Milano, residenze e negozi nel centro storico

Si chiama Gate Central. È uno degli ultimi progetti dello studio ACPV Antonio Citterio Patricia Viel. Un complesso edilizio residenziale e uno spazio retail che chiudono un vuoto storico, risalente alla Seconda guerra mondiale, e creano nuovi spazi urbani per il quartiere. Il progetto esecutivo è di BP+P Boffa Petrone & Partners

a cura di Pietro Mezzi

Gate Central, il nuovo complesso di Milano che fronteggia le Colonne di San Lorenzo
Sulla sinistra, Gate Central, il nuovo complesso che fronteggia le Colonne di San Lorenzo (render, ACPV)

Indice degli argomenti:

Presentato nei giorni scorsi il progetto di un nuovo complesso residenziale nella zona storica di Milano.Si chiama Gate Central e porta la firma dello studio internazionale di architettura ACPV Antonio Citterio Patricia Viel (il progetto esecutivo è di BP+P Boffa, Petrone & Partners).

La proposta dei progettisti intende chiudere il vuoto che permane dal conflitto bellico della Seconda guerra mondiale e creare, al contempo, nuovi spazi urbani per il quartiere.

Nuove residenze e negozi

Si tratta di 1.700 metri quadri di spazi per abitazioni e retail che, accompagnati a un intervento di riqualificazione dell’area circostante con spazi aperti al pubblico e a verde, andranno a colmare un vuoto urbanistico, restituendo un’area storica alla città.

L’edificio, che si sviluppa su quattro piani fuori terra e due interrati, ospiterà otto unità abitative e spazi retail al piano terra e al primo interrato, in linea con il mix di funzioni che caratterizza il quartiere.

Gate Central, il nuovo complesso che fronteggia le Colonne di San Lorenzo a Milano
Sullo sfondo, Porta Ticinese; in fondo sulla destra, il nuovo complesso residenziale (render Watermark)

Il progetto prevede una nuova accessibilità pedonale attraverso la creazione di una piazzetta interna semipubblica, che collegherà via dei Fabbri a corso di Porta Ticinese: l’accesso alle residenze sarà garantito attraverso un volume vetrato che illumina lo spazio pedonale antistante.

Gate Central a Milano, piazzetta interna
La piazzetta interna asservita a uso pubblico credits, ACPV

L’edificio è caratterizzato da una facciata che si distingue per le forature delle finestre in bronzo brunito, mentre il basamento in pietra naturale Ceppo di Gré, favorisce l’integrazione dell’edificio con il contesto.

Il nuovo complesso contribuirà alla rigenerazione urbana della zona, integrando più funzioni a uso privato e pubblico.

Gli aspetti architettonici ed edilizi

Il corpo edilizio, a forma di L, ricuce il vuoto urbano su corso di Porta Ticinese, in continuità con la cortina edilizia esistente, e genera una quinta scenica sulla piazzetta Laica, generando all’interno un’altra piccola piazza, più intima, asservita ad uso pubblico, sulla quale si affacciano le abitazioni esistenti.

Gate Central a Milano, Plastico della zona
Plastico della zona: in evidenza l’edificio a elle (credits, ACPV)

L’altezza complessiva dell’edificio è di 14 metri e 50. Gli interpiani sono di 4 metri al piano terra, 5 e10 al primo interrato, 3 e10 al secondo interrato, mentre ai piani primo e secondo è di 3 metri e 50. L’altezza dell’ultimo piano è variabile e presenta una copertura a falda.

Gate Central, il nuovo complesso che fronteggia le Colonne di San Lorenzo
Il nuovo edificio visto attraverso le Colonne (credits, ACPV)

L’accesso alle residenze avviene dalla piazzetta interna, raggiungibile attraverso un androne da corso di Porta Ticinese e da un passaggio da via dei Fabbri: per entrambi sono previsti cancelli che regolano l’accesso pubblico.

Il corpo scala vetrato, visibile dalla piazzetta interna, permette di raggiungere le unità immobiliari e avrà anche funzione di elemento illuminante nelle ore notturne. È presente anche un ascensore a uso esclusivo dei residenti, che collega i piani interrati.

Due le unità commerciali previste: la prima, con accesso dalla piazzetta Laica, si sviluppa solo al piano terra; la seconda con ingresso sul fronte delle Colonne di San Lorenzo si sviluppa anche al primo piano interrato. Per entrambe le unità è prevista anche un’entrata secondaria dalla piazza interna.

Nell’unità commerciale, su due livelli, oltre a una scala interna, sarà presente anche un montacarichi, con funzione di ascensore per disabili.

L’accesso all’autorimessa avviene tramite un monta-auto con accesso da via dei Fabbri. Al secondo piano interrato sono garantiti box singoli e posti auto.

Gate central a Milano, Uno degli ingressi al complesso
Uno degli ingressi al complesso (render Watermark)

L’edificio si sviluppa su due volumi sovrapposti: un blocco in pietra (Ceppo di Grè) con grandi aperture (le vetrine dello spazio commerciale), sul quale poggia un volume con finiture effetto intonacato grigio chiaro.

La struttura dell’edificio sarà realizzata da travi e pilastri in cemento armato con solette piene alleggerite. I tamponamenti esterni saranno in blocchi termoisolanti, rivestiti in pietra o intonaco, con grandi serramenti in bronzo brunito. I portoni di ingresso saranno in bronzo brunito per le residenze e vetro-bronzo per il commerciale. La copertura a falda in cemento armato sarà rivestita con coppi in cotto di Possagno e presenterà un fronte in pietra naturale.

Accessi e passaggi al complesso residenziale Gate Central a Milano
Accessi e passaggi al complesso residenziale (render Watermark)

La piazza interna asservita a uso pubblico, con accessi regolati, consente la comunicazione tra via dei Fabbri e corso di Porta Ticinese, e per le caratteristiche geometriche e materiali è considerata una continuazione dello spazio.

Attraversando l’androne pavimentato in lastre piane di Serizzo della Valmasino, ci si trova in uno spazio dalla forma rettangolare, la cui pavimentazione con lastre in granito di Montorfano richiama l’orditura del sagrato della Basilica di San Lorenzo.

La differenza di quota tra gli accessi alle residenze e il livello del corso di Porta Ticinese è risolta da gradoni anch’essi in Montorfano – che hanno funzione di seduta e permettono l’inserimento di griglie verticali per l’aerazione naturale dei piani interrati.

Le sistemazioni a verde mitigano i salti di quota con specie sempreverdi, arbusti, graminacee ed erbacee perenni (Liriope) e alberature con portamento medio-piccolo (Lagestromenia e Cipresso nero).

Il volume del monta-auto si inserisce in questa differenza di quota e riprende il disegno delle ringhiere color bronzo.

Parlano Patricia Viel e Sara Busnelli

“Grazie a questo nuovo attraversamento che ristabilisce il collegamento tra via dei Fabbri e il Corso, una serie di spazi urbani tornerà a disposizione del quartiere – afferma Patricia Viel, co-fondatrice dello Studio ACPV -. Il progetto ripristina il tessuto edilizio storico, con un edificio con funzioni urbane e la creazione di spazi destinati a verde pubblico, colmando un vuoto creato dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale”.

“L’architettura contemporanea dell’edificio e la sua materialità richiamano e rispettano le importanti preesistenze – sostiene Sara Busnelli, partner ACPV e responsabile del progetto – stabilendo un rapporto unico con i vicini monumenti storici, che includono la medievale Porta Ticinese, il colonnato romano e la Basilica di San Lorenzo, una delle chiese più antiche di Milano”.


Antonio Citterio Patricia Viel (ACPV)

È uno studio di architettura e interior design, con sede a Milano. Fondato nel 2000 dagli architetti Citterio e Viel, opera a livello internazionale, sviluppando piani urbanistici, complessi residenziali e mixed-use, corporate headquarter, ristrutturazioni conservative di edifici pubblici e alberghi. Conta su un team di oltre 120 persone, coordinate da otto partner. Tra i progetti recenti, si segnalano Nexxt, la nuova sede di Fastweb al business district Symbiosis di Milano, Nove, un edificio per uffici a Monaco di Baviera, Arte, un edificio residenziale a Miami-Surfside, La Bella Vita, una torre residenziale a Taichung (Taiwan) e hotel di lusso in Europa, Medio Oriente e Asia.

BP+P Boffa, Petrone & Partners

Lo studio nasce all’interno del Gruppo Building e si specializza in interventi di progettazione architettonica e studi di fattibilità, interior design, ristrutturazione edilizia, restauro e direzioni lavori. Il Gruppo Building e lo studio BP+P, che hanno sedi a Torino e Milano, sono conosciuti per il progetto di The Number 6, “la casa più bella del mondo”, la trasformazione in condominio contemporaneo di una gemma del barocco a due passi da Piazza San Carlo a Torino, (premio ArchDaily come Building of the Year 2015 per la categoria restauro). Il Gruppo ha realizzato altre progetti Lagrange12, il restauro di un edificio del ‘600 all’angolo tra via Lagrange e via Giolitti sempre nel capoluogo piemontese, Quadrato, il progetto di recupero del convento di Sant’Agostino, una struttura ecclesiastica risalente al XVI secolo della Torino romana e l’intervento per le nuove OGR Officine Grandi Riparazioni, sempre nella città piemontese.



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