Nei prossimi anni non ci sarà alcuna norma europea sulla qualificazione delle imprese di costruzione, ma solo un semplice Rapporto Tecnico. È questa la conclusione cui è arrivato il Comitato Tecnico CEN/TC 330 “Qualification of construction enterprises” nel corso della riunione plenaria che ha tenuto recentemente a Parigi. Il CEN/TC 330 ha in pratica preso atto delle insuperabili divergenze tra le diverse realtà nazionali, che hanno portato a raccogliere più di 300 pagine di commenti nella fase di inchiesta CEN sul progetto di norma europea prEN 13833. Il nuovo tipo di pubblicazione (CEN/TR – Technical Report), previsto ora dalle regole CEN, sarà un documento di carattere informativo che fornirà indicazioni sul contenuto tecnico dei lavori normativi svolti in seno al CEN/TC 330. Essendo l’argomento coperto da specifico mandato della Commissione Europea, si attende di sapere a breve come intenderanno muoversi a Bruxelles. Nel prendere atto della situazione, l’Italia ha ritenuto tuttavia opportuno porre evidenza sullo squilibrio derivante dall’inadempienza del CEN nei confronti del mandato, a differenza del CENELEC che pubblicherà la norma sulla qualificazione degli installatori elettrici entro qualche mese, nonché sull’opportunità che la Commissione Europea prenda atto dello stato dell’arte normativo raggiunto in sede CEN. Sul fronte dei prodotti da costruzione, la direttiva 89/106 (CPD) fissa un numero limitato (6) di requisiti essenziali che le opere devono avere e che i prodotti della costruzione, che in esse vengono incorporati in modo permanente, non devono assolutamente compromettere, o meglio devono contribuire a soddisfare. Questi requisiti possono essere applicabili tutti o in parte, in funzione delle caratteristiche dell’opera. La qualità del prodotto secondo la CPD si basa sui tre concetti fondamentali: l’idoneità all’impiego (le prestazioni del prodotto devono essere commisurate all’impiego previsto per il prodotto, in funzione del quadro esigenziale dell’opera posto alla base dell’intervento per soddisfare le esigenze dell’utenza), il controllo di produzione in fabbrica e la valutazione/attestazione della conformità (dalla semplice dichiarazione di conformità del produttore alla certificazione di conformità da parte di un ente di terza parte). Per quanto concerne la programmazione degli interventi e la progettazione delle opere, la UNI 10914 e la UNI 10722 coprono già tutti quegli aspetti che consentono al committente di esprimere la “qualità attesa”, attraverso la definizione di obiettivi, esigenze e vincoli dell’intervento nella forma di requisiti da soddisfarsi da parte del progetto, e al progettista di predisporre una documentazione progettuale che risponda ai requisiti di completezza, chiarezza, affidabilità e rispondenza ai requisiti espressi nel documento preliminare alla progettazione. Sensibili all’impatto che tali concetti hanno sul mondo delle costruzioni, UNI e ICMQ hanno predisposto per il 2003 un intenso programma di seminari mirati alla divulgazione della cultura della qualità delle costruzioni, in tutti i suoi aspetti, ed un suo utilizzo sempre più intenso nel settore. I primi due appuntamenti sono già programmati per il mese di gennaio. Il primo tratterà l’introduzione di un sistema qualità in una impresa di costruzioni, argomento oggettivamente complesso a causa della lunga durata del processo produttivo, delle differenze rilevanti fra i singoli processi per gli aspetti tecnici e di interfaccia (committenti, subappaltatori, ecc.), nonché della presenza di carenze negli strumenti gestionali di controllo. Il secondo, rivolto ai responsabili del Sistema Qualità dell’Azienda, ai consulenti e a tutti coloro che utilizzano la serie attuale delle UNI EN ISO 9000, consisterà invece in un aggiornamento sui concetti e i contenuti delle nuove “Vision 2000” (manuale della qualità, approccio per processi) e loro applicazione nel settore delle costruzioni. Gli appuntamenti successivi riguarderanno la marcatura CE dei prodotti da costruzione, l’introduzione dei Sistemi Qualità negli organismi di progettazione e la soddisfazione del cliente nel settore delle costruzioni. UNI, Alberto Galeotto Comparto Costruzioni tel. 02 70024.403, fax 02 70106106 costruzioni@uni.com Pubblicato su Edilizia e Territorio n. 1/2003 (13-18 gennaio 2003) 13/01/2003 Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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