Nuovo Centro Congressi all’EUR

L’edificio si presenta come un grande contenitore traslucido alto 39 metri, orientato longitudinalmente.
Sui lati trasversali, due piazze aperte al quartiere e alla città: una prima dialoga direttamente con il quartiere e si potrà percorrere da viale Europa a viale Shakespeare, la seconda, spazio modulabile a piacere con strutture mobili, accoglierà e veicolerà i convegnisti nelle varie sale del centro.
Linee semplici e squadrate rendono omaggio all’architettura razionalista degli anni Trenta che segna il volto dell’EUR e al Centro Congressi di Adalberto Libera.
All’interno di questo involucro, una nuvola di acciaio e di una membrana in fibra di vetro di 3500 mq è sospesa su una superficie di 10.000 mq ed accoglierà un auditorium e sale riunioni. In più il centro avrà due sale conferenze ed ampi spazi per i foyers, i caffè e il ristorante per uno spazio complessivo polifunzionale di 15.000 metri quadrati.
La nuvola, retta da un reticolo ortogonale di travi reticolari piene d’acciaio e sospesa tra il pavimento e il soffitto della grande hall dei convegni, illuminata farà vibrare da lontano l’edificio che, da ogni lato, offrirà una visuale sempre diversa.
“Il passaggio della Nuvola da un pensiero alla sua costruzione reale spero che potrà emozionare i romani come io stesso ne sono stato emozionato”.
Massimiliano Fuksas

Il progetto
Il Palazzo Congressi sorgerà accanto alle Torri delle Finanze, su un’area di 27.000 m! nel quartiere Eur tra le direttrici di viale Europa, viale Colombo, viale Asia e viale Shakespeare. Il nuovo centro diventerà. insieme all’edificio già esistente, il fulcro del sistema congressuale della zona, rispondendo alle richieste poste nel bando di concorso promosso dal Comune di Roma con l’intento di rafforzare l’immagine internazionale della capitale.
Il primo premio viene assegnato a seguito di un concorso internazionale nel 1998 al progetto dello Studio Fuksas: una struttura di 58.000 m! dimensionata per accogliere più di 10.000 persone, nella quale è previsto un auditorium di 1800 posti, due sale congressi da adibire in alternativa a mostre temporanee, un albergo di 600 stanze, il tutto dotato di servizi e collegamenti.
Un programma che si propone di controllare nel complesso le attrezzature che garantiscano i percorsi per le navette dirette ai parcheggi della capacità di 2500 posti auto.
Il sistema è organizzato intorno a un parallelepipedo traslucido, orientato in senso longitudinale, largo 75 m, lungo 198 m e alto 30 m, sui cui lati si aprono due piazze pensate come luoghi di sosta e di aggregazione. Entrambe appaiono in contatto diretto con il quartiere e servono da spazio di accoglienza e smistamento per gli utenti. La loro funzione è quella di agevolare l’integrazione del complesso nella città richiamando un più vasto pubblico attratto dalle opere d’arte esposte.
La semplicità della scatola esterna ricalca la linearità dello storico tessuto dell’Eur, legato all’architettura razionalista degli anni trenta e del preesistente Centro congressi di Adalberto Libera.
La nuvola, una forma totalmente libera in cui saranno ospitate le sale congressi, è il segno riconoscibile dell’intervento.
Apparirà sospesa all’interno dell’involucro. a mezz’aria tra il pavimento e il soffitto della grande hall illuminata. Progettata in acciaio e teflon, è sostenuta da una fitta maglia di nervature d’acciaio, controventata e poggiata su tre elementi verticali.
Il suo aspetto cambia a seconda della visuale, la sua immagine si trasforma di continuo e la nuvola ingabbiata fluttua come se fosse spinta da una corrente eolica.

Foto by @Francesco Colarossi



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