Tecnologia e innovazione in edilizia: occorre aprirsi alla digitalizzazione e all’inclusione 21/07/2025
Indice degli argomenti Toggle Marco Argiolas: l’importanza di diagnosi e prevenzione Antonio Broccolino: il ruolo della progettazione nella gestione delle infiltrazioniMarco Manca: diagnosi come in medicinaSoluzioni e tecnologie innovative e performantiAntonio Miglietta: impermeabilizzazione con tecniche avanzate di IcobitAlessio Risso: la visione innovativa di KerakollNicola Genuin, soluzioni liquide traspiranti per coperture pianeMassimiliano Settili: la sostenibilità nell’impermeabilizzazione con XypexAntonio Pili: Testo e le sue soluzioni per la diagnosi termografica Luca Cerchiari: sistemi Progress Profiles per l’impermeabilizzazione e il drenaggio delle pavimentazioni esterneI Corsi CEIM: 1° e 2° livello Il 23 ottobre 2025 si è svolto il convegno accreditato di Prospecta Formazione “Criticità ed errori nella realizzazione di opere di impermeabilizzazione“, focalizzato sulle problematiche legate all’impermeabilizzazione edilizia e all’importanza della formazione avanzata per consulenti esperti. Un evento di alto livello e che ha offerto stimoli e risposte a chi lavora nel settore delle costruzioni e che ha visto il contributo di docenti e professionisti altamente qualificati, pronti a condividere il proprio know-how su soluzioni tecniche, applicazioni pratiche e aggiornamenti normativi. Si tratta di un tema di particolare importanza e non sempre considerato con la giusta attenzione. Basti pensare che, come ha ricordato Marco Argiolas nel suo intervento, i difetti edili costano mediamente il 10-11% delle spese totali in edilizia, con una perdita annuale stimata di 15 miliardi di euro in Italia. Investire in diagnosi precoci e impermeabilizzazione preventiva è decisamente più economico rispetto alla gestione dei danni o a cause legali derivanti da errori evitabili. Molti contenziosi legali nascono da errori banali che potrebbero essere risolti con pratiche corrette e materiali adeguati. Prospecta Formazione propone quest’anno la prima edizione, già avviata, del Corso CEIM di 2° livello – Consulente Esperto in Impermeabilizzazioni, mentre il 31 ottobre prenderà il via la nuova edizione del Corso CEIM di 1° livello, dedicato alla formazione dei nuovi consulenti esperti in impermeabilizzazione. Marco Argiolas: l’importanza di diagnosi e prevenzione Marco Argiolas, patologo edile e ideatore dei corsi CEIM, ha aperto il convegno focalizzandosi sulla necessità di una diagnosi accurata per prevenire i danni causati dall’impermeabilizzazione. Argiolas ha sottolineato l’importanza di comprendere le cause delle infiltrazioni e di agire tempestivamente per evitare che piccoli errori progettuali si trasformino in problematiche irreparabili. Le problematiche più frequenti sono spesso legate a un’ignoranza operativa nei confronti delle aree critiche, come tetti, facciate e attacco a terra, e il Docente ha sottolineato la necessità di un approccio preventivo per evitare danni ed elevati costi economici. Un concetto chiave dell’intervento è stato quello della “deriva patologica“, un processo di degrado che, se non affrontato correttamente, porta all’invecchiamento e alla decadenza precoce dell’involucro edilizio. La prevenzione, basata su diagnosi precise, è essenziale per ridurre il numero di contenziosi legali, che spesso derivano da errori di progettazione. L’intervento ha evidenziato come la formazione continua e l’utilizzo di strumenti diagnostici avanzati siano fondamentali per garantire la durabilità e la sicurezza degli edifici. Le quattro aree critiche dell’impermeabilizzazione Argiolas ha identificato quattro macrogruppi che definiscono le maggiori aree di rischio per infiltrazioni: Contatto dell’acqua con superfici esposte (tetti, terrazzi, balconi). Soluzioni di continuità, come camini e angoli, dove l’impermeabilizzazione può interrompersi. Infiltrazioni nelle facciate, un’area complessa da gestire per difficoltà di accesso. Acqua da contatto con il terreno, una delle problematiche più difficili da trattare, ma spesso trascurata. A conclusione del suo intervento Marco Argiolas ha presentato vari casi studio, come quello di una villa in provincia di Milano, dove il pavimento autobloccante non era stato protetto correttamente, causando danni da umidità di risalita. La soluzione, semplice ma efficace, sarebbe stata l’applicazione di un prodotto liquido impermeabilizzante e la rimozione della sabbia ghiaia sotto i pavimenti. Antonio Broccolino: il ruolo della progettazione nella gestione delle infiltrazioni L’architetto Antonio Broccolino, fra i massimi esperti di impermeabilizzazione e patologia edilizia, ha parlato delle cause e delle soluzioni in merito alle infiltrazioni da impermeabilizzazione. Il suo intervento ha messo in luce come in 50 anni sia evoluto il settore dell’impermeabilizzazione, in particolare dopo l’introduzione delle membrane bitume-polimero alla fine degli anni ’70. L’architetto ha evidenziato come la progettazione accurata possa evitare i danni più gravi che derivano da errori durante la fase di costruzione. Basti pensare, infatti, che più della metà dei contenziosi legali in edilizia derivano da problemi legati all’impermeabilizzazione, molti dei quali sono causati da errori progettuali che potrebbero essere evitati con una corretta diagnosi. Attraverso esempi concreti e casi studio, ha mostrato come una cattiva progettazione o una posa impropria possano compromettere la funzionalità e la durabilità delle strutture. Uno degli errori più diffusi riguarda i vespai, spesso considerati soluzioni sicure ma che, se non progettati correttamente, diventano fonte di gravi infiltrazioni. Broccolino ha raccontato l’esperienza dell’Ospedale Humanitas di Milano, dove l’acqua proveniente dai vespai ha provocato infiltrazioni così estese da rendere necessario un intervento straordinario di drenaggio. Altro punto critico sono i solai alleggeriti in polistirene o prefabbricati, nei quali l’acqua piovana può infiltrarsi già in fase di cantiere o durante lo stoccaggio dei materiali. L’architetto ha poi affrontato il tema delle sequenze progettuali errate che coinvolgono la barriera al vapore, l’isolamento termico e i massetti di pendenza, con il rischio di generare ondulazioni, rigonfiamenti e danni strutturali permanenti. L’intervento di Broccolino ha esortato i professionisti del settore a adottare un approccio scientifico e preventivo per affrontare i problemi di umidità e infiltrazione sin dalla progettazione, evitando errori costosi e dannosi. Marco Manca: diagnosi come in medicina Geofisico, con 24 anni di esperienza nell’applicazione di tecniche diagnostiche per l’edilizia, e docente CEIM, Marco Manca ha riportato al centro la diagnosi tecnico–scientifica delle infiltrazioni, spiegando che, proprio come in medicina, non si può “curare” un edificio senza prima comprenderne la patologia. Il suo metodo parte dall’anamnesi documentale dell’opera — progetto, cronologia di cantiere, materiali e modalità di posa — e prosegue con la semeiotica del degrado, leggendo macchie, distacchi, efflorescenze e quadri fessurativi per ipotizzare i meccanismi che alimentano il danno. Da qui la distinzione chiave tra infiltrazioni diffuse, che saturano i materiali senza gocciolamento, e infiltrazioni canalizzanti, che generano percolazioni evidenti: una differenza che orienta la scelta degli accertamenti. Manca ha parlato della necessità di ampliare le capacità di osservazione oltre l’esame visivo, utilizzando tecnologie avanzate che permettano una diagnosi più approfondita: termografia all’infrarosso per mappare i flussi evaporativi e le anomalie di radianza, igrometria (qualitativa e a carburo) per quantificare l’umidità nelle matrici, endoscopie e georadar per leggere stratigrafie, intercapedini e impianti, quindi gas tracciante e nebbiogeno per individuare discontinuità nei manti, fino ai sistemi geoelettrici ad alta e bassa tensione che localizzano fori e microlesioni anche sotto pavimentazioni. L’approccio mira a produrre evidenze oggettive prima di prescrivere interventi. I casi citati da Manca mostrano quanto sia fuorviante “cercare le chiavi solo sotto il lampione”, limitandosi alla porzione visibile del problema. E’ indispensabile ampliare il campo d’osservazione con strumenti adeguati, correlare segni e cause, intervenire in modo chirurgico dove serve davvero. Solo così si riducono errori, tempi e costi, e si restituisce all’edificio funzionalità e durabilità. Soluzioni e tecnologie innovative e performanti Antonio Miglietta: impermeabilizzazione con tecniche avanzate di Icobit Antonio Miglietta, Product Manager di Icobit, ha parlato delle soluzioni più innovative nell’ambito dell’impermeabilizzazione, con particolare riferimento ai sistemi liquidi inclusi prodotti bituminosi a freddo, primer, motori di adesione e vernici protettive. Si tratta di soluzioni conformi alla normativa UNI 11928 che definisce criteri fondamentali per garantire la durabilità e le prestazioni nel tempo. Le soluzioni liquide sono particolarmente adatte per interventi su superfici difficili, come terrazzi, balconi, coperture in fibrocemento, pavimentazioni piastrellate, e giardini pensili. In alcuni casi, è possibile reimpermeabilizzare vecchie pavimentazioni e manti bituminosi senza doverli sostituire completamente. Utilizzando soluzioni liquide come Keep Dry, si può intervenire su vecchie superfici bituminose senza l’uso di primer, garantendo un’adesione ottimale. Spazio anche alla sostenibilità, perché le soluzioni liquide offrono alta riflessione solare, resistenza al fuoco e agli agenti atmosferici, nonché resistenza agli ultravioletti, permettendo una durabilità nel tempo senza compromettere l’estetica. Alessio Risso: la visione innovativa di Kerakoll Il Technical Field Service Manager di Kerakoll, Alessio Risso, ha presentato le soluzioni più avanzate per la realizzazione di sistemi impermeabilizzanti a base liquida per esterni, incluse le tecnologie anti-frattura. Risso ha parlato dei vantaggi dei prodotti di Kerakoll, tra le più importanti aziende nel settore delle costruzioni eco-sostenibili, in grado di rispondere a esigenze progettuali specifiche attraverso sistemi di impermeabilizzazione facili da applicare, ma allo stesso tempo resistenti e innovativi. Risso ha presentato un caso studio interessante, il Piajo Resort in Val Seriana, un progetto inaugurato nel 2020, realizzato in una collaborazione con l’impresa bergamasca Bergamelli, l’architetto Francesco Addobbati e Kerakoll. La sfida principale è stata quella di sviluppare un sistema impermeabilizzante per diverse aree: piscine, bagni e terrazzi, con particolare attenzione alle esigenze estetiche (come l’uso di grandi lastre di gres porcellanato) e funzionali (impermeabilizzazione per ambienti umidi e resistenza alle sollecitazioni termiche e strutturali). L’affidabilità e la semplicità delle soluzioni proposte sono state fondamentali per ottenere risultati duraturi. Risso ha anche parlato di come la formazione continua, con corsi come il CEIM, stia contribuendo a innalzare la professionalità nel settore, preparando consulenti specializzati e esperti di impermeabilizzazione che possano affrontare le sfide di un mercato sempre più competitivo. Nicola Genuin, soluzioni liquide traspiranti per coperture piane Nicola Genuin, tecnico commerciale di Nord Resine, ha approfondito il tema dei sistemi impermeabilizzanti applicati liquidi, conformi alle normative vigenti. Si tratta di una soluzione innovativa, versatile e altamente performante per l’impermeabilizzazione di superfici piane e strutture complesse. Genuin, attraverso la presentazione di casi studio, ha sottolineato l’importanza di una progettazione integrata che utilizzi prodotti come Betonguaina S, una soluzione liquida che si applica direttamente su calcestruzzo e permette di sigillare fessure e porosità in modo efficace. Il sistema Betonguaina S è stato utilizzato per impermeabilizzare le terrazze in un edificio residenziale a Roma. Le aree danneggiate sono state ripristinate localmente, mentre in altre zone è stata applicata una finitura ad alta riflettanza solare per migliorare la prestazione termica. Le tecnologie Nord Resine sono particolarmente adatte a strutture soggette a pressioni idrostatiche e a situazioni difficili dove le tradizionali membrane bituminose non sono sufficienti. Il prodotto, grazie alla sua capacità di penetrazione nella matrice del calcestruzzo, offre una protezione a lunga durata contro le infiltrazioni d’acqua, migliorando la resistenza e la durabilità del materiale. Massimiliano Settili: la sostenibilità nell’impermeabilizzazione con Xypex Massimiliano Settili, General Manager di Xypex Italia, ha introdotto la tecnologia innovativa di impermeabilizzazione per calcestruzzo tramite cristallizzazione, un sistema che assicura la durabilità delle opere, riducendo la manutenzione e incrementando la sostenibilità nel lungo periodo. A differenza dei tradizionali rivestimenti superficiali, la tecnologia cristallina di Xypex agisce all’interno della matrice del calcestruzzo, creando cristalli insolubili che sigillano i pori e le microfessure. Questo processo avviene attraverso una reazione chimica che rende il calcestruzzo impermeabile, con effetto autorigenerante in caso di danni. La sua presentazione ha messo in evidenza come l’affidabilità dei prodotti Xypex, abbinata alla sostenibilità, offra una soluzione perfetta per le costruzioni moderne, dove durabilità e rispetto per l’ambiente sono ormai priorità imprescindibili. Settili ha anche mostrato alcuni casi studio in cui le soluzioni Xypex hanno avuto un ruolo determinante nel garantire impermeabilizzazione e durabilità a lungo termine. Antonio Pili: Testo e le sue soluzioni per la diagnosi termografica Antonio Pili – Business Unit Manager Termografia Testo ha messo in luce l’importanza della termografia a infrarossi come strumento fondamentale per la diagnosi delle infiltrazioni e per la prevenzione dei danni da umidità. Il relatore ha spiegato che la termocamera misura la distribuzione dell’energia sulle superfici, rendendo visibili differenze di temperatura che spesso corrispondono alla presenza di acqua o di materiali con diversa conducibilità termica. In altre parole, la termografia non mostra ciò che accade “dentro” la struttura, ma consente di leggere i segnali termici generati dai fenomeni di condensazione, evaporazione e trasferimento di calore, rivelando in modo rapido le zone critiche. Attraverso numerosi esempi pratici, Pili ha mostrato come questa tecnologia permetta di individuare con precisione infiltrazioni sotto membrana, umidità di risalita, condense superficiali e difetti di isolamento. Per una corretta interpretazione dei risultati è fondamentale conoscere le caratteristiche dei materiali: alcuni, come il vetro o alcune ceramiche, riflettono la radiazione infrarossa e richiedono quindi particolari accorgimenti da parte dell’operatore. La gamma di termocamere Testo, sviluppata in Germania e ormai riferimento del settore, comprende modelli pensati per ogni esigenza: da quelli compatti per verifiche su impianti e perdite d’acqua, fino alle versioni più avanzate dedicate alle analisi termiche degli edifici e all’efficienza energetica, dotate di ottiche intercambiabili e di collegamento Bluetooth con termoigrometri per misurare in tempo reale temperatura e umidità superficiale. Luca Cerchiari: sistemi Progress Profiles per l’impermeabilizzazione e il drenaggio delle pavimentazioni esterne Luca Cerchiari, Direttore Tecnico di Progress Profiles, ha illustrato con taglio pratico le criticità più comuni che si incontrano nei cantieri e le soluzioni sviluppate dall’azienda per garantire pavimentazioni durature e impermeabili. Un dato su tutti fotografa l’urgenza del tema: il 44% dei danni agli edifici deriva da errori di impermeabilizzazione. Cerchiari ha mostrato casi reali in cui la mancata realizzazione dei giunti di dilatazione o un errato posizionamento del risvolto della guaina impermeabilizzante hanno compromesso la tenuta dei terrazzi, causando distacchi, efflorescenze e infiltrazioni nei locali sottostanti. Errori apparentemente banali, come tagliare la guaina sotto la quota del pavimento finito o rinunciare ai giunti per motivi estetici, possono tradursi in danni strutturali importanti e in costosi interventi di ripristino. A queste problematiche Progress Profiles risponde con sistemi impermeabilizzanti di nuova generazione, in grado di unire funzionalità drenante e capacità di desolidarizzazione. La membrana drenante e impermeabilizzante di Progress Profiles è progettata per essere applicata sopra pavimentazioni esistenti senza necessità di demolizioni, riducendo tempi e costi di cantiere. La struttura a celle permette lo sfogo del vapore, evitando rigonfiamenti e distacchi, mentre la camera d’aria di 8 mm assicura una stagionatura uniforme dell’adesivo e impedisce la formazione di triacetati e efflorescenze. Il sistema è completato da accessori coordinati – bandelle, collanti bicomponenti impermeabili, scarichi centrali e laterali, canaline e tappi di chiusura – che garantiscono continuità funzionale e compatibilità tra i diversi elementi. I Corsi CEIM: 1° e 2° livello Il convegno accreditato di Prospecta Formazione dedicato alle criticità e agli errori comuni nella realizzazione di opere di impermeabilizzazione, si inserisce nel contesto della formazione avanzata per consulenti specializzati, considerando che, coma abbiamo detto, più del 50% dei contenziosi edilizi riguarda problematiche di impermeabilizzazione. Prospecta Formazione ha già organizzato tre edizioni del corso di primo livello CEIM (Consulente Esperto in Impermeabilizzazione) per formare esperti in impermeabilizzazione, nato grazie all’idea di Marco Argiolas e Nino Broccolino, in collaborazione con il Politecnico di Milano. Lunedì scorso è iniziata la prima edizione del Corso CEIM di secondo livello, rivolto ai professionisti che hanno già completato il primo livello e desiderano approfondire le competenze nel campo delle impermeabilizzazioni, rispondendo così alle esigenze di professionisti. Il programma fornisce strumenti tecnici avanzati e conoscenze immediatamente applicabili, combinando lezioni teoriche, casi reali, esercitazioni pratiche e simulazioni di contenziosi. L’obiettivo è formare consulenti tecnici altamente qualificati, in grado di operare con responsabilità in studi di progettazione, imprese di costruzione, società di manutenzione e nell’ambito forense come CTU o CTP. La certificazione CEIM di 2° livello rappresenta un titolo distintivo che attesta competenze specialistiche riconosciute nel settore, favorendo collaborazioni con aziende e enti pubblici e privati. Il corso terminerà il 1° dicembre con un esame finale al Politecnico di Milano, che prevede una prova scritta su casi reali e discussione orale su casi studio e diagnosi tecnica. Le aziende sponsor del corso – Nord Resine, Penetron, Testo, Xypex e Progress Profiles – hanno un ruolo attivo nel percorso formativo, portando casi pratici reali che permetteranno ai partecipanti di confrontarsi direttamente con problematiche concrete e con le più recenti tecnologie del settore. Attraverso l’analisi di case study e applicazioni sul campo, i corsisti potranno approfondire l’interazione tra teoria e pratica, comprendendo come le soluzioni innovative – dai sistemi impermeabilizzanti liquidi alle tecniche di diagnosi e monitoraggio – vengano applicate nei cantieri contemporanei. Il 31 ottobre inizierà la quarta edizione del corso CEIM di primo livello, evento ibrido che prevede sia la presenza fisica nelle aule del Politecnico di Milano, che la formazione a distanza, garantendo flessibilità per i professionisti. Anche in questo caso le conclusione del corso avverrà con un esame finale, che non solo certifica le competenze acquisite, ma costituisce anche un’importante occasione di networking e confronto tra i partecipanti. Le aziende partner – Nord Resine, Icobit, Testo, Kerakoll, Progress Profiles – che ricoprono un ruolo centrale in questo percorso, collaborano attivamente offrendo ospitalità nelle loro Academy aziendali, permettendo ai corsisti di approfondire le tecnologie e soluzioni specifiche delle aziende stesse. Questo permette agli studenti di confrontarsi direttamente con esperti del settore e di applicare concretamente le competenze acquisite entrando in qualche modo a fare parte di una community che ad oggi comprende oltre 100 professionisti che provengono da esperienze e ambiti molto diversi, che sta diventando un punto di riferimento per il settore, colmando il vuoto di formazione specializzata in un ambito che, fino ad oggi, non ha visto una regolamentazione formale o un albo ufficiale. Proprio per questo in parallelo, è in fase di sviluppo un percorso di certificazione ufficiale che garantirà il riconoscimento delle competenze del Consulente Esperto in Impermeabilizzazione, con la creazione di un albo volontario, certificato da un ente terzo accreditato. Questo passo, che si concluderà a breve, contribuirà a stabilire uno standard di eccellenza nel settore. Le iscrizioni al Corso CEIM di 1° livello sono aperte fino a giovedì 30 ottobre e sono disponibili gli ultimi 3 posti con una promozione speciale che prevede il 10% di sconto sulla quota di partecipazione. Per info: https://www.corsoceim.it/primo-livello Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento