Budapest: il National Athletics Centre si trasforma e diventa un’arena sempre aperta

Realizzato per i Campionati mondiali di atletica leggera del 2023, al termine della manifestazione il National Athletics Centre è stato ridisegnato in un’ottica di sostenibilità. Via la tribuna superiore per creare un parco pubblico dedicato agli amanti dello sport.

Budapest: il National Athletics Centre si trasforma e diventa un’arena sempre aperta

Spesso gli edifici sportivi realizzati per i grandi eventi non vengono sfruttati come dovrebbero. Ma il National Athletics Centre di Budapest è un’eccezione. Progettato dallo studio di architettura Napur Architect per i Mondiali di atletica del 2023, al termine della manifestazione è stato oggetto di riqualificazione per trasformarlo in un parco pubblico aperto a tutti, soprattutto agli amanti dello sport.

Realizzato per diventare uno degli elementi fondamentali per lo sviluppo urbano a lungo termine del progetto Budapest Southern City Gate, lo stadio è perfettamente riconoscibile grazie al suo imponente esoscheletro in acciaio a vista che sostiene la copertura. Collegato con il resto della città tramite un ponte pedonale e ciclabile, l’intera area è stata realizzata riqualificando le aree dismesse di Budapest sulla riva meridionale del Danubio.

La trasformazione del National Athletics Centre

L’idea degli architetti è sempre stata quella di realizzare uno stadio capace di ospitare i numerosi spettatori durante i Campionati del mondo di atletica ma che potesse diventare, negli anni successivi, uno spazio aperto, accessibile a tutti, tutto l’anno, soprattutto agli amanti dello sport e di atletica. Dopo i Campionati mondiali del 2023, nel 2024, lo stadio ha subito una trasformazione: la tribuna superiore dello stadio è stata rimossa per far spazio all’ “Open City Ring”, un parco divertimenti di 15 mila metri quadrati che comprende una pista da jogging per famiglie, una pista da corsa, un’area dedicata agli allenamenti e uno spazio per lo street food.

La trasformazione del National Athletics Centre con l'Open Ring Arena

Tra l’altro, sempre in un’ottica di sostenibilità e riutilizzo, la tribuna superiore dell’impianto (25.000 posti di capienza) è stata trasferita a Parigi per le Olimpiadi del 2024. È la prima volta che accade. 

Con l’occasione tutta l’area dello stadio, dal ponte Rákóczi alla chiusa di Kvassay fino al ponte sospeso di North Csepel, è stata oggetto di riqualificazione con nuove opere di protezione dalle inondazioni, piste ciclabili, stazioni per i battelli e passerelle pedonali. Lo sviluppo ha permesso il collegamento della zona nord con la zona sud del fiume Pest fino alla parte meridionale della città. L’obiettivo era quello di creare un’area ricreativa che fosse attraente per gli abitanti della città e che fosse parte integrante delle reti ecologiche dell’UE e dell’Ungheria.

Sostenibilità e design

Con la sua inconfondibile struttura ad anello in acciaio, geometria traforata in cristallo e copertura sospesa, il nuovo stadio è un’opera di ingegneria e architettura eccellente, riconosciuta a livello mondiale.

La trasformazione del National Athletics Centre con l'Open Ring Arena

Dal punto di vista della sostenibilità, l’intero progetto è stato pensato per ridurre l’impatto ambientale, privilegiando ad esempio soluzioni di trasporto pubblico e l’utilizzo di biciclette pedonali. Per ridurre il consumo di energia solo le aree più importanti degli spazi interni dell’edificio vengono riscaldate con energia 100% geotermica rinnovabile.

Img by Napur Architect

Consiglia questa notizia ai tuoi amici

Commenta questa notizia



Categoria notizia

DAL MONDO PROFESSIONALE

Le ultime notizie sull’argomento