Bonus ristrutturazioni e amianto: incentivi per la bonifica

Amianto e ristrutturazione edilizia ben si sposano: la loro combinazione è un’opportunità tecnica ed economica interessante per valorizzare il patrimonio immobiliare, migliorare la sicurezza e accedere a significativi incentivi fiscali. Per la bonifica amianto, in particolare, è possibile richiedere anche il Bonus Ristrutturazioni.

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Bonus ristrutturazioni e amianto: incentivi per la bonifica

La presenza di amianto negli edifici esistenti, ancora oggi, rappresenta una criticità, sia di natura ambientale che di sicurezza delle persone. Sebbene l’uso dell’amianto sia stato vietato con la Legge n. 257 del 1992, sono davvero tante le strutture costruite prima di tale data che ne contengono ancora. Se un’immobile non è mai stato ristrutturato, soprattutto nel caso di alcune tipologie edilizie, la probabilità di trovare questo materiale è elevata, in quanto l’amianto presentava caratteristiche particolarmente interessanti da un punto di vista costruttivo ed era scelto proprio per le prestazioni che assicurava in rapporto alla sua economicità.

Un problema spesso da gestire in fase di ristrutturazione edilizia, ormai di primaria importanza il tutto Paese anche per questioni di efficienza energetica e lotta ai cambiamenti climatici. È così che queste due tematiche si intersecano, con soluzioni e incentivi vincenti da ogni punto vista. Da un lato l’esigenza di riqualificare e adeguare un immobile a 360°, dall’altro si pone l’occasione di intervenire e rimuovere i pericoli rappresentati dall’amianto.

Normativa e bonifica dell’amianto

Prima di approfondire i vantaggi offerti dai bonus fiscali nel caso di presenza di amianto, è importante fare una premessa in merito alla normativa vigente e al significa di bonifica.

Normativa e bonifica dell’amianto

Il principale riferimento, già citato, è la Legge 27 marzo 1992, n. 257, che ha imposto la cessazione dell’utilizzo, estrazione, lavorazione e commercializzazione dell’amianto e dei prodotti che lo contengono.

La normativa ha anche introdotto l’obbligo per i proprietari e i responsabili di attività di segnalare la presenza di materiali contenenti amianto (MCA) e di procedere alla bonifica secondo protocolli precisi.

Parlare di tecniche di bonifica significa, secondo la normativa, valutare una delle seguenti ipotesi:

  • rimuovere fisicamente i materiali contenenti amianto (rimozione);
  • isolare i componenti in amianto e impedirne il rilascio di fibre (confinamento);
  • trattare gli elementi in amianto con sostanze specifiche per impedire la dispersione (incapsulamento).

Ogni tecnica ha vantaggi e limiti, ed è soggetta all’approvazione degli enti competenti, tra cui anche l’ARPA.

Detrazioni per gli interventi di bonifica amianto

Recentemente l’Agenzia delle Entrate ha confermato che è possibile ricorrere agli incentivi fiscali per sostenere le spese necessarie ad eseguire interventi di bonifica amianto, sia sulle singole unità immobiliari, che su eventuali parti comuni degli edifici.

Detrazioni per gli interventi di bonifica amianto

Si parla, in particolare, del Bonus Ristrutturazioni. Ciò significa che è possibile detrarre sia le spese di bonifica, che del successivo smaltimento. Essendo un materiale pericoloso, infatti, l’amianto richiede di essere gestito in modo puntuale, con attenzioni sia nella fase di manipolazione, che di successiva gestione come rifiuto.

La possibilità di richiedere il Bonus Ristrutturazioni è valida al di là della categoria edilizia dell’edificio oggetto di intervento e non è necessario che la bonifica sia combinata ad un recupero globale dell’immobile. In sostanza, se le uniche spese sostenute sono legate alla gestione e trasporto dell’amianto, è comunque possibile ricorrere alla detrazione fiscale.

Come funziona e come richiedere il Bonus Ristrutturazione per la bonifica amianto

Il Bonus Ristrutturazione per la detrazione di spese connesse alla bonifica amianto non presenta variazioni rispetto a quanto avviene nel caso di interventi di recupero del patrimonio edilizio.

Come funziona e come richiedere il Bonus Ristrutturazione per la bonifica amianto

Si tratta di una detrazione fiscale, con aliquota pari al 50% per la prima casa e al 36% per gli altri edifici, riferita a un tetto di spesa di massimo 96.000 euro. La fruizione avviene in 10 rate annuali di uguale importo.

La misura è stata prorogata più volte, l’ultima con la Legge di Bilancio 2025, che ha confermato la detrazione fino al 31 dicembre 2025. L’anno prossimo il bonus non sparirà, ma sarà ridimensionato, come tutte le altre misure di detrazione. Anche per le prime case, infatti l’aliquota tornerà alla sua dimensione originaria del 36%.

Oltre alla bonifica amianto, è richiedibile per tutte le opere di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia. Lo sconto in fattura e la cessione del credito, introdotti negli scorsi anni, non sono più ammessi per il 2025.

Per poter accedere è essenziale conservare tutta la documentazione relativa all’intervento, inclusa la pratica e le autorizzazioni del caso (a seconda della natura dell’intervento potrebbe essere una CILA, una SCIA o anche un permesso di costruire), le fatture e i bonifici parlanti effettuati.

FAQ Bonus Ristrutturazioni e amianto

Serve una specifica autorizzazione per rimuovere l’amianto?

La rimozione dell’amianto è un’opera che richiede specifiche attenzioni. È fondamentale rispettare quanto previsto dalla normativa, anche per non correre rischi inutili. Nello specifico è obbligatorio presentare un piano di lavoro all’ASL competente e attendere l’approvazione. Inoltre, i lavori devono essere eseguiti da ditte specializzate e autorizzate. A seconda del tipo di intervento, poi, potrebbe essere necessario anche un permesso in ambito edilizia (ad esempio per il rifacimento di una intera copertura).

Come devo effettuare i pagamenti per ottenere il Bonus?

Per non compromettere l’accesso al bonus, i pagamenti devono essere effettuati con bonifico parlante, riportando causale specifica per le detrazioni con il corretto riferimento normativo, i dati del beneficiario e il suo codice fiscale o partita IVA, l’importo della fattura, il codice fiscale del beneficiario della detrazione.

Ci sono altri incentivi per la bonifica amianto?

Oltre al Bonus Ristrutturazioni, effettivamente c’è un’altra misura da considerare, connessa però esclusivamente ai luoghi di lavoro. Il Bando ISI Inail 2024, infatti, tra gli interventi ammessi prevede proprio la voce “Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto (di cui all’Allegato 3) – Asse di finanziamento 3”. Si tratta di un’agevolazione con un contributo a fondo perduto pari al 65% delle spese sostenute (fino a una spesa ammissibile di 130.000 euro) per le aziende che investono in progetti utili a migliorare le condizioni di Salute e Sicurezza dei Lavoratori.

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