestazioni, pertanto, sono intermedie rispetto ai vetri a controllo solare e ai vetri basso emissivi: permettono un buon passaggio del flusso luminoso a fronte di un limitato apporto energetico della radiazione solare. Sono particolarmente adatti per gli edifici collocati in aree climatiche caratterizzate da condizioni variabili in estate e in inverno.I progettisti hanno rivolto grande attenzione anche al risparmio energetico. La climatizzazione è ottenuta grazie all’effetto congiunto di ventilazione naturale e raffreddamento notturno: d’estate, le prestazioni del vetro contribuiscono al condizionamento degli ambienti interni, mentre d’inverno lo strato basso-emissivo del vetro garantisce un eccellente isolamento termico.Calatrava ha scelto di enfatizzarle, Invece di mimetizzare, le funzioni tipiche della stazione, facendo dei collegamenti tra piani elementi fondamentali di un linguaggio architettonico improntato alla funzionalità e al movimento.
Le scale e i tappeti mobili, caratterizzati da balaustre vetrate e finiture in acciaio inox, si integrano perfettamente nel disegno della volta monumentale: inserendosi armonicamente tra un arco e l’altro, contribuiscono a mettere in risalto l’intero progetto architettonico.
I sei ascensori panoramici circolari progettati su misura per l’edificio scandiscono efficacemente lo spazio della galleria. Dotati di schermi integrati per l’esposizione degli orari e circondati da panchine, essi fungono da punti di incontro.Gli ambienti di transito interni alla stazione non sono dedicati esclusivamente ai passeggeri. Essi collegano anche i due quartieri collocati ai lati opposti della stazione. Per favorire l’integrazione del vasto complesso in un sistema di percorsi a scala urbana, l’intero edificio viene concepito senza una facciata vera e propria.
La trasparenza della copertura permette un collegamento visivo tra la collina Cointre e il quartiere Guillemins. Da entrambi i lati, il visitatore è accolto da monumentali tettoie. Ampie scalinate si sviluppano sui fianchi dell’edificio, consentendo l’accesso diretto al livello dei binari.
Le aziende che hanno partecipato al progetto
AGC
Il vetro utilizzato è AGC Stratobel, realizzato mediante l’assemblaggio di due lastre di vetro e un intercalari di tipo PVB (polivinilbutirrale).
Stratobel, in caso di rottura accidentale, garantisce l’aderenza del vetro all’intercalare e fa sì che i frammenti non si disperdano, soddisfando le vigenti norme di sicurezza europee.
Il numero di lastre di vetro e di intercalari determina il livello di sicurezza in termini di protezione delle persone e dei beni: Antinfortunio (Stratobel Antinfortunio – EN 12600) Antieffrazione (Stratobel Antieffrazione - EN 356) Antiproiettile (Stratobel Antiproeittile - EN 1063) Antiesplosione (Stratobel Antiesplosione -EN 13541).
E' possibile cambiare il supporto in vetro e/o l'intercalare per venire incontro a specifiche esigenze funzionali o estetiche, inoltre l’intercalare in PVB accresce la protezione contro i raggi ultravioletti.
ALPI CASSEFORMI
La fornitura di ALPI/ULMA ha riguardato tutte le casseforme necessarie alla realizzazione delle opere in calcestruzzo bianco con finitura “faccia a vista”.
Questo edificio eccezionale per prestigio, dimensioni e caratteristiche progettuali, ha impegnato ALPI nell'elaborazione di soluzioni innovative. In particolare, è stato scelto di combinare il getto in opera alle componenti prefabbricate.
Con l’impiego soprattutto dei casseri della gamma MECCANO (diritti, circolari e con sagome), oltre a risolvere con estrema flessibilità la realizzazione delle forme avveniristiche delle pareti, sono stati creati elementi prefabbricati "faccia a vista" come ad esempio le lamelle che, una volta posizionate, sono state successivamente unite tramite un getto in opera.
La progettazione è stata interamente sviluppata in cantiere, per poter rispondere in tempo reale alle peculiari esigenze del progetto. Ciò ha offerto al cliente notevoli vantaggi, in particolare la possibilità di risolvere rapidamente i problemi emersi in corso d'opera, grazie ad un contatto costante e quotidiano con l'assistenza tecnica dell’azienda.
Un ulteriore plus è rappresentato dalla flessibilità del sistema MECCANO, che si è adattato alle specifiche esigenze progettuali senza richiedere l'impiego di numerosi pezzi speciali e riducendo al tempo stesso i tempi di progettazione e produzione. Le componenti delle casseforme sono state premontate, così da rendendo il montaggio in cantiere rapido e sicuro.
DISANO ILLUMINAZIONE
Nel progetto della stazione, denominata "cattedrale di luce", l'illuminazione artificiale è evidentemente una componente fondamentale per assicurare anche nelle ore serali gli stessi obiettivi, massima funzionalità e valorizzazione estetica delle opere architettoniche. Calatrava ha previsto, come in altre sue celebri opere, l'inserimento dei corpi illuminanti all'interno delle strutture.
Dunque un impianto luci che ha richiesto sforzi e lavoro, estro e rapidità nella ricerca delle soluzioni migliori, e naturalmente una bella dose di competenza tecnica. Dello staff internazionale protagonista di un costante confronto hanno fatto parte, per Disano Illuminazione, Frank Melis e Diego Ambrosi.
Immagini di cantiere, disegni, appunti e carte in sequenza documentano la genesi delle scelte. "All'impianto luci abbiamo lavorato dal 2007 - spiega Ambrosi - sulla base di poche indicazioni, ma assai precise. Omogeneità della luce, impiego di sorgenti luminose della stessa tonalità di colore dei materiali, obiettivo una luce neutra, confortevole".
Partiamo dalla casquette, la "visiera", l'ormai celeberrima copertura metallica della stazione, che tondeggia agli estremi del complesso.
Il progettista ha prescritto: enfatizzarne l'estetica, ma con luci "invisibili". "Per la casquette la scelta è caduta su proiettori Elfo Powerled, 176 pezzi in tutto, 88 per ciascuna estremità della struttura. Proiettori Star e Bario sono stati invece impiegati nella parte centrale, garantiscono luce indiretta e dal basso".
Dal centro della stazione eccoci sulle banchine, dove le scelte illuminotecniche sono state più laboriose e maggiormente soggette a modifiche rispetto al progetto originario e al capitolato iniziale. "La copertura della banchina - ancora Ambrosi - era già dotata di predisposizione per i corpi illuminanti. Ma i cambiamenti in corso d'opera sono stati molti". Iniziamo con il dire che il tratto di banchina poneva dei vincoli rigorosi sul fronte della sicurezza, affacciandosi su binari dotati di impianti ad alta tensione sino a 14 Kv.
La preferenza, in ultima battuta, è andata ai Led. 1800 metri di tratto, illuminato ogni trenta centimetri da Led: il prodotto speciale ideato sul campo e approvato da Calatrava è il Liset IP65, che, grazie all'ottica ellittica, garantisce un'eccellente uniformità di illuminamento. Quasi supefluo aggiungere che la tecnologia Led garantisce, oltre a risultati soddisfacenti sul fronte estetico, anche lunga durata, basso costo di manutenzione, consumi ridotti e tutti i vantaggi di una tecnologia avanzata.
DITEC
Sono DITEC le porte automatiche dei tre ingressi esterni e di due degli ingressi interni posti nella nuova stazione des Guillemins.
Anche qui ci imbattiamo in “numeri” di prim’ordine. Infatti le porte, con ante interamente in cristallo non profilate d’alluminio, hanno una vano di passaggio di 3 metri e per realizzarle sono stata utilizzate delle doppie automazioni VALOR, poste in unico cassonetto, a movimentare ante larghe 1,5 metri di larghezza e dal considerevole peso di 105 kg.
Per mascherare le automazioni, necessità assoluta in un contesto di questo tipo, il Ditec Expert al quale è stato affidato l’incarico, l’azienda Securmatic di Opglabbeek (nelle Fiandre), ha scelto di appoggiare la parte esterna dell’automazione contro un profilo di acciaio inox e di incassare la parte interna in un controsofiftto, rispettando così anche i canoni estetici imposti dal committente.
Questa nuova referenza del gruppo DITEC testimonia una volta di più la fama di un marchio internazionale specializzato nell’automazione degli ingressi, fama che si estende non solo alla qualità e affidabilità dei prodotti ma anche alla competenza tecnica delle aziende che fanno parte del circuito Ditec Expert, presente in Europa con oltre 500 professionisti, scelti dalla casa madre anche per le loro capacità di personalizzazione accurata delle commesse affidate e, anche, di un’ingegnosità che “fa la differenza” in situazioni particolari come questa.
GEMMO IMPIANTI
Dopo essersi aggiudicata la gara indetta da SNCB HOLDING per la progettazione e la realizzazione degli impianti tecnologici della nuova stazione di Liegi Guillemin, Gemmo eseguirà anche le attività di manutenzione e conduzione degli impianti per un anno a partire da oggi, giorno in cui viene certificato il completamento dei lavori.
La stazione di Liegi Guillemins, inaugurata ufficialmente il 18 settembre 2009, è la più grande d’Europa, con i suoi 200 metri di lunghezza, 73 di larghezza e 40 metri d’altezza; si sviluppa su cinque livelli, con spazi riservati al pubblico, al personale operativo SNCB, alle attività commerciali ed a un parcheggio coperto con una capienza di 800 posti auto.
Ospita circa 36 mila passeggeri al giorno ed è considerata un nodo strategico per la rete internazionale ferroviaria ad alta velocità.
“Questa ulteriore commessa rappresenta un grande risultato per Gemmo ma anche per il made in Italy. In poco più di due anni abbiamo realizzato un’opera di impiantistica di straordinaria complessità; il nostro know-how ingegneristico unito all’utilizzo di tecnologie all’avanguardia create ad hoc e alla massima attenzione sulla sicurezza e sul risparmio energetico sono stati i fattori chiave che ci hanno consentito di vincere una concorrenza internazionale e di ottenere questo ulteriore incarico. Siamo orgogliosi di rappresentare il nostro Paese in questo modo” ha commentato Susanna Gemmo, Presidente di Gemmo SpA.
Nell’ambito della commessa, del valore finale complessivo di circa 18 milioni di euro dagli 13,5 milioni di euro iniziali, Gemmo ha curato la progettazione e la realizzazione degli impianti:
elettrici (cabine MT/BT, distribuzione BT, illuminazione, gruppi di emergenza e continuità, UPS, illuminazione architetturale);
rilevazione incendi, TVcc, controllo accessi, informativa al pubblico, orari e radio
supervisione impianti con ingegnerizzazione dell’applicativo gestionale su piattaforma “Gemmo Sistemi”.
SCHINDLER
Anziché mimetizzare le funzioni tipiche della stazione, l’architetto Calatrava ha scelto per questo progetto di enfatizzarle, facendo dei collegamenti tra piani elementi fondamentali di un linguaggio architettonico improntato alla funzionalità e al movimento.
Schindler, azienda leader nella fornitura di soluzioni di mobilità urbana e specializzata nella gestione di grandi flussi di passeggeri tipici di aeroporti, stazioni ferroviarie e metropolitane, ha fornito per questo progetto 40 scale mobili, 10 tappeti mobili, 6 montacarichi e 6 ascensori panoramici creati “su misura”.
Le scale e i tappeti mobili, caratterizzati da balaustre vetrate e finiture in acciaio inox, si integrano perfettamente nel disegno della volta monumentale: inserendosi armonicamente tra un arco e l’altro, contribuiscono a mettere in risalto l’intero progetto architettonico.
I sei ascensori panoramici circolari, con cabine vetrate e telaio in acciaio inox, scandiscono efficacemente lo spazio della galleria. Dotati di schermi integrati per l’esposizione degli orari di partenza e arrivo dei treni e circondati da panchine, fungono da punti di riferimento all’interno dell’immensa struttura.
SEVES
Peculiarità della nuova struttura, che riprende totalmente la filosofia architettonica del suo ideatore, sono le numerose arcate, i ponti elevati, le gallerie e i grandi spazi aperti, utilizzati per creare un ambiente dinamico, dal carattere monumentale e fluido allo stesso tempo, dove la luce gioca un ruolo dominante nella qualificazione dello spazio.
Seves glassblock, sempre in prima linea nei grandi progetti di rilevanza internazionale, ha contribuito fornendo circa 28.000 mattoni in vetro trasparente della serie BG 1960 F, uno dei prodotti di punta della collezione ad elevate prestazioni tecniche della Linea Technology.
Si tratta di mattoni di vetro per strutture orizzontali caratterizzati da un’elevata resistenza al fuoco, esito dell’assemblaggio attraverso un collante speciale di 2 pezzi BG198 19x19x8cm, per rispettare i requisiti imposti dalle più severe normative di sicurezza per gli spazi pubblici.
In questo particolare contesto i mattoni vengono utilizzati con il cemento bianco per creare grandi pannelli prefabbricati realizzati in 5 formati differenti, per meglio adattarsi alle esigenze specifiche delle diverse zone in cui vengono applicati: la banchina della stazione, l’area viaggiatori e la zona intermedia.
La combinazione mattone di vetro-cemento assicura una superficie robusta ma allo stesso tempo trasparente e leggera, in grado di essere usata con una duplice finalità, cioè come pavimentazione della banchina e allo stesso tempo soffitto della sala d’attesa sottostante.
Ora superfici pedonabili, ora soffitti trasparenti, i pannelli garantiscono estrema luminosità alla struttura, filtrando i raggi solari e contribuendo a creare il giusto equilibrio di luci e ombre desiderato dall’architetto, che da sempre assume modelli ispirati al mondo della natura.
L’effetto ottenuto è quello di uno spazio pubblico funzionale, aereo e facile da percorrere, caratterizzato da un’ottima interazione tra esterno e interno grazie alla trasparenza del mattone di vetro Seves, abbinato ai materiali caratteristici del linguaggio progettuale di Calatrava, il cemento armato e l’acciaio, in un connubio del tutto particolare tra tensione e leggerezza.
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[post_content] => SEVESGLASSBLOCK ha raccolto il meglio dei propri prodotti nella Smart Guide, una guida gratuita per saperne di più sulle Smart Solutions.
Con la Smart Guide è possibile farsi ispirare dai mattoni di vetro SEVESGLASSBLOCK, che coniugano bellezza, modernità, sicurezza e sostenibilità.
Ottant’anni di storia. Un terzo della produzione mondiale. Il 40% del mercato globale. SEVESGLASSBLOCK si conferma sempre di più leader nel settore del vetro mattone, mettendo a disposizione del progettista un’esperienza di tecnologia su vetro maturata in anni di ricerca e studio.
Ed è proprio da questo legame, fra professionisti dell’architettura e azienda, che nasce il successo dei mattoni di vetro. Un successo costruito grazie ad un’offerta ampissima, con una gamma di prodotti unica nel suo genere. Risparmio energetico, resistenza al fuoco e ai proiettili, sicurezza, isolamento acustico, senza dimenticare allo stesso tempo luminosità e colore: le eccezionali performance del mattone di vetro SEVESGLASSBLOCK garantiscono soluzioni intelligenti, in grado di mettersi al servizio delle esigenze di progettazione e assecondare la creatività e le idee dell’architetto. Un prodotto, il mattone di vetro, che diventa così il perfetto alleato dei progettisti, offrendo soluzioni ricche di stile, bellezza, design e in grado di rispondere a specifici requisiti, ideale per tutti quei progetti che richiedono elevate prestazioni. Ad esempio per le banche, che necessitano di strutture estremamente resistenti. O per le stazioni, che hanno bisogno di mattoni pedonabili. O ancora per i progetti più ambiziosi, che richiedono prerogative e peculiarità estremamente specifiche.
È con i mattoni SEVESGLASSBLOCK che architetti di fama internazionale come Renzo Piano, Rafael Moneo e Santiago Calatrava hanno infatti realizzato alcuni dei loro progetti più importanti. Un motivo di orgoglio per l’azienda, soprattutto per gli elevati requisiti strutturali richiesti in alcuni di essi.
Come nel caso della Maison Hermès di Tokyo, ad opera del maestro italiano: una “lanterna magica” di mattoni di vetro perfettamente adeguata alle necessità antisismiche del territorio ed in grado di trasmettere una leggerezza ed una luminosità che solo l’arte della trasparenza propria di SEVESGLASSBLOCK poteva rendere possibile. Vetromattone Seves: “smart solutions” su misura per la creatività di architetti e designers.
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[post_content] => DORIC è la nuova e innovativa collezione di Seves, un mattone di vetro estremamente originale, in cui per la prima volta il disegno vetro si fa tridimensionale definendo a rilievo il motivo delle celebri colonne dei templi ellenici.
L’innovativo mattone Dorico realizzato su misura per l’architetto Rafael Moneo è finalmente disponibile nelle dimensioni 19x19x8.
Questa soluzione ne rende possibile l’utilizzo all’interno di applicazioni residenziali e piccoli spazi offrendo la possibilità di creare disegni visivi ed effetti speciali per qualsiasi tipo di progetto.
[caption id="attachment_567505" align="aligncenter" width="586"] Mattone Dorico[/caption]
Seves Glassblock ha così creato il più innovativo dei mattoni: un tailor made alla portata di tutti. Un prodotto che mantiene intatta la qualità tecnologica ed estetica del modello originale, ma con le dimensioni standard della gamma tradizionale.
Caratteristiche tecniche
Dimensioni (cm) 19x19x8
Peso (Kg) 3,2
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Confezione
N. pezzi/scatola 4
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[post_content] => Appartiene ai nuovi prodotti ideati nel 2011 per arricchire la collezione Seves glassblock il mattone di vetro “con onda esterna”, nato con l’obbiettivo di amplificare l’effetto visivo mutevole del blocco con disegno vetro ondulato, uno dei best-seller dell’attuale catalogo per la possibilità di creare pareti permeabili alla luce ma protettive allo sguardo, proiettando l’onda vetrosa solitamente racchiusa all’interno del mattone per la prima volta sulle sue facce esterne.
Esito della capacità acquisita dall’azienda nel plasmare la superficie del mattone di vetro ad ottenere la forma desiderata - sperimentata per la prima volta nel 2007 con il blocco Dorico ideato da Rafael Moneo e prodotto nell’ambito del servizio Tailor Made offerto agli architetti, che risultava animato da un gioco di scanalature e sporgenze in rilievo di 20 mm, e proseguita oltre nel 2010 con il mattone Diamante disegnato da 5+1AA Alfonso Femia Gianluca Peluffo e caratterizzato da 1 faccia piramidale asimmetrica con cuspide di 10 cm – questo mattone presenta una superficie esterna irregolare lavorata in rilievo, a ricostruire l’effetto di un’onda che agitando l’acqua riflette la luce.
Con un decoro in movimento che dà origine ad effetti visivi cangianti a seconda del punto di vista, e nuova piacevolezza al tatto, il nuovo mattone di vetro “con onda esterna” rappresenta solo una delle molteplici possibilità che SEVES glassblock si è aperta nel produrre dei disegni vetro alternativi a quelli tradizionali esistenti, modificando l’impatto estetico del materiale.
La lavorazione superficiale può infatti spaziare dallo studio del disegno sul singolo mattone, alla possibilità di creare decori che si sviluppano in continuità sulla parete passando da un blocco a quello successivo, per vere e proprie facciate in tridimensione.
Disponibile nel formato Pegasus metallizzato 19x19 cm e nei 4 colori di maggior successo dell’attuale gamma di tinte pastello, ovvero Neutro, Blu, Nordica e Siena, utilizzabile sia in interni che esterni, il nuovo mattone di vetro “con onda esterna” filtra i raggi luminosi deformandone piacevolmente la direzione, tramutando i profili netti di oggetti e figure in una suggestiva composizione di ombre e forme irregolari.
Nome: Pegasus Q19 Onda Esterna.
Design: Seves.
Dimensioni: 19x19x8cm
Disegno vetro: onda esterna.
Peso: 2,5kg.
Metodi di posa: posa tradizionale con malta cementizia; posa a secco.
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[post_excerpt] => Un’onda in movimento, che increspa la superficie esterna del mattone di vetro riflettendo bagliori inediti
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[post_content] => Prima azienda ad intuire le enormi potenzialità espressive di questo elemento costruttivo - che si contraddistingue per la capacità di permettere il passaggio della luce tra i diversi ambienti su cui affaccia – lo rende nel 2011 oggetto di uno studio completo, di un’investigazione che ne tocca allo stesso tempo le caratteristiche estetiche e tecniche.
Accanto all’ideazione di nuove e stupefacenti declinazioni formali in sintonia con l’evoluzione del gusto contemporaneo, che arricchiscono la collezione di nuove varianti e tipologie, non manca inoltre l’attenzione per l’aspetto più tecnico, con innovazioni che rendono questo prodotto ancora più versatile ed energeticamente efficiente per rispondere alle sempre più sentite esigenze “green”.
Ricerca sul decoro 3d e sul colore. Mattone di vetro di studio per la nuova collezione 2011
All’interno della variegata sequenza di nuove proposte Seves glassblock , si possono rintracciare 2 principali direzioni di ricerca.
Da un lato, il lavoro sulle facce esterne del mattone di vetro, per creare una nuova offerta di prodotti dalle superfici tridimensionali. Se Seves glassblock sperimenta per la prima volta nel 2007 la realizzazione di un decoro 3d sulle facce del mattone con il blocco Dorico ideato da Rafael Moneo e prodotto nell’ambito del servizio Tailor Made offerto agli architetti, animato da un gioco di scanalature e sporgenze in rilievo di 20 mm, nel 2010 con il mattone Diamante disegnato da 5+1AA Alfonso Femia Gianluca Peluffo e caratterizzato da 1 faccia piramidale asimmetrica con cuspide di 10 cm, dimostra di saper gestire le forme più ardite, aprendo nuove frontiere all’ utilizzo scultoreo del materiale.
Dall’altro, prosegue la ricerca a tutto tondo sul colore. Dopo aver introdotto per la prima volta il colore nella storia del mattone di vetro nei primi anni Novanta con una gamma di 10 colori pastello, Seves glassblock rinnova ulteriormente la propria proposta nel 2008, affidando ai fratelli Mendini, “visionari del colore nel design”, un vero e proprio progetto di policromia, dando vita ad un’innovativa collezione di mattoni di vetro in 16 brillanti cromie. Una palette a tinte forti e decise che presto sarà arricchita da nuove possibilità cromatiche, nuance perlate, fumé o cangianti.
Una collezione di prodotti che conferma la posizione di primo piano a livello mondiale di Seves glassblock, e la sua capacità unica di rinnovare costantemente il materiale con un più alto – e inedito – contenuto tecnologico e formale, valorizzandone le potenzialità come oggetto d’arredo.
[post_title] => Seves glassblock, la ricerca continua...
[post_excerpt] => Seves glassblock prosegue il proprio percorso di incessante ricerca, di continua sperimentazione sul prodotto mattone di vetro.
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[post_content] => Gli atout del mattone di vetro, in primis bifaccialità e passaggio della luce, si sposano con la gradevolezza estetica del mosaico, ovvero la meraviglia di superfici composite generate dal minuzioso accostamento di piccoli tasselli quadrati.
Deriva dai progressi raggiunti nell’ambito della lavorazione in 3d sulla superficie vetrata, e dalla continua ricerca di nuove strade di utilizzo del materiale, il nuovo mattone di vetro Mosaico, ultima novità concepita da Seves glassblock per un utilizzo in interni ed esterni.
Frutto della straordinaria capacità dell’azienda di intervenire sulle facce esterne di un mattone di vetro con decori 3d, il mattone Mosaico si contraddistingue visivamente per un particolare motivo a quadri in rilievo. Ciascuna delle 2 facce esterne di questo mattone, nel formato Pegasus metallizzato 19x19 cm, presenta infatti 25 quadrati sporgenti delle dimensioni di 3,5x3,5 cm e con gli angoli leggermente smussati, separati da una griglia di raccordo che rimane incassata e che può essere riempita con facilità dallo stucco utilizzato tra un blocco e l’altro.
Una scelta apparentemente estetica, crea a parete l’effetto ottico particolare di una finta fuga, che elimina il classico riquadro del mattone di vetro e genera un gioco grafico molto piacevole evocante il rigore geometrico e la maglia quadrata in piccola scala del mosaico.
Utilizzabile per piccoli inserti o grandi pareti, il mattone Mosaico è disponibile nei 4 colori Neutro, Blu, Nordica e Siena, a realizzare superfici monocromatiche o multi-colore, che possono essere abbinate a piacere ad una fuga bianca, a contrasto o tono su tono, a seconda dell’effetto visivo preferito.
[post_title] => Le nuove frontiere del mattone di vetro: il mattone di vetro “Mosaico“
[post_excerpt] => Seves glassblock presenta il nuovo mattone di vetro Mosaico, per un utilizzo in interni ed esterni
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[post_content] => Lo scopo del prodotto è permettere ad architetti e designers di creare in modo rapido disegni tecnici di intere pareti composte da mattoni di vetro nel formato DXF, il formato di interscambio dati più diffuso.
I disegni tecnici prodotti con questo applicativo sono importabili con i principali software di progettazione CAD tra cui Autocad di Autodesk.
SEVESCAD consente di utilizzare i mattoni dell’intera gamma Seves glassblock per creare pareti lineari, curve e miste, con la massima flessibilità nella composizione dei diversi mattoni per ottenere il risultato finale.
Inoltre offre al progettista anche un supporto per il rispetto delle specifiche tecniche di progettazioni delle pareti (ad es. dimensioni massime) e per il calcolo della quantità dei materiali e degli accessori necessari per la posa.
Per assistenza all'utilizzo
e-mail: sevescad@sevesglassblock.com
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[post_excerpt] => SEVESCAD è un applicativo di progettazione rapida di pareti realizzate con mattoni di vetro prodotti da Seves glassblock.
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[post_content] => Da oggi, è possibile progettare intere facciate con mattoni di vetro che offrano una resistenza termica di alto livello, nel pieno rispetto dell’ambiente e con grandissimo risparmio di energia.
La nuova tecnologia — resa possibile dall’introduzione di una lastra di vetro invisibile a bassa emissività tra i due gusci ed all’inserimento di gas Argon all’interno del mattone — riesce a ridurre lo scambio termico che avviene fra i due lati del mattone via conduzione, convezione e irraggiamento. Così, è possibile mantenere il calore all'interno degli edifici nei periodi invernali ed all'esterno nella stagione estiva.
Sia per l’architettura che per l’ambiente, la tecnologia Energy Saving permette di unire la trasparenza, bellezza e funzionalità del pregiato mattone di vetro Pegasus con il risparmio energetico, offrendo infinite possibilità per la realizzazione di palazzi più sostenibili.
La tecnologia ENERGY SAVING di Seves è disponibile nel format del mattone Pegasus 19x19x8cm. Pegasus è l’unico mattone di vetro creato con una bordatura a 6mm che consente la posa con una fuga di soli 2mm, eliminando la percezione ottica del giunto e nascondendo gli elementi portanti nelle intercapedini tra i mattoni per facciate a tutto vetro più leggere e più belle.
Oltre ai normali test necessari per la marcatura CE secondo le norme UNI EN 1051-1 e 1051-2, i mattoni Energy Saving sono stati sottoposti a prove di laboratorio secondo le norme UNI EN 1051/1: 2005; UNI EN 1051/2:2008; UNI EN 410:2000; UNI EN 673:2005; UNI EN 717/1:2007.
Per ulteriori informazioni info@sevesglassblock.com
[post_title] => Energy Saving: per progettare un futuro migliore
[post_excerpt] => Per chi vuole costruire un futuro migliore, sostenibile, e con un minor impatto sull’ambiente, Seves glassblock ha introdotto l’innovativa tecnologia Energy Saving — che aumenta l’isolamento termico del mattone di vetro fino a U=1,5 m2K
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[post_content] => Da sempre attenta alla salvaguardia dell’ambiente e al risparmio energetico, l’azienda leader mondiale nella produzione di mattono di vetro si prepara a lanciare al prossimo Salone del Mobile 3 nuove proposte, per un’architettura in vetro sostenibile ed ecologica.
Novità importanti dal punto di vista produttivo, che rivoluzionano in chiave green non solo la veste ma anche le proprietà del mattone di vetro tradizionale, e che saranno allestite nello showroom milanese di Seves glassblock in via Lodovico il Moro 25/27: dal nuovo mattone di vetro UV Reflector che garantisce protezione dai raggi luminosi UV, alla tecnologia Energy Saving per un migliore controllo del calore internale ed estivo, fino al mattone di vetro Q30 Diamante dalla forma irregolare sporgente per effetti di luce ed ombra accattivanti.
Alti standard qualitativi, soluzioni eco-compatibili e un’estetica più vicina ai canoni contemporanei: sono queste le carte che Seves gioca quest’anno per rinnovare il materiale, e candidarlo a nuovo protagonista degli scenari futuri.
SHOWROOM SEVES
Area ex Richard Ginori, Via Lodovico il Moro 25/27, 20143 Milano. 14-19 aprile, h. 10-21.
www.sevesglassblock.com
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[post_excerpt] => Seves glassblock vive il 2010 nel segno dell’innovazione e dell’ecosostenibilità.
3 mattoni di vetro eco-friendly per l’architettura in vetro del futuro.
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[post_content] => Evoluzione del Vetromattone e Recenti Applicazioni.
Convegno internazionale
11 Dicembre 2008, ore 15:00
Sala Conferenze dell’Ordine degli Architetti P.P.C., Via Fardella n°16, 91100 Trapani.
CONTRIBUTI CRITICI
prof. Dietrich Neumann (ore 15:30)
Brown University, Vincent Scully Visiting Professor, Yale University
prof. Vittorio Savi (ore 17:15)
Facoltà di Architettura, Università degli Studi di Ferrara
arch. Massimo Davighi (ore 18:15)
Responsabile Progetti Speciali SEVES
Coordinamento, direzione scientifica e organizzazione
Prof. Rossella Corrao
Dipartimento di Progetto e Costruzione Edilizia,
Università degli Studi di Palermo.
Per informazioni
e-mail: info@sevesglassblock.com
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[post_content] => I mattoni di vetro della “Mendini Collection”, l’innovativa collezione destinata agli interni e caratterizzata dai colori “vivi” ottenuti attraverso speciali tecnologie di produzione, figurano infatti nel nuovo ristorante “BLUE GINGER. Asian Contemporary Food” in Viale Carlo Troya 22 a Milano, punto di ritrovo concepito per i palati più esigenti seguendo una ricetta unica: un mix delicato tra le fantasie sensoriali delle più raffinate tra le cucine orientali - thai, giapponese, vietnamita e cinese – e il design sorprendente dei fratelli Mendini.
“Lo spazio del locale è alto e articolato, così da permettere un gioco delle pareti e dei loro tre colori, lilla, azzurro e arancione, che si alternano con ampie fasce diagonali” – spiegano Alessandro e Francesco. “Alcuni elementi funzionali, quali i pannelli di ingresso, il lungo bancone e la fascia trasparente che guarda la cucina, sono realizzati in mattoni di vetro colorati SEVES”.
Se per il bancone è stato scelta l’eleganza del blocco bianco, nella fascia e nei pannelli figurano le tinte più audaci e decise del corallo: un contributo importante - 540 in tutto i pezzi utilizzati -, che conferma il ruolo da protagonista che il materiale ha saputo conquistarsi nel paesaggio architettonico e degli interni contemporaneo, grazie alla sua adattabilità ai diversi contesti insieme a potenzialità espressive uniche.
Lucentezza, trasparenza e ampia scelta di colorazioni di tendenza sono i punti di forza che hanno reso i mattoni di vetro Seves uno degli strumenti espressivi prediletti dai progettisti, come testimonia questo intervento, l’ultima in ordine di tempo tra le loro creazioni.
[post_title] => I mattoni di vetro Seves Glassblock nel ristorante “Blue Ginger” a Milano
[post_excerpt] => Seves glassblock partecipa alla realizzazione di uno dei locali più attesi della stagione, il ristorante “Blue Ginger” firmato Atelier Mendini, destinato a rivoluzionare i profumi e gli scenari delle serate milanesi
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[post_content] => Il legame con il passato, e la tensione verso il futuro.
Queste le caratteristiche salienti del progetto della Biblioteca Universitaria dei Gesuiti di Deusto, che sta impegnando a Bilbao l’azienda Seves, leader mondiale nel mercato del mattone di vetro, al fianco del big dell’architettura Rafael Moneo.
Concepita per ospitare un vero e proprio tesoro, 800.000 volumi di cui oltre 60.000 appartenenti a fondi antichi stampati tra gli anni 1550 e 1830, la biblioteca si inserisce in una delle aree europee “più calde” dal punto di vista architettonico: il nuovo parco urbano sulla riva sinistra dell’estuario del fiume Nervión a Bilbao, comprendente l’area universitaria di Deusto e il celebre museo Guggenheim dell’americano Frank O. Gehry.
Due pre-esistenze importanti, con cui il progettista non ha potuto non confrontarsi: se infatti da un lato il nuovo edificio non doveva in alcun modo competere con l’importante ruolo che il Guggenheim aveva acquisito, dall’altro doveva manifestare il suo ruolo pubblico e stabilire, per quanto possibile, un’armonica continuità con l’Università, pur distinguendosi come corpo a se stante e con una propria vita nel parco.
Questi i presupposti che hanno portato Rafael Moneo a rivolgersi a Seves glassblock, la Divisione Mattone di vetro di Seves, per creare il proprio mattone di vetro - in quanto materiale capace di coniugare eccellenti proprietà costruttive con inedite potenzialità estetiche e formali - e farlo divenire l’elemento caratterizzante del progetto.
L’idea che ha guidato il progettista è stata quella di giocare sulla diversa percezione del materiale in funzione delle distanze, creando un’architettura leggibile da lontano come un volume monolitico, monocromo, neutro, in grado di stemperare la luminosità del titanio del Guggenheim ed integrarsi nel futuro universo verde del parco senza traumi, ma rivelante da vicino una complessità di texture e sfumature assicurante alla realizzazione una forte identità estetica.
Sfruttando la capacità di innovazione acquisita negli ultimi anni da Seves glassblock nella campo della realizzazione di mattoni di vetro su misura - passando dal blocco delle straordinarie dimensioni 42,8x42,8 cm per la Maison Hermès di Tokyo di Renzo Piano, al Trapezoidal 30x30cm per il Resort Terme di Tiberio a Panticosa dello studio Moneo-Brock -, Rafael Moneo ha infatti ideato per il proprio edificio uno speciale mattone di vetro 30x30cm che presenta la peculiarità di avere la faccia esterna formata da scanalature parallele in rilievo evocanti il motivo frastagliato delle colonne doriche elleniche; un elemento decorativo che viene ripreso anche sull’altra faccia del blocco, ma internamente al vetro, cosicché la superficie risulta liscia al tatto.
Un divertissement creativo, per sottolineare attraverso la declinazione in chiave contemporanea di un topos dell’architettura classica, il forte legame tra passato e presente che caratterizza la biblioteca di Deusto, scrigno del passato e culla del sapere futuro.
La superficie del blocco Doric -cosi è stato chiamato il nuovo mattone di vetro- animata da un gioco di scanalature e sporgenze che risultano in rilievo di 20 mm, sperimenta per la prima volta la creazione di un vero e proprio decoro tridimensionale sul mattone di vetro, aprendo nuove frontiere all’utilizzo scultoreo del materiale che risulta prezioso al tatto e alla vista, generando una catena di riflessioni complesse e l’effetto di una facciata mossa e multi-sfaccettata ricercato dal progettista per la sua architettura.
Il risultato è ancora più seducente di notte, quando il Guggenheim è presente solo attraverso le fenditure, e la biblioteca illuminata dall’interno si trasforma in un faro, una presenza traslucida che pervade tutta l’area.
Internamente, l’architettura si sviluppa nel confronto con la luce e la vista della città. Le sale di lettura, collocate al piano terra e nei 3 piani rialzati e dotate complessivamente di mille tavoli, offrono una vista privilegiata sul Guggenheim e sul fiume; la facciata sud, invece, è stata pensata cieca per racchiudere i depositi previsti ad ogni livello, oltre che nei 3 piani sotterranei.
Il rivestimento di mattoni di vetro, segno di identità architettonica, vestirà i tre quarti dell’edificio.
L’inaugurazione è prevista per il nuovo corso accademico, ad ottobre 2008.
Scheda tecnica
Progetto: Biblioteca Universitaria di Deusto
Anno: 2008
Luogo: Bilbao (Spagna)
Architetto: Rafael Moneo
Foto: Archivio SEVES
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[post_excerpt] => Il mattone di vetro "Doric" di Seves glassblock personalizza la Biblioteca Universitaria di Deusto a Bilbao su progetto di R. Moneo
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[post_content] => Unico produttore al mondo altamente specializzato nel settore del mattone di vetro, Seves è riuscita a rendere flessibili quei processi produttivi legati al mondo del vetro tradizionalmente caratterizzati da forti rigidità, rendendosi cosi capace di cogliere e dare forma alla creatività di architetti ed interior designer.
Il prodotto “su misura” rappresenta, all’interno dell’offerta di Seves glassblock, una colonna portante che nel tempo ha aperto un canale di dialogo privilegiato con i progettisti e l’architettura, sempre più sensibili agli elementi estetici e funzionali del mattone di vetro. Un dialogo all’interno del quale Seves glassblock ha saputo porsi come interlocutrice attiva nell’iter di progetto. Ne sono un esempio il mattone specchiato dalle straordinarie dimensioni 42,8x42,8x12 cm progettato da Renzo Piano per la Maison Hermès a Tokyo, il mattone trapezoidale concepito dagli architetti Jeff Brock e Belen Moneo per il nuovo complesso termale di Panticosa, località Huesca, nei Pirenei spagnoli.
Oltre a realizzare su richiesta prodotti “su misura”, Seves glassblock offre anche la possibilità di creare personalizzazioni di prodotto a partire dall’offerta a catalogo.
Tra le più recenti realizzazioni che hanno puntato sul mattone di vetro come elemento distintivo, anche il nuovo centro logistico Beck’s a Brema, realizzato con un mattone personalizzato nel disegno vetro e nel colore, richiesto appositamente dall’azienda tedesca allo scopo di riprendere la forma e il verde della celebre bottiglia di birra.
Progettato dallo studio di architettura Schulze, Schulze und Pampus BDA, l’edificio utilizza un mattone di vetro speciale personalizzato da Seves glassblock ed esito della trasformazione del modello Alpha della linea Technology, ottenuto abbinando al disegno vetro concavo la tonalità di colore verde che contraddistingue il marchio, e due finiture combinate differenti, una trasparente e l’altra sabbiata.
3 pannelli prefabbricati composti ciascuno da 64 mattoni di vetro in totale (8 file da 8 mattoni) sovrapposti in altezza, sono inseriti tra un basamento ed un coronamento in cemento armato e ripetuti per tutta la lunghezza della facciata, ideando una fascia continua, luminosa e colorata.
Il particolare risultato ottenuto è quello di un edificio che sa essere essenziale come richiesto ad una sede operativa, e al tempo stesso accattivante e di tendenza, in piena sintonia con il marchio, uno dei brand più cool del momento.
L’applicazione risulta ancora più affascinante e di effetto di notte, quando i mattoni di vetro Seves glassblock, illuminati dall’interno, assumono una colorazione cangiante dal giallo al verde intenso, proiettando riflessi luminosi suggestivi sulla strada circostante.
Martin Pampus così descrive il progetto e la scelta di affidarsi a Seves
1- Quali sono le origini dell’edificio Beck’s?
“La caratteristica della fabbrica di birra Beck&Co è la sua posizione dentro la città di Brema direttamente sul Weser: la fabbrica si trova praticamente nel cuore della città. Il nuovo centro logistico è un magazzino centralizzato per la fornitura di birra imbottigliata e si trova in una zona un tempo non edificata dell’area aziendale non lontano dal centro cittadino, direttamente su una delle strade principali che conducono direttamente al centro. A causa della sua posizione importante da un punto di vista urbanistico le aspettative architettoniche della nuova struttura erano decisamente ambiziose”.
2- Come nasce il progetto Beck’s?
“Il progetto si basa su un concorso di architettura bandito nel novembre 2005 dalla Beck&Co nel quale si richiedeva un progetto per la facciata del nuovo centro logistico di 13.000 m2 che doveva essere costruito in posizione centrale all’incrocio di due importanti strade. Una particolarità dell’incarico consisteva nel dover progettare una facciata che, in una primo lotto, veniva concepita per un capannone ad un piano, ma che, in un secondo lotto, permettesse di rialzare tranquillamente l’edificio a 18.00 m di altezza. Il concorso è stato vinto dal nostro studio e il primo lotto è stato consegnato alla fine del 2006”.
3- Quali sono gli aspetti e dettagli tecnici caratteristici del progetto?
“La realizzazione della facciata con elementi prefabbricati in mattoni in vetro ha permesso un elevato grado di prefabbricazione e, quindi, tempi ridotti per la costruzione e il montaggio. Non è stato infatti necessario tenere sul cantiere il materiale da costruzione perché i pezzi sono stati forniti e montati “just in time”.
La costruzione con elementi prefabbricati si è dimostrata la soluzione ideale per rialzare la facciata in un secondo momento (secondo lotto). Suddividendo la facciata in campi uguali quadrati è stato possibile ottenere una forma generosa e tranquilla che deriva direttamente dai requisiti tecnici della realizzazione con elementi prefabbricati.
La piacevole immagine estetica ottenuta è stata resa possibile non da una configurazione artefatta dei materiali per la facciata, quanto piuttosto dal materiale utilizzato, il mattone in vetro, e dalla sua integrazione con gli elementi prefabbricati e i loro requisiti tecnici di costruzione”.
4- Cosa vi ha spinto a scegliere un materiale come il mattone in vetro?
“In questo genere di opere, i mattoni in vetro rappresentano la possibilità ideale di sposare funzioni quali l’isolamento acustico, l’isolamento termico e l’incidenza naturale della luce con i requisiti estetici”.
5- Perchè avete scelto un mattone in vetro con queste caratteristiche?
“La colorazione verde è stata scelta per ricordare il colore verde del marchio Beck&Co. I mattoni in vetro sono satinati sul retro in modo da creare un effetto translucente che, da una parte, nasconde visivamente eventuali irregolarità dietro alla facciata e, dall’altra, garantisce una diffusione uniforme della retroilluminazione colorata della facciata. Il design Alpha con il simbolo del cerchio nel mattone in vetro ricorda il fondo di una bottiglia di birra e permette di ricollegarsi in maniera sottile alle bottiglie di birra stoccate dietro alla facciata”.
6- Il risultato vi soddisfa?
“Sì, penso che l’effetto visivo della facciata sia di giorno che, soprattutto, di notte grazie alla retroilluminazione con LED verdi corrisponda esattamente a ciò che ci eravamo immaginati al momento del concorso di architettura”.
7- Ci può descrivere la modalità costruttiva delle sezioni realizzate con il mattone di vetro?
La facciata a mattoni in vetro è stata realizzata con elementi prefabbricati di dimensione 6,00 x 2,00 m (larghezza x altezza). I pezzi sono prefabbricati in maniera industriale e sono composti da 3 campi ognuno dei quali con mattoni in vetro 8 x 8 intelaiati in una cornice di calcestruzzo larga 15 cm. Lo spessore dei pezzi è 8 cm”.
8- Come si è sviluppato il confronto con Seves glassblock per arrivare ad un prodotto che rispondesse in maniera puntuale alle vostre esigenze?
“La consulenza della Ammann Glas- und Metallbau di Monaco è stata particolarmente importante ai fini della realizzazione del progetto: ci ha fornito informazioni preziose sulle caratteristiche e la lavorazione dei mattoni in vetro negli elementi prefabbricati.
La Ammann ha poi anche effettivamente fornito e montato gli elementi prefabbricati”.
9- Pensate di riutilizzare il mattone di vetro studiato per Beck’s in altri progetti o lo ritenete un’applicazione unica e ad hoc?
"Certo, con questo progetto il mattone in vetro verde Alpha è diventato un po’ il “mattone in vetro della Beck’s”. Al momento non riesco ad immaginarmi di poter utilizzare il “mattone in vetro verde Alpha” in un altro progetto".
10- Un parere da architetto, che esula dallo specifico progetto di Beck’s: per quali tipologie di progetto lei ritiene più indicato l’utilizzo del mattone di vetro?
"Il mattone in vetro ha un futuro soprattutto nelle ambiziose costruzioni industriali e commerciali di grandi dimensioni in quanto in questi casi si richiede una facile e rapida lavorazione con elementi prefabbricati e un carattere robusto. Il fatto che il valore g del mattone in vetro non sia così favorevole risulta essere piuttosto secondario".
Scheda tecnica
centro logistico Beck’s a Brema
• Committente: Brauerei Beck&Co. Inbev Deutschland, Brema
• Progetto: Studio di architettura Schulze, Schulze und Pampus BDA
• Progettazione e direzione lavori del capannone: Architetto Harald Schröder, Brema
• Realizzazione e montaggio dei mattoni in vetro prefabbricati: Ditta Ammann, Glas- und Metallbau, Krailing b. München
• Illuminazione della facciata: Ditta Philips, Ufficio di Amburgo
[post_title] => Seves Glassblock per il nuovo centro logistico Beck’s a Brema
[post_excerpt] => Dal connubio tra esperienza e innovazione di Seves glassblock nasce Tailor Made il mattone in vetro su misura pensato per rispondere a specifiche esigenze progettuali sia di grandi che di piccoli volumi, realizzato per il centro logistico Beck’s a Brema dello studio Schulze-Pampus
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[post_content] => Per il primo di una serie di flagstore monomarca concepiti per trasmettere in tutto il mondo - da Barcellona a Shanghai, da Rio de Janeiro a Mosca - la portata innovativa del materiale, capace di conciliare eccellenti proprietà tecnico-costruttive con potenzialità estetico-decorative ancora da esplorare, i due progettisti hanno deciso di sovvertire l’impostazione più tradizionale dello showroom espositivo, inteso come presentazione ordinata delle varianti di prodotto presenti a catalogo.
Affidandosi alla propria fantasia e alla loro nota capacità immaginativa, come novelli pionieri si sono cimentati nella costruzione di un vero e proprio mondo ideale, declinato in mattoni di vetro. Un universo colorato e luminoso, dove incontrarsi, formare, progettare, e sognare ad occhi aperti, tra i bagliori e i riflessi scatenati da pavimenti luminosi, pareti ed elementi d’arredo mono-materici e poli-cromatici.
Dal punto di vista architettonico, la scelta del progetto mendiniano è stata quella di rispettare l’impostazione distributiva della struttura industriale pre-esistente, un grande open-space scandito dalla maglia di pilastri in acciaio in 6 campate parallele, stemperando la presenza strutturale attraverso l’utilizzo del colore lilla che ricopre uniformemente l’ambiente espositivo donandogli omogeneità visiva e un’aurea fiabesca.
L’ingresso principale, al centro del lato lungo, è segnato da una preziosa scalinata costituita da mattoni di vetro che paiono cristalli algidi come cubetti di ghiaccio, schermata da due paraventi alternanti campiture trasparenti con singoli inserti blu, annuncianti l’area dedicata alla linea di punta del catalogo Seves glassblock: quella italiana fortemente caratterizzata dal design, erede dell’offerta Vetroarredo e sintetizzata dal mattone in vetro con le ali Pegasus.
In questa fascia dello showroom, 10 pannelli disposti a ventaglio su 2 file presentano la ricca gamma di colori (9 tinte pastello più il neutro), finiture e formati in cui il prodotto è disponibile, e che lo rende l’interlocutore ideale per l’architettura e il design contemporanei di alto livello. Dai pezzi standard ai moduli speciali, come angolari e terminali; dalla versione neutra, che fa della semplicità la sua carta vincente, alle molteplici possibilità di colore; fino infine alla nuova finitura metallizzata, applicata alle versioni neutra o colorata, che conferisce alla riflessione una particolare nota argentata, dando vita a effetti di luce suggestivi.
Concludono l’area Pegasus, catturando lo sguardo lateralmente e frontalmente, 3 maxi-pannelli policromi retroilluminati, dedicati all’ultimissima novità di Seves glassblock: i mattoni di vetro a tinte forti della Mendini Collection.
Grazie ad uno speciale procedimento eseguito manualmente mattone per mattone per mantenere inalterata la purezza delle cromie, l’offerta colori di Pegasus viene arricchita di 16 nuove nuance ultra-contemporanee, selezionate dall’Atelier Mendini per accendere i paesaggi domestici contemporanei di nuove sfumature e sensazioni visive, spaziando dalle tinte più audaci e decise al bianco e nero in diversi gradi di trasparenza.
Presentati nel formato 19x19x8cm con disegno vetro liscio e finitura metallizzata, caratteristiche che rendono le tinte ancora più nette, cariche e impattanti, i pezzi della nuova vivace collezione sono disposti in scacchiera in infinite varianti, dalla pura monocromia all’effetto caleidoscopico, dalla geometria astratta alla figurazione.
Proseguendo a sinistra rispetto all’entrata, si accede all’area dedicata al servizio Tailor Made.
2 grandi espositori rosso fuoco, dal forte impatto visivo, mostrano i mattoni di vetro “su misura” ideati e realizzati da Seves glassblock per la Maison Hermès di Renzo Piano a Tokyo, per la Buddha Lecture Room di Daniel Tai a Taichung, per le Terme di Tiberio di Panticosa dello studio Moneo- Brock nei Pirenei spagnoli, e per la Biblioteca Universitaria dei Gesuiti di Deusto di Rafael Moneo a Bilbao.
Si tratta di 5 pezzi unici e dalle caratteristiche assolutamente innovative: i primi due, realizzati in collaborazione con il maestro genovese, presentano infatti l’uno straordinarie dimensioni (42,8x42,8x12 cm) e una specchiatura che conferisce al blocco in vetro un effetto argenteo di straordinaria brillantezza; l’altro, sottomultiplo del precedente e ideato per completare l’angolo del palazzo Hermès “a tutto vetro”, ha la peculiarità di essere formato dalla faccia esterna curva abbinata a quella interna piana, ed è anch’esso specchiato.
Il mattone in vetro nato dalla partnership con Belen Moneo e Jeff Brock, dalle dimensioni 30x30cm, è invece caratterizzato da una forma trapezoidale data dall’inclinazione di 5 gradi delle due facce parallele, mentre il blocco ideato insieme a Rafael Moneo ha una faccia esterna formata da scanalature in rilievo evocanti il motivo frastagliato delle colonne doriche.
Infine, lo speciale mattone 33x33x12cm messo a punto con l’architetto Daniel Tai, presenta sulla superficie esterna l’immagine del Buddha in trasparenza sulla finitura satinata realizzata sulla superficie del blocco.
L’esposizione dei prodotti è accompagnata da schizzi e disegni di progetto, che permettono di leggere l’iter completo della realizzazione, dalla fase ideativa iniziale allo sviluppo formale del mattone, fino alla sua posa in opera.
E’ inoltre possibile osservare l’applicazione dal vivo di questi pezzi speciali nelle fasce laterali dello showroom: se sul lato sinistro è il mattone Trapezoidale, installato a formare singole presenze totemiche a semicerchio, a delimitare l’ ambiente espositivo Tailor Made, l’ampia sala con 35 posti a sedere dedicata a conferenze e presentazioni è delimitata da una parete semicircolare di blocchi 33x33x12cm satinati; sul lato destro della showroom sono i mattoni realizzati per la Maison Hermès, organizzati in pareti curvilinee esaltanti la duttilità della proposta, a chiudere 2 funzionali ambienti ufficio.
Il mattone Dorico di Rafael Moneo è invece usato per schermare gli ambienti di servizio disposti frontalmente all’ingresso, dai depositi per le campionature di materiale, all’area cucina – realizzata con il mattone Pegasus nella nuova raffinata colorazione bianca introdotta dai Mendini – fino ai servizi igienici –elegantissimi grazie all’utilizzo delle tinte più glam del viola e del nero.
Protagonista delle due vetrine su strada, infine, la linea vocata alla tecnologia, con i suoi prodotti ad elevate prestazioni tecniche (resistenza al fuoco, isolamento termico, resistenza allo sfondamento, e cosi via), erede dell’offerta Solaris.
La scelta è stata quella di esporre 2 tra i prodotti più rappresentativi della collezione di elementi pedonali, studiata per rispondere ad impieghi differenti, dall’arredo urbano più qualificato all’interior design. Da un lato, il mattone rotondo R117, che crea un divertente disegno puntinato a pavimento, dall’altro il blocco quadrato 3190 DS a cerchi concentrici, soluzione ideale in quegli spazi dove è richiesta una luminosità diffusa attraverso le superfici orizzontali, da coniugare ad un gusto estetico ricercato.
Se l’allestimento è stato studiato ad hoc per mostrare il maggior numero di prodotti in contesti il più possibile reali, tutto ciò che non trova sviluppo tridimensionalmente è comunque mostrato nei numerosi espositori perimetrali che si susseguono in tutto lo showroom, permettendo di visualizzare una vicino all’altra le infinite varianti in cui ciascun elemento base viene declinato.
Completano l’ambiente nei dettagli, luci ed elementi d’arredo selezionati da Atelier Mendini: dai pezzi più celebri degli stessi progettisti, a prodotti icona del design, fino a veri e propri esempi di sculture. Ogni singolo elemento è scelto con cura, per contribuire alla creazione di uno spazio sensorialmente stimolante, capace di comunicare con ancora più forza il messaggio di leggerezza, colore, trasparenza, flessibilità e alte prestazioni legato al mattone di vetro Seves glassblock.
Showroom Seves glassblock
Milano, Via Lodovico il Moro 25/27
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[post_excerpt] => “Realizzare uno spazio delle meraviglie. Un luogo magico – reale ed onirico al tempo stesso - costituito da centinaia di vetri colorati o trasparenti , ognuno con delle caratteristiche diverse”.
Questa è stata l’idea geniale venuta alla mente dei fratelli Alessandro e Francesco Mendini, quando hanno ricevuto l’incarico della progettazione dell’avamposto creativo e commerciale a Milano di Seves glassblock, azienda leader mondiale nel settore del mattone di vetro con base a Firenze ma con produzioni e distribuzioni commerciali diffuse in tutto il mondo
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[post_content] => E’ questa l’ultima novità di Seves glassblock, leader mondiale nella produzione del mattone di vetro, che per la nuovissima “Buddha Lecture Room”, biblioteca religiosa progettata a Taichung (Taiwan) dall’architetto Daniel Tai - attualmente in fase di realizzazione - ha fornito 9.700 mattoni di vetro di cui 1.800 personalizzati con un disegno richiesto ad hoc dal progettista: l’immagine di Buddha in posizione meditativa, adagiato a gambe incrociate in un prato di fiori di loto.
La realizzazione del disegno sulla superficie vetrata avviene in fase di seconda lavorazione del mattone, dopo la sua cottura in forno, attraverso l’utilizzo di una speciale mascherina protettiva applicata prima di immergere il blocco in un “bagno” di satinatura, con l’effetto finale di giochi e contrasti di chiaroscuri tra superficie trattata opaca e superficie originale trasparente.
Un procedimento rapido dal risultato sorprendente, che apre la strada a nuovi utilizzi decorativi del materiale, in sintonia con le specificità di ogni progetto. In questo contesto, infatti, l’immagine applicata diventa non solo il motivo estetico caratterizzante l’edifico, ma permette esternamente l’immediata leggibilità della sua funzione religiosa, ottenendo all’interno un’atmosfera rarefatta ed evocativa, propizia alla lettura ed alla meditazione.
Ultima frontiera del servizio Tailor Made di Seves glassblock, la decorazione della superficie del blocco si aggiunge alle numerose possibilità di personalizzazione del mattone di vetro, a partire dalle più semplici modifiche realizzabili a livello di colore, finiture e disegni vetro di prodotti a catalogo, per arrivare a sperimentazioni formali vere e proprie, ottenendo creazioni inedite.
Primo risultato di questa capacità produttiva è stato lo speciale mattone di vetro dal maxi formato quadrato 42x42x12cm realizzato per la Maison Hermes di Renzo Piano a Tokyo, che, grazie all’abbinamento tra grandi dimensioni ed ali - la caratteristica bordatura esterna sporgente del blocco - ha per la prima volta consentito il sorprendente effetto visivo di una facciata continua a “tutto vetro”.
Dalla riduzione in scala parziale di questo elemento, effettuata in modo da conservarne le caratteristiche estetiche abbattendone però i costi industriali, nasce il nuovo formato quadrato 33x33x12cm: utilizzato per la prima volta nella biblioteca di Taichung, esso si pone dimensionalmente a metà strada tra il blocco standard Q19 e il blocco Hermes Q42, presentandosi a catalogo come il grande formato di Pegasus.
Numericamente, su 9.700 mattoni complessivamente forniti per la “Buddha Lecture Room”, circa 1.800 saranno blocchi di grande formato Q33 personalizzati con l’immagine del Buddha, utilizzati per avvolgere la facciata del piano terra dell’edificio (superficie complessiva di 195 m²), mentre 900 saranno i blocchi Q33 satinati su 2 lati che rivestiranno gli angoli del palazzo (per una superficie di 160 m²) lungo tutta l’altezza del medesimo.
7.000 mattoni Pegasus formato standard Q19, nella versione satinata su 2 lati, completeranno infine gli angoli della torre retrostante l’edificio principale, ospitante gli spazi di servizio e i depositi dei libri (per una superficie complessiva di 310 m²).
L’istallazione dei mattoni con posa in opera tradizionale in cemento è prevista per giugno 2008. I lavori si concluderanno a fine anno.
Scheda tecnica Pegasus Q33
Descrizione: mattone Pegasus di grandi dimensioni, per grandi superfici interne ed esterne, verticali ed orizzontali
Dimensioni: larghezza 330 mm; lunghezza 330 mm; profondità 120 mm.
Peso: 9 Kg
Disegno vetro: 1 faccia liscia e 1 ondulata, oppure 2 faccie lisce
Finiture: trasparente, satinata, metallizata
Personalizzazioni: decoro con applicazione dell'immagine del Buddha trasparente su superficie satinata (versione speciale per la Buddha Lecture Room di Taiwan)
Fuga minima tra mattoni: 5 mm.
Resistenza allo sfondamento: valore medio 24.25 KN.
Resistenza alla compressione: valore medio 13.5 KN.
[post_title] => Un mattone di vetro “zen” per la Buddha Lecture Room a Thaichung, Taiwan
[post_excerpt] => Un mattone di vetro “zen”, in grado di attenuare la luce diretta del sole e proiettare allo stesso tempo magiche figure nello spazio - una miriade di piccoli Buddha concentrati in preghiera
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[post_content] => Una tavolozza a tinte forti, campiture audaci e decise, è stata pensata dai progettisti per una nuova collezione di mattoni di vetro, elementi costruttivi per interni dai colori più accesi e intensi grazie a speciali tecnologie di produzione.
Disponibili nella variante con disegno vetro liscio e finitura metallizzata, i nuovi pezzi a tinte forti confluiranno nella linea Design di Seves glassblock, arricchendo la ricca proposta di Pegasus, l’innovativo mattone di vetro “con le ali” che rende possibile fughe invisibili ed un effetto finale di parete a tutto vetro.
Per il debutto dei primi tre colori della nuova palette – in fase di completamento - è stata scelta proprio una realizzazione dei suoi ideatori: il “Balletto dello Chef”, il ristorante ideato dai vulcanici fratelli Mendini per la mostra Guest Village al Sia Guest 2007.
Contro la monotonia e banalità di molti spazi di accoglienza destinati ad un transito veloce, dal 24 al 27 novembre 2007 nella fiera di Rimini è stato possibile pranzare in “spazi policromi, intensi e gioiosi, giusta premessa alla degustazione di un raffinato lunch, ed alla visione del balletto dello chef e del suo coro”; un luogo d’incontro privilegiato dove architettura, design e alta cucina si sono fusi armoniosamente per celebrare un vero spettacolo della tavola.
4 aree tematiche sviluppare in parallelo, a tutta lunghezza, scandiscono in fasce il grande spazio rettangolare riservato ai Mendini.
Alessandro e Francesco Mendini spiegano così il progetto: “Se la prima fascia si compone di una serie di salotti adatti alla conversazione e al relax, fruibili anche nelle ore in cui non è servito il pranzo, (…) la seconda fascia è costituita da un porticato ospitante il ristorante, simmetricamente interrotto al centro da uno scenografico paravento reception in mattoni di vetro colorati.
Il paravento ha le superfici formate dai nuovi Seves Glassblock, in tre varianti di colore inedite” - precisano i progettisti - “ parte del nuovo sistema di colori della Seves da noi progettato. (…)
Il terzo lungo spazio fa da cerniera fra il ristorante e la cucina, ed è arredato con mobili e grandi oggetti che lo assimilano ad una esposizione d'arte, o ad una hall di teatro. (…)
Il quarto lungo spazio concentra la sua attenzione nella cucina, che assieme al porticato dei tavoli da pranzo è il focus su cui si basa questo progetto. Sopraelevata di un gradino rispetto al resto del pavimento, la cucina si presenta come un vero e proprio palcoscenico, dove il banco di cottura di acciaio è lo strumento centrale per le perfomances culinarie compiute dallo chef e dai suoi assistenti. (…)
E' per questa similitudine alla coreografia e ai metodi di uno spettacolo musicale, che nel punto della reception, altro focus del progetto, è presente un leggio da orchestra. Ogni giornata è scandita da un programma di pranzi, di visite, di momenti bar, di suoni, luci e immagini con coordinamento di un regista. ”
Molto più di un semplice ristorante, il “Balletto dello Chef” si costituisce quindi come un’esperienza percettiva totale che, attraverso un piacevole mix di sapori, colori, musiche e profumi, appaga il visitatore coinvolgendo tutti i suoi sensi.
Ingrediente fondamentale della ricetta, il mattone di vetro di Seves glassblock, uno dei mezzi di espressione preferiti dei progettisti per la capacità di tradurre la loro visione del mondo iridescente e giocosa in interni dall’estetica contemporanea, che strizzano l’occhio a design e tendenza.
I 3 totem-paravento per la Fiera di Rimini, costituiti ciascuno dal sovrapporsi di un solo colore a formare una parete monocroma, diventano vere e proprie masse scultoree, che grazie alle proprietà del materiale instaurano nello spazio rapporti mutevoli di riflessione e trasparenza.
La collaborazione per il ristorante nella fiera di Rimini costituisce la dimostrazione tangibile della perfetta sintonia tra Seves glassblock e l’Atelier Mendini, che dal 2007 si occupa dell’art direction dell’azienda leader mondiale nella produzione del mattone di vetro; trait d’union la curiosità di sperimentare - colori, tipologie, forme - per superare gli utilizzi tradizionali del materiale legati al passaggio della luce mettendone in risalto le capacità espressive e decorative.
Il nuovo sistema colori firmato dall’Atelier Mendini debutterà ufficialmente a Milano nella nuova showroom Seves glassblock di via Ludovico il Moro nei primi mesi del 2008.
[post_title] => 3 inedite nuance per i mattoni di vetro Seves glassblock: arancio, fucsia e viola
[post_excerpt] => L’Atelier Mendini ha selezionato 3 nuove nuance - arancio, fucsia e viola - per presentare in anteprima il nuovo sistema di colori ideato per Seves glassblock
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[post_content] => Concepita per ospitare un vero e proprio tesoro, 800.000 volumi di cui oltre 60.000 appartenenti a fondi antichi stampati tra gli anni 1550 e 1830, la biblioteca si inserisce in una delle aree europee “più calde” dal punto di vista architettonico: il nuovo parco urbano sulla riva sinistra dell’estuario del fiume Nervion a Bilbao, comprendente l’area universitaria di Deusto e il celebre museo Guggenheim dell’americano Frank O. Gehry.
Due pre-esistenze importanti, con cui il progettista non ha potuto non confrontarsi: se infatti da un lato il nuovo edificio non doveva in alcun modo competere con l’importante ruolo che il Guggenheim aveva acquisito, dall’altro doveva manifestare il suo ruolo pubblico e stabilire, per quanto possibile, un’armonica continuità con l’Università, pur distinguendosi come corpo a se stante e con una propria vita nel parco. Questi i presupposti che hanno portato Rafael Moneo a rivolgersi a Seves glassblock, la Divisione Mattone di vetro di Seves, per creare il proprio mattone di vetro – in quanto materiale capace di coniugare eccellenti proprietà costruttive con inedite potenzialità estetiche e formali – e farlo divenire l’elemento caratterizzante del progetto.
L’idea che ha guidato il progettista è stata quella di giocare sulla diversa percezione del materiale in funzione delle distanze, creando un’architettura leggibile da lontano come un volume monolitico, monocromo, neutro, in grado di stemperare la luminosità del titanio del Guggenheim ed integrarsi nel futuro universo verde del parco senza traumi, ma rivelante da vicino una complessità di texture e sfumature assicurante alla realizzazione una forte identità estetica.
Sfruttando la capacità di innovazione acquisita negli ultimi anni da Seves glassblock nel campo della realizzazione di mattoni di vetro su misura - passando dal blocco delle straordinarie dimensioni 42,8x42,8 cm per la Maison Hermès di Tokyo di Renzo Piano, al Trapezoidale 30x30cm per il Resort Terme di Tiberio a Panticosa dello studio Moneo-Brock -, Rafael Moneo ha infatti ideato per il proprio edificio uno speciale mattone di vetro 30x30cm che presenta la peculiarità di avere la faccia esterna formata da scanalature parallele in rilievo evocanti il motivo frastagliato delle colonne doriche elleniche; un elemento decorativo che viene ripreso anche sull’altra faccia del blocco, ma internamente al vetro, cosicché la superficie risulta liscia al tatto.
Un divertissement creativo, per sottolineare attraverso la declinazione in chiave contemporanea di un topos dell’architettura classica, il forte legame tra passato e presente che caratterizza la biblioteca di Deusto, scrigno del passato e culla del sapere futuro.
La superficie del blocco Dorico - cosi è stato chiamato il nuovo mattone di vetro - animata da un gioco di scanalature e sporgenze che risultano in rilievo di 20 mm, sperimenta per la prima volta la creazione di un vero e proprio decoro tridimensionale sul mattone di vetro, aprendo nuove frontiere all’utilizzo scultoreo del materiale che risulta prezioso al tatto e alla vista, generando una catena di riflessioni complesse e l’effetto di una facciata mossa e multi-sfaccettata ricercato dal progettista per la sua architettura.
Il risultato è ancora più seducente di notte, quando il Guggenheim è presente solo attraverso le fenditure, e la biblioteca illuminata dall’interno si trasforma in un faro, una presenza traslucida che pervade tutta l’area.
Internamente, l’architettura si sviluppa nel confronto con la luce e la vista della città. Le sale di lettura, collocate al piano terra e nei 3 piani rialzati e dotate complessivamente di mille tavoli, offrono una vista privilegiata sul Guggenheim e sul fiume; la facciata sud, invece, è stata pensata cieca per racchiudere i depositi previsti ad ogni livello, oltre che nei 3 piani sotterranei.
Il rivestimento di mattoni di vetro, segno di identità architettonica, vestirà i tre quarti dell’edificio.
L’inaugurazione è prevista per il nuovo corso accademico, ad ottobre 2008.
Scheda tecnica
Architetto: Rafael Moneo
Anno: 2007
Luogo: Bilbao (Spagna)
Inaugurazione: ½ 2008
Mattone di vetro: 30x30x8/10 cm
Disegno Vetro: Dorico
Finitura: Satinato
Quantità: 36.000 pezzi, inclusi speciali angolari con disegno vetro Dorico
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[post_excerpt] => Il mattone di vetro “Dorico” realizzato da Seves personalizza la Biblioteca Universitaria dei Gesuiti di Deusto a Bilbao su progetto di R. Moneo
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[post_content] => Una tavolozza a tinte forti, campiture audaci e decise, è stata pensata dai progettisti per una nuova collezione di mattoni in vetro, elementi costruttivi per interni dai colori più accesi e intensi grazie al processo produttivo che inietta il colore liquido all’interno del blocco successivamente alla sua cottura in forno, mantenendo intatte le cromie originarie.
Per il debutto dei primi tre colori della nuova palette – in fase di completamento - è stata scelta proprio una realizzazione dei suoi ideatori: il “Balletto dello Chef”, il ristorante ideato dai vulcanici fratelli Mendini per la mostra Guest Village al SIA GUEST 2007.
Contro la monotonia e banalità di molti spazi di accoglienza destinati ad un transito veloce, dal 24 al 27 novembre 2007 nella fiera di Rimini sarà possibile pranzare in “spazi policromi, intensi e gioiosi, giusta premessa alla degustazione di un raffinato lunch, ed alla visione del balletto dello chef e del suo coro”.
Un luogo d’incontro privilegiato, dove architettura, design e alta cucina si fonderanno armoniosamente insieme per celebrare un vero spettacolo della tavola.
Uno scenografico ed iridescente paravento-reception costituito da 3 totem in mattoni di vetro introdurrà all’area ristorante, culminante in un palcoscenico-cucina totalmente destinato alle perfomances visivo-culinarie del cuoco e dei suoi assistenti.
La dimostrazione tangibile della perfetta sintonia tra Seves glassblock e l’Atelier Mendini - che dal 2007 si occupa dell’art direction dell’azienda leader mondiale nella produzione del mattone di vetro - uniti dalla curiosità di sperimentare - colori, tipologie, forme - per superare gli utilizzi tradizionali del materiale legati al passaggio della luce mettendone in risalto le potenzialità espressive e decorative.
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[post_excerpt] => Arancio, fucsia e viola sono le 3 inedite nuance selezionate dall’Atelier Mendini per presentare in anteprima il nuovo sistema di colori ideato per Seves glassblock
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[post_content] => Tre presentazioni molto diverse, un’istallazione, una scenografia e un allestimento, collocate in 3 luoghi simbolo della città, che hanno confermato la vivacità, ma anche l’estrema flessibilità di Seves glassblock, in grado di proporsi al progettista come partner attivo con cui studiare insieme la soluzione più adatta ad ogni contesto operativo.
Il Castello Sforzesco, le vetrine de La Rinascente, la fiera di Milano-Rho, hanno posto l’accento sull’incredibile leggerezza, sull’esuberanza cromatica e sulla trasparenza totale del materiale, in grado di caratterizzare gli interni e gli esterni contemporanei.
La cornice storica e prestigiosa del Castello Sforzesco di Milano ha ospitato la prima delle realizzazioni Seves: una torre di vetro leggera visivamente, una costruzione allo stesso tempo eterea e resistente che si ispira ad archetipi architettonici ed a elementi simbolici. “Welcome glassblock on air” è l’istallazione curata da Alessandro e Francesco Mendini nell’ambito della manifestazione Decode Elements promossa dalla rivista Interni in occasione del Centenario di Arnoldo Mondadori Editore e del Fuori Salone.
“Questa alta costruzione, è tutta realizzata con mattoni di vetro. E' una torre di vetro. Essa rappresenta una metafora della trasparenza del sapere. Infatti è destinata, in astratto, a contenere dei libri: è come un'alta biblioteca. Dove i libri devono essere ben visibili. La sua forma è lobata, per chiudere il sapere in nicchie accoglienti” – spiegano i progettisti, incaricati da gennaio 2007 dell’art direction Seves glassblock, che motivano così la scelta di utilizzare il materiale: “Ed è per questo senso arioso e questo desiderio di leggerezza che si usa il mattone di vetro Seves glassblock: questo storico, ed ora innovativo e magico componente architettonico”.
All’interno del ricco catalogo aziendale, articolato in 4 principali linee di prodotto (Tailor Made, Design, Technology e Basic), i Mendini hanno scelto il mattone di vetro curvo appositamente realizzato da Seves glassblock in collaborazione con Renzo Piano per la Maison Hermès di Tokyo. Un prodotto unico e innovativo che grazie alla sua sezione variabile, data dal lato esterno ad andamento curvilineo e quello interno ad andamento lineare, ha aperto il materiale a nuove possibilità compositive, da soluzioni più dolci per gli angoli degli edifici, a vere e proprie facciate tridimensionali curvilinee.
Da un luogo storico ad un punto chiave dello shopping milanese. Durante la settimana del design, il più celebre grande magazzino della città, La Rinascente, ha dedicato le sue vetrine recentemente rinnovate a ciascuno dei protagonisti dell’evento Decode Elements.
Nello spazio riservato ai Mendini ed a Seves Glassblock, una scenografia studiata dai progettisti giocava con le cromie del mattone di vetro Pegasus, utilizzato per “creare due quinte magiche, luminose e colorate”.
In questo contesto Pegasus è stato proposto nelle vivaci tinte del rosa e del blu, con disegno del vetro ondulato e finitura metallizzata; l’utilizzo combinato dei due formati quadrato e terminale di parete lineare, ha consentito inoltre di rifinire le superfici “a tutto vetro”, migliorando e impreziosendo l’aspetto estetico della realizzazione.
L’effetto ottenuto è quello di 2 partizioni di grande appeal, che “evidenziano in primo piano un soggiorno immaginato”, lasciando sullo sfondo “una prospettiva di città, centrata su un edificio realizzato dai Mendini in Germania”. La scena, che riflette pienamente la visione del mondo colorata e poetica dei progettisti, era completata da un grande schermo, dove loro stessi raccontavano a viva voce questa esperienza progettuale.
Infine, Seves glassblock ha messo a segno la collaborazione con uno degli architetti più apprezzati sulla scena internazionale e una delle aziende più conosciute e osservate del mondo del design.
Piero Lissoni ha infatti scelto il blocco Pegasus quadrato 19x19cm nella versione neutra liscia metallizzata per racchiudere con un involucro protettivo ma del tutto permeabile allo sguardo l’imponente stand di 1.000 mq con cui Cassina si è presentato al proprio pubblico nella fiera di Milano-Rho.
Rispetto al prodotto convenzionale, infatti, il mattone di questa collezione presenta una caratteristica bordatura esterna sporgente, le cosiddette “ali”, che offre la possibilità di ridurre a piacere le dimensioni del giunto esterno tra un blocco e l’altro, fino alla straordinaria dimensione di 2mm, misura che consente dare vita a delle superfici vetrate omogenee leggere e trasparenti.
13.000 mattoni Pegasus delimitavano scenograficamente lo spazio espositivo Cassina, creando nicchie e piccoli ambienti, senza distogliere l’attenzione dai prodotti esposti e arricchendo di suggestivi bagliori l’ambientazione interna, moltiplicandone allusivamente riflessi, luminosità e cromatismi.
Per ulteriori informazioni
www.seves.it
[post_title] => Il mattone di vetro nuovo protagonista
[post_excerpt] => Seves glassblock ha partecipato all’ultimo Salone del Mobile di Milano con un ruolo importante, grazie ad una presenza in contemporanea su più fronti eccellenti
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[post_content] => Nel mese di gennaio, nell’ambito di Future Interieur, la nuova sezione del Salon du Meuble di Parigi curata da Christophe Pillet e dedicata all’art de vivre, l’azienda ha infatti contribuito alla realizzazione delle Dream Houses, istallazioni a cavallo tra reale e ideale che interpretano la visione dell’abitare e della casa dei sogni di 4 noti progettisti, in collaborazione con la rivista Interni.
L’insostenibile leggerezza di Pegasus, il prodotto concepito da Seves Glassblock per dialogare con la grande architettura e il mondo del design, è stata infatti scelta dall’architetto Paola Navone per la propria istallazione Luxe Abordable: bourgeoisie bohème?, un loft metropolitano dove convivono tutti i lussi del nostro tempo.
Prevale uno stile elegante e un po’ snob, dove il design dialoga con il brocantage, l’arte con oggetti rugginosi, la creatività con la funzionalità: una vera e propria “casa bohemienne” del III Millennio, dove si ascolta la musica di Mozart, trasmessa però dall’ultimo modello di hi-fi disponibile sul mercato.
In quest’ottica si legge il contributo del mattone di vetro Seves Glassblock, materiale da costruzione dalle ricche proprietà estetiche e tecniche, in grado di plasmare gli spazi e dotarli di nuovi riflessi, luminosità, cromatismi.
Una parete continua di mattoni di vetro Pegasus 19x19 cm nella versione neutro liscio satinato, racchiude infatti suggestivamente tutta la scena: non un semplice fondale, ma un elemento vivo del progetto, che irradia bagliori intensi diffondendo in tutto l’ambiente una luce eterea e onirica. L’atmosfera del sogno ricercata da Paola Navone.
La partecipazione a questa iniziativa è solo l’ultima dimostrazione dell’attenzione che Seves rivolge costantemente al mondo del progetto. Dalle grandi forniture di pezzi tailor made specificatamente concepiti per architetture prestigiose come la Maison Hermès di Renzo Piano e il Centro Termale di Panticosa nei Pirenei, progettato dallo studio Moneo-Brock, fino alla presenza numericamente più contenuta in interni di particolare bellezza, in questo caso attraverso i mattoni di vetro Pegasus, il prodotto top di gamma Seves Glassblock che si articola in un’ampia gamma di disegni, finiture e colori.
L’esperienza di Seves nel campo degli interni si arricchisce di un nuovo prezioso contributo: l’interpretazione di un architetto eclettico come Paola Navone, che punta sulle potenzialità sensoriali, visive oltre che tattili, del materiale; l’ennesima conferma della capacità del mattone di vetro di rispondere alle esigenze specifiche di ciascun contesto progettuale, qualificandosi come elementi d’arredo architettonico per interni e per esterni di grande personalità.
Per ulteriori informazioni
www.seves.it
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[post_excerpt] => Seves Glassblock segna un’altra tappa importante nel percorso volto a trasformare il mattone di vetro in elemento d’arredo con una forte identità espressiva, capace di rispondere puntualmente all’evoluzione del gusto contemporaneo
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[post_content] => L'azienda sta sviluppando importanti collaborazioni in realizzazioni legate alle opere di grande architettura.
Il mattone specchiato dalle straordinarie dimensioni 43x43x12, realizzato con Renzo Piano per la Maison Hermès a Tokyo, ha rappresentato un momento molto importante di questo percorso che negli ultimi anni si è arricchito di altre significative realizzazioni.
Le due facce diverse del mattone Hermès, una liscia e l’altra ondulata, hanno ispirato la “creazione” del mattone Janus, utilizzato dallo studio Sartogo Architetti Associati per il progetto Santo Volto di Gesù a Roma (2005).
Sempre nel 2005 le innovative applicazioni del mattone Pegasus 19x19 specchiato sono state utilizzate per gli Shopping Centers Conbipel di Assago, Rimini e Sesto Fiorentino.
Da segnalare infine il Palazzo del Ghiaccio (nell'immagine) per le Olimpiadi Invernali di Torino 2006 per l’importante utilizzo di mattoni dalle grandi superfici 30x30, che anticipano di pochi mesi il progetto di un nuovo mattone 30x30 trapezioidale progettato dallo Studio Moneo che caratterizzerà le facciate del Termario di Panticosa nei Pirenei, opera che verrà terminata nei primi mesi del 2007.
Per ulteriori informazioni
www.seves.it
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[post_excerpt] => Seves, leader mondiale nel settore del mattone in vetro, è da sempre con la gamma Vetroarredo sinonimo di tecnologia e innovazione, al servizio della grande Architettura.
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[post_content] => La scelta di Pegasus è stata effettuata dai progettisti dopo un’attenta analisi di varie possibilità.
Il mattone Pegasus di Vetroarredo comprende tutte le migliori prestazioni proprie al mattone in vetro, a partire da un’altissima trasparenza.
A ciò aggiunge in modo esclusivo la possibilità di riduzione della fuga tra i mattoni fino a un limite minimo di mm.2,00.
Inoltre, nella versione metallizzata prescelta, consente un’aumentata riflettenza dovuta alla metallizzazione dei bordi esterni.
Dal punto di vista della prestazione, il rapporto di resistenza meccanica è migliorativo rispetto a un mattone a sezione tradizionale posato con una fuga cementizia superiore a mm.10.
Restano invariate le caratteristiche prestazionali relative all’isolamento termico e al fattore di isolamento acustico presenti in tutta la gamma Seves Vetroarredo.
Nel primo intervento di Assago, il tema con cui confrontarsi è stato la “galleria/strada” interna al Centro commerciale.
Il Centro, interamente realizzato in struttura metallica, richiama sia nella sua definizione formale e cromatica che nella scelta dei materiali “Les passages” o le stazioni del metrò, elementi tipici dell’architettura urbana dei primi decenni del ‘900 a Parigi .
La scelta progettuale è stata quindi quella di “rinunciare” al principio puramente commerciale della vetrina come elemento espositivo, per proporre, in maniera estremamente coraggiosa, forte e soprattutto ben riuscita, due “schermi” in Vetroarredo a definire la facciata del negozio, quasi fosse un esterno urbano.
Il risultato è stato di grande effetto scenico e di estrema coerenza architettonica con il contesto nonché di grande capacità “attrattiva”.
Nell’intervento a Savignano sul Rubicone, realizzato in un edificio esistente a due piani, il tema architettonico è stato invece tutto rivolto “all’interno”, alla realizzazione di strutture come forti elementi di arredo, e con una dignità formale che andasse oltre il limite delle sole funzioni commerciali.
Sono state così progettate e realizzate sette torri a base quadrata, suddivise in due serie che si fronteggiano (una da 5 torri su un lato, e una da 2 torri sull’altro).
Lo sviluppo verticale di ogni torre è di ml. 7,65 circa, in un unico volume.
La fuga tra i mattoni ha la dimensione di mm. 5, e tutti i corsi di mattoni sono stati armati con tondini d’acciaio del diametro di mm. 6 posti sia in verticale che in orizzontale.
La parte terminale delle torri è stata incoronata con un bordo in acciaio inox lucido.
Le torri, poste ai lati delle scale mobili, formano un colonnato che rafforza i collegamenti verticali, e include in un solo volume i due piani commerciali.
Anche per questo intervento è stato privilegiato il mattone Pegasus Metallizzato ondulato, a cui è stato abbinato il mattone in vetro angolare per dare continuità ai materiali delle torri.
Le torri funzionano, al solo piano terra, come salette di prova; l’accesso all’interno è consentito dal fatto che un lato della base quadrata è lasciato libero (la struttura in mattone in vetro è di fatto una U), attrezzato con una tenda, e le due pareti parallele terminano in testa con mattoni Pegasus terminali lineari.
Con la stessa logica è stato realizzato il vano scale e l’accesso all’ascensore; i due elementi sono stati “incapsulati” in una scatola di vetro specchiante bordata di acciaio lucido, con un elevato effetto scenico e di indiscutibile eleganza.
Anche in questo caso gli angoli sono stati realizzati con mattoni specifici, e in testa alle pareti sono stati impiegati mattoni Pegasus terminali lineari per completare la struttura senza dover aggiungere altri materiali di finitura.
L’intervento di Sesto Fiorentino ha avuto come tema principale il rifacimento della “pelle” di un vecchio edificio industriale realizzato con un sistema prefabbricato trave-pilastro.
Le facciate principali sono costituite da specchiature rettangolari regolari delle dimensioni di circa mq.30 cadauna.
L’ubicazione del fabbricato è commercialmente molto significativa affacciandosi sul fronte stradale di accesso alla città di Firenze dall’autostrada A1 e a fianco di altre attività commerciali con un notevole “peso” attrattivo.
Anche qui la combinazione di materiali (mattoni in vetro e acciaio) ha egregiamente risolto il problema della riqualificazione del fabbricato, ridandogli dignità architettonica; ha inoltre consentito di riequilibrare il peso con gli edifici circostanti, evitando lo “schiacciamento” visivo dovuto alla presenza di strutture commerciali “forti” al contorno.
I materiali hanno permesso anche di soddisfare le richieste principali della committenza: funzionalità ed eleganza.
Sono stati inoltre risolti i problemi connessi all’illuminazione naturale diurna e artificiale notturna creando, in questo caso, un effetto simile a un caleideoscopio di luce.
Inoltre tutte le specchiature sono state progettate per garantire un elevato isolamento acustico.
La struttura è dimensionata per soddisfare i requisiti di legge relativi a una spinta del vento pari a Km./h. 120.
Infine, tutte le strutture in mattone di vetro soddisfano le aspettative relative all’effetto ”martellamento” a cui possono essere sottoposte durante un evento sismico.
Tutti gli interventi sono stati realizzati in opera, utilizzando ditte estremamente specializzate consigliate dalla Seves Vetroarredo, come la Carro srl di Bollate (Milano).
Per ulteriori informazioni sui prodotti Seves Vetroarredo
www.vetroarredo.com
[post_title] => Tre differenti contesti, un'unica soluzione: Seves Vetroarredo
[post_excerpt] => Il gruppo di progettazione della Conbipel spa, coordinato dall’architetto Cristiana Ghno e dallo Studio Baciocchi e Associati di Arezzo (Arch. Daniele Detti e Arch. Massimiliano Naldi), si è confrontato con il prodotto SEVES Vetroarredo in tre diversi contesti progettuali.
Il primo in un nuovo punto vendita all’interno del centro Commerciale Carrefour di Assago (Milano).
Il secondo in un edificio esistente a Savignano sul Rubicone in provincia di Rimini, nell’ambito di una vasta area commerciale. Il terzo nel punto vendita di Sesto Fiorentino (Firenze) in un ex opificio industriale.
Per tutti e tre gli interventi gli architetti hanno deciso l’impiego del mattone Pegasus Metallizzato ondulato al fine di dare una caratterizzazione riconoscibile a tutte le sedi Conbipel di nuova realizzazione (dimensioni nominali del mattone mm.190x190x80).
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[post_content] => Seves Glassblock è leader nella produzione di mattoni di vetro per l’architettura e l’interior design. La sua vasta gamma di prodotti offre soluzioni innovative, caratterizzate da uno stile unico e da una tecnologia di ultima generazione.
Inoltre, per le specifiche esigenze progettuali, Seves prevede un esclusivo servizio Tailor Made che garantisce la possibilità di creare su misura il mattone di vetro desiderato.
Le Terme di Tiberio a Panticosa, nel 2007. La Biblioteca Universitaria di Deusto, a Bilbao, nel 2008. La Maison Hermès di Tokyo, progettata da Renzo Piano nel 2001. Basterebbero i nomi di questi tre gioielli architettonici realizzati con i mattoni di vetro Seves – summa di ricerca, sperimentazione ed eccellenza produttiva – per dare l’immagine di un’azienda innovativa, capace di anticipare le tendenze del mercato, di proporre soluzioni sempre all’avanguardia e di ampliare le potenzialità costruttive del proprio prodotto.
Ma non solo, poiché Seves è prima anche nel sostenere una filosofia del lavoro che metta al centro di tutto il sistema ambientale. Un processo virtuoso per il raggiungimento di ambiziosi obiettivi: minimizzare le emissioni degli stabilimenti, proteggere le nuove generazioni, essere protagonisti di un salto verso il futuro che sia sinonimo di innovazione sostenibile.
Queste prerogative sono alla base per la realizzazione di un prodotto che risponde alle molteplici soluzioni funzionali: risparmio energetico, resistenza, sicurezza, isolamento acustico, ma anche luminosità e colore. Il mattone di vetro Seves Glassblock è una perfetta sinergia di design e tecnologia, garantito da verifiche e certificazioni di alto livello.
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Info dalle aziende - Mattoni in vetro a tinte forti - INFOBUILD