Comunità energetiche in Europa: software e pratiche comuni, così cresceranno le CER

Per far decollare le comunità energetiche in Unione Europea si lavora ad approcci multidisciplinari e tecnologie software integrate, al cuore del progetto MASTERPIECE

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Comunità energetiche in Europa: software e pratiche comuni, così cresceranno le CER

Le comunità energetiche in Europa sono uno degli elementi chiave per realizzare la transizione energetica: come evidenzia la Commissione Europea, entro il 2050 metà dei cittadini europei potrebbe produrre fino alla metà dell’energia rinnovabile.

Già oggi si contano 15mila CER, organizzate in varie forme, ma per sviluppare queste forme di produzione energetica che vede coinvolti cittadini, PA, aziende, multiutility occorre trovare un metodo e delle basi condivise e strutturate in modo da fornire una base concreta su cui partire o sulle quali ampliare realtà già esistenti.

Anche per questa finalità nasce MASTERPIECE (Multidisciplinary Approaches and Software Technologies for Engagement, Recruitment and Participation in Innovative Energy Communities in Europe). Avviato all’inizio di quest’anno, il progetto è stato finanziato nell’ambito del programma Horizon Europe con quasi 7 milioni di euro.

Entro giugno 2026 dovrà mettere a punto una piattaforma per supportare la creazione e lo sviluppo di comunità energetiche su scala locale. Ma non solo: intende produrre un manuale per i decisori politici con raccomandazioni utili su come utilizzare correttamente lo strumento. È una base necessaria per cercare di dare basi organizzative e modelli di business sostenibili e concreti ad attori così diversi.

MASTERPIECE: il ruolo del Centro di ricerca italiano GREEN / Bocconi

Tra i partner del consorzio attivo in MASTERPIECE ci sono vari attori italiani tra cui l’Università Bocconi, rappresentata dal centro di ricerca GREEN, nello specifico Edoardo Croci, docente ed economista ambientale, nel ruolo di coordinatore scientifico, e Annamaria Bagaini, ricercatrice ed esperta di politiche energetiche. «Masterpiece è un progetto Horizon Europe, strutturato in un consorzio con partner in grado di apportare competenze diverse e città pilota in cui si sperimentare le soluzioni – illustra Croci –. Il nostro ruolo è di supporto nella definizione dei business model e nella valutazione anche dei risultati ottenuti nelle specifiche esperienze per far comprendere i benefici economici derivanti da questo tipo di formule innovative».

La Commissione europea sta sviluppando una serie di progetti di questo tipo con l’idea di fornire un supporto scientifico allo sviluppo di energy community: l’UE prevede di arrivare a ottenere almeno il 50% di energia rinnovabile prodotta attraverso queste comunità entro il 2050. «Si tratta di un obiettivo ambizioso, ma per pensare di conseguirlo occorre definire dei business model operativi».

Software integrato per le comunità energetiche in Europa

Al cuore del progetto per lo sviluppo delle comunità energetiche in Europa c’è la volontà di creare una piattaforma software. «Di soluzioni IT ne esistono di diversi tipi, ma il valore aggiunto che si vuole far emergere grazie al progetto è contare su una soluzione integrata, in grado di rispondere alle necessità peculiari di una comunità energetica, la cui dimensione, oltre che tecnologica, deve contemplare anche quella umana, finanziaria, legale e politica», specifica Bagaini.

I quattro casi pilota, di cui uno in Italia – nella cittadina sarda di Berchidda – sono strutturati su diversi livelli di maturità: forniscono, quindi, un’ottima base per testare l’incremento di potenziale del funzionamento di questa piattaforma.

La volontà di MASTERPIECE è di costituire uno strumento adattabile alle necessità specifiche. «Si parte dalla necessità di rivolgersi a CER differenti, con problemi a contesti diversi». L’infrastruttura digitale sarà composita e per set incrementali. Vuole fornire uno strumento concreto che verrà testato in vari contesti, mettendolo a disposizione di qualunque organizzazione che ne voglia testare le potenzialità.

Contribuire a creare un “sistema nervoso” per le comunità energetiche in Europa

Dare vita a una comunità energetica è importante, ma non è semplice. Ciò che rende complessa la creazione e l’ampliamento delle comunità energetiche in Europa è il fatto che esse devono riunire diverse parti interessate. I cittadini, gli enti locali, i produttori e distributori di energia, le imprese locali devono poter far convivere le loro legittime aspettative ed esigenze nei vincoli della sostenibilità economica e ambientale, e questo richiede il superamento di problemi tecnici, economici, politici e giuridici.

Contribuire a creare un sistema nervoso per le comunità energetiche in Europa

Da qui si concretizza lo scopo del Progetto MASTERPIECE e della relativa piattaforma: creare un “sistema nervoso centrale” delle CER in modo da fornire una coordinazione sia a livello economico sia a livello di progettazione industriale, oltre che di fattibilità.

Oltre alla parte software, cui anche Bocconi fornirà un contributo, sarà sviluppato anche un manuale per i decisori politici con raccomandazioni utili su come utilizzare correttamente lo strumento. «Il ruolo principale di Bocconi sarà proprio di produrre delle policy recommendation volte a sviluppare e/o riformulare strategie e politiche in grado di superare le barriere e i limiti ad oggi esistenti dal punto di vista normativo, finanziario e tecnico», sottolinea Croci. Già oggi il team italiano sta studiando il quadro esistente in termini di barriere all’ingresso, incentivi e normative attualmente vigenti nei vari Paesi. Successivamente avrà un ruolo proprio nello stendere delle raccomandazioni politiche. «Esse nascono dall’analisi che stiamo conducendo sul framework politico, a livello europeo e anche di singoli Stati membri, mettendo in luce le barriere e le opportunità», rileva Bagaini.

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