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Indice degli argomenti Toggle Prima di intervenire, è fondamentale condurre una diagnosi sulla muratura esistenteGli obiettivi di un intervento di consolidamento e risanamento delle muratureTecniche di consolidamento delle muratureTecniche di risanamento delle muratureFAQ Risanamento e consolidamento delle muratureQuali sono le principali forme di degrado?Qual è la differenza tra consolidamento e risanamento di una muratura?Come si sceglie la malta per un intervento di consolidamento?Quali verifiche devono essere effettuate dopo un intervento di consolidamento? Consolidamento e risanamento delle murature sono temi di grande importanza, in quanto il patrimonio edilizio esistente, soprattutto se storico, rappresenta una risorsa preziosa da conservare nel tempo. La maggior parte degli edifici realizzati nei secoli scorsi sono costituiti da strutture in muratura, soggette a processi di digrado sia fisici, che chimici e meccanici. Ciò può causare la compromissione della durabilità e dell’integrità di questi edifici, sempre meno stabili e sicuri. Questi fenomeni possono riguardare sia i laterizi che compongono la parete, che il legante (la malta), con un’intensità che varia molto in base al contesto specifico e alla qualità dei materiali. Le cause di degrado e perdita di capacità portante possono essere molteplici ed è proprio per questo motivo che gli interventi di consolidamento e risanamento delle murature esistenti devono essere preceduti da una diagnosi accurata e da una progettazione altrettanto attenta. Prima di intervenire, è fondamentale condurre una diagnosi sulla muratura esistente Quando si vuole procedere con un intervento di consolidamento e risanamento di una muratura, è importantissimo iniziare con una prima fase conoscitiva approfondita, il cui scopo è quello di comprendere a pieno la struttura, i suoi elementi e le condizioni di conservazione in cui si trova. Questa diagnosi può essere condotta in modo differente a seconda dei casi e delle necessità, ma generalmente prevede sia dei rilievi geometrici, che delle verifiche visive e strumentali. Tramite tecniche più o meno innovative, si possono rilevare e mappare geometrie e materiali usati, fino a ricostruire intere stratigrafie e valutare l’interazione tra più elementi. Si possono individuare così differenti fasi costruttive o modifiche attuate in momenti successivi alla costruzione. Le indagini strumentali sui materiali, anche tramite dei campionamenti, hanno lo scopo di indagare le loro caratteristiche chimico fisiche, così come le prove meccaniche (sia in loco che in laboratorio) permettono di valutarne le reazioni. Gli obiettivi di un intervento di consolidamento e risanamento delle murature Le modalità con cui intervenire su una muratura esistente possono essere diverse a seconda della tipologia di struttura e della forma di degrado rilevata. Nonostante ciò, gli obiettivi perseguiti sono generalmente i medesimi. Il principale riguarda il ripristino (o il miglioramento) della capacità portante della struttura, che con il tempo può venire compromesso. Un aspetto molto importante per garantire la funzionalità e la sicurezza della struttura e per il quale si procede proprio tramite opere di consolidamento. Ciò è possibile se si arrestano anche i fenomeni di degrado, con interventi di risanamento capaci di garantire la massima compatibilità dei materiali. Inoltre, se si parla di approccio conservativo, è generalmente importante minimizzare l’invasività del “nuovo” e prevenire una perdita di autenticità della costruzione. Anche a livello normativo, soprattutto nel caso di edifici storici e vincolati, è sottolineata l’importanza della conservazione dell’identità originario di queste strutture, sposando un approccio basato sul rispetto, leggendo il consolidamento come una necessità tecnica e strutturale, che non alterna la vera natura del manufatto. Tecniche di consolidamento delle murature Vi sono differenti tecniche di consolidamento delle murature, da valutare solo in base alle specificità dell’intervento in questione. In base a materiali, caratteristiche e degrado, infatti, possono risultare efficaci o idonee soluzioni diverse. Per fare alcuni esempi, tra le principali misure di intervento ci sono le iniezioni, che permettono di colmare fessurazioni o cavità interne con materiale utile al consolidamento, come calce idraulica o leganti specifici. Il prodotto viene attentamente selezionato proprio sulla base della compatibilità con i materiali esistenti, valutando parametri quali la resistenza meccanica offerta, l’elasticità, la traspirabilità. Si tratta di interventi non troppo invasivi e “invisibili”, ma non sempre efficaci in alcuni contesti. FASSA EPOXY 100 è una resina epossidica bicomponente a bassissima viscosità, studiata per interventi di consolidamento strutturale, sigillatura e ancoraggio. Grazie all’elevata capacità di penetrazione nel supporto, è indicata per iniezioni su manufatti cementizi lesionati, la sigillatura di microfessure, l’ancoraggio di elementi metallici e armature e la primerizzazione nei sistemi epossidici e poliuretanici. In alternativa, si possono sostituire alcuni elementi deteriorati, soprattutto se ci sono lesioni importanti in parti circoscritte della struttura, o intervenire con apposite malte rinforzanti e compatibili con le strutture esistenti. Anche gli intonaci possono essere armati, grazie all’utilizzo di reti di rinforzo in fibre resistenti, come la fibra di vetro o di carbonio, immerse nella malta. Tecniche di risanamento delle murature Consolidamento e risanamento sono due facce della stessa medaglia, ossia dell’intervento di recupero di un edificio in muratura esistente. Come già detto, infatti, da un lato è necessario fermare e risolvere le forme di degrado individuate, dall’altro si aumenterà la resistenza della struttura. Nella maggior parte dei casi, il nemico per la preservazione delle murature è l’umidità, che rappresenta una delle principali cause di degrado. Le forme più comuni sono connesse all’umidità di risalita, a infiltrazioni e alla condensa superficiale o interstiziale. Per risolvere questi problemi si possono inserire delle barriere chimiche, che impediscono la risalita dell’umidità lungo la parete. Negli edifici storici non si possono eseguire tecniche come il taglio meccanico della muratura, in quanto particolarmente invasivo. Possono essere d’aiuto anche intonaci traspiranti, che favoriscono l’evaporazione dell’umidità interna alle pareti. I sistemi elettrosmotici, infine, sfruttano campi elettrici a bassa tensione per invertire il flusso capillare dell’acqua. FAQ Risanamento e consolidamento delle murature Quali sono le principali forme di degrado? Le principali forme di degrado delle murature possono essere suddivise in degrado fisico, che include fenomeni come l’erosione o i distacchi; degrado chimico, ad esempio in presenza di sali solubili che cristallizzano nei pori della muratura, provocando espansioni e rotture; degrado biologico, se si rilevano attacchi da parte di vegetazione, muffe, licheni, microrganismi; degrado strutturale, per fessurazioni, cedimenti, schiacciamenti. Qual è la differenza tra consolidamento e risanamento di una muratura? Il consolidamento ha lo scopo di migliorare le prestazioni meccaniche e strutturali della muratura, ristabilendo la sua capacità portante. Il risanamento, invece, riguarda il ripristino delle condizioni igienico-ambientali e materiche, eliminando cause di degrado come umidità, sali o alterazioni chimiche. Spesso i due interventi si integrano: prima si risana, poi si consolida, per garantire durabilità nel tempo. Come si sceglie la malta per un intervento di consolidamento? La scelta della malta per il consolidamento di una muratura è determinante per il successo dell’intervento. Per non commettere errori è consigliabile valutare alcuni criteri fondamentali, come la compatibilità chimico-fisica con i materiali originari, la resistenza meccanica proporzionata al supporto, il comportamento in specifiche condizioni ambientali, la durabilità nel tempo. Quali verifiche devono essere effettuate dopo un intervento di consolidamento? Dopo un intervento di consolidamento è indispensabile una fase di verifica e monitoraggio, per garantire l’efficacia e la durabilità delle opere. Si possono banalmente attuare dei controlli visivi, supportati anche da controlli strumentali, con lo scopo di accertare la corretta esecuzione e l’efficacia dell’intervento. Se necessario, si eseguono anche prove meccaniche locali. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento