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Indice degli argomenti Toggle Perché isolare acusticamente gli spazi interni è oggi fondamentale?Isolamento acustico vs fonoassorbimento: cosa sapere per scegliere la giusta soluzioneI migliori materiali per l’isolamento acustico internoMateriali minerali, vegetali e sintetici per l’isolamento acusticoCome si isola acusticamente una parete, un soffitto o un pavimento?Nuove soluzioni per l’isolamento acustico internoRivestimento Isolspace Skin di IsolmantIsover AcustiPAR 4+Acoustic 225 Plus di RockwoolPannello luminoso fonoassorbente Integral di CaimiSospensione fonoassorbente Etnia di FabbianPareti divisorie fonoassorbenti di FloemaSistema a soffitto Plaid di TurfFAQ: domande frequenti sull’isolamento acustico internoQual è il miglior materiale per insonorizzare una stanza?Si può isolare una parete senza perdere spazio?L’isolamento acustico aumenta il valore dell’immobile?Quanto costa isolare acusticamente un ambiente? L’isolamento acustico è essenziale per il benessere delle persone ed è uno dei fattori che incide sul comfort interno percepito, sia negli edifici residenziali, che in quelli dedicati al lavoro. Il rumore, infatti, può essere causa di criticità, può ad esempio compromettere la capacità di concentrazione, impedire il rilassamento e il riposo, ma anche causare disturbi come il mal di testa. L’isolamento acustico previene queste problematiche, proteggendo le persone e gli spazi da loro vissuti non solo dai rumori provenienti dall’esterno, ma anche da quelli provenienti dall’interno dell’edificio. È sufficiente pensare a un condominio con molti appartamenti per comprendere l’importanza dell’isolamento acustico interno. Perché isolare acusticamente gli spazi interni è oggi fondamentale? L’isolamento acustico degli edifici è essenziale per garantire ambienti silenziosi e protetti dal rumore, incidendo in modo significativo sul benessere psicofisico delle persone. Proprio per la sua rilevanza, la questione è gestita in modo specifico anche a livello normativo, a partire dalla Legge quadro sull’inquinamento acustico n. 447 del 1995. Stabilisce che la responsabilità di adottare regolamenti specifici per la tutela dall’inquinamento acustico sia dei Comuni. Segue, poi, il DPCM 5 dicembre 1997, che stabilisce i requisiti acustici passivi minimi degli edifici e delle unità immobiliari. Tale decreto fissa i limiti di isolamento dai rumori aerei e da calpestio, il livello massimo di rumore degli impianti a funzionamento continuo e discontinuo, e altri parametri fondamentali per garantire una corretta vivibilità degli spazi. L’isolamento acustico, pertanto, è obbligatorio e importante per tutelare le persone. Dal punto di vista neuropsicologico, infatti, la protezione dal rumore può fare la differenza: la qualità acustica degli ambienti incide direttamente sullo stato di salute mentale. Il rumore incide sul livello di stress, sulla qualità del sonno, sulla concentrazione e sulla produttività, soprattutto negli ambienti di lavoro o di studio. Progettare correttamente l’isolamento acustico, pertanto, non è solo una questione di tecnica, ma si tratta di sviluppare un vero e proprio strumento per migliorare la qualità della vita delle persone che vivono gli edifici. Isolamento acustico vs fonoassorbimento: cosa sapere per scegliere la giusta soluzione Isolamento acustico e fonoassorbimento non sono la stessa cosa, anche se molto spesso vengono confusi, soprattutto dai non addetti ai lavori. L’isolamento acustico ha l’obiettivo di impedire al suono di propagarsi tra differenti ambienti. Si crea una barriera fisica al passaggio del suono, come pareti stratificate, infissi ad alte prestazioni o pannelli fonoisolanti. È una tecnica particolarmente indicata negli ambienti residenziali, soprattutto in contesti condominiali, ma anche in scuole e uffici. Banalmente, è utile per evitare fastidi dovuti al rumore esterno. Il fonoassorbimento, invece, serve a ridurre la riflessione e la riverberazione del suono all’interno di uno stesso ambiente, migliorandone la qualità acustica. Si ottiene con materiali porosi o fibrosi che assorbono parte dell’energia sonora, evitando fastidiosi rimbombi. Le soluzioni fonoassorbenti, utili a migliorare l’acustica di un locale, sono riescono a smorzare il riflesso sonoro, impedendo che le onde rimbalzino sulle pareti creando un fastidioso riverbero. È molto più utilizzato in spazi come uffici open space, per ridurre il rumore di fondo e facilitare la concentrazione, piuttosto che all’interno di aule o in ambienti in cui si svolgono attività che sono fonte di rumore. I migliori materiali per l’isolamento acustico interno In realtà non esistono materiali migliori in assoluto per l’isolamento acustico interno, quanto soluzioni adatte ad esigenze diverse. Pertanto è importante selezionare il materiale più adatto all’obiettivo che ci si prefigge, valutando, anche con l’aiuto di un professionista abilitato, tutti i fattori in gioco, come dimensioni e caratteristiche dei luoghi, fonte sonora e emissione da abbattere, tipo di superfici da isolare. In base a ciò è possibile capire se sia necessaria un’azione isolante o fonoassorbente e di conseguenza scegliere il tipo di materiale più corretto. Isolmant IsolGypsum Duo è un pannello di Isolmant per l’isolamento acustico delle pareti divisorie o perimetrali. E’ formato da una lastra in cartongesso accoppiata al manto Isolmant Telogomma unito alla speciale Fibra Fibtec di Isolmant riciclata che garantisce ottime prestazioni acustiche e termiche. Esistono differenti materiali che si possono utilizzare per l’isolamento acustico interno degli edifici, che possono essere distinti sulla base della propria natura e classificabili in tre categorie: minerali, vegetali, sintetici. Ciascuno si caratterizza per proprietà e vantaggi e la scelta dipende molto dal contesto specifico di applicazione. Materiali minerali per l’isolamento acustico I materiali minerali per l’isolamento acustico si caratterizzano per una struttura fibrosa e sono in grado di attenuare la trasmissione dei rumori aerei e da calpestio, garantendo un elevato comfort abitativo. Oltretutto, sono generalmente anche buoni isolanti termici e sono resistenti al fuoco. Vengono utilizzati all’interno di pareti divisorie, contropareti, controsoffitti e solai. Sono materiali traspiranti, durevoli e riciclabili, quindi in linea con i criteri di sostenibilità ambientale. Tra i più utilizzati ci sono la lana di roccia e la lana di vetro, in pannelli o in rotoli a seconda della superficie da isolare e della tipologia di intervento previsto. Per il calpestio, invece, una buona soluzione è rappresentata dai feltri minerali. Materiali vegetali a elevate prestazioni I materiali vegetali, come sughero e fibre di legno derivate da scarti di lavorazione, rappresentano una soluzione naturale ed ecologica per l’isolamento acustico. Assorbono efficacemente il suono e riducono la trasmissione del rumore tra ambienti. Il sughero è particolarmente indicato per pavimenti e pareti, la fibra di legno, è disponibile in pannelli rigidi o semirigidi, ideali per contropareti e coperture. Entrambi biodegradabili e totalmente riciclabili, si distinguono per la leggerezza e per gli spessori ridotti. Il sughero poi evita la formazione di muffe e umidità. Oltre al comfort acustico, questi materiali garantiscono traspirabilità, isolamento termico elevato e sostenibilità ambientale, in quanto sono rinnovabili, biodegradabili e riciclabili. Hanno inoltre una buona capacità di regolazione igrometrica, contribuendo alla salubrità degli ambienti. Materiali sintetici per l’isolamento I materiali sintetici per l’isolamento acustico, come poliuretano, polistirene e PET, sono apprezzati per la loro leggerezza, versatilità e buone prestazioni fonoisolanti. Sono disponibili in diversi formati e con proprietà e caratteristiche anche molto differenti. Questi materiali sono resistenti all’umidità, facili da installare e duraturi nel tempo. Tuttavia, sono meno traspiranti rispetto ai materiali naturali e possono avere un impatto ambientale maggiore, soprattutto se non provenienti da fonti riciclate. Sono ideali per contesti industriali, commerciali e alcune applicazioni in edilizia residenziale. Come si isola acusticamente una parete, un soffitto o un pavimento? L’isolamento acustico interno può essere realizzando in differenti modi, da valutare in base alle necessità e alle caratteristiche dell’edificio. Il consiglio, pertanto è sempre quello di chiedere consiglio a progettisti esperti, affidandosi a loro. Per isolare le pareti di un edificio esistente, ma non solo, la soluzione più efficace consiste nella realizzazione di una controparete: si costruisce una struttura (metallica o in legno) indipendente dalla parete esistente, nella quale si inseriscono materiali isolanti, rivestiti infine con lastre in cartongesso. L’isolamento acustico interno di una parete – ai fini di preservarla dai rumori delle unità immobiliari o delle camere adiacenti – si ottiene applicando sulla sua superficie pannelli e/o strati del materiale scelto nello spessore adatto a risolvere il problema. Maggiore è quest’ultimo, migliore è la performance, ma si deve considerare anche che, seppur minimamente, la superficie della stanza si riduce. La posa può avvenire direttamente sul muro, per incollaggio, oppure con struttura portante metallica, utile a sostenere il materiale isolante contro la parete preesistente e nel contempo a portare pannelli di finitura esterna, come ad esempio quelli di cartongesso. Nel primo caso si stuccheranno e raseranno direttamente i pannelli, successivamente verniciati; nel secondo queste lavorazioni verranno fatte sugli elementi esterni di finitura. Se si desidera invece solamente migliorare l’acustica di una stanza, è necessario rivestire la parete di materiali fonoassorbenti. Oggi le soluzioni sono molteplici, belle da vedere e anche semplici da posare (addirittura con calamite o velcro), poiché si tratta di spessori molto ridotti e i materiali con cui si realizzano i prodotti – PET e sughero in primis – sono particolarmente leggeri. Tra l’altro in questo caso si può lavorare anche sull’arredamento, oltre che sulle superfici strutturali, poiché sul mercato esistono apparecchi per l’illuminazione, arredi e complementi fonoassorbenti. Per quanto riguarda il soffitto, l’isolamento serve sia a contenere i rumori provenienti dal piano superiore, come passi o trascinamento di sedie, sia a impedire che i suoni si diffondano verso l’alto. Anche in questo caso si può ricorrere a un controsoffitto, secondo la logica vista per le contropareti. Un’alternativa per l’isolamento dei solai prevede di intervenire direttamente a livello del pavimento del piano superiore, inserendo materiali come un materassino isolante, sotto il massetto o sotto il pavimento finito, in caso di ristrutturazioni. In tutti i casi, la progettazione deve essere accurata e la posa in opera eseguita con attenzione, perché anche il miglior materiale, se applicato male, non garantisce un buon risultato acustico. Nuove soluzioni per l’isolamento acustico interno Rivestimento Isolspace Skin di Isolmant Il rivestimento Isolspace Skin di Isolmant migliora il comfort degli ambienti indoor grazie a un corretto assorbimento del riverbero. Composto da moduli accostabili, di colori e geometrie differenti, ha una superficie tridimensionale dal cuore fonoassorbente di Fibtec, speciale fibra di poliestere, atossica e anallergica, ottenuta da PET riciclato. Di grande effetto scenico, per superfici che coinvolgano vista, tatto, udito, è assolutamente green, dato che anche il tessuto esterno può essere riciclato al 100% e ha già meritato diverse menzioni speciali in premi di design internazionali. Isover AcustiPAR 4+ Il pannello Isover PAR 4+ di Saint-Gobain (marchio Isover) è particolarmente adatto per pareti divisorie, contropareti e controsoffitti sia in edilizia residenziale che commerciale. Si tratta di un pannello arrotolato in lana di vetro 4+, prodotto in Italia con almeno l’80% di vetro riciclato e un legante brevettato a base di materie prime rinnovabili, che assicura ottimo isolamento acustico, qualità dell’aria interna e protezione dal fuoco. Acoustic 225 Plus di Rockwool Acoustic 225 Plus di Rockwool Il pannello Acoustic 225 Plus di Rockwool è una soluzione rigida in lana di roccia non rivestita e a media densità, pensata per l’isolamento termo-acustico di pareti divisorie e perimetrali leggere (sistemi a secco) e pareti massive. Fornisce un contributo importante in termini di comfort acustico, resistenza termica e sicurezza antincendio. La struttura a celle aperte della lana di roccia migliora significativamente le prestazioni fonoisolanti della parete. E’ classificato in Euroclasse A1, è incombustibile, non gocciola e non emette fumi tossici. Contribuisce alla resistenza al fuoco degli elementi costruttivi. solamento termico: con λD=0,033 W/m·K, è ideale per costruzioni che richiedono elevata efficienza energetica. Il pannello è realizzato secondo standard ambientali elevati, è riciclabile e conforme alle normative per il comfort abitativo e la sicurezza. Pannello luminoso fonoassorbente Integral di Caimi In due diverse dimensioni, il pannello luminoso fonoassorbente Integral (design Bartoli Design) di Caimi può essere accessoriato con illuminazione a led per potenziare la funzione primaria di miglioramento dell’acustica. Agganciato a parete in aderenza con piastre magnetiche oppure distanziato in presenza di fonte luminosa, per un risultato wall-washing, può anche essere sospeso a soffitto con cavi regolabili in altezza, con o senza led, per aggiungere luce indiretta rivolta al soffitto. Il materiale fonoassorbente con cui è realizzato è il Fiber0, tessuto acustico brevettato declinabile in tanti colori. Sospensione fonoassorbente Etnia di Fabbian Presentata al Salone del Mobile.Milano 2023, la lampada a sospensione Etnia (design Minelli Fossati) di Fabbian è frutto di una ricerca sulla qualità degli ambienti, dal punto di vista anche sonoro. È composta da un elemento lineare luminoso, a luce led diretta e indiretta, con diffusori di polimetilmetacrilato opalino e micro-prismato, e da un pannello intercambiabile, profilato di alluminio. Ogni pannello è foderato di tessuto fonoassorbente ottenuto da PET riciclato (disponibile in diversi colori) e può essere completato con finiture personalizzate. L’effetto finale mixa texture, colore, luce in un gioco dinamico capace di sintetizzare in un solo apparecchio tecnica e decorazione. Pareti divisorie fonoassorbenti di Floema Soluzione ideale quando si abbia necessità di ridurre il rumore in modo rapido e funzionale, magari per ricreare angoli di privacy o di relax senza ulteriori strutture portanti, le pareti divisorie di Floema uniscono stile e praticità. Il materiale con cui sono prodotte, il Phonotamburato® – sottile (4 mm) strato esterno di mdf microforato con fibra interna termo-isolante su telaio portante di legno –, infatti garantisce un elevato comfort acustico. Le onde sonore attraversano la superficie del pannello, grazie ai buchini, e vengono assorbite fino al 95%, con un abbattimento del rumore fino a 53 dB. Prodotte con diverse geometrie di microforature e finiture superficiali (laminato, legno, laccato, pittura), possono essere realizzate anche su misura di esigenze speciali, fisse o scorrevoli. Sistema a soffitto Plaid di Turf Ideale per open space e loft dalle altezze considerevoli, il sistema a soffitto Plaid di Turf sfrutta la sua geometria a griglia per migliorare l’isolamento acustico degli ambienti. Un “cappello” leggero di feltro di PET (spessore 9 mm) modulare ed espandibile nello spazio, che riduce il riverbero e volendo può essere anche chiuso con appositi elementi superiori, per ricreare un effetto controsoffitto tradizionale. FAQ: domande frequenti sull’isolamento acustico interno Qual è il miglior materiale per insonorizzare una stanza? Non esiste un unico materiale che, a priori, possa essere considerato il miglior isolante termico. La scelta dipende da fattori differenti, quali le caratteristiche dell’edificio e il budget a disposizione. Il consiglio è quello di affidarsi ad esperti del settore, dando molta importanza anche al tema della sostenibilità del materiale. Si può isolare una parete senza perdere spazio? Per evitare di perdere spazio prezioso all’interno degli ambienti, quando possibile, si ricorre alla scelta di isolare la parete inserendo del materiale isolante all’interno dell’intercapedine. Nel caso di edifici esistenti non è sempre possibile, pertanto si consiglia di ricorrere a materiali altamente performanti e con spessori ridotti, riducendo al minimo lo spazio occupato dall’isolante. L’isolamento acustico aumenta il valore dell’immobile? L’isolamento acustico aumenta il valore dell’immobile in quanto è un fattore essenziale per il benessere delle persone ed è indice di qualità edilizia elevata. Oggi, infatti, tutti i nuovi edifici sono correttamente isolati, con lo scopo di garantire alle persone il massimo benessere possibile. Quanto costa isolare acusticamente un ambiente? Isolare acusticamente un ambiente può avere costi variabili in base alla dimensione dell’ambiente e alla tipologia di materiale scelto, la quantità di opere necessarie alla sua posa, l’estensione della superficie e il posizionamento.. I prezzi dell’isolante, generalmente, sono al metro quadro. Se l’impegno economico della manutenzione nel tempo è praticamente ininfluente, la spesa iniziale può essere relativamente alta, soprattutto se, ai fini di un risultato ottimale, si aggiungano opere accessorie, come ad esempio la sostituzione di finestre e porte con infissi di ultima generazione antirumore. In un preventivo vanno infatti contemplate tutte le opere che si rendano necessarie (spostamento terminali dell’impianto elettrico o idraulico se coperti dall’isolamento, eventuali indagini acustiche preliminari…). In generale, per quanto riguarda i materiali isolanti, i meno costosi sono quelli sintetici. Altro discorso però se queste materie prime di derivazione chimica (pur riciclate o ottenute da scarti di lavorazione) sono utilizzate per soluzioni fonoassorbenti di design: in tal caso il prezzo risulta molto più elevato. Articolo aggiornato – Prima pubblicazione 2023 Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento