Tecnologia e innovazione in edilizia: occorre aprirsi alla digitalizzazione e all’inclusione 21/07/2025
Heidelberg Materials ha inaugurato ufficialmente a Brevik, in Norvegia, il primo impianto su scala industriale capace di catturare e stoccare CO₂ nel settore del cemento. Un momento storico suggellato dalla presenza di S.A.R. il Principe Ereditario Haakon e del Ministro dell’Energia Terje Aasland. Con una cerimonia solenne e oltre 320 invitati dal mondo della politica, dell’industria e della ricerca, si è festeggiato l’avvio di evoZero®, il primo cemento con CO₂ catturata integrata. L’impianto di Brevik è in grado di catturare circa 400.000 tonnellate di CO₂ ogni anno, corrispondenti al 50 % delle emissioni attuali dello stabilimento e comparabili agli impatti ambientali di 150.000 voli transatlantici. Grazie al progetto governativo norvegese Longship, la CO₂ viene catturata all’interno della cementeria, liquefatta e trasportata a un terminale costiero; da qui, alloggiata permanentemente nei giacimenti sottomarini sotto il Mare del Nord tramite una conduttura offshore. Le prime tonnellate di CO₂ sono già state catturate, trasformate in forma liquida e messe in stoccaggio temporaneo; l’iniezione definitiva nei giacimenti sottomarini del Mare del Nord è prevista per il mese di agosto. Un’integrazione strategica ed efficiente che non ha mai fermato la produzione: oltre 1,2 milioni di ore di lavoro tecnico di precisione da parte di un team dedicato hanno permesso di far convivere operatività e transizione verde. Un momento della cerimonia di inaugurazione Durante la cerimonia, Dominik von Achten, Chairman del Managing Board di Heidelberg Materials, ha sottolineato ‘l’importanza di menti eccezionali unite da una visione comune’ e ha affermato che fornire calcestruzzo net-zero «non è più un’ambizione futura, ma una realtà», testimonianza pratica del valore dell’innovazione guidata pienamente integrata. Partnership e impatti per il settore delle costruzioni “Come parte fondamentale del programma Longship della Norvegia, Brevik CCS è un esempio potente di come imprese e governi possano lavorare fianco a fianco per aprire la strada a un futuro più sostenibile”, ha commentato Terje Aasland, Ministro dell’Energia norvegese. Il progetto vede tra i partner il consorzio Northern Lights, composto da Equinor, Shell e Total Energies, che garantisce il trasporto e il sequestro sicuro della CO₂. Già nel mese di giugno sono iniziate le prime spedizioni verso il sito di stoccaggio intermedio a Øygarden. Questo segna l’inizio della fase operativa in vista della prima produzione di evoZero®, destinato ai mercati europei. Giv Brantenberg, General Manager di Heidelberg Materials Northern Europe, ha definito il progetto «un capolavoro tecnico e un’esemplare leadership industriale»: migliaia di professionisti da tutto il mondo hanno già visitato l’impianto per apprendere dalle sue best practice. Questo primo impianto aprirà la strada a un portafoglio globale di soluzioni CCUS firmate Heidelberg Materials, consentendo di scalare l’adozione di tecnologie verdi nel settore industriale e edile. Numeri chiave di Brevik CCS: investimenti, capacità e tempi record Il progetto Brevik CCS rappresenta un investimento strategico e senza precedenti per l’industria del cemento. Grazie al sostegno del governo norvegese attraverso il programma Longship, sono stati stanziati circa 34 miliardi di corone norvegesi per la realizzazione della catena completa CCS, di cui 22 miliardi in forma di sovvenzioni. L’impianto di Brevik, completato meccanicamente a dicembre 2024, ha iniziato la cattura operativa della CO₂ nel maggio 2025, raggiungendo la soglia delle prime 1.000 tonnellate liquefatte e stoccate nel giro di poche settimane. «Come parte fondamentale del programma Longship della Norvegia, Brevik CCS è un esempio potente di come imprese e governi possano lavorare fianco a fianco per aprire la strada a un futuro più sostenibile», ha affermato il Ministro dell’Energia norvegese Terje Aasland. «Questo tipo di collaborazione può stimolare l’innovazione e avviare lo sviluppo di mercati emergenti per le tecnologie per il clima.» Con una capacità annuale prevista di 400.000 tonnellate di CO₂, il sito norvegese coprirà il 50 % delle emissioni del cementificio. Questo risultato si inserisce in una visione più ampia che mira a una rete CCS da 5 milioni di tonnellate l’anno in tutta Europa entro il 2029. Tempi rapidi, ingegneria di precisione e un modello operativo scalabile rendono Brevik CCS il benchmark di riferimento per l’intero comparto industriale. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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