Classico, che rispecchia lo stile italiano tradizionale, caldo e accogliente, fatto di semplicità a tinte calde.
Contemporaneo, dal design lineare, adatto per chi ama la tecnologia e cerca rigore e funzionalità.
Minimal, dallo stile essenziale senza mezze misure, in cui la luce assume un ruolo fondamentale per arredare con linearità e stile.
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[post_title] => Progetti personalizzati con il sistema costruttivo Wolf Haus
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[post_content] => Gli edifici in legno Wolf Haus sono perfetti anche per il settore direzionale, garantendo condizioni di lavoro confortevoli e, quindi, un ottimizzazione delle prestazioni lavorative.
Il team di professionisti Wolf Haus progetta e costruisce edifici lavorativi tecnologicamente avanzati in Bioedilizia, che permettono di operare in un ambiente di altissimo comfort e con ottime prestazioni energetiche.
Wolf Haus permette di lavorare all'interno di un ambiente efficiente e salubre. I suoi edifici garantiscono, infatti, comfort termico e acustico, generando un clima interno omogeneo ed equilibrato grazie alle proprietà termiche del sistema costruttivo e allo studio approfondito dei materiali.
[caption id="attachment_736746" align="aligncenter" width="1200"] Edificio direzionale Colfosco SPA realizzato con struttura in legno Wolf Haus[/caption]
Inoltre, l'uso di guaine protettive ed elementi di connessione genera un'ottima tenuta all’aria garantendo ambienti sempre asciutti con assenza di umidità e muffe.
Nello specifico Wolf Haus realizza:
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[post_title] => Edifici in legno per il settore scolastico
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[post_content] => Gli edifici in legno di Wolf Haus sono perfetti per la realizzazione di sopraelevazioni e ampliamenti grazie alla leggerezza che contraddistingue il legno.
Perché è meglio utilizzare strutture in legno per la realizzazione di sopraelevazioni e ampliamenti? Sicuramente gioca un ruolo determinante il peso ridotto di un telaio in legno rispetto alla struttura tradizionale, riducendo di conseguenza l'impatto sulle fondazioni.
Un secondo fattore è dato dai costi ridotti. Infatti, la realizzazione di un telaio in legno richiede tempi nettamente inferiori rispetto a quelli necessari per realizzare strutture tradizionali.
[caption id="attachment_736721" align="aligncenter" width="1200"] Sopraelevazione di un complesso residenziale a Bolzano[/caption]
Infine, il legno offre massima sicurezza e maggiore possibilità di sperimentazione in termini architettonici, adattandosi perfettamente anche a zone con elevato rischio sismico che prediligono la realizzazione di sopraelevazioni utilizzando materiali leggeri.
Wolf Haus realizza in sicurezza sopraelevazioni e ampliamenti su strutture sia in legno che in muratura, in modo semplice e veloce, rispondendo a ogni esigenza costruttiva degli edifici già realizzati e alle evoluzioni di utilizzo nel tempo degli stessi.
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[post_title] => Edifici in legno per sopraelevazioni e ampliamenti
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[post_content] => Wolf Haus realizza edifici in legno che godono di elevate prestazioni antisismiche grazie alla leggerezza della struttura lignea.
Le caratteristiche antisismiche che rendono sicuri gli edifici in legno Wolf Haus sono state ottenute grazie a un importante progetto di ricerca svolto da EUCENTRE di Pavia (Centro Europeo di Formazione e Ricerca in Ingegneria Sismica, Università di Pavia).
L'obiettivo della ricerca è stato quello di testare la resistenza al sisma del sistema costruttivo a telaio Wolf Haus mediante modelli di calcolo sperimentali che hanno permesso di individuare aspetti tecnologici da migliorare e di certificare alcuni fattori previsti in normativa.
[caption id="attachment_736798" align="aligncenter" width="1200"] Le caratteristiche antisismiche che rendono sicuri gli edifici in legno Wolf Haus[/caption]
Il progetto è stato suddiviso in quattro fasi: dallo studio delle singole parti che compongono la struttura fino alla simulazione su tavola vibrante di un edificio a quattro piani.
https://www.youtube.com/watch?v=-vcYicdDdJs&ab_channel=WolfSystemSrl
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[post_title] => Edifici in legno antisismici
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[post_content] => Wolf Haus Energia Più è la tecnologia impiegata da Wolf Haus per realizzare case indipendenti da fonti energetiche fossili che riescono a produrre più energia di quella di cui hanno effettivamente bisogno per soddisfare il fabbisogno energetico primario.Tutto questo è possibile grazie all'altissima qualità e all'elevata coibentazione dell'involucro abitativo che minimizza il consumo energetico, interamente coperto da una serie di sistemi impiantistici a basso consumo, alimentati da energia rinnovabile prodotta dall'impianto fotovoltaico.
[caption id="attachment_736819" align="aligncenter" width="1200"] Gestione dell'energia con Wolf Haus Energia Più[/caption]
Questa tecnologia è applicabile ai progetti già dal 2011 e lavora assieme a una serie di accorgimenti che contribuiscono all'ottenimento di un risparmio energetico di questa notevole portata:
scelta degli impianti giusti per abbassare le bollette;
ottimale sfruttamento dell’energia solare per la rete elettrica ed idrica;
utilizzo di una struttura in legno per la casa, che garantisce l’isolamento delle pareti e la tenuta all’aria;
impiego intelligente di ombreggiamenti, anche automatizzati, che schermano le vetrate dall'irraggiamento solare estivo, evitando il surriscaldamento interno della casa e limitando il consumo energetico;
uso della domotica e dell’automazione implementabile che aumentano le performance ed ottimizzano le risorse autonomamente.
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[post_title] => Wolf Haus Energia Più: tecnologia per case a bilancio energetico positivo
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[post_content] => Wolf Haus realizza edifici in legno che riescono a rispondere ai requisiti di massima sicurezza e durata.A tale proposito le sue strutture sono indicate per il settore sanitario, un ambito in cui è necessario lavorare sempre con la massima efficacia e per il quale sono imprescindibili caratteristiche di resistenza ai sismi e al fuoco. Wolf Haus garantisce anche altri importanti aspetti, utili in questo settore, comfort termico e acustico. Riescono, infatti, a generare un clima interno omogeneo ed equilibrato sfruttano solo le proprietà termiche del sistema costruttivo e a creare condizioni acustiche ottimali grazie allo studio approfondito dei materiali e ai test effettuati su pareti e solai.
[caption id="attachment_736795" align="aligncenter" width="1200"] Spazi interni della RSA Valtellina Residence a Sondrio by Wolf Haus[/caption]
A questi aspetti si aggiunge il vantaggio di un'ottimale tenuta all’aria ottenuta con l'utilizzo di guaine protettive ed elementi di connessione. Il risultato? Ambienti sempre asciutti con assenza di umidità e muffe.
Gli edifici in legno di Wolf Haus possono assumere la funzione di:
Vanni Bottaro, Direttore Commerciale di Wolf Haus: il sistema prefabbricato a telaio
Uno degli aspetti più innovativi del progetto di social housing della Fondazione Don Angelo Bellani è l’adozione del sistema prefabbricato a telaio, una tecnologia costruttiva che consente di ridurre i tempi di realizzazione, migliorare le prestazioni energetiche e garantire elevati standard di sicurezza.
Vanni Bottaro, Direttore Commerciale di Wolf Haus, ci ha spiegato nel dettaglio il funzionamento di questa tecnica, le sue peculiarità rispetto ad altri sistemi in legno e i vantaggi concreti in termini di efficienza, qualità e sostenibilità.
Trattandosi di un edificio per il terzo settore c’è l’enorme vantaggio che è possibile rientrare nel Superbonus 110 fino a 31 dicembre 2025, motivo per cui il rispetto delle tempistiche è fondamentale. Oltre a ingegnerizzare il progetto, Wolf Haus ha collaborato per le asseverazioni tecniche e per il computo metrico con prezziario DEI. Inoltre l’azienda farà lo sconto in fattura alla Fondazione.
Il sistema telaio, cosiddetto platform frame, è una struttura formata da traversi orizzontali – uno inferiore e uno superiore – che servono per il fissaggio, e montanti verticali, che hanno la funzione di pilastri che assolvono ai carichi verticali e vengono dimensionati e distanziati l’uno dall’altro in funzione dei carichi e dei piani.
[caption id="attachment_748440" align="aligncenter" width="1200"] Schema della parete costruttiva[/caption]
“Quindi di solito – ci spiega Vanni Bottaro – l’interasse tra montante e montante va dai 41 cm ai 65 cm, mentre lo spessore dei montanti può essere di 12 o di 16 cm a seconda dei carichi e dei piani superiori”. La struttura viene poi tamponata da entrambi i lati con dei pannelli che svolgono una funzione strutturale, servono per i carichi trasversali e possono essere in OSB classe 3 oppure in gesso fibrorinforzato.
Quali sono i vantaggi di costruire con prefabbricazione a telaio rispetto agli altri sistemi?
“La tecnica da utilizzare dipende dal progetto, dall’esigenza strutturale. Rispetto all’X-LAM il vantaggio dei sistemi a telaio è che in cantiere le pareti arrivano già con gli infissi premontati, ci sono addirittura le tapparelle, i davanzali, tutte le nastrature e la sigillatura dell’infisso che deve garantire la tenuta all’aria, fondamentale anche per l’efficienza energetica. Questo livello di prefabbricazione viene realizzato presso il nostro stabilimento, il che garantisce tempi più rapidi e di lavorare in qualsiasi condizione climatica, cosa non possibile in un cantiere in cui si è condizionati dalle intemperie e dalle temperature esterne.
Anche dal punto di vista della sicurezza, lavorare sempre a quota zero è diverso che lavorare sul ponteggio. Ma non solo, la prefabbricazione a telaio permette di fare anche le predisposizioni per la parte impiantistica ed elettrica. Arriviamo a mettere il cappotto finito al 90%”.
[caption id="attachment_747994" align="aligncenter" width="1200"] Una parte degli edifici di questo cantiere si caratterizza per il particolare rivestimento a cappotto con un telo di protezione anti antipioggia e antivento.[/caption]
L’X-LAM non permette una prefabbicazione così spinta?
"Con l’X-LAM si prefabbrica solo la parete portante in legno grezzo, già predisposta con i fori per porte e finestre, ma priva di infissi e cappotto esterno. Per questo motivo lo definisco un sistema di semi-prefabbricazione.
Il sistema a telaio è ideale fino a 6 piani di altezza, perché oltre questa altezza dovremmo costruire pareti con montanti estremamente ravvicinati. In edifici oltre i 6 piani, dunque, l’X-LAM offre un vantaggio strutturale. Utilizziamo l’X-LAM quando abbiamo singole pareti interne con elementi come gradini a sbalzo e quando costruiamo vani ascensore e vani scale. In questo progetto il vano scala e il vano ascensore sono stati realizzati in cemento armato per una scelta statica, ma è possibile costruirli anche in legno, specialmente con l’X-LAM, che grazie alla sua struttura piena garantisce un miglior fissaggio. Negli edifici oltre i 10 piani è preferibile scegliere sistemi misti, quindi legno-calcestruzzo o sistemi ibridi".
Quali sono le eventuali criticità in un cantiere come questo?
“Abbiamo lavorato in un lotto circondato da strade e palazzi, un cantiere come questo va gestito con estrema attenzione. Le pareti arrivano in cantiere pronte per essere montate, già predisposte nell’ordine corretto. Durante il trasporto vengono posizionate in verticale e si utilizzano dei distanziatori morbidi, in modo che gli infissi non subiscano danni. Naturalmente possono capitare degli inconvenienti, ma è davvero molto raro. Gli imprevisti possono capitare in qualsiasi cantiere e la prefabbricazione in stabilimento li riduce”.
Questa struttura è divisa in tre parti, come mai?
“La suddivisione in tre blocchi è stata dettata da esigenze della committenza e da alcuni adattamenti al progetto. Rispetto al cronoprogramma che c’eravamo dati, ci sono stati dei rallentamenti dovuti alle condizioni meteo e a una modifica progettuale: dopo l’approvazione del progetto esecutivo, il vano corsa ascensore è stato ampliato per renderlo idoneo a un porta-lettighe, in modo da garantire un accesso adeguato anche a persone con mobilità ridotta. Si tratta di un edificio adibito a Social Housing, che deve poter rispondere alle esigenze di un’utenza con problemi di mobilità e di persone anziane. Questa modifica ha inciso sul completamento della fondazione, quindi abbiamo rivisto le fasi di montaggio, dividendolo in tre blocchi per non ritardare la consegna. Il montaggio del primo blocco è iniziato il 26 di novembre, il secondo blocco il 13 di gennaio e il terzo blocco è partito il 24 febbraio”.
[caption id="attachment_747991" align="aligncenter" width="1200"] La realizzazione del primo blocco[/caption]
Quando è prevista la consegna “chiavi in mano”?
"Tutto l’edificio sarà consegnato il 18 di luglio, sono tempistiche davvero straordinarie per un edificio di 4.400 metri quadri. Un risultato legato al livello spinto di prefabbricazione delle pareti, ma anche alla possibilità di portare avanti tutte le lavorazioni, dalle pareti interne non portanti in cartongesso, agli impianti e ai pavimenti, in tutta sicurezza, contemporaneamente e in modo indipendente dall’involucro. Un lavoro di queste dimensioni in edilizia tradizionale richiederebbe un anno e mezzo. Noi lo consegneremo in otto mesi di cantiere”.
Parliamo di aspetti fondamentali quali sicurezza, efficienza energetica e antisismica. Come li avete affrontati? Quali sono gli accorgimenti in una struttura di questo genere?
“La progettazione è stata sviluppata su misura, rispettando tutte le normative vigenti, in particolare il DM 2018 per la sicurezza strutturale. Il nostro sistema garantisce resistenza ai carichi e al vento, ed è stato sottoposto a severi test di simulazione sismica. Da un punto di vista antisismico il nostro sistema è stato testato su una tavola vibrante all’Eucentre di Pavia nel 2011, nell’ambito di un progetto di ricerca che è durato 15 mesi. Inizialmente abbiamo testato gli elementi singoli (pareti, solai, pareti con aperture), poi un edificio completo di quattro piani, che rappresentava la massima altezza testabile in laboratorio. Abbiamo sottoposto la struttura a vibrazioni progressive, verificando che mantenesse integrità ed efficienza delle connessioni. In seguito, per renderlo realistico al 100%, abbiamo testato l’edificio completamente rifinito con cappotto, infissi, massetti e pavimenti, portandolo a un’accelerazione di 1,48g, superando di cinque volte il massimo valore previsto dalla normativa italiana (ag = 0,28g, NTC18) e gli accelerogrammi registrati nei terremoti di L’Aquila e Kobe. Il risultato? L’edificio non solo ha resistito senza crolli, ma non ha riportato alcun danno strutturale, ottenendo così una certificazione antisismica e anti-danno che ne conferma l’affidabilità anche in condizioni estreme”.
Spesso si pensa che le case in legno da un punto di vista dell'antincendio siano meno sicure delle costruzioni tradizionali...
“Il legno naturalmente brucia, ma essendo un ottimo isolante ha il grosso vantaggio che non trasmette il calore, per cui le fibre interne conservano la propria capacità portante. Nelle strutture a vista la velocità di carbonizzazione è ben conosciuta, il che permette di sovradimensionare la sezione portante per garantire la stabilità della struttura in caso di fuoco. Al contrario dell’acciaio, che invece per rimanere a vista deve essere protetto con vernici intumescenti che devono essere periodicamente rinnovate perché l’acciaio quando arriva sui 750-760° collassa. Negli edifici in legno destinati all’uso residenziale, le strutture non rimangono mai a vista, ma sono protette da lastre in gesso, che rallentano notevolmente l’azione del fuoco. Noi abbiamo certificato la resistenza al fuoco con ETA, riconosciuta a livello europeo, e abbiamo condotto test specifici presso l’Istituto per il Legno in Austria: dopo 2 ore di esposizione al fuoco, il pannello e il montante della parete testata erano intatti. Non solo non è passato fumo, ma la temperatura sulla superficie esterna della parete, esposta a oltre 1000°C, è rimasta tra 14°C e 24°C, senza alcuna perdita delle proprietà statiche e meccaniche".
La committenza vi ha dato delle indicazioni precise, visto che appunto è un progetto di social housing, oppure avete avuto totale libertà?
"Abbiamo collaborato con tutto il gruppo di progettazione coordinato dall’ Ing. Pier Carlo Beretta e dall’Arch. Cristina Pezzaglia che hanno curato il progetto preliminare e la successiva gara d’appalto. Il progetto definitivo è stato sviluppato congiuntamente, con l’obiettivo di rispettare il budget stabilito, una scelta a mio avviso strategica. Un progetto esecutivo ben definito permette di ottimizzare i calcoli strutturali e di integrare al meglio il sistema prefabbricato in legno Wolf Haus, riducendo il rischio di imprevisti in fase di costruzione.
Sebbene la fase di progettazione richieda un investimento iniziale maggiore, questo metodo consente di evitare ritardi e costi extra in cantiere. Nello sviluppo del progetto esecutivo abbiamo rispettato le indicazioni date dalla Fondazione, garantendo che la struttura rispondesse pienamente alle esigenze del social housing”.
Lei dott. Bottaro è all'interno anche dell'associazione Filiera Legno. Come sta andando il settore?
"Filiera Legno è una Federazione che raggruppa solo quattro associazioni: Legno Edilizia, che comprende circa 330 aziende operanti nella filiera delle prime lavorazioni (dalle segherie ai costruttori di edifici in legno), Assopannelli, Assoimballaggi e Assocofani. Questa tipologia di aziende ha delle dinamiche, anche a livello normativo, diverse da quelle del settore arredo (che rientrano in Assolegno), quindi era giusto avere una propria identità. Il primo osservatorio relativo al mercato 2023 segnala una crescita del mercato del legno del 3,2% rispetto al 2022. Le aziende con fatturato sopra i 20 milioni di euro sono quelle che sono cresciute di più, con una media del 4,6% e un incremento del costo del personale del 7%, segnale di un aumento dell’occupazione. I dati a preconsuntivo dicono che nel 2024 c’è stato un calo dovuto principalmente alla fine del Superbonus e all’aumento dei tassi di interesse che hanno rallentato l’erogazione dei mutui. A sostenere il comparto c’è però il settore degli appalti pubblici, in particolare quello scolastico: circa il 40% delle scuole realizzate con il PNRR sono in legno.
Fortunatamente, dalla scorsa estate i tassi di interesse hanno iniziato a calare, favorendo una ripresa del mercato privato. Tuttavia, l’eliminazione dello sconto in fattura e della cessione del credito ha avuto un impatto negativo significativo. Noi di Wolf Haus, che fortunatamente abbiamo chiuso il 2023 con risultati migliori rispetto all’anno precedente, abbiamo scelto di supportare molti clienti per agevolare il loro accesso agli incentivi rimanenti".
La parola ai progettisti: l’evoluzione di un progetto tra esigenze sociali, sostenibilità e innovazione
Dietro la realizzazione del nuovo complesso di social housing della Fondazione Don Angelo Bellani c’è un lungo percorso di studio e progettazione, iniziato oltre 12 anni fa. L’Ing. Pier Carlo Beretta, direttore dei lavori e coordinatore del progetto, e l’Arch. Cristina Pezzaglia ci hanno raccontato la storia di questo edificio, nato come pensionato per le infermiere di un ospedale, poi diventato sede della Questura fino al suo trasferimento in un nuovo immobile. Dall’iniziale volontà di riqualificare l’edificio esistente si è poi passati a un intervento di demolizione e ricostruzione per garantire maggiore efficienza, sicurezza e sostenibilità.
“Iniziamo a parlare della tipologia di progetto – spiega l’Ing Beretta – nato dalle esigenze della committenza che voleva che l’edificio fosse coerente con la propria natura di Fondazione che si occupa di RSA, da tanti anni gestisce un Fondo, che risale al 1800, con il vincolo di fare assolutamente delle opere sociali “a favore dei veri poveri di Monza” dice l’Abate Don Angelo Bellani, indicazione a cui il Consiglio di Amministrazione si è sempre attenuto. Nella valutazione delle iniziative che occorreva mettere in campo si sono passate in rassegna tutte le varie ipotesi di natura sociale".
A quale utenza è destinato questo progetto?
L’Arch. Cristina Pezzaglia spiega che “è un social housing che prevede una certa articolazione. Abbiamo optato per questa soluzione un po’ aperta, in stretta collaborazione naturalmente con il Comune. Il cuore di questa iniziativa è quello di offrire degli alloggi in natura temporanea per far fronte alle esigenze immediate di chi è sfrattato e si trova in strada. Tutta la progettazione è stata impostata 12 anni fa intorno a questo obiettivo. Nel 2013 sono stati fatti i primi studi di fattibilità e dopo tanti anni finalmente si è partiti. Nell’intervento di demolizione la normativa ci ha aiutato perché ci ha consentito non solo di recuperare la volumetria che c’era, ma anche di fare un leggero aumento. Anche il fatto che la committenza sia una ONLUS ci ha aiutato molto salvaguardando la possibilità di beneficiare del Superbonus 110. Naturalmente questo ci obbliga a rispettare certe scadenze, formalità e burocrazia infinite, però niente di insormontabile”.
Perché avete scelto un sistema costruttivo prefabbricato in legno?
“Prima di tutto la rapidità, sottolinea l’Arch. Pezzaglia . Abbiamo investito molto tempo negli studi di fattibilità per decidere come ristrutturare l’immobile e la decisione su questa morfologia e questo progetto è stata lunga. Di fatto abbiamo iniziato i lavori da pochissimo e in sostanza il termine posto dal Superbonus è il 31 dicembre 2025: quindi tempi brevi massimo risultato”.
“Ci sono state naturalmente anche altre considerazioni – aggiunge l’Ing. Beretta – soprattutto a livello di risparmio energetico e di comfort abitativo, tanto più che l’utenza a cui noi ci rivolgiamo è ‘un po’ fragile’. Seppur comportando un leggero aumento dei costi iniziali rispetto ai sistemi tradizionali, i benefici a lungo termine, sia in termini di efficienza energetica che di tempi di realizzazione ridotti, hanno reso questa soluzione la più vantaggiosa. Il Consiglio di Amministrazione ha condiviso questa visione e supportato la scelta. Pur trattandosi di un’iniziativa privata, abbiamo adottato un approccio rigoroso tipico delle opere pubbliche, con criteri stringenti sia nella progettazione che nella selezione dell’impresa esecutrice, scelta attraverso una gara molto complessa.
Io, l’Arch. Pezzaglia e altri colleghi siamo anche andati a vedere materialmente le sedi dove queste imprese lavorano il legno. Alla fine abbiamo scelto in modo oggettivo la soluzione Wolf Haus".
E’ un edificio che risponde alle richieste della direttiva Case Green?
“E’ un edificio NZEB, in classe A2, quindi i consumi sono bassissimi. L’obiettivo è di arrivare a consumi pari a zero. Bisogna vedere come gli inquilini gestiranno i consumi" - Arch. Cristina Pezzaglia
Quali soluzioni avete utilizzato per arrivare all’NZEB ?
L’Arch. Pezzaglia mi spiega che su tetto verranno installati “pannelli fotovoltaici su tutta la superficie disponibile del tetto, in linea con le normative vigenti al momento della progettazione. Per garantire un’elevata efficienza energetica, abbiamo scelto lana minerale come materiale isolante, preferendola alle plastiche per ottenere una prestazione ottimale anche nella stagione estiva, che in questa zona rappresenta la sfida più impegnativa in termini di comfort abitativo e contenimento dei consumi per il raffrescamento.
Il sistema impiantistico è basato su pompe di calore, integrate con una serie di automatismi e regolatori che consentiranno al gestore di ottimizzare i consumi, ad esempio bloccando le fasce di mobilità degli utenti. Abbiamo previsto oscuranti frangisole su tutti i lati dell’edificio, quindi senza concentrarci solo sulla parte calda”.
“L’aspetto energetico – spiega l’Ing. Beretta – è stato effettivamente molto curato. A questo progetto hanno contribuito una decina di professionisti ognuno con la propria specializzazione: oltre a me e all’Arch. Pezzaglia, due ingegneri impiantisti, il geologo, l’esperto per il suono, l’esperto per la sicurezza che è anche il rappresentante della committenza, lo strutturista in legno e lo strutturista in cemento armato. Abbiamo un po’ battagliato con i Vigili del fuoco, una battaglia solo parzialmente vinta perché avremmo voluto che anche il vano scale fosse in legno – come in diverse parti d’Italia viene accettato, mentre i Vigili del fuoco di Monza hanno preteso il cemento armato. La committenza ha seguito con interesse i lavori, adeguandosi a qualche piccola variante”.
L’Arch. Pezzaglia aggiunge che in tutte le fasi è stato un cantiere attento alla sostenibilità, nonostante la demolizione – che per sua natura non è un processo ecologico – e la costruzione delle parti in cemento armato. Entrambe le imprese coinvolte hanno aderito al protocollo “Cantiere a Impatto Sostenibile”, adottando pratiche per ridurre l’impatto ambientale.
“In particolare, la fase di demolizione è stata gestita con estrema precisione grazie all’uso di attrezzature altamente specializzate. Un dettaglio che mi ha colpita è stata l’adozione di un enorme telo di gomma alto circa 20 metri, sollevato da un’autogru, che ha permesso di contenere le schegge e proteggere l’area circostante per tutta l’altezza dei 5 piani.
Anche la raccolta differenziata dei materiali di risulta è stata effettuata con grande attenzione, confermando un livello di accuratezza raro per un cantiere di questo tipo. Si tratta quindi di un progetto che ha puntato alla sostenibilità fin dalle prime fasi, con un’ottima gestione degli aspetti ambientali e logistici”.
Quante persone ospiterà questa struttura?
"130 più o meno, ci dice l’Arch. Pezzaglia, ma siamo ancora in fase di revisione delle offerte sociali con la Fondazione e con l’assessorato ai servizi sociali, quindi il numero potrebbe variare".
Ci saranno degli spazi comuni?
"L’edificio è stato progettato per rispondere a una pluralità di bisogni, ospitando persone con diverse fragilità. Alcuni ospiti necessitano di una socializzazione più aperta, mentre altri trovano maggiore beneficio in spazi più protetti. I servizi sono stati distribuiti ai piani cercando di rispettare un mix che è già stato sperimentato: il progetto sociale è stato fatto dalla cooperativa che avrebbe dovuto gestire la struttura e che gestisce diverse case con questo mix di funzioni, che garantisce sostenibilità gestionale e un equilibrio tra diverse categorie di utenti: persone in emergenza abitativa (mamme con bambini, padri separati, minori non accompagnati, lavoratori e studenti fuori sede), anziani autosufficienti sfrattati o che hanno venduto la loro casa, ma che verrebbero danneggiati se andassero in una RSA e persone con disabilità leggere. Per i disabili ad esempio, è stata adottata una soluzione prevista dalla Regione Lombardia, che prevede grandi appartamenti con spazi di socializzazione interna e protetta. La Fondazione vorrebbe inserire anche una parte di anziani parzialmente autosufficienti, come fosse una pre RSA" - Arch. Pezzaglia
"Per tornare agli spazi comuni abbiamo una sala multifunzione tipo teatro che può essere utilizzata per vari scopi e anche essere aperta al quartiere e alla città. A livello 1, uno spazio inizialmente pensato come coworking potrebbe essere destinato a ambulatori o attività ricreativo-culturali, coinvolgendo sia gli ospiti della struttura che utenti esterni. Non sarà un centro diurno in senso stretto, ma un luogo di aggregazione e socializzazione. Un’altra area fondamentale è il centro di supporto psicologico per le famiglie degli ospiti, dove abbiamo previsto quattro ambulatori dedicati a questo servizio” - Ing. Beretta
Un bellissimo progetto anche complesso dal punto di vista sociale e tornando alla mia curiosità iniziale sulla visione architettonica alla base del progetto, l’Arch Pezzaglia mi dice che è stato “cucito un vestito su misura per questa complessità. L’obiettivo non era solo creare un edificio funzionale, ma anche un luogo riconoscibile e integrato nel quartiere, capace di rappresentare la diversità e l’inclusione che caratterizzano sia la comunità esterna che gli ospiti della struttura.
Abbiamo immaginato un mix di popolazione che possa favorire la socializzazione e lo scambio tra generazioni e categorie diverse. Ad esempio, gli studenti e i lavoratori potrebbero offrire un supporto agli anziani non completamente autosufficienti, mentre questi ultimi potrebbero aiutare mamme sole con bambini, creando un sistema di sostegno reciproco."
“Da questo punto di vista – mi dice l’Ing. Beretta – la committenza gioca un ruolo fondamentale. La Fondazione ha sempre avuto una forte vocazione sociale, e tra le varie ipotesi da valutate c’è anche la possibilità di creare una sinergia con la RSA situata a 100 metri di distanza, integrando alcuni servizi medico-assistenziali leggeri tra le due strutture. Questa connessione potrebbe ampliare le opportunità di assistenza e migliorare la qualità della vita degli ospiti di entrambe le realtà”.
Direi che collaborazione fra tutti questi attori è una parola chiave in questo progetto, perché senza una buona collaborazione non sareste arrivati questo risultato
"Diciamo anche che nessuno ha mollato e 13 anni sono molti, mi spiega l’Arch. Pezzaglia. Il progetto è stato rifatto tantissime volte, e ogni volta che il consiglio di amministrazione ha fatto nuove proposte queste sono state condivise con tutti gli attori coinvolti, dai committente al comune".
Avete usato dei software che nell'ambito della progettazione?
L’Arch. Pezzaglia chiarisce di essere 100% BIM dal 2005, “uso Revit, però gli altri gli altri progettisti non lo usano ancora, quindi c’è stata un’integrazione. Per esempio la società degli strutturisti del cemento armato con cui stiamo collaborando ha iniziato a lavorare in BIM, portando in azienda il software, facendo dei corsi e le certificazioni. Sostanzialmente iniziare a usare il BIM in Italia è molto più faticoso rispetto a iniziare con un altro qualsiasi software. Io, per esempio, per tre anni ho portato avanti i progetti in CAD e in BIM in parallelo".
https://youtu.be/FITQ2K5f8Co
[post_title] => Un nuovo modello di social housing sostenibile: il progetto della Fondazione Don Angelo Bellani a Monza
[post_excerpt] => Il progetto della Fondazione Don Angelo Bellani a Monza: edificio NZEB in legno, efficiente e sostenibile con sistema a telaio Wolf Haus.
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Le case prefabbricate di legno sono oggi una ottima alternativa alle costruzioni tradizionali, grazie alle tempistiche ridotte di costruzione e alla pulizia di un cantiere totalmente a secco, alla sostenibilità del materiale e dei processi di industrializzazione dei componenti, alla definizione certa dell’impegno economico. Senza tralasciare la sempre maggiore libertà progettuale e stilistica: praticamente indistinguibili da altre soluzioni abitative, si allontanano dall’estetica tradizionale dello chalet – tranne che nei luoghi in quota, ovviamente – e rivelano aspetti architettonici o distributivi (ma anche finiture esterne e interne) assolutamente contemporanei.
Le case prefabbricate rappresentano un sistema edile (residenziale o industriale) che ha subito una grande evoluzione negli ultimi trent’anni, sia esteticamente che a livello funzionale e tecnologico e, se negli anni Novanta del Ventesimo secolo si pensava alla casa prefabbricata in legno come alla baita di montagna, oggi le case prefabbricate in legno sono una realtà che interessa tutte le regioni dello stivale e tutti gli stili architettonici e i paesaggi urbani, grazie alla loro praticamente illimitata personalizzazione.
La flessibilità tecnica permette infatti un ventaglio di tipologie pressoché illimitato, che ormai include anche edifici multipiano.
Principali sistemi costruttivi per le case prefabbricate di legno
I principali sistemi costruttivi industrializzati in legno sono sostanzialmente di due tipi, differenziabili in base alla struttura portante a cui concorrono: pannelli portanti multistrato (X-lam) e telaio (timber frame).
Pannelli portanti multistrato (X-lam)
Assimilabili strutturalmente a lastre o a piastre, si ottengono incollando diversi strati incrociati di legno fino allo spessore desiderato (dai 10 cm circa in su, a seconda delle sollecitazioni e delle luci dell’edificio da realizzare).
L’X-LAM è un elemento bidirezionale universale, in termini di applicabilità e di comportamento statico, essendo costituito da sovrapposizione di strati di tavole disposte ortogonalmente fra loro e collegate mediante incollaggio. Questo sistema utilizza il pannello sia come parete, sfruttando il “comportamento a lastra” (pareti), sia come solaio, sfruttando il “comportamento a piastra” (solai).
Ciò determina nelle strutture dell’edificio in legno caratteristiche di resistenza sia ai carichi verticali agenti nel piano della parete (sisma), sia ai carichi orizzontali agenti in direzione perpendicolare alla parete (vento). La norma sull’utilizzo dell’ X-Lam è il D.M. 14 gennaio 2008, dove gli elementi vengono definiti “pannelli di tavole incollate a strati incrociati”.
I pannelli X-Lam, prodotti in stabilimento in dimensioni sia standard sia customizzate, si assemblano a secco in cantiere, in modo veloce e pulito, privo di scarti.
Telaio ( Platform Frame)
La struttura a telaio è un sistema solidale di elementi portanti e di tamponamenti: montanti di legno distanziati, rivestiti da pannelli lignei con diverse finiture superficiali a formare una lastra irrigidita, da utilizzare per setti verticali, solai o coperture, anche per costruzioni di più piani fuori terra.
È ad oggi il sistema costruttivo più diffuso, apprezzato anche per le sue ottime prestazioni di coibentazione e resistenza al sisma. Viene utilizzato nella realizzazione di strutture multipiano eccellenti per comfort e durabilità. Nel sistema costruttivo pareti a telaio, la parete è formata da un’intelaiatura di legno, generalmente massiccio ma anche lamellare o KVH (legno massiccio da costruzione): su entrambi i lati dell’intelaiatura è posizionato un pannello di rivestimento strutturale, generalmente compensato o OSB (pannello formato da elementi lamellari in legno Oriented Strand Board) collegato all’intelaiatura. Nella costruzione di un edificio multipiano ogni piano dell’edificio funge da piattaforma per i piani superiori; al contempo le pareti divisorie interne svolgono un ruolo dissipativo integrativo per le azioni sismiche.
Oltre a questi esistono anche altri sistemi, come il block-house, il più antico, molto usato nelle zone montane e nel Nord Europa, dove le pareti portanti sono costituite di travi in legno tagliate per essere intrecciate e garantire resistenza e stabilità alla struttura (le pareti sono formate sovrapponendo tronchi di legno massiccio tondi o squadrati, generalmente sagomati nella parte superiore e inferiore al fine di aumentare la superficie di contatto).
Possiamo dire che tutti i metodi in uso siano ormai validi e opportunamente sperimentati. A fare la differenza è il produttore e la sua filosofia progettuale; la qualità dei materiali e la loro tracciabilità in termini di impatto ambientale; la precisione in fase di progetto e l’accuratezza del montaggio.
Case prefabbricate di legno sostenibili
Gran parte delle aziende produttrici utilizzano ormai essenze certificate FSC®(Forest Stewardship Council), provenienti da foreste controllate, e i processi di lavorazione sono studiati per richiedere minor quantità di combustibili fossili e di risorse (come l’acqua), rispetto ad altre soluzioni edili.
Inoltre, ogni pianta, durante la crescita, assorbe anidride carbonica, imprigionata nel legno sotto forma di carbonio anche quando viene lavorato e trasformato: scegliere tale materiale, riciclandolo poi a fine vita secondo modalità di economia circolare, sottrae così gas nocivo all’atmosfera contribuendo alla decarbonizzazione.
Una efficacia, nel bilancio ambientale, ulteriormente potenziata, secondo una gestione responsabile delle colture, da nuovi alberi, che ricominciano il processo di sottrazione di CO2 al posto di quelli già utilizzati.
Case di legno, una scelta di benessere
Struttura e pelle di legno sia massello sia industrializzato, ovvero prefabbricato, garantiscono un elevato grado di comfort, date le proprietà del materiale stesso – naturale, isolante ma traspirante -, declinato in componenti costruttive che la prefabbricazione rende sempre più sofisticate.
Qualità in grado di calibrare il clima interno in ogni stagione (senza formazione di umidità e di conseguenza muffa) e di ridurre così il consumo energetico per riscaldamento e raffrescamento, rendendo gli edifici in linea con la sostenibilità ambientale.
Una priorità, quest’ultima, che il comparto dell’edilizia ha fatto propria, nel segno della nuova direttiva EPBD (Energy Performance of Building Directive) approvata dal Parlamento Europeo, che fissa già al 2030 i primi paletti in fatto di riduzione dei consumi e delle emissioni nelle realizzazioni di tipo residenziale. Non per nulla sono numerose le case di legno certificate KlimaHaus-CasaClima.
Inoltre, il legno funziona ottimamente per l’isolamento acustico, sia tra le stanze di una stessa abitazione sia tra diverse unità abitative, sia infine tra esterno e interno.
Prefabbricazione in legno da premio
Giunto alla seconda edizione, il Wood Architecture Prize KlimaHaus premia l’innovazione nell’architettura di legno, promuovendo la ricerca in questo ambito e realizzazioni rispondenti a criteri riferiti alla sostenibilità e al risparmio energetico.
[caption id="attachment_738623" align="aligncenter" width="1200"] Img by Marco Parisi[/caption]
La competizione ha visto a questo turno 80 partecipanti e 12 finalisti, ma solo 3 vincitori e 4 menzioni speciali.
La Casa del Custode, progetto vincitore Architettura privata
Una struttura a padiglione modulare, basata sulla presenza di tre soli elementi architettonici: struttura intelaiata di legno, pannelli vetrati, pavimentazione in graniglia veneziana.
[caption id="attachment_738624" align="aligncenter" width="1200"] Foto credits Camilla De Camilli e Martino Stelzer[/caption]
Un intervento dello Studio Camilla De Camilli dalle linee essenziali, inserito nel contesto di un parco, che si distingue per la flessibilità di utilizzo: nata come sede della guardiania, è uno spazio di socializzazione riabilitativa per utenti affetti da disturbi dell’alimentazione.
Ampliamenti edifici terapeutici, progetto vincitore ex aequo Architettura pubblica (Arbau Studio)
[caption id="attachment_737958" align="aligncenter" width="1200"] Foto credits Colin Dutton, Orazio Pugliese, Nicoletta Boraso[/caption]
Riqualificazione degli ex baraccamenti militari a Forte Rossariol, costruzioni senza pregio architettonico, l’ampliamento, “per estrusione” dei corpi di fabbrica preesistenti, ridisegna ogni fabbricato conservandone le geometrie elementari, con minime variazioni formali da uno all’altro, conferiscono unità all’insieme, grazie anche al sobrio e coerente disegno dello spazio pubblico.
Roberto Rocca Innovation Building, progetto vincitore ex aequo Architettura pubblica (Studio Filippo Taidelli)
[caption id="attachment_738625" align="aligncenter" width="1200"] Foto credits Giovanni Hanninen[/caption]
Un’opera di grandi dimensioni e dall’impianto rigoroso, con struttura lignea (sistema travi-pilastri) a vista, in combinazione con altri materiali (cemento armato per le solette, metallo e vetro per le tamponature).
The Ermitage, menzione Under 35 (LLABB Architettura)
[caption id="attachment_738626" align="aligncenter" width="1200"] Foto credits Anna Positano, Gaia Cambiaggi, Studio Campo[/caption]
Uno spazio abitativo minimo, equilibrato e curato nei dettagli, che risulta interessante come esempio replicativo.
La sicurezza del legno
Sicure dal punto di vista sismico, le case prefabbricate di legno sono anche resistenti al fuoco: in caso di incendio infatti la carbonizzazione delle superfici esterne del materiale rallenta il progredire delle fiamme, isolando le zone non ancora bruciate.
In tal modo il collasso della struttura (al contrario di quanto accade invece con calcestruzzo o acciaio) avviene per progressiva riduzione della sezione e non per veloce deterioramento meccanico.
FAQ Case prefabbricate in legno
Che permessi servono per una casa prefabbricata di legno?
Le normative urbanistiche e sanitarie da rispettare per costruire una casa prefabbricata di legno sono le stesse di una abitazione tradizionale (Testo di riferimento D.P.R. 380/2001): il comune di riferimento acquisisce e visiona il progetto del professionista incaricato – o del tecnico dell’azienda fornitrice dei moduli architettonici prefabbricati – e dà l’assenso alla costruzione. Previo parere positivo di altri enti eventualmente coinvolti, in caso sussistano dei vincoli territoriali (ad esempio quello paesaggistico).
In alcuni casi (dipende dai regolamenti comunali), è necessaria una semplice D.I.A. (Dichiarazione di Inizio Lavori), redatta dal proprietario e sottoscritta dal progettista.
Da sottolineare che la posizione geografica non è vincolante: un edificio di legno può inserirsi in ogni contesto ambientale, su qualsiasi terreno (non agricolo) o lotto urbano con gli indispensabili valori di edificabilità. Tra l’altro la flessibilità dei sistemi costruttivi di questo tipo e la leggerezza del materiale si prestano anche ad ampliamenti o soprelevazioni di architetture preesistenti.
Quanti anni dura una casa prefabbricata di legno?
Nonostante la vita media di un edificio di laterizio possa sembrare più lunga, una casa di legno può durare diverse decine di anni e praticamente per sempre se sottoposta a una manutenzione accurata e regolare. La resistenza temporale delle strutture lignee dipende infatti da una programmazione sistematica di controllo dello stato, oltre che ovviamente dalla qualità della progettazione iniziale, del sistema costruttivo scelto, del materiale.
Tra l’altro, mentre per le realizzazioni di latero-cemento la garanzia da vizi costruttivi dura dieci anni, per le case di legno a telaio o a sistema X-lam è estesa da molti produttori fino a trent’anni, in uniformità con le regole adottate dai paesi nordeuropei.
Quanto costa una casa prefabbricata di legno?
Il costo delle case prefabbricate di legno, se si opta per soluzioni particolarmente avanzate e performanti, è sostanzialmente paragonabile a quello degli edifici tradizionali.
Tuttavia esistono delle variabili che rendono l’impegno economico minore per certe voci di spesa. In primis la velocità di realizzazione – tutti gli elementi sono industrializzati in stabilimento e vengono assemblati in situ a secco, senza scarti –, che riduce sensibilmente il costo di cantiere.
Altro parametro, sul lungo periodo, è il risparmio energetico: una struttura termoisolante e salubre di legno garantisce bollette più leggere per riscaldamento e per raffrescamento (a maggior ragione se ci si renda indipendenti con propri impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili).
Realizzazioni prefabbricate di legno
Villa Victoria, Wolf Haus
[caption id="attachment_738637" align="aligncenter" width="1200"] Villa Victoria[/caption]
Situata sulle colline modenesi vicino a Maranello, questa scenografica residenza prefabbricata in legno realizzata da Wolf Haus (progetto dello studio di architettura Fangareggi Castelli) dialoga con il paesaggio circostante grazie all’attenzione per la disposizione planimetrica e l’affaccio dei fronti. Di taglio assolutamente contemporaneo, con volumi dalle geometrie primarie ruotati a creare precise vedute sul paesaggio e nel contempo logge sporgenti, ha una struttura fuori terra prefabbricata di legno a telaio leggero, sviluppata su tre piani (il livello seminterrato è invece in calcestruzzo armato, con soletta piena).
Tutte le pareti risultano portanti e la copertura è piana, ribassata a nascondere una serie di pannelli fotovoltaici. Le ampie superfici abitabili, libere da pilastri, sono ricavate da uno studio attento degli elementi strutturali, integrati internamente agli spessori dell’involucro.
Curato anche il progetto degli aggetti, privi di elementi verticali, e delle aperture vetrate a tutta altezza (che raggiungono larghezze fino a 6 metri), così come degli interni, collegati in altezza da una scala i cui gradini privi di alzata sono agganciati alla parete prefabbricata, predisposta all’uopo già in fase di progetto, e a un parapetto trasparente di cristallo.
Il meticoloso lavoro iniziale di progettazione esecutiva su strutture, dettagli architettonici, impianti, illuminazione e arredi, condotto, pur in un tempo contenuto, in sintonia tra committenza, architetti, azienda realizzatrice, ha permesso nelle fasi di cantiere una estrema rapidità di montaggio, con una precisione millimetrica di posa di ogni componente. Inoltre, il sistema costruttivo industrializzato di Wolf Haus garantisce l’eco-sostenibilità dell’edificio, leggero, ad elevato risparmio energetico, sismicamente sicuro e dal grande comfort interno.
Casa a Vezzano, Holzius
[caption id="attachment_738631" align="aligncenter" width="1200"] Casa a Vezzano[/caption]
Tra le montagne altoatesine, questa residenza con tre unità abitative per una sola famiglia (progetto Cosimo Modica) realizzata da Holzius, ha un involucro interamente realizzato con elementi di legno massello, assemblati senza colla o elementi metallici, comprese le fondamenta, vale a dire una soletta retro-ventilata sempre di legno massiccio a garanzia della circolazione dell’aria e a prevenzione delle infiltrazioni di umidità.
Il microclima ottimale interno è ottenuto dai rivestimenti di legno dei soffitti e dall’intonaco di argilla delle pareti, mentre le pareti esterne sono pannelli di legno massello, dello spessore di 18 cm, in tre strati, con isolamento di fibra di legno e cassaforma lignea.
I setti interni ed esterni sono composti da assi di legno massello (in genere abete o abete rosso) accostate verticalmente secondo la direzione naturale di crescita dell’albero e fissate da giunti a pettine e a coda di rondine, in modo da formare un blocco multistrato indeformabile nel tempo, sistema brevettato fulcro del metodo costruttivo di Holzius.
Ugualmente, anche solai e copertura sono ottenuti con questo procedimento, collegando tra loro travi di legno allineate in parallelo mediante giunzioni multiple a pettine e a tenone e mortasa, con viti di faggio.
Indipendente dal punto di vista energetico, la casa è dotata di un impianto fotovoltaico e di pompa di calore acqua-aria per il riscaldamento a pavimento.
Casa a Sarzana, Rubner Haus
[caption id="attachment_738634" align="aligncenter" width="1200"] Casa a Sarzana -@Alberto Franceschi[/caption]
Progettata dal committente in collaborazione chon Silvia Curi, questa casa prefabbricata di legno si sviluppa attorno a un nucleo centrale di pietra ricostruita, dalla copertura a falda, leggermente più alto degli altri corpi annessi (che hanno invece tetto piano ribassato con pannelli solari).
[caption id="attachment_738635" align="aligncenter" width="1200"] @Alberto Franceschi[/caption]
In questo volume è organizzata la zona giorno, un open space con cucina e soggiorno, a cui sono collegati gli altri spazi, tutti al medesimo livello: zona notte, bagni, studio, locale tecnico con lavanderia.
Esternamente un portico con pergolato di legno, sempre di Rubner Haus, apre la residenza dall’impianto compatto al giardino circostante. La perfetta coibentazione del sistema costruttivo di legno – industrializzato in stabilimento (secondo diversi modelli costruttivi e livelli di allestimento) e montato a secco in situ – permette di avviare il sistema di riscaldamento solo a inverno inoltrato, garantendo un comfort ottimale in ogni stagione.
[caption id="attachment_738636" align="aligncenter" width="1200"] @Alberto Franceschi[/caption]
In questo caso i committenti hanno optato per la soluzione Experience “chiavi in mano”, con consulenza professionale su finiture e dettagli architettonici presso la Rubner Haus Boutique di Chienes.
Case prefabbricate e risparmio energetico: un connubio spiegato con la logica
Le case prefabbricate in legno sono tradizionalmente legate ad un’idea di sostenibilità e risparmio energetico per diverse ragioni, come spiega Fabio Poggioli, responsabile Attività Didattiche Wolf Haus Case Prefabbricate in Legno: “Le ragioni sono tre principalmente: il legno è un materiale isolante di natura, con un basso coefficiente di trasmittanza termica, questo significa che già la struttura potante dell’edificio è fortemente isolante, a questa si aggiunge un cappotto esterno di 8cm (più sottile rispetto ai 14/20 cm dei cappotti indicati per le strutture in cemento) che oltre ad aumentare le performance termiche protegge anche la struttura dagli agenti atmosferici. Con questa tecnologia MegaWand® in 31 cm riusciamo ad ottenere prestazioni che nel mattone richiederebbero muri di oltre un metro di spessore.
La qualità della struttura ottenuta attraverso i sistemi di prefabbricazione è superiore rispetto alle costruzioni in cantiere, perché realizzando le pareti in sede si possono utilizzare strumenti e attrezzature a controllo numerico che in cantiere non ci sono.
Le realizzazioni ottenute con il sistema Wolf Haus sono caratterizzate da quella che possiamo definire una prefabbricazione spinta, dove cioè gran parte del lavoro avviene in azienda e dove, previa una capillare progettazione a monte, ogni dettaglio, anche la predisposizione delle prese elettriche e gli infissi viene curata nel dettaglio in sede, fermo restando la possibilità di modifiche successive in cantiere e nel corso degli anni. In cantiere arrivano pochi grandi moduli che in breve tempo possono essere assemblati, senza spreco di risorse e con la massima precisione.
Infine, il terzo fattore che garantisce il risparmio energetico è dato dagli impianti tecnologici che grazie ad un involucro estremamente isolato necessitano di poca energia per garantire il comfort interno in tutte le stagioni. Questo si chiama Wolf Haus Energia più ovvero una casa che, su base annua, produce più energia di quanta ne consuma arrivando di fatto alla quasi autosufficienza dell’edificio.
Tanto per dare un’idea dei consumi associati a questo tipo di sistema abitativo: una casa di 157 mq a Bologna, dove vivono 4 persone consuma 1,9€ al giorno.
Aspetto da non sottovalutare è che con questa tecnologia costruttiva si possono realizzare non solo edifici residenziali ma anche Hotel, Scuole, Strutture sanitarie ed edifici direzionali.
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[post_excerpt] => Le case prefabbricate in legno sono realizzate con materiali certificati, ad alta efficienza energetica, con tempi di realizzazione ridotti rispetto alle costruzioni in cemento e non impattano sull’ambiente.
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Sei alla ricerca di ispirazione per realizzare edifici in legno innovativi e sostenibili? Abbiamo raccolto 17 progetti unici che raccontano l’eccellenza dell’architettura in legno. Dalla resistenza antisismica alla sostenibilità, ogni progetto dimostra come il legno possa essere il materiale ideale per costruire edifici belli, sicuri ed efficienti.
Scarica ora la raccolta e scopri nuove possibilità per il tuo prossimo progetto.
Approfondimenti tecnici
1. Resistenza al sisma
Il legno è naturalmente flessibile e leggero, caratteristiche che lo rendono ideale per costruire edifici sicuri in zone sismiche. Con il sistema prefabbricato di Wolf Haus, i tuoi progetti raggiungeranno standard di sicurezza senza compromessi, garantendo stabilità e durata.
2. Resistenza al fuoco
Contrariamente a quanto si pensa, il legno offre eccellenti prestazioni antincendio. I nostri sistemi prefabbricati sono progettati per garantire protezione e certificazioni che rispettano i più alti standard internazionali.
3. Costruire in verticale
La prefabbricazione in legno è la risposta alla sfida di costruire in altezza. Leggerezza, velocità di realizzazione e basso impatto ambientale rendono possibile la creazione di edifici multipiano efficienti e moderni, senza rinunciare alla qualità architettonica.
Non perdere questa occasione!
Scarica subito il PDF gratuito e unisciti alla rivoluzione del legno in edilizia. Wolf Haus è al tuo fianco per supportarti nella realizzazione di edifici che uniscono estetica, funzionalità e sostenibilità.
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[post_content] => Venerdì 24 Maggio, presso l'Accademia Wolf Haus situata a Campo di Trens (BZ), si terrà la Giornata di formazione tecnica rivolta ai progettisti dedicata alla divulgazione dei contenuti alla base della progettazione e realizzazione di edifici prefabbricati in legno, ai contesti applicativi e ai temi emergenti.
L'evento si inserisce quale ultimo incontro all'interno di un format consolidato, organizzato nella sede Wolf Haus di Vipiteno e giunto alla sua 11esima stagione, che ha formato oltre 1700 tecnici.
Obiettivo dell'incontro, rivolto a un pubblico di tecnici progettisti, è approfondire le tematiche inerenti alla prefabbricazione in legno, andando ad affrontare tale campo in tutti i suoi aspetti. Si discuterà infatti della fase di progettazione, della realizzazione in cantiere, delle garanzie in termini di sicurezza e delle possibilità di personalizzazione.
I partecipanti potranno godere di una parte teorica in aula che vedrà la presenza di relatori specializzati. Seguirà un'interessante visita che permetterà ai professionisti di vedere lo stabilimento produttivo, una casa campione, gli uffici e lo Showroom Wolf Haus.
Programma
Accoglienza ore 9.30
Apertura lavori ore 9.45
Interventi dei relatori. Fra i temi affrontati: l’off site; potenzialità ed esempi di sistemi costruttivi a telaio e Xlam; case history.
Breve pausa pranzo offerta da Wolf Haus
Visita del sito produttivo: centro di taglio e linee di assemblaggio pareti.
Interventi dei relatori con focus su case history ed edilizia prefabbricata in legno nelle sue declinazioni di mercato, settori d’impiego e tempistiche realizzative.
Visita ai reparti di progettazione strutturale e showroom
Chiusura lavori ore 16.45
L'evento è organizzato con la partnership di Prospecta Formazione e Infoweb.
Info utili
Date e orari:
Venerdì 24 maggio 2024
ore 9:30 - 16.30
Location:
Wolf Haus
Zona Industriale Wolf
39040 Campo di Trens (BZ) Italia
Crediti:
6 CFP richiesti per ingegneri, architetti, geometri
Maggiori informazioni sul sito Wolf Haus
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[post_content] => Il progetto di questa abitazione sita in Lombardia, è durato circa un anno, ma poteva essere tranquillamente fatto in pochi mesi. E' durato un anno perchè il cliente in corso d'opera ha cambiato diverse volte il progetto anche per motivi di costo.
Il cliente ha scelto questa tipologia di casa principalmente per questi motivi:
è una casa ecologica
è una casa ecosostenibile
è una casa zero emission
è una casa con assenza di gas
è una casa alimentata con il fotovoltaico
è stata veloce da costruire
è una casa che dispone della tecnica di coibentazione che permette di isolare e che offre dunque isolamento termico, acustico e termoacustico (es: è una casa che perde 1 grado ogni otto ore)
Fornitura delle opere al "grezzo avanzato" delle pareti esterneLa parte esterna della casa viene preparata tramite due fasi:Prefabbricazione in stabilimento
La parete esterna WOLF Haus è composta da travature in legno massiccio dello spessore di 120 mm, imbottitura in lana minerale di alta qualità per tutto lo spessore, freno al vapore in polietilene (posta sul lato verso l´interno dell´abitazione), doppia pannellatura in composto di legno con elevate proprietá fisico-meccaniche e privo di formaldeide denominato Masonite. Sulla Masonite, prima del trasporto in cantiere, viene eseguito un trattamento impermeabilizzante che ne determina la colorazione bianca. Il legname fornito è di abete bianco o rosso, accuratamente selezionato, tagliato a misura, essiccato e piallato.
Montaggio e finitura presso il cantiere
In cantiere viene applicato sulla parte esterna della costruzione giá montata uno strato isolante formato da polistirolo dello spessore di 50 mm; sul quale verrá posato l´intonaco finale. L´intonaco é costituito da un primo strato di base armato con specifica rete e da uno strato di finitura giá colorato nell´impasto con colorazione a scelta da ns. campioni; entrambi sono costituiti da composto premiscelato da stendere mediante spatolatura finale da 2 mm. All´interno della costruzione, dopo la posa di tutte le parti impiantistiche, si esegue un rivestimento con pannelli in gesso naturale da 12,5 mm di spessore. Per ottenere una superficie perfettamente liscia e regolare pronta per il tinteggio finale bisogna sigillare e spatolare le giunte del gesso con apposito stucco (spatolatura, stuccatura e tinteggio a cura del cliente – nella versione “grezzo avanzato”). Il fissaggio delle pareti al cordolo perimetrale di fondazione avviene tramite staffe in acciaio zincato secondo i ns. calcoli statici, e ancorate al cemento armato tramite tasseli sempre in acciaio. L'unione delle singole pareti avviene ad incastro con tre punti di tenuta per ciascun elemento tramite tiranti in acciaio che agiscono su boccole filettate sempre in acciaio.
Pareti divisorie interneLa parte divisoria interna della casa viene preparata tramite due fasi:Prefabbricazione in stabilimento
La struttura di base delle pareti interneè la medesima (per componenti e spessori) di quella delle pareti esterne
Montaggio e finitura presso il cantiere:
L'ancoraggio delle pareti alla platea di fondazione e l'unione fra parete e parete si eseguono, come per le pareti esterne, con staffe, tasselli e tiranti d'acciaio. Successivamente alla posa di tutte le parti impiantistiche si applica il rivestimento con pannelli in gesso naturale dello spessore di 12,5 mm su ambo i lati. Tale rivestimento deve essere spatolato e sigillato con apposito stucco per ottenere una superficie pronta per il tinteggio finale.
Sia per la predisposizione dell'impianto elettrico che termo-idraulico, già in fase di progettazione è possibile al momento della prefabbricazione delle pareti posare nelle stesse i tubi protettivi flessibili che predisporre anche se parzialmente l'impianto termo-idraulico.
Copertura dell'abitazione
La struttura di copertura dell’abitazione è formata da capriate prefabbricate in legno massiccio d’abete, assemblate tramite speciali piastre in acciaio e poste in opera sulle pareti portanti della casa con fissaggi sempre in acciaio. Come per le altre parti interne dell’abitazione, il rivestimento inferiore delle capriate viene realizzato con pannelli in gesso naturale di spessore 12,5 mm posti in opera in cantiere su tavole grezze di abete precedentemente chiodate alle catene delle capriate. La coibentazione viene realizzata stendendo un freno vapore sopra le tavole grezze e con la successiva posa tra le catene delle capriate di uno strato di ISOVER (isolante minerale naturale con il 95% di materie prime naturali) di 300 mm.
All'interno della casa saranno presenti i seguenti brand:
Sulle alture di Pisogne (BS), affacciata sul suggestivo scenario del Lago d’Iseo, Casa dei Ronchi rappresenta un perfetto equilibrio tra architettura, natura e tecnologia costruttiva in legno.
L’intervento si inserisce con garbo nel paesaggio, seguendo la morfologia del terreno e i suoi terrazzamenti naturali. La casa, composta da due volumi sovrapposti, si adagia sulla pendenza del lotto in modo da integrarsi nella collina e aprirsi con ampie vetrate verso il panorama lacustre.
L’architetta Veronica Rizzi, fondatrice dello studio Archilab di Pisogne, ha concepito un’architettura sobria e contemporanea, dove legno, vetro, ferro e pietra convivono in armonia, reinterpretando in chiave moderna i materiali della tradizione locale. La scelta del sistema prefabbricato in legno di Wolf Haus ha permesso di coniugare sostenibilità, comfort abitativo e precisione esecutiva.
L’armonia tra architettura e natura
La progettazione nasce da un principio di integrazione visiva e materica con l’ambiente. I terrazzamenti esterni sono realizzati con terre armate e vegetazione autoctona, mentre una scalinata in pietra naturale conduce all’ingresso principale, incorniciato da muretti e giardini rigogliosi.
Gli ambienti interni si articolano per massimizzare il rapporto con il paesaggio: al primo piano, la zona giorno si apre a sud-ovest con grandi superfici vetrate che incorniciano la vista sulla Corna dei Trenta Passi.
Le terrazze esterne – una più ampia, ideale per i momenti conviviali, e una più raccolta, dedicata al relax – estendono la continuità tra interno ed esterno, offrendo spazi abitabili durante tutto l’anno.
Al livello inferiore trovano posto le camere da letto con bagno privato, oltre a spazi funzionali come lavanderia e guardaroba. Anche in questo piano, l’uso di vetrate a tutta altezza mantiene la continuità visiva con il giardino e la piscina, favorendo una sensazione di apertura e luminosità.
La struttura: ingegneria del legno e precisione costruttiva
La costruzione ha richiesto un accurato intervento di consolidamento del terreno e la realizzazione di un muro di contenimento in calcestruzzo armato, che funge anche da supporto alla scala esterna.
Sopra questa base vi è la struttura in legno,prefabbricata e assemblata in cantiere in tempi ridotti. I solai a elementi e le pareti a telaio in legno assicurano elevate prestazioni statiche e termiche, mentre la copertura piana ospita pannelli fotovoltaici per la produzione di energia rinnovabile.
Le due terrazze del living, realizzate con travi in acciaio integrate nel solaio, sono un esempio di ingegnerizzazione avanzata: gli aggetti strutturali garantiscono stabilità e leggerezza visiva.
Il pergolato in legno del terrazzo principale è staticamente collegato al fascione dell’attico e funge da schermatura solare, insieme ai frangisole verticali in larice che, oltre a regolare la luce, costituiscono un elemento estetico distintivo.
I parapetti in vetro, perfettamente integrati alla struttura del solaio mediante profili invisibili, contribuiscono a mantenere la pulizia formale del progetto e una percezione trasparente degli spazi.
Tecnologia Wolf Haus: sostenibilità e comfort abitativo
Parte del gruppo internazionale Wolf System, nato nel 1966 in Austria e oggi presente in 31 Paesi, Wolf Haus Italia applica il proprio sistema costruttivo prefabbricato in legno e legno-acciaio alla realizzazione di edifici residenziali e collettivi.
Ogni progetto architettonico viene ingegnerizzato su misura: pareti e solai sono prodotti nello stabilimento di Campo di Trens (BZ) e consegnati in cantiere pronti per l’assemblaggio, riducendo tempi di cantiere, scarti e impatti ambientali.
Le abitazioni Wolf Haus rispondono al protocollo Wolf Haus Energia Più, che certifica elevati livelli di efficienza energetica, isolamento termico e comfort interno.
La certificazione antisismica e antidanno, la rapidità di costruzione dell’edificio “chiavi in mano”, il benessere abitativo e il risparmio energetico rappresentano i tratti distintivi di una tecnologia orientata a un abitare contemporaneo e sostenibile.
Come spiegato dal team tecnico Wolf Haus, Casa dei Ronchi è un esempio di progettazione integrata in cui ogni dettaglio, architettonico e tecnologico, è stato studiato per ottenere la massima resa funzionale, estetica ed energetica.
La visione dello studio Archilab
Fondato da Veronica Rizzi, lo Studio Archilab si distingue per un approccio progettuale basato su semplicità, concretezza e rapidità di esecuzione, con un’attenzione particolare al comfort abitativo e al risparmio energetico.
La decisione di utilizzare la prefabbricazione in legno è nata dalla volontà dei committenti di adottare una soluzione innovativa ed ecocompatibile. Questo ha consentito di affrontare la progettazione con un livello di dettaglio molto elevato, coinvolgendo direttamente i proprietari nelle scelte tecniche ed estetiche e garantendo una piena comprensione delle fasi costruttive.
La rapidità del montaggio, completato in pochi giorni, e la precisione nella realizzazione di tutte le successive lavorazioni, hanno confermato la validità della collaborazione tra progettisti e costruttore. Il risultato è un’abitazione che unisce rigore architettonico e calore domestico, con spazi luminosi, materiali naturali e un perfetto equilibrio tra tecnologia e natura.
Un modello di architettura sostenibile
Casa dei Ronchi è la dimostrazione concreta di come la costruzione in legno possa rappresentare il futuro dell’edilizia residenziale di qualità.
Il progetto, firmato da Veronica Rizzi e Wolf Haus, unisce estetica, tecnologia e sostenibilità, offrendo una nuova visione dell’abitare: efficiente, naturale e profondamente radicata nel paesaggio.
https://youtu.be/mFldXqMxdIA?si=L-OfNRCDxh02oFrG
[post_title] => Casa dei Ronchi: architettura in legno che dialoga con il paesaggio del Lago d’Iseo
[post_excerpt] => Realizzata da Wolf Haus, Casa dei Ronchi è un'architettura contemporanea che unisce comfort, efficienza e rispetto per il contesto naturale.
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Un progetto in armonia con il territorio
Gli chalet si inseriscono armoniosamente nel versante boschivo, un’area ripida e orientata a nord-ovest, che si affaccia su uno degli scorci più suggestivi della zona: il Monastero di Sabiona. La scelta progettuale ha visto la creazione di sei unità composte da chalet prefabbricati in legno, distribuiti su due piani e sorretti da una struttura portante che li solleva, riducendo al minimo l'impatto a terra.
Le strutture sono progettate con una disposizione sfalsata che segue l’andamento naturale del terreno, per garantire privacy e una perfetta fusione con il paesaggio. La costruzione di tipo prefabbricato ha permesso non solo una rapida realizzazione, ma anche un alto livello di precisione e qualità, riducendo al contempo l’impatto ambientale.
L’architettura come dialogo tra natura e design
Ogni chalet è caratterizzato da una facciata interamente in legno di larice spazzolato e scolorito dal sole, che conferisce agli edifici un aspetto elegante ma sobrio. Le ampie vetrate, incorniciate da logge in legno, permettono di godere delle meravigliose viste sul monastero e sulla valle circostante. La struttura lignea si estende senza soluzione di continuità, dal tetto alla facciata, dando un aspetto armonioso e omogeneo a ogni edificio.
Il progetto ha utilizzato esclusivamente materiali locali e durevoli, come il larice, la pietra naturale e il metallo verniciato, per garantire resistenza e durata nel tempo. Gli spazi esterni sono stati accuratamente modellati e piantumati con vegetazione autoctona, creando una transizione naturale tra la struttura costruita e l'adiacente area agricola.
Innovazione e prefabbricazione: il cuore del progetto
Uno degli aspetti che ha reso possibile la realizzazione in tempi brevi e con un impatto minimo sul terreno è l’utilizzo del sistema Wolf Haus, un approccio innovativo alla prefabbricazione in legno. La struttura è stata progettata per essere montata facilmente in loco, utilizzando elementi prefabbricati in grado di garantire una precisione esecutiva e velocità di assemblaggio. Questo sistema ha permesso di realizzare gli chalet in soli tre mesi, con una qualità che risponde a standard elevati in termini di comfort e prestazioni.
Dal punto di vista costruttivo, gli Ansitz Gamp Chalets rappresentano un esempio di ingegneria architettonica dove estetica e funzionalità si fondono in modo impeccabile. Ciascuna delle prime cinque unità abitative è sostenuta da un muro in cemento armato e da un singolo pilastro d’acciaio ancorato al terreno, riducendo così al minimo l’impronta a terra e preservando la naturale morfologia del pendio.
Il volume abitativo in legno è posato su travi a sbalzo collegate alla struttura in acciaio, creando una base solida ma visivamente leggera. Sopra questo sistema portante, con un accurato taglio termico che dona isolamento e comfort, è installata la parte prefabbricata in legno, il cui solaio inferiore è stato rinforzato da travi metalliche interne che trasferiscono i carichi alle fondazioni.
La facciata nord-ovest, completamente vetrata, si apre sulla valle offrendo un dialogo continuo con il paesaggio e con il monastero di Sabiona, mentre un pilastro in acciaio sostiene la trave di colmo del tetto, la cui superficie interna, rifinita in cartongesso, accentua la pulizia formale dell’insieme.
All’esterno, il rivestimento in legno di larice prefabbricato in stabilimento assicura la massima precisione esecutiva e conferisce agli chalet un linguaggio architettonico coerente, naturale e senza tempo.
Wolf Haus: i vantaggi della prefabbricazione in legno
Parte del gruppo internazionale Wolf System, fondato in Austria nel 1966 e oggi presente con oltre 30 sedi nel mondo, Wolf Haus Italia rappresenta un punto di riferimento nella realizzazione di edifici prefabbricati in legno e legno-acciaio. La forza del marchio risiede nella capacità di integrare progettazione architettonica, ingegneria strutturale e produzione industriale, offrendo soluzioni su misura che uniscono precisione costruttiva e sostenibilità ambientale.
Per il progetto Ansitz Gamp Chalets, la sfida principale è stata quella di combinare tempi estremamente ridotti con un altissimo livello di finitura: il cantiere, avviato a gennaio, è stato completato e consegnato ai proprietari a metà aprile, in soli tre mesi. Un risultato reso possibile grazie a un lavoro sinergico tra il team tecnico interno di Wolf Haus e lo studio dell’architetto Stefan Gamper.
Ogni elemento costruttivo – travi, pareti e solai – è stato prefabbricato in stabilimento, tagliato con precisione millimetrica e assemblato in cantiere in modo rapido e pulito. Questa metodologia ha consentito sia di ridurre drasticamente i tempi di costruzione che di minimizzare l’impatto ambientale e acustico, permettendo l’avvio immediato dell’attività turistica.
Il sistema Wolf Haus, certificato per comfort abitativo e prestazioni acustiche in ogni stagione, è progettato per donare agli ospiti un’esperienza di benessere totale, in cui la qualità dell’aria, la temperatura e il silenzio contribuiscono a creare una sensazione di casa.
La collaborazione tra la committenza e Wolf Haus ha dato vita a un modello di architettura modulare in legno di altissima qualità, capace non solo di soddisfare le esigenze funzionali e estetiche, ma anche di rispettare l’ambiente circostante, integrandosi perfettamente nel contesto naturale.
Una sinergia che dimostra come il legno, reinterpretato con tecnologie avanzate e una progettazione consapevole, possa diventare il protagonista del turismo sostenibile contemporaneo.
https://youtu.be/WXg34SfN2uc?si=fL7h0mASne4En6fX
[post_title] => Ansitz Gamp Chalets: l'eccellenza dell'architettura in legno per il settore turistico
[post_excerpt] => Nello splendido paesaggio delle Dolomiti si erge il Ansitz Gamp Chalets, un progetto che risponde alla domanda di spazi turistici di qualità e sostenibilità.
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Progettata dall’architetto Raffaele Castaldo e realizzata da Wolf Haus, l’abitazione si sviluppa su due livelli fuori terra e un piano seminterrato, coniugando sostenibilità, comfort e rigore compositivo.
Composizione architettonica e integrazione con il paesaggio
La villa è caratterizzata da un impianto modulare rigoroso, fondato su una maglia quadrata di 3 metri e proporzioni auree che guidano la disposizione dei volumi. L’intersezione tra i corpi architettonici crea sbalzi dinamici e proiezioni verso nord e sud, rompendo la compattezza dell’insieme e integrando naturalmente la struttura nel paesaggio circostante.
Le ampie superfici vetrate favoriscono la continuità visiva tra interno ed esterno, mentre la luce naturale diventa elemento compositivo in costante mutazione.
Struttura e necessità antisismiche
La casa è situata in zona sismica 2 ( sismicità medio alta) e dal punto di vista strutturale adotta il sistema costruttivo prefabbricato in legno Platform Frame by Wolf Haus.
Certificato Antisismico e Antidanno il sistema è in grado di trasferire le sollecitazioni dalla sommità alle fondazioni anche grazie all’inserimento di due telai iperstatici in acciaio a nodi rigidi, che garantiscono la continuità tra piano primo e piano terra anche in presenza di pareti “in falso”, ovvero pareti al primo piano che non avrebbero continuità col piano terra, concepito come unico grande open space.
La prefabbricazione ha consentito precisione, rapidità esecutiva e alte prestazioni termoacustiche.
Una tecnologia costruttiva flessibile, efficiente e sostenibile
La progettazione di Dream House è frutto di una stretta collaborazione tra lo studio ARCHingegno dell’arch. Castaldo e il team tecnico di Wolf Haus, che ha curato l’ingegnerizzazione di tutti gli elementi strutturali e impiantistici.
Parte del gruppo internazionale Wolf System, Wolf Haus Italia è specializzata nella progettazione e realizzazione di edifici prefabbricati in legno e legno-acciaio, con un’esperienza consolidata a livello globale. L'azienda impiega sistemi costruttivi evoluti capaci di adattarsi con precisione sia al residenziale mono o pluripiano che agli edifici a destinazione collettiva.
Ogni progetto viene sviluppato e ingegnerizzato nel dettaglio, con travi e pareti realizzate in stabilimento e successivamente assemblate in cantiere. Il risultato è un processo efficiente, controllato e rapido, che consente di raggiungere elevati standard di comfort e risparmio energetico misurabili grazie al protocollo proprietario “Wolf Haus Energia Più”, il quale prevede la realizzazione di edifici che, su base annua, producono più energia di quella che consumano.
Le certificazioni antisismiche e di resistenza ai danni, unite alla rapidità di esecuzione e al basso impatto ambientale, rendono le costruzioni Wolf Haus una scelta performante e sostenibile. Non solo per i climi continentali: un progetto pilota realizzato a Dubai ha dimostrato l’efficacia di questa tecnologia anche in contesti desertici, raggiungendo standard Passivhaus e confermando che, se ben progettata, la prefabbricazione in legno è replicabile con successo anche nei climi più estremi.
Legno anche nei climi mediterranei
Come testimoniato da Dream House, situata in Campania, la prefabbricazione in legno ha saputo fornire una risposta coerente alle esigenze climatiche del Sud Italia, puntando su un involucro ben isolato, ventilazione naturale e schermature solari per contrastare il caldo estivo.
Secondo l'architetto Castaldo, che ha curato il progetto della casa, non esistono accorgimenti “speciali” per realizzare un edificio in legno al Sud, ma piuttosto una diversa attenzione progettuale: se al Nord bisogna difendersi soprattutto dal freddo, al Sud la priorità sarà invece il caldo.
La sfida, più che tecnica, è culturale: realizzazioni come Dream House confermano come un edificio in legno, ben progettato, soddisfi senza dubbio le necessità di qualsiasi latitudine.
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[post_excerpt] => In Campania sorge Dream House: una residenza che testimonia come il legno possa esprimere grande qualità architettonica anche nei contesti mediterranei.
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Il progetto, firmato dall’architetto Marco Aceti, si sviluppa su un unico piano e ha come elemento distintivo un grande corridoio centrale, che distribuisce spazi e funzioni. Lungo questo asse, l’ambiente si dilata e si restringe, grazie a soffitti inclinati e piazze arredate, creando un percorso dinamico che diventa spazio di scoperta per i bambini e favorisce la socialità.
Le aule, modulabili e flessibili, dispongono di zone filtro per facilitare il distacco dai genitori e di pareti scorrevoli per ricavare aree più raccolte. Ogni aula si apre su un patio esterno di 50 mq con bambù, che funge anche da via di fuga.
Cuore luminoso della scuola sono le tre corti interne piantumate, che portano luce zenitale e migliorano la qualità ambientale, sottolineando la connessione tra spazio interno e natura. L’illuminazione naturale è potenziata da grandi superfici vetrate che rendono gli ambienti accoglienti e a misura di bambino.
La scuola è dotata di tutti i servizi collettivi necessari, come mensa, bidelleria e infermeria.
La struttura della nuova Scuola dell’Infanzia di Treviglio
Dal punto di vista costruttivo, la struttura è stata realizzata da Wolf Haus Italia, specializzata nella prefabbricazione in legno e legno-acciaio. La tecnologia platform frame con modellazione numerica avanzata ha consentito di ottimizzare le risorse e garantire una costruzione antisismica, senza giunti sismici.
Particolare attenzione è stata riservata alla resistenza e reazione al fuoco, con pacchetti parete certificati REI30 per gli spazi scolastici e REI60 per i locali tecnici. Gli elementi strutturali in legno sono protetti da rivestimenti in cartongesso e pannelli fonoassorbenti per migliorare il comfort acustico.
All’esterno, la facciata ventilata in pannelli HPL (High Pressure Laminate) colorati garantisce elevate prestazioni termiche e acustiche e semplifica la manutenzione. Gli infissi affacciati sulle corti interne sono alleggeriti dalla presenza di pilastri in acciaio laccati di bianco, che liberano la struttura dalle funzioni portanti, esaltando leggerezza e trasparenza.
Il progetto ha rispettato i principi DNSH (Do Not Significant Harm), garantendo un basso impatto ambientale lungo l’intero ciclo di vita dell’edificio. La prefabbricazione in legno ha permesso di rispettare tempi serrati: demolita la vecchia scuola a luglio 2023, il cantiere si è chiuso in tempo per l’inaugurazione a settembre 2024, senza varianti.
Con una superficie utile di 2.360 m², la nuova Scuola dell’Infanzia di Treviglio testimonia come l’architettura scolastica possa unire innovazione, efficienza energetica, qualità costruttiva e attenzione ai più piccoli, ponendosi come esempio virtuoso di edilizia pubblica contemporanea.
Wolf Haus
Parte del gruppo internazionale Wolf System, attivo dal 1966 e presente con 31 sedi nel mondo, Wolf Haus Italia si distingue per l’esperienza nella prefabbricazione in legno e legno-acciaio, applicata sia all’edilizia residenziale mono o multipiano sia alla realizzazione di strutture pubbliche e collettive.
Grazie a sistemi costruttivi sviluppati e ingegnerizzati internamente, ogni progetto viene curato fin nei minimi dettagli: travi e pareti sono disegnate, tagliate e preparate in stabilimento, lasciando al cantiere solo l’assemblaggio e le finiture.
L’elevato livello di comfort e risparmio energetico, certificato dal protocollo Wolf Haus Energia Più, unito a standard antisismici, velocità di esecuzione e basso impatto ambientale, garantisce edifici performanti e sostenibili nel tempo.
Per la Scuola dell’Infanzia di Treviglio, come in tutte le scuole realizzate da Wolf Haus, anche con i fondi PNRR, le richieste tecniche in materia di acustica, resistenza al fuoco e antisismica sono state rispettate sin dalle fasi di ingegnerizzazione, grazie a pacchetti parete certificati REI30 e REI60, oltre a travi dimensionate per resistere alla combustione progressiva.
L’esperienza maturata nel settore e la collaborazione fluida con l’amministrazione comunale e i progettisti hanno permesso di portare a termine un progetto esecutivo senza varianti, rispettando pienamente le normative e i tempi di consegna.
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[post_title] => Nuova Scuola dell’Infanzia di Treviglio: architettura in legno sostenibile e a misura di bambino
[post_excerpt] => A Treviglio (BG) sorge la nuova Scuola dell’Infanzia, un progetto che coniuga innovazione architettonica, sensibilità pedagogica e sostenibilità.
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L'edificio che ospita un importante centro di eccellenza, ed è dedicato alla formazione e alle competenze nell’ambito di Industria 4.0 di Philip Morris, rappresenta uno splendido esempio di architettura dal design contemporaneo e attento alla sostenibilità.
Grazie a questa realizzazione, progettata dall'arch. Valerio Cruciani dello studio Urban Gap, Wolf Haus è stata premiata nella categoria Migliori imprese o Amministrazioni per l’edilizia green.
Il Philip Morris Institute for Manufacturing Competences occupa una superficie di circa 1.250 m² e si distingue per la vocazione ecosostenibile, integrando soluzioni all'avanguardia all'interno di una struttura prefabbricata in legno pensate per ridurre l'emissione di CO₂, ottimizzare l’efficienza energetica e incrementare il benessere degli utenti.
Il progetto è certificato secondo gli standard LEED Gold e WELL, e incorpora:
una "pelle verde",
pannelli fotovoltaici e
un tetto giardino, che aumenta gli spazi verdi presenti e migliora il microclima dell'area.
La realizzazione trae ispirazione dall'architettura patrimonio UNESCO dei portici di Bologna e si integra efficacemente con il contesto circostante, fungendo anche da modello di innovazione climatica e sociale nel pieno rispetto della vocazione di sostenibilità e sviluppo responsabile.
Il Premio Sviluppo Sostenibile certifica e celebra l’impegno di Wolf Haus nel creare strutture moderne, funzionali e rispettose dell'ambiente, capaci di dare un contributo concreto alla transizione ecologica dell’industria edile.
Il riconoscimento è stato conferito con il seguente Giudizio della Giuria:
"Per la realizzazione del Centro Philip Morris Academy a Crespellano (BO), che impiega soluzioni di materiali e tecniche avanzate. Una pergola continua distribuisce una schermatura permeabile e offre l'occasione per installare una pelle verde avvolgente e un sistema di pannelli fotovoltaici integrati, il tetto giardino completa l'edificio, esempio il sistema PDC aria-aria che risulta essere autosufficiente su base annua grazie alla pensilina fotovoltaica che sormonta tutti i portici esterni".
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[post_excerpt] => Wolf Haus annuncia la vittoria del Premio Sviluppo Sostenibile 2024 per l'innovativo progetto del Philip Morris Institute for Manufacturing Competences.
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Il progetto, curato dallo studio altoatesino di architettura e design monovolume architecture+design, è stato completato nel 2023 in soli due mesi e mezzo di cantiere.
Questa realizzazione, che trova sede nel Castello Plars, nasce dal desiderio di ristrutturare gli ambienti interni dell'edificio preesistente ed espandere la struttura, al fine di ospitare un elegante albergo in grado di omaggiare la natura e la cultura del territorio in cui è inserito.
Il risultato è un connubio perfetto fra innovazione tecnologica e utilizzo di materiali naturali che, attraverso la valorizzazione del legno e l'impiego di soluzioni ad alta efficienza energetica, si inserisce armoniosamente nel paesaggio circostante.
Con le sue linee sobrie, le tonalità chiare e terrose delle facciate e il tetto con copertura verde, l’architettura di Schloss Plars Wine & Suites celebra le peculiarità del contesto naturale, rivisitandole in chiave moderna e offrendo una preziosa testimonianza della filosofia di Wolf Haus.
L'impegno continuo verso il rispetto e la sostenibilità ambientale definisce infatti i progetti Wolf Haus, stabilendo anche il punto cardine della collaborazione fra l'azienda e CasaClima, leader nella certificazione di edifici ecosostenibili.
La vittoria del CasaClima Award 2024 riconferma l'importanza e l'attenzione che l'azienda riserva al benessere delle persone e dell'ambiente, sempre poste al centro delle realizzazioni.
Il riconoscimento è stato conferito a Wolf Haus a seguito del Giudizio della Giuria: "L’ampliamento di Schloss Plars è un esempio brillante di come l’architettura possa armonizzarsi con il paesaggio naturale e con le tradizioni costruttive preesistenti. L’uso di tonalità terrose e il design del tetto asimmetrico permettono all’edificio di integrarsi perfettamente con l’ambiente circostante. La costruzione risponde alle esigenze di un’attività ricettiva funzionale, abbracciando i principi di sostenibilità ed efficienza energetica, rendendola un modello di modernità rispettosa del contesto naturale".
[post_title] => Schloss Plars: il progetto Wolf Haus vince il CasaClima Award 2024
[post_excerpt] => Wolf Haus vince il CasaClima Awards 2024. Il prestigioso riconoscimento certifica il valore architettonico e la sostenibilità del progetto Schloss Plars.
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L'armonia con il paesaggio e la valorizzazione delle sue vigne e dei suoi corsi d'acqua rappresentano il cuore di questo progetto, dove l’architettura è stata chiamata a celebrarne le peculiarità rivisitandole in chiave moderna.
Dalla necessità di preservare i dettagli distintivi della costruzione originaria, integrandoli armoniosamente nell’ampliamento costituito dalla sopraelevazione di un fabbricato limitrofo al castello, prende avvio il concept di Schloss Plars wine & suites: una realizzazione dove texture e pattern sono stati accuratamente selezionati per creare una connessione visiva armonica fra il solido corpo tradizionale del castello e la moderna linearità del nuovo volume.
Negli spazi interni, il pianoterra della struttura è riservato alla cantina per la produzione del vino, mentre il primo e il secondo livello, frutto della sopraelevazione, sono dedicati alle suite e alla zona sauna.
Un richiamo al contesto naturale circostante è presente nella schermatura esterna, dove l'intricato motivo rievoca il ritmo delle coltivazioni adiacenti, garantendo al tempo stesso privacy. Similmente, i toni chiari e terrosi delle facciate assicurano la piena integrazione dell'hotel nel contesto naturale limitrofo.
Il tetto, asimmetrico e originale grazie alla scelta di optare per la copertura verde, dona carattere alla struttura e continuità visiva fra il castello e la nuova costruzione in legno.
La nuova struttura di Castel Plars
Il nuovo edificio Castel Plars si erge su un piano contro terra in cemento armato già presente, per il quale si è proceduto al rinforzo tramite travi rialzate ortogonali alle murature portanti.
Per la realizzazione dei due piani fuori terra sono state preferite pareti prefabbricate a telaio, così come per il solaio del primo piano, creato anch'esso con elementi prefabbricati. L'inserimento di travi in acciaio ha assicurato una corretta distribuzione dei carichi sulla struttura sottostante.
Per l’ultimo piano è stata scelta una copertura a tre falde, con struttura portante composta da arcarecci con travi in legno lamellare e mantenute a vista.
La peculiare geometria del tetto ha richiesto la costruzione in opera della copertura, sulla quale è stato poi inserito il verde estensivo con sedum.
Uno splendido ambiente soppalcato, che gode dell’affaccio sull’antico castello, completa il progetto.
Prefabbricazione Wolf Haus
La realizzazione della nuova sezione del Castello Plars è stata curata da Wolf Haus Italia. Parte del gruppo Internazionale Wolf System, che conta 30 sedi in tutto il mondo, Wolf Haus Italia è specializzata nell'impiego di sistemi prefabbricati in legno sia per edifici residenziali che per strutture destinate alla collettività.
Grazie a una competenza riconosciuta, l'azienda è in grado di sviluppare e ingegnerizzare ogni singolo progetto, estendendo le possibilità di realizzazione anche a fabbricati multipiano e di grandi dimensioni. Infatti, sfruttando il sistema costruttivo prefabbricato misto legno-acciaio, Wolf Haus crea progetti in grado di soddisfare ogni esigenza, mantenendo tutti i vantaggi della prefabbricazione.
Gli elementi strutturali sono disegnati, tagliati e preparati in stabilimento, lasciando al cantiere le sole operazioni di assemblaggio, posa degli impianti e inserimento delle finiture.
Inoltre, tramite il protocollo Wolf Haus Energia Più, gli edifici hanno certificazioni antisismiche e antidanno, tempi rapidi di esecuzione, basso impatto ambientale e ridotti costi di gestione, così da assicurare comfort, risparmio energetico e sicurezza.
I dettagli costruttivi
In linea con l'approccio sartoriale di Wolf Haus, per la realizzazione di Schloss Plars wine & suites sono state impiegate soluzioni tecniche in grado di rispettare le richieste specifiche della committenza e soddisfare le complessità del progetto.
Nel caso del bellissimo hotel di Merano vi era necessità di costruire a ridosso di una struttura esistente, distribuendo i carichi su due nuove travi ortogonali alle murature dell’interrato.
Grazie all'estrema flessibilità del sistema costruttivo prefabbricato in legno e misto legno-acciaio e alla grande professionalità del team Wolf Haus, è stato possibile ottenere un edificio pienamente aderente all'idea di leggerezza compositiva disegnata dallo studio monovolume architecture + design.
Il particolare connubio di legno e acciaio impiegato da Wolf Haus rende vantaggioso sotto numerosi aspetti realizzare sopraelevazioni. Primo fra tutti il minor impiego di suolo, che rappresenta una forma di tutela dell'ambiente, limitando la cementificazione delle aree verdi, e un risparmio economico per il committente.
A questi benefici si aggiunge che nella provincia di Bolzano i terreni edificabili sono in numero esiguo, e la soprelevazione costituisce quindi un importante strumento per creare nuovo valore e implementare strutture già esistenti.
Inoltre, la leggerezza della prefabbricazione in legno-acciaio rende tale tecnologia ideale per questo tipo di intervento; mentre i ridottissimi tempi di cantiere fanno sì che il nuovo edificio sia performante e pronto in poco tempo.
Queste caratteristiche, unite ai plus in termini di estetica e comfort, rendono le strutture sopraelevate in legno particolarmente apprezzate e largamente impiegate nell'ambito alberghiero.
Il progetto
monovolume architecture + design è lo studio altoatesino di architettura e design, fondato da Patrik Pedó e Jury Pobitzer, dietro Schloss Plars wine & suites.
Con un team giovane, interdisciplinare e internazionale composto da architetti, designer industriali, artisti 3D e graphic designer, conta nel suo portfolio studi concettuali, progettazione architettonica e di design, pianificazione e supervisione dei lavori di costruzione, visualizzazione 3D e realtà virtuale, oltre a pianificazione urbana e masterplan.
Per la struttura alberghiera adiacente al Castello Plars lo studio ha preferito il sistema costruttivo prefabbricato in legno per una serie di vantaggi chiave.
In primo luogo, la leggerezza del legno ha reso la costruzione rapida, poco invasiva, e rispettosa sia dell’integrità della struttura esistente che del paesaggio circostante.
Inoltre le potenzialità e la modularità offerte dal sistema Wolf Haus hanno permesso di dare il giusto risalto al rapporto fra i due edifici, nonché assecondare tutte le richieste di personalizzazione e adattabilità.
Un altro elemento importante è rappresentato dalla sostenibilità, aspetto cruciale nel progetto e pienamente soddisfatto dal legno, materiale rinnovabile e dalle eccellenti caratteristiche termiche e isolanti.
L'intervento di ampliamento si è focalizzato in modo particolare su scelte di qualità, in grado di creare una perfetta armonia fra il vecchio e il nuovo edificio. In quest'ottica sono stati identificati dettagli e moduli peculiari del castello, rielaborati poi in chiave contemporanea nella linee delicate della nuova struttura.
Il riconoscimento del CASACLIMA AWARDS 2024
Durante la 22esima edizione dei CasaClima Awards sono stati premiati i migliori progetti realizzati nel 2023. Su oltre 1.700 progetti, la giuria ha conferito il riconoscimento a cinque realizzazioni, fra cui tra l'avveniristico ampliamento di Schloss Plars wine & suites ad opera di Wolf Haus e certificato CasaClima classe A, con efficienza complessiva in classe Gold.
L'incantevole struttura, completata in un tempo record di soli 2,5 mesi di cantiere, unisce al rispetto verso natura, cultura e tradizioni, performance ai vertici del settore in termini di risparmio energetico, benessere abitativo e comfort.
[post_title] => Schloss Plars wine & suites: un connubio perfetto fra storia e modernità ad opera di Wolf Haus
[post_excerpt] => Attraverso un accurato progetto di espansione della struttura realizzato da Wolf Haus, l'incantevole Castello Plars è stato trasformato in un raffinato albergo.
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Una riqualificazione improntata alla sostenibilità
Il Condominio Uliviè una struttura multipiano realizzata con elementi intelaiati di legno prefabbricati. Al livello fronte strada ospita uffici e attività commerciali, mentre i tre piani superiori sono destinati a residenze che, con superfici tra i 60 e i 100 m² dispongono di un balcone di servizio e di una terrazza a cui si accede dal soggiorno. I garage e i locali tecnici, situati al piano interrato, completano l'edificio.
Una copertura asimmetrica, a due falde, contraddistingue l'edificio. Sulla falda più ampia e meno inclinata è stato inserito un impianto fotovoltaico, che genera energia per i singoli appartamenti e per le aree comuni. La falda di dimensione minore è invece rivestita in fibrocemento per esterni che, in quanto non dissimile dall'intonaco della facciata, dona all'edificio un aspetto uniforme e compatto.
Le facciate sono caratterizzate da un particolare motivo di strombatura nella parte inferiore delle finestre che le allunga visivamente, facendole apparire come aperture a tutta altezza. L'effetto è stato ottenuto grazie alla lavorazione del cappotto termico, resa possibile dalla prefabbricazione. Ogni finestra è poi completata da un davanzale metallico e da un elemento oscurante.
Gronde e pluviali inserite nelle pareti e quindi invisibili contribuiscono a mantenere l'estetica dell'edificio pulita e lineare.
Una parte di facciata si distingue per la presenza di una parete verde con l'obiettivo di simboleggiare la sostenibilità globale del progetto che, difatti, è rispettoso dell'ambiente sia dal punto di vista costruttivo che energetico. Il verde caratterizza inoltre la corte centrale.
La realizzazione della struttura
Per la realizzazione del Condominio Ulivi, fabbricato residenziale di quattro piani, è stata utilizzata una struttura prefabbricata in legno. Anche per il vano ascensore la scelta è ricaduta sul legno, ed è infatti in X-lam. Travi in acciaio completano la struttura donando solidità e supportando il fissaggio della scala. I balconi, invece, sono stati costruiti tramite la sporgenza del solaio e presentano una trave ortogonale alla quale sono stati fissati i parapetti in vetro. Infine, per la copertura si è optato per travetti a vista nella parte non accessibile e per un controsoffitto nella zona praticabile.
Le caratteristiche costruttive
Wolf Haus Italia, realtà specializzata in sistemi costruttivi per la realizzazione di edifici mono e plurifamiliari e strutture multipiano, si è occupata della concretizzazione del progetto.
Grazie a un sistema costruttivo prefabbricato che unisce le potenzialità di legno e acciaio, Wolf Haus permette l'aumento del numero di piani e delle dimensioni dell'edificio, mantenendo tutti i vantaggi della prefabbricazione. Travi e pareti sono progettate e preparate nei minimi dettagli, lasciando al cantiere solo le fasi di assemblaggio e le finiture.
Inoltre, tramite il protocollo Energia Più Wolf Haus assicura standard elevati di comfort e risparmio energetico, mentre le certificazioni antisismiche e di resistenza ai danni abbinate alla velocità di esecuzione e al basso impatto ambientale fanno sì che le strutture realizzate dall'azienda siano altamente performanti.
Wolf Haus studia per ciascun progetto soluzioni tecniche che rispettino e valorizzino le specifiche esigenze: nel caso del Condominio Ulivi ciò si è tradotto nell'adozione di soluzioni impiantistiche che hanno assicurato risparmio energetico e, nell'ultimo anno, un incremento del valore dell'immobile.
La decisione di dotare l'edificio di ampie aperture vetrate e di un pozzo di luce naturale parallelo al vano scala è da interpretarsi in questa direzione, e contribuisce al benessere abitativo e al risparmio di energia.
Vista la collocazione della struttura in un contesto urbano si è deciso di integrare anche un ottimo isolamento acustico. La parete TMegawand di Wolf Haus riveste l'esterno e garantisce un abbattimento acustico Rw di 62 dB, mentre per le pareti interne, che dividono le unità abitative, si è optato per una una controparete con profili in alluminio, 5 cm di lana minerale, con intercapedine di 1 cm dalla struttura portante che assicura un abbattimento Rw di 61 dB.
Si è intervenuti anche sul solaio, che attesta ora performance di Rw 80 dB e di Ln,w 38 dB.
Il progetto
L’architetto Arabella Rocca si occupata del progetto di Condominio Ulivi. La scelta di di costruire in legno viene da una precisa indicazione del committente e dell’impresa, i quali avevano già fatto ricorso a questo materiale.
Come testimonia la stessa progettista, l'esperienza con il legno è stata innovativa ed entusiasmante. Decidere di costruire in legno, in Centro Italia, significa fare una scelta all'avanguardia, che tiene conto del comfort acustico, ambientale e termico: tutti vantaggi che la struttura in legno sa offrire.
Questo progetto architettonico, dove aspetti impiantistici ed energetici sono privilegiati, si è poi tradotto in un iter costruttivo veloce e preciso grazie alla competenza Wolf Haus, che ha saputo mettere a disposizione del progetto di Condominio Ulivi la propria esperienza declinandola in base alle specifiche esigenze, fino a sviluppare una soluzione su misura.
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[post_excerpt] => I vantaggi del legno sono molteplici. Per questo si attesta il suo ricorso anche in strutture pluripiano come il Condominio Ulivi realizzato da Wolf Haus.
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Unito all'acciaio, il legno costituisce un sistema costruttivo prefabbricato misto che permette l'incremento del numero dei piani e delle dimensioni della struttura, senza che vi siano limitazioni in altezza. Il sistema assicura i vantaggi e la sartorialità della prefabbricazione: travi e pareti sono progettate e messe a punto nel dettaglio all'interno dello stabilimento, per poi essere assemblate e rifinite in cantiere.
Caratteristica distintiva di queste realizzazioni è l'alto standard di performatività raggiunto: garantiscono infatti ottimi livelli di benessere abitativo e risparmio energetico e sono dotati di certificazioni antisismiche e antidanno. Il basso impatto che hanno sull'ambiente, comprovato sia dai veloci tempi di realizzazione che dalle caratteristiche di ecosostenibilità che certificano il protocollo costruttivo, aggiunge un'ulteriore nota di merito.
Wolf Haus, realtà punto di riferimento nel mondo delle case prefabbricate in legno, si è occupata della realizzazione di diversi edifici multipiano.
RSA Sondrio
Il progetto, ad opera dell'arch. Flavio Bistrattin, prende avvio dal desiderio del committente di creare, in un unico luogo, uno spazio protetto e di cura rivolto alle persone anziane. Nasce così una struttura socio-assistenziale innovativa che risponde a una duplice funzione: mettere a disposizione dei soggetti non autosufficienti una struttura R.S.A. (Residenza Sanitaria Assistenziale), e fornire agli over 65 autosufficienti con limitate fragilità un alloggio sicuro per poter mantenere la propria autonomia abitativa.
[caption id="attachment_739228" align="aligncenter" width="1200"] Rsa e Case di Riposo - Sondrio (SO), 2019[/caption]
Il sito e la suddivisione degli spazi
Il sito della RSA era parte di un'ampia area di circa 4.600 m2 interessata da un Piano di Recupero volto alla sua riqualificazione. Il terreno, posto nelle vicinanze del centro della città di Sondrio, era sede dell’ex Provveditorato agli Studi, costruito intorno al 1967 e poi demolito in vista dell'intervento di recupero.
Uno studio attento dell'insediamento ha individuato in una struttura a "C" la soluzione più adeguata per la costruzione dell'edificio, che risulta così composto:
un fabbricato principale, che costituisce l'Edificio 1, di forma rettangolare
due fabbricati minori, gli Edifici 2 e 3, posizionati ortogonalmente al primo
Grazie alla particolare forma scelta è stato possibile ricavare al piano terra una vasta area esterna, progettata per dare agli ospiti uno spazio outdoor da vivere durante la bella stagione, arricchito da aree verdi, piantumazioni e zone di sosta attrezzata.
La porzione sud è stata invece adibita a parcheggio, e si sviluppa nel piano interrato, dove è stato collocato anche l’ingresso delle ambulanze e il servizio mortuario.
L'Edificio 1, cuore della realizzazione, è stato sviluppato in verticale su cinque piani, completati da uno spazio interrato.
Il piano terra è stato destinato all’ingresso principale, all’area di accoglienza e agli ambienti usati per i servizi sanitari, le funzioni collettive e le attività amministrative. I piani 1°, 2° e 3° si compongono invece dei nuclei di degenza R.S.A., comprendendo 60 posti letto; mentre il 4° piano è riservato agli alloggi protetti per anziani, suddivisi in monolocali e bilocali.
Gli Edifici 2 e 3 contano sei piani ciascuno e completano l'offerta di appartamenti.
[caption id="attachment_739229" align="aligncenter" width="1200"] Rsa e Case di Riposo - Sondrio (SO), 2019[/caption]
La struttura
Il tipo di opere strutturali a cui si è fatto ricorso è misto: per i piani interrati e il piano terra dell'edificio principale si sono infatti usate strutture portanti tradizionali in cls armato. Diversamente i piani superiori sono stati realizzati con strutture prefabbricate in legno.
Per questo progetto, grazie ad analisi preliminari volte a studiarne modularità e flessibilità, è stato messo a punto un “modulo base”, ideato allo scopo di venire incontro alle specifiche esigenze di questa struttura: due camere di degenza dotate di servizi igienici, con metratura e confermazione progettate per facilitare un'eventuale modifica in alloggio o ambiente destinato ad attività collettive senza che vi sia la necessità di modifiche invasive.
Lo studio ha valutato diversi aspetti fra cui la trasportabilità degli elementi prefabbricati in legno dallo stabilimento al cantiere e il loro dimensionamento in relazione al comportamento statico.
Nel caso di progetti destinati a strutture sanitarie e socio-sanitarie, grande importanza viene riservata, fin dalle prime fasi, alla funzionalità e razionalità degli spazi. La realizzazione riserva poi significativa attenzione all'aspetto estetico, al fine di evocare nell'aspetto una struttura ricettiva, più che sanitaria, e rendere gradevole la permanenza degli ospiti. In quest'ottica si inserisce anche la cura dedicata alla creazione dell’area di ingresso e accettazione così come degli spazi comuni quali bar, soggiorni e aree pranzo, spesso dotate di ampie superfici e finestre luminose.
[caption id="attachment_739227" align="aligncenter" width="1200"] Rsa e Case di Riposo - Sondrio (SO), 2019[/caption]
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Tuna Palace, Lignano Sabbiadoro (UD)
Si tratta di un complesso residenziale, realizzato con l'arch. Franco Tomasella, sito a Lignano Sabbiadoro. Obiettivo della realizzazione era creare un elegante spazio abitativo che permettesse di godere a pieno della vicinanza del mare, rispettando alti standard di comfort e attenzione all'ambiente. Si è quindi optato per una costruzione in bioedilizia che, attraverso il sistema Wolf System, ha assicurato basso impatto ambientale e altissima efficienza energetica.
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Le prestazioni
Questa soluzione, forte dei continui ricerche e studi sui materiali, si presenta sul mercato quale proposta altamente competitiva in termini di vantaggi e garanzie di durabilità. Soddisfa infatti tutte le moderne esigenze abitative, assicurando isolamento termico e acustico, stabilità contro ogni evento geologico, comfort, elevati risparmi energetici e compatibilità ambientale.
Tuna Tower sorge a pochi passi dalla spiaggia e dall'area pedonale di Lignano Sabbiadoro. Il design moderno caratterizza questa realizzazione, che si sviluppa su cinque piani e comprende al suo interno diverse opzioni abitative: generosi spazi interni, ampie terrazze panoramiche coperte e parcheggio riservato collocano il complesso fra le soluzioni abitative di maggior prestigio.
Ciascuna unità è dotata di riscaldamento autonomo, pannelli solari, impianto fotovoltaico e serramenti a taglio termico, così da garantire efficienza energetica e comfort acustico.
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La sostenibilità
AR.CO, lo studio che ha seguito il progetto di Tuna Tower fin dalle prime fasi, si fa testimone del valore superiore all’edilizia in legno, come afferma l’architetto Francesco Tommasella: "Ritengo che le tematiche rivolte a un possibile futuro sostenibile siano ormai diventate tali da rappresentare una necessità imprescindibile e urgente in ogni campo della vita sociale ed economica. L’architettura ha da sempre rivestito nella storia una posizione centrale e strategica nell’evoluzione sociale e culturale delle comunità e oggi più che mai è chiamata ad assumere un ruolo trainante nel processo di riconversione energetica dopo l’era dei combustibili fossili. Una nuova coscienza del vivere e produrre si sta rapidamente espandendo nell’idea di un mondo globale, sempre più connesso e accessibile, dove non è più possibile isolarsi dentro i propri confini".
Per questo, prosegue Tommasella, un intervento di rigenerazione urbana come quello del complesso di Lignano Sabbiadoro è un'importante occasione per promuovere i valori della sostenibilità, che vengono rispettati attraverso una valutazione progettuale realmente attenta alle prestazioni dell'edificio dal punto di vista energetico e costruttivo, al fine di garantire qualità del vivere, sicurezza e basso impatto ambientale.
È la prefabbricazione moderna a offrire queste possibilità: l’ingegnerizzazione del processo produttivo consente infatti non solo di abbattere i tempi di realizzazione, ma anche di recuperare e riconvertire i materiali utilizzati.
Al cuore del progetto Tuna Tower si trova il rispetto di temi fondamentali, a partire dai quali è stata avviata la realizzazione: un orientamento delle zone giorno ottimizzato a sud-ovest, ampie vetrate pensate per captare maggiore luce solare durante il periodo invernale, e sporgenti terrazze dotate di protezioni solari. Si tratta di strategie progettuali di tipo passivo, finalizzate a sfruttare al massimo le potenzialità dell’irraggiamento solare che, abbinate a un sistema di riscaldamento con pompe di calore alimentate da pannelli solari e termici, dotano il complesso residenziale delle più alte performance energetiche.
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La composizione volumetrica
La struttura è stata ideata con forme lineari e semplici: un nucleo centrale, destinato alle funzioni distributive verticali e orizzontali e alla raccolta della distribuzione energetica e idraulica, è agganciato su ciascun lato a due parallelepipedi, dove trovano sede le unità abitative.
I terrazzi sporgenti e delimitati da parapetti in vetro strutturale, completano la realizzazione, donando dinamicità alla struttura e luminosità agli ambienti interni.
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"Il primo elemento da affrontare per la realizzazione di Villa Maravilla", dichiara l’Arch Leni, "è stato far coesistere i vincoli ambientali cui è sottoposto il territorio che protende verso il lago di Pusiano, e l’architettura tipica del luogo."
In secondo luogo, il progettista ha risposto alla necessità di soddisfare le esigenze di spazio, funzione e privacy della famiglia, ricavando spazi per i momenti di gioco dei bambini e aree dedicate ai genitori.
Il sapiente lavoro del progettista, la piena collaborazione con la committenza e la flessibilità realizzativa fornita da Wolf Haus, hanno portato alla realizzazione di una bellissima villa dallo stile contemporaneo e confortevole, caratterizzata da spazi flessibili capaci di trasformarsi in una superficie unica per accogliere gli ospiti all’occorrenza.
L'architettura di Villa Maravilla
Villa Maravilla si inserisce nel lotto in totale armonia con la conformazione fisica del luogo caratterizzato da un cambio di quota tra fronte e retro della casa. Scelte stilistiche come il tetto a falde in coppi e la facciata in parte intonacata e in parte rivestita in pietra riprendono e rispettano lo stile architettonico locale, voluto dal committente e imposto dai vincoli ambientali.
La disposizione degli spazi interni
Se ci spostiamo all’interno di Villa Maravilla notiamo un’organizzazione degli spazi che segue i dislivelli del terreno. L’ingresso, le aree gioco dei bambini e la scala che conduce al piano superiore, si trovano infatti, a una quota più alta rispetto alla cucina e a tutta l’area living.Tutto il progetto è caratterizzato da 2 direttrici visive che attraversano e incrociano la casa senza ostacoli opachi, questo rende possibile la vista costante sul giardino e sul lago. Gli ambienti sono separati tra loro mediante pareti vetrate scorrevoli dal telaio metallico color antracite. Aprendosi e chiudendosi, queste vetrate definiscono funzioni e accessi; creano, inoltre, una continuità tra interno ed esterno.Al piano superiore, al quale si accede con scala a gradini sospesi, è collocata la zona notte, caratterizzata da un ballatoio, affacciato sul soggiorno, che collega la camera padronale con le camere dei ragazzi.
Il parco di pertinenza di Villa Maravilla
Il principio di organizzazione funzionale utilizzato per la disposizione degli spazi interni si ripropone nel parco di pertinenza e ogni livello trova una sua destinazione specifica: verso la strada sono state piantumate numerose essenze arboree a creare una barriera visiva dall’esterno, mentre sul fronte lago, dove il giardino appare pianeggiante, è collocata una piscina a effetto infinito che completa la vista dagli assi prospettici interni della casa. La parte bassa del boschetto, invece, è riservata ai giochi dei bambini.
La struttura della casa in legno
L’architettura della casa in legno è stata realizzata utilizzando sapientemente un mix di sistemi costruttivi.
Un sistema a telaio in abete massiccio ha permesso di realizzare la maggior parte delle pareti perimetrali. Il sistema è controventato su entrambi i lati da pannelli di OSB fissati con graffe metalliche e isolato tra i montanti con uno strato di lane minerali isolanti.
Per la realizzazione del setto centrale della casa è stato utilizzato il sistema costruttivo in X-Lam che, oltre a reggere la scala a sbalzo e sopportare i carichi del ballatoio, delimita gli ambienti ingresso cucina.
Per poter realizzare gli ampi spazi interni con ballatoio passante e grandi vetrate perimetrali sono state inserite travature di rinforzo in acciaio che incrementano le prestazioni della struttura a telaio. Solai ed elementi di copertura sono, invece, realizzati con elementi prefabbricati a telaio, dimensionati per lavorare in posizione orizzontale.
I dettagli del pacchetto parete
Le pareti perimetrali di Villa Maravilla sono realizzate con elemento costruttivo MegaWand®, caratterizzate dal telaio in abete rosso, sul quale trova posto (verso il lato interno) il freno vapore posizionato già durante la fase di prefabbricazione in stabilimento.
A seguire la controventatura in OSB chiude il telaio e sorregge il cappotto in fibra di legno su cui trovano spazio i passaggi per gli impianti elettrici. In ultimo la parete si completa con una lastra in gesso naturale ignifuga e idrofuga per gli ambienti umidi.
Sull’esterno è stato posizionato un cappotto da 8 cm intonacato con prodotto traspirante in doppio strato con rete di armatura. Nelle aree previste con rivestimento in pietra, sono stati predisposti listelli per il fissaggio di una lastra portaintonaco sulla quale la pietra è stata incollata in modo semplice, assicurando un perfetto rendimento del pacchetto complessivo.
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Credit foto: Oliver Jaist
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[post_excerpt] => Wolf Haus ha realizzato una bellissima residenza in legno dalle geometrie articolate e contemporanee in un Comune della provincia di Como, sul lago di Pusiano. Stiamo parlando di Villa Maravilla.
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Dal 1986 Wolf Haus Italia lavora con sede a Campo di Trens, nelle vicinanze di Vipiteno, ma è presente e operativa in tutte le 20 regioni d’Italia, con tecnici e commerciali specializzati e affidabili.
Ogni giorno 310 persone qualificate e appassionate svolgono un eccellente lavoro di progettazione e realizzazione. Impegno e costanza hanno permesso all'azienda di costruire in Italia più di 2.000 edifici quali case, scuole, alberghi, strutture sanitarie, agriturismi, ecc.
Perché scegliere Wolf Haus?
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Wolf Haus può contare su un'esperienza di oltre 50 anni nel mondo della bioedilizia con costruzioni in legno e miste legno-acciaio. Questa esperienza, unita al lavoro di un team interno di consulenti specializzati, permette di offrire un supporto completo e dinamico al progettista.
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La formula “chiavi in mano”permette di realizzare in tempi certi edifici ad uso abitativo o professionale con caratteristiche energetiche, di comfort e di sicurezza che rappresentano per l'azienda standard che raggiungono massimi livelli.
Wolf Haus opera anche affiancando imprese e sviluppatori immobiliari e occupandosi delle opere specialistiche (struttura e involucro edilizio).
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Info dalle aziende - Casa dei Ronchi: architettura che dialoga con il paesaggio - INFOBUILD