Tecnologia e innovazione in edilizia: occorre aprirsi alla digitalizzazione e all’inclusione 21/07/2025
Sono due le tipologie di rivelatori di fumo interessate dall’entrata in vigore del regime di marcatura CE obbligatoria a fine mese. La prima tipologia riguarda i dispositivi sonori di allarme incendio (UNI EN 54-3), mentre la seconda riguarda i rivelatori di calore puntiformi (UNI EN 54 parti 5 e 7). Per quanto riguarda la prima tipologia, la norma UNI EN 54-3 ricorda che lo scopo di un dispositivo sonoro di allarme incendio è quello di avvertire le persone che si trovano all’interno o nelle vicinanze di un edificio dell’evenienza di una situazione di emergenza di incendio, al fine di consentire a tali persone di adottare le misure appropriate. La norma riconosce che l’esatta natura del requisito sonoro, cioè la sua gamma di frequenza, il suo modello temporale e il livello di uscita, varia a seconda della natura dell’installazione, del tipo di rischio presente, delle misure appropriate da adottare, del tipo di segnali utilizzati per altri allarmi di emergenza diversa dall’incendio e delle differenze di usi e prassi nazionali. Pertanto, la norma risultante, invece di imporre requisiti comuni, specifica un metodo comune per la prova della prestazione operativa dei dispositivi sonori rispetto alle specifiche dichiarate dal fabbricante. Specifica dunque i requisiti e i criteri di prestazione per i dispositivi sonori di allarme incendio in un’installazione fissa destinati ad emettere un avvertimento acustico di incendio tra un sistema di rivelazione e di allarme di incendio e gli occupanti di un edificio, oltre che ai requisiti comuni per la costruzione e la robustezza dei dispositivi sonori, e per le loro prestazioni in condizioni di interferenza climatica, meccanica ed elettrica che possono verificarsi nell’ambiente di servizio. Essa è applicabile solo ai dispositivi la cui capacità di funzionamento deriva da mezzi di collegamento elettrico fisico a una sorgente esterna come un sistema di allarme di incendio, mentre non è applicabile nè ai dispositivi di diffusione sonora destinati principalmente ad emettere messaggi vocali di emergenza, nè ai dispositivi sonori di controllo, per esempio all’interno della centrale di controllo e di segnalazione. Per quanto riguarda invece la seconda tipologia di prodotti, ovvero i rivelatori di calore puntiformi, le norme di riferimento sono due. La prima, UNI EN 54-5, specifica i requisiti, i metodi di prova e i criteri di prestazione per i rivelatori di calore puntiformi per l’utilizzo in sistemi di rivelazione e segnalazione d’incendio installati in edifici, con l’avvertenza che per altri tipi di rivelatori di calore, o per rivelatori destinati all’utilizzo in altri ambienti, la norma sia utilizzata solo come guida. I rivelatori di calore con caratteristiche particolari e sviluppati per rischi specifici non sono coperti dalla presente norma. La seconda norma, UNI EN 54-7, riguarda, invece i rilevatori puntiformi funzionanti secondo il principio della diffusione della luce, della trasmissione della luce o della ionizzazione. In quanto norme armonizzate, ovvero norme emanate dal CEN (Comitato Europeo di Normazione) su specifico mandato della Commissione Europea e citate in Gazzetta europea, tutte contengono l’appendice ZA contenente l’indicazione delle caratteristiche di prodotto rilevanti ai fini della marcatura CE e i criteri da seguire per il controllo della conformit` dei prodotti alla norma di riferimento. Per informazioni: UNI, Alberto Galeotto, Comparto Costruzioni e-mail: costruzioni@uni.com Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
03/12/2025 Spese condominiali, ai morosi si può sospendere l’acqua. Anche se il contatore è in casa A cura di: Pierpaolo Molinengo Ai soggetti che non pagano le spese condominiali da più di sei mesi si può sospendere ...
24/11/2025 In quali casi la prima casa è confiscabile. I chiarimenti della Cassazione A cura di: Pierpaolo Molinengo Al contrario di quanto si possa immaginare anche la prima casa è confiscabile in caso di ...
18/11/2025 Parcheggio nel cortile condominiale, diritti e doveri dei singoli proprietari A cura di: Pierpaolo Molinengo Si può fare un parcheggio nel cortile condominiale purché sia garantita la sua funzione di permettere ...
17/11/2025 Nuove UNI EN 13877: materiali e requisiti aggiornati per le pavimentazioni in calcestruzzo Le nuove UNI EN 13877 aggiornano materiali, requisiti e prestazioni delle pavimentazioni in calcestruzzo. Ecco cosa ...
13/11/2025 Diritti di servitù e imposte: dal 2024 le indennità diventano redditi imponibili L’Agenzia delle Entrate chiarisce: l’indennità di servitù rientra tra i redditi diversi ai sensi dell’art. 67 ...
12/11/2025 Agevolazioni prima casa su immobili in costruzione, lo stop della Cassazione dopo tre anni A cura di: Adele di Carlo Le agevolazioni prima casa valgono anche sugli immobili in costruzione, ma non a tempo indeterminato. La ...
10/11/2025 Bonus edilizi, quando i crediti presenti nel cassetto fiscale si possono cedere A cura di: Pierpaolo Molinengo I crediti fiscali scaturiti dai bonus edilizi, quando sono già presenti nel cassetto fiscale, possono essere ...
31/10/2025 Decreto infrastrutture idriche 2025: oltre 957 milioni di euro per 75 interventi strategici A cura di: Stefania Manfrin Approvato il primo stralcio attuativo del Piano nazionale per la sicurezza infrastrutture idriche: 957 milioni di ...
30/10/2025 Interventi su immobili abusivi in sanatoria: il Consiglio di Stato chiarisce i limiti operativi A cura di: Adele di Carlo Si possono eseguire lavori di completamento o manutenzione durante la pendenza della sanatoria? Regole e limiti ...
29/10/2025 Bonus ristrutturazioni 2025 e residenti all’estero: Risposta n. 273/2025 dell'AdE, la detrazione resta al 36% A cura di: Stefania Manfrin La Risposta n. 273/2025 dell’Agenzia delle Entrate chiarisce che, nel 2025, il residente all’estero che ristruttura ...