DISTESO: L’ISOLAMENTO ANTICALPESTIO

Campo di impiego

Isolamento anticalpestio

Descrizione del prodotto

Il progetto Neopor® Disteso® nasce dall’esigenza di risolvere il problema del rumore acustico da calpestio con un prodotto efficace, tecnologicamente innovativo e realmente rispondente a tutte le normative richieste in ambito italiano ed europeo. La lastra Disteso® è il risultato di studi e ricerche scientifiche in campo acustico, sviluppate nei Laboratori Lape e Termolan con metodologie, attrezzature specialistiche e personale altamente qualificato.

Il sistema del “Pavimento Galleggiante”, di cui Disteso® è l’elemento fondamentale, introduce una novità importante e un passo avanti nella progettazione e realizzazione strutturale architettonica, consegnando ai professionisti e progettisti uno strumento adeguato alle varie problematiche tecniche fino a oggi irrisolte.

Il pavimento galleggiante realizzato con il pannello Disteso® è l’efficace risposta all’esigenza di un ottimo isolamento dai rumori da calpestio, disponendo di un pavimento rigido.
I pavimenti galleggianti sono formati da un massetto galleggiante armato di spessore minimo 5 cm, appoggiato ad un pannello elastico Disteso® .
Il pavimento galleggiante è indicato nel caso di nuove costruzioni, in quanto con bassi costi si ottiene un pavimento con un ottimo isolamento al calpestio, a prescindere dalla superficie calpestabile di finitura, che può essere sia rigida (marmo ceramica, cotto, legno ecc…) che resiliente (pavimenti in linoleum, gomma o moquette). Naturalmente se la pavimentazione è resiliente, il solaio possiede un migliore isolamento al calpestio.
Per quanto riguarda invece le costruzioni esistenti, per realizzare il pavimento galleggiante occorre mettere a nudo la soletta portante.
Disteso® – materiale elastico e flessibile – realizza una separazione tra la soletta portante e il pavimento calpestabile, creando così un sistema oscillante che assorbe l’energia d’urto.
L’attenuazione offerta da questo sistema dipende principalmente dal peso del massetto ripartitore e dalla rigidità dinamica del materiale isolante.
Quanto più è elevato il peso del massetto ripartitore e quanto più è elastico il materiale isolante, tanto migliore è la protezione dai rumori di calpestio offerta dal sistema galleggiante.
La tecnica del pavimento galleggiante, se ben osservata, dà sicura garanzia di ottenere solai isolati dai rumori d’urto e rispondenti alle normative edilizie, consente di accrescere anche l’isolamento acustico del solaio dai rumori aerei e di migliorare l’isolamento termico di ogni unità abitativa.
L’efficacia del materiale elastico dipende oltremodo dalla sua continuità sul solaio; è infatti indispensabile che non vi siano collegamenti del massetto con le pareti: è a tal proposito che si utilizza sempre una fascia perimetrale di basso spessore ma con elevate proprietà elastiche.
Gli impianti elettrici, di aspirazione e di condizionamento, tubazioni idriche e di riscaldamento tradizionale, devono essere posati a diretto contatto del solaio portante e non possono essere inseriti nel massetto galleggiante.

Nelle immagini:
Foto 1. I pannelli
Foto 2. Sezione del pavimento
Foto 3. Sul solaio portante devono essere posate le tubazioni degli impianti, adeguatamente protette con malta cementizia.
Foto 4. Le tubazioni vanno collocate direttamente sul solaio grezzo e coperte dal sottofondo di compensazione, che potrà essere formato da cemento alleggerito, così da ottenere un piano per la posa del materiale isolante.
Foto 5. Per ottenere ottimi risultati ed evitare ponti vibrazionali tra soletta galleggiante, solaio portante e pareti, si incolla la fascia perimetrale AD 615 antivibrante di 6 mm. di pessore, con un lato adesivo che permette di mantenere la posizione durante la gettata del massetto.
Foto 6. Le lastre Disteso® devono essere posate senza interruzioni per garantire l’isolamento dal rumore di calpestio, avendo cura di sovrapporre alle lastre il foglio di politene della fascia perimetrale AD 615.
Foto 7. Dopo aver posato le lastre Disteso®, occorre stendere la pellicola protettiva PE 150 in politene e far sormontare i bordi della stessa, per impedire che la parte fluida del massetto penetri tra pannello e pannello.
Foto 8. Il massetto in calcestruzzo dovrà essere di almeno 5 cm. di spessore e armato con rete metallica elettrosaldata, o con fibre sintetiche.
Foto 9. Dopo la stagionatura del massetto possono essere posati pavimenti di ogni tipo. Il pavimento non dovrà essere a diretto contatto con l’intonaco della parete.
Foto 10. Dopo la posa del pavimento si rifila la fasci perimetrale al livello del pavimento finito.
Foto 11. Infine si procede alla posa del battiscopa, che non dovrà essere in nessun caso a contatto con il manto di pavimentazione.

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