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Siza progetta una sede minimale per custodire il vasto patrimonio dell’architetto e artista Nadir Afonso. Artista, architetto, collezionista d’arte: Nadir Afonso è stato questo e molto di più. Un amico dei più grandi artisti del secondo Novecento come Pablo Picasso, Max Ernst, Giorgio de Chirico: Nadir Afonso è stato una figura attiva nel panorama intellettualee fervido sostenitore dell’arte. Per raccogliere il grande patrimonio di Afonso è stata progettata una fondazione che vede la firma di Alvaro Siza, maestro dell’architettura portoghese. La Fondazione Nadir Afonso si trova a Chaves in Portogallo, lungo la riva del fiume Tâmega. L’edificio ha una struttura rettangolare e sorge parallelo al fiume: una delle maggiori problematiche da dover risolvere era quella inerente all’alta probabilità di allagamenti che avrebbero rovinato l’edificio e le opere d’arte. La soluzione adoperata da Alvaro Siza per proteggere la Fondazione è stata quella di costruire l’intero edificio su una piattaforma di cemento rialzata, sostenuta da pareti trasversali al letto del Tâmega. La Fondazione ospiterà una collezione permanente proveniente dall’archivio di Afonso e mostre temporanee La Fondazione è accessibile mediante una rampa con pendenza del 6%, oltre che da due scale posizionate nella zona sud-ovest e nord-est della struttura. Il progetto della Fondazione L’archistar portoghese ha organizzato lo spazio suddividendolo in tre settori che percorrono l’intera lunghezza della struttura. Vediamo dunque la zona sud-ovest dell’edificio che presenta l’atrio, reception, guardaroba, ma anche un auditorium (con capienza di 100 persone), libreria e caffetteria. A nord-est troviamo invece altri ambienti dedicati alla presenza di un centro di sicurezza, una reception e gli spazi tecnici. Nella zona centrale della Fondazione troviamo le sale espositive permanenti che ospitano anche l’archivio e due sale espositive temporanee nelle ali centrali e sud-est. Un lucernario continuo che corre lungo il soffitto fa entrare luce naturale nell’ambiente della sala centrale, mentre il secondo spazio espositivo temporaneo è illuminato grazie alla presenza di una finestra continua lungo la parte centrale del muro. Il bianco è il colore dominante, che infonde leggerezza alla struttura: i muri esterni dell’edificio sono realizzati in cemento bianco, le scale in granito e i balconi sono di marmo. L’edificio s’integra perfettamente con il territorio circostante: il progetto della Fondazione Nadir Afonso è quello di recuperare le antiche rovine della Longras, oltre a conservare gli alberi da frutto presenti. img byFernando Guerra | FG+SG Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto