Edilizia sociale: tra sostenibilità e riqualificazione di aree dismesse

L’emergenza abitativa è un problema che riguarda moltissime persone in Italia e l’architettura può essere d’aiuto, favorendo nuovi modelli dell’abitare e la riqualificazione dell’Edilizia Residenziale Pubblica, o edilizia sociale.Edilizia sociale: tra sostenibilità e riqualificazione di aree dismesseIndice degli argomenti:

Il tema dell’edilizia sociale riguarda l’emergenza abitativa e la situazione di molte persone, prive di una dimora o che vivono in condizioni di importante disagio economico.

Che cos’è l’Edilizia Residenziale Pubblica

In Italia, anche se ci sono differenze da regione a regione, si parla di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP), ovvero dell’acquisizione o della realizzazione di immobili da parte di un ente pubblico territoriale con lo scopo di destinarli ad abitazioni per le persone meno abbienti e in difficoltà.

Una principale distinzione che si può fare riguarda l’edilizia agevolata, convenzionata e sovvenzionata. Nel primo caso si agevola l’accesso alla casa, tramite mutui agevolati; nel secondo il Comune attua un convenzione con un’impresa edile per la costruzione degli immobili, che verranno venduti ad un prezzo calmierato a chi possiede i requisiti richiesti. Infine, l’edilizia sovvenzionata riguarda la realizzazione di immobili di cui si fa carico completamente lo Stato, assegnando poi gli alloggi alle famiglie più bisognose.Che cos’è l’Edilizia Residenziale PubblicaNel corso del tempo le persone che alloggiano in complessi di edilizia residenziale pubblica sono aumentate e le domande ai comuni giungono da una popolazione sempre più eterogenea.

Si stima che queste persone corrispondano ad almeno il 15% dei nuclei familiari in affitto, ai quali si aggiungono poi i senza tetto e le famiglie in povertà assoluta.

Da questi dati emerge la necessità di favorire lo sviluppo di nuovi modelli dell’abitare, soprattutto per le difficoltà sempre maggiori del settore pubblico a sobbarcarsi dell’intero impegno economico e di gestione di questi alloggi. A tal proposito dal 2008 con il Piano Casa, è stato introdotto il Social Housing, che incentiva il ricorso anche a capitali privati per l’offerta residenziale alla popolazione più svantaggiata.

L’edilizia pubblica è un occasione per la riqualificazione urbana

In un momento in cui il settore edile sta facendo innumerevoli sforzi per ritrovare slancio, ma anche per essere efficiente e sostenibile (si pensi per esempio al Superbonus 110% per interventi di efficientamento energetico degli edifici e antisismici), è giusto pensare che l’edilizia pubblica possa essere non solo un “problema”, ma anche un’opportunità.Edilizia pubblica è un occasione per la riqualificazione urbanaNegli anni, molto spesso, si è trovata risposta all’emergenza abitativa realizzando nuovi quartieri ad hoc in uno dei modi prima citati (edilizia agevolata, convenzionata e sovvenzionata).

In realtà, l’opportunità starebbe proprio nel prediligere interventi di riqualificazione e adeguamento degli edifici esistenti.Opportunità di crescita dalla riqualificazione e adeguamento degli edifici esistenti.Sono moltissimi i beni presenti su tutto il territorio nazionale che si trovano in uno stato di abbandono e di inagibilità, tanto che, se recuperati, permetterebbero un notevole incremento del numero di alloggi disponibili e anche un importante contributo per la riqualificazione urbana.

Tra gli stessi edifici dedicati agli alloggi ERP, ce ne sono molti che sono in parte (o totalmente) inagibili. Il tutto è riconducibile alle difficoltà economiche degli Enti Pubblici a gestire in autonomia l’intero patrimonio edile, finchè non sono stati incentivati i contributi e i fondi con capitale privato.

Un’importante riqualificazione del patrimonio edile pubblico, inoltre, favorirebbe una migliore qualità della vita delle persone che vi abitano, grazie ad alloggi salubri ed efficienti. Proprio perché abitati da persone in difficoltà, molto spesso questi immobili non vengono adeguatamente manutenuti e generalmente gli impianti sono vetusti e inefficienti.

Questo comporta, infatti, anche un grande spreco energetico. L’intervento non avrebbe solo risvolti sociali, ma anche ambientali. Risparmiare energia, per le famiglie che abitano questi edifici, significherebbe risparmiare sulle bollette, ma anche di consumare molta meno energia e ridurre le emissioni in atmosfera.riqualificazione urbana dalla riqualificazione di immobili degradatiInoltre, la riqualificazione di immobili degradati o il recupero di aree abbandonate innesca un più ampio processo di rigenerazione urbana con lo sviluppo anche di servizi e spazi pubblici dedicati alla socialità. È proprio con questa logica, quindi, che si può affermare che l’architettura potrebbe giocare un ruolo fondamentale in ambito sociale ed ambientale.

Edilizia pubblica e innovazione: gli edifici smart

L’alleanza tra pubblico e privato, oltre a favorire interventi di recupero e riqualificazione, permette di sperimentare anche tecnologie innovative, realizzando edifici smart anche nel settore dell’edilizia pubblica.

Gli edifici intelligenti sono efficienti, sicuri e confortevoli e la tecnologia è in grado di aiutare le persone sia nella gestione degli stessi immobili, che nello svolgere alcune attività personali.Edilizia pubblica e innovazione: gli edifici smartMolto spesso si è parlato delle applicazioni IoT nell’ambito sociale, grazie ad un’offerta di servizi assistenziali ampia e personalizzata. Considerando che una parte delle persone che richiedono un alloggio sovvenzionato fanno parte di fasce fragili della popolazione, come gli anziani, potrebbe essere interessante proporre alloggi dedicati e adeguati alle specifiche esigenze.

Soprattutto nell’ambito del social housing, in cui si favorisce anche la crescita di spazi condivisi e di servizi connessi all’abitazione, trovano più applicazione queste sperimentazioni.

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